FONZONE PRESENTA MATTODA’, IL NUOVO AGLIANICO DEI CAMPI TAURASINI

A cura della redazione 
FONZONE PRESENTA MATTODA’ IL NUOVO AGLIANICO DEI CAMPI TAURASINI CHE RACCONTA L’IRPINIA SECONDO L’ENOLOGO LUCA D’ATTOMA

Un Aglianico in purezza che nasce nella sottozona Campi Taurasini, in Irpinia. Il primo realizzato con questo vitigno dall’enologo toscano Luca D’Attoma che, con l’azienda vitivinicolaFonzone Caccese di Paternopoli (AV), ha avviato un percorso incentrato sulla viticoltura sostenibile per creare vini sartoriali che raccontano questo territorio straordinario della Campania. Una sfida che l’enologo ha raccolto e che la famiglia Fonzone ha sostenuto con entusiasmo, al punto da battezzare il nuovo vino Mattoda’, un nome che rende omaggio a D’Attoma rievocandone il cognome, e che, al tempo stesso, sottolinea la volontà di creare un rosso fuori dagli schemi, innovativo, capace di interpretare in maniera originale un vitigno unico nel suo genere.

Rosso rubino brillante, Mattoda’ Irpinia DOC Campi Taurasini 2019 rivela al naso note di mirtillo selvatico accompagnato dal profumo della sua foglia, mentolato. Al palato, l’ingresso è dolce e piacevole con sentori di pepe verde, note di eucalipto, bacca di vaniglia intera, molto balsamico.

Un vino fresco, avvolgente, con una spiccata personalità che rispecchia fortemente quella dell’enologo e dei Fonzone, una grande famiglia che ha scelto di produrre vino per passione, con cura e precisione, assecondando i ritmi della natura e preservando la biodiversità di un territorio straordinario come l’Irpinia.

Mattoda’ è un vino che si accompagna bene con carni rosse, piatti speziati, tartufo e formaggi stagionati.

Il vigneto di Aglianico della Tenuta Fonzone, a Paternopoli, si estende lungo i due versanti di una collina ben ventilata, posta ad un’altitudine che varia dai 360 ai 430 m s.l.m. e circoscritta dai torrenti Fredane ed Ifalco. Le ottime esposizioni, i terreni argillosi e le bassissime rese consentono di ottenere uve di grande qualità che vengono raccolte in piena maturazione e vinificate nel rispetto rigoroso delle caratteristiche varietali.

Tinazzi: nuove annate e un nuovissimo packaging

Riceviamo e pubblichiamo
Nuove bottiglie e nuove etichette per i prodotti rivolti al giovane pubblico internazionale.

Tinazzi, importante gruppo di cantine con sede a Lazise e produzioni in Veneto e Puglia, oggi è tra i primi cinque esportatori italiani in Russia. Tra i prodotti di punta Famiglia Tinazzidell’azienda pugliese il Primitivo di Manduria Imperio LXXIV.
Al Vinitaly, rinviato per le note vicende del Coronavirus, si sarebbe presentato le nuove annate della produzione Tinazzi e il nuovo packaging della linea Ca’ de’ Rocchi, con etichette fresche e accattivanti studiate per un pubblico giovane e interessato. Tra le novità riguardanti il packaging anche le bottiglie Reginetta, leggermente più basse e ampie, una scelta che si distacca dalla classica bottiglia conica per identificare un prodotto sempre più vicino ai consumatori internazionali.
Tra le etichette da degustare ci sono i prodotti del territorio veneto come il Valpolicella Tinazzi degustazioneSuperiore Ripasso “Monterè” Dop Ca’de’Rocchi, la Corvina Verona Ipg “Corvè” Ca’de’Rocchi e il bianco Lugana Ca’de’Rocchi 2019. Presentato per la prima volta nell’edizione 2019 e riproposto anche quest’anno il Lugana Prealta 2017, con leggero affinamento in botte. Tra i rosati e i rossi si segnalano il Chiaretto Campo delle Rose 2019, il Rosso Verona Prealta Rossa 2018 e il Rosso Puglia Rossofreddo 2018, vino pugliese da 13% servito freddo ad una temperatura di 10°C, oltre alla produzione veneta di Amarone, Ripasso e Bardolino, e quella pugliese di Primitivo di Manduria e Primitivo del Salento.

I VINI

Valpolicella Superiore Ripasso “Monterè” Ca’de’Rocchi
Il vino prende il nome da un monte nei pressi di Cavaion Veronese da dove passa soffiando un vento di nome “Montés”. Da vigneti selezionati nella zona collinare a 150-300m di sopra il livello del mare si ottiene questo Valpolicella Ripasso, prodotto con Corvina, Corvinone e Rondinella. Rosso carico e luminoso alla vista, al naso emerge la prevalenza di frutta rossa, dove spiccano prugna e amarena, accompagnate da sentori speziati e una lieve vena balsamica. Il sapore è deciso e il tannino bilanciato e morbido. Un vino persistente, particolarmente indicato per accompagnare i risotti autunnali (risotto ai funghi, al radicchio rosso o risotto al Tastasal), pasta e fagioli, vari piatti di carne arrosto o stufati e tradizionale carrelli di lesso con la “pearà” (salsa da contorno tipica della cucina povera veronese).

Corvina Verona Ipg “Corvè” Ca’de’Rocchi
Un 100% Corvina Veronese, prodotto in Valpolicella su vigneti collinari soleggiati.Dal colore rosso intenso e luminoso, regala aromi di frutta rossa matura con prevalenza di ciliegia, sentori speziati e una leggera nota di cacao. Il fruttato percepito al naso si ripresenta al palato accompagnato da note di liquirizia. Lungo e persistente nel finale, si abbina molto bene a tutti i tipi di carne, sia alla brace che ai brasati, e a formaggi stagionati.

Lugana Ca’de’Rocchi 2019
Un bianco ottenuto da uve Trebbiano di Lugana coltivate in vigneti vocati nella zona sud del Lago di Garda. Al naso presenta un bouquet intenso di agrumi e frutti esotici con lievi note floreali, mentre in bocca è fresco, morbido e ben bilanciato. Ideale come aperitivo, o abbinato ad antipasti, Primi piatti leggeri e pesce.

