Passaporti, saltano 100 mila viaggi organizzati

A cura della redazione 
A CAUSA DEL RITARDO-PASSAPORTI SALTANO ANCORA ALTRI VIAGGI ORGANIZZATI: IN FUMO COMPLESSIVAMENTE 180 MILIONI DI EURO, ECCO L’APPROFONDIMENTO COMMISSIONATO DA VAMONOS-VACANZE.ITALL’ISTITUTO DI RICERCA IRCM

È ancora allarme passaporti: saltano 100.000 viaggi organizzati, con una conseguenza di 180 milioni di euro di mancate vendite per il sistema italiano delle agenzie di viaggio. A snocciolare i dati è ancora una volta Vamonos Vacanze, il tour operator italiano specializzato in vacanze di gruppo, che ha commissionato un approfondimento all’Istituto di Ricerca IRCM (www.ircm-ricerca.com).

Dopo il caos di febbraio, continuano le segnalazioni di disservizi e non si placano le critiche sui social: in molti lamentano ancora la mancanza di appuntamenti disponibili per il rinnovo del passaporto. E quelli che sono riusciti a prenotare si lamentano invece delle lunghissime code davanti ai commissariati ed alle questure.

«Ci sto provando da oltre due mesi, ma ancora non riesco a partire» racconta un viaggiatore della community di Vamonos-Vacanze.it. Un disastro che secondo il tour operator ha provocato 180 milioni di mancate vendite. E c’è perfino chi, lavorando nel Regno Unito e non essendo riuscito a ripartire, ha perso il posto di lavoro.

I ritardi interessano a macchia di leopardo l’intero Bel Paese. Le cause sono legate all’accumulo di arretrati dovuti al Covid-19 ma anche —come conseguenza della Brexit— alla nuova esigenza del passaporto per accedere in Gran Bretagna.

Fatto è che, secondo l’indagine commissionata da Vamonos-Vacanze.it, 7 viaggiatori su 10 hanno visto lievitare a 6 settimane (69% del campione intervistato) il tempo necessario per ottenere un appuntamento per il rilascio del passaporto.

E così sono saltati in media 11,4 viaggi per ciascuna agenzia, ad un prezzo medio —trattandosi di viaggi fuori dall’Ue (altrimenti il passaporto neanche sarebbe stato necessario)—di 1.800 euro a viaggio. Complessivamente quindi ciascuna agenzia ha accusato mediamente 20.520 euro di vendite non effettuate.

«Ma per le grandi OTA (Online Travel Agency) il danno è stato maggiore: la media è di 65 viaggiin fumo per circa 116.656 euro di vendite non effettuate per ciascun operatore» sottolineano gli specialisti della piattaforma Vamonos-Vacanze.it, la più grande OTA specializzata in vacanze di gruppo.

A causa della burocrazia, insomma, sono andati in fumo 180 milioni di euro. Gli Uffici Passaporto delle Questure non si aspettavano di ricevere un numero così elevato di richieste ed hanno serie difficoltà ad evaderle. 

Sui social c’è chi racconta di essere riuscito a ottenere un appuntamento solo per ottobre 2023 e chi proprio non ci riesce perché il serverè “in manutenzione” o perché «il sito apre alle 8, ma tempo di aggiornare la pagina e già non ci sono più posti» spiega un internauta che vorrebbe partire per Pasqua ma senza passaporto non se la sente di correre il rischio di non potere poi partire.

Le critiche e le proteste sono arrivate anche in Parlamento e numerose sono state le interrogazioni al Governo, soprattutto dai partiti di opposizione. Così nei primi due mesi del 2023 sono stati rilasciati 412.385 passaporti, ma le domande sono molto al di sopra di questo livello.

A fine gennaio, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi insieme alla collega Daniela Santanchè (a capo del Ministero del Turismo) aveva assicurato un intervento dell’Esecutivo per risolvere la vicenda. Eppure i disagi continuano. 

«Il problema è anche la carenza, a livello nazionale, del documento cartaceo da poter successivamente compilare» sottolineano gli esperti di Vamonos-Vacanze.it. Tant’è che prosegue l’interlocuzione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato «per l’adozione di iniziative volte ad incrementare la capacità produttiva di libretti in bianco».

