Tutta la redazione di RPFashion & GlamourNews augura un buon Anno nuovo ai nostri lettori, con la speranza che il 2023 sia veramente un anno migliore.
“ Non so se anche voi provate la stessa sensazione, ma a me il Capodanno fa sempre un po’ impressione, perché è allo stesso tempo la fine e l’inizio di un ciclo. È difficile lasciarsi qualcosa alle spalle: è un’azione che prevede un salto nel buio, un tuffo a occhi chiusi verso nuove esperienze, che potranno rivelarsi positive o negative. È un’occasione per ricominciare da zero o per continuare quel che abbiamo iniziato e vale la pena portare avanti. È un modo – scrive il Caporedattore Jacopo Scafaro – per stabilire nuovi obiettivi o per rivalutare quelli vecchi, cercando di capire se ci stanno portando proprio dove vogliamo arrivare. È anche una sfida con noi stessi, il momento giusto per metterci in discussione e capire cosa ci piace di noi e cosa vogliamo cambiare. A tutti auguri per un anno spettacolare”.
Roberta Pelizer, Direttore Editoriale del nostro giornale ci dice: “Eccoci qui, alla fine di questo lungo e complicato 2022, come sempre accade il 31 dicembre tiriamo sempre le somme di quello che è successo nei 365 giorni appena trascorsi, alla famiglia, il lavoro, i soldi, gli amici, alle occasioni perse e a quelle colte. Per ognuno di noi c’è qualcosa che non vorremmo più ritrovare mentre per altri la speranza è che resti tutto così com’è, siamo tanti e tutti diversi ma l’augurio che ci accomuna tutti e’ quello che sia più bello per tutti sotto tutti i punti di vista. Abbiamo lottato contro una pandemia che ci ha colpiti tutti per vari motivi, ad alcuni ha causato danni ingenti ad altri un po’ meno ma questo non ci deve abbattere, ma rafforzare. Il mio augurio è quello di poterci affacciare al 2023 con la forza e la speranza, la grinta e la giusta cattiveria per realizzare i nostri desideri e sogni.”
“La vita umana è bella e va vissuta in pienezza anche quando è debole ed avvolta dal mistero della sofferenza” diceva Papa Benedetto XVI. Buona vita e buon anno e tutti.
Rifugiarsi al confine tra storia e se stessi al Relais Borgo Campello, l’albergo diffuso a Campello sul Clitunno (PG).
Fuori dalle rotte delle masse per riscoprire luoghi segreti e risvegliare i sensi, lasciando un segno dentro se stessi, prima ancora che lungo la strada: dirigendosi verso il Relais Borgo Campello, a Campello sul Clitunno (PG), si sente quasi il dovere di mascherare le proprie tracce, come se questo gioiello celato all’interno di un borgo arroccato sulle colline dell’Umbria fosse comparso per magia, in concomitanza con una misteriosa ed eccezionale coincidenza di eventi. È forse stata la stessa sensazione che Vincenzo e Daniela Naschi hanno in qualche modo dovuto combattere e sostituire con il giusto rispetto quando, dando ascolto a un vecchio sogno, si sono decisi ad abbandonare la loro precedente vita per recuperare quello che, nel 1997, il terremoto aveva ridotto a un blocco di ruderi sopra le fonti del Clitunno e che oggi è una struttura diffusa formata da un gruppo di case cinto da mura trecentesche. Dormire (bene) nella storia L’impressione è che ci sia voluta una straordinaria dose di fantasia per immaginare e poi creare un’esperienza autentica di bellezza, capace di integrare funzionalità e comfort moderni in un viaggio fuori dal tempo o, meglio, in quel tempo antico incarnato dal Castello e dal Monastero che costituiscono il cuore di Campello Alto, a pochi chilometri da Spoleto e dalle principali città d’arte umbre ma ad anni luce dal turismo dei grandi numeri.
La vocazione all’ospitalità di un luogo che accoglieva i pellegrini in cammino sulla Via Francigena si rinnova nella forma di un rifugio che eredita e reinventa il concetto di pace e di relax, coniugandolo al piacere intramontabile di panorami infiniti. Sugli originali ambienti medievali si innesta il tocco minimalista di spazi concepiti nel segno della sicurezza e di un benessere che passa anche attraverso la scelta di utilizzare letti e materassi ‘Coco-Mat’, interamente riciclabili ed emblema del vero riposo, assicurato grazie all’uso di materiali esclusivamente naturali intrisi dell’energia del sole. Dalle suite ricavate nella torre o nel granaio alle camere singole che evocano l’esigenza di riflessione e solitudine delle antiche celle, fino alle stanze un tempo abitate dall’Abate e dal Priore e agli appartamenti affacciati sulla valle, le plurisecolari travi dei soffitti, i pavimenti in cotto antico, i grandi camini, i mobili e i tessuti artistici di Montefalco raccontano la storia gloriosa dell’imponente maniero costruito nel 921 da Rovero di Champeaux, barone di Borgogna, e quella dei due conventi uniti nel 1604.
Le cucine del Castello È un’esperienza inusuale e alternativa che riconcilia con la natura e con l’essere, dove un ruolo non secondario viene ricoperto dal piacere della tavola, qui ricontestualizzato nella forma di un percorso sensoriale tra sapori e ricette del territorio rivisitate in chiave gourmet. Se il panorama rimane il piatto forte, la colazione con dolci fatti in casa e altre gioie del palato introduce all’universo enogastronomico del ristorante Sapori nel Borgo, che dà forma a una filosofia slow, incentrata sulla combinazione di estro e semplicità. La cottura lenta a basse temperature è uno dei segreti che permettono alla Chef Rosy di ottenere una sintesi di qualità e gusto a partire da cibi genuini e materie prime di stagione e di qualità, nel rispetto di intolleranze ed esigenze personali.
