The Tatler: il ritorno

di Jacopo Scafaro
Ieri, martedì 29 settembre, su Radio Vertigo One, è ripresa la trasmissione The Tatler con Jaco & Picci. Oggi Jacopo Scafaro ci racconta questa prima puntata.

Il meglio deve ancora venire.

Ci eravamo lasciati così ad agosto, pronti a prenderci una pausa, reduci dalla prima stagione di THE TATLER in onda su Radio Vertigo One (la prima web radio italiana certificata onda Simone Camussi).
Le ferie ci hanno fatto bene, siamo tornati più carichi che mai, con tante idee nuove e progetti che arricchiranno sempre di più il programma.
La prima novità che abbiamo presentato ai nostri fedeli e coraggiosi (perché si, per ascoltarci ci vuole coraggio) ascoltatori è stata la neonata collaborazione con Antica Sartoria di Positano di Giacomo Cinque.

Giacomo e la sua famosissima azienda ci ha fornito una serie di bellissime camicie, che noi di volta in volta indosseremo in trasmissione, cercando con i fantastici colori e temi dei capi, di portare allegria e colore anche nei giorni più cupi e tristi.
Siamo davvero orgogliosi di questa collaborazione, perché un brand così importante, italiano per di più, ci ha dato fiducia e noi The Tatler cercheremo di non sprecare questa opportunità.
Come dicevamo nuova stagione: Jack Ohma (ovvero Riccardo Ramagna) ci ha regalato una nuova base, la nostra, che ci accompagnerà per tutta la nuova stagione.
Ragazzi se potete ascoltatela, è un mix di musica, generi che vale davvero, in poche parole: spacca.

Non è The Tatler senza rubriche e siamo partiti subito alla grande: la prima riguarda le giustificazioni più strane fornite a scuola, come ad esempio: “Assenza 30 maggio per motivo sportivo: salto del compito” ed ancora “Giustifico l’entrata in ritardo per problemi con la cerniera lampo”.
Altra rubrica sono le recensioni assurde che si trovano su internet, questa volta l’ospite d’onore sono gli orsetti gommosi dell’HARIBO, ecco per voi una tra le più assurde: L’esordio è ero incollato alla tavoletta del water, con Satana tra le natiche”. Alla fine di un episodio violento di diarrea “strisciavo sul pavimento”. Conclude, in tono accorato “mangiate due orsetti gommosi alla volta, tre, se siete coraggiosi. Ma PER L’AMOR DI DIO non mangiatene di più!”. Al saggio consiglio si aggiunge quello di un ennesimo utente che ha avuto qualche problemino all’apparato digerente dopo un tete-à-tete con gli orsetti gommosi.

Per scoprire le altre rubriche che svariano tra alieni, viaggi e vizi reali, andate ad ascoltare la replica sull’App di Radio Vertigo One, vi faremo compagnia ovunque.
Vi lasciamo con una frase del grande ed unico Bud Spencer che abbiamo fatto nostra: “La regola di vita dev’essere solo una: Futtetinne”.
Mi raccomando che nessuno fermi mai la musica, perché porta sfiga.
Tenete botta, sempre.
A presto.

Un autunno targato RP

di Roberta Pelizer
Settembre porta alla ripresa delle attività del brand RP e ciò che sta iniziando a “bollire in pentola” ce lo racconta Roberta Pelizer, titolare del brand, nella rubrica di oggi.

Buongiorno cari lettori, con l’inizio del mese di settembre ripartono anche tutte le attività del brand RP.
Riguardo alla EVENT  lo scorso 1° settembre abbiamo realizzato uno shooting – il secondo – per Antica Sartoria Positano del quale vedrete nei prossimi giorni gli scatti e l’articolo dedicato.

A breve organizzeremo una riunione con tutto lo staff tecnico per pianificare gli eventi da qui a fine anno e abbozzare le proposte per i primi mesi del 2021.

Personalmente sto fissando qualche colloquio in sede per l’assunzione di nuovo personale da inserire alla EVENT e alla INFISSI, con i quali tra l’altro come sapete stiamo crescendo in maniera significativa.

Una novità riguarda, invece, la RP CALCIO.
Presto giocheremo in un torneo di calcio a 5 e a giorni disputeremo la finale di campionato.
Ci auguriamo di giocare anche i playoff con l’intento di andare a Rimini per le finali nazionali.

Dalla prossima settimana riprenderemo anche le trasmissioni a Radio Vertigo One – “Roby Sing & Song” e “The Tatler”.
Jacopo ed io e abbiamo in serbo tante belle idee e soprattutto non mancheranno gli sketch un po’ trash.
Seguiteci sui nostri social per rimanere informati su tutte le nostre attività.

The Tatler: il meglio deve ancora venire

di Jacopo Scafaro
Oggi il nostro redattore Jacopo Scafaro ci racconta la puntata di ieri di The Tatler, l’ultima prima della pausa estiva.