Vamonos-Vacanze.it ha anche messo in rilievo la top-10 dei viaggi più gettonati per Pasqua 2023: 1) Sharm El Sheikh (11,5%), 2) Costiera Amalfitana (11,2%), 3) Barcellona (10,2%), 4) Amsterdam (9,8%), 5) Lago di Garda (9,5%), 6) Dubai ed Abu Dabi (8,3%), 7) Canarie(8,2%), 8) Giordania (5,5%), 9) Miami (4,2%) e 10) Bahamas (4,2%). In molti casi il passaporto è quindi indispensabile.

Per Pasqua, infatti, il 14,1% dei viaggiatori opta per il lungo raggio (includendo mete quali Bahamas, Miami, Cuba e Caraibi) ed il 29,1% predilige —nel corto e medio raggio— mete dove è comunque necessario avere il passaporto (con Sharm el-Sheikh e Dubai/Abu Dabi in testa), senza contare poi le crociere, con il rischio di ritrovarsi a non poter sbarcare in tutti i porti.

Fisherman Trail: il gran finale

di Antonio Scafaro

Si conclude con oggi, dopo 230 kilometri percorsi il trekking costiero del Portogallo, del nostro redattore. 

Ultima tappa: Odeceixe-Aljezur.


Ad essere sinceri questa tappa non ci ha appassionato tanto, sarà perché abbiamo fatto un tratto del Cammino Historico, che percorre l’interno della regione dell’ Alentejo, in direzione di Rogil per poi rientrare sulla costa poco dopo Pedra da mina.

In compenso in quest’ultimo tratto abbiamo osservato tante cicogne. Il nostro compagno di viaggio, di colazioni e cene, Andrea, incontrato durante la seconda tappa, proseguirà fino a Lagos, ci mancherà la sua compagnia.


Stasera soggiorniamo all’Amazigh design hostel, camera doppia con bagno in camera.
Che dire, è stata un’esperienza fantastica, natura incontaminata, flora e fauna variegata e stupenda, spiagge immense e, quelle raggiungibili, tutte attrezzate con passerelle, anche per disabili, parcheggi liberi e spazi per i camper.

Il turista si sente coccolato, il turismo qui è in espansione, lo dimostrano le tante case in costruzione e le innumerevoli strutture per i turisti, merito, credo, soprattutto dei prezzi bassi: birre a due euro, bibite 1,50 euro, cene a base di pesce a 15, se fosse così anche in Italia forse il turismo rimarrebbe in casa. Chissà !!!


Buona vita a tutti.
Alla prossima avventura.
Buona vita a tutti

Fisherman Trail: giorno quattro

di Antonio Scafaro 

Dopo una abbondante colazione preparata da noi all’ Hostel Hakuna Matata , partiamo alla volta di Odeceixe.

Era prevista pioggia, per fortuna, almeno sinora, non piove, sono le 9.40 ora locale, il cielo è coperto ma non c’è vento.

Una ripida discesa sulla scogliera ci ha condotto in una vasta spiaggia dove confluiva la foce di un fiume.

Vediamo una ragazza correre sulla spiaggia in direzione del mare, si ferma sulla riva, si spoglia e nuda, senza alcuna esitazione, si tuffa nell’oceano. Due tre bracciate, poi torna indietro e, impassibile, si riveste e torna a riva. It’s warm ? le chiedo, very warm mi risponde e sorridente sale in macchina e si allontana. Abbiamo avuto freddo per lei, indossiamo la felpa e la giacca a vento e lei fa il bagno.

Proseguiamo il cammino sulle scogliere in compagnia di numerose cicogne ferme nei nidi o in volo sulle onde, ci inoltriamo poi nell’entroterra, attraversiamo distese di campi coltivati a insalata, sotto teloni da serra.

Ci fermiamo in un paesino Azhena do mar, dove mangiamo un panino e beviamo un caffè. Si è alzato di nuovo il vento, ci tocca rivestirci, giacca, cappellino e copri zaino perché arriva qualche goccia di pioggia. Alle 14.00 avvistiamo la spiaggia di Odeceixe, amata dai surfisti per le onde spettacolari. Il mio pensiero va a te Abana, tu amavi le onde.


Scendiamo in spiaggia, tolgo le scarpe e le calze e, attraversato il fiume, metto finalmente le gambe a bagno nell’oceano Atlantico.
Arriviamo a Odeceixe alle 15.00 alloggiamo al Sudoeste Hostel, le foto che allego rendono di più delle parole.

