Pistoia – Dialoghi sull’uomo: il festival entra nelle nostre case

Riceviamo e pubblichiamo
foto di Laura Pietra
Dal 22 al 24 maggio 2020 Pistoia - Dialoghi sull’uomo, il festival di antropologia del contemporaneo, non potendo affollare le piazze e i teatri della città toscana entrano nelle case degli italiani in streaming.

Il festival di antropologia del contemporaneo Pistoia – Dialoghi sull’uomo non Stampalascia solo il suo pubblico, anche se quest’anno non sarà possibile affollare le piazze e i teatri di Pistoia a causa dell’emergenza sanitaria: i Dialoghi stanno pubblicando sui social da inizio marzo una serie di contributi  dei relatori e hanno organizzato conferenze in streaming e contributi video nelle giornate che erano previste per la manifestazione, il 22, 23 e 24 maggio, sul tema I linguaggi creano il mondo.
Promossi dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e dal Comune di Pistoia Dialoghi sull'uomo 16_ph ┬® laura pietraPistoia, ideati e diretti da Giulia Cogoli, i Dialoghi testimoniano così la loro volontà di proseguire, anche in queste condizioni di difficoltà, il loro impegno culturale e civile.
«Crediamo che le culture siano cantieri sempre aperti, che evolvono grazie agli scambi e al dialogo. Mai come ora abbiamo bisogno del confronto e della condivisione culturale, e se non può avvenire nelle piazze i Dialoghi sull’uomo entrano nelle nostre case – dichiara Giulia CogoliDa 11 anni stiamo compiendo con il nostro pubblico un percorso per meglio comprendere la realtà che ci circonda, nella consapevolezza, oggi più che mai, di essere su una imbarcazione comune, in un viaggio antropologico attorno all’umanità».

Il programma delle tre giornate sui canali Facebook, YouTube, Instagram, Twitter

Venerdì 22 maggio video del linguista Federico Faloppa sul tema Il linguaggio al centro di tutto
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Se c’è stato un protagonista indiscusso nelle ultime settimane, oltre al Coronavirus, è stato il linguaggio. Pensiamo alle parole che hanno scandito questi mesi – fase 1, fase 2, contagio, distanziamento – alle parole a cui abbiamo dovuto abituarci, come le parole tecniche e scientifiche, nuovi termini, neologismi, parole che hanno assunto nuovi significati (piattaforma, positivo…), cambi semantici, termini stranieri… Il linguista Faloppa fa un’analisi brillante e profonda di come i nostri linguaggi siano cambiati in questi mesi e di quanto ci dicano di cosa ci sta succedendo.

Venerdì 22 maggio, ore 18, lo scrittore Antonio Scurati terrà la conferenza I linguaggi della paura e del lutto. Mass media e letteratura in un'epoca d’angoscia
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Viviamo nel secolo e nel millennio aperto dall'attentato al World Trade Center. A principiare da quel giorno, l'immaginario mediatico e letterario occidentale è stato dominato dalla paura e dal lutto, in paradossale discrepanza rispetto a un'esperienza di vita ancora connotata da una “normalità” pacifica, benestante e tendenzialmente edonistica. Anche il linguaggio della politica – per bocca dei “nuovi” leader populisti – ha incentrato il proprio discorso sulla paura a discapito della speranza, che era stata la sua stella polare nel secolo precedente. I crolli delle torri gemelle e quelli di borsa non sono bastati a favorire la transizione della società occidentale da un pervicace individualismo alla ritrovata centralità dei “destini generali”. La pandemia di questi mesi, attraverso una sorta di manovra a tenaglia, chiude la nostra psiche collettiva in una sacca psicotica, una sindrome da accerchiamento che ripropone la necessità di trovare un linguaggio  finalmente capace di esorcizzare le nostre paure e di elaborare i nostri lutti.

Venerdì 22 maggio video dello scrittore e critico Bruno Arpaia in ricordo di Luis Sepúlveda
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Il grande scrittore cileno, mancato da poco in Spagna dove viveva da molti anni, avrebbe dovuto ricevere quest’anno a Pistoia la quarta edizione del Premio Internazionale Dialoghi sull’uomo, per avere testimoniato con i suoi romanzi e con il suo pensiero l’importanza e la centralità del dialogo per lo sviluppo delle relazioni umane e contribuito a migliorare il dialogo e lo scambio interculturale. Il suo amico Bruno Arpaia, scrittore, critico e traduttore, gli dedica un commosso ricordo in questa occasione.

Sabato 23 maggio video del linguista Luca Serianni dal titolo Le parole della rinascita
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Il linguista Luca Serianni ci parla di una parola centrale in questo momento della nostra vita: “rinascita”. Rinascita come ritorno di certi valori, ritorno a mitici periodi delle tradizioni… Una semplice parola per interpretare il senso di attesa che il mondo sta vivendo dopo la crisi globale che ci ha travolto. E dunque innanzitutto una rinascita sociale, il ritorno alla socialità dopo l’isolamento.

Sabato 23 maggio, ore 18, la scrittrice Chiara Gamberale terrà la conferenza Come parliamo quando parliamo l’amore?
in diretta streaming FB, YT  
Di che cosa parliamo quando parliamo d’amore? Si domandava Raymond Carver. Ma soprattutto: come parliamo, quando parliamo l’amore? E non a caso, per dare un titolo a quest’incontro, un verbo intransitivo per eccellenza, parlare, è usato al transitivo… Perché quando ci innamoriamo – di una persona, di un’idea, di un figlio – cambia tutto: il nostro modo di pensare, di coniugare verbi e possibilità, di dire io, dire tu, dire noi, di guardare il mondo. E cambia la nostra voce, arrivano parole misteriose. Se è la letteratura a raccontare l’amore, dunque, è innanzitutto di questa voce nuova che deve rendere conto. E di tutta la potenza e la fragilità che porta con sé, di tutto il coraggio dell’incoscienza. Perché solo grazie a quella voce rischiamo di potere essere nuovi anche noi e non solo per trasformare il nostro futuro, ma anche per comprendere meglio il nostro passato e rifondare la nostra identità. Chiara Gamberale, da sempre interessata nei suoi romanzi a scavare nel mistero degli esseri umani e delle loro relazioni, accompagnata dalle pagine degli scrittori che più l’hanno segnata e ispirata, ci rivela perché ha e avrà sempre senso parlare d’amore. E che, come scriveva Pessoa, solo chi non ha mai scritto lettere d’amore è veramente ridicolo.