Un benessere privato Agli eccessi dei sovradimensionati tempi del wellness, Borgo Campiello contrappone la ricerca dell’intimità di una Private Spa – prenotabile per 1 ora e 30 minuti al prezzo di 30 euro a persona a ingresso – custodita come una gioia dalle mura del Castello. L’esigenza di ripensare l’idea di benessere come momento di riappropriazione di un ritmo e di una consapevolezza che non possono che essere esclusivi ha dato vita a un luogo riservato, dove le luci e gli arredi contemporanei reiventano le pietre originali della struttura. In questo angolo separato dal resto del mondo, la mente e il corpo riconquistano l’equilibrio immergendo le tensioni nella piscina con idromassaggio e lama d’acqua, sciogliendo i nervi nella sauna e lasciandosi scivolare addosso le preoccupazioni sotto il getto della doccia con cromoterapia. Se questo non bastasse, massaggi e trattamenti, disponibili su prenotazione, contribuiscono con il loro approccio olistico a eliminare lo stress residuo di una quotidianità che qui è solo un lontano ricordo.
Dai corsi di cucina alla caccia al tartufo In questo universo che galleggia al di sopra del presente, è possibile programmare escursioni verso pievi, borghi come Campello sul Clitunno – famoso anche per il suo olio extravergine d’oliva – e città d’arte quali Spoleto, Assisi, Norcia o Perugia, decidere di avventurarsi alla scoperta della natura con rigeneranti camminate nel verde, ma anche partecipare a esperienze fuori dall’ordinario sul posto o nei suoi immediati dintorni. Chef per un giorno propone ad esempio un corso all’interno della cucina del ristorante, dove familiarizzare con la tradizione umbra e apprendere in 4 ore di lezione le basi per confezionare pasta fatta in casa, dolci e piatti tipici. A chi ama la natura e la sensazione di riconquistare il gusto di vivere all’aria aperta è invece dedicata la Raccolta di Erbe Selvatiche e Asparagi, giornata all’avventura tra i boschi umbri alla ricerca degli asparagi selvatici e delle erbe di campo, con l’ausilio di una guida. È inoltre possibile trasformare e arricchire il soggiorno a seconda dello spirito del momento, scegliendo perfino di partecipare a un’avvincente caccia al tartufo, con pranzo in agriturismo, degustazioni ad hoc e visita della Sacra Foresta di Monteluco e del Convento di San Francesco del 1218.
Umbria. Estate 2021 al Borgobrufa SPA Resort tra natura e benessere, charme e leggerezza. “Natura & Vigne”, pacchetto da vivere all’aria aperta.
Natura e territorio sono da sempre parte essenziale del Borgobrufa SPA Resort***** di Torgiano, in Umbria. I restyling e gli ampliamenti che si sono susseguiti nel tempo hanno sempre dato priorità all’ambiente. Addirittura, la scelta di edificare il Resort proprio sulla sommità di Brufa è dovuta alla posizione straordinaria, che garantisce una vista esclusiva da qualsiasi punto si guardi. Non stupisce quindi che, soprattutto l’estate, diventi l’occasione perfetta per godere degli spazi aperti e sconfinati del Borgobrufa SPA Resort. Il tutto abbinato allo charme e al lusso, al benessere assicurato dalla SPA Borgobrufa e alle specialità culinarie del territorio. In estate, Natura & Vigne Una proposta pensata per vivere l’Umbria più autentica, una full immersion nella natura, nel benessere e nelle specialità locali. Questa è l’essenza dell’offerta “Natura & Vigne”, rivolta alle coppie che amano stare all’aria aperta, in libertà e semplicità, ma con tutti i comfort del Borgobrufa SPA Resort. Valido dall’1 luglio al 6 agosto 2021, è disponibile in due formulazioni.
Il pacchetto “Natura & Vigne 1 notte” comprende: 1 pernottamento in camera matrimoniale, ricca prima colazione, cena di tre portate a scelta dal menu (bevande escluse), 1 cestino per picnic, 1 massaggio di coppia “Open Air” (45 min.), libero utilizzo del Mondo delle Acque e Mondo delle Saune, a partire da 227 euro a persona. Il pacchetto “Natura & Vigne 2 notti” comprende: 2 pernottamenti in camera matrimoniale, 2 ricche prime colazioni, 2 cene di tre portate a scelta dal menu (bevande escluse), 1 cestino per picnic, 1 massaggio di coppia “Open Air” (45 min.), 1 rituale di coppia “Burgus” (110 min.), libero utilizzo del Mondo delle Acque e Mondo delle Saune, a partire da 493 euro a persona. In entrambi i casi si possono utilizzare tutti i servizi del Borgobrufa SPA Resort, tra cui anche l’utilizzo del campo da tennisprivato, accessibile gratuitamente durante l’intera giornata e volendo anche in notturna Picnic nella natura e nell’arte Un prato, una coperta e il cestino per il picnic. Un’immagine che da sola parla di estate e libertà, leggerezza e relax. Che sia lungo un sentiero, in un punto panoramico, o tra le vigne dei terreni del Borgobrufa SPA Resort, il picnic sarà l’occasione per gustare le specialità umbre e trascorrere del tempo insieme nella natura, senza orari né formalità.
Direttamente dal Borgobrufa SPA Resort partono due sentieri tra le vigne facili e agevoli, da percorrere con calma godendosi il paesaggio. Il percorso Burgus di 900 metri e il percorso Poggio Belvederino di 1350 metri offrono soste panoramiche con panchine per rigenerarsi e lasciar vagare lo sguardo. Tra queste anche un’area particolarmente suggestiva, con un’imponente quercia euntavolo in legno con panche. Un’altra proposta, altrettanto comoda al Borgobrufa SPA Resort, è il Parco delle Sculture, unmuseo a cielo aperto arricchito di anno in anno con opere d’arte contemporanea di diversi artisti. Passeggiare tra le sculture, osservare come il genio creativo degli artisti si combina armoniosamente con il paesaggio naturale e, godendo di questa bellezza, scovare il “proprio” posto perfetto per un picnic tra terra e cielo. Rituali di coppia open air e in SPA Manualità avvolgenti e rilassanti, un’esperienza unica da vivere open air, in un gazebo immerso nel paesaggio umbro con panorama sulle dolci colline. È la magia del massaggio di coppia (45 min.) compreso nel pacchetto Natura & Vigne. Un momento romantico e suggestivo da condividere con il partner e da trascorrere nel pieno relax, all’aria aperta.
