Il progetto è stato realizzato sulla stazione spaziale (ISS) da Samantha Cristoforetti.
Lo scorso 15 gennaio 2021, è stata pubblicata l’intervista da parte della NASA (live on nasa.gov) sui risultati ottenuti dagli esperimenti del progetto “Nanoparticles and Osteoporosis” completati sulla stazione spaziale sperimentale (ISS) dall’astronauta italiana Samantha Cristoforetti nel 2015.
Samantha Cristofaretti
Il progetto finanziato dall’AgenziaSpaziale Italiana (ASI) è stato coordinato dalla professoressa Livia Visai dell’Universitàdi Pavia coadiuvata dalle professoresse Angela Maria Rizzo (Università di Milano), Giuseppina Rea e Barbara Pascucci (CNR di Roma) e dai collaboratori Francesco Cristofaro e Giuseppe Pani. Il progetto “Nanoparticles and Osteoporosis” mediante esperimenti in vitro condotti in microgravità, ha studiato gli effetti della somministrazione di specifiche nanoparticelle come contromisura per l‘osteoporosi utilizzando cellule staminali umane. L’azienda Kayser è stato il partner industriale che ha fornito l’hardware per l’esperimento sulla ISS. Leggi l’intervista completa: https://www.nasa.gov/mission_pages/station/research/news/nato-research-results/
#raccontamuseo2: la nuova video-rubrica social alla scoperta della storia della scienza, iniziativa del Sistema Museale d’Ateneo dell’Università di Pavia.
A partire da venerdì 8 gennaio 2021, una nuova video-rubrica accompagnerà gli utenti alla scoperta della storia della scienza. Si inizierà con la storia della medicina pavese, raccontata dal Museo per la Storia dell’Università di Pavia e dal Museo Camillo Golgi. I due musei, appartenenti al Sistema Museale d’Ateneo dell’Università di Pavia, mostreranno con #raccontamuseo2 gli oggetti che legano a doppio filo le loro collezioni, in parte complementari perché frutto del lavoro compiuto a Pavia dal premio Nobel Camillo Golgi e dai suoi allievi.
Certificato premio Nobel a Camillo Golgi
I contenuti saranno resi disponibili ogni tre settimane, nella giornata di venerdì, sugli account Youtube dei Musei; nell’attesa, diversi spezzoni verranno condivisi come preview su Facebook e Instagram. Camillo Golgi e la sua eredità scientifica sarà il filo conduttore dei primi video in programma che tratteranno, in chiave divulgativa, anche temi di grande attualità come la scoperta del primo vaccino e le campagne di vaccinazione sulla popolazione, passando per curiosità legate agli oggetti conservati nei due musei che riveleranno legami con l’arte decisamente inaspettati.
Carla e Valentina
La collaborazione evidenzierà i collegamenti storici e tematici che uniscono il Museo per la Storia e il Museo Golgi. I video daranno poi la possibilità di mostrare anche oggetti e documenti non sempre visibili durante le normali aperture al pubblico. I temi trattati nei video potranno essere ripresi e approfonditi con percorsi guidati speciali, appena la situazione sanitaria permetterà la ripresa delle attività in sicurezza. Cos’è il Museo per la Storia dell’Università di Pavia? Un luogo per trasmettere la bellezza della scienza e della storia: nato nel 1936 per custodire antichi documenti e collezioni scientifiche legati alla lunga storia dell’ateneo pavese, è sempre pronto a collaborare all’organizzazione di attività ed eventi che propongono argomenti scientifici a pubblici ampi così come a quelli di nicchia.
