“TERRE FURIOSE”. ARIOSTO: RITORNO IN GARFAGNANA

A cura della Redazione 
Un programma ricco di iniziative che durante tutto il 2022 animeranno la cittadina toscana per celebrare i 500 anni dall’arrivo del celebre autore del Furioso, padre della letteratura fantastica. Spettacoli, mostre, giochi di ruolo, incontri, approfondimenti in compagnia di ospiti eccezionali.

Si chiama “Terre Furiose” il programma di eventi che animerà per tutto il 2022 la città di Castelnuovo di Garfagnana, in occasione dei 500 anni dall’arrivo del Commissario Estense Ludovico Ariosto. Il Comune di Castelnuovo di Garfagnana, insieme a Lucca Crea (società strumentale del Comune di Lucca che gestisce il polo fieristico lucchese e organizza eventi culturali e manifestazioni come Lucca Comics & Games) proporrà infatti una ricca offerta di eventi e iniziative che strizzano l’occhio ai nuovi linguaggi contemporanei: il fumetto, il gioco, la narrativa fantasy, il cosplay, di cui il festival è portavoce affermandosi come il più importante community event in Europa. Tutte le attività sono e saranno realizzate grazie al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e alla collaborazione con Promo P.A. Fondazione.

Il manifesto usa l’evocativa immagine “Il senno di Orlando”, realizzata da Luca Zontini nell’ambito del progetto “Orlando Curioso” (mostra promossa dal Comune di Castelnuovo e sviluppata da Lucca Comics & Games in occasione del 500° anniversario della prima edizione dell’Orlando Furioso) e il programma di eventi si rivolge ad un pubblico vasto. Infatti affianca a proposte culturali di taglio più generalista diverse attività per il pubblico più giovane, appellandosi ai mondi del gioco e del videogioco. L’offerta culturale si manifesterà nei prossimi mesi a beneficio di chi ama l’approfondimento, soddisferà la curiosità di chi è appassionato di letteratura, si rivolgerà alle scuole e parlerà alle diverse generazioni. L’immaginario ariostesco sarà contaminato con l’immaginario fantasy e sarà tradotto in linguaggi attuali, per creare connessioni tra passato e presente, fra epica e cultura pop, fra letteratura e media contemporanei,proponendo antiche pratiche come la trasmissione orale – pratica ormai quasi del tutto perduta – recuperata in questo caso tramite un percorso del tutto originale, quello del gioco di ruolo. Ecco quindi tutti i simboli che saranno riscoperti con nuovi occhi: la luna con i suoi misteri, la fiamma della furia, la Rocca di Castelnuovo, il leone rampante simbolo della città. Il mondo accademico e quello pop si prenderanno per mano e viaggeranno sulle tracce di Ariosto di pari passo.

“Furono anni di lavoro proficui quelli dal 1522 al 1525, in cui Ludovico Ariosto, al servizio di Alfonso I D’Este, con l’incarico di commissario ducale per la provincia di Garfagnana, abitò la Rocca che porta il suo nome – dice il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – Perché proprio nella Rocca, che è stata oggetto di un importante restauro, l’autore lavorò all’ampliamento e alla revisione linguistica dell’Orlando Furioso. Ne siamo orgogliosi: fu qui che Ariosto scelse di far passare l’opera dal padano illustre al volgare fiorentino. Il padano prevedeva un lettore cortigiano, ferrarese o comunque locale. Il volgare fiorentino contemplava un allargamento del pubblico oltre i confini della corte e del Ducato. Un segnale di profonda intelligenza e di apertura. Lo celebra a pieno il progetto ‘Terre furiose’ che festeggia i 500 anni dall’arrivo dell’Ariosto in Garfaganana. Con la sua formula originale, che contamina i generi nella più contemporanea delle scelte stilistiche, lancia un messaggio vivo e giovane. Soprattutto destinato ai giovani che, divertendosi, potranno amare l’Ariosto, una delle più grandi personalità letterarie con la vocazione all’innovazione”.

“Ludovico Ariosto svolse nella nostra città l’incarico di Commissario Estense dal febbraio 1522 al giugno 1525 – ricorda Andrea Tagliasacchi, sindaco di Castelnuovo di Garfagnana.- Con il progetto ‘Terre Furiose’ l’amministrazione comunale intende ricordare questo evento raccontando in modo inedito la figura dell’illustre commissario e più in generale il periodo storico in cui Castelnuovo fece parte del Ducato Estense. Tutto questo coinciderà, inoltre, con la conclusione dei lavori di ristrutturazione del monumento simbolo della nostra comunità: la Rocca Ariostesca, la quale, nell’ambito del progetto turistico culturale ‘Cantiere Estense’ promosso dal Ministero della Cultura, è oggetto di un intervento di restauro e valorizzazione. Infine, queste celebrazioni saranno un’ottima occasione per promuovere il nostro turismo e far conoscere il patrimonio culturale e storico della Garfagnana, una ‘Terra Furiosa’ che si candida a diventare uno spazio che dialoga con le grandi città d’arte, dove sperimentare un nuovo modo di vivere la cultura, in stretto rapporto con il territorio e la natura”.
Prosegue Francesca Fazzi, presidente di Lucca Crea: “Siamo felici di dare il nostro contributo alla realizzazione di un progetto che ha un valore culturale così importante. Sapere di poter mettere a disposizione di tutti l’esperienza pluriennale di Lucca Crea nell’ambito degli eventi, riproporre la figura dell’Ariosto in chiave fantasy e ludica attraverso linguaggi e relazioni maturate nella grande officina creativa di Lucca Comics & Games per raggiungere con una proposta vitale e condivisa anche il pubblico più giovane è una finalità che appartiene in toto al DNA della nostra società”.
“Nel 2015 – interviene e chiude Emanuele Vietina, direttore di Lucca Comics & Games – Lucca Comics & Games aveva aperto il cinquecentenario del ‘Furioso’ con una grande mostra, sempre a Castelnuovo; nel 2021 abbiamo anticipato questo secondo anniversario sbarcando in digital streaming su Twitch e invitando alcuni tra i principali esponenti dello storytelling fantastico a confrontarsi con i temi dell’Ariosto tramite l’interazione ludico-letteraria del gioco di ruolo. Un percorso lungo dodici mesi, che ci condurrà a un’imperdibile serie di eventi con questi grandi autori, dal vivo… nelle Terre Furiose!”.

L’intero programma degli eventi sarà disponibile sul sito www.terrefuriose.it, costantemente arricchito e aggiornato, in modo da diventare un punto di riferimento per tutti i curiosi e gli appassionati di letteratura, di gioco, di teatro, di momenti di approfondimento culturale.