Lugana Prealta 2017
Prodotto da uve raccolte a perfetta maturazione nella zona di Peschiera del Garda,Lugana Dop Prealta è un vino che si distingue nel panorama dei vini bianchi Tinazzi – dall'impronta fresca e giovane – per il leggero affinamento in botti di rovere dai 3 ai 6 mesi. Un bianco intenso, in cui i sentori di pesca e agrumi vengono impreziositi da una nota di vaniglia. Di buona acidità e struttura si abbina egregiamente a primi piatti saporiti, carni bianche e formaggi di media stagionatura.

Chiaretto Campo delle Rose 2019
Il nome di questo vino rimanda ai meravigliosi fiori presenti a Tenuta Valleselle che riempiono l’ambiente di colore e di profumo come il vino stesso. Profumi di ciliegia e marasca, seguiti da accenni floreali, rendono questo vino fresco ed elegante. Sapido ed equilibrato in bocca, si abbina a pesce, carni bianche e pasta.

Rosso Verona Prealta Rossa 2018
Il Prealta Rossa è prodotto da uve Corvina, Merlot e Cabernet Sauvignon da vendemmia tardiva che comporta un leggero appassimento dei grappoli con conseguente concentrazione di zuccheri, polifenoli e composti aromatici. Vino dal colore rosso brillante, al naso è la frutta a primeggiare, in particolare la confettura di ciliegia e mirtillo, il tutto impreziosito da leggere note speziate di pepe nero, liquirizia e vaniglia. Al palato si presenta pieno ed avvolgente, buona la persistenza e con finale elegante che richiama a note di confettura. Ideale con risotti, carni rosse e formaggi stagionati.

Rosso Puglia Rossofreddo 2018
Un vino che nasce per dare il meglio di sé nelle calde giornate estive: un Rosso Salento Igp da servire a una temperatura di 10 gradi che nasce con l'intenzione di dimostrare come anche in estate si possano bere anche vini rossi. Di colore rosso brillante, il “Rossofreddo” al naso si presenta con un ampio spettro olfattivo, dove spiccano aromi floreali e fruttati arricchiti da una lieve nota balsamica, mentre al palato risulta morbido, vellutato, con un finale fresco e avvolgente. L’abbinamento è ideale con aperitivi, primi piatti, carni bianche e formaggi.

Primitivo di Manduria Imperio LXXIV
Il prodotto di punta della produzione pugliese di Tinazzi, premiato per due volte di fila da Wine Spectator con 91 punti con le annate 2011 e 2013. Il nome “Imperio” deriva da un conferitore storico di un antico vigneto ad alberello locato tra S.Giorgio Jonico e Carosino in Puglia dove la famosa varietà di uva del Primitivo di Manduria è coltivata da molti anni. Questo rosso intenso con riflessi granati presenta un complesso panorama olfattivo, dove spiccano frutta rossa matura, spezie, lievi note di cacao e una vena balsamica. Buona persistenza e armonia tra note di frutta secca e tannini morbidi con finale tostato. Ideale se accompagnato a primi piatti robusti, carni arrosto e grigliate, selvaggina e formaggi di media stagionatura.
TINAZZI - I Tinazzi, nell'antica tradizione veronese, erano recipienti simili a botti dove si metteva l'uva pigiata a fermentare: una famiglia legata al vino persino nell'origine del nome. Non può che cominciare con questo curioso aneddoto la storia di Tinazzi, che inizia alla fine degli anni Sessanta a Cavaion Veronese (Vr), grazie all’impegno e alla passione di Eugenio Tinazzi. GianAndrea Tinazzi, figlio del fondatore, all’epoca ancora diciottenne, segue subito il padre nella conduzione dell’impresa e allarga progressivamente gli orizzonti dell’azienda sia in termini di produzione che di mercati. Animato da uno spirito vivace, intraprendente e proattivo, trasforma negli anni l’azienda di famiglia da una realtà locale, che vende vini veneti DOC a piccole realtà del lago di Garda, all’attuale importante Gruppo esteso tra Veneto e Puglia, regione di grande carattere e dalle crescenti potenzialità qualitative, in cui i Tinazzi sono presenti dal 2001. Sotto la sua guida il gruppo produce vini d’alta qualità, venduti in oltre 30 Paesi nel Mondo. Un'intuizione che ha portato l'azienda a diventare una delle più interessanti realtà della viticoltura italiana, con oltre 100 ettari di vigneti di proprietà e un'ampia proposta di iniziative legate alla cultura contadina e all'accoglienza. Gli importanti premi internazionali, come i riconoscimenti di rinomate riviste come Wine Spectator, Wine Enthusiast e Decanter sono solo l'ultimo tassello della storia dei vini.

Romance is in our nature: Castello di Spessa rinnova l’immagine

Riceviamo e pubblichiamo
Nuove etichette per i vini e nuovo claim per connotare l’intero romantico mondo del Castello di Spessa Golf & Wine Resort di Capriva del Friuli.

Nuovo logo e nuove etichette per Castello di Spessa di Capriva del Friuli, nota azienda Logo Castello di Spessavinicola del Collio Goriziano di proprietà dell’imprenditore friulano Loretto Pali. Lo storico logo aziendale è stato rielaborato e reso contemporaneo, senza alterarne il fascino del passato, ma solo togliendone aulicità e dettagli superflui. Essenziale, pulito, romantico, l’attuale mette in risalto l’alta torre merlata, simbolo del castello, e interpreta con la grafia leggera ma non leziosa il romanticismo che è il genius loci del maniero, totalmente immerso nelle vigne della tenuta da cui provengono pregiati vini, che si affinano nelle scenografiche cantine storiche scavate nel suo sottosuolo.

Romance is in our nature
E proprio Romance is in our nature è il nuovo claim che connota l’intero romantico mondo del Castello di Spessa Golf&WineResort, icona di raffinata ospitalità italian style, con oltre una novantina di posti letto, tre ristoranti, un campo da golf a 18 buche, una Wellness Spa con vinoterapia che aprirà a primavera inoltrata e utilizzerà in trattamenti e prodotti uve e vini della tenuta. Un’offerta impareggiabile e unica – di cui l’azienda vinicola è il fiore all’occhiello – fatta di naturalità, territorio, gusto, valori di 5 CdS_Vinitradizione interpretati in maniera fresca e contemporanea, da scoprire e vivere con semplicità ed immediatezza.