Camillo Golgi
Cos’è il Museo Camillo Golgi? Un luogo dove scoprire l’origine e gli sviluppi dei risultati scientifici e accademici conseguiti dal primo Nobel italiano per la medicina, Camillo Golgi. Il Museo è nato nel 2012 e conserva il patrimonio storico-scientifico dell’ex Istituto di Patologia Generale, legato alla figura di Golgi e alla sua scuola, e ricostruisce la storia di quello che fu uno dei centri di ricerca in campo biomedico più famosi d’Europa. Per maggiori informazioni: museo.storico@unipv.it; museo.golgi@unipv.it http://musei.unipv.eu/msu/; http://museocamillogolgi.unipv.eu/
Nel cortile delle statue dell’Università di Pavia, il 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne, verrà inaugurata in streaming una panchina rossa simbolo nazionale di un percorso di sensibilizzazione verso il femminicidio e la violenza di genere.
Il 25 novembre, GIORNATA MONDIALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA SULLE DONNE, si inaugura nel cortile delle statue dell’Università di Pavia la panchina rossa. La panchina rossa, proposta dagli Stati Generali delle donne, è diventata un simbolo nazionale di un percorso di sensibilizzazione verso il femminicidio e la violenza di genere. All’evento promosso dal Comitato Unico di Garanzia di Ateneo è legato un webinar trasmesso sul canale Youtube Ucampus a cui partecipano, tra gli oratori, il Magnifico Rettore Francesco Svelto, il Direttore Generale Emma Varasio, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Luciano Calabrò, Valentina Montecchio del Centro antiviolenza Liberamente, il Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Cristina Campiglio, Lydia Velliscig docente di Diritto Privato Comparato dello IUSS e Carolina Castagnetti Presidente del CUG dell’Università di Pavia. Durante l’evento sarà presentato un reading teatrale a cura della compagnia In Scena Veritas.
“L’ Università di Pavia è in prima fila, in questa giornata contro la violenza sulle donne, per combattere un fenomeno tanto abietto quanto ancora ampiamente diffuso – dichiara il Rettore Francesco Svelto – Anzi, nel periodo di lockdown si è evidenziato un netto incremento delle violenze domestiche. Il nostro contributo seppur piccolo intende sensibilizzare tutti i cittadini a valori democratici e universali, a partire dal rispetto di genere“.
Programma Mercoledì 25 novembre in streaming dalle 15 sul canale Youtube "UCAMPUS" Intervengono FRANCESCO SVELTO - Magnifico Rettore dell'Università di Pavia EMMA VARASIO - Direttrice Generale dell'Università di Pavia CAROLINA CASTAGNETTI - Presidentessa del CUG – Unipv LUCIANO CALABRÒ - Comandante Provinciale dell'Arma dei Carabinieri CRISTINA CAMPIGLIO - Direttrice del Dipartimento di Giurisprudenza – Unipv LYDIA VELLISCIG - Ricercatrice in Diritto privato comparato - IUSS di Pavia PAOLA TAVAZZI - Presidentessa del Centro Antiviolenza "LiberaMente" – Pavia VALENTINA MONTECCHIA - Componente del CdA del Centro Antiviolenza "LiberaMente"- Pavia
Bookcity Milano 2020 presenta venerdì 13 novembre "La fabbrica della fantasia. Storie editoriali di libri per ragazzi", il volume curato dagli studenti del Master Editoria del Collegio Universitario S. Caterina e Università di Pavia.
Venerdì 13 novembre alle ore 15.00, in occasione di Bookcity – in diretta Facebook sulla pagina del Laboratorio Formentini per l’Editoria (https://www.facebook.com/laboratorioformentini) – verrà presentato La fabbrica della fantasia. Storie editoriali di libri per ragazzi, volume interamente realizzato dagli studenti del Master in “Professioni e prodotti dell’editoria”, organizzato dal Collegio Universitario S. Caterina da Siena, in collaborazione con l’Università di Pavia (tredicesima edizione). Ne parleranno: Mariagrazia Mazzitelli – direttore editoriale della casa editrice Salani- e Roberto Piumini – che con i suoi libri ha incantato intere generazioni di bambini e ragazzi – assieme agli allievi del Master. (Link all’evento: https://bit.ly/2HTUpeg).
