Nuovo appuntamento con la rubrica che racconta il programma che va in onda su RadioVertigo1.
Eccoci qui, passate e praticamente ormai dimenticate le vacanze di Natale, siamo partiti con la nuova stagione 2023 del mio programma Roby Sing & Song in diretta tutti i giovedì dalle 16,00 alle 17,00 sulla mitica web radio numero uno in Italia Radiovertigo1.
E mantenendo la tradizione di fare un viaggio dagli anni 80 ai giorni nostri abbiamo ascoltato vari generi musicali con un pizzico di “Revenge song“ come le ho ribattezzate in diretta che in questo momento stanno andando davvero per la maggiore, gli AHa con“ Take on me “ sono stati gli apripista della puntata, indimenticabile anche il video di questa canzone che vedeva il front Men del gruppo trasformarsi in fumetto e coinvolgere la ragazza che lo stava leggendo per scappare dai “cattivi“.
Sempre della decade degli anni 80 si sono susseguiti i Toto con la magnifica “Africa“, Sandra e gli Scorpions per la pillola rock.
Gli anni 90, invece, hanno visto protagonisti il nostro grandissimo Vasco (che peraltro detiene il record di presenze nei concerti assieme a Michael Jackson e Tina Turner) ed il mio amatissimo Raf; Nina con “I’m so exited” ci ha fatto ballare mentre Anastacia ha incarnato il pop anni 2000, infine il pezzo che sta spopolando sui social in questo momento della cantante colombiana Shakira, ovvero, il pezzo dedicato “Music Sessions #53” al marito, ma non con parole d’amore bensì, come rimprovero per il tradimento subito ed il testo peraltro non lascia nulla all’immaginazione perché con una serie di giri di parole paragoni fra note marche di auto e di orologi spiana dieci a zero l’attuale compagna del calciatore Pique’ e fa anche una gentil dedica alla ormai ex suocera.
Naturalmente non sono mancate le frecciatine e i commenti vari per concludere la puntata in bellezza facendo quattro risate con chi era presente in studio, detto ciò cari amici l’appuntamento è sempre per giovedì prossimo stesso posto stessa ora, un abbraccio dalla vostra Roby.
Torna Roberta Pelizer che ci racconta la nuova puntata del suo programma che va in onda su RadioVertigo1.
Eccoci qui! Siamo tornati in diretta con la nuova stagione 2023 del mio programma Roby Sing & Song più carichi e motivati che mai.
Come vuole la “tradizione“ abbiamo fatto un viaggio dagli anni 80’ attraverso la playlist che ho scelto partendo con “You are a Woman” dei Bad Boys Blue seguita da “The clapping Song” e “ West and Girls” della band Pet Shop Boys per quanto riguarda la decade, appunto, inerente agli anni 80 e diciamo che ho risvegliato un sacco di ricordi a tantissime persone, perché puntualmente gli ascoltatori connessi poi mi scrivono in boxe live o per chi mi conosce e quindi ho in confidenza su WhatsApp ringraziandomi di averli risvegliato lontani e bellissimi ricordi.
Successivamente ho cambiato totalmente stile con gli anni 90’ decisamente più rap e dance con i brani “U can’t touch this “ di MC Hammer“, “I’ts a rainy Day” e “ Run to me” per gli affezionati delle estati spensierate passate nei locali che hanno fatto letteralmente la storia e che ora purtroppo non esistono più.
Passando al tema Pop è stata la volta di Shakira (della quale abbiamo fatto anche un leggero gossip visto la sua recente separazione dal calciatore PQ che ci ha lasciati tutti sbalorditi) con “Loka” inversione completamente Latina e per concludere Black Eyed Peas con l’indimenticabile “Shut up“ e “Bloody Mary” di Lady Gaga che in questo momento sta impazzendo su tutti i social perché viene abbinato all’ormai famosissimo balletto di Mercoledì della famiglia Addams nella versione ultima in onda su Netflix e super copiata soprattutto su TikTok.
L’appuntamento è sempre per giovedì prossimo stesso posto stessa ora, un abbraccio dalla vostra Roby
Le favole non smettano mai di far sognare il pubblico: Rapunzel, ed il suo trionfo, ne sono la conferma.
Rapunzel è la fiaba dei fratelli Grimm scritta nel 1812, un classico che chiunque di noi conosce.
Come tutte le fiabe la narrazione è molto tradizionalista: la bella principessa, il principe azzurro un po’ furfante ma dal cuore tenero , la famiglia reale e la strega cattiva.