          UN’ANTICIPAZIONE DEL PROGRAMMA DI TERRE FURIOSE

Per celebrare questa ricorrenza alcuni dei più grandi maestri e maestre della critica letteraria, degli studi storici, della narrazione contemporanea torneranno a “risciacquare i panni in Serchio” 500 anni dopo l’arrivo del Commissario Estense Ludovico Ariosto, padre della letteratura fantastica.

Un vero e proprio parterre de rois che spazia da studiosi di fama internazionale come Lina Bolzoni (già presidente del comitato nazionale del cinquecentenario della prima edizione dell’Orlando Furioso) e Franco Cardini, ad attori come Tullio Solenghi, a scrittori e narratori che si confronteranno con la creatività del grande autore del “Furioso”.

Il primo appuntamento da fissare in agenda è previsto per sabato 19 febbraio alle 21.15 al Teatro Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana, con lo spettacolo “Orlando Furioso – Il canto del Rinascimento Italiano” con Tullio Solenghi e Corrado Bologna.

Nello stesso giorno e fino al 30 settembre 2022anche la grande arte fantasy italiana contemporanea tornerà a splendere nella Valle del Fantastico grazie ai quattro illustratori che hanno interpretato il capolavoro del maestro: Luca Zontini, Paolo Barbieri, Dany Orizio e Lucio Parrillo, le cui tavole di reinterpretazione dei personaggi ariosteschi saranno esposte nel foyer del Teatro Alfieri. Si tratta di un’installazione di fantasy art che trae le sue origini nel grande progetto “L’’Orlando Curioso” con opere pubblicate anche nell’albo di ImagineFX Italia (rivista leader di digital art). Il percorso espositivo affronterà le varie fasi di appropriazione creativa dei personaggi dell’Orlando Furioso da parte dei 4 artisti, fino a giungere alla loro sintesi espressiva del tutto personale e moderna.
Il 20 febbraio, invece, sempre al Teatro Alfieri alle 21,15, sarà la volta di “La corte e i briganti, storia di Ludovico Ariosto in Garfagnana”, adattamento teatrale e narrazione di Luca Scarlini e musiche eseguite dall’ensemble “Archè”. In collaborazione con l’associazione “Il Serchio delle Muse”.
Si proseguirà nei mesi a venire con una serie di incontri culturali rivolti anche alle scuole e ideati da Alessandro Benassi per approfondire tutto l’operato di Ariosto in Garfagnana.

Ad anticipare il calendario di eventi ha preso il via il 28 gennaio scorso il programma di sessioni di gioco online sul canale Twitch di Lucca Comics & Games rivolto ai più giovani. Protagonisti di questi appuntamenti quattro storyteller e grandi autori del fantastico che vestiranno i panni dell’Ariosto: Roberto Recchioni (fumettista, sceneggiatore e curatore di Dylan Dog), Licia Troisi (scrittrice bestseller con la saga del Mondo Emerso e conduttrice RAI), Luca Enoch (creatore della fortunata saga fantasy di Dragonero) e Vanni Santoni (scrittore candidato al premio Strega con “La stanza profonda”). Inteso come territorio di sviluppo delle mitologie contemporanee, il gioco di ruolo infatti saprà unire come mai prima d’ora il patrimonio artistico e culturale ai mondi fantastici che i giocatori creeranno.
Grazie alla partecipazione di Alessandro Benassi, ogni “ruolata” sarà caratterizzata da una tematica ariostesca che guiderà la partita. Benassi introdurrà ogni appuntamento con un antefatto storico in pillole per accompagnare i partecipanti e gli spettatori alla scoperta delle anime dell’Ariosto e alle diverse declinazioni della sua opera.
I quattro Ariosto saranno guidati dal master Mauro Longo e saranno supportati dal team di Acheron Games editore di Brancalonia, titolo che ha raccolto oltre 192.000 euro in crowdfunding su Kickstarter e vincitore degli Ennie Awards in USA per le categorie Product of the year, Best writing, Best setting e Best electronic book.
Le sessioni di gioco online potranno contare anche su tre ospiti d’eccezione: il divulgatore, influencer e professore della docu-serie Rai Il Collegio Luca Raina,la creator digitale ed esperta di giochi di ruolo La Madre dei Draghi e il giornalista e creator sul canale N3rdcore.it Lorenzo Fantoni.
La quinta e ultima live uscirà dagli schermi per andare a vivere le atmosfere dell’Ariosto nella sua terra:il 28 e 29 maggio Castelnuovo in Garfagnana ospiterà un grande evento dal vivo. Inoltre: tavoli di gioco di ruolo curati da Acheron Games, workshop con le scuole, spettacoli e una mostra, per una due giorni all’insegna del gioco, del fumetto e della narrativa fantasy curata da Lucca Comics & Games.

Questo è solo l’inizio, il ricco programma si intreccia con altri numerosi eventi nati e proposti dal territorio, per affiancare e sottolineare, in questo anno iconico, il grande progetto museale che vedrà la Rocca di Castelnuovo di Garfagnana protagonista di un grande rilancio proprio in nome del poeta dell’immaginario e del fantastico. La Rocca Ariostesca, infatti, schiuderà le sue porte nel 2022 come nuovo polo museale ed espositivo, dopo un complesso lavoro di recupero. In occasione delle celebrazioni ariostesche ospiterà mostre, laboratori e installazioni multimediali dedicati sia allo sfaccettato rapporto tra le terre di Garfagnana e l’immaginario ariostesco, sia al recupero dell’immobile, alla storia e alla cultura del territorio, e ancora alla creatività e all’innovazione, sempre integrandosi con il programma del cinquecentenario. Il 2023 vedrà poi l’apertura del “castello incantato” un museo d’avanguardia – interattivo e multimediale – dedicato all’Ariosto e alla Garfagnana del ‘500, sviluppato intorno al progetto di Marco Dezzi Bardeschi, oggi coordinato da Francesca Velani. Un museo con funzionalità e accessibilità completamente ripensate, un rocambolesco viaggio condotto dai personaggi del furioso, uno spettacolare ascensore in vetro per raggiungere la sommità della torre, che ci svelerà in tutta la loro bellezza le terre furiose.