Eccoci arrivati all’ultima puntata prima della pausa estiva. 
Le sognate vacanze… per altri !

Come ogni martedì, puntuali come il prolungamento dello stato di emergenza i The Tatler sono tornati in onda su RadioVertigo One (la prima Web radio certificata in Italia). 
Oggi sarà un articolo molto diverso dal solito, non starò a dilungarmi molto sulla puntata ed i suoi argomenti (che potete trovare in replica e sul podcast grazie all’app della radio), ma sul perché io e Picci andiamo in diretta
C’è la necessità ogni tanto di dover raccontare le cose, belle e brutte che siano: abbiamo cercato in questi mesi di farvi sorridere, ridere, riflettere ed anche  discutere con noi

Abbiamo raccontato le cose dal nostro punto di vista, in modo imparziale.
Vi abbiamo fatto conoscere artisti nuovi che meritano giustamente lo spazio per emergere; questo anche grazie a persone come Clarissa D’Avena che hanno creduto in noi e ci hanno affidato i loro ‘talenti’ musicali in diretta. 
Abbiamo avuto là possibilità di confrontarci, musicalmente e non con Big della musica italiana, come Dodi Battaglia e Le Vibrazioni
Per noi pischelli di provincia è stato un arricchimento musicale ed umano pazzesco. 
Insieme ci siamo fatti compagnia durante il covid, uscendone tutti diversi, non dico migliori o peggiori, ma ognuno diverso interiormente

Abbiamo proposta la nostra musica, quella che per noi è importante, quella che ci ha fatto crescere, quella che ci ha regalato emozioni, quella che nei momenti belli o brutti ascoltiamo.
Abbiamo fatto un viaggio musicale, nei decenni della musica italiana, la nostra, e ci siamo resi conto ancora una volta, che belli e bravi come noi italiani, non c’è né in giro.
Abbiamo, abbiamo, abbiamo, fatto. 
Ma senza Simone Camussi (il direttore di RadioVertigo One) non avremmo fatto un emerito cazzo. 

Ci ha insegnato questo mestiere, ci è stato vicino, supportato, sopportato e noi non possiamo che non ringraziarLo
Ci sarebbero ancora mille cose da dire o raccontare, ma questo non è un addio è solo un arrivederci a settembre
Torneremo più belli, più in forma, più maturi e con altre mille idee. 
Perché fermare la musica porta sfiga e comunque il meglio deve sempre venire.
Tenete botta, a presto. 

The Tatler: in viaggio con la musica

di Jacopo Scafaro
The Tatler esce eccezionalmente di mercoledì e il nostro redattore Jacopo Scafaro ci racconta la puntata andata in onda ieri su Radio Vertigo One.

Siamo agli ultimi giri di corsa con The Tatler, ancora una puntata e poi ci fermeremo per la pausa estiva, che servirà per ricaricarci e ripartire con nuove energie ed idee.

Ma nel frattempo ieri, martedì 21 Luglio 2020, è andata in onda un’altra puntata molto, molto particolare.
Abbiamo continuato il nostro viaggio nella musica italiana, andando a riscoprire il decennio appena concluso, anni in cui la musica italiana ha subito un’incremento di artisti, anche grazie ai numerosi talent show, vero grande boom degli ultimi anni.
Ma la musica ci accompagna sempre, ed allora ci è venuto in mente di ripercorre le più grandi manifestazioni sportive (Mondiali, Olimpiadi) attraverso gli inni ufficiali creati apposto per quegli eventi, come ad esempio: Waka Waka per i Mondiali in Sud Africa, oppure Barcellona di Freddy Mercury per la olimpiadi in Spagna.
Come sempre, abbiamo snocciolato un pò di news con le nostre mitiche rubriche, partendo da i posti più strani da visitare.

Ad esempio a Hakone Kowakien Yunessun, Giappone esiste un parco tematico giapponese dedicato al benessere dove i visitatori possono godersi un’interessante combinazione di varie sorgenti calde unite ad una strana opzione, quella del “Noodle Bar”. Qui potrete addirittura nuotare in una ciotola di Ramen.
La vasca potrebbe avere un odore invitante, ma sarà meglio che teniate la bocca chiusa!
Invece se passate dagli U.S.A. andate a trovare Mike Carmichael e sua moglie Glenda che posseggono la più grande “palla” di vernice del mondo!
Questo oggetto era originariamente una pallina da baseball, coperta poi di vernice dal figlio di 3 anni della coppia; 30 anni dopo, questo blob ha oltre 20.000 strati e non ha solo attratto l’attenzione degli esperti del Guinness dei Primati, ma anche di tanti visitatori che vengono ad aggiungere la propria mano di vernice a questa mostruosità!
Altra rubrica sempre molto gradita è quella dedicata, al sesso, Niente di esplicito, solo notizie successe davvero che meritano d’essere raccontate.