Cena al ristorante Chaparro, zuppa di legumi e cozze gratinate con peperoni e cipolle, acqua birra e tè: 17 euro, il costo della vita in Portogallo è molto più basso che in Italia, il caffè lo paghiamo 70 cent, la benzina costa 1,50,: come mai questo divario, mi chiedo?
Boa viagem

Fisherman Trail: giorno tre

di Antonio Scafaro 
Ventidue kilometri tra sabbia e pineta. Continua il viaggio - racconto del nostro redattore.

Almograve-Zambujera do mar. 22 km.

Diversa dalle precedenti, molti tratti in pineta e su strada battuta, alternata naturalmente a tratti su scogliere e sabbia.

A metà percorso si rientra per un po’ nell’entroterra per arrivare poi al bel “Farol do Cabo Sardao”, qui abbiamo avuto la fortuna di vedere da vicino due cicogne, che molto probabilmente trascorrono qui l’inverno senza migrare.

Dalle scogliere si vedono spiagge enormi e bellissime, una di queste, raggiungibile con un centinaio di gradini, ci è piaciuta tanto e siamo scesi, il pensiero è andato a Lino e Mario, sarebbe stato bello poterlo fare anche con loro, gli sarebbe piaciuto.

L’arrivo a Zambujera ci ha accolto sotto un modesta pioggia durata un paio d’ore. Soggiorniamo all’Hakuna Matata Hostel, pulito e molto carino e cena con zuppa di legumi e fagiolata con polipo accompagnata da un piatto di riso, tutto molto buono.

Alle nove siamo già nel letto, domani ci aspetta un tappa di 18 chilometri, arrivo a Odeceixe, dove c’è la spiaggia preferita dai surfisti.

A domani
Boa Viagem
PS: tre ragazzi hanno avuto il coraggio di fare il bagno ..brrr

Fisherman Trail: giorno uno

di Antonio Scafaro 
Il nostro redattore ha iniziato il cammino in Portogallo, ed giornalmente ci racconta i km che percorre e le emozioni che prova. 

PrimoGiorno: siamo a ovest, e come a Santiago, le prime luci dell’alba spuntano intorno alle 8.00. I sentieri del Fisherman Trail non permettono una partenza con il buio, perciò dopo un’ottima colazione, mio fratello Silvio e io ci incamminiamo sul percorso ben segnalato.

Sole alternato a nuvole, giacca a vento alternata a pile leggero. Il vento la fa da padrona nelle prime ore, poi ci lascia tranquilli. È un trekking spettacolare e unico.

Alloggiamo al Selina hostel, consigliatissimo, vicino all’imbarco per il passaggio all’altra riva del fiume Mira, se vi portate un costume c’è la possibilità di immergersi in una vasca con acqua a 37 gradi.

Se volete mangiare pesce andate al Fateixa oppure al Tasca do celso, carne e pesce.

A domani per la tappa Vila Nova de Milfontes- Almograve.

Ps: ciao Mario, ciao Lino, vi sarebbe piaciuto 🥰

Buon Anno da RPFashion & GlamourNews

A cura di Roberta Pelizer e Jacopo Scafaro 

Tutta la redazione di RPFashion & GlamourNews augura un buon Anno nuovo ai nostri lettori, con la speranza che il 2023 sia veramente un anno migliore.

Non so se anche voi provate la stessa sensazione, ma a me il Capodanno fa sempre un po’ impressione, perché è allo stesso tempo la fine e l’inizio di un ciclo. È difficile lasciarsi qualcosa alle spalle: è un’azione che prevede un salto nel buio, un tuffo a occhi chiusi verso nuove esperienze, che potranno rivelarsi positive o negative. È un’occasione per ricominciare da zero o per continuare quel che abbiamo iniziato e vale la pena portare avanti. È un modo – scrive il Caporedattore Jacopo Scafaro – per stabilire nuovi obiettivi o per rivalutare quelli vecchi, cercando di capire se ci stanno portando proprio dove vogliamo arrivare. È anche una sfida con noi stessi, il momento giusto per metterci in discussione e capire cosa ci piace di noi e cosa vogliamo cambiare. A tutti auguri per un anno spettacolare”.

