GATTOMONDO: Ceramiche e illustrazioni, inaugurazione 17 marzo 2023

A cura della redazione 

Dal 17 al 19 marzo 2023 l’Associazione I love cercamica presenta la prima edizione di Ars artis con l’iniziativa Gattomondo, un’esposizione corale di ceramisti ed illustratori che condividono la comune passione per il “gatto”, animale esoterico, elastico, elegante, simbolo del femminile, ma anche tenero e pigro, buffo e insieme magnetico e seducente, uno degli animali magici per eccellenza. 

Le ceramiste: Maria Flora Clementelli, Emanuela Fabozzi, Francesca Fenu, Maria Grazia Morsella, Luisa Raggi. 
Le illustratrici: Giulia Amato, Claudia Melotti, Raha Tavallali

Inaugurazione 17 marzo 2023 dalle ore 16.00 alle ore 20.00. Il 18 marzo alle ore 16.30 si svolgerà il Salotto Culturale “I gatti nell’arte” a cura di Maria Grazia Morsella, mentre il 19 marzo alle ore 16.30 la presentazione del libro “Artemicia” con il testo di Vincenzo Valentino, le illustrazioni di Loredana Palamà, edizioni Espera. 

Maria Flora Clementelli: “Io credo nelle emozioni.E quando devi attraversare quelle più dure, più profonde, capisci che devi andare sino in fondo, lasciarti cadere nel pozzo di Alice, con fede. Capisci che solo annullandoti puoi risorgere.Il cammino della mia arte va di pari passo con quello della mia consapevolezza. Andare al di là di ogni sapere, oltre la mente razionale, per ritrovarmi immersa nelle emozioni, l’istinto, i sensi sottili. Fare arte per me vuol dire dialogare con l’invisibile, far emergere la percezione e la simbiosi con il pianeta, in un dialogo profondo con l’Anima Mundi. Ritrovare l’equilibrio nella gioia che l’unione con la natura può donare.”

Emanuela Fabozzi nasce a Roma, dopo la maturità artistica si diploma in scultura all’Accademia delle Belle Arti di Roma con il maestro Pericle Fazzini. Dal 1984 insegna Arte e immagine alle medie, ha lavorato come scenografa e costumista per cinema, teatro e televisione. Si è occupata di allestimenti per eventi e fiere, ha disegnato moda. Negli anni, ha partecipato a mostre ed eventi. La ceramica è per lei un legame tra la scultura e la pittura. Affronta i suoi lavori con un attento riferimento allo studio accademico, che attraverso le esperienze conosciute e sperimentate come l’acquaforte e da non sottovalutare l’insegnamento la porta ad essere critica e giocosa. Il suo messaggio espressivo è fondato sull’ironia nella quale confluiscono i fantasmi dell’arte del ‘900.

Francesca Fenu, dopo il diploma al Liceo Artistico, frequenta a Parigi il corsi di modelage all’Ecole des Beaux-Arts. I temi principali sono le sculture di donne in stile anni ’20, gli animali e soprattutto i gatti. L’arte antica greca e romano e quella moderna, in particolare  gli scultori Arturo Martini e Marino Marini, sono fonte di grande ispirazione e sono i suoi punti di riferimento.

Maria Grazia Morsella è pittrice e ceramista autodidatta. La sua ricerca tende ad astrarre e sottrarre dalla materia per arrivare ad una “forma concettuale” del soggetto rappresentato. Il tentativo è quello di catturare l’essenza delle cose. Ultimamente la sua ricerca è ‘ispirata a temi sociali legati al femminile, alla percezione del corpo, alla condizione del ruolo della donna nella società. 

Luisa Raggi: “La storia, almeno a leggere il Genesi, sembra iniziare dall’argilla, dalla terra con cui l’Altissimo plasma il primo uomo e la prima donna. L’atto creativo, prima esercitato con la sola parola, diventa fisico. E’ la creatività, non solo un’azione anche un’emozione ed è sempre così intensa ogni volta che inizio un pezzo, un processo in cui – dalla progettazione fino all’uscita dal forno – senza soluzione di continuità si pensa con le mani che, restituiscono un pensiero, un sentimento in una forma solida, tridimensionale, lavorata a partire dalla terra informe.”

Giulia Amato: “Mi sono da sempre approcciata al disegno e al mondo artistico da quando ero piccola, e c’è lo “zampino” della mia famiglia che mi ha sempre spronato a seguire le mie inclinazioni, iniziando con i fumetti alle scuole medie fino ad arrivare al mondo del digitale nell’età adulta. In questo mio percorso ho avuto molti alti e bassi (non lo diciamo troppo forte ma in realtà faccio la grafica come professione) ma ho sempre continuato a portare avanti la mia vena artistica e l’ho trasformata anche grazie alla tecnologia che mi ha permesso di esprimermi meglio. Mi sono immersa nella pittura digitale, un mondo un po’ stravagante ma nell’arte direi che non c’è un limite.”