Restate sintonizzati su www.terrefuriose.it e su www.luccacomicsandgames.com
Twitch LuccaComicsAndGames #TerreFuriose

Artigianato, ecco l’itinerario del gusto a Lucca

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Il percorso, presentato da Franco Cardini, è proposto da Artex sul sito Artour.
Necci


necci, che sono considerati una “gloria locale”, i “tordelli” (rigorosamente con la d), la farinata, la minestra di farro o la “marmugia del Guinigi” e una carrellata di dolci: dalla “crème-caramel alla Puccini” al buccellato, la treccia dolce aromatizzata all’anice che arriva addirittura dall’Antica Roma.
È un percorso scandito dalle ricette della tradizione, quello proposto da La Cucina di Lucca, uno degli otto percorsi enogastronomici proposti da Artour Toscana (http://toscana.artour.it),  progetto di Artex che offre ai viaggiatori spunti per conoscere la regione attraverso percorsi fuori dei circuiti di massa e promuovere un turismo culturale lento, consapevole, sostenibile. A fare da guida in questo tour tra paesaggi, patrimonio artistico e pietanze è lo storico Franco Cardini.

Buccellato

«Lucca è una città aristocratica, fiera della sua indipendenza repubblicana mantenuta fino all’Ottocento e ha comunicato al suo territorio questa fierezza – scrive il professore nelle sue note antropostoriche a corredo dell’itinerario – Nel triangolo di costa chiusa ad ampio golfo, tra Mar di Liguria e Tirreno, le città “minori” guardano ad essa come alla loro metropoli meridionale; poi ci sono Parma a nordest e Genova a nordovest. Questa toscanità signorilmente un po’ “tenuta a bada” si riflette sul cibo. I lucchesi amano i primi “asciutti” di sfoglia ripiena;  ma li chiamano “tordelli”, con la d (non tortelli né tantomeno tortellini): e nel ripieno, con la carne di manzo e  di maiale, le uova e la bietola lessata ci mettono il formaggio parmigiano ed – ebbene sì – la mortadella bolognese».
Sul sito Artour Toscana il percorso è illustrato attraverso una descrizione, l’elenco e le schede delle aziende e le attività con cui gustare i prodotti tipici, e una mappa geolocalizzata che indica il tracciato e i luoghi di interesse.

Tordelli

Il tragitto proposto copre 30 chilometri dalla Garfagnana alla costa: Gallicano, Collemandina, Lucca, Capannori e Viareggio, da fare in sei tappe golose, in agriturismi, laboratori, botteghe. Il percorso è segnato dal pane appena sfornato del Panificio Brogi-cooperativa Mirò, dalle coltivazioni tipiche dell’Appennino Tosco-Emiliano dell’Agriturismo “La Lupaia”, dalle farine macinate nel Mulino di Piezza, in attività dal 1736, dai dolci Taddeucci, dalla pasta artigianale del Pastificio Toscano, e dalle specialità del Fornaio Fratelli Gatti
«Ma non si può dirvi tutto – conclude CardiniVi lasciamo al piacere del viaggio e della sorpresa».

Turismo, ecco gli Itinerari del Gusto per scoprire la Toscana tra sapori e paesaggi

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Iniziativa Artex nell'ambito del progetto Artour Toscana.  A illustrare i percorsi lo storico Franco Cardini.
Arezzo – Selvaggina

I paesaggi toscani hanno il colore dei campi di grano, il profumo dell’olio e del vino, il sapore del pane appena sfornato, di piatti dalle tradizioni antiche.
Un nuovo modo per scoprire la Toscana è seguire gli Itinerari del Gusto, i percorsi alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche e delle bellezze del territorio ideati da Artex nell’ambito del progetto Artour Toscana. Ad accompagnare i moderni viandanti, una guida speciale: lo storico Franco Cardini. Il professore presenta, tra aneddoti ed excursus storici letterari, i tre itinerari “La cucina di Arezzo“, “La cucina di Lucca” e “La cucina di Pisa“, che si aggiungono ai cinque percorsi dedicati alla Maremma: “L’oro giallo della Maremma“, “Vino olio e prodotti della terra maremmana: tra tradizione e innovazione“, “La Maremma Pisana“, “Massa Marittima e il Palazzo dell’Abbondanza“, “Suggestioni golose della costa maremmana“.

Lucca – Necci

Sul sito Artour Toscana (http://toscana.artour.it) ogni itinerario è illustrato attraverso una presentazione, l’elenco e le schede delle aziende agricole, degli agriturismi, dei frantoi in cui gustare i prodotti tipici, e una mappa che indica il tracciato e i luoghi di interesse.
Con la riapertura delle attività e la possibilità di spostarsi sul territorio, abbiamo l’occasione di riscoprire le nostre terre, ammirandone i paesaggi e le bellezze artistiche e assaporandone i prodotti e i piatti che affondano le radici nella tradizione – afferma il presidente di Artex Giovanni LamioniLe presentazioni del professore Cardini, che ringrazio per la partecipazione al progetto, non possono che invogliare ancora di più a scoprire le eccellenze dell’artigianato enogastronomico della Toscana, nel segno di un turismo lento, consapevole, sostenibile”.
Artex propone un viaggio in 8 itinerari e 50 aziende attraverso i sapori della Toscana, che sono il risultato di pagine di storia e intrecci di popoli: dai necci della Grafagnana ai tordelli (rigorosamente con la “d”) di Lucca, dalla torta co’ bischeri di Pisa alla scottiglia aretina, dalla birra con malto d’orzo di Bolgheri al vino Morellino di Scansano fino dal pane con grani antichi del Grossetano.

Pisa – Baccalà

Secondo l’ultimo “Rapporto sul turismo enogastronomico italiano” curato da Roberta Garibaldi e presentato in Senato il 6 maggio, la riscoperta di gusti e sapori è sempre più importante nella scelta della destinazione: se nel 2016 il 21% degli intervistati aveva svolto almeno un viaggio con principale motivazione legata all’esperienza enogastronomica nei tre anni precedenti, la percentuale è salita al 30% del 2018, al 45% del 2019 e al 55% nel 2020; l’anno scorso i turisti italiani hanno riscoperto l’Italia come destinazione, scelta quasi obbligata che ha determinato una voglia di approfondire la conoscenza del patrimonio di sapori territoriali e tra le mete la Toscana è nella top 5 delle preferite.