Roberta Pelizer, Direttore Editoriale del nostro giornale ci dice: “Eccoci qui, alla fine di questo lungo e complicato 2022, come sempre accade il 31 dicembre tiriamo sempre le somme di quello che è successo nei 365 giorni appena trascorsi, alla famiglia, il lavoro, i soldi, gli amici, alle occasioni perse e a quelle colte. Per ognuno di noi c’è qualcosa che non vorremmo più ritrovare mentre per altri la speranza è che resti tutto così com’è, siamo tanti e tutti diversi ma l’augurio che ci accomuna tutti e’ quello che sia più bello per tutti sotto tutti i punti di vista. Abbiamo lottato contro una pandemia che ci ha colpiti tutti per vari motivi, ad alcuni ha causato danni ingenti ad altri un po’ meno ma questo non ci deve abbattere, ma rafforzare. Il mio augurio è quello di poterci affacciare al 2023 con la forza e la speranza, la grinta e la giusta cattiveria per realizzare i nostri desideri e sogni.”

La vita umana è bella e va vissuta in pienezza anche quando è debole ed avvolta dal mistero della sofferenza” diceva Papa Benedetto XVI. Buona vita e buon anno e tutti.

Niko&Teo: amore, storia e curiosità a Venezia

di Jacopo Scafaro 
Vi raccontiamo di Nicoló e di Matteo, che attraverso i social raccontano curiosità e storia di Venezia e nel contempo anche di loro stessi. 

Che cos’è l’amore?
Tutti parlano dell’amore.
Nessuno sostanzialmente ha definito questo sentimento.
Questa coinvolgente emozione.

L’amore è scelta. È agire seguendo il cuore. Sono le nostre azioni cariche d’amore che portano ad amare l’Altro. L’amore è dono. L’amore non pretende. L’amore è esserci per l’Altro di là da qualsiasi attesa.
L’amore è anche e soprattutto sopportarsi ogni giorno.
L’amore è vivere la quotidianità e perché no, l’amore è anche il mezzo per poter parlare di se stessi, del modo in cui si vive e del posto in cui si vive, facendolo conoscere anche agli altri.

Niko e Teo (Nicoló Guerra e Matteo Ogniben per l’esattezza) sono due ragazzi (l’età non la riveliamo, un’alone di mistero è sempre interessante) che vivono e convivono (con un rapporto alla Sandra e Raimondo) a Venezia.
Già Venezia (Johann Wolfgang von Goethe la descriveva così “Venezia non può esser paragonata che a se stessa”) la città dei Dogi, dei ponti, delle gondole, di Piazza San Marco e poi ?!

Già e poi?
Molto spesso di una città sappiamo il minimo indispensabile, ma quante cose e particolarità non sappiamo? Molte direi.
Bene, questi due “fioi” hanno trovato il modo, anche grazie ad Instagram (è così che mi sono imbattuto casualmente in loro) di raccontare la sempre splendida Venezia con video molto belli e dettagliati che raccontano storia e aneddoti ai più sconosciuti, perciò ho deciso di contattarli ed intervistarli.


Com’è nata l’idea di realizzare questi video su Venezia?
Durante la zona rossa per il Covid, parliamo dell’inverno 2020, Teo ha convinto Niko a fare qualche video su TikTok per passare il tempo.
Da lì abbiamo iniziato assieme a raccontare qualche aneddoto sulla nostra città, principalmente storie raccontate dai nostri nonni e curiosità che ci hanno sempre affascinato.
A noi piaceva raccontarle, a chi ci guarda piaceva ascoltarle, da qui abbiamo iniziato una vera e propria esplorazione della nostra città che condividiamo con il nostro pubblico.

Sono video davvero ben fatti, fate tutto voi le riprese il montaggio o avete un aiuto esterno?
Grazie! Facciamo tutto noi: Niko ha studiato informatica all’università ed è sempre stato affascinato dalle sue applicazioni in campo creativo e multimediale. Per le riprese utilizziamo i nostri iPhone, per il montaggio Final Cut, un programma che lavora in sintonia proprio con iPhone. Con una buona dose di pratica e un pizzico di pazienza non è stato difficile imparare a sfruttare bene le loro potenzialità.

Nico e Teo – foto tratta da Instagram

Cos’è per voi raccontare la vostra città alle persone e se avete riscontro in giro del lavoro che fate.
Venezia è un luogo straordinario per noi. È una città di meraviglie dove numerose culture si incontrano, a volte un po’ caotica. Ci sono davvero un sacco di cose da vedere e da fare. Per noi raccontare la nostra città significa anche proporre una chiave di lettura della vita veneziana e aiutare residenti e visitatori a godersi appieno Venezia.
Chi ci segue e chi ci inizia a seguire spesso esprime un grande interesse verso quello che raccontiamo, questo ci fa un enorme piacere e ci incoraggia ogni giorno a scavare nei libri e nella memoria per trovare una nuova storia da ricordare e raccontare. Ci capita spesso di incrociare per strada qualcuno che ci guarda e altrettanto spesso ci fermiamo a bere un caffè o un aperitivo per conoscersi di persona: è molto bello vedere come le connessioni “virtuali” possono diventare reali.
Per noi è anche un viaggio nel tempo perché ogni giorno scopriamo qualcosa di nuovo, e anche il nostro modo per impegnarci civicamente e dare il nostro contributo alla nostra città.