Sabato 23 maggio sarà trasmessa l’intervista al fotografo Sebastião Salgado di Roberto Koch
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Una lunga emozionante intervista concessa in esclusiva a Dialoghi sull’uomo da uno dei più grandi fotografi al mondo, di cui è in corso a Pistoia la mostra fotografica Exodus. In cammino sulle strade delle migrazioni. Sebastião Salgado partendo dal suo appello per salvare gli indigeni dell’Amazzonia dal Coronavirus, ripercorre il suo lungo e appassionato rapporto con questa parte del Brasile a cui da tanti anni dedica il suo lavoro e attenzione. Mai come in questa intervista si comprende come il suo sia uno sguardo antropologico, che lo ha sempre portato a occuparsi dei grandi temi legati all’essere umano e alla sua vita sul pianeta. Il racconto della preparazione delle sue spedizioni in Amazzonia, le difficoltà iniziali, il lavoro sul campo con gli indigeni, la felicità che ha provato a contatto con queste popolazioni prive di sovrastrutture, rendono questa testimonianza un documento straordinario. “Queste popolazioni indigene fanno parte della straordinaria storia della nostra specie. La loro scomparsa sarebbe una tragedia estrema per il Brasile e una perdita immensa per l'umanità. Non c'è tempo da perdere. È questo il rischio che corrono le popolazioni indigene se non si prendono provvedimenti urgenti” dice Sebastião Salgado.

Domenica 24 maggio video dell’italianista e scrittore Nicola Gardini Le parole del dolore
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La lingua del dolore, che tutti purtroppo stiamo sperimentando in maniera diretta o indiretta in questi tempi, tende sempre alle interiezioni: ahimè! Ma il dolore può parlare solamente quanto chi lo vive riesce a dargli una sintassi, perché il dolore toglie il senso, e dargli delle parole significa capirlo. Ritrovarne il senso, conduce ad una verità. Se il vocabolario non basta, si dovrà inventare delle metafore, dove la lingua delle convenzioni non arriva c’è la poesia: il dolore chiede di farsi letteratura. «Le parole del dolore sono quelle che io riesco a rivolgere al mio dolore» ci dice Nicola Gardini.

Domenica 24 maggio, ore 18, l’antropologo Marco Aime e il giornalista e scrittore Gad Lerner si confronteranno sul tema Parlare in tempi oscuri: nuovi confini e nuovi razzismi
in diretta streaming FB, YT  
La lingua è un fondamentale testimone della propria epoca, una cartina di tornasole dello spirito dei tempi in cui viviamo. Quando il linguaggio si impoverisce, come è accaduto nelle retoriche mediatiche e politiche degli ultimi anni, è perché il pensiero si è impoverito. Abbiamo tutti perso qualcosa. Come scrisse Albert Camus: «Nominare male le cose, è partecipare all’infelicità del mondo». Se il numero di parole usate diminuisce, si riduce anche il mondo in cui viviamo, si fa più stretto, incolore, grigio. Quando tutti pensano allo stesso modo, è perché si pensa poco. In un tempo che sta tracciando nuovi confini, nuove alterità e diversità, nuovi razzismi una riflessione sulla centralità del linguaggio per la convivenza e il dialogo.

Domenica 24 maggio sarà trasmesso il documentario For Sama – Alla mia piccola Sama diretto da Waad al-Kateab ed Edward Watts
con password dalle piattaforme social dei Dialoghi
Premiato al Festival di Cannes come Miglior Documentario, ai BAFTA Awards come Miglior Documentario e con una nomination al Premio Oscar–Miglior Documentario, questo documentario è un viaggio intimo nell’esperienza femminile della guerra, una lettera d’amore di una giovane madre a sua figlia. Il film racconta la storia di Waad AlKhateab attraverso gli anni della rivolta di Aleppo, in Siria, quando si innamora, si sposa e dà alla luce Sama, il tutto mentre intorno esplode il conflitto. La sua camera raccoglie storie incredibili di perdita, risate e sopravvivenza mentre Waad si chiede se fuggire o meno dalla città per proteggere la vita di sua figlia, in un momento in cui partire significa abbandonare la lotta per la libertà per la quale ha già sacrificato così tanto. Il film è il primo lungometraggio dei registi premiati con l’Emmy.
Il festival ha raccolto le idee per superare le difficoltà di alcuni dei suoi relatori, tra i quali: Marco Aime; Stefano Allovio; Guido Barbujani; Stefano Bartezzaghi; Marco Belpoliti; Laura Boella; Ascanio Celestini; Adriano Favole; Matteo Lancini; Vittorio Lingiardi; Elisabetta Moro; Marino Niola; Ferdinando Scianna; Manuela Trinci; Eva Pattis Zoja; Luigi Zoja.
I contributi video hanno superato le 100.000 visualizzazioni.
Il festival offre inoltre 350 fra conferenze, interviste, dialoghi, lezioni per studenti fruibili gratuitamente sul proprio canele YouTube o in formato podcast dal sito, e una collana di 15 volumi editi da Utet per fornire nuovi strumenti di riflessione, in tutte le librerie italiane.
La mostra fotografica di Sebastião Salgado Exodus. In cammino sulle strade delle migrazioni, a cura di Lélia Wanick Salgado, in corso a Palazzo Buontalenti e nell’Antico Palazzo dei Vescovi a Pistoia, è stata prorogata sino al 26 luglio, con prossima riapertura in conformità alle disposizioni di legge.
L’esposizione è realizzata da Fondazione Pistoia Musei in collaborazione con Pistoia - Dialoghi sull’uomo, Contrasto, Amazonas Images, Fondazione Caript, Comune di Pistoia.
Per tutti i dettagli: www.dialoghisulluomo.it
Facebook: @festivaldialoghisulluomo  |  Twitter: @DialoghiPistoia
Instagram: pistoia_dialoghisulluomo  |  Youtube: Pistoia – Dialoghi sull’uomo dialoghisulluomo