Claudia Melotti è illustratrice e artista. Curiosa e continuamente attratta dalla comunicazione tra culture e linguaggi espressivi, sempre alla ricerca di un linguaggio interattivo e al mantenimento dell’aspetto ludico, spazia tra suggestioni urbane e contaminazioni culturali. Nella sua attività di artista crea comunicazioni tra linguaggi e utilizza diversi materiali e tecniche miste. Padroneggia pienamente le tecniche pittoriche e di illustrazione compreso l’uso dei materiali, anche di riciclo, che diventano al tempo stesso messaggio e sperimentazione. L’impegno sociale, la vena ludica, la sperimentazione, l’interattività e l’instancabile ricerca sono elementi ricorrenti e caratterizzanti nel suo lavoro. Ha pubblicato libri per bambini e ragazzi con importanti case editrici e collaborato con affermate agenzie pubblicitarie. Artista costantemente proiettata verso la ricerca, nel senso più ampio del termine, non perde mai di vista l’umano vivere e il suo rapporto con la Natura e se ne fa narratrice usando spesso la metafora. Nel suo lavoro ha sempre perseguito il valore positivo della contaminazione, nella valorizzazione delle identità, del cambiamento e della sinergia. 

Raha Tavallali nata in Shiraz (Iran) e trasferita a Londra nel 1968. Studia a Londra e dopo il diploma in Art & Environmental Design cambia direzione e studia all’ Institute of Family Therapy e Women’s Therapy Center e diventa counsellor/ terapista. Lavora a Londra per più di quindici anni come Counsellor e Direttrice nel un centro di cura pazienti con problemi mentali, usando arte e talking cure .Ha continuato la sua creatività sperimentando performance art, istallazione, fotografia, video, argilla e tecniche miste. Attualmente vive tra Londra e Roma.

Buon Anno da RPFashion & GlamourNews

A cura di Roberta Pelizer e Jacopo Scafaro 

Tutta la redazione di RPFashion & GlamourNews augura un buon Anno nuovo ai nostri lettori, con la speranza che il 2023 sia veramente un anno migliore.

Non so se anche voi provate la stessa sensazione, ma a me il Capodanno fa sempre un po’ impressione, perché è allo stesso tempo la fine e l’inizio di un ciclo. È difficile lasciarsi qualcosa alle spalle: è un’azione che prevede un salto nel buio, un tuffo a occhi chiusi verso nuove esperienze, che potranno rivelarsi positive o negative. È un’occasione per ricominciare da zero o per continuare quel che abbiamo iniziato e vale la pena portare avanti. È un modo – scrive il Caporedattore Jacopo Scafaro – per stabilire nuovi obiettivi o per rivalutare quelli vecchi, cercando di capire se ci stanno portando proprio dove vogliamo arrivare. È anche una sfida con noi stessi, il momento giusto per metterci in discussione e capire cosa ci piace di noi e cosa vogliamo cambiare. A tutti auguri per un anno spettacolare”.

Roberta Pelizer, Direttore Editoriale del nostro giornale ci dice: “Eccoci qui, alla fine di questo lungo e complicato 2022, come sempre accade il 31 dicembre tiriamo sempre le somme di quello che è successo nei 365 giorni appena trascorsi, alla famiglia, il lavoro, i soldi, gli amici, alle occasioni perse e a quelle colte. Per ognuno di noi c’è qualcosa che non vorremmo più ritrovare mentre per altri la speranza è che resti tutto così com’è, siamo tanti e tutti diversi ma l’augurio che ci accomuna tutti e’ quello che sia più bello per tutti sotto tutti i punti di vista. Abbiamo lottato contro una pandemia che ci ha colpiti tutti per vari motivi, ad alcuni ha causato danni ingenti ad altri un po’ meno ma questo non ci deve abbattere, ma rafforzare. Il mio augurio è quello di poterci affacciare al 2023 con la forza e la speranza, la grinta e la giusta cattiveria per realizzare i nostri desideri e sogni.”

La vita umana è bella e va vissuta in pienezza anche quando è debole ed avvolta dal mistero della sofferenza” diceva Papa Benedetto XVI. Buona vita e buon anno e tutti.

Il Greco Nero delle Cantine Stratti è il “Miglior Rosato del Tirreno”

La Capra Enoica (Fabrizio Capra)
Un ultimo brindisi con la Capra Enoica celebrando il Greco Nero Calabria IGP di Statti 1784 che nella tappa di Tropea del “Miglior vino rosato del Mediterraneo” dedicata ai vini del Tirreno è risultato il migliore.