Le nuove etichette
La storia del Castello di Spessa si intreccia da secoli con la viticoltura, dato che dai suoi vigneti si produceva vino sin dal XIII secolo e nel XVI secolo si coltivava già la Ribolla Gialla (il primo documento che attesta una vendita di Ribolla Gialla risale infatti al 1559). Nel 1773 anche Giacomo Casanova, ospite a Spessa, ne apprezzò i vini, definendoli nelle sue Memorie “di qualità eccellente”. Oggi l’Azienda vinicola si estende su circa 90 ettari di vigne di proprietà, allevate con una filosofia eco-friendly, e produce circa 400.000 bottiglie all’anno. Le sue cantine sono le più antiche e scenografiche del Collio e si sviluppano sotto il castello su due livelli: quello superiore risale al periodo medievale, il secondo, che si trova a 18 metri di profondità, è un bunker militare realizzato nel 1939, ideale per temperatura e umidità a custodire le barriques.
La sagoma del castello (in oro per i bianchi e in bordeaux per i rossi) connota tutte le etichette, dalla carta pregiata e dalla grafica fresca ed essenziale, ed è diversamente declinata nelle tre linee dei vini: L’Eccellenza del Conte ( i San Serf Bianco e Rosso, vini 1 CdS_La Cantinapreziosi che invecchiano  rispettivamente 7 e 10 anni), la Linea Collio (non più di 100000 bottiglie annue, da uve di collina raccolte a mano), la Linea Isonzo (la pulizia e verticalità dei cui vini è ben espressa dall’etichetta sobria e pacata).

La Linea Collio
Sui dolci rilievi collinari che circondano il castello sono coltivati i più antichi e nobili vitigni locali e internazionali. I terreni del Collio sono formati dalla ponca, un impasto di marna e arenaria stratificatosi nel corso dei millenni, ricco di sali e microelementi, che dona ai vini (in particolare ai bianchi, per i quali la zona è conosciuta a livello internazionale) un carattere unico: cremosi, di ottima struttura, longevi, hanno un bouquet ampio e intenso. Dalle uve coltivate con maestria e grandissima cura nei 28 ettari di vigneti di proprietà nascono i Cru aziendali, a cui si scelto di dare il nome delle nobili famiglie che negli anni sono state proprietarie del Castello. Le nuove etichette interpretano il nuovo stile dei vini del Collio, lanciato nel 2014 da Loretto Pali, consapevole che la tendenza internazionale era focalizzata su vini freschi e sapidi. Nacque così la collaborazione con l’enologo trentino Enrico Paternoster, che ha saputo unire eleganza e freschezza a struttura e longevità, ottenendo vini eleganti, minerali, persistenti, di notevole freschezza e grande bevibilità.
I vini:
Bianchi: Pinot Bianco Santarosa, Pinot Grigio Ramato Joy, Sauvignon Segrè, Ribolla Gialla Yellow Hills, Friulano Rassauer, Bianco Collio Riserva San Serff.
Rossi: Merlot Torriani, Pinot Nero Casanova, Rosso Collio Riserva San Serff.

La Linea Isonzo
Nella DOC Friuli Isonzo, dove l’azienda possiede 60 ettari di vigneti, il terreno si 4 CdS_Vignecontraddistingue per un primo strato ricco di minerali (fra cui ferro ed alluminio), a cui seguono un substrato di argilla e circa 6 metri di ghiaia, che accumula calore durante il giorno e lo rilascia la notte. Ne derivano vini dalla spiccata mineralità, eleganti, verticali e particolarmente longevi.
I vini:
Bianchi: Ribolla Gialla, Friulano, Chardonnay, Pinot Grigio, Sauvignon
Rossi: Cabernet Sauvignon, Merlot
Spumanti : Pertè – Ribolla Gialla
Vini dolci : Perle IGT

Visite in cantina e Wine Shop Casanova
Le cantine di invecchiamento del castello accolgono i visitatori per visite e degustazioni. 3 Castello di Spessa_ph Fabio PappaletteraLe visite guidate, su appuntamento, iniziano dalla sala video e conducono tramite una galleria alla barriquerie con pietre a vista. Si scende poi, con una ripida scala di 70 scalini, al secondo livello, ricavato in un ex bunker militare. Su prenotazione è possibile partecipare a degustazioni guidate di varie tipologie di vini e di grappe distillate con le vinacce delle uve di Spessa. Nel Wine Shop Casanova, allestito nelle ex scuderie del Castello, si possono acquistare i vini, le grappe, l’olio e i mieli aziendali, oltre ad una raffinata selezione di prodotti tipici del Friuli Venezia Giulia.

Castello di Spessa Golf & Wine Resort
Via Spessa 1 – Capriva del Friuli (GO)
Tel/Fax: + 39 0481.808124 – www.castellodispessa.itinfo@castellodispessa.it

Castello di Spessa Golf & Wine Resort - Legato a nobili casate e illustri ospiti come Giacomo Casanova, il Castello di Spessa si trova nel cuore del Collio Goriziano, a Capriva del Friuli, ed è completamente circondato dalle vigne della tenuta a cui dà il nome, fra cui si snodano le 18 buche del Golf Country Club Castello di Spessa. Le sue origini risalgono al 1200. Oggi elegante Golf&Wine Resort, ha una quindicina di suites arredate 6 CdS_Loretto Pali e Barbara Borracciacon mobili del’700 e dell’800 italiano e mitteleuropeo e, scavata nella collina sottostante il maniero, la più antica e scenografica cantina del Collio, dove invecchiano i pregiati vini della tenuta. Nel Gusto di Casanova, il Bistrot del Castello, si degusta una straordinaria selezione di prodotti del Friuli Venezia Giulia.  Dal restauro di una vecchia cascina ai piedi del castello è stata ricavata la Tavernetta al Castello, con un rinomato Ristorante Gourmand e 10 camere dall’atmosfera country chic. La Club House del Golf Country Club è ospitata in un antico rustico, con ampio dehors e un’ombreggiata terrazza: nel suo ristorante, l’Hosteria del Castello (aperta anche a chi non gioca a golf), la cucina rincorre la stagionalità e ricalca i sapori del territorio. In un casale affacciato sul green sono stati ricavati 8 appartamenti riservati al Digital Detox, arredati con caldo stile rustico e dedicati soprattutto ai golfisti, mentre un altro, il più appartato della tenuta, con le sue 10 stanze si affaccia su uno splendido paesaggio di vigneti e sul campo da golf.  Dai vigneti del Resort, che si trovano nella Doc Collio e nella Doc Isonzo, provengono i pregiati vini Castello di Spessa.