Che cosa rende la letteratura per ragazzi la chiave per il regno della fantasia? «Io credo questo: le fiabe sono vere», scriveva Italo Calvino. Le fiabe infatti fanno luce sul reale e aprono porte di mondi sconosciuti. Questa raccolta di saggi, arricchita da interviste inedite e bozzetti originali, traccia un percorso dalla tradizione verso le nuove esperienze internazionali del panorama editoriale per l’infanzia, tra carta e digitale. Dal “Battello a Vapore” ai silent book, passando per i mondi magici di Alice e Fairy Oak, La fabbrica della fantasia racconta ventuno casi editoriali di successo per i giovani lettori. Dietro le quinte della grande fabbrica che è l’editoria, si muovono autori come Dahl, Sepúlveda e Rowling, illustratori come Blake e Tezuka, editori come Ziliotto, Coccinella e Disney, collane da “Piccoli brividi” a “Fiabe sonore”, tra generi letterari, progetti fantasiosi e traduzioni impossibili. E alla fine della catena di montaggio l’ultimo passaggio è leggere perché, come insegna Gianni Rodari: «Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo». «I miei libri sanno a memoria/ qualsiasi storia» è la formula sempre valida – scrivono nell’introduzione al volume Roberto Cicala e Walter Fochesato – a sostegno dell’editoria per l’infanzia in una filastrocca di Gianni Rodari, festeggiato nel centenario della nascita in un 2020 in cui tutta la fantasia possibile è servita, accanto a sanità ed economia, per superare la crisi nera della pandemia. E proprio ai piccoli lettori si è aggrappato il mercato dei libri per arginare un’emorragia epocale di vendite. […] Ora è necessario fare il punto della situazione per capire i meccanismi di una filiera molto particolare in un momento di svolta: ecco perché questo volume che indaga La fabbrica della fantasia offre molti spunti utili proprio nel non essere semplicemente un’immagine degli scaffali di una biblioteca o di una libreria, illuminando invece dall’interno l’officina dei protagonisti della filiera: dalle carte degli autori alle scrivanie degli editor e degli uffici stampa, fino alle applicazioni digitali sui diversi supporti che costituiscono potenzialità e sperimentazioni in corso per un pubblico da 0 a 12 anni».
Luis Sepulveda
«Che orrore – scrivono nella premessa al libro gli autori-alunni del Master – una fabbrica della fantasia! La fantasia non si fabbrica, non si costruisce. Piuttosto nasce, scorre, di solito vola. Di certo non si fabbrica, chi mai ha detto una cosa simile? Lo sanno tutti che le storie prendono vita da sole. A chi non è mai capitato di incontrare per strada una gabbianella che miagola, di sentire un cappello che parla e grida “Grifondoro”, o di vedere un coniglio con panciotto e orologio da taschino. No? Aspettate, forse non è proprio così…peccato. La fantasia appartiene a tutti e a tutti riesce a parlare, ma per farlo ha bisogno di una ben oliata catena di montaggio. Vi chiederete forse quali strane figure la compongono…». Il Master di primo livello in Professioni e prodotti dell’editoria, a livello nazionale uno dei principali percorsi formativi in ambito editoriale, prevede lezioni frontali, laboratori, incontri con professionisti e personalità del mondo editoriale, per un totale di 395 ore, a cui si aggiunge il periodo fondamentale dello stage di almeno due mesi, che si svolge presso case editrici, agenzie letterarie e studi editoriali tra i più importanti nel panorama italiano. Il 18 settembre 2020 è stato pubblicato il bando per la quattordicesima edizione. Iscrizioni aperte fino all’8 gennaio 2021.
LA FABBRICA DELLA FANTASIA.
Storie editoriali di libri per ragazzi
Presentazione di Roberto Cicala e Walter Fochesato
Edizioni Santa Caterina, Pavia, 2020
(Libri sui Libri - Quaderni del Master di Editoria, 13)
ISBN 978-88-96120-41-5
EURO 18,00
Uno studio dell’Università di Pavia pubblicato su "Frontiers in Immunology" ha analizzato il ruolo della vitamina C in riferimento a Covid-19.