Appunto la strega cattiva.
Già nella versione del cartone Disney la trama aveva subito qualche variazione, qua invece, il brillante regista Maurizio Colombi fa la vera magia: ci fa vedere la storia attraverso gli occhi della cattiva: la “strega” Gothel.
E qui arriva il bello, perché il personaggio è interpretato dalla meravigliosa Lorella Cuccarini, che con una freschezza teatrale, canta, recita e balla in modo magistrale.
Gli anni non sembrano passare su di lei, perché ogni sua performance è formidabile.
Su di lei il registra costruisce lo spettacolo e il lavoro viene premiato.
Vengono poi inseriti personaggi inediti come gli esilaranti fiori parlanti Rosa e Spina (secondo me la vera sorpresa e parte comics dello show) e il cane Segugio, al posto del cavallo presente nel cartone animato.
La freschezza dello spettacolo è nel creare la scenografia, i dialoghi in salsa contemporanea ma credibili, lasciando ai costumi lo stile e la ricercatezza che ricordano atmosfere fiabesche.
Rita Pivano, con le sue coreografie dona vivacità ed armonia.
Il cast è una di una qualità sopraffina: coordinati, freschi e belli che si muovono a loro agio sulle musiche originali di Davide Magnabosco, Alex Procacci e Paolo Barillari. Le musiche del cartone animato vengono sostituite da nuovi motivi e ritornelli, che tornando a casa finito lo show, canterete di continuo. Tutti gli attori in scena danno prova del loro talento e della loro bravura con interpretazioni che privilegiano la mimica e la gestualità sul modello del cartone animato.
“Se il Teatro non ci fosse stato, lo avrei inventato io per sopravvivere” così diceva Mario Scaccia e mai frase fu più azzeccata.
Il teatro è vita, è sogno, è spensieratezza.
Tutte cose che potete trovare andando a vedere Rapunzel.
LA TRAMA Gothel, principessa di un regno, a causa di una salute compromessa, comincia a vivere nell’ombra della sorella Gretel che, bella e sana, viene designata regina al suo posto. Sentendosi rifiutata e dominata dall’ossessione per la bellezza e la giovinezza, con le sue arti magiche crea un fiore dallo straordinario potere: un raperonzolo capace di donarle nuovo splendore. Gretel, divenuta regina, non riesce ad avere figli e il re chiede alla sorella un rimedio che aiuti la moglie a procreare. Gothel prepara così un filtro con il fiore, in cambio di una promessa: la figlia dovrà essere allevata e cresciuta da lei. Nasce una bambina chiamata Rapunzel, dai lunghi capelli biondi che posseggono lo stesso potere magico del fiore. Rapita e richiusa in una torre da Gothel, la bimba cresce senza alcun contatto con il mondo esterno. Ma nel giorno del suo diciottesimo compleanno, un ladro scanzonato di nome Phil, si imbatte nella torre e i due scappano inseguiti da Gothel. Durante la fuga, tra battaglie, inganni e briganti, Rapunzel scopre il mondo al di fuori. Quando la storia sembra volgere al peggio l’amore trionfa per volgere ad un lieto fine. Gothel è l’antagonista della storia e si potrebbe definire la protagonista negativa; è una donna dominata dalla vanità e dall’assillo della giovinezza (tema sempre attuale), che si dedica alla stregoneria e allo studio delle erbe officinali per assicurarsi l’eterna giovinezza. Tale ossessione non è frutto di malvagità fine a se stessa, come spesso accade nelle storie di pura fantasia, ma ha un’origine ben precisa: a causa di una salute malferma, vive all’ombra della sorella minore, bella e sana, che viene designata regina al suo posto. E così che i capelli magici di Rapunzel, diventano la sua medicina per restare eternamente giovane. “La mia vita è lei” è il pezzo che canta Gothel esprimendo il suo sentimento materno ma nello stesso tempo maligno e morboso, verso la principessa.
Desiderare, sperare, progettare e battere territori sconosciuti: unica terapia per la paura dell'avvenire: ecco una riflessione del nostro Caporedattore.
“Alla ricerca della felicità” è il famoso film con Will Smith. Profondo, ben costruito, a tratti geniale, sicuramente emozionante. Alla ricerca della felicità, però, non è solo un film. Per molti è una missione, un obiettivo che, almeno nelle intenzioni, è perseguito da tutti
Cos’è la felicità? La parola è talmente semplice da essere estremamente ricca di significato. La felicità è uno stato di emozioni positive e potenti, da farci dimenticare ogni pensiero negativo, ogni preoccupazione e darci una forza che fino a quel momento, forse, credevamo inesistente. La felicità è quando ripensi al passato con entusiasmo e non con rammarico, è quando le tue scelte, anche se fallimentari, ti hanno portato in seguito al successo.