Annullata la XI edizione del festival “Pistoia – Dialoghi sull’uomo”

Riceviamo e pubblichiamo
Una delle iniziative tra le più interessanti del panorama culturale italiano quest’anno non avrà luogo. Il Coronavirus ha colpito anche il festival di antropologia del contemporaneo, “Pistoia – Dialoghi sull’uomo”, previsto dal 22 al 24 maggio è stato annullato.

La XI edizione del festival di antropologia del contemporaneo Pistoia – Dialoghi sull’uomo, che era in programma dal 22 al 24 maggio 2020, è stata annullata.
L’organizzazione, a fronte della situazione di emergenza sanitaria nazionale e Stampainternazionale, ritiene che sia un dovere pensare prima di tutto alla salute e alla sicurezza delle persone.
«La decisione di annullare la XI edizione dei Dialoghi è estremamente triste e difficile, ma la drammatica situazione in cui il nostro Paese si trova non lascia alternative. Dopo il successo dell’edizione 2019, che ha chiuso il primo decennio dei Dialoghi sull’uomo con circa 200.000 presenze, torneremo nel 2021 con un festival ancora più ricco e che ci aiuterà a condividere e rielaborare quanto sta succedendo, perché i Dialoghi credono che la cultura ci renda essere umani migliori, perché convivere significa che tutti ci prendiamo cura di tutti» dichiarano Giulia Cogoli, ideatrice e direttrice del festival, Luca Iozzelli, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia.

inaugurazione Dialoghi 2019_ph laura pietra

foto di Laura Pietra

Ma i Dialoghi non si fermano, infatti sin dal primo giorno hanno aderito alla campagna #iorestoacasa, nella convinzione che la convivenza civile passi anche attraverso la scelta di un isolamento responsabile per sé, per i propri cari e per tutta la società a cui apparteniamo.
Sui canali social, su YouTube e sul sito del festival vengono pubblicati da 4 settimane brevi contributi video di relatori della manifestazione – tra i quali gli antropologi Marco Aime e Adriano Favole, il genetista Guido Barbujani, l’attore Ascanio Celestini, lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini, lo psichiatra e psicoanalista Vittorio Lingiardi, la psicoterapeuta infantile Manuela Trinci – che riflettono sui dubbi, le paure e soprattutto le idee per superare le difficoltà assieme. Le visualizzazioni sono state oltre 50.000.
Inoltre sul canale YouTube dei Dialoghi, sono disponibili 320 fra conferenze e interviste sui temi che la manifestazione ha trattato negli anni, tra i quali: la convivenza, il dono, la condivisione, l’identità, il gioco, la creatività, le regole, il viaggio.
Pistoia – Dialoghi sull’uomo dà appuntamento a tutti nel 2021!
www.dialoghisulluomo.it

#iorestoacasa con i Dialoghi sull’Uomo. Convivere al tempo del Coronavirus

Riceviamo e pubblichiamo
Iniziativa del festival di antropologia del contemporaneo “Pistoia – Dialoghi sull’uomo” che mette a disposizione online riflessioni per condividere questi momenti di isolamento.

Il Festival di antropologia del contemporaneo Pistoia – Dialoghi sull’uomo aderisce alla campagna #iorestoacasa, nella convinzione che la convivenza civile passi anche Stampaattraverso la scelta di un isolamento responsabile per sé, per i propri cari e per tutta la società a cui apparteniamo.
Convivere infatti significa che tutti ci prendiamo cura di tutti.
In questi giorni i Dialoghi pubblicano sui canali social e sul loro canale Youtube brevi riflessioni per condividere i dubbi, le paure e soprattutto idee per superare le difficoltà assieme.
Questi coloro che hanno “dialogato” nei video:
Marco Aime, antropologo e consulente al programma del festival: NOI/ALTRI di fronte al virus
Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta: Adolescenti e nonni al tempo del virus
Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicoanalista: Convivere al tempo del Coronavirus
Adriano Favole, antropologo e consulente al programma del festival: Emergenze o sospensioni?
Guido Barbujani, genetista: Virus e vaccini
Manuela Trinci, psicoterapeuta infantile e curatrice del programma per bambini dei Dialoghi sull’uomoCari genitori.
Inoltre, sempre sul canale YouTube del festival sono a disposizione oltre 320 fra Stampaconferenze e interviste sui temi che i Dialoghi hanno affrontato: la convivenza, il dono, la condivisione, l’identità, la creatività, le regole, il viaggio etc.
Pistoia – Dialoghi sull’uomo è promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e dal Comune di Pistoia e ideato e diretto da Giulia Cogoli.

Ecco i link agli interventi.