Scoprire Lucca visitando le sue ville

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foto Fabrizio Capra
Lucca e dintorni rappresenta una meta assolutamente da non perdere. Nella speranza di poterci presto muovere tra le regioni oggi vi proponiamo alcuni spunti per scoprire Lucca attraverso le sue ville.
Villa Guinigi

Le più splendide ville di Lucca sono Villa Buonvisi al Giardino, conosciuta anche come Villa BottiniVilla Guinigi, in stile gotico; quest’ultima oggi è sede uno dei due musei nazionali ed ospita reperti etruschi e romani, sculture romaniche, gotiche e rinascimentali; l’altro museo nazionale, insieme alla pinacoteca, è invece ospitato presso Palazzo Mansi.
Le splendide colline terrazzate e coltivate a vigneto, i giardini, i parchi, i corsi d’acqua e gli splendidi paesaggi fuori dalla città, fanno da cornice ad oltre trecento ville monumentali. Sono sicuramente troppe per essere visitate tutte, consigliamo pertanto di iniziare la visita da Villa Oliva (in località San Pancrazio): il parco di 9 ettari che la circonda ed il giardino di 5 ettari, con i suoi giochi d’acqua e le sue statue, è uno dei più belli di tutta la provincia.
A Camigliano sorge Villa Mansi, uno dei più begli esempi di architettura barocca in Toscana, la frazione Marlia ospita invece la Villa Reale che, con i suoi splendidi giardini del XVII secolo, venne costruita per volere della sorella di Napoleone.

Cattedrale di San Martino

Per chi entra da sud in città, la prima tappa è piazza Napoleone, conosciuta anche come “Piazza Grande” sulla quale si affaccia il Palazzo Pubblico (o Palazzo Ducale). La piazza ospita ogni anno l’evento musicale più importante dell’estate lucchese: il Lucca Summer Festival che prevede ogni anno la partecipazione di numerosi gruppi italiani e stranieri.
Uno dei monumenti che consigliamo assolutamente di visitare è la Cattedrale di San Martino in quanto ospita al suo interno due monumenti molto cari ai lucchesi: il Volto Santo di Jacopo delle Quercia ed il monumento funerario a Ilaria del Carretto, la moglie di Paolo Guinigi, Signore di Lucca. Sempre a poca distanza da questa piazza è situata la casa dove nacque il più famoso cittadino lucchese: il grande compositore Giacomo Puccini, la struttura ora è un Museo a lui dedicato.

piazza Anfiteatro

La via più frequentata del centro è Via Fillungo che, ricca di negozi e bar, conduce all’affascinante piazza Anfiteatro, realizzata sull’originale tracciato di epoca romana.
Da visitare il Centro Studi Licia e Carlo Ragghianti, con la sua ricca biblioteca di arte moderna e l’Orto Botanico che ospita alberi centenari, piante rare ed esotiche ed erbe medicinali.
Uno dei simboli della città di Lucca è la Torre Alberata di Palazzo Guinigi: la struttura è alta 41 metri e la sua caratteristica, forse unica, la presenza di lecci centenari sulla sua sommità.

Panorama di Lucca dalla Torre Guinigi

Per chi desidera un po’ di relax, in provincia di Lucca vi sono le Terme di Bagni di Lucca, le cui prime notizie risalgono al IX secolo, che sin ospitarono ospiti illustri come il Barbarossa, Ludovico Ariosto, Gioacchino Rossini, Franz Liszt, Johann Strauss, Niccolò Paganini, Giosuè Carducci ed Eugenio Montale.
Gli amanti della tintarella e del mare non devono dimenticare che la provincia di Lucca ospita una delle riviere più frequentate ed ammirate, la Versilia: oltre 20 km di spiagge attrezzate e mare pulito.
(fonte Turismo News)

Sabato Rai: Alberto Angela, Linea Verde Radici e Lineabianca

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Domani, sabato 30 gennaio, tra i programmi Rai: Alberto Angela ci porta tra i monti di Lucca; “Linea Verde Radici” nelle Marche alla scoperta del Monte Conero; tappa in Veneto, nel Cadore, per  “Lineabianca”.

“Passaggio a Nord Ovest” con Alberto Angela: obiettivo sul teatro in miniatura di Vetriano, tra i monti di Lucca
Parte dall’Appennino toscano il viaggio di Alberto Angela nel nuovo appuntamento con “Passaggio a Nord Ovest”, in onda sabato 30 gennaio alle 11.25 su Rai1. In provincia di Lucca, precisamente a Vetriano, frazione di Pescaglia, si trova un vero gioiello, un teatro all’italiana in miniatura. Gli abitanti del paese chiamano questo teatrino “La bomboniera”; è una vera delizia architettonica, che nel 1997 ha vinto il Guinness dei Primati come teatrino storico pubblico più piccolo del mondo ancora in attività. Misura 71 metri quadrati totali e ha solo 85 posti distribuiti tra la platea e due ordini di balconate. Dalla Toscana al Canada, dove la Canadian Pacific Railway ha recuperato il treno a vapore “2816”. Il convoglio segue un tragitto attraverso le meraviglie naturali del paese, ripercorrendo le tappe della costruzione di una delle più leggendarie ferrovie del pianeta.
Si tornerà, infine, in Europa, parlando di vampiri. Lo scrittore irlandese Bram Stoker ha ambientato il suo Dracula nell’Europa dell’Est, ma un professore di Oxford, John Blair, ha trovato nelle sepolture medievali in Inghilterra degli indizi che possono offrire indicazioni sulla formazione dei miti dei vampiri. Si tratta di casi che precedono la tradizione dell’Europa orientale e che impongono un riesame delle leggende sui vampiri. Lo scrittore irlandese Bram Stoker ha ambientato il suo Dracula nell’Europa dell’Est, ma un professore di Oxford, John Blair, ha trovato nelle sepolture medievali in Inghilterra degli indizi che possono offrire indicazioni sulla formazione dei miti dei vampiri. Si tratta di casi che precedono la tradizione dell’Europa orientale e che impongono un riesame delle leggende sui vampiri.

“Linea verde radici” nelle Marche alla scoperta del Monte Conero
Un mare diverso da tutti i mari della terra”. Con le parole di Guido Piovene, Angela Rafanelli va alla scoperta del Monte Conero, nelle Marche. L’ottava puntata di “Linea Verde Radici”, sabato 30 gennaio alle 12 su Rai1, sarà un suggestivo viaggio tra mare e terra. La conduttrice andrà a conoscere il lavoro sul mare in inverno in compagnia di Romano e Mario, pescatori di Numana da cinque generazioni. Poi salirà a cavallo sul Parco del Conero, per osservare dall’alto le spettacolari falesie a strapiombo. Si sposterà quindi nell’entroterra per scoprire la misteriosa Osimo sotterranea, una fitta rete di cunicoli che si snoda sotto le strade cittadine, mentre ad Offagna potrà osservare il volo di aquile e altri rapaci che solcano i cieli, quando sotto le mura della rocca si riuniscono gli appassionati dell’antica arte della falconeria. Ma le Marche sono anche la capitale mondiale della fisarmonica. Tappa allora a Castelfidardo, dove Angela conoscerà il lavoro degli artigiani di strumenti a mantice e ascolterà il suono degli organetti sullo sfondo di paesaggi incantati. Per gli appassionati di buona cucina, una gustosa ricetta marchigiana tra terra e mare, preparata dallo chef  Walter Borsini.

