La Francia si presenta al Mediatour 2021

di Harry di Prisco
Viaggiare è un bisogno irrinunciabile dell’umanità, senza i viaggi non saremo quello che siamo, contatti con altri popoli e altre culture hanno consentito di poterci confrontare e andare avanti. Appena chiuderemo questa triste pagina che stiamo vivendo sicuramente riprenderemo a viaggiare, per il momento facciamolo con la fantasia.  Filo conduttore il  turismo slow con 21 buone ragioni per scegliere la Francia per le vacanze. La Francia vi attende appena sarà possibile riprendere a viaggiare.

«Siamo vicini ai tanti turisti e viaggiatori che amano e sognano la Francia  – esordisce Frédéric Meyer Direttore per l’Italia di Atout France, l’Agenzia per lo sviluppo turistico della Francia che è il primo settore economico francese – una destinazione che anche quest’anno ha in serbo tante novità da vivere appena sarà possibile riprendere a viaggiare». L’incontro con Atout France e i suoi partner francesi per il  MEDIATOUR FRANCIA 2021 quest’anno si è tenuto in versione digitale ed è stata un’occasione per rimanere in contatto e in aggiornamento con la destinazione Francia, in attesa di poter viaggiare serenamente quando la situazione sanitaria lo permetterà.

«E fin d’ora vogliamo condividere con voi tutto il meglio della destinazione Francia, la Francia con la sua prossimità geografica e culturale offre tantissime idee per continuare a viaggiare con la mente e preparare un viaggio futuro che tutti ci auguriamo prossimo» ha concluso il Direttore Meyer.
Il filo conduttore di quest’anno è il turismo slow, un modo per vivere la Francia ognuno al proprio ritmo, ritrovare il piacere di vacanze autentiche, di scoperte e riscoperte nel segno del rispetto della natura, del verde, della sostenibilità e, naturalmente, dell’arte di vivere, prendendosi il tempo per le cose che contano davvero. Per un viaggio sono state individuate ben  21 buone ragioni per scegliere la Francia come meta di vacanze nell’anno in corso, con tante nuove e originali proposte con iniziative culturali e sportive.
Tante le regioni e le città che si propongono con la loro offerta turistica: dall’Alsazia alla Borgogna  in totale armonia con la natura, con itinerari di arte e percorsi fra vigneti, villaggi e cantine fino a Digione, pedalando lungo piccole strade nel cuore dei Grandi Crus.

Nizza: una spettatrice “stregata”
dalla “Battaglia dei Fiori”

Dall’Alvernia-Rodano Alpi, cuore verde della Francia e regno della  gastronomia francese con 79 DOP di cui 21 formaggi e vini di grande fama (Beaujolais, Côte du Rhône), 94 chef stellati Michelin di cui 9 chef con 3 stelle. Il relax slow è assicurato fra le località termali dello straordinario Parco dei Vulcani d’Alvernia. La Normandia celebra quest’anno il bicentenario della nascita di Gustave Flaubert con eventi e mostre. Le-Havre-Etretat è scenario di grandi anniversari con: i 60 anni dall’apertura della prima Maison de la Culture in Francia all’interno del Musée des Beaux-Arts; i 70 anni dalla prima pietra della Chiesa di Saint-Joseph, Patrimonio dell’Umanità nonché capolavoro dell’architettura del XX secolo; gli 80 anni dalla morte di Maurice Leblanc, padre del ladro gentiluomo Arsenio Lupin.

La Bretagna con il capoluogo Rennes e la sua area boschiva di circa 100 ettari e 868 ettari di spazi verdi, nel 2021 vedrà il Tour de France partire da Brest e attraversare i 4 dipartimenti con itinerari di turismo slow fra città medioevali e piccoli villaggi di pescatori. Per una passeggiata fuori dal tempo è assolutamente consigliato il tour sul sentiero dei doganieri. Nantes con le novità del “Viaggio a Nantes” dal 3 luglio al 5 settembre trasforma la città nel segno dell’arte e della creatività con tanti eventi alla scoperta delle opere d’arte e dei vigneti. La Valle della Loira, con i castelli dei re per un turismo green ed i bagagli che arriveranno direttamente a destinazione, propone ben 5000 chilometri di itinerari in bici, fra cui “La Loire à vélo”,  20.000 chilometri di sentieri, 280 chilometri della “Val de Loire”, Patrimonio Mondiale dell’Unesco nonché la più grande concentrazione al mondo di castelli del Rinascimento.