Pubblicato su «Frontiers in Immunology», rivista ufficiale dell’International Union of Immunological Societies (IUIS), il lavoro multidisciplinare “The Long History of Vitamin C: From Prevention of the Common Cold to Potential Aid in the Treatment of COVID-19” coordinato dal Prof. Giuseppe D’Antona del Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense e Direttore del Centro Interdipartimentale delle Attività Motorie e Sportive (CRIAMS) dell’Università di Pavia e dal Dr. Massimo Negro, nutrizionista del CRIAMS. La rapida diffusione mondiale della SARS-CoV2 e il conseguente stato di emergenza riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno richiesto urgentemente uno sforzo alla comunità scientifica per identificare possibili strategie preventive e terapeutiche.
Prof. Giuseppe D’Antona
Nell’attesa di un vaccino, l’attenzione dei ricercatori si è indirizzata su trattamenti adiuvanti basati su evidenze indirette come ad esempio lo stato di sepsi, che condivide con SARS-Cov2 lo stesso grado drammatico di infiammazione. Lo studio ha analizzato il ruolo della vitamina C in queste condizioni. Infatti, la vitamina C svolge un ruolo importante nel mantenimento di un sistema immunitario efficiente e, dalle prime teorie di Linus Pauling, viene venduta sotto forma di integratore alimentare per rinforzare le difese immunitarie nei confronti di patogeni di varia natura. Dai tempi di Pauling, diverse evidenze sono state acquisite sul ruolo fisiologico della vitamina C e l’impatto della sua supplementazione sulla salute dei soggetti. Per far chiarezza sul tema, si è riunito un gruppo di esperti in nutrizione, fisiologia, clinica medica e igiene mettendo in luce diversi aspetti, alcuni consolidati, altri ancora da confermare, di un possibile utilizzo di questa vitamina per contrastare SARS-CoV2. Lo studio mette in luce che, sebbene sia stato registrato un aumento importante delle vendite di vitamina C immediatamente dopo la dichiarazione dello stato di emergenza globale, al momento non ci sono prove che l’integrazione di vitamina C possa proteggere le persone dal virus SARS-nCoV2.
Occorre però evidenziare che nelle categorie ad alto rischio (es. obesi, diabetici, cardiopatici, anziani, ecc.) un’integrazione con vitamina C potrebbe ridurre i markers dell’infiammazione, quindi la suscettibilità all’infezione, e l’eventuale sviluppo della malattia. Infine, emergono dalla letteratura dati interessanti sulle somministrazioni in vena di vitamina C ad alte dosi (in regime ospedaliero), che suggerirebbero un potenziale utilizzo farmacologico per il trattamento della polmonite causata da infezione da SARS-CoV2. Lo studio ha visto il fondamentale contributo del Dr. Giuseppe Cerullo (Università degli Studi di Napoli Parthenope) oltre che di altri docenti del Dipartimento di Sanità Pubblica, Medicina Sperimentale e Forense dell’Università di Pavia la Prof.ssa Mariangela Rondanelli e la Prof.ssa Hellas Cena. Per un accesso diretto all’articolo: https://www.frontiersin.org/articles/10.3389/fimmu.2020.574029/full
Si svolgerà il prossimo 15 ottobre nell’Aula Magna dell’Università di Pavia un convegno multidisciplinare aperto a tutti sulla prevenzione alla violenza.
A conclusione del secondo anno del corso di Prevenzione della violenza di genere: educare al rispetto, organizzato dall’Universitàdi Pavia su impulso della Regione Lombardia “Direzione delle Politiche per la Famiglia, Genitorialità e Pari Opportunità” nella giornata del 15 ottobre si svolgerà un convegno aperto a tutta la comunità accademica studenti, docenti e personale e alla cittadinanza sul tema del rispetto.