“Lineabianca” con Massimiliano Ossini e Giulia Capocchi: un viaggio esclusivo a bordo di un Amx dell’aeronautica Militare
Il nuovo appuntamento di “Lineabianca”, in onda sabato 30 gennaio alle 14 su Rai1, con Massimiliano Ossini e Giulia Capocchi, sarà un viaggio nel Cadore, in Veneto. Dalla difesa dello spazio aereo Nazionale alla ricognizione, dal supporto ravvicinato alle forze di terra all’intervento in caso di calamità naturali: presso l’aeroporto militare di Istrana, sede del leggendario 51° Stormo dell’Aeronautica Militare, in esclusiva per “Lineabianca”, un volo a bordo di un AMX, il velivolo aerotattico più utilizzato nelle missioni al di fuori dei confini italiani. Si comincerà a quota 2.657 metri sul livello del mare, in vetta al Lastoi del Firmin, nel territorio della Riserva Naturale Integrale del Pelmo-Mondeval-Giau, con una guida alpina e Lino Zani. Non solo resti animali e bivacchi: a Selva di Cadore, all’ombra del grande masso erratico, la straordinaria scoperta archeologica di Valmo, il cacciatore preistorico di Mondeval, ad oggi la più importante sepoltura mesolitica dell’Europa centro meridionale, rinvenuta da Vittorino Cazzetta nel 1985. Un’opera di “ingegneria montanara”, fatta senza calcoli matematici, usando ciò che il territorio offriva: nel grazioso villaggio di Toffol, frazione di Selva di Cadore, grazie all’impegno di Ivano, il sapiente e meticoloso restauro del “Molino del Padre”, abbandonato da più di 50 anni ed oggi perfettamente funzionante. Una storia quasi millenaria, poi: a Colle Santa Lucia, il fascino delle miniere del Fursil, divenute famose per l’estrazione di un minerale per la produzione delle spade, e l’ambizioso progetto di recupero e valorizzazione per conoscere le Dolomiti in un modo diverso. Un bell’esempio di imprenditoria giovanile realizzato usando le risorse del territorio, un hobby particolare, l’amore per la natura: a Colle Santa Lucia, nella cornice di una caratteristica malga, il sogno di Marco che diventa realtà.

Lucca Comics & Games cambia e si fa in quattro

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Lucca online, Lucca dal vivo, Lucca diffusa e Lucca on air. Dal 29 ottobre al 1 novembre la nuova edizione del festival. 

È di aprile l’ultima comunicazione in cui si affermava che l’edizione 2020 sarebbe stata la più sentita, che i mesi di lockdown sarebbero serviti per accelerare alcune attività che sino a pochi mesi prima erano solo in incubazione.

Dopo mesi di analisi, ricerca, ascolto, sviluppo e duro lavoro, Lucca Comics & Games è pronto a rimettersi in gioco e rispondere alle avversità con resilienza e creatività: dal 29 ottobre al 1 novembre si rialzerà il sipario sulla città di Lucca per dare vita a una nuova edizione del festival. Inconsueta, a partire dalla data di inizio – posticipata di un giorno rispetto a quanto annunciato a fine 2019 – e perché prevede quattro eventi in uno, sempre ricca di contenuti, nel rispetto della sicurezza e della salute della Community: autori, espositori, visitatori; ma anche cambiata e diversa da come tutti la conosciamo.
Il dialogo con la community, gli editori, i partner e gli autori, finalizzato a individuare le necessità a cui risponde il festival, è servito a rafforzare l’idea che la sfida è quella con il concept della manifestazione a cui siamo abituati – racconta Emanuele Vietina, direttore del festival – L’obiettivo è, e sarà, crossmedializzare l’evento crossmediale, offrire quello che Lucca solitamente dava tramite un unico momento, attraverso molteplici piattaforme la cui somma delle parti possa riprodurre l’effetto Lucca”.

Il programma si articolerà su quattro pilastri:
– la città ancora cuore degli eventi. Il luogo fisico non sarà abbandonato, è il simbolo dell’incontro che fa scattare la scintilla della creatività e rende magiche le relazioni in un contesto inconfondibile. In ottemperanza a quanto previsto dalle Linee Guida redatte dalla Conferenza delle Regioni afferenti al DPCM dell’11 giugno vi sarà una dimensione fisica diffusa, contenuta e diversa dal solito: un festival culturale e spettacolare in linea con i protocolli degli eventi statici di sala (cinema, teatri e auditorium). Il progetto relativo alla dimensione espositiva sarà necessariamente scalabile e definito nelle prossime settimane in base ai preziosi riscontri degli espositori; prevederà modalità di partecipazione specifiche e restrizioni coerenti con l’attualità del momento, con l’ordinanza regionale e in linea con i protocolli AEFI. Il tutto per garantire la massima sicurezza del pubblico, degli operatori e dei collaboratori. L’accesso a tutte le attività sarà consentito solo tramite biglietto, ivi incluse le attività cosplay che avranno luogo in alcuni dei palazzi storici più belli di Lucca. Per gli operatori saranno forniti aggiornamenti tramite i consueti canali professionali, per il pubblico gli aggiornamenti perverranno attraverso i canali di comunicazione ufficiali del festival.
– Il mondo digitale sarà esplorato come mai prima d’ora, per offrire appuntamenti unici anche a chi sarà lontano e con chi sarà lontano: eventi in diretta e on demand, attività su prenotazione con pacchetti premium, anteprime e proiezioni, consigli per gli acquisti, con contenuti sviluppati ad hoc provenienti anche dalla community, che rimane la vera protagonista di tutte le azioni messe in campo.
– La Main Media Partnership con RAI e RAI RADIO2 Radio Ufficiale. La TV e la Radio pubbliche italiane scendono in campo per supportare il grande evento pubblico dedicato al fumetto e al gioco in un momento storico in cui il sostegno per la ripartenza delle manifestazioni culturali diventa un vero e proprio impegno di Servizio Pubblico. Fianco a fianco, come i protagonisti delle nostre saghe preferite, nella sfida del millennio.