Come dicevo all’inizio tutto parte dell’amore: l’amore non ha forma, non ha età, non ha distinzione. L’amore è bello in ogni suo aspetto, sopratutto se vissuto spontaneamente e allegramente come fanno appunto Sandra e Raimon.. pardon, Niko e Teo.

Essere una coppia di fatto, vi ha creato problemi nella vita quotidiana? E cosa ha rappresentato per voi poter dichiarare apertamente il vostro amore?
Quando condividiamo la nostra quotidianità sul web lo facciamo raccontando e condividendo esperienze con la speranza di portare un sorriso a chi ci guarda e di poter essere di ispirazione e supporto a chiunque è vittima di stereotipi sociali o discriminazioni.
Il nostro motto, “L’amor no pol star sconto”, è un antico proverbio veneziano che significa “l’amore non può stare nascosto”.
Il messaggio che vogliamo far passare è che non solo siamo liberi di amare chi vogliamo, ma siamo liberi anche di amare noi stessi per chi siamo e chi ci sentiamo di essere. La propria unicità è un valore, come la propria diversità, non una piaga.
Prima vivendo alla luce del sole, e poi esponendoci pubblicamente, abbiamo fatto fronte a una serie di spiacevoli episodi (tra cui un’aggressione da cui fortunatamente siamo usciti illesi, numerosi insulti verbali e una miriade di messaggi d’odio sul web).
Eravamo coscienti di cosa andavamo incontro, abbiamo sempre affrontato queste situazioni a testa alta, anche se certe situazioni che non auguriamo a nessuno fanno davvero paura. Raccontare la nostra vita assieme per noi è una liberazione e il nostro modo per combattere gli stereotipi sociali.

The last question: che consiglio dareste ai ragazzi o alle persone che vorrebbero da una parte provare a raccontare la propria città e dell’altra raccontare il proprio amore verso un’altra persona?
In entrambi i casi, se l’idea vi piace, fatelo. Non pensateci due volte! Spesso siamo vittime dell’autocritica, dei giudizi altrui e dalla paura di non essere compresi, ascoltati, “followati”, o di non essere all’altezza di fare qualcosa. Ma il web è un mondo libero e siete voi a decidere come volete fare le cose. Non esistono standard di qualità, non esistono canoni da seguire: siete voi a definirli per voi stessi. Non avete bisogno d’altro che di uno smartphone che possa fare foto e video e di un pizzico di coraggio. Chiedete consigli, accogliete le critiche, interpretate quelle più dure.
I social network possono essere uno strumento di connessione potentissimo, creare contenuti su queste piattaforme può diventare un modo stupendo per esprimere la vostra creatività, coltivarla e svilupparla, condividere le vostre passioni e connettervi in svariati modi con altre persone.

Possiamo dire in conclusione che Niko e Teo con la loro complicità e simpatia hanno trovato un modo geniale per far conoscere Venezia, le sue particolarità anche quelle più piccole a molte persone e che, in una relazione, l’amore è l’ingrediente essenziale per poter vincere le difficoltà del tempo, della vita.
A questo si aggiunge la scelta individuale di voler esserci l’un per l’altro.
La capacità di sintonizzarsi e guardare insieme verso lo stesso orizzonte.

Questa favola poteva nascere solo a Venezia, considerata una delle città più romantiche al mondo, simbolo di amore e bellezza.

Ps: Ma alla fine, oltre a raccontaci Venezia, Niko avrà imparata a fare le lavatrici e Teo a svegliarsi meno incazzato di Hulk?