Gutturnio: tanta storia dentro a un vino che vibra… vibra?

La Capra Enoica (Fabrizio Capra)
Venerdì scorso abbiamo terminato abbiamo avviato il nuovo corso della rubrica “Il ritorno de La Capra Enoica”. Anche questa settimana un vino degustato e i suoi abbinamenti al territorio e alla storia… dopo il ligure Pigato oggi incontriamo il piacentino Gutturnio.

Francesco Guccini nella canzone “L’ubriaco” canta:
Cade il vino nel bicchiere poi nessuno più si muove
e non sai se fuori all’aria ci sia il sole oppur se piove.
E quell’uomo si ricorda e, per uno scherzo atroce,
quasi il vino gli dà forza, l’illusione gli dà voce.

home-gutturnioSiamo in Emilia, provincia di Piacenza, e incontriamo un vino la cui storia parte da lontano: il Gutturnio. Il “Maestrone” è emiliano (anche se non piacentino) e la canzone si adatta bene ai personaggi storici romani che hanno ruotato intorno a questo vino, uno gran bevitore, l’altro gran oratore.

PILLOLE DI STORIA
Il Gutturnio ha la sua origine in epoca romana, parrebbe da una “ricetta” di Lucio Calpurnio Pisone, nientepopodimeno che lo suocero di Giulio Cesare (il grande divo romano sposò in terze nozze la figlia di Pisone), la cui madre (del Pisone) era piacentina.
Lucio Calpurnio PisoneA Lucio Calpurnio Pisone si attribuì (oltre la creazione di questo vino) il piacere nel lasciarsi andare in laute ed eccessive bevute al punto che Cicerone (nel suo In Pisonem) ironizzò su di lui affermando di “bere calici troppo grandi del vino di Piacenza”… ricavandone l’esilio, il Cicerone.
La coltivazione vera e propria di questo vitigno si sviluppò nella seconda metà dell’ottocento.
Il nome Gutturnio venne proposto dall’enologo Mario Prati nel 1938 e comparve in etichetta l’anno successivo (1939), opera dell’azienda Manara di Vicomarino (Ziano). Nel 1941 il Ministero dell’Agricoltura lo inserì nell’elenco dei vini “tipici e di pregio”.
Nel 1967 venne redatto il disciplinare di produzione mentre vent’anni dopo, nel 1987, venne istituito dal Consorzio di Tutela dei Vini Piacentini il premio Gutturnium attribuito a personalità distinte per meriti nel campo enologico o professionale (al quale segretamente aspiro dopo questo mio articolo… dite che La Capra Enoica non è così “personalità”? poi leggendo su internet parrebbe che l’ultima edizione sia datata 2010…).

ORIGINE DEL NOME
anfora-gutturnium-gutturnio-300x285Il nome Gutturnio parrebbe derivare dal “Gutturnium”, una grande coppa d’argento dalla capacità di circa 2 litri che, al termine della cena, riempito di vino, veniva passata di mano in mano tra i commensali che ne bevevano a turno come simbolo di fraternità e di amicizia (un po’ come la Grolla in Valle d’Aosta).
Un “Gutturnium” venne rinvenuto nel 1878 a Velleia e per molto tempo questo recipiente fu abbinato a quelli utilizzati per bere il vino piacentino ma in tempi più recenti si fa riferimento a una coppa “pescata” nel Po creando, forse, un po’ di confusione… tra ciò che viene affermato dagli addetti ai lavori a cui si contrappongono gli storici.
Però ci piace galoppare con la fantasia e vedere il buon Lucio Calpurnio Pisone condividere con i suoi commensali questa coppa piena di buon vino di Placentiae senza sindacare se è di un tipo o dell’altro, l’importante è ciò che contiene.

I RICORDI
gutturnio uvaIl Gutturnio l’ho degustato (o meglio bevuto) parecchie volte trovandone diverse etichette nei supermercati e devo dire che quasi sempre mi sono imbattuto in vini meritevoli.
Ma un Gutturnio che mi ha particolarmente colpito l’ho bevuto durante un pranzo in quel di Bobbio, in provincia di Piacenza, dove mi ero recato per un convegno sulle “Terre di San Colombano”.
Ricordo in modo ancora chiaro che questo vino si sposava perfettamente con la cucina piacentina… e non poteva essere altrimenti: salumi, formaggi, pietanze a base di carne e in particolare la coppa piacentina. Il problema, poi, è risultato riuscire a seguire il convegno sprofondato in morbide poltroncine.

PENSIERO… MEDITATIVO
etichetta storicaIl mio pensiero meditativo va sempre nella stessa direzione, quella di chi descrive i vini dopo averli assaggiati.
Nel caso del Gutturnio ho trovato una interessante descrizione: vino rosso rubino intenso e vibrante… vibrante?
Sono andato a leggere la definizione della parola vibrante e il dizionario “dice”: che è in vibrazione o può produrre vibrazione.
Il Gutturnio vibra? Mentre lo bevevo non me ne sono accorto. Nel dubbio l’altro giorno ne ho preso una bottiglietta, l’ho aperta, l’ho bevuta ma non ho sentito vibrazioni. Boh!
Sarò io che non sento le vibrazioni…

AFORISMA DELLA SETTIMANA
I veri intenditori non bevono vino: degustano segreti. (Salvador Dalì)

 

Donnici: un signor vino calabrese. Ti ritroverò prima o poi!