Dopo lunghi mesi di isolamento in cui Rai Radio2 ha risposto con efficacia al crescente bisogno di intrattenimento e informazione, in questa nuova questa fase di ripresa torna a seguire gli eventi più rilevanti del panorama italiano ripartendo da Lucca Comics & Games. Insieme a loro altri media partner avranno un ruolo di primo piano mettendosi alla prova per sperimentare e intraprendere nuove strade insieme al festival.
E infine… i Campfire!Lucca Comics & Games si trasformerà in un grande festival diffuso sul territorio nazionale grazie al coinvolgimento dei principali negozi specializzati in fumetto, giochi e narrativa fantasy. Questi indispensabili luoghi dove si condividono le passioni diventeranno avamposti distribuiti in tutta Italia per offrire intrattenimento culturale al pubblico più attivo che c’è. 1, 10, 100 Lucca Comics & Games dove gli editori potranno proporre contenuti speciali e le uscite del momento, in filo diretto con le attività svolte a Lucca e negli altri campfire.
Una vera e propria chiamata alle armi, soprattutto a supporto di quei posti dove si coltiva il passatempo umanista, perché “alla fine di tutto questo vogliamo avere ancora  #unpostodovetornare (“Negozi in quarantena”, Infoludiche.org). Chiunque voglia fare parte di questa rete e accendere simbolicamente il falò deve trasmettere la propria manifestazione di interesse compilando il questionario sul sito www.luccacomicsandgames.com/campfire. I primi avamposti saranno annunciati a fine mese, in occasione del prossimo momento di comunicazione previsto.
L’organizzazione del festival così pensata consentirà di stimolare il contatto tra gli editori, gli autori e la community, offrire momenti identitari, promuovere le iniziative culturali con i grandi media, tentare di far ripartire il settore degli eventi come volano per l’industria creativa; nel contempo consentirà di reagire in modo flessibile e responsabile alle difficoltà in atto o che potranno sopraggiungere anche tra qualche mese, tutelando in primis la salute di ognuno di noi.

Riprende Emanuele Vietina: “Abbiamo voluto rispondere con cautela e intraprendenza a questa grande prova. Perché non è questo il giorno per pensare che il festival possa abbandonare i luoghi che lo ospitano da 54 anni, e svuotare i monumenti di Lucca dei sogni e dei suoi appassionati. Non è questo il giorno per rinunciare a dare supporto a un comparto editoriale che trova nella manifestazione il momento di massima espressione. L’anno scorso Lucca Comics & Games ha celebrato il valore del Becoming Human, diventare umani: e non sarà sicuramente questo il giorno in cui, rinunciando al nostro programma, abbandoneremo l’anima inclusiva del nostro festival e della nostra community“.
Questa decisione è passata attraverso un durissimo percorso di studio con l’obiettivo di trasformare la sfida in opportunità, con grande consapevolezza dello scenario in cui ci troviamo – afferma Mario Pardini, presidente di Lucca Crea – La società, insieme alla Lucca Holding Spa e al Comune di Lucca, sta facendo un grande sforzo per creare nuovi strumenti e segnare un tracciato diverso che integri e renda possibile la crescita del festival con caratteristiche innovative da capitalizzare per il futuro. Qualcosa che possa durare nel tempo, arricchire quanto è stato fatto sino ad ora”.
Alessandro Tambellini, sindaco di Lucca, conclude ricordando che “Con il protrarsi dell’emergenza sanitaria l’Amministrazione Comunale ha preso piena consapevolezza di quanto la città e il festival avrebbero risentito degli effetti della pandemia. In questo caso, però, il rischio è molto diverso perché riguarda la possibilità di esistere o non esistere, di esserci o non esserci. L’avvio della fase tre ci ha portati alla decisione di dare un segno di continuità nonostante le difficoltà. Lucca Comics & Games nasce grazie a uno sforzo d’ingegno e di immaginazione che ha portato il nome della città di Lucca ad essere affiancata a quello di metropoli come Tokyo, New York, Londra. Siamo consapevoli di non poter pensare di vendere 271.000 biglietti, che non avremo 700.000 presenze; accoglieremo quindi un numero di persone sufficiente per vivificare una città (ma anche i territori limitrofi che beneficiano di un indotto importante) che attende quell’evento con grande speranza. Per questo penso che Lucca Comics & Games si debba svolgere e debba essere inteso anche come il contributo simbolico della città di Lucca alla rinascita del Paese”.
È partito, quindi, il conto alla rovescia che prevede la prosecuzione di un lavoro straordinario, all’altezza delle migliori imprese, e un percorso a tappe che rimanda a fine mese il prossimo appuntamento con le prime anticipazioni sul programma e sulle modalità di partecipazione, e a settembre le informazioni sull’apertura della biglietteria.

Lucca Comics & Games: torna il concorso per giovani talenti del fumetto

Riceviamo e pubblichiamo
Lucca Comics & Games presenta il più prestigioso concorso italiano per i giovani talenti del fumetto. Al via l’edizione 2020 del Lucca Project Contest. Iscrizioni entro il 20 agosto e invio progetti entro il 21 agosto. 

Torna il concorso promosso da Lucca Comics & Games che da sedici anni valorizza i nuovi talenti del fumetto italiano. Grazie alla collaborazione con Edizioni BD, i vincitori otterranno un contratto di pubblicazione e vedranno approdare la loro opera nelle librerie e fumetterie di tutta Italia: un’opportunità unica e concreta di entrare da protagonisti nel mercato editoriale.
In un momento in cui il mercato editoriale si sta confrontando con sfide complesse e inattese, Lucca Comics & Games sceglie di continuare a sostenere concretamente il mondo del fumetto, a partire proprio dagli autori esordienti. Grazie alla collaborazione con Edizioni BD prende quindi il via la sedicesima edizione del LUCCA PROJECT CONTEST – Premio Giovanni Martinelli, un appuntamento imperdibile per le nuove leve del fumetto italiano e un’incredibile opportunità di accedere al mercato editoriale in un ruolo di primo piano.

Il concorso si rinnova per offrire ancora più occasioni e visibilità ai suoi partecipanti: non solo l’invio del materiale sarà esclusivamente in formato digitale ma soprattutto la fase di selezione vedrà la partecipazione di un esponente d’eccezione del mondo della Nona Arte. La giuria preliminare di esperti, chiamata a fare una preselezione di 30 opere tra tutte quelle pervenute, vedrà infatti la partecipazione di Giuseppe Camuncoli, autore di fama internazionale e affermato docente.
Tra queste sarà operata un’ulteriore selezione che porterà ai 15 progetti finalisti a loro volta esposti in una mostra dedicata.
Gli autori delle opere presenteranno direttamente le loro proposte ai giurati della fase finale – tutti autorevoli esponenti del mondo dell’editoria fumettistica – che designeranno il vincitore e segnaleranno altri due progetti con una menzione speciale.