Marco Aime, antropologo e consulente al programma del festival
 NOI/ALTRI di fronte al virus
https://www.youtube.com/watch?v=otIIIJT0JLE

Matteo Lancini, psicologo e psicoterapeuta
Adolescenti e nonni al tempo del virus
https://www.youtube.com/watch?v=A9NfXSsJU_A

Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicoanalista
Convivere al tempo del Coronavirus
https://www.youtube.com/watch?v=PuM8gzk932c

Adriano Favole, antropologo e consulente al programma del festival
Emergenze o sospensioni?
https://www.youtube.com/watch?v=f9LTwVjQ0go

Guido Barbujani, genetista
Virus e vaccini
https://www.facebook.com/festivaldialoghisulluomo/videos/220953089286533/

Manuela Trinci, psicoterapeuta infantile e curatrice del programma per bambini dei Dialoghi sull'uomo
Cari genitori 
https://www.facebook.com/festivaldialoghisulluomo/videos/507769176840223/

Pistoia – Dialoghi sull’uomo: XI edizione dal 22 al 24 maggio

Riceviamo e pubblichiamo
Dal 22 al 24 maggio Pistoia ospiterà l’undicesima edizione di “Dialoghi sull’uomo”. Tema del 2020 è “I linguaggi creano il mondo: voci, suoni e segni per una nuova umanità”. Anteprima il 4 febbraio con Adriano Favole, anche in streaming con le scuole che prenotano il collegamento.

Dopo il successo della X edizione, che ha chiuso il primo decennio di vita del festival con circa 200000 presenze, torna dal 22 al 24 maggio 2020 il festival di antropologia del Stampacontemporaneo Pistoia – Dialoghi sull’uomo, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia e dal Comune di Pistoia, ideato e diretto da Giulia Cogoli.
Tema della XI edizione è: “I linguaggi creano il mondo: voci, suoni e segni per una nuova umanità” (www.dialoghisulluomo.it).
In programma tre giornate con circa 30 appuntamenti nel centro storico di Pistoia: incontri, dialoghi, letture, proposti con un linguaggio accessibile a tutti e rivolti a un pubblico interessato all’approfondimento e alla ricerca di nuovi strumenti e stimoli per comprendere la realtà di oggi.
Antropologi, filosofi, storici, scrittori e pensatori italiani e internazionali saranno Stampachiamati a riflettere sul tema dei linguaggi. La comunicazione, verbale e non solo, è infatti alla base delle società umane, è indispensabile alla loro creazione, è funzionale al loro mantenimento, ne determina i cambiamenti e ne segna profondamente la specificità.
Attraverso la lingua noi definiamo il mondo che ci circonda, lo classifichiamo, lo descriviamo, diamo voce alla nostra fantasia, affermiamo la nostra identità. Il vocabolario che ognuno di noi utilizza è anche l’inventario degli elementi che la propria cultura ha categorizzato per dare senso al mondo in cui vive. Interrogarsi sul rapporto che esiste tra lingua e cultura, significa capire lo sguardo con cui ogni società umana guarda il mondo. A volte le lingue scompaiono, a volte ne nascono di nuove.
«C’è una lingua per comunicare – afferma Giulia Cogoli – Quella che tutti usiamo quotidianamente, c’è la lingua privata – quella dei sentimenti e degli affetti – e la lingua del pubblico, con le sue responsabilità, ma quella stessa lingua può essere modellata, forgiata da abili artigiani come i grandi scrittori e gli artisti hanno saputo e sanno fare, trasformando parole e segni in opere d’arte. Ci sono le parole dell’odio e le parole dell’amore, perché i linguaggi uniscono o dividono, possono essere tradotti, ma a volte Pistoia - Dialoghi sull'uomo 2016 (3)sembrano intraducibili, resta il fatto che non potremmo fare a meno di comunicare, pena la fine della nostra specie».
L’undicesima edizione dei Dialoghi si propone, con la consueta pluralità di voci, di compiere sia un viaggio nella Babele delle lingue, che nelle nuove forme di comunicazione, dalle lingue classiche al linguaggio dei social: come vogliamo e dobbiamo scambiarci idee e sensazioni per continuare a esistere?
Fin dalla prima edizione, Pistoia – Dialoghi sull’uomo ha riservato grande attenzione ai giovani e alle scuole, organizzando incontri per avvicinare i ragazzi al tema della manifestazione.
I cicli di conferenze per le scuole hanno riscosso un successo tale che l’organizzazione ha deciso di aprirli anche al pubblico adulto (con accesso libero previa prenotazione) e di renderli disponibili in streaming.
Il primo incontro del 2020 è in programma martedì 4 febbraio alle ore 11 al Teatro Manzoni, con l’antropologo Adriano Favole, consulente al programma del festival.
La conferenza, dal titolo “Dire e fare il mondo: tra antropologia e linguistica”, verterà principalmente sul rapporto tra società, lingua e cultura e sulla diversità linguistica e culturale tra gli esseri umani.
La lingua trasmette diseguaglianze oltre che informazioni e sapere. Come abbiamo constatato anche negli ultimi tempi, la lingua può esprimere odio in senso profondo, ma è anche uno dei pochi strumenti di condivisione tra gli esseri umani. Gli antropologi DIALOGHI 2017_VARIE_ph ┬_ laura pietra-43hanno lavorato molto sul modo in cui il contatto culturale cambia i sistemi linguistici. L’intervento di Favole fornirà spunti etnografici rispondendo a domande importanti: perché alcune lingue divengono egemoniche? Cosa ha voluto dire nel contesto coloniale l’imposizione di lingue metropolitane a società locali? Esistono lingue globali? I nuovi media sono un pericolo per la diversità linguistica, oppure possono favorire l’uso scritto di alcune lingue a tradizione orale? Come possiamo costruire insieme il mondo del futuro senza perdere l’incredibile ricchezza della diversità linguistica?
L’incontro è visibile in diretta streaming sul sito www.dialoghisulluomo.it. Le classi collegate in streaming potranno inoltre dialogare o porre domande attraverso twitter usando l’hashtag #DialoghiPistoia.
Per prenotazioni personali o di classi: Martina Meloni – dialoghi@comune.pistoia.it – tel. 0573371611
Informazioni: www.dialoghisulluomo.it

Simple Minds: quarant’anni di carriera e quattro concerti in Italia

rubrica a cura di Fabrizio Capra
Simple Minds “40 years of hits tour 2020”. Quarant’anni di carriera festeggiati con un colossale tour mondiale di oltre sessanta date. In Italia quattro concerti – Pistoia, Roma, Taormina e Verona.