La Capra Enoica (Fabrizio Capra)
Per la rubrica Il ritorno de La Capra Enoica ci spostiamo in Calabria per ricordare un vino assaggiato una volta e che è rimasto impresso nella memoria: il Donnici.

vino-donniciQuando la storia si perde nella notte dei tempi quest’angolo di terra italica veniva chiamata Enotria, dove vivevano gli Enotri, antica popolazione preromana che li era stanziata dal XV secolo a.C.
Il greco Dionigi di Alicarnasso, storico e insegnante di retorica, nato naturalmente ad Alicarnasso, affermò che gli Enotri furono i primi colonizzatori provenienti dalle terre elleniche.
Altresì Dionigi descrisse questa terra come ottima per l’agricoltura e la pastorizia, scarsamente popolata, comunque amplissima.
220px-Dionigi_di_AlicarnassoPerò gli antichi greci appellavano Enotria alcune aree dell’attuale sud Italia per evidenziarne la vocazione vitivinicola.
Quell’area era soprattutto individuata con Cilento, Basilicata e Calabria.
Oggi mi fermo in Calabria, una terra che non ho mai visitato ma che mi pare di conoscere dal tanto fervore con cui gli amici calabresi me ne parlano.
Mesi addietro vi ho raccontato del Cirò, quello che parrebbe essere il più antico vino italiano e forse  il vino calabrese più conosciuto, ora vorrei soffermarmi su un altro vino.
La Calabria ha ottimi vini, però prodotti non in grandi quantità, anche se ultimamente passi avanti ne sono stati fatti.
Ho avuto la fortuna alcuni anni fa di poter degustare qualche vino alla Borsa Internazionale del Turismo che offre ampio spazio al turismo del vino e dell’agroalimentare.
donnici_N3Uno di questi vini era un “calabrese” e per la precisione un “Donnici”, che insieme al Cirò fu tra i primi vini a fregiarsi della Doc.
E come tutti i vini che non raggiungono dimensioni di massa i cinque sensi ti portano a immaginare i luoghi dove la vite viene coltivata, dove si raccolgono i frutti da trasformare in questo vero nettare.
Un piacere indescrivibile poter assaggiare qualcosa di particolare e, soprattutto, di poter rivivere quello che gli amici hanno raccontato.
vitigni-spadaforaE se mai vi capitasse non perdete l’occasione per assaggiare questo splendido vino  della provincia di Cosenza che racchiude in se l’immagine delle terre che si localizzano tra le pendici occidentali della Sila e il versante orientale della Catena Costiera, la dove le alture oscillano tra i 400 e gli 800 metri sul livello del mare.
A ripensarci chiudo ancora una volta gli occhi e come in un volo pindarico mi catapulto in quel mondo che per me è tanto irreale quanto sconosciuto ma che si proietta dentro di me, nel mio animo più profondo.
Donnici sei avvisato, ti ritroverò prima o poi!

Assaggia Tortona: dal 24 al 26 maggio si degusta il territorio

Riceviamo e pubblichiamo
Dal 24 al 26 maggio torna “Assaggia Tortona”, tradizionale rassegna di vini e prodotti tipici del territorio tortonese. Si tratterà di un vero e proprio percorso del gusto che coinvolgerà la centrale via Emilia. Questa edizione vede la possibilità di cenare sotto i portici con menù proposti da undici ristoratori.

assaggia tortonaAssaggia Tortona è la tradizionale rassegna dei vini e dei prodotti del territorio. L’edizione 2019 si presenta completamente rinnovata, grazie ad un lavoro di approfondimento ed ascolto portato avanti dall’Amministrazione comunale con la preziosa collaborazione del mondo della ristorazione tortonese, rappresentato dalle idee e dall’entusiasmo della neonata Associazione Operatori della Ristorazione di Tortona e dei suoi Colli.
Assaggia Tortona 2019 si svilupperà attraverso un vero e proprio percorso del gusto lungo la Via Emilia che accanto al tradizionale assaggio e vendita dei prodotti del territorio, offrirà agli avventori la possibilità di cenare sotto i portici del centro, degustando i piatti proposti dagli undici ristoratori aderenti, che trasformeranno le materie prime in esposizione e le abbineranno a vini e birre dei nostri colli.
Tre giorni per dare un taglio di novità e di freschezza mantenendo viva una tradizione.
Ulteriori novità: un angolo Instagram, un’area musicale con alternanza di band emergenti e la partecipazione dei cocktail bar per speciali drink a km0.
Si sentono già i profumi delle fragole e delle pesche, i sapori dei formaggi e dei salumi, il tintinnio dei bicchieri. 46 protagonisti del gusto per un evento senza precedenti!
Si parte venerdì 24 maggio dalle 17:00 alle 23:00, si prosegue sabato 25 e domenica 26 dalle 10:00 alle 23:00 (orari della ristorazione: 18:00 – 23:00).

RP Consiglia… vino e olio del sud a Sannicandro (Ba) e notte rosa e rossa a Breganze (Vi)

a cura della Redazione
Nell’appuntamento di oggi con RP Consiglia vi proponiamo due appuntamenti che si svolgeranno nel mese di giugno: in provincia di Bari, a Sannicandro, la settimana dal 4 al 10 giugno sarà dedicata ai vini e oli del Sud Italia mentre il 21 giugno l’appuntamento è con la dodicesima edizione della festa estiva tra le colline della DOC Breganze in provincia di Vicenza.
RADICI DEL SUD 2019: IL SALONE DEL VINO E DELL’OLIO DEL SUD ITALIA
quando: dal 4 al 10 giugno 2019. Apertura al pubblico: 10 giugno 2018
dove: Castello Normanno Svevo di Sannicandro (Bari)
orario: dalle 11.00 alle 21.00
ingresso: kit di degustazione €15 (comprensivo di bicchiere, sacca portabicchiere e quaderno di degustazione). I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni.
sito: https://www.radicidelsud.it/
castello svevo normannosintesi: Il Castello Normanno Svevo di Sannicandro ospita  la quattordicesima edizione di Radici del Sud. Una settimana di convegni, wine tour, concorsi e degustazioni in cui aziende di Puglia, Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia presenteranno i loro prodotti a stampa e importatori e infine al pubblico durante il Salone dei vini e degli oli del Sud Italia. Le giornate del 5 e del 6 giugno saranno dedicate al concorso: i vini, suddivisi per vitigno, saranno giudicati da quattro diverse giurie composte da giornalisti, esperti del settore enologico e addetti ai lavori. I giorni successivi si concentreranno invece sui wine tour per scoprire i prodotti del territorio, dove i produttori incontreranno buyer e importatori, provenienti da paesi europei ed extraeuropei come Svezia, Gran Bretagna, Olanda, Germania, Svizzera, Russia, Polonia, Australia, Stati Uniti e Cina. Il Salone del vino e dell’olio sarà aperto al pubblico nella giornata di lunedì 10 giugno, quando operatori di settore e appassionati potranno partecipare ai banchi d’assaggio e incontrare le aziende per scoprire, degustare e acquistare i prodotti gastronomici tipici del Mezzogiorno. In serata si svolgeranno il convegno e la premiazione delle migliori etichette selezionate dai giudici nel corso della settimana.  La manifestazione si concluderà con la cena nella corte del Castello, dove i vini del concorso e gli oli del salone saranno abbinati ai piatti di alcuni dei migliori chef del Sud Italia.
(fonte Studio Cru)