Altra grande novità di questa edizione del LUCCA PROJECT CONTEST l’assegnazione ai vincitori di un contratto per la realizzazione dell’opera con un compenso di 2.200 euro.
Un segnale concreto di attenzione al lavoro autoriale, alla cura e dedizione dei vincitori per arrivare alla fine di questo lungo percorso di selezione che, negli ultimi anni, ha permesso di scoprire talenti straordinari, tra i quali Susanna Raule e Armando Rossi, Silvia Vanni, Vinci Cardona, Giada Tonello.
Quest’anno l’iniziativa godrà anche di una prestigiosa partnership istituzionale, che darà ulteriore slancio al contest e una ancor maggiore visibilità ai partecipanti: l’edizione 2020 sarà infatti realizzata con la partecipazione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in occasione della XX Settimana della Lingua italiana nel mondo che avrà quest’anno per oggetto “L’italiano tra parola e immagine: graffiti, illustrazioni, fumetti“.

Le procedure di iscrizione resteranno aperte fino al 20 agosto 2020 e i progetti dovranno pervenire entro e non oltre venerdì 21 agosto 2020, attraverso la stessa area riservata del sito del festival usata per l’iscrizione.
Le informazioni complete sono disponibili nel bando pubblicato sul sito di Lucca Comics & Games.
https://www.luccacomicsandgames.com/it/lcg/comics/premi-concorsi-tornei/project-contest/

Liam Gallagher: al Lucca Summer Festival, unica data italiana per l’estate 2020

rubrica a cura di Fabrizio Capra
Liam Gallagher è tornato sulle scene con un disco stratosferico ed è nuovamente on the road con uno show pieno di energia. Domenica 28 giugno sarà in Piazza Napoleone a Lucca per il Lucca Summer Festival, unica data italiana del tour estivo. Da oggi aperta la prevendita sul sito  www.ticketone.it  e www.dalessandroegalli.com

 A 18 anni dalla sua esibizione con gli Oasis, torna a Lucca sul palco di Piazza liam gallagherNapoleone Liam Gallagher , forte di un disco, “Why Me? Why not” che ha letteralmente esaltato pubblico e critica.
Quella del 28
giugno si preannuncia quindi come una delle serate più rock del prossimo Lucca Summer Festival ed essendo l’unico concerto estivo che Liam terrà nel nostro paeseè facile prevedere un esodo dei suoi fans verso la Toscana.
Una serata a cui tutti gli amanti del British Rock non possono mancare.
Da oggi sono aperte le prevendite sul
sito  www.ticketone.it  e www.dalessandroegalli.com

Lynyrd Skynyrd: a luglio al Lucca Summer Festival per il tour d’addio

rubrica a cura di Fabrizio Capra
Lynyrd Skynyrd, la leggendaria band simbolo del southern rock per la prima volta al Lucca Summer Festival, sabato 4 luglio in  Piazza Napoleone. Prevendite da oggi 4 dicembre sul sito www.ticketone.it e www.dalessandroegalli.com.

LYNYRD_SKYNYRDIl tour d’addio della storica band Americana farà tappa a Lucca nella straordinaria cornice di Piazza Napoleone.
Lucca Summer Festival annuncia il quarto nome del cartellone 2020 e come nel caso degli altri Artisti già svelati (Paul McCartney, Yusuf Cat Stevens e Céline Dion) si tratta di un debutto assoluto nella manifestazione.
Sul palco di Piazza Napoleone saliranno infatti i LYNYRD SKYNYRD, la band statunitense che ha scritto la storia del Southern Rock e che è ormai un’istituzione e una leggenda in ogni parte del mondo, con un repertorio che trascende luoghi e generazioni.
Capitanato da Van Zant e Rossington, il gruppo che è stato capace di resistere e continuare nonostante i colpi di una sorte avversa presenterà tutti i grandi classici della band, da ‘Sweet Home Alabama’ a ‘Free Bird’, ‘Saturday Night Special’, ‘Travellin’ Man’ e così via.
Con un catalogo di oltre 60 album e vendite oltre i 30 milioni in tutto il mondo, i Lynyrd Skynyrd, già presenti nella Rock & Roll Hall of Fame, rimangono un’icona culturale capace di affascinare un pubblico di ogni età.
Per tutti gli amanti del Rock quella al Lucca Summer Festival rappresenterà l’ultima occasione di vedere i LYNYRD SKYNYRD in Italia dato che la band è al suo tour d’addio.
Un motivo in più per non perdersi questa serata di grande rock sotto il cielo della Toscana.

All’inizio di quest’anno le icone del Southern Rock, Lynyrd Skynyrd, hanno annunciato che, dopo una carriera che va avanti da più di 40 anni, con più di 60 album e con oltre 30 milioni di singoli venduti, sarebbero partiti con il loro Last of the Street Survivors Farewell Tour. Il tour di addio di due anni ha fatto oltre 50 tappe tra Stati Uniti e Canada nel 2018. Sulla scia dell’annuncio della scorsa settimana la band, che dal 2006 è entrata ufficialmente a far parte della Rock & Roll Hall of Famers, proseguirà il suo tour d’addio in Canada nella primavera del 2019 ed è giunta anche voce che la band si dirigerà nel Regno Unito e in Europa la prossima estate. Questo tour nei festival regalerà ai fan europei un’ultima indimenticabile notte di musica Southern Rock. Il tour prende il nome dalla loro canzone “The Last of the Street Survivors” e dal quinto album in studio della band Street Survivors riconosciuto multi-platino dalla RIAA e include il singolo anch’esso di platino, “What’s your name”. Il The Last of the Street Survivors Farewell Tour segna un grande momento per intere generazioni di fan, dato che Lynyrd Skynyrd sono stati in tournée continuamente daglianni ’90. Il tour d’addio vedrà sul palco lo storico componente Gary Rossington insieme a Johnny Van Zant, Rickey Medlocke, Mark “Sparky” Matejka, Michael Cartellone, Keith Christopher, Peter Keys, Dale Krantz Rossington, Carol Chase, e la special guest Jim Horn. I Southern Rockers sono noti soprattutto per “Sweet Home Alabama”, la loro canzone simbolo, e per “Free Bird” che la rivista Rolling Stone ha affermato essere “la canzone live più richiesta al mondo”. Con successi eterni come “Simple Man”, “Gimme Three Steps”, “What’s your name”, “Call Me The Breeze”, “You Got that Right”, e tanti altri ancora, è facile capire perché la rivista Rolling Stone ha proclamato Lynyrd Skynyrd come una delle 100 band migliori di tutti i tempi

 

FAI – Luoghi del Cuore: Acquedotto Leopoldino a Livorno e Fortezza di Montalfonso in provincia di Lucca

a cura della Redazione

Rimaniamo ancora in Toscana con i Luoghi del Cuore 2018 FAI delle provincie di Livorno e di Lucca.