L’Università di Pavia ha risposto al bando che Regione Lombardia ha emanato per la “Promozione di progetti e/o percorsi formativi nel sistema universitario lombardo sulle tematiche di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne – provvedimento attuativo del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2017-2020”. La scelta dell’Università è stata quella di integrare l’offerta didattica disciplinare con l’attivazione di un corso da 6 CFU coordinato dai dipartimenti di Psicologia, Scienze Politiche e Giurisprudenza e aperto a tutti i corsi di laurea, per incrementare la conoscenza degli studenti riguardo al tema della violenza di genere, e sviluppare una maggiore consapevolezza del fenomeno, al fine di acquisire capacità di riflessione critica sul tema del rispetto. Il corso ha una valenza di educazione alla cittadinanza partecipata al fine di coltivare e far crescere sensibilità e attenzione verso gli altri con incontri teorici e laboratoriali. L’obiettivo non è solo quello di avvicinare e sensibilizzare gli studenti su un fenomeno complesso e molto diffuso nel nostro contesto sociale, ma anche arricchire la loro formazione universitaria e fornire un bagaglio di competenze e strumenti necessari per i loro futuri percorsi professionali e contribuire insieme alla costruzione di società inclusiva basata sul rispetto di tutti.
EC2U è composto da sette università storiche tra cui l’Università di Pavia. Il progetto selezionato dalla Commissione europea per il progetto "Università Europee".
Le Università di Pavia (Italia), Coimbra (Portogallo), Alexandru Ioan Cuza di Iasi (Romania), Università Friedrich Schiller di Jena (Germania), Poitiers (Coordinatore, Francia), Salamanca (Spagna) e Turku (Finlandia) sono orgogliose di annunciare che la loro proposta per la creazione dell’Alleanza”European Campus of City-Universities, EC2U” è stata selezionata dalla Commissione europea con il bando del 2020 della fase pilota delle “Università europee“.
Creata nel 2017, l’AlleanzaEC2U costituisce un campus paneuropeo multiculturale e multilingue composto da sette università storiche, orientate all’istruzione e alla ricerca, impegnate a livello locale e globale. Rappresenta una comunità di 160000 studenti e 20000 dipendenti, in grado di coinvolgere oltre 1600000 cittadini. L’ambizione di EC2U Alliance è quella di sviluppare uno spazio innovativo che consenta alla mobilità di fluire liberamente tra le sette università e le città associate. Questo modello di apertura contribuirà a superare i punti di vista comuni delle identità regionali e nazionali e raggiungere un’Europa unita e più forte. L’Alleanza raggiungerà questa ambizione creando un campus pan-europeo, collegato dall’identità europea comune, contribuendo alla creazione di un ecosistema intelligente di istruzione superiore attraverso un nuovo modello di istruzione di qualità per una società civile inclusiva.
Questo modello unico si basa su una strategia di integrazione multidimensionale, che produce sinergie tra istruzione, ricerca e innovazione, con il contributo dei vari attori delle comunità accademiche (studenti, insegnanti, ricercatori, personale), comuni, enti di regolamentazione dell’istruzione superiore, entità socio-economiche e cittadini. Ulteriori fatti e cifre sono disponibili sul sito web di EC2U Alliance, all’indirizzo www.ec2u.eu
Il 22 giugno l’Università di Pavia organizza il primo evento pubblico in presenza per riflettere su come un ateneo storico di una città universitaria possa svilupparsi nel contesto contemporaneo. Ne discutono Enrico Letta, Giancarlo Giorgetti, Dario Di Vico e il rettore Francesco Svelto, insieme ai rappresentanti di enti, istituzioni e imprese. Posti esauriti, ma diretta YouTube.
Il 22 giugno, alle ore 18, presso il Cortile delle Statue (Università di Pavia) si terrà l’incontro dedicato al tema “Prospettive di una città universitaria tra eredità culturale e innovazione”. Oggi è infatti evidente che lo sviluppo di un Ateneo sia sempre più connesso allo specifico contesto socio-territoriale in cui opera e a condizioni istituzionali generali (regole di funzionamento, entità dei finanziamenti,…) che ne determinano le concrete possibilità di azione e la stessa sostenibilità.
