A cura di Jacopo Scafaro
Le favole non smettano mai di far sognare il pubblico: Rapunzel, ed il suo trionfo, ne sono la conferma.

Rapunzel è la fiaba dei fratelli Grimm scritta nel 1812, un classico che chiunque di noi conosce.
Come tutte le fiabe la narrazione è molto tradizionalista: la bella principessa, il principe azzurro un po’ furfante ma dal cuore tenero , la famiglia reale e la strega cattiva.
Appunto la strega cattiva.
Già nella versione del cartone Disney la trama aveva subito qualche variazione, qua invece, il brillante regista Maurizio Colombi fa la vera magia: ci fa vedere la storia attraverso gli occhi della cattiva: la “strega” Gothel.
E qui arriva il bello, perché il personaggio è interpretato dalla meravigliosa Lorella Cuccarini, che con una freschezza teatrale, canta, recita e balla in modo magistrale.
Gli anni non sembrano passare su di lei, perché ogni sua performance è formidabile.
Su di lei il registra costruisce lo spettacolo e il lavoro viene premiato.

Vengono poi inseriti personaggi inediti come gli esilaranti fiori parlanti Rosa e Spina (secondo me la vera sorpresa e parte comics dello show) e il cane Segugio, al posto del cavallo presente nel cartone animato.
La freschezza dello spettacolo è nel creare la scenografia, i dialoghi in salsa contemporanea ma credibili, lasciando ai costumi lo stile e la ricercatezza che ricordano atmosfere fiabesche.
Rita Pivano, con le sue coreografie dona vivacità ed armonia.
Il cast è una di una qualità sopraffina: coordinati, freschi e belli che si muovono a loro agio sulle musiche originali di Davide Magnabosco, Alex Procacci e Paolo Barillari. Le musiche del cartone animato vengono sostituite da nuovi motivi e ritornelli, che tornando a casa finito lo show, canterete di continuo. Tutti gli attori in scena danno prova del loro talento e della loro bravura con interpretazioni che privilegiano la mimica e la gestualità sul modello del cartone animato.
“Se il Teatro non ci fosse stato, lo avrei inventato io per sopravvivere” così diceva Mario Scaccia e mai frase fu più azzeccata.
Il teatro è vita, è sogno, è spensieratezza.
Tutte cose che potete trovare andando a vedere Rapunzel.
Ps: non perdetevi alla fine la Rapunzel Dance.
A Teatro Nazionale di Milano fino al 29.01.2023
Biglietti: http://www.ticketone.it/artist/rapunzel

Cast 2022/23:
LORELLA CUCCARINI Gothel
SILVIA SCARTOZZONI Rapunzel
RENATO CRUDO Phil
MAURIZIO SEMERARO Re/Polifemo/Popolano
ROSSELLA CONTU Regina/Guardia
MATTIA INVERNI Segugio/Macellaio/Popolano
GIACOMO MARCHESCHI Cantastorie/Igor/Popolano/Guardia
ANDREA SPATA Capitano/Milord/Popolano
MARTINA LUNGHI Rosa/ Locandiera/Popolana/Guardia
MATILDE PELLEGRI Spina/Nutrice/Popolana
ALFONSO MOTTOLA Nobile/Popolano/ Guardia/Brigante
JONATHAN GUERRERO Bambino/Gamba Di Legno/Ciambellano/Popolano
ELEONORA PELUSO Bambino/Popolana/Guardia
CARLOTTA SIBILLA Bambina/Popolana/ Brigante/Guardia
YLENIA TOCCO Bambina/Popolana/Guardia
ERIKA MARINIELLO Popolana
IVAN TRIMARCHI Druido/Popolano/Guardia
ELEONORA SEGALUSCIO Nobile/Popolana
TERESA MORICI Rapunzel Bambina
LA TRAMA
Gothel, principessa di un regno, a causa di una salute compromessa, comincia a vivere nell’ombra della sorella Gretel che, bella e sana, viene designata regina al suo posto. Sentendosi rifiutata e dominata dall’ossessione per la bellezza e la giovinezza, con le sue arti magiche crea un fiore dallo straordinario potere: un raperonzolo capace di donarle nuovo splendore.
Gretel, divenuta regina, non riesce ad avere figli e il re chiede alla sorella un rimedio che aiuti la moglie a procreare. Gothel prepara così un filtro con il fiore, in cambio di una promessa: la figlia dovrà essere allevata e cresciuta da lei.
Nasce una bambina chiamata Rapunzel, dai lunghi capelli biondi che posseggono lo stesso potere magico del fiore. Rapita e richiusa in una torre da Gothel, la bimba cresce senza alcun contatto con il mondo esterno. Ma nel giorno del suo diciottesimo compleanno, un ladro scanzonato di nome Phil, si imbatte nella torre e i due scappano inseguiti da Gothel. Durante la fuga, tra battaglie, inganni e briganti, Rapunzel scopre il mondo al di fuori.
Quando la storia sembra volgere al peggio l’amore trionfa per volgere ad un lieto fine.
Gothel è l’antagonista della storia e si potrebbe definire la protagonista negativa; è una donna dominata dalla vanità e dall’assillo della giovinezza (tema sempre attuale), che si dedica alla stregoneria e allo studio delle erbe officinali per assicurarsi l’eterna giovinezza.
Tale ossessione non è frutto di malvagità fine a se stessa, come spesso accade nelle storie di pura fantasia, ma ha un’origine ben precisa: a causa di una salute malferma, vive all’ombra della sorella minore, bella e sana, che viene designata regina al suo posto.
E così che i capelli magici di Rapunzel, diventano la sua medicina per restare eternamente giovane. “La mia vita è lei” è il pezzo che canta Gothel esprimendo il suo sentimento materno ma nello stesso tempo maligno e morboso, verso la principessa.