Tra i servizi compresi nel pacchetto anche il rituale di coppia “Burgus” nella private SPA Tesori del borgo (110 min.) Le travi in legno, le ceramiche umbre appese alle pareti in pietra e l’atmosfera magica accompagnano questa esperienza sensoriale unica. La prima parte si sviluppa in completa autonomia. Si inizia con un pediluvio aromatizzato all’olio da bagno ai vinaccioli, per poi spostarsi nella vasca imperiale dotata di due postazioni idromassaggio e aromatizzata con olio da bagno ai vinaccioli. Si prosegue con la sauna a infrarossi e il massaggio di coppia. Manualità rilassanti e olio ai vinaccioli dalle proprietà anti-age, per donare alla pelle nuova forza vitale. Borgobrufa SPA Resort – Via del Colle 38, Torgiano (PG) – tel. 075 9883 – www.borgobrufa.it
Il 5 giugno verrà inaugurata la mostra diffusa “Graffiti Umbri. Scritture spontanee medievali e moderne lungo i sentieri del pellegrinaggio”, graffiti contenuti in Eremi, Chiese di campagna, nobili dimore, lungo le antiche vie dei pellegrini. Un percorso espositivo che farà da mappa ai visitatori, alla scoperta dei borghi umbri segnati dai graffiti medievali e moderni, opera di pellegrini e viandanti.
Il 5 giugno l’inaugurazione della mostra diffusa “Graffiti Umbri. Scritture spontanee medievali e moderne lungo i sentieri del pellegrinaggio” che partirà da Palazzo Trinci di Foligno per poi spostarsi a Perugia presso Palazzo Gallenga e alla Chiesetta della Madonna dell’Acqua Santa a Collazzone (Pg). Un percorso espositivo che farà da mappa ai visitatori, alla scoperta dei borghi umbri segnati dai graffiti medievali e moderni, opera di pellegrini e viandanti. L’Umbria nel tardo medioevo divenne il centro di una devozione culturale e religiosa, che interessò siti religiosi e laici in prossimità delle due antiche strade romane umbre di maggior transito, la via Flaminia e la via Amerina e i loro diverticoli. Dal XIII secolo nacque un forte impulso di pellegrinaggio, legato al culto per la tomba di San Francesco di Assisi e per i luoghi a lui più cari e successivamente per l’indulgenza della Porziuncola. Da regione di transito, l’Umbria divenne meta di pellegrinaggi. Negli edifici religiosi comparvero i primi graffiti, spesso opera di pellegrini e viandanti.
Non solo graffiti devozionali, ma anche scritture di memoria, commemorative, di carattere pratico e d’intento cronachistico che tramandano avvenimenti storici ed eventi naturali, ma anche vicende private o legate più strettamente alla sfera del personale. Un segno che evidenzia il passaggio, la volontà di lasciare una propria memoria, un atto comunicativo, che oggi si è deciso di studiare e mappare per dare vita ad un itinerario alla riscoperta di queste antiche incisioni. Inaugurerà sabato 5 giugno a Foligno presso Palazzo Trinci, la mostra espositiva diffusa “Graffiti Umbri. Scritture spontanee medievali e moderne lungo i sentieri del pellegrinaggio”. La mostra è la prima in Italia, dedicata non ad un solo luogo in cui ammirare antichi graffiti, ma ad una intera regione alla scoperta dei graffiti apposti in diversi luoghi.
Scopo della mostra diffusa è permettere ai visitatori di percorrere prima idealmente e poi di persona, gli itinerari pellegrini dell’Umbria, da Narni a Gubbio, passando per Foligno e da Perugia a Spoleto passando per tutti i borghi, alla ricerca di eremi, chiese ed edicole votive “segnati” dai graffiti. La mostra prevede una serie di fotoriproduzioni, videoproiezioni, trascrizioni, descrizione e indicazione degli oltre venti luoghi di provenienza dei graffiti con relative indicazioni per raggiungerli ed è stata pensata con l’obiettivo di favorire un turismo sostenibile alla scoperta di luoghi ameni, siti religiosi e luoghi della tradizione laica, palazzi ed edifici pubblici o privati, dove il graffito perde la sua valenza devozionale e cultuale, ma esprime un bisogno prettamente comunicativo ed espressivo, si pensi ai graffiti amorosi o alle iscrizioni carcerarie.
Circa 50 schede dotate di un codice QRCode attraverso il quale sarà possibile il collegamento alla relativa pagina online del sito internet, con informazioni sul luogo di provenienza del graffito e le indicazioni per raggiungerlo. Da settembre l’esposizione verrà allestita in altri due luoghi significativi del territorio: Palazzo Gallenga Stuart di Perugia, sede dell’Università per Stranieri e presso la Chiesetta della Madonna dell’Acqua Santa a Collazzone (PG).