Francesco Svelto
“Un ateneo storico come il nostro ha bisogno di ripensare i propri luoghi di formazione e ricerca in modo sostenibile e attraverso un alto progetto strategico-istituzionale. – Spiega il Rettore Francesco Svelto – Questo dibattito mette al centro vari protagonisti della realtà cittadina, vista la sempre maggior connessione di un ateneo con il contesto socio-territoriale in cui è inserito.” A partire da queste considerazioni, l’Università di Pavia propone una riflessione coinvolgendo sia protagonisti della discussione pubblica nazionale, sia soggetti significativi del territorio, enti, istituzioni e imprese.
Enrico Letta
L’incontro, presieduto dal giornalista Dario Di Vico (Corriere della Sera), vedrà la partecipazione di Enrico Letta (Preside della “École des affaires internationales” di “Sciences Po” ed ex Presidente del Consiglio dei Ministri), di Giancarlo Giorgetti (Deputato della Repubblica Italiana ed ex Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri) e del rettore Francesco Svelto. Contribuiranno inoltre al dibattito alcuni protagonisti istituzionali del territorio: il sindaco di Pavia Fabrizio Fracassi, il presidente della Camera di Commercio Franco Bosi, il presidente di Confindustria Pavia Nicola De Cardenas, il direttore della Fondazione IRCCS San Matteo Carlo Nicora, il presidente della Scuola di Cittadinanza e Partecipazione Giancarlo Albini, il direttore della fondazione Teatro Fraschini Francesca Bertoglio, il presidente della Fondazione CNAO Gianluca Vago.
Dario Di Vico
I posti messi a disposizione sono già stati esauriti, ma la diretta YouTube dell’evento consentirà la partecipazione a tutti gli interessati. La diretta sarà trasmessa dalle ore 18,00 sul Canale YouTube Ucampus Università di Pavia https://bit.ly/2C6H2o1
Università di Pavia e Milano-Bicocca, nasce il corso interuniversitario in pillole “Alimentazione per la prevenzione e il benessere in epoca Covid-19” promosso nell’ambito del centro di ricerca Best4food.
Prevenire le infezioni ma soprattutto ridurre le eventuali complicazioni grazie a un’alimentazione appropriata, scoprire da dove arriva e come viene prodotto il cibo che portiamo sulle nostre tavole per riconoscerne la qualità, ma anche imparare come scarti e rifiuti alimentari possono diventare delle risorse per il nostro Pianeta. Sono solo alcuni dei temi al centro del corso interuniversitario “Alimentazione per la prevenzione ed il benessere in epoca COVID-19“, nato nell’ambito del centro di ricerca Best4Food dell’Universitàdi Milano-Bicocca in collaborazione con l’Universitàdi Pavia.
Una serie di video disponibili online e aperti a tutti, tenuti da esperti, docenti e ricercatori dei due Atenei sui temi caldi legati all’emergenza sanitaria che spaziano dalla medicina all’economia, dalla sociologia alla biologia. «Durante la pandemia si è affermata con forza la centralità dell’alimentazione e dello stile di vita per prevenire complicazioni – spiega Massimo Labra, direttore del centro Best4Food e docente dell’Università di Milano-Bicocca -. Con questa iniziativa, che coinvolge due atenei multidisciplinari e moltissimi esperti, vogliamo mettere a disposizione del cittadino le nostre conoscenze sui temi legati alla prevenzione e al benessere, ma anche alla sicurezza alimentare e al diritto di accedere al cibo di qualità».