VESPAIOLONA 2019: FESTA NELLE CANTINE PER LA NOTTE BIANCA (E ROSSA) DELLA DOC BREGANZE
quando: venerdì 21 giugno 2019
dove: Cantine della DOC Breganze (VI)
orario: dalle 19.30 di venerdì 21 alle 02.00 di sabato 22 giugno
ingresso: 25€ comprensivo di bus navetta per le cantine, bicchiere, tracolla portabicchiere, pass e sei assaggi di vino DOC Breganze. Non verranno somministrati alcolici ai minori di 18 anni, per i quali non è richiesto l’acquisto del kit-pass. Prevendite online a partire dal 4 giugno. Partecipazione alla Vespaiolona a numero chiuso.
prenotazioni: www.vespaiolona.it 
contatti: tel. 0445300595 - stradadeltorcolato@gmail.com
sito: www.vespaiolona.it
gprss200615v107-1500x1000sintesi: appuntamento per la dodicesima edizione della festa estiva la Vespaiolona, nella notte più corta dell'anno, la notte bianca e rossa tra le cantine e le colline della DOC Breganze. Organizzato dall'associazione Strada del Torcolato e dal Consorzio Tutela Vini DOC Breganze, vedrà coinvolte quest'anno 12 cantine. In ogni cantina i visitatori potranno assaggiare i vini prodotti dalle aziende accompagnati da diverse proposte gastronomiche, che andranno dai piatti della tradizione a proposte più internazionali. Il tutto accompagnato da ottima musica dal vivo e spettacoli di intrattenimento. I visitatori potranno scoprire così le diverse espressioni di Vespaiolo, il vino autoctono di Breganze nelle varianti fermo e spumante, i rossi bordolesi che così bene si sono acclimatati in questa zona e il dolce Torcolato. Le Cantine coinvolte quest'anno sono: Cà Biasi di Dalla Valle Innocente, Cantina Beato Bartolomeo da Breganze, Col Dovigo, IoMazzucato, La Costa, Le Colline di Vitacchio Giampietro, Le Vigne di Roberto, Maculan, Miotti Firmino, Transit Farm, Vigneti dell'Astico e Vitacchio Emilio. Un servizio di bus navetta garantirà il collegamento tra la piazza centrale di Breganze e le diverse cantine, mentre il traffico privato sarà bloccato sulle strade interessate. 
(fonte Studio Cru)

Po Festival a Polesine Parmense, degustazione di Vini ad Asolo (Tv) e Yachting Rendez-Vous a Viareggio

a cura della Redazione
POLESINE PARMENSE (PR): PO FESTIVAL, CULTURA GASTRO FLUVIALE
quando: dal 3 al 6 maggio 2019
dove: Antica Corte Pallavicina – Strada del Palazzo Due Torri 3 – Polesine Parmense (Pr)
costo e prenotazioni: relais@acpallavicina.com
sito: www.acpallavicina.com/relais - tel. 0524936539
Antica-Corte-Pallavicina-Foto-Infraordinario-3intesi: Radici, orgoglio, letteratura e, ovviamente, cucina: queste sono solo alcune delle parole attorno alle quali si sviluppa la prima vera edizione di Po Festival, una rassegna che Luciano e Massimo Spigaroli dell’Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense (PR), in collaborazione con  Associazione Amici di PoGrande, Aironi del Po e Legambiente, hanno fortemente voluto per rivendicare l’esistenza di un territorio e di una cultura gastro-fluviale. L’idea è quella di promuovere un momento d’incontro tra le genti del Grande Fiume per mettere sul tavolo la differenza di un’identità che trae la propria linfa vitale dall’acqua e dalla nebbia. Un appuntamento ricco di pensieri, racconti, esperienze e degustazioni. Venerdì 3 maggio convegno “Obiettivo 2030: stato ecologico e ambientale del bacino del fiume Po”, la cena gastro-fluviale e la proiezione di un film in collaborazione con Legambiente. Sabato 4 maggio giornata che prevede incontri, giri in carrozza, gite in barca e in bicicletta, visite naturalistiche, camminate nordic walking, reading e concerti. Domenica 5 maggio, giornata densa di eventi e storie che completa un weekend all’insegna della gastronomia dei comuni rivieraschi, con degustazioni e menu gastro-fluviali, esposizioni e incursioni tra i banchetti del Mercato del Po. Gran finale lunedì 6 maggio dedicato ai valori fondamentali e agli aggiornamenti sul progetto Riserva della Biosfera Mab Unesco PoGrande. 
(fonte Ella Studio)