Questi i borghi ed i luoghi coinvolti dall’itinerario proposto in Umbria:
Assisi – Basilica Superiore di San Francesco, Basilica di Santa Maria degli Angeli (pareti della Porziuncola)
Campello sul Clitunno - Tempietto sul Clitunno
Collazzone – Chiesa della Madonna dell’Acqua Santa
Foligno – Palazzo Trinci, Chiesa di Santa Maria in Campis, Chiesa della Madonna delle Grazie (Frazione di Rasiglia), Edicola della Fraz. Di Piè di Cammoro, Eremo di Santa Maria Giacobbe (Fraz. Di Pale), Monastero di Sant’Anna con Casa di Niccolò Alunno
Gualdo Cattaneo – Rocca di Gualdo Cattaneo
Gubbio – Chiesa di San Francesco
Spoleto - Basilica di San Ponziano, Edicola della Fraz. Di Silvignano
Narni - Basilica di San Francesco
Nocera Umbra – Chiesa della Maestà di Acciano
Perugia – Chiesa di S. Matteo degli Armeni
San Giustino (Pg) – Palazzo Bufalini
Spello – Chiesa di San Claudio
Todi – Cappella di S. Angelo (Frazione di Cecanibbi)
Trevi – Chiesa di Santa Maria in Pietrarossa
I luoghi espositivi della mostra “Graffiti Umbri. Scritture spontanee medievali e moderne lungo i sentieri del pellegrinaggio”
Foligno - Palazzo Trinci
Dal 5 giugno al 29 agosto 2021
Palazzo Trinci a Foligno, è uno degli esempi più belli di dimora tardogotica italiana, appare ideale in quanto l’edificio custodisce numerosissime e preziose testimonianze graffite, bisognose di essere conservate e protette, documentate e salvate: in nessun luogo come a Palazzo Trinci viene a crearsi un dialogo continuo tra gli affreschi, le rispettive didascalie coeve e i tanti graffiti spontanei e immediati apposti successivamente dai tanti visitatori del luogo.
Perugia - Palazzo Gallenga Stuart
Settembre, Ottobre 2021
Palazzo Gallenga Stuart, oggi sede dell’Università per Stranieri di Perugia, dal 1927 crocevia e punto di incontro di culture differenti ed esperienze umane legate allo studio della lingua e della cultura italiana, assume un valore profondo poiché consente di creare un ponte tra la realtà umbra attuale e la sua storia maturata lungo le antiche vie e i sentieri del pellegrinaggio, dove nel corso dei secoli viandanti da ogni parte d’Europa hanno scelto di lasciare un segno del proprio passaggio.
Collazzone - Sala Consiliare del Comune e Chiesetta della Madonna dell’Acqua Santa
Settembre, Ottobre 2021
Oltre alla sala consiliare del comune di Collazzone, la chiesetta della Madonna dell’Acqua Santa è l’esemplificazione di un luogo nato come edicola e convertito in chiesa all’interno della quale l’uomo oltre ad affrescare le pareti e a pregare, scriveva e incideva per lasciare la sua traccia personale per il Divino e per gli altri. Tali ambienti riproducono modalità espressive differenti degne di essere studiate e conservate.
https://www.mostragraffiti.it/
L’Azienda Agraria Mannelli Giulio di Bettona, l’Azienda Agraria La Montagnola di Torgiano, entrambe situate nei colli Martani ed il Frantoio Gaudenzi di Trevi, nei Colli Assisi-Spoleto sono le tre nuove realtà, che con i loro racconti e la loro accoglienza, danno vita ad un nuovo itinerario in Umbria.
Poggio degli Olivi
Si amplia l’offerta oleoturistica della Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria: l’azienda agraria Mannelli Giulio, l’azienda agrariaLa Montagnola e il Frantoio Gaudenzi, sono le tre nuove realtà che, grazie alla produzione di olio e.v.o. di altissima qualità ed alla eccellente accoglienza nelle loro strutture, danno vita ad un nuovo itinerario lungo la Strada dell’Olio e.v.o. Dop Umbria tra la zona dei Colli Martani e la fascia olivata Assisi-Spoleto. Nella zona di produzione della Dop dei Colli Martani, a Bettona, c’è l’Azienda Agraria Mannelli Giulio che con oltre 60 ettari di uliveti e cinque varietà predominanti, produce cinque differenti oli monocultivar: Moraiolo, Frantoio, Leccino, Ascolana Tenera e Nostrale di Rigali.
Poggio degli Olivi
Giulio, il proprietario, gestisce l’intera filiera produttiva controllando personalmente tutte le operazioni preparatorie, la concimazione (rigorosamente organica), la potatura, tutti i processi di lavorazione che avvengono esclusivamente all’interno del frantoio aziendale. Tra gli ulivi, l’attività infaticabile delle api che risiedono nelle arnie di proprietà, generano miele millefiori prelibatissimo. Al centro della tenuta, su di un poggio, l’agriturismo il Poggio degli Olivi con all’interno un ristorante e un’osteria: il Divin Porcello, dove assaggiare piatti della tradizione con l’immancabile selezione di oli e.v.o. e Vini IGP del piccolo vigneto aziendale. Per gli appassionati vengono proposte esperienze di caccia al tartufo, scuole di cucina, escursioni nei boschi e negli uliveti a piedi e in e-bike www.agrariamannelli.it.