Nizza: Fanny la Regina
del Carnevale

Più a sud è possibile assaporare le atmosfere di natura, cultura e arte di vivere del Midi: l’Occitania propone un turismo slow lungo il Canal du Midi, Patrimonio Unesco, da scoprire a piedi o in bicicletta su un nuovissimo percorso ciclabile lungo 165 chilometri oppure in catamarano con un tour-cocktail al tramonto. A Tolosa fino al 29 agosto 2021 è aperta la mostra “Un piccolo principe tra gli uomini” presso l’Aéropostale, da dove decollava Sait-Exupéry.  In Alta Garonna si può scegliere tra attraversare le 18 chiuse del Canal du Midi in chiatta o in barca, e percorrere a piedi o in bicicletta le rive al ritmo della natura con più di 100 temi per scoprire la città rosa. Il Gard offre ai visitatori la passeggiata “aerea” fra passerelle sospese, la visita a piedi lungo le saline di Aigues Mortes ed un safari in bicicletta elettrica. Paca/Provenza-Alpi-Costa Azzurra con le sue città dalla lunga storia come Marsiglia punta all’ecologia con il Parco Nazionale delle Calanques, un esempio di straordinaria biodiversità in città con una natura in versione “giardino”, spontanea, selvaggia e spesso invisibile. Nimes, bellissima città del sud con il nuovo museo della Romanità per ripercorrere il passato gallo-romano, allestirà dal 13 maggio al 19 settembre un’imperdibile mostra dal titolo “L’imperatore romano, un mortale tra gli dei”.

Nizza: la spiaggia

A Vaucluse, con i campi di lavanda in fiore, si vive un turismo semplice e autentico, si fanno incontri veri con artigiani, produttori e abitanti, si va a spasso in bici elettrica ai piedi del leggendario Mont Ventoux, in estate parco naturale, fra verde, lavanda e vigneti. A Luberon, cuore della Provenza, si incontrano i caratteristici villaggi degli antiquari. Il dipartimento del Var, una perla incastonata fra gli aspri promontori e le coste rocciose che si affacciano sul mare, nel sito naturale le Gole del Verdon ha un percorso ciclabile di 20 chilometri su stradine verdi fra i boschi che attraversano vigne e cantine. La Costa Azzurra con i suoi piccoli borghi arroccati in cima alle colline e altipiani calcarei che digradano verso Hyères e Fréjus, offre panorami mozzafiato fino all’ultimo tratto di mare che si estende da appena dopo Saint-Raphael fino a Tolone. Sempre in Costa Azzurra Antibes e Nizza con i 49 comuni della “métropole” dal mar Mediterraneo alle cime del Parco Nazionale del Mercantour sono la scelta naturale per un turismo sostenibile per chi ama una vacanza attiva e per chi cerca una vacanza relax. A Biot, la “Città della creatività”, si può fare un’esperienza unica con gli artigiani che aprono i loro laboratori per mostrare il loro mestiere della lavorazione del vetro e si può visitare il piccolo museo di opere in vetro.

Nizza: il porto

Cannes, con il bellissimo e famoso litorale, offre un notevole patrimonio storico e culturale. La Corsica, un’isola verde dalla natura intatta ricca di una incredibile biodiversità, è una vera “montagna nel mare” con il suo Parco Naturale che copre un terzo del territorio da percorrere anche in bici. Tutti i suoi luoghi sono adatti a fare turismo sostenibile fra arte e mare, viaggiando in modo responsabile nelle aree naturali, proteggendo l’ambiente e sostenendo il benessere delle popolazioni locali. Si risale poi verso la montagna e si incontrano Les 2 Alpes, con le sue famose piste da sci e i parchi giochi, Megéve, con le ricchezze del patrimonio che fanno parte del Centro dei Monumenti Nazionali. Nella valle di Serre Chevalier, particolarmente adatta alle attività acquatiche più o meno estreme come il rafting, Briançon con i suoi 1326 metri sul livello del mare è la città più alta di Francia nonché Patrimonio Unesco.