Scopritelo su:

https://instagram.com/nikoeteo?igshid=YmMyMTA2M2Y=

A CHIERI GLI ITINERARI “DISCOVERY DON BOSCO”, PER SCOPRIRE I LUOGHI DEL SANTO IN OCCASIONE DELLA SUA FESTA

Riceviamo e pubblichiamo 

In occasione della solennità di San Giovanni Bosco, che si celebra il 31 gennaio, domenica 30 gennaio a Chieri, città che ebbe un ruolo importante nella formazione del Santo sociale, saranno aperti al pubblico i luoghi più significativi frequentati dal giovane Giovanni Bosco neidieci anni di studio, di lavoro e di esperienze che formarono la sua straordinaria personalità.


La Città di Chieri proporrà l’itinerario che si snoda lungo le vie del centro storico e, grazie ad una serie di paline informative, racconta episodi e persone che ebbero un ruolo importante nella vita del Santo sociale. Sarà un modo per approfondire la conoscenza di un protagonista dell’Ottocento piemontese ma anche per capire meglio il periodo storico e il contesto in cui visse. Alle 11 sarà celebrata una Messa solenne nel cortile dell’Istituto Salesiano San Luigi, in via Vittorio Emanuele II 80, mentre dalle 15 alle 17
i volontari accoglieranno coloro che vorranno approfondire la figura del fondatore dei Salesiani al Centro Visite Don Bosco-Seminario in via San Filippo 2, al Caffé Pianta di via Palazzo di Città 1, all’Istituto Santa Teresa di via Palazzo di Città 5 e alla Società dell’Allegria di piazza Cavour.

UN’OCCASIONE PER SCOPRIRE IL CAMMINO DON BOSCO

Per chi ama camminare fuori città, la solennità di San Giovanni Bosco può essere invece l’occasione per scoprire il Cammino Don Bosco, nato da un progetto di valorizzazione voluto dalla Città Metropolitana di Torino. È un itinerario di poco più di 160 km, che dal centro di Torino raggiunge il Colle Don Bosco secondo tre vie:

– il Cammino alto, che passa per la Basilica di Superga, l’Abbazia di Vezzolano e Castelnuovo Don Bosco

– il Cammino medio, che attraversa Baldissero Torinese, Pavarolo, Montaldo Torinese, Marentino, passando per il Lago di Arignano

– il Cammino basso, che tocca i parchi della collina torinese, Pecetto Torinese, Chieri e Buttigliera d’Asti.

Il Cammino attraversa luoghi dello spirito ricchi di fascino, che possono diventare le tappe di camminate che consentono di scoprire nuovi paesaggi e di apprezzare una natura in molti tratti ancora integra. Don Bosco attraversò queste terre a piedi innumerevoli volte: da giovane per andare a studiare a Chieri, da adulto per incontrare i tanti ragazzi che cercò di aiutare. E’ lui, il Santo sociale per antonomasia, l’ideale accompagnatore del turista che vuole andare alla scoperta di chiese, cappelle, piccoli borghi,castelli arroccati sui colli, ville immerse in parchi rigogliosi e cascine disseminate tra campi regolari e ordinate vigne. 

Per visionare il documentario sul Cammino Don Boscorealizzato prima della pandemia:

In tutta sicurezza al Centro Tao del Park Hotel Imperial

A cura della redazione 
Rafforzare il sistema immunitario concedendosi una pausa, nel rispetto della normativa vigente a Limone sul Garda. 

Limone sul Garda, 15 luglio 2021 – Il Park Hotel Imperial*****L e il Centro Tao stanno lavorando da mesi per garantire a tutti i propri clienti un soggiorno sicuro, da dedicare alla propria salute e in assoluto relax. Per questo la struttura non solo è molto attenta al rispetto delle normative previste ma garantisce ulteriori misure per permettere a tutti di godersi un soggiorno spensierato e rigenerante.

Il Centro Tao è un presidio medico e, quindi, al suo interno ha una Direzione Sanitaria che coordina l’adozione di misure atte a garantire la salute di tutti.
La salute del resto è l’elemento cardine intorno al quale lavora da oltre 30 anni il Centro Tao, con i programmi volti anche a rinforzare le difese immunitarie in ogni stagione.

Il Tao Salute (7 giorni) è stato creato per chi vuole prendersi cura del proprio corpo e della propria mente rilassandosi, tonificandosi, dimagrendo ed eliminando le tossine con un metodo che fonde la moderna scienza della nutrizione con i rimedi millenari della medicina tradizionale cinese come l’agopuntura, la riflessologia plantare, il massaggio dei meridiani, la floriterapia, la coppettazione dei punti Shu del dorso, il massaggio tuinà con bagno di vapore energetico.
Questo programma è ideale per chi desidera iniziare un percorso nutrizionale detossinante e/o dimagrante e apprendere un metodo pratico e interattivo di nutrizione sana ed equilibrata. Il pacchetto Tao Salute 7 giorni può essere integrato a piacimento attingendo dall’elenco dei trattamenti Tao Extra di Bellezza Tao e Medicina Tao.