ASOLO WINE TASTING 2019, AL VIA L’OTTAVA EDIZIONE
quando: domenica 5 maggio 2019
dove: Palazzo Beltramini - Sala Consiliare – Asolo (Tv)
orario: dalle 10 alle 19
ingresso: 10 euro, 5 euro con l’acquisto del biglietto de La Fucina del Gusto
sito: www.asolomontello.it
AsolOWineTasting2018sintesi: il Consorzio Vini Asolo Montello si prepara per l’ottava edizione dell’Asolo Wine Tasting, banco d’assaggio dei vini del territorio. In degustazione ci sarà l’Asolo Prosecco Superiore DOCG nelle sue diverse versioni, come ad esempio l’Extra Brut - Asolo è l'unica denominazione che può definire questa tipologia nelle bottiglie prodotte con la DOCG - ed il Col Fondo, il Prosecco rifermentato in bottiglia e senza sboccatura, come da tradizione di queste zone. Spazio anche ai rossi del territorio, come la Recantina DOC, vitigno praticamente scomparso all’inizio del Novecento e recuperato grazie a un lavoro di ricerca seguito dal Consorzio, e il Montello DOCG, ottenuto dal classico taglio tra Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon, vitigni internazionali che in questi luoghi assumono un’identità ben precisa. Vini, quelli dei Colli di Asolo e del Montello, che nascono in luoghi in cui è tutelata la biodiversità, dove la vite e altre coltivazioni convivono con boschi e fonti d'acqua, disegnando un paesaggio unico. Nello stesso weekend Asolo, cittadina annoverata tra i borghi più belli d’Italia, ospiterà anche Fucina del Gusto, rassegna gastronomica dedicata alle eccellenze locali, che con Asolo Wine Tasting ha in comune la volontà di valorizzare il territorio dell’Asolo Montello e i suoi prodotti.
(fonte Studio Cru)

VIAREGGIO: VERSILIA YACHTING RENDEZ-VOUS
quando: dal 9 al 12 maggio 2019
dove: Darsene Italia e Europa e in Via Coppino - Viareggio
orario: 9-10-11 maggio dalle 10,30 alle 19,30 – 12 maggio dalle 10,30 alle 18,30
ingresso: 1 giorno euro 20,00 – 2 giorni euro 35,00 – riduzioni per acquisti online entro il 9 maggio – ridotto euro 15,00 solo in cassa
informazioni: visitatori.versiliayachting@fieramilano.it
sito: http://www.versiliayachtingrendezvous.it/
119_180510_guido_mencari_versilia_yachting_rendez-vous-2468_WEBsintesi: La terza edizione del Versilia Yachting Rendez-vous torna a Viareggio. L'appuntamento internazionale dedicato alla nautica dell'alto di gamma si svolgerà  come di consueto nel cuore della produzione cantieristica mondiale. Tra le novità  della prossima edizione, un nuovo layout di manifestazione con un unico ingresso, collocato in Darsena Italia, per favorire un percorso di visita più fluido ed omogeneo. Anche per questa edizione saranno molte le iniziative collaterali che animeranno l'evento nei quattro giorno all'interno dell'area di manifestazione e non solo. Convegni di settore, workshop e approfondimenti saranno contornati da momenti glamour e culturali per vivere un'esperienza di lifestyle completa. 
(foto Guido Mencari)
(fonte FieraMilano)

Carignano (To): 11 e 12 maggio con Fiori & Vini. Prologo il 10 maggio con i Sapori in piazza

Riceviamo e pubblichiamo

Fiori & Vini_Carignano_14_05_2017_9Dopo aver festeggiato le nozze d’argento lo scorso anno, il matrimonio sempre più felice fra la manifestazione Fiori & Vini e la Città di Carignano porterà anche quest’anno una ventata di colori e sapori primaverili.
Il Comitato Manifestazioni, in collaborazione con l’amministrazione comunale, sta preparando diverse novità per la ventiseiesima edizione della mostra-mercato che si terrà come da tradizione nel parco comunale sabato 11 e domenica 12 maggio, con il patrocinio della Città Metropolitana di Torino.
Fiori & Vini_Carignano_14_05_2017_16Protagonisti nel colorato parco saranno i vivaisti, con gli allestimenti floreali, le esposizioni di piante da interno e da giardino, le attrezzature per la manutenzione delle aree verdi.
Lungo le vie Frichieri e Monte di Pietà, espositori artigianali selezionati provenienti da tutto il Piemonte presenteranno al pubblico le proprie creazioni.
Il secondo fiore all’occhiello di Fiori & Vini sono le eccellenze vitivinicole del Piemonte, con degustazioni, aperitivi e cene presentati dai Sommelier dell’AIS a partire dalla serata di venerdì 10.
Fiori & Vini_Carignano_14_05_2017_4Tra le iniziative culturali che arricchiranno il secondo fine settimana di maggio a Carignano ci sono le mostre di pittura nelle sale del Municipio e di Villa Bona e una mostra di scultura nell’ex sala consiliare in piazza San Giovanni.
Il consueto prologo della manifestazione saranno i “Sapori in Piazza Liberazionevenerdì 10 maggio alle 19, mentre l’inaugurazione ufficiale si terrà nel parco comunale sabato 11 maggio alle 10,30.
Fiori & Vini_Carignano_14_05_2017_3Alle 11 è in programma la seconda edizione dell’evento “Cantine a Carignano” in piazza della Fontana nel parco di via Monte di Pietà.
Sabato sera spazio al divertimento al Teatro Cantoregi con lo spettacolo “Comedy Ring” alle 21, in compagnia dei comici e cabarettisti dei programmi televisivi Zelig e Colorado.
Fiori & Vini sarà visitabile nel parco comunale sabato 11 dalle 10 alle 19.30 e domenica 12 dalle 9 alle 19.
I “Sapori in piazza” si potranno gustare venerdì 10 dalle 19 alle 24, sabato 11 dalle 11 alle 24 e domenica 12 dalle 10 alle 21.

Cocco…Cheese: il 19 maggio la quarta edizione a Cocconato, la Riviera del Monferrato

Riceviamo e pubblichiamo

MANIFESTO_coccocheese1Manca poco meno di un mese a Cocco…Cheese, manifestazione dedicata ai formaggi e alle tipicità enogastronomiche di Cocconato (Asti) giunta alla sua quarta edizione in programma il prossimo 19 maggio.
L’evento, organizzato dal Comune di Cocconato con la direzione del giornalista Alberto Marcomini (TG5 Gusto, UnoMattina Rai) e il sostegno del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e dell’Onaf, darà voce ancora una volta alla straordinaria tradizione di Cocconato e del suo territorio nel campo del gusto. Tra le belle colline monferrine, celebri nel mondo per i loro vini, anche i prodotti caseari hanno una lunga storia e in particolare la Robiola di Cocconato rappresenta da sempre uno dei punti di eccellenza della produzione locale.
Decine di artigiani del gusto con i loro banchi d’assaggio riempiranno dalle 10 alle 19 il centro storico del borgo noto come “Riviera del Monferrato”, proponendo un’interessante selezione di formaggi e altri prodotti tipici e “complementari” come salumi, miele, mostarde, nocciole, dolci, vini e birre artigianali.
Spiega Marcomini: “Cocco…Cheese rappresenta ormai una importante finestra sul mondo del formaggio del Monferrato e non solo, con un pubblico consolidato e nuovi appassionati a cui, anno dopo anno, facciamo conoscere i prodotti enogastronomici locali”.
Alberto Marcomini, in collaborazione con l’Onaf, guiderà i quattro incontri di approfondimento, per una conoscenza sulle varie possibilità di abbinamento offerte dal formaggio con vini, birre, vermouth.
Dalle 12,30,  la Pro loco di Cocconato servirà  i “Cocconati”, agnolotti farciti con Robiola di Cocconato e prosciutto crudo del Salumificio Ferrero, fiore all’occhiello di questo affascinante borgo.