È il Greco Nero Calabria IGP di Statti a guadagnare la vittoria nella prima selezione del concorso “Miglior vino rosato del Mediterraneo”, alla sua tappa di Tropea dedicata ai vini del Tirreno.
L’autoctono calabrese ha unito la giuria, superando unanimemente nel giudizio gli altri 20 campioni preselezionati dalla commissione tecnica dell’ISF, International Sommelier Foundation, e valutati dall’enologo Assaggiatore Francesco Soleti e i sommelier Giovanni Orlando e Guglielmo Gigliotti.
«Siamo onorati di questo riconoscimento – afferma Antonio Statti, titolare assieme al fratello AlbertoIl nostro obiettivo principale è far parlare la Calabria attraverso i nostri vini, valorizzando i vitigni autoctoni di questa terra dal patrimonio ricco e affascinante».
Greco Nero Calabria IGP è ottenuto dalla vinificazione in purezza dell’autoctono Greco Nero in acciaio a temperatura controllata previa breve macerazione a freddo delle uve in pressa. Al naso si esprime con eleganza, complesso, fine ed intenso. I sentori ricordano agrumi rossi freschi, erbe aromatiche, macchia mediterranea e l’assaggio è fresco e sapido, equilibrato negli aromi fruttati e di fiori bianchi. Ideale da abbinare con pietanze a base di pesce, verdure e fritti. 
La Calabria è una delle regioni con il più grande patrimonio di vitigni autoctoni, varietà ancestrali che la natura ha fatto adattare alle alte temperature, grazie a maturazioni tardive che mitigano gli effetti del calore estivo. Un elemento importante, che permette di sfatare la credenza che i vini calabresi siano necessariamente concentrati e molto alcolici.
La loro ricchezza è oggi preservata e valorizzata nei vini della Famiglia Statti, che ha fatto della salvaguardia degli autoctoni una missione. Un vero e proprio campo sperimentale è stato attuato grazie alla sinergia con vivaisti nazionali e internazionali per lo studio e la moltiplicazione dei cloni di questi vitigni dall’enorme potenziale.

Antonio e Alberto Statti

Al centro della Piana di Lamezia Terme, cuore agricolo della Calabria, la famiglia Statti è custode, dal 1700, di un’azienda agricola di cinquecento ettari, spaccato di una realtà contadina d’altri tempi in cui gli ulivi si affiancano alla vite, agli agrumeti e all’allevamento di bovini da latte.
Come ripetono Alberto e Antonio Statti, lavorare qui significa produrre energia vitale complessa, integrando sempre di più le diverse colture in modo armonico. Una sinfonia di vita, piuttosto che l’assolo del vino o dell’olio, del latte o degli agrumi.

Lungarotti brinda all’estate con il Brezza Bianco e il Brezza Rosa

La Capra Enoica (Fabrizio Capra)
Due vini freschi e profumati che conquistano tutti, dai palati più giovani a quelli più esperti, portando in tavola, gioia, gusto e allegria.

L’estate è sole, mare, passeggiate in montagna. Sono le prime serate all’aria aperta con gli amici, gli aperitivi al tramonto e i pranzi in riva al lago o sulla spiaggia mentre un vento leggero accarezza la pelle. Momenti di ritrovata spensieratezza da accompagnare con un vino fresco, brioso, che profuma di frutta fresca e di fiori. Come il Brezza di Lungarotti il cui nome, unito alla Rosa dei Venti che appare in etichetta, è un vero e proprio inno all’estate. Nelle versioni bianco e rosato, il Brezza è un vino facile da bere, che conquista tutte le generazioni e crea la giusta atmosfera, in ogni occasione. Sorso dopo sorso, rivela la sua piacevole freschezza apprezzata anche dai palati meno esperti. Il classico vino da cambusa che vi accompagnerà per tutta la bella stagione.
Brezza Bianco Umbria IGT: color giallo paglierino, è un vino ottenuto da varietà autoctone umbre, come il Grechetto, e internazionali, come lo Chardonnay e il Pinot Grigio. Fresco, brioso e facile da bere, al naso rivela sentori di frutta bianca e delicate note floreali; ha un finale morbido e fruttato e un retrogusto lungo e rinfrescante. Si abbina bene a primi leggeri e mediterranei – come la pasta fredda con pomodori, tonno, olive e capperi – o ai piatti di pesce – come il carpaccio di spigola –  e persino alle ali di pollo fritto.

Brezza Rosa Umbria IGT Rosato: è il vino ideale per l’aperitivo, equilibrato e con un’elegante mineralità. A base di Sangiovese, rivela al naso un profumo fresco, floreale, delicato e ben bilanciato che ricorda la rosa e il glicine, mentre al palato spicca una fresca acidità con chiusura sapida e un morbido retrogusto. Ottimo con salumi e formaggi di media stagionatura, è ideale con antipasti leggeri, zuppe di verdure, sformati, carni bianche, pesce di mare e di lago e fritture.

Nominata da Wine Spectator-Operawine 2021 tra le 34 migliori cantine d’Italia Lungarotti è un’azienda vinicola storica dell’Umbria, fondata a Torgiano da Giorgio Lungarotti e oggi guidata da Chiara Lungarotti e dalla sorella  Teresa Severini, coadiuvate dalla madre Maria Grazia e dai nipoti  Francesco  e Gemma. Oggi conta in tutto 250 ettari di vigneti, dislocati tra la Tenuta diTorgiano (230 ha, certificata VIVA dal 2018) e quella di  Montefalco (20 ha, a conduzione biologica dal 2010), dove si pratica una viticoltura attenta alla sostenibilità e alla biodiversità. Le due cantine producono in tutto 29 etichette, tra cuiil Rubesco Riserva Vigna Monticchio - Torgiano Rosso Riserva DOCG, tra i migliori vini rossi italiani, e il Rubesco – Rosso di Torgiano DOC, profonda espressione dell’Umbria.  
www.lungarotti.it

Sentori d’estate: otto vini per otto hit estive

La Capra Enoica (Fabrizio Capra)
Oggi vi proponiamo una hit parade particolare: otto vini abbinati ad altrettanti successi musicali.