La domanda, però, è: la felicità è un momento o un periodo? Un secondo o una vita? Per qualcuno è un secondo che valga una vita, per altri una vita da vivere a pieno. Il tempo stesso è fatto di piccoli attimi, inesorabilmente veloci e fugaci, continui. Allora è l’attimo che fugge ad avere più valore di un intero tempo che è passato, perché in quell’attimo e nella soddisfazione di esso è racchiusa la verità che vale la pena essere vissuta, perché nella soddisfazione di un attimo non si desidera altro che il perdurare di quella sensazione di potenza e pienezza.
Un bacio, un abbraccio, una carezza, il sorriso di un bambino, lo scarto di un regalo, la vittoria al tiro alla fune, due cuori vicini che si amano. Questi non sono attimi di felicità? Piccole mete raggiunte passo dopo passo? Felicità non è forse anche quell’immenso lucente attimo di una pausa della propria mente, quando gli occhi sono chiusi, gli odori sono profondi, le orecchie sono tese e in piena armonia senti il brivido e il sussurro del vento? E lì capisci che l’attimo è stato vissuto, che in tanto tempo sprecato, c’è stato un momento in cui con certezza hai potuto affermare: ho vissuto.
Allora, cosa deve esserci in una vita piena e felice? La realizzazione di tutti i sogni? Se tutti i sogni sono realizzati, però, non si sogna più e cos’è la vita senza sogni? Allora, forse è la realizzazione della maggior parte di questi sogni, quelli più importanti? E cosa resta dopo se non piccoli effimeri desideri di avidità? Una volta raggiunto il massimo come ci si può accontentare del minimo?
Forse è l’amore? L’amore per cosa? O per chi? Una ragazza? Una donna? La madre? La famiglia? Gli amici? Il lavoro? Amore di sé? Potrebbe avere un senso, se ami te stesso evidentemente sei felice. E allora felicità vuol dire amare se stessi? E come si può amare ciò che è imperfetto e incompleto? Il mito della mela di Platone non si basa proprio sulla ricerca di completezza? Sulla ricerca di quella persona che ti cambi la vita? Allora cos’è l’amore? Chi bisogna amare e perché per essere felici?
Felicità, ma l’uomo può essere felice? Penso che si chiami “ricerca della felicità” per un motivo ben preciso: è uno stato per qualcuno prossimo al compimento per altri perenne e parallelo alla vita evidentemente non vissuta.
E allora la felicità è un mito o una meta? lo credo che esistano delle persone che si possano definire felici, per cui la felicità non è un mito. Penso, però, che le persone felici siano quelle che non hanno fatto della ricerca della felicità il loro obiettivo, la loro meta, ma abbiano semplicemente colto l’attimo, i piccoli momenti di gioia vissuti con serenità. Poi, semplicemente ripensando al passato e ai bei ricordi, si sono rese conto di aver vissuto bene e felicemente.
Martedì 10 gennaio 2023 alle ore 20.30 il giovane pianista Francesco Cavestri si esibirà al Alexanderplatz Jazz Club di Roma, luogo iconico per la scena jazz capitolina.
Francesco Cavestri si esibirà al Alexanderplatz Jazz Club di Roma, luogo iconico per la scena jazz capitolina, per un’esclusiva performance in trio che affiancherà al repertorio jazz anche quello dell’ hip-hop italiano, per continuare il progetto di contaminazione che il pianista sta portando avanti con il suo album d’esordio “Early 17”, un progetto composto da 9 tracce inedite e i featuring di Fabrizio Bosso e Silvia Donati, una combinazione di hip-hop, soul e R&B, con elementi del jazz-fusion contemporaneo.
Paolo Fresu commenta così il progetto “Il Jazz incontra l’Hip-hop”: “Il repertorio del concerto si muoverà su diverse atmosfere musicali: dalla presentazione di alcuni brani originali di Francesco Cavestri (contenuti nel suo album Early 17 uscito a marzo 2022), ad altri appartenenti alla scena hip-hop, new-soul e jazz degli ultimi anni a cui appartengono anche gli altri due musicisti che lo accompagnano, fino a reinterpretazioni e tributi a giganti come John Coltrane o Robert Glasper, in una continua ricerca dell’innovazione e di un sound all’avanguardia.”. Questa è la testimonianza che vale la pena proporre una nuova visione di musica jazz in Italia, vicina alle nuove generazioni, aperta alle contaminazioni e con uno sguardo sempre rivolto alle novità.