La Montagnola
Spostandosi di pochi km c’è l’Azienda Agraria La Montagnola, su una collina che offre il panorama del borgo medievale di Torgiano. Un piccolo mondo, quello dei conti Iraci Borgia, che hanno acquistato il casino di caccia della Famiglia Baglioni, una villa del 700 circondata da 7000 ulivi e da tre casali tipici umbri, dove ospiti da ogni parte del mondo vengono a vivere, per qualche settimana, la campagna, il ritmo lento dei borghi, imparando a cucinare, in antiche cucine e a comprendere il valore degli ingredienti di qualità, primo tra tutti l’Olio e.v.o. Dop Umbria. Adiacente alla villa, un frantoio di ultima generazione. Un’antica famiglia quella dei conti Iraci Borgia, attaccata alle tradizioni, con una visione proiettata all’innovazione, cura nella coltivazione degli antichi uliveti ereditati dai nonni, ulivi secolari a cui sono stati affiancati nuovi impianti, che permettono di produrre nuove tipologie di olio monocultivar, come Minerva, Don Carlo, Leccio del Corno, Frantoio e Moraiolo, create per esaltare ancora di più l’abbinamento tra l’olio e.v.o. e diversi cibi https://www.agriturismo-lamontagnola.it/
Frantoio Gaudenzi
A Trevi, nella zona dei colli Assisi – Spoleto c’è l’Azienda Agricola Gaudenzi, un’azienda familiare, nata nel 1950, fatta di passione, determinazione, scelte decise per un obiettivo: la produzione artigianale di olio extravergine di oliva di alta qualità. La vecchia generazione, Francesco e Rosanna, ha avviato il lavoro legato alla produzione di qualità, la nuova generazione, dei fratelli Stefano e Andrea, sta affinando quanto appreso dai genitori e lavorando per posizionare l’azienda ed i prodotti, attraverso mirate azioni di marketing e comunicazione. Dopo essersi rodati nella produzione di alta qualità della Dop Umbria della sottozona di origine Assisi Spoleto, si sono messi in gioco proponendo delle offerte variegate, con blend che potessero essere espressione delle caratteristiche identitarie delle differenti sottozone Dop Umbria. Il Frantoio Gaudenzi collabora a stretto contatto con l’Università di Perugia per alzare sempre di più il livello qualitativo dei prodotti. Negli ultimi anni è stata posta particolare attenzione anche al tema della sostenibilità con la realizzazione di un nuovo uliveto a “impatto zero”, 30 ettari in cui si sta sperimentando un modello italiano di uliveto che in contrapposizione al superintensivo, punti a salvaguardare la biodiversità – con la coltivazione di cultivar come: moraiolo, frantoio, leccio del corno, dolce agogia, San Felice – e la sostenibilità ambientale https://www.frantoiogaudenzi.it/. Associazione Strada dell’Olio Extravergine di Oliva Dop “Umbria” info@stradaoliodopumbria.it – www.stradaoliodopumbria.it
La Fontana Maggiore di Perugia è una delle opere artistiche medioevali più belle dalla nostra Italia. Oggi ve la raccontiamo.
Chi è stato a Perugia, per diletto o per lavoro, non ha potuto che soffermarsi ad ammirare la Fontana Maggiore che è collocata al centro di Piazza IV Novembre, luogo dove si affacciano importanti realtà architettoniche come il Palazzo dei Priori e la Cattedrale di San Lorenzo. Ne viene fuori un’immagine veramente unica che i turisti tendono ad immortalare a perenne ricordo, però, rapiti da tanta bellezza, molte volte ci si dimentica di approfondire quanto abbiamo di fronte, sia dal punto di vista storico sia dal punto di vista artistico. La Fontana Maggiore, situata in posizione centrale nel cuore antico del capoluogo umbro e caratterizzata dalla bellezza dei suoi tanti bassorilievi merita di essere raccontata, principiando dal motivo che spinse alla sua costruzione e lo facciamo grazie a un’ottima esposizione proposta dal sito Turismo News a firma di “Simone”.
«La questione dell’acqua e del suo approvvigionamento è antica quanto la storia di Perugia. La costruzione della Fontana Maggiore è una sorta di tributo all’acquedotto che si costruì, per portare l’acqua nella parte alta di Perugia dal vicino Monte Pacciano. La realizzazione dell’opera fu affidata a Giovanni e Nicola Pisano, scultori di grande fama per l’epoca, e a Fra’ Bevignate da Cingoli che aiutò i due nella progettazione. I lavori iniziarono nel 1275 e terminarono tre anni dopo. L’attuale versione è il frutto del rifacimento avvenuto dopo il terremoto che scosse Perugia nel 1348. Nei primi anni duemila la Fontana Maggiore fu sottoposta a un lungo intervento di restauro, tanto da essere protetta da una grande campana trasparente, per poi vederla restituire ai perugini e al mondo intero in tutto il suo splendore.
foto Giovanni Dall’Orto
Guardando la Fontana Maggiore nel dettaglio, si nota che è composta da due vasche poligonali, la più piccola disposta entro quella basale. La statua principale e quelle minori rappresentanti alcune Ninfe si trovano in cima alla fontana. Interessanti, poi, sono i bassorilievi della vasca inferiore, che rappresentano le arti, i mesi dell’anno e altre simbologie. Sulla vasca superiore, invece, ci sono altre raffigurazioni di santi cristiani, personaggi della Bibbia e altri».
Dal 7 al 22 novembre i castelli della Fascia Olivata, Campello Alto e Pissignano Alto, luoghi scelti per la promozione dell’altissima qualità dell’Olio e.v.o. di questo piccolo comune.
Fonti del Clitunno
Il piccolo territorio di Campello sul Clitunno, al centro della Fascia Olivata Assisi-Spoleto, custodisce perle di inestimabile valore: il Tempietto sul Clitunno Patrimonio Unesco, le sorgenti del fiume Clitunno preservate nel parco naturalistico delle Fonti del Clitunno, i castelli incastonati nel paesaggio olivato veri musei a cielo aperto; e l’altissima qualità dell’olio extravergine di oliva che proviene dalle coltivazioni eroiche dei piccoli produttori locali. È per celebrare e promuovere queste bellezze che a Campello sul Clitunno, dal 7 al 22 novembre, si terrà la “Festa dei Frantoi e dei Castelli”, manifestazione che rientra nell’evento Frantoi Aperti in Umbria, con una serie di iniziative che avranno per filo conduttore l’olio e.v.o. che verrà valorizzato in tutte le sue declinazioni, dall’aspetto salutistico, alla qualità del prodotto e all’abbinamento con altri prodotti enogastronomici, in cucina, fino al rapporto con il design.
Castello di Campello Alto
Tutti piccoli eventi, contingentati e su prenotazione, che mettono in rete non soltanto i frantoi ed i castelli, ma anche luoghi di eccellenza del territorio come ad esempio il Mad Museum – Museo dell’Arte e del Design, dove, con la collaborazione di ADI Umbria si terrà un piccolo evento dove si parlerà di cucina, l’Olio evo e design, o la Fondazione Giulio Loreti dove si terrà una iniziativa di approfondimento sugli effetti salutistici dell’olio evo di qualità o sale di ville che ospiteranno degustazioni guidate di Olio evo. Diverse le occasioni di esperienze enogastronomiche in campo e nei luoghi di produzione e o allevamento: “Olio E.v.o. Experience” (in programma domenica 8 e 15 novembre) con passeggiate in oliveto per partecipare alla raccolta delle olive, a cui seguirà la visita al frantoio in lavorazione e la degustazione; “Tartufo Experience” (in programma domenica 22 novembre) passeggiate nei boschi di Pettino, località montana del Comune di Campello, giacimento del prezioso tubero, alla ricerca del tartufo nero pregiato, in compagnia di cani ed esperti cercatori oppure “Fishing Experience” la pesca delle trote del Clitunno nella vicina sorgente del fiume e l’assaggio di pesce in abbinamento all’olio evo.