La 42enne russa Tatiana Kozhevnikova detiene il record di vagina più forte del mondo, inserito anche nel Guinness dei Primati. La Kozhevnikova riesce ad alzare 14Kg con la vagina. La donna ha spiegato che ha iniziato a esercitarsi dopo la nascita del figlio, poiché sentiva di avere perso tonicità nei muscoli delle parti intime, e ci ha preso gusto.
È proprio il caso di dire “che patatona!”
Guarda un porno e riconosce la moglie, è successo ad un egiziano che aveva deciso di mettersi alla ricerca di pornografia in Internet per la prima volta, spinto dalla curiosità (anche apparentemente perché ultimamente sembra le cose non andassero nel migliore dei modi con la moglie). L’uomo si era messo alla ricerca di filmati all’interno di un internet cafè, presso il Cairo, ed ha trovato più di quel che desiderava.

Infatti, ha cliccato su un filmato amatoriale, spinto da una certa somiglianza della protagonista con sua moglie: dopo aver cliccato, l’uomo ha visto non solo che la protagonista era proprio sua moglie, ma che il protagonista non era certamente lui. Per lo shock, l’uomo è caduto dalla sedia (speriamo dopo essersi riabbottonato i pantaloni…) ed ha dovuto essere soccorso dai presenti.
Che dire amici, per riascoltare la puntata andate a scaricare l’App di RadioVertigo1 (la prima web radio italiana diretta da Simone Camussi), noi ci vediamo la settimana prossima.
E mi raccomando: Tenete botta, sempre!

The Tatler: dal 2000 ad oggi con Fader

di Jacopo Scafaro
Come ogni martedì chiudiamo la programmazione della nostra rivista con l’articolo di Jacopo Scafaro che ci racconta la puntata odierna di “The Tatler” andata in onda questa mattina su Rafio Vertigo One.

Sono i primi anni del 2000, ma preferiamo chiamarli anni Zero perché allo scattare del nuovo millennio il mondo intero è stato attraversato da uno spirito di rinascita senza pari.

Importanti e numerosi sono gli avvenimenti storici del periodo: la paura per il millennium bug viene spazzata via dalla nascita di Wikipedia, il crollo delle torri gemelle a New York ridimensiona il concetto di democrazia estesa, la musica rap tallona il pop, Harry Potter e gli smartphone sono i fenomeni più diffusi in occidente.
Ancora, muore Papa Giovanni Paolo II nel 2004 mentre la particella di Dio (il bosone di Higgs) si mette in mostra al CERN, il riscaldamento globale risveglia le coscienze ecologiste a chilometro zero, la caccia al fondatore di Al-Qaida Osama Bin Laden non è ancora terminata (2 maggio 2011) e contemporaneamente aziende private come la Virgin Galactic pianificano i primi voli turistici nello spazio.
Come avete potuto capire nella trasmissione di oggi di THE TATLER abbiamo dedicato l’intera puntata agli anni 2000, continuando il nostro viaggio – intrapreso qualche settimana fa – a raccontarvi la musica italiana, suddivisa per decenni.
Appunti la musica, in quel decennio entra in crisi il teen pop, che vedeva allora come maggiore esponente una giovane Britney Spears, artista di grande impatto per la cultura pop dell’intero decennio. Continua con un grande successo l’R&B, grazie ad artisti come Chris BrownNe-YoUsherBeyoncé e Alicia Keys. Sempre a partire dal 2000 torna in voga anche il rap, che viene trainato da artisti come Eminem e 50 Cent.

Il 25 giugno 2009 muore il Re del Pop, Michael Jackson, stroncato da un attacco cardiaco dovuto ad un’intossicazione da Propofol. Il suo medico personale, Conrad Murray, è stato condannato a 4 anni di carcere per omicidio colposo.
Il già citato Eminem è l’artista più venduto del decennio, con un totale di 32,2 milioni di album venduti.
Per quanto riguarda la musica dance si registra un elevato successo dell’house music sia nelle sue forme più pure sia, verso la seconda metà degli anni 2000, nelle sue forme più elettroniche e commerciali con generi come l’electro house e la tech-house.
Questo viaggio è stato arricchito dalla presenza di Federico Robutti in arte FADER, ospite oggi a RadioVertigo One (la prima web radio italiana certificata diretta da Simone Camussi).
Giovane Rap di Alessandria, ci ha deliziato con sui tre singoli (Letto di Spine, Errore e Pinnacoli), con un freestyle improvvisato e con la sua visione della musica a 360 gradi.

FADER

Seguite Federico su tutti i suoi canali social (Instagram: thatsfader, YouTube e Spotify), questo ragazzo merita attenzione, perché i suoi testi raccontano anche di noi.
Un grazie va a Sami Sghaier che ha passato tutta la mattinata a fare foto durante la diretta: se avete bisogno di un fotografo contattate lui, non ve ne pentirete.
Abbiamo realizzato un mix di canzoni anni 2000 (La Vasca, Dedicato a Te, Vamos a Bailar, Tre Parole, La canzone del capitano, ma anche Www.mipiacitu, By the Way, American Idiot) e Dance 2000 (L’Amour Toujours, One more Time, Satisfaction, ecc).
Riascoltatele scaricando l’app della radio, non ve ne pentirete.
Che dire, anche oggi è stata una puntata scoppiettante ed elettrizzante, perciò noi vi salutiamo e vi diamo appuntamento alla settimana prossima.
E ricordate, fermare la musica è da sfigati e porta pure male.
Tenete botta, sempre
.