Cavestri al pianoforte, tastiere, synth ed effetti, sarà accompagnato da due musicisti tra i più promettenti della scena musicale hip-hop ed elettronica: il bassista Riccardo Oliva e il batterista Joe Allotta.
Il repertorio del concerto si muoverà su diverse atmosfere musicali: dalla presentazione di alcuni brani originali di Francesco Cavestri (contenuti nel suo album Early 17 uscito a marzo 2022), ad altri appartenenti alla scena hip-hop, new-soul e jazz degli ultimi anni a cui appartengono anche gli altri due musicisti, fino a reinterpretazioni e tributi a giganti come Herbie Hancock o Chick Corea, in una continua ricerca dell’innovazione e di un sound all’avanguardia. “Il jazz è di per sé un genere che va oltre i generi” dice Francesco in un’intervista per Tg Com 24 “l’essenza del jazz è ricercare sempre soluzioni innovative, spingersi fuori dai confini, esplorare”. È proprio su queste basi che si muoverà la serata del 10 Gennaio con il jazz a fungere da fulcro creativo di una ricerca sonora che indaga a fondo le ramificazioni di questa meravigliosa musica.
Classe 2003, entrato a soli 13 anni al corso jazz del Conservatorio di Bologna, dopo anni di studio e dedizione allo strumento del pianoforte, Francesco Cavestri sbarca giovanissimo negli Stati Uniti dove ha modo di frequentare la scena musicale newyorkese e ottenere importanti risultati, tra cui l’iscrizione alla Summer School del Berklee College of Music di Boston, dove nel 2021 otterrà anche una borsa di studio e dove conoscerà il gruppo di musicisti che si esibirà con lui.
Tutta la redazione di RPFashion & GlamourNews augura un buon Anno nuovo ai nostri lettori, con la speranza che il 2023 sia veramente un anno migliore.
“ Non so se anche voi provate la stessa sensazione, ma a me il Capodanno fa sempre un po’ impressione, perché è allo stesso tempo la fine e l’inizio di un ciclo. È difficile lasciarsi qualcosa alle spalle: è un’azione che prevede un salto nel buio, un tuffo a occhi chiusi verso nuove esperienze, che potranno rivelarsi positive o negative. È un’occasione per ricominciare da zero o per continuare quel che abbiamo iniziato e vale la pena portare avanti. È un modo – scrive il Caporedattore Jacopo Scafaro – per stabilire nuovi obiettivi o per rivalutare quelli vecchi, cercando di capire se ci stanno portando proprio dove vogliamo arrivare. È anche una sfida con noi stessi, il momento giusto per metterci in discussione e capire cosa ci piace di noi e cosa vogliamo cambiare. A tutti auguri per un anno spettacolare”.
Roberta Pelizer, Direttore Editoriale del nostro giornale ci dice: “Eccoci qui, alla fine di questo lungo e complicato 2022, come sempre accade il 31 dicembre tiriamo sempre le somme di quello che è successo nei 365 giorni appena trascorsi, alla famiglia, il lavoro, i soldi, gli amici, alle occasioni perse e a quelle colte. Per ognuno di noi c’è qualcosa che non vorremmo più ritrovare mentre per altri la speranza è che resti tutto così com’è, siamo tanti e tutti diversi ma l’augurio che ci accomuna tutti e’ quello che sia più bello per tutti sotto tutti i punti di vista. Abbiamo lottato contro una pandemia che ci ha colpiti tutti per vari motivi, ad alcuni ha causato danni ingenti ad altri un po’ meno ma questo non ci deve abbattere, ma rafforzare. Il mio augurio è quello di poterci affacciare al 2023 con la forza e la speranza, la grinta e la giusta cattiveria per realizzare i nostri desideri e sogni.”
“La vita umana è bella e va vissuta in pienezza anche quando è debole ed avvolta dal mistero della sofferenza” diceva Papa Benedetto XVI. Buona vita e buon anno e tutti.
Torna Roberta Pelizer a raccontarci l’ultima puntata del suo programma che va in onda su RadioVertigo1, di questo 2022.
Ben ritrovati carissimi amici del web, per l’ultima puntata dell’anno 2022 di Roby Sing & Song in diretta su radiovertigo1, ho scelto una playlist molto, come dico io “Robertiana”.