Dal 18 settembre al 3 ottobre Christo impacchetterà l’Arco di Trionfo di Parigi con  venticinquemila metri quadrati di polipropilene blu-argento e settemila metri di corda rossa interamente riciclabili. Inoltre una mostra al Centre Pompidou ripercorrerà gli anni di attività di Christo e Jeanne-Claude dal 1958 al 1964. L’opera straordinaria, ma soprattutto visionaria, lascerà sicuramente tutti a bocca aperta, così come fece in passato il Reichstag di Berlino e una parte della costa di Sydney. Sempre a Parigi da segnalare l’apertura ad aprile del Musée de la Marine: prestigioso edificio del XVIII secolo nonché vetrina del savoir-faire e della cultura francese con una libreria, tanti negozi, il ristorante dello chef stellato Jean-François Piège e la sala da té affidata ad Alain Ducasse.
Il Gruppo Air France-KLM, attualmente impegnato in prima linea per il trasporto dei vaccini anti Covid-19, si prepara alla ripresa del traffico passeggeri. Il numero totale dei posti offerti sarà del 40-45% per i primi mesi dell’anno e, in base all’evoluzione della situazione, aumenterà gradualmente per arrivare al 60% nel mese di giugno e al 70% nei mesi estivi di luglio e agosto. In Italia la compagnia aerea si caratterizza per la massima flessibilità ed il suo programma di transizione ecologica.

Attualmente collega 9 città italiane a Parigi e ad Amsterdam con orari e frequenze ridotte: Torino, Genova, Milano Malpensa, Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Catania. Per marzo è prevista la ripresa dei voli anche da Milano Linate.
La Francia è così vicina a noi e sotto molti aspetti simile alle nostre tradizioni culturali, sono infatti sempre più gli italiani che la scelgono come meta per le loro vacanze in quanto l’offerta turistica è così varia che consente di programmare sin da ora un viaggio sul territorio alla scoperta dell’arte di vivere per realizzare i propri sogni.

Un nuovo sito per la Regione Marche dedicato alla promozione turistica

Riceviamo e pubblichiamo

Una nuova grafica essenziale ed efficace e tanti itinerari tra mare e montagna per esplorare tutte le meraviglie delle Marche, tra natura, borghi incantati, sapori e tradizioni. http://www.turismo.marche.it

Le Marche, la seconda regione più bella al mondo per la guida Best in Travel 2020 di Lonely Planet e unica italiana in classifica, dà il via alla Fase 2 con una rinnovata veste grafica e nuovi contenuti per il sito www.turismo.marche.it – progettato e realizzato dal Servizio Turismo e Servizio Informatica della Regione – che racchiude tutta l’offerta turistica della Regione.
Durante la quarantena la promozione turistica delle Marche non si è fermata e ha lavorato per presentarsi in maniera più efficace e d’impatto, pronta ad accogliere i turisti anche nell’estate 2020.
Le Marche, un territorio stupefacente, per molti versi ancora sconosciuto e una delle ragioni del suo grande fascino è proprio quella di poterlo esplorare con calma, e in relativa solitudine” – così è descritta la Regione nella guida Lonely Planet Best in Travel 2020 e proprio partendo da queste caratteristiche eccezionali ha preso vita la nuova anima del sito: dalla volontà di comunicare l’unicità dell’offerta marchigiana, ossia quella di racchiudere in pochi kilometri mare, collina e montagna e la possibilità di esplorarli seguendo il ritmo lento e potente della natura.

Vincenzo Nibali

Non solo, Marche è anche sinonimo di accoglienza discreta, ma al tempo stesso calorosa ed esclusiva.
www.turismo.marche.it parla 5 lingue – italiano, inglese, francese, tedesco e russo – ed è ottimizzato per i diversi device. Presenta un menù essenziale, che va dritto al punto, evidenziando nella sezione Scopri tutti i cluster turistici delle Marche, che racchiudono una molteplicità di proposte adatte a tutti i gusti: dal progetto, di cui è testimonial il campione del ciclismo mondiale Vincenzo Nibali, grazie a cui è possibile esplorare la regione in bicicletta attraverso 24 percorsi che collegano il mare alla montagna, al trekking e ai cammini legati alla spiritualità, passando per le rotte per motociclisti e camperisti, fino alla scoperta della natura a 360° con due parchi nazionali, quattro parchi regionali e sei riserve naturali. E ancora gli antichi borghi, da visitare sia dal punto di vista storico-artistico che da quello delle tradizioni artigianali ed eno-gastronomiche fino alla costa dominata dalla baia del Conero con tante attività e soluzioni adatte anche alle famiglie.