Acquedotto Leopoldino, Livorno – 547°  posto con 142 voti
Acquedotto Leopoldino LivornoAntico acquedotto settecentesco (conosciuto come Acquedotto Leopoldino, Acquedotto del Poccianti o Acquedotto di Colognole) caratterizzato da maestose strutture architettoniche che si snodano dalle Sorgenti di Colognole (frazione collinare del Comune di Collesalvetti), con tempietti, conserve e casotti di stile neoclassicheggiante, per oltre 18 km di arcate, muraglioni, viadotti, gallerie, in un affascinante percorso dalla centenaria lecceta di Colognole attraverso boschi e torrenti della riserva naturale regionale dei monti livornesi fino alla città di Livorno, dove sono visibili la strutture del Cisternino o Purgatorio di Pian di Rota (alle porte della città) e le strutture di città (Cisternone o Gran Conserva del Riseccoli e Cisternino di città o Piccola Conserva). L’acquedotto, iniziato nel 1793 e terminato nel 1868, rappresenta un rilevante esempio di architettura storica, magnificamente inserita nel contesto naturalistico e paesaggistico dei monti livornesi, fornendo inoltre approvvigionamento idrico per la città di Livorno per l’intero periodo 1816-1912 e tutt’oggi funzionante per le frazioni collinari colligiane. L’acquedotto è meta adorata di appassionati di natura e di storia locale, di fotografi, turisti, scolaresche e gruppi organizzati accompagnati da guide ambientali e necessita da molti anni di interventi di restauro conservativo e messa in sicurezza per salvaguardare questo patrimonio tanto amato dalla collettività. Un luogo magico immerso in una natura rigogliosa, ricco di storia e di sensazioni: un vero luogo del cuore.

Fortezza di Montalfonso, Castelnuovo di Garfagnana (Lucca) – 130° posto con 3573 voti
Fortezza di Montalfonso LuccaLa Fortezza di Montalfonso è situata sulla sommità di un colle da cui si domina tutta la valle del Serchio fino al Passo dei Carpinelli e la valle della Turrite. Sulla parte più alta, a quota 452 m s.l.m., si trovava il paesino di Monti, che per la sua posizione più elevata rispetto all’area cinta da mura, prese successivamente il nome “Rocca di Monti” e, nel 1700, fu completamente ristrutturata destinando le sue case a carceri. Il duca Alfonso II di Ferrara, particolarmente interessato alla costruzione di un sistema di fortificazioni a protezione del proprio territorio, accolse la richiesta degli abitanti di Castelnuovo, presentata più volte ancora prima che l’Ariosto fosse inviato a governare la Garfagnana, di realizzare una fortezza in cui potessero rifugiarsi in caso di attacco nemico. I cittadini, dietro richiesta del Duca, contribuirono con l’ingente somma di 30.000 scudi alla costruzione della Fortezza. I lavori iniziarono nel 1579 e terminarono circa sei anni dopo nel 1585. Il progetto fu redatto dall’ingegner Marco Antonio Pasi. Con la scoperta della polvere da sparo cambiò profondamente il sistema delle fortificazioni. Fino ad allora si era fatto affidamento alle alte mura per contrastare gli attacchi all’arma bianca, ma le prime fortificazioni moderne (1500), dette fortezze, per resistere ai bombardamenti dell’artiglieria avevano mura più basse, ma spesse e con terrapieni, e dal profilo angolato per deviare le palle dei cannoneggiamenti. Il Pasi, dopo aver visitato i luoghi, individuò nel colle del paese di Monti, sito in posizione dominante rispetto al sottostante abitato di Castelnuovo, l’area ideale per costruire una Fortezza. La sommità del colle, anche con adeguati lavori di sbancamento e riporto del terreno di risulta, ben si prestava a realizzare una Fortezza. I suoi bastioni molto prominenti rispetto al tracciato delle mura costituivano una specie di doppia testa di ponte che accerchiava come in una “tanaglia” gli assilitori. La Fortezza per l’estensione del circuito murario, per l’importanza storica e le soluzioni architettoniche militari innovative adottate costituisce il nucleo fortificato più evoluto e più significativo dell’intera Valle del Serchio. Ha una superficie di circa 65000 mq ed è un’autentica porta di accesso alle bellezze della Garfagnana con una vista a 360° che spazia dalle Alpi Apuane con il gruppo delle Panie fino all’Appennino tosco-emiliano. La cinta muraria, con 7 baluardi, ben adattata alla morfologia del terreno, è lunga circa 1120 mt con altezza variabile tra 8.00 e 12.00 mt ed è in muratura a calce con pietra di fiume, parzialmente squadrata. Dentro la cinta muraria, oltre che riutilizzare le vecchie case dell’antico paesino di Monti di cui si hanno notizie sino dal 1045, quando la chiesa, intitolata a San Pantaleone, era sotto la giurisdizione del convento di S. Ponziano di Lucca, vennero costruiti diversi edifici per accogliere la guarnigione, come il “Quartiere del Maggiore”, il “Quartiere del Capitano”, una piccola fonderia per la forgia delle armi, i magazzini, gli alloggi per la guarnigione, l’osteria ed altre costruzioni minori. Con l’Unità d’Italia la Fortezza divenne proprietà del Demanio e alla fine dell’800 fu venduta a privati che trasformarono tutta l’area in terreno agricolo spianandolo e distruggendo così le postazioni dei cannoni. I fabbricati esistenti vennero in parte abbandonati e, dopo la prima guerra mondiale, i proprietari praticamente si disinteressarono di tutto il complesso lasciando andare in rovina le diverse costruzioni colpite anche dal terremoto del 1920. Nel 1980 la Fortezza fu acquistata dalla Provincia che eseguì, a partire dagli inizi del 2000, sotto la Presidenza di Andrea Tagliasacchi oggi Sindaco di Castelnuovo di Garfagnana, il recupero e il restauro delle mura della Fortezza e dei fabbricati esistenti. Sono rimasti da recuperare e restaurare le Carceri e la Casamatta del Baluardo della Forbice e del Capitan Rinaldo Rinaldi.