The Tatler: la musica ed il ricordo per Ennio Morricone

Riceviamo e pubblichiamo
Come ogni martedì il nostro redattore Jacopo Scafaro ci porta nel mondo di The Tatler…

La musica è presente nella vita di tutti senza fare differenze di età o genere, è un mezzo comunicativo capace di coinvolgere soprattutto emotivamente l’ascoltatore. Gli adolescenti ad esempio vedono nella musica una specie di rifugio, un mezzo per rilassarsi e un modo semplice e piacevole per estraniarsi dal mondo nei momenti più difficili, in quei momenti nei quali non si vorrebbe sentire nessuno e si desidera solo allontanarsi dai problemi reali.
La musica quindi è relax, riposo e serenità, ma anche rumore, divertimento e sfrenatezza, basti pensare alla musica delle discoteche, con un volume così alto che all’uscita fischiano le orecchie. La musica è sempre stata presente nella vita degli uomini nel corso della storia, e conta numerosi generi diversi a seconda della tradizione popolare, dell’area geografica e dell’epoca in cui essa viene composta.

Oggi durante la consueta puntata di The Tatler, in onda su RadioVertigo1 (la prima web radio italiana certificata in Italia, diretta da Simone Camussi) la musica è stata messa al centro di tutto.
Proseguendo lungo i viali del ricordo, abbiamo dedicato gran parte della trasmissione agli anni 90: abbiamo ballato, argomentato ed ascoltato le più belle Hit italiane di quel decennio (Un’estate italiana, Quattro amici al bar, Certe Notti, L’ombelico del mondo, Hanno ucciso l’uomo ragno, ecc, ecc) per arrivare poi alla pura dance di quei fantastici anni 90.
Baby, Baby e Rhythm of The Night di Corona, Blu Da Ba dee degli Eiffel 65, Around The World dei Daft Punk sono solo alcune delle hit che in quegli anni ci hanno fatto ballare e sognare.

Ma oltre alla musica, come sempre, abbiamo anche delle rubriche molto particolari: la prima riguarda gli errori fatti durante la maturità (parlando di 1984 di Orwell, una ragazza ha chiamato ripetutamente in causa il protagonista Will Smith (proprio lui, l’attore) invece che Winston Smith; evidentemente si tratta di una sua grande fan, oppure, sulla Guerra Fredda e sull’interpretazione dell’aggettivo “fredda”: secondo il primo maturando, l’aggettivo è riferito al fatto che la Guerra fu combattuta “senza sentimento”, in maniera crudele e distaccata; mentre per il secondo, un po’ più pratico, la Guerra è così chiamata perché ha avuto come luogo di svolgimento la Siberia).

Tornando alla musica, la seconda parte di trasmissione, è stata interamente dedicata al ricordo del Maestro Ennio Morricone ( scomparso domenica notte).
Abbiamo cercato attraverso le sue canzone, le sue colonne sonore, di ricordarlo a modo nostro: oltre 500 canzoni scritte, due Oscar, 10 David di Donatello, ed altri infiniti premi.
La sua dipartita è una perdita mondiale per la musica, al pari di Mozart e Beethoven.
Senza di lui sarà un mondo molto più triste, povero musicalmente e culturalmente.
Non possiamo che dirgli solo GRAZIE.

Se vi siete persi la puntata, andate a riascoltatela sul podcast che trovate nell’app di Radio Vertigo.

Vi lasciamo con una frase di Arthur Schopenhauer diceva: «Non esprime adunque la musica questa o quella singola e determinata gioia, questo o quel turbamento, o dolore, o terrore, o giubilo, o letizia, o serenità; bensì la gioia, il turbamento, il dolore, il terrore, il giubilo, la letizia, la serenità in sé stessi, e, potrebbe dirsi, in abstracto, dandone ciò che è essenziale, senza accessori, quindi anche senza i loro motivi. Perciò noi comprendiamo la musica perfettamente, in questa purificata quintessenza».
Tenete botta, sempre.
E ricordate non ascoltare ed apprezzare la musica è da sfigati e porta sfiga.

The Tatler: con le Vibrazioni nel cuore della musica

di Jacopo Scafaro
Un problema tecnico ha fatto slittare a oggi la rubrica The Tatler ma non cambiano i contenuti e Jacopo Scafaro ci racconta la puntata di ieri nel corso della quale ha, anche, intervistato Francesco Sarcina leader de Le Vibrazioni.