Per quanto la vita sia sempre più complessa e noi esseri umani via via più tecnologici, il ciclo delle stagioni continuerà a influenzarci e i piaceri semplici a sorprenderci. Le serate luminose, gli abiti leggeri, le vacanze programmate o improvvisate scandiscono ogni anno il desiderio di rinascere e sperimentare. Ciò significa anche giocare con i sensi. Durante le occasioni di distensione e convivialità della pazza estate, l’invito è di assaggiare alcuni vini ideali ad affascinare i palati e suggellare momenti da ricordare. Per arricchire l’esperienza di degustazione, ogni etichetta è abbinata a una hit estiva di oggi o di ieri, tutte raccolte in una playlist disponibile su Spotify: spoti.fi/3vPYW4U

Lambruscante

Lambruscante Metodo Classico Rosé Brut Nature
Barbaterre
Il Lambruscante è per Barbaterre una scommessa realizzata: un Metodo Classico ottenuto dalle stesse uve del lambrusco rifermentato – un blend di grasparossa, salamino e malbo gentile – che racchiude in sé due anime dell’azienda: l’espressione dei lambruschi reggiani e la ricercatezza dei metodi classici. Lo contraddistingue un luminoso rosa salmone che esalta il perlage ricco e fine. Nel bicchiere rivela note di sottobosco, amarena e ribes nero, in un connubio di artigianalità raffinata e ruspante identità.
Ricordate Lambrusco e pop corn? A cantare è Luciano “Liga” Ligabue, che in questa hit di trent’anni fa celebrava le sue origini reggiane.
Prezzo: 17 euro su barbaterre.it/shop-prodotti/

Metodo Classico Blanc de Noirs

Cuvée ‘More Brut
Castello di Cigognola

Il Metodo Classico Blanc de Noirs della linea Moratti nasce da uve Pinot Nero scelte dai vigneti che circondano il castello del XII secolo in Oltrepò Pavese. Si distingue per il perlage fitto e sottile, il colore paglierino brillante, l’intensità olfattiva. Colpisce per i dolci sentori fruttati, la delicatezza del fiore d’acacia e termina evocando la piccola pasticceria. Un vino elegante da assaporare lentamente, guardando le stelle, sulle note dell’eterna E la chiamano estate di Bruno Martino.
Prezzo: 22 euro su castellodicigognola.com/it/shop

Rosé Metodo Classico 

Rosé Metodo Classico
Giannitessari
L’esuberanza è il tratto distintivo di una persona vivace e determinata, giocosa e piena di brio, che non nasconde le proprie emozioni. Proprio come il Rosé Metodo Classico di Giannitessari, che sfoggia un colore brillante e un perlage fine. Al naso si sprigionano intensi sentori di frutti rossi accompagnati da note di pane tostato. Ottenuto da uve durella e pinot nero dai vigneti nella Val d’Alpone, il Rosé Metodo Classico affina sui lieviti per almeno tre anni nelle cave sotterranee della cantina e, dopo questo delicato periodo di maturazione, regala piacevoli e appaganti momenti di gusto. Assaporate la sua straordinaria freschezza al ritmo di Happy, il pezzo di Pharrell Williams  che coniuga entusiasmo, vitalità e spensieratezza.
Prezzo: circa 16 euro su e-commerce specializzati

Lugana DOC Mandolara

Lugana DOC Mandolara
Le Morette
Le Morette propone per i mesi in arrivo il Lugana DOC Mandolara, un vino fresco e dalla personalità vivace, con un finale sapido e sentori di mandorla. Mela verde, agrumi e sensazioni citrine si accompagnano a ricordi più dolci di pesca e albicocca, con delicati fiori chiari in sottofondo. Un accenno di erbe e sensazioni minerali arricchiscono e completano il suo naso.
Immaginate una sera d’estate con vista sul Lago di Garda: un’atmosfera sognante e ricca di opportunità e in sottofondo le voci di FedezAchille Lauro e Orietta Berti con la loro Mille. Diventerà il tormentone dell’estate 2021? Nell’attesa di scoprirlo gustate un calice di Lugana DOC Mandolara.
Prezzo: 10,90 euro su shop-luganalemorette.it/it/