Urbino

Ma c’è di più, nel menù Cosa vedere si possono trovare innumerevoli itinerari geo referenziati, pensati e proposti per offrire dei percorsi già pronti a soddisfare differenti esigenze: dalla gita di un giorno, al weekend, fino alla vacanza di una settimana o più, il tutto con mappe geo localizzate, link multimediali e approfondimenti. Infine completa il menù la sezione Accoglienza e info con i pacchetti turistici, i servizi e tanti consigli pratici.
Inoltre il sito è totalmente integrato con i canali social di Marche Tourism – Facebook, Twitter, Instagram e Youtube – con il Blog DestinazioneMarche.it che racconta settimanalmente le curiosità, i territori e le iniziative più interessanti delle Marche.

Il portale infine è stato pensato anche come uno strumento di lavoro essenziale per le strutture ricettive e per i tour operator perché potranno caricare direttamente i pacchetti turistici aggiornandoli in qualsiasi momento, ma anche proporre itinerari e visite ai propri clienti che potranno trovare tutte le mappe e le informazioni necessarie per spostarsi dal proprio luogo di soggiorno andando alla scoperta dell’entroterra o viceversa della costa, per un’esperienza davvero unica.
Parallelamente la regione Marche sta attivando misure concrete e iniziative a sostegno delle imprese turistiche, destinando alle imprese incentivi e contributi che potranno essere utilizzati per garantire servizi di qualità ai propri clienti nel segno della sicurezza e nel rispetto dei protocolli sanitari previsti per questo settore.

Grotte di Frasassi

Un ulteriore tassello in un programma di rilancio e un passo avanti in un momento difficile – ha definito così il restyling del sito Moreno Pieroni, assessore al Turismo e Cultura della Regione Marche – con una nuova impostazione, nuovi contenuti, immediatezza e semplicità di consultazione per migliorarne l’attrattività e quindi strumento strategico per una più forte visibilità delle Marche . In questi mesi abbiamo lavorato molto a ripensare e rimodulare i progetti e le proposte per venire incontro alle esigenze delle imprese e dei turisti e questa del sito rappresenta una modalità digitale avanzata su cui punteremo molto anche in futuro, per comunicare e promuovere le Marche, per consentire al turista di costruirsi una vacanza su misura e secondo i propri interessi seguendo i 17 cluster presenti, gli itinerari geo referenziati e gli eventi. Una formula tecnologicamente avanzata, dunque, di concepire e continuare a valorizzare il territorio, collegandolo ai servizi”.

Ancona

www.turismo.marche.it racconta le Marche come un grande museo diffuso, ricco di tesori nascostida scoprire in anteprima già dalla prossima estate, e promuove un’idea di viaggio lenta e a impatto zero mostrando tutti i punti di forza del territorio marchigiano: i colori, i sapori, le biodiversità racchiusi in un paesaggio naturale ancora “intatto”.

BITMILANO 2020: confermata la presenza dell’Emilia Romagna

Riceviamo e pubblichiamo
Tra poco meno di due mesi FieraMilanoCity ospita la quarantesima edizione della Borsa Internazionale del Turismo, conosciuta come la BIT. L’edizione 2020, quella dei 40 anni, mette in campo momenti speciali dedicati sia al mondo trade che al consumer. Oggi proponiamo la conferma della partecipazione della Regione Emilia Romagna.