Pissignano Alto
Non mancheranno i trekking tra gli olivi che attraverseranno luoghi d’arte, come il Tempietto sul Clitunno (sito Unesco), le “Residenze d’artista”, i castelli della fascia olivata, Campello alto e Pissignano Alto, musei a cielo aperto e il parco naturalistico delle Fonti del Clitunno. Diversi i laboratori di cucina in programma, insieme a momenti di intrattenimento musicale per le strade del borgo, dei castelli e nei frantoi ed alle visite guidate (domenica 8 novembre) sia nel borgo della località La Bianca, alla scoperta di ville private, del Museo della Civiltà Contadina, dell’opera di Sol Lewit e del piccolo Oratorio di San Sebastiano, decorato al suo interno da pitture votive e preziosamente eseguite da Giovanni di Pietro detto “lo Spagna”, nel Castello di Pissignano Alto (domenica 15 novembre) e nel Castello di Campello Alto (22 novembre).
Castello di Pissignano
Nelle giornate della “Festa dei Frantoi e dei Castelli”, il progetto “Di Sana Pianta” andrà ad arricchire alcuni ambienti privati del Castello di Campello Alto, messi a disposizione dai cittadini, con opere in esposizione, laboratori, incontri, proposte esperienziali di relazione con la Natura che porteranno i partecipanti a riconoscere e saper utilizzare le erbe, tingere tessuti con le foglie, curarsi naturalmente. Da segnalare poi per domenica 22 novembre la passeggiata con Franco Arminio, poeta e paesologo che accompagnerà i partecipanti alla scoperta del castello di Campello Alto e che racconterà del valore sociale di questi luoghi, oggi poco abitati, ma che andrebbero ripopolati. Anche nei ristoranti del Comune di Campello si parlerà di Olio evo; un menù dell’olio evo, una vera carta degli oli di qualità del territorio, con le caratteristiche di ciascun olio evo, redatte da un esperto assaggiatore che guiderà il consumatore nella comprensione del prodotto e negli abbinati con i piatti.
Tempietto del Clitunno
Anche i più piccoli avranno momenti a loro dedicati, si terranno infatti laboratori ludico/didattici “Impariamo a mangiare giocando” a cura del progetto Foodyland. Una piccola anticipazione della “Festa dei Frantoi e dei castelli” si terrà domenica 25 ottobre, in occasione della “Camminata tra gli olivi”, organizzata dall’AssociazioneCittà dell’Olio, una passeggiata alla scoperta del paesaggio olivato circostante il borgo. La “Festa dei Frantoi e dei castelli” fa parte del cartellone della manifestazione Frantoi Aperti che si tiene in Umbriadal 24 ottobre al 29 novembre 2020www.frantoiaperti.net.
Umbria. Tutte le declinazioni per una vacanza di benessere al Borgobrufa SPA Resort.
Ogni vacanza è unica. Lo sa bene il Borgobrufa SPA Resort***** di Torgiano, in Umbria, che offre a ognuno un’esperienza personalizzata e su misura.
Situato su di un promontorio, a pochi passi dalla località di Brufa, il Resort regala una vista mozzafiato e un soggiorno all’insegna del benessere, grazie alla sua Spa di oltre 3.000 mq. Una vacanza esclusiva, di charme e lusso, da vivere in completa sicurezza. Romanticismo per la coppia Sarà lo charme che caratterizza gli ambienti o la vista suggestiva sul panorama umbro. L’armonia che regna nel luogo o ancora la straordinaria Spa. O forse sono tutti questi aspetti messi insieme che fanno del Borgobrufa SPA Resort la meta ideale per una fuga di coppia, per regalarsi un momento speciale da aggiungere ai ricordi più preziosi vissuti insieme. Oasi di benessere per gli innamorati, la Spa Borgobrufa, la più grande dell’Umbria, mette a disposizione il Mondo delle Acque e il Mondo delle Saune, le originali sale relax e le cabine per i trattamenti. Ma le location top per la coppia sono sicuramente le Private Spa, tra cui la nuovissima “Le mille e una notte”, ambienti pensati per vivere esperienze di benessere uniche, nell’intimità della coppia. Fino al 23 dicembre 2020 si può scegliere il pacchetto “Borgobrufa Benessere Coppia” comprensivo di: 1 pernottamento in camera matrimoniale in Romantic Suite con patio dotato di piscina idromassaggio a due posti e zona solarium, ricca prima colazione, cena di tre portate servite a scelta dal menù del ristorante (bevande escluse), libero utilizzo di tutti i servizi del Mondo delle Acque e del Mondo delle Saune, 1 romantico massaggio di coppia in suite (45 min.), kit benessere con morbido accappatoio, telo e ciabattine. Il tutto a partire da 330 euro a persona.
Esperienza gourmet per buongustai Scoprire il gusto dell’alta cucina in un ambiente esclusivo, una gastronomia d’eccellenza che punta sul territorio, su prodotti tipici e produttori locali. È la speciale esperienza culinaria e sensoriale che il Borgobrufa SPA Resort e il suo chef Andrea Impero regalano agli ospiti. La formula di mezza pensione che caratterizza il soggiorno nel Resort inizia dalla ricca prima colazione, a base di prodotti della campagna umbra e dolci fatti in casa, per un fantastico inizio di giornata. A cena raffinate pietanze tipiche locali o, a seconda delle preferenze, piatti della gastronomia mediterranea. Il tutto nella suggestiva location del Ristorante Quattro Sensi,elegante e luminoso, con una splendida vista su vigneti e colline.