Simple Minds by Dean ChalkleyI Simple Minds celebrano 40 anni di carriera con un colossale tour mondiale, che li porterà anche in Italia per quattro show in luoghi altrettanto iconici: al Pistoia Blues l’11 luglio, alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica in Roma il 15, al Teatro Antico di Taormina il 18 e infine all’Arena di Verona martedì 4 agosto, per un concerto che si preannuncia davvero memorabile: infatti la band torna ad esibirsi qui trent’anni dopo la sua prima e unica volta precedente, quando, durante il tour di “Street Fighting Years”, la serata fu così indimenticabile da essere immortalata per il DVD “Seen The Lights”.
I biglietti sono in prevendita su My Live Nationticketmaster.itticketone.it e in tutti i punti vendita autorizzati.
SM_artwork2020Il “40 Years of HITS Tour 2020”, oltre 60 date attraverso 14 Paesi solo nella prima parte in Europa, debutta il prossimo 28 febbraio in Norvegia. L’annuncio di un tour celebrativo per la band fondata e guidata da 40 anni da Jim Kerr e Charlie Burchill segue l’uscita di “40: The Best Of – 1979-2019” (Universal Music, 31 ottobre 2019), una raccolta che ripercorre i quaranta anni di carriera della band che ha letteralmente rivoluzionato la musica a partire dagli anni ’80, con l’aggiunta di una traccia inedita: una cover di ‘For One Night Only’ di King Creosote.
Dall’esordio con Life In A Day del 1979 i Simple Minds sono diventati fra le più popolari icone della musica del nostro tempo con canzoni entrate nella storia come New Gold DreamUp On The CatwalkSpeed Your Love To MeWaterfrontGlittering PrizeDon’t You (Forget About Me)Alive and KickingSanctify YourselfBelfast ChildShe’s a RiverMandela Day, per citarne solo alcune. Con 5 album al numero 1 in classifica in Gran Bretagna, innumerevoli hit ai primi posti delle classifiche e 60 milioni di album Simple Minds by Dean Chalkleyvenduti in tutto il mondo, e una carriera di concerti live senza eguali, dopo qualche anno di pausa, sono ritornati nel 2014 con un nuovo album, Big Music, e nuova energia e ispirazione.
I Simple Minds sono diversi ora – racconta Jim KerrAnche se sono molto fiero della nostra storia professionale e dei successi ottenuti, non siamo una rock band da repertorio. Sono abbastanza pazzo da pensare che possiamo toccare ancora altissimi livelli, scrivendo musica e suonando dal vivo”.
Charlie Burchill aggiunge che “ci sono state varie incarnazioni dei Simple Minds negli anni, ma abbiamo sempre mantenuto la nostra identità, e questo ha a che fare con la nostra attitudine ad esibirci live. È da sempre la nostra forza”.
Media partner ufficiale Radio Capital.

SABATO 11 LUGLIO - PISTOIA – PISTOIA BLUES, PIAZZA DUOMO
Prezzi biglietti:
Poltronissima – € 65,00 + diritti di prevendita
Tribuna Gold – € 65,00 + diritti di prevendita
Platea 1° settore – € 55,00 + diritti di prevendita
Platea 2° settore – € 50,00 + diritti di prevendita
Platea 3° settore – € 40,00 + diritti di prevendita
Tribuna – € 35,00 + diritti di prevendita

MERCOLEDÌ 15 LUGLIO - ROMA – ROMA SUMMER FEST, CAVEA – AUDITORIUM
Prezzi biglietti:
Parterre – € 50,00 + diritti di prevendita
Parterre laterale – € 44,00 + diritti di prevendita
Tribuna centrale – € 40,00 + diritti di prevendita
Tribuna mediana – € 36,00 + diritti di prevendita
Tribuna laterale – € 32,00 + diritti di prevendita
Tribuna alta – € 28,00 + diritti di prevendita

SABATO 18 LUGLIO - TAORMINA - TEATRO ANTICO
Prezzi biglietti:
Platea numerata – € 70,00 + diritti di prevendita
Tribuna numerata – € 60,00 + diritti di prevendita
Cavea numerata – € 45,00 + diritti di prevendita
Cavea non numerata – € 30,00 + diritti di prevendita

MARTEDÌ 4 AGOSTO - VERONA - ARENA DI VERONA
Prezzi biglietti:
Poltronissima Gold numerata – € 80,00 + diritti di prevendita
Poltronissima numerata – € 65,00 + diritti di prevendita
Poltrona numerata – € 55,00 + diritti di prevendita
Gradinata numerata – € 45,00 + diritti di prevendita
Tribuna 2° livello non numerata – € 30,00 + diritti di prevendita

Pistoia: terza edizione de “L’anno che verrà. I libri che leggeremo”

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Da venerdì 25 ottobre a domenica 27 ottobre 2019 Pistoia ospita la terza edizione de “L’ANNO CHE VERRÀ. I libri che leggeremo”, iniziativa ad ingresso gratuito.