Il Tao Minicura (3 giorni) è nato come soluzione per coloro che, per mancanza di tempo, non hanno la possibilità di ritagliarsi un’intera settimana Tao. Concentrando i trattamenti e le terapie, in soli 3 giorni, si è ottenuto un programma essenziale ed efficace, ideale sia come richiamo benessere, per chi ha già fatto la Settimana Tao, e sia come prima esperienza per chi entra nel mondo Tao e vuole coglierne l’essenza. Anche il pacchetto Tao Minicura 3 giorni può essere integrato con trattamenti Tao Extra di Bellezza Tao e Medicina Tao.

Tornando alla sicurezza, ricordiamo che sono ancora in atto le misure come la riduzione del numero di ospiti, l’uso e la distribuzione di prodotti per l’igienizzazione, la sanificazione degli ambienti, il termoscanner per la misurazione della temperatura corporea, il distanziamento sociale in tutte le parti comuni, oltre al test effettuato periodicamente su tutto il personale, medico e non.

A chi sceglie i programmi del Centro Tao, inoltre, è richiesto di fornire un certificato di vaccinazione (anche prima dose) effettuato da almeno 15 giorni, oppure un test diagnostico con esito negativo (tampone) effettuato entro le 48 ore antecedenti l’arrivo in struttura.
Il Park Hotel Imperial*****L
Le camere, complessivamente, sono 65, e comprendono 32 Prestige e 33 Suite. Tutte le stanze accolgono i propri ospiti con il morbido abbraccio nei toni dell’avorio, colore utilizzato sia per il prezioso tessuto tesato alle pareti, sia per gli arredi di legno laccato, realizzati su disegno. Si alterna poi all’avorio la trasparenza del cristallo delle pareti che separano la camera dal bagno, lasciando in vista la doccia con intriganti striature satinate e favorendo l’ingresso della luce esterna.
I clienti possono scegliere se utilizzare la piccola zona wellness, con piscina coperta, zona relax, idromassaggio, sauna finlandese, bagno turco, aromarium e docce tropicali, oppure provare la bellissima esperienza nella nuova SPA, concedendosi ai benefici del percorso benessere che prevede Soft Sauna, Steam Bath, Finnish Sauna, Vertical Kneipp e Ice Fall, oltre a un’ampia e calda zona relax, affacciata su un giardino fiorito. La SPA, costruita utilizzando prevalentemente materiali locali, si sviluppa su un area di circa 2.000 mq e affaccia su un rigoglioso giardino, sulla piscina esterna e su un’ampia vasca idromassaggio riscaldata, sempre esterna.

Limone sul Garda
Un piccolo borgo sulla sponda occidentale del lago, un gioiello da scoprire in tutte le stagioni. Incastonato tra le montagne, a ridosso delle acque del Lago di Garda, Limone è un luogo davvero molto suggestivo. Grazie al clima mite, è possibile godere dell’aria salubre del lago. Inoltre, dal 2018 è stata inaugurata la ciclopedonale a sbalzo sul lago, lunga quasi 3 km, che è considerata la più spettacolare d’Europa.

Per richiedere ulteriori informazioni, rivolgersi al numero 0365954591 o consultare il sito www.parkhotelimperial.it e www.centrotao.it.
Per ulteriori informazioni

Park Hotel Imperial*****
Tel.: (0039) 0365 95 45 91
info@parkhotelimperial.net
www.parkhotelimperial.itwww.centrotao.it

Brescia. La Provincia dei Sapori: molteplici e intriganti

Riceviamo e pubblichiamo
Una terra dallo straordinario patrimonio enogastronomico. Prodotti e piatti della tradizione e creazioni contemporanee di chef stellati.
formaggio Silter dop