Fino al 23 dicembre 2020 si può scegliere il pacchetto “Borgobrufa Benessere & Private Dinner” comprensivo di: 1 pernottamento in camera matrimoniale in Romantic Suite con patio dotato di piscina idromassaggio a due posti e zona solarium, ricca prima colazione, cena romantica in suite (bevande escluse), libero utilizzo di tutti i servizi del Mondo delle Acque e del Mondo delle Saune, kit benessere con morbido accappatoio, telo e ciabattine. Il tutto a partire da 280 euro a persona. A tutta privacy Privacy, intimità, riservatezza. Sono prerogative che da sempre caratterizzano il Borgobrufa SPA Resort, amplificate forse anche dal periodo che stiamo vivendo. Trascorrere un’esperienza all’insegna della totale riservatezza, avvolti nell’intimità di uno spazio esclusivo interamente dedicato: è possibile grazie al servizio effettuato direttamente in suite. Per chi lo desidera, infatti, colazione e cena saranno servite in camera, senza per questo dover rinunciare a nulla. Lo stesso avverrà per alcuni trattamenti e massaggi, da condividere anche con il partner, che saranno praticati dal personale della Spa nella comodità della propria camera. Un’esperienza originale e di sicuro effetto.
Fino al 23 dicembre 2020 si può scegliere il pacchetto “Borgobrufa Benessere Pure Privacy” comprensivo di: 2 pernottamenti in camera matrimoniale in Romantic Suite con patio dotato di piscina idromassaggio a due posti e zona solarium, prime colazioni ecene romantiche servite in suite (bevande escluse), libero utilizzo di tutti i servizi del Mondo delle Acque e del Mondo delle Saune, 1 avvolgente massaggio rilassante di coppia in Suite (45 min.), kit benessere con morbido accappatoio, telo e ciabattine. Il tutto a partire da 670 euro a persona. Charme in sicurezza Lusso, charme, comfort e… sicurezza. La vacanza al Borgobrufa SPA Resort rispetta le disposizioni e i protocolli richiesti per garantire un soggiorno di benessere in tranquillità e serenità. Ogni spazio è stato concepito da sempre per offrire i più alti standard di qualità, igiene e sicurezza; sono garantite procedure di ricambio d’aria sanificata in tutte le aree comuni grazie a uno specifico impianto certificato ed è stata aumentata la frequenza del servizio di pulizia e la sanificazione di tutti i punti di contatto.
A disposizione all’interno del Resort si trovano erogatori di gel disinfettante; tutto il personale indossa la mascherina, richiesta anche agli ospiti nelle aree comuni interne. Nelle diverse aree, dalla Spa al ristorante, gli ambienti ampi e la disposizione degli interni garantiscono le corrette distanze di sicurezza. Grandi spazi, privacy e intimità caratterizzano da sempre il Borgobrufa SPA Resort, che si estende su una superficie di 4 ettari, completamente immerso nella natura umbra. Borgobrufa SPA Resort:– Via del Colle 38, Torgiano (PG) – tel. 0759883 – www.borgobrufa.it
L’EnoArte di Elisabetta Rogai è stata la protagonista alla Tenuta Saragano a Gualdo Cattaneo (PG) nelle terre del Montefalco e del Sagrantino.
Una serie di percorsi, organizzati dalla Tenuta di Saragano e promossi dal Consorzio Tutela Vini di Montefalco, dove il primo abbinamento, in settembre, è stato con l’EnoArte di Elisabetta Rogai, l’artista fiorentina che usa anche il vino per dipingere al posto dei colori.
Un luogo incantato, la Tenuta di Saragano, una due giorni per scoprire una terrazza naturale sulla vallata guardando Montefalco, colline di ulivi d’argento, un borgo dove la vita sembra si sia fermata, una torre medioevale, filari di viti cariche di uva, un bosco intatto e un lago dove praticare la pesca, e su tutto un gioiello, l’agriturismo di charme ricavato dalla villa padronale La Ghirlanda della Tenuta nella terra di Montefalco DOC. La terra del Rosso di Montefalco e del Sagrantino oltre a celebrare la grande cultura vitivinicola locale con un omaggio anche al tartufo e ai sapori del territorio, ha ospitato, come primo abbinamento/evento, le opere dell’artista toscana Elisabetta Rogai, famosa anche all’estero, che già in passato ha unito la sua arte ad eventi legati al vino.
Sulla terrazza naturale della Tenuta di Saragano, i visitatori sono stati ospitati per un aperitivo al tramonto dopo un tour tra filari, cantina, borgo, senza tralasciare nessuna delle particolarità naturalistiche e paesaggistiche di un territorio che comprende interamente il comune di Montefalco, e in parte quelli di Bevagna, Giano dell’Umbria, Gualdo Cattaneo e Castel Ritaldi. “È stata un’esperienza straordinaria perché finalmente abbiamo avuto l’opportunità di portare per mano le persone per far conoscere le tipicità di questo territorio e i motivi perché se questa produzione è unica, non avviene per caso” ha dichiarato Guglielmo Pongelli Benedettoni, socio-proprietario di Tenuta di Saragano, un’azienda di 220 ettari con vigneti DOC e DOCG del Comprensorio del Sagrantino e oliveti con cultivar di Frantoiano, Moraiolo, Leccino e seminativi con produzioni di cereali e leguminose di alta qualità.
“Abbinamenti e Aperitivo in cantina al tramonto è stato anche un’occasione per presentare tutte le migliorie che abbiamo apportato con una ristrutturazione alla cantina che ha ospitato, durante il week end, centinaia di persone – ha continuato Ivan Vincareti, socio della Cantina Tenuta di Saragano – ripeteremo presto questo evento anche perché abbiamo registrato un sold-out praticamente immediato e siamo stati obbligati a non accettare per via delle regole anti-covid, molte persone”. Il primo step del percorso è stata la mostra dei quadri dipinti da Elisabetta Rogai nella grande cantina della Tenuta, dove l’Artista ha raccontato ai tanti visitatori come è nata, nel 2011, la sua tecnica EnoArte,la sua curiosità che l’ha fatta avvicinare al mondo del vino e i successi di questa tecnica unica che l’hanno portata ad effettuare delle performance live nel mondo, in Cina, Usa, Grecia, Giappone.