LogoPistoia_ACVDal 25 al 27 ottobre 2019 a Pistoia tornerà, per la sua terza edizione, il Festival “L’anno che verrà: i libri che leggeremo”: la rassegna dedicata all’anticipazione delle uscite letterarie in programma nei prossimi mesi e nel 2020, raccontate dagli autori e dagli editor delle più importanti case editrici italiane. Un festival che, perlopiù, non parla di libri che ci sono, bensì di quelli che ci saranno, mettendo il naso nel lavoro di coppia autore-editor quando un romanzo è ancora in gestazione. Ma non solo: L’anno che verrà ha anche l’obiettivo di aprire strade per giovani scrittori, offrendo occasioni di miglioramento e perfezionamento delle proprie abilità di scrittura e lettura con diversi percorsi di formazione (che partono giovedì 24 ottobre). Il programma cancella qualsiasi barriera tra gli editori maggiori e gli indipendenti, tra gli autori già affermati e gli esordienti, tra gli scrittori di genere e quelli dallo stile più complesso e ricercato, e più in generale fa convivere nello stesso spazio gli editori e gli autori con i lettori, i librai, gli insegnanti, gli studenti, i bibliotecari.
PROGRAMMA-DEGLI-INCONTRI
I GRANDI EVENTI
Il Festival si apre con la lectio magistralis di Marco Malvaldi – autore del ciclo di romanzi del Bar Lume, da cui è stata tratta la nota serie tv – dedicata a capire come la lettura possa aiutare a costruirsi non tanto le soluzioni ai problemi della vita, quanto gli

neri marcore

Neri Marcorè

strumenti per affrontarla; Mauro Ermanno Giovanardi – storico frontman dei La Crus – sarà protagonista di una conversazione/concerto in cui alla musica si affiancherà una riflessione sulle parole e sulla letteratura. A Pistoia sarà presentato per la prima volta in anteprima nazionale “La parte inventata” di Rodrigo Fresán (Premio Roger-Callois 2017), finalmente tradotto in italiano da LiberAria. E ancora, Neri Marcoré sarà protagonista di un reading dedicato alle opere di Gianni Rodari, evento di chiusura del Festival.
LE ANTEPRIME EDITORIALI
Nella sezione “I libri che leggeremo“, ricchissima la lista degli editori che apriranno il sipario sui loro cataloghi del 2020: Arkadia Editore, Bompiani, Edizioni E/O,Einaudi editore,Exòrma Edizioni, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Garzanti Libri, Giulio Perrone, gran vía edizioni, Hacca Edizioni,HarperCollins Italia Editore, LiberAria Editrice, minimum fax,Miraggi Edizioni,Libri Mondadori,NN Editore,Racconti edizioni, il Saggiatore,edizioni sur, Tunué, Voland. Un focus particolare sarà dedicato alla letteratura sudamericana. Molti gli autori presenti a parlare del loro lavoro, tra i quali: Romina Casagrande, Fabio Genovesi, Graziano Graziani, Antonella Lattanzi, Marino Magliani, Giulio Mozzi, Demetrio Paolin, Andrea Pomella e Igiaba Scego.
UN OCCHIO AL FUTURO: le occasioni di formazione e scouting per esordienti
Anche per questa III edizione, L’anno che verrà offre diverse opportunità di formazione e di incontro per gli scrittori esordienti. Sul versante formativo: il corso di scrittura con LogoPistoia_ACVGiorgio Vasta, “Avere una storia”, incentrato sul racconto dei sentimenti e delle relazioni (a cura di “Scuola del libro”) e il corso di lettura professionale “Leggere per gli altri”, con Chiara Beretta Mazzotta e Sara Sullam (a cura di “Di lavoro, leggo”). Gli scrittori con un romanzo nel cassetto, poi, avranno la possibilità di incontrare alcuni tra i migliori editori indipendenti e agenti letterari del panorama nazionale, per proporre loro la propria opera. Grazie al sostegno di Unicoop Firenze, tornano infatti gli incontri di scouting di “Il futuro davanti” (a cura di The FLR – The Florentine Literary Review), che nelle precedenti edizioni hanno portato fortuna a Giorgia Tribuiani, Elena Giorgiana Mirabelli, Andrea Donaera e Ruska Jorjoliani, i cui romanzi sono stati pubblicati o in via di pubblicazione con gli editori NN e Tunué e Voland.
UN FESTIVAL DI TUTTI
Autori, editori, traduttori, librai, critici, giornalisti, bibliotecari e naturalmente lettori. “L’annoche verrà” è il festival di tutti. Il format con uno spazio unico per ogni sessione e con momenti di convivialità aperti a tutti vuole ridurre le distanze, creare un’atmosferaprofessionale ma rilassata di incontro e confronto.
Un festival a misura d’uomo, un po’ come lo è Pistoia. Un festival che, prima di tutto, vuole nutrire la curiosità e arricchire gli strumenti di scelta di ognuno, seguendo i due principi fondanti del servizio bibliotecario: “ad ogni lettore il suo libro; ad ogni libro il suo lettore”. L’anno che verrà vuole offrire al lettore la possibilità di incuriosirsi di ciò che ancora non conosce e, perché no, magari innamorarsi del futuro.
L’anno che verrà è organizzato dalla Biblioteca San Giorgio, Comune di Pistoia. In collaborazione con il sostegno di Unicoop Firenze, Publiacqua, Vannucci Piante. In collaborazione con Di lavoro, leggo/NNE, Libreria Diari di Bordo di Parma, Premio Letterario Internazionale Ceppo Pistoia, Scuola del Libro/SUR, Scuola Holden di Torino, The FLR – The Florentine Literary Review, Torta di latte/Beatrice Tomasi. E con Agenzia letteraria Kalama, MalaTesta Literary Agency, Piergiorgio Nicolazzini Literary Agency.
Curatore: Martino Baldi (Biblioteca San Giorgio)