UpkPfA5XLjjfSePczmnoihDMoYcuWEq64gs8+cc33hw=--Una terra che offre la possibilità di vivere esperienze diverse, dalla Riviera Romagnola con il divertimento per tutta la famiglia all’Appennino con le foreste secolari, dai parchi alle città d’arte, dall’enogastronomia ed i prodotti tipici al benessere termale: è l’Emilia Romagna, un territorio con numeri in costante crescita che punta ad una popolarità mondiale grazie all’offerta turistica dei suoi operatori che diventa unica in virtù della riconosciuta ospitalità degli abitanti. Tra le attività promozionali in programma nel 2020, la regione conferma la partecipazione  alla quarantesima edizione di BitMilano.
Premiata recentemente dalla Lonely Planet che le dedica per la prima volta una Guida, l’industria turistica della regione ha chiuso il 2018 sfiorando i 60 milioni di presenze (59,6 milioni), in aumento del 4,7% rispetto ai circa 57 milioni registrati nel 2017. Il saldo positivo rispetto al 2017 è prodotto dalla crescita sia della clientela nazionale (+6,8% di arrivi e +4,2% di presenze), sia di quella internazionale (+7,8% di arrivi e +6,3% di presenze).
mare_riminiAbbiamo incontrato Andrea Corsini, Assessore al Turismo dell’Emilia Romagna, per parlare di aspettative e obiettivi in merito alla partecipazione alla prossima edizione della fiera meneghina.
“Siamo alla Borsa del Turismo di Milano dalle prime edizioni, per i nostri operatori -una quarantina quest’anno- si tratta sempre di un’importante opportunità di business, con tanti incontri che generano contratti. Dal punto di vista della comunicazione, la nostra partecipazione è una occasione per consolidare i rapporti con gli amici della stampa e per creare nuovi contatti, fornendo spunti per articoli e servizi tv e radio sulla nostra offerta di vacanza a 360 gradi” dichiara l’Assessore.
Il 2020 rappresenta un anno ricco di importanti ricorrenze per questa terra. Continua Corsini: “Abbiamo un calendario ricco di eventi legati ai 100 anni di Federico Fellini e Tonino Guerra e ai 200 anni di Pellegrino Artusi, “padre” della cucina regionale italiana, bolognapassando per Parma Capitale Italiana della Cultura 2020 e le iniziative di Ravenna in vista dell’anniversario, nel 2021, dei 700 anni dalla morte di Dante”.
La distribuzione del movimento turistico del 2018 ha evidenziato la supremazia della Riviera, che concentra oltre la metà degli arrivi regionali (52,1%) e quasi i 3/4 delle presenze (71,9%). Seguono le Città d’Arte e d’Affari, con oltre 1/4 degli arrivi (26,3%) ed il 13,2% delle presenze.
Per il 2020 la regione ha obiettivi dedicati: “Puntiamo molto sul mix di esperienze: arte e cultura, food e motori, sport e wellness, natura incontaminata. Un insieme di prodotti in downloadgrado di soddisfare il viaggiatore contemporaneo, sintetizzato nelle proposte di vacanza delle tre Destinazioni Turistiche Regionali: Romagna (con i territori tra Ferrara e Cattolica), Emilia (Parma, Piacenza e Reggio Emilia) e Bologna con Modena” chiosa l’Assessore e conclude: “Desideriamo, inoltre, consolidare il brand ‘Emilia Romagna’ sui mercati internazionali, incrementare il turismo sportivo, ospitando eventi di caratura internazionale e grande affluenza, e puntare sempre più su Slow Tourism e vacanze green”.

Parma: tour turistici tra cultura, storia, arte e gastronomia. Prima parte

Riceviamo e pubblichiamo
foto Fabrizio Capra

Parma DuomoÈ la prima italiana a essere stata nominata dall’Unesco città creativa per la gastronomia e sarà capitale italiana della cultura nel 2020. Eppure Parma è bella da sempre. La si visita per il gusto dei suoi prodotti, lo stile della sua cucina e per l’autenticità delle sue tradizioni. La si ammira per i capolavori d’arte che, fra Medioevo, Rinascimento e Barocco, hanno forgiato le sue forme e di lei, la petite capitale resa grande dalla duchessa Maria Luigia, non ci si stanca mai. Dalla primavera all’autunno una serie di tour guidati, in italiano e in inglese con prezzi scontati per bimbi e ragazzi, sono stati pensati per far scoprire i diversi aspetti della città ducale. I tour si possono prenotare anche last minute allo Iat di Piazza Garibaldi e durano mezza giornata o un intero giorno. Dal cibo, all’arte, dalla bicicletta – sì, anche e-bike – alle lezioni di cucina, Parma non attende che di poter incantare ancora una volta chi le sappia dedicare un po’ di tempo e di cuore.
Iniziamo oggi con una prima serie di proposte.