‘Ega Garganega Veronese IGT

Ega Garganega Veronese IGT
Monte del Frà

‘Ega Garganega Veronese IGT di Monte del Frà nasce da uve provenienti dai vigneti di Sona e Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona, a circa 150 metri di altezza e vendemmiate nella prima decade di ottobre. ‘Ega si presenta di colore giallo paglierino con leggeri riflessi verdognoli. Al naso è floreale con note di biancospino, acacia e gelsomino. Non mancano sentori fruttati di pesca bianca, banana, albicocca e cenni di frutta tropicale. Al palato si presenta asciutto e sapido, con ritorno degli aromi percepiti all’olfatto. È il vino dell’aperitivo per eccellenza, che ben si accompagna ad antipasti e croissant salati, primi piatti e pesce di lago.
Ne basta un sorso per sentirsi come in una hit di Jovanotti, che nel 2015 cantava L’estate addosso.
Musica in spiaggia, cielo terso, onde e un senso di libertà, con un calice di ‘Ega e le persone giuste con cui condividerlo.
Prezzo: 7,50 euro su montedelfrashop.it

Rubina Brut 

Rubina Brut Rosé
Monte delle Vigne
Rubina Brut di Monte delle Vigne è un intrigante Rosé da uve barbera spumantizzato con Metodo Charmat, che rimane sei mesi sui lieviti ricavandone grande sapidità. Di colore rosa tenue con riflessi brillanti, in bocca dà una sensazione asciutta ed elegante, equilibrata e morbida. Nel lungo finale compaiono intensi aromi fruttati. All’olfatto rivela sentori di ribes intensi e fragranti, per un risultato elegante e strutturato.
Cuore di Monte delle Vigne sono i Colli di Ozzano Taro (Parma), in una regione – l’Emilia – dove nel 1999 l’allora diciottenne Cesare Cremonini ambientava 50 Special, il singolo scritto con i Lùnapop. Un successo che celebra la felicità di un’estate in Vespa sui colli bolognesi, spensierata come il Rubina Brut Rosé.
Prezzo: 12 euro su montedellevigne.it/it/negozio/

Franciacorta Pas Dosé,

Franciacorta DOCG Pas Dosé
Mosnel
Servono almeno 30 mesi nel silenzio delle cantine seicentesche perché le uve Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero possano esprimere tutta la loro armonia nel Pas Dosé, espressione dell’idea di Franciacorta di Mosnel, azienda di Camignone (Brescia) che 1836 si fa rigorosa interprete di un territorio straordinario. Nel calice brillante dalle sfumature oro e dal perlage delicato e persistente, il profilo aromatico è contraddistinto da freschezza vitale di cedro e pesca bianca, note fragranti di erbe di campo e fior di limone, con l’energia tesa e vivace che anticipa un sorso asciutto e affilato, dinamico nelle note fresche e sapide, con un finale persistente e armonico. Da degustare ascoltando la sempreverde Beyond the Sea di Bobby Darin.
Prezzo: 23 euro in enoteca e e-commerce specializzati

Riviera del Garda Classico
Valtènesi Chiaretto

Riviera del Garda Classico Valtènesi Chiaretto
Sincette

Un tocco di rosa, una carezza delicata per accompagnare i momenti di relax e tingere di eleganza ogni aperitivo in famiglia o con gli amici. È il Riviera del Garda Classico Valtènesi Chiaretto, espressione dell’anima biodinamica di Sincette: l’azienda di Polpenazze del Garda (Brescia), di proprietà della famiglia Brunori, è certificata biodinamica dal 2011 e declina questo approccio nel rispetto della natura e dei suoi ritmi seguendo le influenze lunari. Sorso dopo sorso il Riviera del Garda Classico Valtènesi Chiaretto rivela il suo carattere accattivante e armonico, ottimo in abbinamento ad antipasti di verdura, primi piatti leggeri, pesce di lago, carni bianche e formaggi di media stagionatura. Di colore rosa salmone chiaro, al naso è accattivante e delicatamente affumicato, con leggeri sentori di nocciola, banana, pera e bacche rosse. Al palato è fine, morbido e cremoso.
Indimenticabile successo degli anni Cinquanta, la voce di Mina che intona Tintarella di Luna è l’accompagnamento ideale per un calice del Chiaretto di Sincette.
Prezzo: 15,90 euro su lesincetteshop.it/it/

Bentu Luna presenta “Mari” in occasione dei 40 anni della DOC Mandrolisai

La Capra Enoica (Fabrizio Capra)
Le impressioni di Sofia Carta, Sommelier del Forte Village, sul Mandrolisai della tenuta sarda, il neonato della DOC con le radici più profonde.