Il viaggio nei meandri della musica è partito dagli anni 70 con la stupenda “Dancing Queen“ degli ABBA che come ho spiegato anche in radio ultimamente è tornata di moda sui social in riferimento a svariati video dedicati alla famiglia reale e soprattutto a Lady Diana, che anche a distanza di tanti anni dalla sua morte resta ancora la più amata dal popolo e la regina indiscussa.
Sempre inerente alla fine degli anni 70’ ed esattamente correva l’anno 1978 usciva il film “Grease“ interpretato da Olivia Newton John e John Travolta con una colonna sonora stupenda e che ad oggi è ancora attuale, tant’è che ci sono un mare di compagnie teatrali che ne propongono il musical tutti gli anni, ed in onore dell’attrice che purtroppo quest’anno ci ha lasciati , ho scelto il brano di chiusura nel quale lei si trasforma da liceale bon-ton a Femme fatale con i mitici pantaloni di pelle lucida che hanno fatto impazzire tutte le teenagers dell’epoca.
Per concludere con l’ultima puntata dell’anno non potevano mancare i miei amatissimi Depeche Mode seguiti dai Pink Floyd con una featuring assieme ad Alan Parson Project, per il momento nostalgia invece ho scelto “Gli anni “ di Max Pezzali ex cantante del duo degli 883; seguito poi daMark ‘Oh , Avril Lavigne, le T.aT.u , l’italianissimo Shiva con una dedica ad una coppia di innamorati ed infine ho chiuso con “L’altro Natale “ di Cristina D’Avena.
L’appuntamento è per l’anno prossimo con tantissime nuove puntate, gossip e quant’altro… Un abbraccio dalla vostra Roby
La RP Calcio (che participa al campionato ad 8 XFive al 100Grigio di Alessandria) e il Route66 Alessandria (Bar e Hamburgeria) continuano la loro partnership vincente.
Il legame sempre più intenso e felice fra la RP Calcio, realtà sportiva di Alessandria che milita nel campionato XFive a 8 al 100Grigio e Route66 Alessandria (Bar e Hamburgeria che potete trovare in via Bellini, 34 ad Alessandria) fa sì che sport e imprese cittadine creino qualcosa di unico.
Il design unico delle divise sportive, l’eccellenza calcistica ed umana dei ragazzi che compongono la squadra unito alla generosità sia umana, che economica del Route66, portano la RP Route Calcio a fare incetta di apprezzamenti e like sia sui social, che nel mondo sportivo e di risultati sul campo.
La squadra di calcio, come un’attività commerciale è una grande famiglia dove si piange per gli insuccessi e si gioisce per i traguardi importanti e tutto è meno difficile e tutto è più bello se i problemi si affrontano insieme e se la felicità si condivide. Ogni famiglia è come una squadra, più è unita e più riesce ad affrontare le difficoltà della vita e ad uscirne “vincente”, soprattutto nel senso della relazione e dell’affettività.
Questa prima parte di stagione ha visto da una parte la RP Calcio, dominare sui campi del 100grigio, dall’altra il Route 66 elevarsi per la qualità dei prodotti e professionalità del personale.
Ma siamo solo a metà dell’opera e in occasione dell’Aperitivo di Natale è stato ribadito l’obbiettivo di non mollare per poter raggiungere le Finali Nazionali di Calcio a 8.
Vincere è importante ma non è l’unica cosa che conta, vogliamo che le due realtà cittadine crescano sempre di più, eccellendo ad Alessandria.
Arrivano le nuove date della tournée per festeggiare i 30 anni di carriera di Joe Barbieri tra Ercolano, Sorrento, Roma, Taranto.
Dopo l’entusiasmante tutto esaurito al Teatro Acacia di Napoli e i due acclamati concerti tenuti al Teatro Filodrammatici di Milano, Joe Barbieri riprende il suo tour “30 Anni Suonati” per festeggiare le proprie ‘nozze di perla’ con la musica – ovvero l’importante traguardo dei trent’anni di carriera – aggiungendo altre quattro tappe, l’ultima delle quali vedrà per la prima volta una rilettura del repertorio di Barbieri in chiave sinfonica con l’Orchestra della Magna Grecia per l’occasione diretta da Angelo Nigro:
17 dicembre: Ercolano – Teatro MAV 28 dicembre: Sorrento – Teatro Tasso
Lo scorso 7 ottobre è uscito “Tratto Da Una Notte Vera”, il tredicesimo disco del musicista napoletano – traduzione in forma di live dell’album in studio uscito lo scorso anno dal titolo “Tratto Da Una Storia Vera” – registrato lo scorso anno a dicembre durante un concerto al Teatro Forma di Bari, che contiene, oltre ad una ispirata e rinnovata fotografia del meglio del repertorio di Barbieri anche tre bonus track: due nuove canzoni (la prima dall’eloquente titolo “Retrospettiva Futura” e la seconda che Joe ha scritto per omaggiare i propri fan e che si chiama “Maravilhosa Avventura”) oltre ad una densa rilettura di “Dettagli”, classico a firma di Roberto Carlos e Bruno Lauzi, portato al successo da Ornella Vanoni e che il prossimo anno compirà 50 anni esatti.