Trasandata commessa di libreria in bilico tra studi di filosofia e una carriera da modella che, grazie agli insegnamenti del suo fotografo -pigmalione, ispirato dalla figura di Richard Avedon e interpretato da Fred Astaire, diventerà una sofisticata mannequin in abiti Hubert de Givenchy.
Parliamo naturalmente di Funny Face (Cenerentola a Parigi, 1956) dove una smagliante Audrey Hepburn consolidava il suo rapporto con il couturier francese che aveva conosciuto al tempo di Sabrina (1954): da quel momento avrebbe vestito solo Givenchy dentro e fuori dai set.
La moda faceva nel cinema un salto. E senza ritorno.

Bentornati amici di The Tatler, per voi abbiamo preparato una puntata molto particolare dettata anche dalla presenza di Roberta Pelizer, venuta a farmi compagnia causa l’assenza – per lavoro – di Picci.
La prima parte, come già scritto nell’introduzione, è dedicata al connubio fantastico e imprescindibile che è quello tra il cinema e la moda.
Prima la moda entra nel plot dei film (il recente Il Diavolo veste Prada, è solo l’ultimo di una serie di cui Funny Face è una delle prime pietre miliari) e poi, come un esercito, gli stilisti invadono lo schermo: Armani, Brioni, Cerruti, Chanel, Fendi, Ferragamo, Gaultier, Gucci, Krizia, Prada, Valentino, Versace e molti ancora. Per alcuni è un vero sodalizio, un vero e proprio amore.
Oggi la moda, apprese le regole del gioco, fa cinema anche meglio del cinema; utilizza attori e registi per corti in cui si condensa la forza del marchio, con una capacità evocativa che li renda virali.
È poi recente l’affermazione del regista Baz Luhrmann: “per me la moda è sempre stata qualcosa che va oltre l’abbigliamento”.
Ma il programma come tendiamo sempre a ribadire, gira attorno alla musica; senza di Lei non possiamo stare.

Per questo il secondo slot è stato incentrato su come la musica, nei decenni è cambiata: con vari medley fatti in casa, abbiamo fatto un viaggio negli anni 60, 70, 80 della musica italiana.
Abbiamo scelto tre canzoni per ogni decennio (per le altre andate a scaricare il podcast sull’app di Radio Vertigo 1 – la prima web radio italiana certificata in Italia diretta da Simone Camussi): Mi ritorni in mente di Lucio Battisti (anni ’60), Triangolo di Renato Zero (anni ’70) e Almeno tu nell’universo di Mia Martini (anni ’80’).
Come promesso, stiamo cercando d’intervistare i Big della musica italiana durante il nostro programma.
Oggi abbiamo avuto l’onore di avere Francesco Sarcina de Le Vibrazioni.
Francesco si conferma essere quella splendida persona che si vede in televisione: gentile, spigliato, simpatico.

Ci ha raccontato di come è nato l’ultimo singolo “Per fare l’amore” (scritto da Francesco Sarcina durante il lockdown insieme a Roberto Casalino e Davide Simonetta).
Con lui abbiamo anche toccato un argomento molto spinoso, ovvero il totale abbandono da parte delle istituzioni nei confronti del mondo/comparto musica e spettacolo.
Francesco ha sottolineato come gli artisti, durante il lockdown abbiano contribuito a tenere compagnia agli italiani, facendo dirette instagram, concerti sui balconi; in pratica hanno aiutato le persone a sentirsi meno sole e più vicine.
A breve partirà il nuovo tour de Le Vibrazioni; c’è molto emozione da parte loro di poter tornare finalmente a cantare live con i propri fan; ovviamente suoneranno le loro migliori hit.

Come ultima domanda gli abbiamo domandato un episodio curioso successo alla band durante un tour: ci ha raccontato di quando presi dalla fretta, hanno dimenticato il chitarrista in autogrill.
E così con qualche risata si è conclusa l’intervista con una delle voci più importanti del panorama italiano.
Prima di lasciarci vi raccontiamo alcuni degli errori più assurdi commessi durante l’ultima esame di maturità: ‘I Malavoglia’ sono stati scritti da D’Annunzio e non da Verga, Leopardi era un Illuminista, il famoso ‘ideale dell’ostrica’ di Verga diventa ‘la storia della cozza’ e per finire “Dante è nato a Milano”.

Siamo anche oggi giunti a questo sunto della puntata andata in onda martedì 30 giugno 2020 su RadioVertigo1.
Vi lasciamo con una frase di Yves Saint Laurent: “Il più bell’abito che può abbigliare una donna sono le braccia dell’uomo che ama. Ma, per chi non ha la possibilità di trovare questa felicità, io sono qui.
E ricordate non ascoltare e apprezzare la musica è da sfigati e porta sfiga.
Tenete botta, sempre.