Bentu Luna dà vita a Mari, il Mandrolisai DOC prodotto da vecchie vigne di età tra i 35 e i 70 anni, per celebrare il 40esimo anniversario della Denominazione.
L’azienda di Gabriele Moratti, con sedi a Neoneli (Oristano) e a Meana (Nuoro), si distingue sul panorama nazionale per basare la propria produzione esclusivamente su vecchi vigneti, che vanno da un minimo di 35 fino ai 115 anni di età. La tenuta si è affidata al giudizio e alla professionalità di Sofia Carta per raccontare al meglio il suo vino e la DOC Mandrolisai. Carta è Sommelier responsabile della cantina all’interno del miglior Resort al mondo, il Forte Village di Santa Margherita di Pula (Cagliari) che da oltre vent’anni si aggiudica i World Travel Awards, e su Sky è il volto enologico della Sardegna.
Mari si presenta luminoso, un rubino deciso nella trama e porpora nelle estremità. Il giro di calice è ricco e lascia presagire una beva non casuale. Del resto la lavorazione attenta, sia in vigna che in cantina, è scritta nel suo meraviglioso vestito. L’archetto stretto e lento racconta di un terroir unico in Sardegna, nelle sue escursioni termiche, nella sua impronta storica, nelle sue vigne sagge e nella grande tradizione vitivinicola che la distingue”.
Mari nasce da uve di Bovale sardoCannonau e Monica raccolte nella prima decade di ottobre.
Dopo una lenta e accurata diraspatura del grappolo prende avvio la fermentazione con piede spontaneo. La fermentazione è un lungo e articolato processo che richiede diversi interventi manuali e un’attenzione quotidiana e scientifica per mantenere le caratteristiche di genuinità, pulizia e precisione nel vino. Mari viene imbottigliato dopo un periodo di affinamento finalizzato unicamente al raggiungimento dell’espressione migliore e più equilibrata di questo vino.
La denominazione Mandrolisai DOC è nata il 6 giugno del 1981, comprende i vini rossi e rosati delle zone collinari della Sardegna centrale, oggi prodotti da venticinque aziende vitivinicole.
La produzione si basa sui tre principali vitigni sardi: Monica, Cannonau e Bovale. Quest’ultima è la varietà più rappresentativa e per disciplinare dev’essere presente per almeno il 35%.

Sofia Carta continua così l’analisi gusto-olfattiva di Mari: “I suoi profumi sono legati a una frutta rossa matura di mirtilli rossi, di ciliegia e ribes. Nel ventaglio floreale marca la violetta, la rosa carnosa, il fiore di pesco. Centralmente poi apre il tabacco da sigaro cubano, la foglia di té, le note di cedro arricchito dalla nostra inconfondibile macchia mediterranea. Il sorso è pieno e suadente: le parti dure denotano la sua gioventù presentando sapidità e mineralità che vanno a contrastare il tenore alcolico, domandolo. Il tannino giustamente si deve levigare. Grande corpo, struttura e lunghezza. Si percepisce la mano saggia nell’utilizzo del legno, nella lavorazione dell’uva e nell’interpretazione di un importante territorio com’è il Mandrolisai”.
Bentu Luna – afferma l’ad Gian Matteo Baldi – è un progetto unico in Italia perché valorizza un vero terroir, inteso come insieme genuino di cultura, vigneti, uomini e territorio. Arrivare su questo altopiano è un tuffo al cuore che risveglia emozioni antiche, legate al mondo arcaico e archetipico del vino, al primo canto dell’uomo verso il cielo – prosegue Baldi – Bentu Luna diventa il punto di incontro tra la storia vitivinicola rimasta immutata, custodita dai proprietari dei vigneti e dai giovani del luogo, e l’approccio imprenditoriale snello e dinamico che contraddistingue l’azienda. L’obiettivo comune è mettere al centro del progetto l’uomo e la sua terra per farsi conoscere al mondo”.

Villa Bogdano 1880: i vini per l’estate 2021

La Capra Enoica (Fabrizio Capra)
Oggi per la sua rubrica la Capra Enoica vi propone due bianchi e due rosati custodi della biodiversità prodotti da Villa Bogdano 1880.

Per l’estate ormai alle porte, Villa Bogdano 1880 propone due vini bianchi e due rosati: Prosecco Rosé Brut millesimato, Pinot Grigio Ramato DOC, Pinot Grigio DOC Venezia, Lison Classico DOCG.
Quattro vini che in comune non hanno solo la possibilità di essere un perfetto aperitivo o l’abbinamento ideale per i piatti di pesce, ma anche il fatto di nascere nell’area vinicola di Lison, all’interno di Tenuta Planitia, un sito di interesse comunitario per la tutela della biodiversità, comprendente anche un bosco planiziale del 1200.
I rosé sono rappresentati dal Prosecco Rosé Brut millesimato e dal Pinot Grigio Ramato DOC, quest’ultimo tra le novità della cantina. 
“Il Pinot Grigio ramato – spiega Domenico Veronese, co-fondatore di Villa Bogdano 1880 insieme a Lucio Tessari, enologo – ha un’antica tradizione nella Repubblica di Venezia: durante la vinificazione il mosto resta a contatto con le bucce, da qui il colore rosato. È un rosé fresco e sapido, con profumi di pesca e albicocca, insieme a note fresche di melone, anguria e fragoline selvatiche. Una combinazione di gusto che lo rende perfetto come vino per l’estate”. 