Info
BIBLIOTECA SAN GIORGIO
via S. Pertini, snc – 51100 PISTOIA
sangiorgio@comune.pistoia.it
www.sangiorgio.comune.pistoia.it/l-anno-che-verra
Tutte le informazioni e i dettagli aggiornati in tempo reale si possono trovare sul sito della Biblioteca San Giorgio www.sangiorgio.comune.pistoia.it

PROGRAMMA-DEGLI-INCONTRI

Pistoia – Dialoghi sull’uomo. Confronto sul rapporto con la Terra e la sua tutela

Riceviamo e pubblichiamo
Pistoia – Dialoghi sull’uomo, 24-26 maggio, ospiterà un confronto sul tema del rapporto con la Terra e la sua tutela. A parlarne la fisica ed economista indiana Vandana Shiva e il diplomatico e scrittore Grammenos Mastrojeni. Vandana Shiva (sabato 25 maggio in Piazza Duomo) interverrà sull’imparare a condividere il nostro pianeta mentre da Grammeos Mastrojeni (domenica 26 maggio al Teatro Bolognini) giungerà un invito a non perdere tempo. 

Pistoia - Grammenos MastrojeniIl mestiere di con-vivere: intrecciare vite, storie e destini, tema della decima edizione del festival di antropologia del contemporaneo Pistoia – Dialoghi sull’uomo (www.dialoghisulluomo.it), riguarda anche il rapporto con la Terra e la sua tutela. Ai Dialoghi, in programma da venerdì 24 a domenica 26 maggio, ne parleranno la fisica ed economista indiana, tra i massimi esperti internazionali di ecologia sociale Vandana Shiva, premiata con il Right Livelihood Award, premio Nobel alternativo per la Pace e il diplomatico e scrittore Grammenos Mastrojeni coordinatore per l’Ambiente della Cooperazione allo Sviluppo, che da trent’anni si occupa dei legami fra tutela dell’ambiente, sviluppo e pace.
Impariamo a condividere il nostro pianeta: è di tutti! è la lectio che terrà Vandana Shiva sabato 25 maggio alle 21.15 in piazza del Duomo, in occasione della terza edizione del Premio Internazionale Dialoghi sull’uomo, che ogni anno è conferito a una figura del mondo culturale che testimonia la centralità del dialogo per lo sviluppo delle relazioni umane e che la vede quest’anno vincitrice.
Pistoia - Vandana ShivaProprio il dialogo permette, secondo Vandana Shiva, di imparare a riconoscerci come membri della comunità della Terra, che ha strabilianti capacità e il potenziale per rigenerarsi, nonostante ci si trovi sull’orlo del baratro. Si deve coltivare la speranza, fondata sulla filosofia della Terra intesa come un’unica famiglia: ce la faremo solo credendo nella capacità di trascendere le divisioni, di pensare, agire e vivere come un’umanità unita, impegnandoci a partecipare in ogni momento alla difesa e alla rigenerazione del tessuto naturale e sociale della vita. Di Vandana Shiva uscirà per Feltrinelli Il pianeta di tutti. Come il capitalismo ha colonizzato, scritto insieme al giornalista Kartikey Shiva.
Grammenos Mastrojeni, docente del primo insegnamento sulla questione Ambiente, risorse e conflitti della Ottawa University, materia che continua a insegnare in diversi atenei in Italia e all’estero, che collabora con il Climate Reality Project, lanciato dal premio Nobel Al Gore, ci invita a non perdere tempo. Cambiamenti climatici improvvisi, global warming, carestie, guerre, migrazioni epocali sono indice di un collasso ambientale sempre più prossimo. Gli esseri umani hanno dimenticato la cura del mondo in cui gli è dato vivere, ma nel poco tempo che ancora ci rimane possiamo provare a cambiare radicalmente la situazione: ogni gesto, piccolo o grande, che protegge l’ambiente è fondamentale per il futuro comune. Appuntamento domenica 26 maggio alle 15 al Teatro Bolognini per l’incontro Convivere con la Terra: solo la nostra felicità può salvare l’ambiente.

Lo scrittore Fernando Aramburu ospite a Pistoia – Dialoghi sull’uomo (25 maggio)

Riceviamo e pubblichiamo

Fernando AramburuLa difficoltà di convivere, l’odio, la vendetta sono da sempre temi centrali della letteratura di tutti i tempi. Lo sono anche del romanzo Patria e dei racconti di Dopo le fiamme di Fernando Aramburu, uno degli scrittori più amati degli ultimi anni, che sabato 25 maggio sarà ospite di Pistoia – Dialoghi sull’uomo (24 – 26 maggio).
In occasione del decennale del festival di antropologia lo scrittore spagnolo nell’incontro Convivenza e letteratura: una questione di patria? dialogherà con il giornalista e saggista Wlodek Goldkorn sulla scrittura come memoria contro l’oblio, in un’epoca segnata da tanti tipi di terrore e in cui può risultare complesso guardare indietro per fare i conti con il passato.
Le linee d’ombra della vita, le zone grigie fra bene e male, fra giustizia e terrore, che solo la letteratura sa raccontare, possono essere strumento per aiutarci a non ripetere errori e per imparare le regole della convivenza.
Nel caso editoriale Patria (Guanda), vincitore del Premio Strega Europeo 2018 e del Premio Letterario Internazionale Giuseppe Tomasi di LampedusaAramburu ha saputo raccontare in maniera unica una comunità dove convivono fanatismo e buon senso, terroristi e gente comune, violenza e condivisione. Un mondo dove si mescolano affetti e odi, eroismi e vigliaccheria, sentimenti feriti e dolore inespresso.
In questi giorni Fernando Aramburu torna nelle librerie con la raccolta di racconti Dopo le fiamme (Guanda).

FAI – Luoghi del Cuore: il Ponte Medioevale a Pistoia e l’Abbazia di San Giusto al Pinone in provincia di Prato

a cura della Redazione

Pistoia e Prato sono le provincie di oggi per i Luoghi del Cuore 2018 FAI della Toscana.