The Tatler: molto più di semplici cartoni animati

di Jacopo Scafaro
Il nostro redattore ci racconta la puntata di oggi di “The Tatler” andata in onda su Radio Vertigo One. Tema i cartoni animati…

Ci sono film d’animazione che ti hanno toccato le corde dell’anima. Che ti hanno fatto ridere, piangere, sognare molto più di altri. Che riguarderesti mille volte senza mai stancarti e di cui sai le battute a memoria. Be’, se ti piacciono così tanto forse è perché mettono in scena sentimenti, relazioni, situazioni che ti appartengono, o ti riguardano molto da vicini.
Bentornati amici e amiche di The Tatler.
Oggi è andata in onda una puntata nostalgia: i cartoni animati, quelli di una volta e le storie dei film d’animazione di adesso.
Alzi la mano chi non ripensa con nostalgia a quei pomeriggi, insieme all’amico del cuore o con il proprio fratello o sorella, passati davanti alla televisione per guardare i cartoni animati preferiti;da Dragon Ball a Rossana, da Lady Oscar a Piccoli Problemi di Cuore, da Mila e Shiro a Heidi o Lupen III.

Meravigliosi ricordi d’infanzia che fanno parte della vita di tutti noi e ai quali ogni tanto si pensa con quella sana “nostalgia canaglia”.
Perché diciamocelo, i cartoni animati, così come anche le fiabe, hanno il potere di collegare l’infanzia al mondo degli adulti, rendendolo un “pochino” più comprensibile.
È da tanto che io e Picci volevamo realizzare delle puntate (si al plurale perché racchiudere tutto questo in una sola sarebbe impossibile ed anche oltraggioso) su questo argomento, in quanto, riguardano tutti noi.
Ma i cartoni animati, senza le loro sigle, canzoni non esisterebbero.
Anni fa ho avuto un battibecco in cui mi dicevano se “era normale alla mia età“ ascoltare ancora le canzoni dei cartoni animati; io ho risposto che forse l’anormale è chi smette d’essere, qualche volta, ancora un bambino. Perché se smettiamo d’esserlo, la persona adulta che siamo è solo una versione molto triste.
Si chiamavano Anime, ed erano tutti giapponesi i cartoni animati che si impadronirono della TV italiana dalla fine degli anni ’70. I bambini ne andavano pazzi.

La prima a muoversi fu la Rai, poi seguì Mediaset, perché costavano poco e rendevano molto in termini di gradimento. La cosa singolare fu anche l’incredibile successo discografico delle sigle che aprivano e chiudevano questi cartoni animati. Successi da centinaia di migliaia di copie, e tutto di copyright italiano, poiché sia la Rai che Mediaset non erano interessate a questo business, e aprirono le porte alle etichette che proponevano, appunto, sigle in italiano “personalizzate”.
L’interprete regina fu e rimane Cristina D’Avena. Non pensiate che fosse facile scrivere questo genere di canzoni, bisognava avere un talento speciale, bisognava sapere quali elementi usare, sia per la musica che per le parole. Due maestri del genere sono Ninni Carucci e Luigi Albertelli.
Appunto le sigle, abbiamo cercato a modo nostro di far ascoltare (e potete riascoltare la puntata scaricando il podcast sull’app di Radio Vertigo One, la prima web radio italiana) le migliori: missione fallita. Sono così tante che alcune mancano e prossimamente le rimetteremo.
Arale, Rossana, Dragon Ball, Conan, i Puffi ma anche l’Uomo Tigre, Ufo Robot, sono sigle memorabili che resteranno per sempre impresse nella memoria di tante persone e speriamo anche in quella di futuri bambini.
Ma i cartoni, se fatti bene possono diventare tranquillamente dei veri e propri film, per i messaggi che riescono a trasmettere.

Una caratteristica unica dei film Pixar è quella di essere un genere a parte, film che si possono confrontare prima di tutto e spesso soltanto tra di loro. E il carattere distintivo di questo genere non è tanto la tecnica, che pochi percepiscono a livello conscio e valorizzano nel confronto con altri titoli d’animazione, quanto la capacità delle storie di essere uniche, originali, fuori dall’ordinario se non straordinarie, pur richiamando valori e sentimenti comuni. La tecnica è al servizio di queste storie e dei sentimenti che raccontano.
Amiamo i film Pixar perché ci fanno prendere il volo, come ad nel caso di Up, poi questo è vero in senso letterale, verso un mondo migliore, che eredita alcuni dei tratti migliori proprio di quella tradizione Disney oggi tanto e troppo criticata per un buonismo che molti vogliono rinnegare, credo per motivi che in realtà non hanno nulla a che vedere col fatto che, in un mondo migliore, staremmo tutti meglio.
In conclusione perché amiamo i cartoni animati o film d’animazione? Prendiamo come esempio Toy Story.
Non è solo una divertente storia a cartoni animati: non è solo le buffe espressioni di Woody, il cinismo di Mr. Potato, l’esaltazione di Buzz o la nevrosi di Rex; non è soltanto i mille, divertentissimi sketch o le splendide scenografie.