Il Prosecco Rosé nasce invece con uva Glera al 90% e un 10% di Pinot Nero, ha il profumo di frutti rossi, lamponi, ribes rosso e ciliegia e con la sua freschezza è un compagno perfetto soprattutto per frutti di mare, crostacei e risotti.
I vini bianchi scelti come proposta estiva sono invece il Lison Classico DOCG e il Pinot Grigio DOC Venezia, una bella coppia che gioca con i vitigni di casa.  
“Il Lison Classico DOCG è il vino simbolo della nostra area enologica – racconta Tessari – e il nostro, in particolare, si ottiene da vecchie vigne di Tocai Friulano del 1943. Nell’etichetta abbiamo scelto di riprodurre la corteccia dell’Orniello, una pianta presente nel bosco planiziale, per raccontare il nostro impegno nella difesa della sostenibilità del paradiso ambientale in cui coltiviamo i nostri vigneti”. 
Chiude il cerchio dei vini per l’estate di Villa Bogdano 1880 il Pinot Grigio Doc Venezia. Un vino che nel bicchiere è fresco e delicato, con aromi che ricordano il caprifoglio, la pesca, il melone e il lime. Ottimo anche con prosciutti crudi, formaggi freschi e delicati.
www.villabogdano1880.it

Ceretto presenta Barbaresco Gallina, nuova etichetta nel segno dell’identità e dell’eccellenza

La Capra Enoica (Fabrizio Capra)
Oggi la rubrica “La Capra Enoica” ospita il comunicato delle Aziende Vitivinicole Ceretto che arricchiscono con il nuovo cru Gallina la gamma di Barbaresco Una nuova etichetta nel segno dell’identità e dell’eccellenza.

La famiglia Ceretto presenta una nuova etichetta ampliando la propria proposta di vini pregiati nella denominazione Barbaresco: Gallina. Un inserimento importante che segna una ulteriore conferma del percorso di valorizzazione dei cru. Le cantine Ceretto sono così in grado di presentare una visione completa del mondo del Barbaresco aggiungendo alle due consolidate presenze a Treiso (Bernadot) e Barbaresco (Asili), anche Neive con l’acquisizione dei 3000 metri in una delle vigne simbolo del luogo.
Questa vigna presenta una forza espressiva precisa e talmente intensa da poter fare il proprio esordio già alla prima vinificazione ed essere in grado di rivelare in modo pieno le sfumature e i colori del territorio. I terreni sono marnoso-calcarei, con una ricca presenza di sabbie chiare, elementi che conferiscono un gusto ricco e deciso. L’olfazione, profonda, alterna i riconoscimenti floreali al frutto, con cenni di sottobosco a completare il quadro aromatico. In bocca è ammiccante e soddisfa senza portar con sé alcun senso di cedimento: è sodo, masticabile ma raffinato.

Gallina è uno dei più rinomati vigneti del Barbaresco e per noi è stato un acquisto importantissimo perché completa il nostro percorso di vignaioli mettendo al centro la valorizzazione dei cru delle due grandi docg del territorio e poter offrire una gamma il più possibile completa di terroirs espressivi del Barolo e Barbaresco. Con Gallina la cantina completa la sua presenza nei tre comuni del Barbaresco così come in modo complementare stiamo facendo nel Barolo dove siamo già proprietari di 5 cru in 5 comuni differenti. Per un produttore delle Langhe un risultato enorme che ci permette di poter offrire un vero viaggio tra le sfumature che queste colline sanno dare ai nostri nebbiolo” commenta Roberta Ceretto, terza generazione alla guida delle cantine Ceretto insieme al fratello Federico e ai cugini Alessandro e Lisa.

Le Aziende Vitivinicole Ceretto, fondate nel 1937, vantano un’estensione di 170 ettari situati nelle aree più pregiate delle Langhe e del Roero, comprese le DOCG Barolo e Barbaresco, e sono tra i maggiori proprietari di vigneti del Piemonte. Il gruppo, articolato in quattro aziende vinicole indipendenti, produce 19 etichette di vini.
https://www.ceretto.com/

I vini dell’estate, per ogni occasione: i consigli della Tenuta Kornell

La Capra Enoica (Fabrizio Capra)
Oggi La Capra Enoica presenta quattro vini adatti per l’estate ormai alle porte. Quattro eccellenze della Tenuta Kornell di Settequerce, in provincia di Bolzano.

Tante volte ci siamo chiesti quale vino sarebbe stato quello ideale da degustare in una particolare occasione estiva.
Tenuta Kornell, di Settequerce (BZ), ci ha aiutato a trovare il vino giusto per ogni occasione.

GIUGNO: per un aperitivo, al lago con gli amici
PINOT BIANCO EICH 2020
Di color giallo paglierino intenso e brillante, il Pinot Bianco Eich di Kornell si presenta complesso con sentori di albicocca matura e mela Golden, accennati aromi esotici di ananas e leggere note agrumate in sottofondo. Ha una struttura secca e robusta, minerale, con note sapide e una piacevole acidità; un vino ricco ed invitante dal finale lungo e persistente.
Servito alla temperatura ideale tra 11-13 °C con stuzzichini come delle pizzette con olive taggiasche, pane tostato con salsa di pomodoro e melanzana grigliata e grissini con prosciutto crudo, da condividere con gli amici in compagnia, per creare l’emozione giusta e il senso di libertà in estate.