Dai formaggi di malga ai pregiati pesci di lago, dagli insaccati alle farine, dai grandi vini ai rinomati olii, sino al pregiatissimo caviale: i sapori della provincia di Brescia sono molteplici e intriganti, come il mutevole e affascinante paesaggio di questa terra lombarda che nel giro di poco più di 100 km spazia dalle cime alpine alle tiepide acque dei laghi. Un viaggio in provincia di Brescia è anche un viaggio attraverso i suoi sapori inediti e genuini, tutti da scoprire e da gustare. La sua offerta enogastronomica è infatti straordinariamente ricca e variegata in virtù della diversità del suo territorio e del microclima influenzato da vette, colline e laghi: 8 le aree in cui si suddivide (oltre a Brescia, i laghi di Garda e Iseo, la Franciacorta,  le Valli Camonica, Trompia eSabbia con il lago d’Idro, la Pianura bresciana), ciascuna con una propria gamma di eccellenti prodotti (molti dei quali tutelati dai marchi DOC, DOP, IGT, IGP e Presidio Slow Food) e tipicità enogastronomiche.

sardine di Monte Isola

Un patrimonio cospicuo, da anni oggetto di un costante processo di tutela e valorizzazione da parte di enti, strade e consorzi deputati, che nel 2017 ha trovato riscontro internazionale del proprio valore grazie al riconoscimento “European Region of Gastronomy”, conferito alla provincia bresciana, insieme alle aree limitrofe di Bergamo, Cremona e Mantova, nell’ambito del progetto East Lombardy (www.eastlombardy.it).
Per scoprirlo, e scoprirne storie e volti dei protagonisti, basta consultare il sito www.laprovinciadeisapori.it e gli account ufficiali Instagram e Facebook di Visit Brescia (dove sono visibili tutti i video), che  narrano le varie zone attraverso i metodi di lavorazione dei prodotti, le ricette tramandate di generazione in generazione, per giungere al racconto di come l’alta cucina contemporanea faccia ampio uso delle materie prime del territorio, portando sulle tavole dei ristoranti stellati sapori secolari interpretati in chiave attuale.

ret salume della Franciacorta

Gli ambassador
A guidare il pubblico alla scoperta dei luoghi tramite i relativi prodotti sono alcuni brand ambassador d’eccezione, ovvero produttori locali che raccontano dei loro prodotti e dei metodi di lavorazione e chef dei ristoranti stellati della provincia di Brescia, che hanno realizzato con questi ingredienti una ricetta classica o da loro rivisitata, a cui viene abbinato un vino locale.
Questi i produttori: Mario Pazzaglia (caviale), Riccardo Geminati (MonococcoShebar), Nadia ed Elisa Turelli (olio DOP laghi lombardi Sebino), Ferdinando e Andrea Soardi (sardine), Cristina Peroni (formaggi caprini), Umberto Guidi (miele), Marco Berta (farine), Lorenzo Mingotti (carne di manzo), Jessica Bettoni (Silter DOP), Stefano Ferrari e Giovanni Passeri (patata di Monno), Gabriella Proserpio (agrumi), Mauro Grazioli (zafferano), Mauro Beltrami (Nostrano Valtrompia DOP), Stefania Reali (erbe aromatiche), Nadia Melzani Bali (Bagòss) e Sabrina Lee (piccoli frutti).
Questi gli chef stellati: Gionata Bignotti (La Rucola 2.0), Simone Breda (Sedicesimo Secolo), Riccardo Camanini (Lido 84), Giuliana Germiniasi (Capriccio), Philippe Léveillé (Miramonti l’altro), il Maestro pasticcere Iginio Massari (Pasticceria Veneto), Alfonso Pepe (Leon D’Oro) e Daniele Zani (Al Gambero).
I vini in abbinamento alle loro ricette sono Franciacorta Brut Millesimato DOCG, Franciacorta PasDosè DOGC, Lugana DOC, Botticino DOC, Riviera del Garda Classico DOC – Rosso, Valtènesi Riviera del Garda Classico DOC – Chiaretto, Capriano del Colle DOC, Vino IGT di Valle Camonica.

Bagoss

Il Ricettario in omaggio
I tesori gastronomici di ciascuno degli otto territori e le ricette sono stati narrati dal 19 maggio alla prima settimana di luglio da “Brescia. La Provincia dei Sapori”, campagna multicanale ideata da Visit Brescia per valorizzare il vasto patrimonio enogastronomico locale ed ora sono tutti a disposizione di viaggiatori e gourmet. Non solo. Dal sito www.laprovinciadeisapori.it si potrà scaricare il Ricettario in formato e-book PDF gratuito. All’interno vi si trovano le ricette della tradizione, quelle realizzate dagli chef stellati utilizzando i prodotti del territorio e i vini proposti in abbinamento.
www.visitbrescia.it