È, soprattutto, una storia di amicizia, di legami, di paura dell’abbandono e del modo in cui vi si può reagire. Si tratta, come detto, di sentimenti e caratteristiche maledettamente umane, che tutti noi possiamo facilmente ritrovare in questi datati pupazzi nati quando eravamo piccoli.
Toy Story, in fondo, racconta di noi. Ed è per questo che lo amiamo così tanto, lui come tanti altri cartoni.
Prima di salutarci vi consiglio di guardare il video postato sotto, perché i cartoni animati hanno un pregio: dare speranza ed è anche un modo per ricordare il grande Fabrizio Frizzi, voce di Woody in Toy Story.
A presto e mi raccomando: Tenete botta, sempre.

The Tatler: suonando tra le notizie

di Jacopo Scafaro
Eccoci all’ormai tradizionale appuntamento con The Tatler. Anche oggi il nostro redattore ci racconta la puntata andata in onda oggi su Radio Vertigo One.

Dove le parole non arrivano, ci arriva la musica.
Potrebbe essere questo il sunto di chi, conduce un programma in radio: esporre, far conoscere argomenti che in pochi sanno, e dove serve far parlare solo la musica.

Bentornati cari amici e amiche all’appuntamento settimanale con The Tatler – programma che va in onda su Radio Vertigo One – in versione scritta.
Molta carne al fuoco come sempre.
Come primo argomento ci siamo occupati del flash mob di protesta che si è svolto lunedì mattina da parte degli infermieri, per chiedere un giusto riconoscimento sociale e contrattuale ed anche per ricordare i colleghi venuti a mancare durante il Covid.
É doveroso ascoltarli da parte delle istituzioni e dare voce alle loro richieste.
La musica come dicevamo prima ha sempre un ruolo centrale nel nostro programma: da qualche puntata stiamo mischiando nuove uscite (come le nuove di Gabbani, Lady Gaga, J-Ax, ecc ecc) a pezzi storici.

Storici come “Notte prima degli esami” che abbiamo dedicato a tutti i maturandi che in questi giorni stanno affrontando gli esami dopo essere stati in casa tanto tempo; sembrerà banale passare questa canzone, ma la notte prima degli esami rappresenta uno snodo cruciale per ogni ragazzo, che, a distanza di anni ricorderà con nostalgia, com’è successo a me e Picci stamattina in diretta.
Ma non esistono solo i big, ci sono anche giovani promettenti che meritano ed hanno il diritto di farsi conoscere, noi oggi abbiamo avuto ospite Andrea Mietta in arte Peligro (che in spagnolo vuol dire pericolo), un ragazzo molto umile e pieno di talento. Il suo ultimo Ep “Respiro” è un viaggio tutto da conoscere, ed il viaggio comincia con “Dietro” “Una rumba travestita da reggaeton fa da sottofondo ad una riflessione sull’importanza di lasciarsi alle spalle ciò che ci ha fatto soffrire per impedire al passato di tormentare il presente e pregiudicare il futuro, occorre imparare dagli errori e non buttare il proprio tempo per i rimpianti”, cosi ci racconta Andrea.

The Tatler lo sapete è riflessione, discussione, indagine ma è anche “follia”, ovvero andare a raccontarvi quelle notizie un po’ scomode, un po’ strane per farvi sorridere.
La prima riguarda le news sul sesso, come quella che andiamo a descrivervi: un ragazzo ed una ragazza vietnamiti hanno dovuto ricorrere imbarazzati alle cure del pronto soccorso, dopo essere rimasti feriti facendo sesso. Come? I due avevano tentato di usare un sacchetto di plastica al posto del preservativo. I due giovani sono stati costretti a rivolgersi ad un ospedale, dove sono stati curati entrambi per lesioni ai genitali e sottoposti a terapia antibiotica per prevenire il rischio di infezioni. Ironia della sorte, i due avevano deciso di usare il sacchetto di plastica perché “troppo timidi” per andare a comprare dei preservativi. Morale della favola, col sesso non rischiate, fate lo cose per bene.
La seconda invece riguarda il riciclaggio, tanto richiesto da tutti: un distillatore australiano ha deciso di portare il concetto di riciclo ad un livello completamente nuovo, prendendo il vino sputato in una conferenza di degustazione di vini e trasformandolo in uno spirito chiamato Kissing a Stranger. Peter Bignell ha avuto questa idea mentre era in un gruppo a degustare vini. Come da tradizione, nella degustazione, la maggior parte veniva sputata in un secchio. Questa pratica consente agli assaggiatori di provare molti vini diversi evitando l’ubriachezza. Per Bignell, però, si trattava di uno spreco. Non si butta via niente.