TOUR IN CITTÀ

Un giro per il centro, un aperitivo nelle piazze più belle o una passeggiata con Maria Luigia, duchessa fra il 1816 e il 1847. Sono tre le proposte cittadine per scoprire Parma downtown. Bastano due ore, tutti i giorni dalle 11 (sabato anche dalle 15.30), per un gustoso antipasto di bellezza alla scoperta di cattedrale e battistero, i tesori che da secoli proiettano Parma su tutti i libri di storia dell’arte. Antelami e le sue sculture, Correggio e le sue tinte decise: il Parma city tour va alla scoperta del cuore antico della città.
Tour organizzato da Parma Welcome
http://www.parmacityofgastronomy.it/parma-city-tour/

Parma Teatro RegioScatta all’imbrunire, invece, l’Aperitivo Insolito che, di piazza in piazza, conduce alla scoperta del sapore più autentico della città, culminando con un ricco assaggio di prodotti locali. Piazza Garibaldi, la Steccata con la sua chiesa a croce greca e la statua del Parmigianino, la Pilotta con Palazzo Farnese e il monumento a Giuseppe Verdi, oltre al Teatro Regio: ecco le tappe del tour di due ore alla scoperta dei must della città.
Tour organizzato da 7 Stelle Viaggi e Turismo http://www.parmacityofgastronomy.it/tours/aperitivo-insolito/

L’appuntamento con Maria Luigia, come si conviene per una nobildonna, è ogni sabato pomeriggio per un Dolce Sweet Tour: l’incontro con la signora della città avviene al museo Glauco Lombardi. L’esposizione raccoglie testimonianze pubbliche e private che raccontano di una donna illuminata e protagonista della politica dell’epoca, non solo come moglie di Napoleone, ma anche come raffinata mecenate. Dopo la visita sosta per assaggiare i dolci che la duchessa aveva portato da Parigi e che ancora oggi sono apprezzati in città: i deliziosi tortelli verdi dolci.
Tour organizzato da Assapora Appennino
http://www.parmacityofgastronomy.it/tours/parma-dolce-sweet-tour/

SUL BUS DEI SAPORI

Parma Prosciutto di ParmaDalla città alla campagna si va in bus, anzi in Tastybus,alla scoperta dei segreti della Food Valley più ricca d’Italia, dove viene prodotto un quinto delle Dop e delle Igp del Belpaese. Due le opzioni, disponibili ogni giorno, tranne domenica: il food and tasting tour del mattino, dalle 9.30 alle 13.30, condensa tutto il gusto di Parma concentrandosi sulle due principali “P” della città. Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano sono i signori della tavola e il tour permette di scoprire tutti i segreti della loro lavorazione, visitando un salumificio e un caseificio.
Tour organizzato da Maestro Travel Experience
http://www.parmacityofgastronomy.it/tours/tastybus-tour-del-mattino/

Con tre ore in più, il tour allunga la sua magia fino alle 16.30, per una visita più approfondita delle lusinghe emiliane. Dopo la mattinata fra caseifici e prosciuttifici, il pranzo in una trattoria, poi visita di una caratteristica acetaia, dove il prezioso Aceto Balsamico Tradizionale invecchia lentamente.
Tour organizzato da Maestro Travel Experience
http://www.parmacityofgastronomy.it/tours/tastybus-tour-di-una-giornata/

Per prenotazioni anche last minute: 
Iat Parma tel. 0521218889 -  turismo@comune.parma.it

FAI – Luoghi del Cuore: Trabocco Turchino, Marina di San Vito (CH)