“Vivo nel Chianti e sicuramente la natura che ho intorno mi ispira ogni giorno – ha affermato l’Artista Rogai – ma anche questo paradiso mi ha preso il cuore, con il suo magico silenzio,gli ulivi, i fiori, un mondo dove il tempo si è fermato”. E dopo l’arte un tuffo nel verde, a bordo di fuoristrada, tra le viti cariche di uva, il tour approda alla terrazza naturale “Palmyra” che domina la valle, guardando Montefalco, per l’aperitivo al tramonto. Infine nella sala della Barricaia, gli ospiti hanno avuto la possibilità di abbinare il Rosso di Montefalco Doc e il Montacchiello Grechetto Doc della Tenuta di Saragano con i piatti della tradizione culinaria locale. L’evento si è svolto rispettando tutte le normative Covid con il massimo rigore. Tenuta di Saragano – Soc. Agricola Saragano di Riccardo Pongelli Benedettoni& C. s.a.s, Saragano di Gualdo Cattaneo (PG) – Tel. +39 074298453 / 98731 www.elisabettarogai.it
Il racconto di una “camminata” in terra umbra seguendo un percorso inaugurato appena terminato il lockdown. Un percorso tra Terni e Orvieto, una zona poco conosciuta dal turismo però molto suggestiva.
Camminare presuppone la presenza di quattro fattori: scarpe collaudate, zaino ergonomico, allenamento e buona compagnia.
I primi tre erano già stati rodati, il quarto era un’incognita perché non avevo mai camminato per più giorni con questi amici viandanti. È stata una scelta azzeccata, Alessio, Roberto e Silvio sono stati perfetti compagni di viaggio. Ai primi di settembre mi hanno accompagnato in questo nuovo cammino, inaugurato subito dopo la fine del “Lockdown”.
L’ideatore, Marco Fioroni, guida escursionistica e grande camminatore, ha già percorso quasi trentamila chilometri a piedi e non ha ancora compiuto quarant’anni. Ha ideato questo percorso, racchiuso fra Terni e Orvieto, per l’amore verso la sua Regione e per far conoscere una parte dell’ Umbria meno battuta dal turismo. “Il cammino dei Borghi Silenti”, questo è l’appellativo che è stato dato a questo percorso, attraversa ben dodici borghi medioevali, alcuni quasi disabitati, altri seclusi, ma tutti in perfetto stato di conservazione. È un trekking ad anello di ottantasei chilometri in mezzo alla natura, si cammina alle pendici e sulle alture dei monti Amerini, si attraversano splendidi vigneti, boschi di castagno, di quercia, si incontrano infinite varietà di alberi, aceri, lecci, roverelle e altro ancora, si attraversano pascoli d’alta quota con mucche allo stato brado e,soprattutto il silenzio, è il protagonista assoluto.
Ti fa compagnia nelle lunghe e faticose salite, nei luoghi di storia, fra rovine di età romana e resti di civiltà etrusca, nelle assolate alture e nei freschi sentieri in boschi, dove il sole, timido, si intravede fra rari squarci di cielo che ricordano mestamente, al pellegrino, che non sta vivendo in una favola. È un cammino di quattro o più giorni, che ti fa viaggiare nella storia, nella natura e nella ospitalità umbra. Quest’ultima è stata l’apice del gradimento di questo percorso, si fa un’escursione a ritroso nei puri sentimenti che tutti noi rimpiangiamo, come un ricordo dei passati decenni. Nel popolo Umbro permane la gentilezza, l’amore per il prossimo, la generosità, il rispetto per l’ospite che, come nell’antichità era considerato sacro, ancora oggi qui è guardato con benevola fratellanza. Non mi soffermo sulla descrizione delle tappe, né tantomeno sulla descrizione del cammino che, con bravura e competenza è già ben dettagliato nella guida e sul sito internet.
Permettetemi di indugiare un momento di tempo sui miei compagni di viaggio. Alessio, ventiquattro anni, la nostra mascotte. Come lui, anche Roberto e Silvio erano alla loro prima esperienza di cammino di più giorni. Ho letto nei loro occhi preoccupazione, ansia tipica dell’ignoto, del nuovo sconosciuto. A dire il vero una certa preoccupazione ce l’avevo anch’io, in particolare per Silvio, fermo da anni nella pratica dell’escursione a piedi, per motivi di lavoro. Il tutto è stato però superato brillantemente dall’intesa che si è formata fin dal viaggio di avvicinamento alla meta. Sono stati bravi, ho trovato in loro amici, fratelli, camminatori instancabili, mai un lamento, né per il caldo, né per quelle che sembravano impossibili salite, con pendenze d’alta quota. Ci ha accompagnato per ottantasei chilometri la felicità, la gioia che nasceva ad ogni superamento di difficoltà, abbiamo camminato in quattro ma l’intesa era unica, una squadra perfetta come forgiata da anni di strada percorsa insieme.
Sono felice, ho trovato i miei compagni di viaggio ideali, con loro sento che potrò in futuro affrontare qualunque percorso e qualunque avversità,perché, come diceva Nietzsche, “Tutti i grandi pensieri sono concepiti mentre si cammina”. Esorto dunque, quanti leggeranno questo articolo, a riprendere il controllo della loro vita, che si realizza tornando ai primordiali rapporti con la natura, alla prima sfida che la vita ci pone, fare i primi passi, perché il camminare, il contatto dei piedi e del corpo con la terra madre è come un piacevole viaggio che ci riporta nel grembo materno, il momento più magico, appagante e affascinate nella vita di ogni essere vivente.