Abbiamo poi parlato di tante altre cose, ma le righe a nostra disposizione sono esaurite.
Seguiteci sui nostri canali social e su www.radiovertigo1.com, la prossima settimana vi avviso già che sarà una puntata molto particolare: dedicata interamente ai cartoni animati.
Perciò per entrare nel mood, come si legge nelle avventure di Peter Pan: “Non smettere di sognare, solo chi sogna può volare.”
Tenete botta, sempre.
A presto.
p.s. Ricordate: La musica non deve mai fermarsi. Anche perché se la si ferma, porta una sfiga terribile.

The Tatler: con Dodi Battaglia, parliamo di musica

di Jacopo Scafaro
Oggi a Rado Vertigo One per la trasmissione The Tatler Jaco e Picci hanno intervistato Dodi Battaglia… quello dei Pooh e il nostro redattore Jacopo Scafaro ce lo racconta.

La musica non deve mai fermarsi.
Anche perché se la si ferma, porta una sfiga terribile, parola di Dodi Battaglia.
Come già annunciato nelle settimane scorse, è stato lui l’ospite d’onore della puntata odierna di The Tatler andata in onda, come sempre su Radio Vertigo One (la prima web radio italiana certificata in Italia e diretta da Simone Camussi).
Una puntata molto speciale ed anche sognata, perché se mesi fa quando abbiamo cominciato con il programma, ci avessero detto che avremmo intervisto Dodi Battaglia, ci saremmo fatti, io e Picci una grossa risata.
Invece è successo.

Prima dell’intervista abbiamo parlato dell’emozioni che la musica regala, più precisamente della sensazioni che provoca ascoltare un brano; uno studio ha rilevato che in noi scaturisce: divertimento, gioia, erotismo, bellezza, rilassatezza, tristezza, fantasia, trionfo, ansia, paura, fastidio, ribellione ed energia.
Qualche esempio? Le quattro stagioni di Vivaldi fanno sentire gli ascoltatori pieni di energie; Rock the Casbah dei Clash li fa sentire carichi; Somewhere Over The Rainbow provoca gioia.
L’heavy metal, invece, viene associato a un sentimento di ribellione, mentre la musica del film Psycho suscita paura, come del resto è normale, visto il tipo di film.
Ma la musica serve anche per ricordare, infatti abbiamo trasmesso la canzone “Glory” di Common  e John Legen, oscar alla miglior canzone per il film “Selma” che narra di quando M.L. King decise di sostenere il movimento che da tempo lottava a Selma contro l’ostruzionismo dei bianchi per impedire l’iscrizione dei neri ai registri elettorali, per ricordare l’ingiusta e barbarica morte di George Floyd. Perché noi come The Tatler ripudiamo qualsiasi forma di razzismo.

La musica già, la musica, senza d’essa sarebbe un mondo triste, cupo, deprimente. Ma per fortuna ci sono artisti che ancora dopo tanti anni riescono a trasmetterti passione ed amore per essa.
Ed uno di questi come già annunciato prima è Dodi Battaglia.
Averlo avuto ospite stamattina è stato un onore perché, durante i 40 minuti di chiacchierata con lui, abbiamo potuto assaporare della grandezza dell’artista che è, ma soprattutto della sensibilità che ha come essere umano.
Consiglio a tutti di riascoltare il podcast della puntata odierna che trovate su www.radiovertigo1.com, con lui abbiamo fatto un viaggio non solo musicale, ma anche emotivo.
Abbiamo parlato di cosa trasmette e sa dare la musica, della potenza emotiva che un concerto live può trasmettere, dell’amore che i fan riescono a dare all’artista e viceversa. Proprio da questo ultimo punto sono nati i due ultimi album pubblicati da Dodi: Perle e Perle 2 (uscito qualche giorno fa). I suoi fan chiedevano in continuazione come mai tali canzoni non venivano eseguite durante i suoi concerti, da qui la provocazione dell’ex Pooh: “scrivetemi su un foglio quale canzone vorreste”; così è nato Perle.

Una selezione di canzoni meno famose dei Pooh, ma non per questo meno belle o importanti, un modo anche per ricordare e far conoscere ai più giovane che grande artista e paroliere era Valerio Negrini (batterista, voce e poi solo paroliere dei Pooh).
Dodi Battaglia è un artista con l’A maiuscola, parlare con lui è stato un arricchimento culturale molto, molto interessante e per questo lo ringraziamo.
Come ultimo argomento abbiamo dato spazio al flash mob che si terrà lunedì 15 Giugno 2020 in Piazza Libertà ad Alessandria da parte degli infermieri. Questa manifestazione è un modo per far sentire la loro voce: dimenticati prima del Covid, eroi durante la pandemia e di nuovo abbandonati a loro stessi.

Fare l’infermiere non è un lavoro ma una missione, e tale missione dev’essere riconosciuta, tutelata ed anche premiata.
Che dire siamo giunti anche questa settimana alla fine di questa puntata, continuate a seguirci sui nostri social e ricordate come dice Franco Battiato: “La musica è una lingua in codice che ha il potere di trasportarti in mondi che non hai mai conosciuto.”
A presto.
Tenete botta, sempre.