Ponte Medioevale sul Vincio di Montagnana, Pistoia – 476°  posto con 225 voti
Ponte Medioevale sul Vincio di MontagnanaSi incontra il ponte attraverso una breve strada padronale, tra un gruppo di case e l’antico Oratorio della Verginina (immagine sacra posta lungo la strada), posto al crocicchio che conduce al ponte, lungo la via di Pieve a Celle. Sulla facciata dell’antico oratorio ancora ben conservata la lapide marmorea che attesta la sua costruzione nel 1844 da parte di Cesare Ippoliti. Nel medioevo i viandanti si fermavano a pregare prima di attraversare l’antico ponte lastricato in pietra che conduceva al plebato di Groppoli. La struttura del ponte, tipica medioevale, a groppa d’asino, slanciata, i due accessi in lieve pendio, in piano nella parte centrale. Largo metri 1,30, le sue luci metri 13,50 e metri 6,50. Qui il torrente Vincio misura metri 30 e il ponte rende il luogo come incantato, come il tempo si fosse fermato centinaia di anni fa. Ci si aspetta di vedere da un momento all’altro un viandante a cavallo che passa sul ponte, in uno stretto corridoio costruito al massimo per un uomo a cavallo, con grossi ciottoli di fiume, immerso in una folta vegetazione selvatica. Si dice che il ponte fosse un importante collegamento tra il plebato di Celle e quello di Groppoli, e da lì si andava verso Lucca, una delle vie lombarde che collegava Lucca, Pisa e Livorno con il nord Italia.

Abbazia di San Giusto al Pinone, Carmignano (Prato) – 650° posto con 36 voti
3332_abbazia-di-san-giusto-al-pinoneL’Abbazia di San Giusto fu edificata nel XII sec. nella campagna pratese ed è uno degli edifici romanici più suggestivi della zona. Nacque probabilmente in virtù dell’antica viabilità altomedievale, essendo su un crinale che dall’Arno, attraversato nel punto più stretto (area della Gonfolina), giungeva nel pistoiese. Si sarebbe quindi trattato di un antico ospedale, punto di sosta per i pellegrini, fino alla torre di Sant’Alluccio ed il successivo ospizio di San Baronto. Secondo la tradizione locale l’Abbazia faceva suonare giornalmente la sua campana, chiamata “La Sperduta”, per richiamare a sé tutti i viandanti dispersi prima di notte. Fino al Trecento fu canonica, diventando successivamente oratorio per poi essere abbandonata. Dopo una parziale ricostruzione ottocentesca, fu ripristinata nel dopoguerra; oggi è interamente leggibile rivelando un’interessante struttura romanica, con influssi dell’architettura monastica cluniacense. La facciata è animata dal bianco e verde dei cunei di marmo e di serpentino degli archi del portale e della bifora soprastante. All’interno la pianta è a croce commissa con un’unica navata coperta con volta a botte, ritmata da grandi archi trasversali; il presbiterio, a tre absidi separate, è rialzato su una bassa cripta con piccole navate sorrette da pilastri, rifatte dopo il crollo duecentesco. Per decenni si è stati incerti sulla proprietà della chiesa, fino al ritrovamento di un documento della fine dell’Ottocento che la indica come di proprietà del Comune di Carmignano. Chiusa dai primi anni ’90, è stata recentemente riaperta al pubblico da un’associazione locale che vi organizza anche eventi e attività di promozione. La comunità, che l’ha spesso scelta per celebrarvi i matrimoni quando era ancora aperta, vi è molto legata. Oggi i cittadini ne chiedono il recupero e una stabile fruizione pubblica.

Nuovo singolo per Noel Gallagher’s High Flying Birds. Dal 14 giugno il nuovo EP

rubrica a cura di Fabrizio Capra

Black Star Dancing coverI NOEL GALLAGHER’S HIGH FLYING BIRDS tornano a sorpresa con il nuovo singolo “BLACK STAR DANCING” disponibile da un paio di giorni in tutti gli store digitali. Il singolo, prodotto dallo stesso Noel, è estratto dall’omonimo EP. È ora preordinabile la versione digitale e il vinile 33 giri (https://nghfb.lnk.to/bsd_ep) disponibile dal prossimo 14 giugno, giorno in cui la band di Noel Gallagher si esibirà come headliner all’Isle of Wight Festival.
Caratterizzato da una copertina caleidoscopica a cura di Gareth Halliday, l’EP include le due nuove tracce “Rattling Rose” e “Sail On” oltre ad un 12” mix di “BLACK STAR DANCING” e un remix del DJ e produttore franco-londinese Nicolas Laugier conosciuto anche come The Reflex.

Questa la tracklist dell’EP:
1. Black Star Dancing
2. Rattling Rose
3. Sail On
4. Black Star Dancing (12” Mix)
5. Black Star Dancing (The Reflex Revision)

Per i NOEL GALLAGHER’S HIGH FLYING BIRDS, “BLACK STAR DANCING EP” arriva dopo tre album al primo posto della classifica di vendita inglese. Il più recente “Who Built The Moon?” è stato certificate Disco d’Oro in Gran Bretagna a meno di due settimane dall’uscita.
L’annuncio del nuovo EP e del nuovo singolo arriva in concomitanza dell’inizio di un tour che porterà i NOEL GALLAGHER’S HIGH FLYING BIRDS in tutto il mondo. Oltre alle numerose date in madrepatria, la band inglese sarà in Italia il prossimo 8 luglio a Pistoia per il “Pistoia Blues Festival” e il 9 luglio a Mantova per “Mantova Arte e Musica”. Tutte le altre date sono consultabili sul sito noelgallagher.com