LUGLIO: per una serata romantica, in montagna
CABERNET RISERVA STAFFES 2017
Di color rosso rubino intenso il Cabernet Riserva Staffes di Kornell porta intensi aromi fruttati di mirtilli, more e cassis al naso, con una nota speziata di pepe, ginepro e alloro accompagnati da una lieve tostatura.
Al palato si propone con una struttura complessa, piacevolmente ricca, con tannini morbidi e una grande persistenza.
La temperatura di servizio consigliata è tra i 16-18 °C. Si offre come giusto accompagnamento ai pasti di carne rossa alla griglia, ragù di cervo, oppure un si presta per un bel dopo cena romantico sotto il cielo stellato.

AGOSTO: per una cena al mare, in famiglia
PINOT NERO MARITH 2019
Il Pinot Nero Marith di Kornell ha un colore rosso rubino brillante intenso e un bouquet con eleganti e fruttati aromi di frutti di bosco, lampone e fragola, accompagnati da una leggera nota speziata. In bocca ha un sapore fresco ed invitante, presenta tannini morbidi, una piacevole acidità e un finale succulento.
Servito a temperatura di servizio di 12-14 °C si abbina perfettamente con molti piatti di pasta, carni bianche e piatti leggeri estivi come per esempio una caprese con pesto al basilico ed è un vino dal gusto che conquista tutti.

SETTEMBRE: per un pranzo in una città d’arte, con una persona cara
GEWÜRZTRAMINER DAMIAN 2020
Nel bicchiere presenta il colore giallo dorato chiaro e brillante; al naso porta complessi aromi fruttati di albicocca matura e scorza d’arancia, lievi sentori di frutta secca e marzapane e note di rosa e cannella nel finale. In assaggio è corposo, elegante e succulento, regala una vivace freschezza con un minimo di sentori dolci nel finale.
La temperatura ideale di servizio è tra 11-13 °C e si abbina molto bene alla cucina asiatica e ai piatti a base di curry o a un bel piatto di pasta alla Carbonara.

Sincette scommette sul Groppello, l’autoctono che incarna la Valtènesi

La Capra Enoica (Fabrizio Capra)
Rivisitate le etichette realizzate nel 2015 da Jean Blanchaert, rappresentazione del disordine organizzato di territorio, microcosmo, flora e fauna.

Sincette, l’azienda biodinamica di Polpenazze del Garda (Brescia), di proprietà della famiglia Brunori, scommette sul groppello e presenta il restyling delle etichette delle due versioni del vitigno, vinificato in rosso e in rosa. 
Jean Blanchaert, noto gallerista e critico d’arte appassionato di disegno a china, ha curato nel 2015 la nuova immagine dell’azienda e dell’intera gamma di prodotti.
Nelle etichette, sottoposte nel 2020 a una rivisitazione grafica, viene rappresentato il metodo biodinamico attraverso la raffigurazione del disordine organizzato di territorio, microcosmo, flora e fauna.
L’annata 2020 di Groppello Valtènesi DOC e di Chiaretto Valtènesi DOC, che arrivano oggi sul mercato, sono il frutto del percorso di ricerca e di valorizzazione di questo vitigno autoctono a bacca rossa coltivato sulla sponda bresciana del lago di Garda dall’azienda biodinamica Sincette praticamente fin dalla sua nascita.
Un percorso iniziato nel 1994, con la sperimentazione sui vigneti di groppello già esistenti, che ha visto il coinvolgimento dal 1997 di Jacques Mell, padre della biodinamica francese, e che ha condotto nel corso del tempo a un cambio di rotta nella visione aziendale.
Oggi a caratterizzare Sincette è il rispetto delle condizioni naturali e del paesaggio e il preferire la qualità alla quantità.

Tra le scelte fatte in vigna, per esempio, si è passati dalla potatura ad archetto, il cui obbiettivo era unicamente la produzione di una grande quantità di uva, all’adozione della potatura a guyot, al fine di produrre meno grappoli ma di più alto livello qualitativo.
Nel 1994, lavorando in vigna con i vecchi vignaioli del paese che prestavano il loro aiuto a Sincette – ricorda Andrea Salvetti, coordinatore della produzione e della commercializzazione di Sincette – mi sentivo ripetere spesso questa frase: ‘Chi perde il seme del groppello, perde il cervello’. Abbiamo interpretato questo detto come il doveroso invito a tutelare tale vitigno, che ha fatto della Valtènesi la sua terra d’elezione, al fine di non perderne la tradizione”.
Il groppello è il vitigno autoctono della Valtènesi e qui trova la sua massima diffusione ed espressione.
Deve il suo nome alla forma del grappolo, molto compatta, tanto da sembrare un nodo, “groppo” in dialetto. Si può vinificare in rosso o rosato, con il cosiddetto Metodo Molmenti, che deve il suo nome all’omonimo senatore, il primo a introdurre la cultura e la produzione di vini rosati nel territorio. Da esso Sincette ricava due vini, pura espressione della natura di questo vitigno: il Groppello Valtènesi DOC, 100% uva autoctona, e il Chiaretto Valtènesi DOC, da groppello, marzemino e barbera.