ASPETTANDO COCCO…CHEESE
formaggi_0FORMAGGI E GRAPPA AL RISTORANTE DELLA LOCANDA MARTELLETTI – Al ristorante della Locanda Martelletti giovedì 2 maggio dalle 20 Ignazio Nebiolo ed Elio Siccardi guideranno una degustazione di grappe abbinate ai formaggi: selezione di formaggi stagionati con Grappa di Nebbiolo invecchiata, tagliere di salumi misti di Cocconato con Grappa di Moscato invecchiata, Risotto della Locanda sfumato alla Grappa di Ruché, Grappamisù in abbinamento alla Grappa di Malvasia (30 euro tutto compreso). Info e prenotazioni: 351.5586555
I FORMAGGI DEL CILENTO ALLA CANTINA DEL PONTE – Alla Cantina del Ponte giovedì 9 maggio dalle 20 Alberto Marcomini presenta “I formaggi del parco nazionale de Cilento”: aperitivo con bollicine piemontesi, ricottina di bufala ai profumi del Mediterraneo, Bocconcini di mozzarella di bufala ripieni di ricotta, Bigoli al pepe nero con crema di burrata e acciughe, la Ruota del Cilento, Cilentano ai fichi. Abbinamento con Sauvignon Blanc (35 euro compresi i vini). Info e prenotazioni: info@cantinadelponte.it
CENA INAUGURALE  E PRESENTAZIONE FORMAGGIO TATIE AL CANNON D’ORO –  Al ristorante Cannon d’Orosabato 18 maggio dalle 19,30  Marcomini e l’Ad di Cocchi Roberto Bava presenteranno in anteprima TATIE, una nuova creazione casearia nella quale il formaggio di pecora piemontese erborinato incontra il Vermouth Dopo Teatro Giulio Cocchi: una sorpresa che allieterà diversi piatti serviti durante la cena. Info e prenotazioni: cannondoro@cannondoro.it

cocco cheese manifestoFORMANGIANDO – FORMAGGI A TAVOLA – Come lo scorso anno, a corollario della manifestazione Cocco…Cheese, durante tutto il mese di maggio nove locali – tra ristoranti, agriturismi e pizzerie – di Cocconato offriranno a chi lo desidera un intero menu a tema formaggio studiato per l’occasione. La rassegna si chiama “Formangiando – Formaggi a tavola” ed  è organizzata da Comune di Cocconato, Pro loco di Cocconato, Onaf. Questo l’elenco dei locali che aderiscono a Formangiando – Formaggi  a tavola:
Cantina Nicola: Amuse Bouche, Uovo croccante e crema al Grana, Risotto al Castelmagno, Filetto di fassona e cremosa di caprino, La tonda gentile (45 euro bevande escluse)
Cantina del Ponte: Spuma di tomino al timo e chips di verdurine, Carne cruda di Fassona piemonte con crema di Robiola di Cocconato e nocciole, Cestino di Grana padano con pomodorini confit, La nostra cacio e pepe, Biscotti di frolla con la nostra ricotta aromatizzata, Calice di Saurì sur lie (28 euro)
Pizzeria Rocket: Tagliere di formaggi selezionati e gnocco fritto (12 euro), Troccoli al limone con asparagi e baccalà su crema di bufala (11 euro), Filettino di maiale con crema di Roquefort e misticanza (13 euro), Dolce di Ricotta profumata al gelsomino (5 euro)
Ristorante Cannon d’Oro: Carne salada con crema di robiola Cocconatese, Gnocchetti di zucca al Castelmagno, Mousse datteri e gorgonzola e croccante al sesamo, Cheesecake pesche e amaretti, Caffè (25 euro esclusi i vini)
Pizzeria Sottosopra: Caprino fresco Casa Costa con bagnetto verde e rosso alla maniera antica, Agnolotti ripieni di prosciutto cotto di Cocconato e ricotta di capra Casa Costa con burro alle erbe, Quarto di vino, Acqua, Caffè (18 euro)
Ristorante della Locanda: Robiola di Cocconato con bagnet verd, Mousse di formaggi con i pinoli, Torta salata ai porri con fonduta al gorgonzola, Agnolotti di borragine e caprino al burro e salvia, Millefoglie di patate, blu del Monviso e speck croccante, Un dolce sorpresa (28 euro bevande escluse)
Osteria La Pompa: tra gli 86 antipasti  Robiola di Cocconato con mostarda d’uva Bonarda e Polenta gratinata al forno con formaggi piemontesi
Agriturismo Rosengana: Riso Venere robiola Coconà e verdurine, Fiori di zucchina ripieni caprino e scorza di limone, Tela di vitella con pennellate di gorgonzola dop, Pizzicotti di raschera mantecati burro e nocciole, Risotto fonduta di taleggio zafferano e nocciole tostate, Tiepida di toma, mele e punte di asparagi, Tiramisù in bignola ricotta e cacao (30 euro bevande escluse)
Ristorante del Lago di Codana: Robiola di Cocconato con salsa alle verdure, Battuta di Fassona con mousse di Gorgonzola, Risotto al “Casa Costa” di latte caprino, Montebore, Castelmagno, Blu di capra in abbinamento a miele, cugnà e marmellata di cipolle, Gelato al Mascarpone e nocciole Maciot (25 euro bevande escluse)

Informazioni: Comune di Cocconato tel. 0141907007 e-mail: amministrativo@cocconato.info