Un corso in “pillole” da circa dieci minuti ciascuna, dunque, per conoscere a 360 gradi il tema alimentare, una potente arma di prevenzione e di mitigazione contro virus, batteri ma anche numerosissime altre malattie multifattoriali: «Sappiamo, per esempio, che la presenza di comorbidità come il diabete ha inciso sull’evolversi dell’infezione da Coronavirus – continua Labra – seguire un’alimentazione corretta in relazione a malattie preesistenti e disfunzioni metaboliche può aiutare a ridurre il rischio di complicazioni, per questo ci auguriamo che sempre più persone ne siano consapevoli». Contrastare la disinformazione e smentire le fake news diffuse in tutto il periodo dell’emergenza sanitaria, dal latte che protegge dall’infezione al peperoncino curativo, è anche questo uno degli obiettivi del corso, testimoniato dalla volontà di renderlo disponibile a tutti, non solo agli studenti dei due atenei.
«È compito degli Atenei, attraverso la Terza Missione, condividere la conoscenza con il pubblico, con impegno, per rispondere ai bisogni sociali e diffondere i risultati della ricerca a livello comunitario.– spiega Hellas Cena, Prorettore alla Terza Missione dell’Università di Pavia- In un mondo in cui le malattie non trasmissibili sono la prima causa di morte, è importante comunicare ai cittadini come l’alimentazione possa contribuire ad una corretta crescita durante l’età evolutiva, nonché a ridurre l’obesità e il rischio di malattie cronico degenerative in età adulta. Questo corso in pillole ha quindi un forte valore educativo e culturale attraverso la condivisione e la disseminazione».
Quasi 100 virtual room per conoscere l'offerta formativa e di accoglienza dell'Ateneo pavese. Porte Aperte: l’Open day online. "Vogliamo raccontare anche il senso di comunità che la città fornisce agli studenti".
Un’esperienza innovativa e condivisa che permetterà a chiunque, ovunque, di conoscere l’Universitàdi Pavia, i suoi Collegi, i suoi poli di eccellenza e approfondire l’offerta formativa dell’Ateneo pavese.
Si terrà il 20, 21 e 22 maggio la prima edizione di Porte Aperte in modalità virtuale. Un salone dell’orientamento in remoto di facile accesso, funzionale e completamente interattivo.
I visitatori si potranno collegare online e accederanno, semplicemente con un click, a un’ampia scelta di virtual room che identificano il corso di studio (o i corsi di studio) di interesse, replicando i tradizionali stand espositivi.
Sarà garantita la possibilità diretta di interazione tra docente e studente.
Ogni ospite registrato a Porte Aperte riceverà un welcome kit con il materiale informativo relativo ai corsi di studio scelti. Saranno attivate: 70 virtual room per i 3 giorni, un canale YouTube con materiali video di presentazione: dipartimenti, corsi di studio, sistema collegi, studenti e testimonial “UNIPV”. 25 virtual room per i servizi “UNIPV” (Centro di orientamento universitario, EDISU, Segreteria Studenti e una serie di percorsi virtuali per presentare musei, CNAO, biblioteche, CNAO, Collegi di Merito).
I partecipanti potranno produrre delle “stories” su Instagram, per raccontare la loro esperienza. Le storie verranno poi ripubblicate sul canale Instagram di UNIPV.
«Vogliamo raccontare la nostra offerta formativa – spiega la professoressa Silvia Figini, delegata del Rettore all’Orientamento – il rapporto diretto e costante “docente-studente” e il senso di comunità che Pavia fornisce agli studenti. La nostra università è un luogo dove si integrano il “sapere” e il “sapere fare”: accanto a una didattica di qualità, gli studenti imparano da ricercatori di eccellenza , partecipano a programmi di scambio internazionali, hanno l’opportunità di iniziare tirocini e stage con prestigiose realtà aziendali che collaborano con il nostro Ateneo. Sono molte le iniziative messe in campo a Pavia per garantire allo studente i supporti necessari per sentirsi valorizzato, ascoltato e se necessario supportato nel percorso di studi scelto. Guardiamo al futuro insieme: UNIPV ti aspetta».
Per iscriversi: https://progetticor.unipv.it/
Il programma è consultabile al link http://www-orientamento.unipv.it UNIPVProgramma-PORTE-aperte-2020