“La mia musica non è nulla senza il continuo camminare con il nugolo di folli che si ostinano a cercare qualcosa di loro stessi nelle mie canzoni, con la famiglia di cui sento con orgoglio di fare parte, con la mia gente” – racconta Barbieri – “Negli anni ho condiviso con questi incredibili esseri umani incontri, abbracci, dolori, voci; ogni concerto è stato una celebrazione del riconoscerci nella quale abbiamo provato a spostare sempre un po’ più in là quell’asticella di semplice intimità che condividiamo. E così, per questo ‘anniversario tondo’, ho voluto sia un disco live che fosse una ‘foto di gruppo’ che potesse fermare nel tempo questa nostra complicità, sia un tour davvero speciale che sia anche una festa”.
Biografia Barbieri ha attualmente all’attivo 6 album di brani originali (“In Parole Povere” 2004, “Maison Maravilha” 2009, “Respiro” 2012, “Cosmonauta Da Appartamento” 2015, “Origami” 2017 e “Tratto Da Una Storia Vera” 2021), oltre a due dischi dal vivo (“Maison Maravilha Viva” del 2010 e il recentissimo “Tratto Da Una Notte Vera” del 2022) e a due album-tributo entrambi dedicati ai suoi numi tutelari nel jazz: ovvero Chet Baker (“Chet Lives!” 2013) e Billie Holiday (“Dear Billie” 2019).
La sua musica (venduta in decine di migliaia di copie) è pubblicata in molti Paesi del mondo, e la sua personale cifra stilistica – che lega la canzone d’autore al jazz e alla musica world – lo ha portato nel corso degli anni ad incrociare collaborazioni con colleghi in ciascuno di questi ambiti (da Omara Portuondo a Pino Daniele, da Stacey Kent a Luz Casal, da Jorge Drexler a Hamilton De Holanda) ed a calcare alcuni tra i palchi più prestigiosi del pianeta.
Torna Roberta Pelizer a raccontarci del suo programma che va in onda su RadioVertigo1.
Buongiorno carissimi amici del web, anche la scorsa settimana tutti puntuali ci siamo trovati in diretta a radiovertigo1 con la mia trasmissione Roby Sing & Song sempre dalle 16,00 alle 17,00.
Come avete letto dal titolo è stata una vera e propria “puntatona“ perché ho subito iniziato con l’ intervista al grandissimo chitarrista italiano Simone Gianlorenzi (del quale potete trovare l’intervista sempre sul nostro giornale) la playlist naturalmente dagli anni 80’ sino ai giorni nostri è decisamente frizzantina con l’apertura di Rockwell con “Somebody whatching me” seguiti da Chaca Khan , Irene Cara con l’indimenticabile “ Fame” che ovviamente ha fatto ballare tutti ma soprattutto, ci ha fatto ricordare quando noi ragazzi nati intorno agli anni 70 non aspettavamo nient’altro che di finire i compiti in fretta al pomeriggio per poter guardare l’omonimo telefilm, ovvero, Saranno Famosi che è stato di fatto l’apri pista per chi come me poi intrapreso il mondo della danza.
A metà trasmissione ho intervistato, invece, un cantante della scuderia della Clarissa D’Avena (anche di lui potete leggere l’articolo) e quindi in chiusura ho concluso con un po’ di pezzi anni 90’ direi “tamarri “perché so che piacciono tantissimo ai miei ascoltatori , ovvero , RUN DMC, Sash e Bomfunck MC’S , il re il bello ed anche una delle particolarità di questa decade sono stati i video clip perché hanno lasciato un po’ il discorso fashion e glamour per sfociare nel trash.
L’appuntamento è per la prossima settimana ma data da destinarsi visto che giovedì 8 è festa quindi andate a sbirciare nei social le News della settimana… Un abbraccio dalla vostra Roby