a cura della Redazione

trabocco marina san vito 2Trabocco Turchino, Marina di San Vito (CH) – 14° classificato con 20077 voti
Dall’estrema punta del promontorio destro, sopra un gruppo di scogli, si protendeva un Trabocco, una strana macchina da pesca, tutta composta di tavole e travi, simile a un ragno colossale…” così scriveva il Vate, Gabriele D’Annunzio, del “trabocco”.
Il trabocco è un’antica macchina da pesca tipica delle coste garganiche, molisane e abruzzesi, completamente realizzata in legno di pino d’Aleppo. Si tratta di una struttura modellabile, resistente alla salsedine ed elastico che deve resistere alle forti raffiche di maestrale che battono l’Adriatico . Consta di una piattaforma protesa sul mare ancorata alla roccia da grossi tronchi dalla quale si allungano, sospesi a qualche metro dall’acqua, due o più lunghi bracci, detti antenne, che sostengono un’enorme rete a maglie strette: la“bilancia” o “trabocchetto”. Attraverso un percorso su tavole si raggiunge la piattaforma protesa sul mare. La diversa caratterizzazione della linea costiera ha definito la distinzione di diverse tipologie : quella abruzzese che si distingue appunto per esser posizionata trasversalmente rispetto alla costa cui è collegata da passerelle.
trabocco marina san vitoIl Trabocco Turchino di Marina di San Vito (CH), che prende il nome dal vicino promontorio e di cui narra, come abbiamo letto poco fa, Gabriele D’Annunzio nel suo “Trionfo della morte”, è uno dei più belli della costa di San Vito.
I “Trabocchi” sono palafitte dislocate sul litorale abruzzese: all’apparenza strutture precarie ancorate agli scogli a mo’ di guardiani della costa. Tempo addietro venivano utilizzate come abitazioni dalle famiglie dei pescatori meno abbienti. Importante anche la loro funzione di garantire di poter pescare senza allontanarsi dalla riva.
Trabocco è la trasposizione italiana del termine dialettale “travocche” probabilmente derivante dal latino “trabs” ovvero legno, albero, casa.
Ci sono anche scuole di pensiero che propendono a una derivazione al termine trabocchetto, ovvero quello che si tende al pesce per attirarlo.
Esistono anche altre idee sull’origine del nome: dalla tecnica per conficcare i pali tra gli scogli o dalla parola trabiccolo utilizzato per spremere le olive simile all’argano utilizzato sul trabocco.

trabocco marina san vito 4A partire dall’immediato dopo guerra, hanno subìto un progressivo abbandono dovuto al disuso delle strutture ed a una conseguente perdita di conoscenze di manutenzione. I sistemi di pesca attuali lo hanno fatto passare nel dimenticatoio, abbandonando al degrado queste sentinelle protese nel mare. L’inversione di rotta si è avuta una decina di anni fa grazie ad una rinata attenzione verso il turismo ecologico e rispettoso della natura: e il Trabocco è diventato un simbolo da proteggere ed un’attrazione turistica.
A due anni dal crollo, avvenuto nella notte tra il 26 e il 27 luglio 2014, il restauro del trabocco, di proprietà comunale, ha consentito la rinascita di un simbolo della cultura e delle tradizioni abruzzesi. Tuttavia, oltre alla manutenzione della struttura lignea, è oggi importante conservare l’ambiente circostante, in particolare occorre preservare la spiaggia dai fenomeni erosivi e il clivo tra la spiaggia e la strada sovrastante, che costituisce la via d’ingresso al trabocco. È inoltre necessario migliorare l’accessibilità per consentirne una migliore fruibilità del luogo. Per queste ragioni, il comitato locale “Promozione Turchino” ha sostenuto la raccolta voti nell’ambito de “I Luoghi del Cuore” a favore del bene, che è risultato il primo classificato della sua regione.

33462_calata-turchinoCiao, sono il Trabocco Turchino e quest’anno ho avuto il grande onore di essere proposto come uno dei “Luoghi del cuore” dell’Abruzzo. Insieme con altri trabocchi rappresento un elemento distintivo della costa teatina, con caratteristiche proprie e introvabili altrove. Quando mi si definisce si dice che sono una macchina da pesca e, in effetti, sono stato concepito per pescare senza doversi avventurare in mare aperto: sono nato dunque per far fronte ai bisogni di sostentamento delle genti che popolavano questa parte delle coste abruzzesi, già nel secolo XVIII; intorno al 1889 ho poi dato ispirazione, insieme alla bellezza della terra cui sono ancorato, al poeta e romanziere Gabriele D’Annunzio, che era intento alla scrittura del “Trionfo della Morte”: vi sono descritto come ”la grande macchina pescatoria, simile allo scheletro colossale di un anfibio antidiluviano”.
La mia forma è senza dubbio arcaica, ricorda infatti una palafitta, in questo caso protesa sul mare; sono costruito con tronchi di pino d’Aleppo e funi, e sarà forse per la mia semplicità, per la mia flessibilità e per la mia umiltà che la maggioranza degli abruzzesi si riconosce in me e mi considera uno dei simboli di questa regione “forte e gentile”.
trabocco marina san vito 3Oggi sono visitato e ammirato per la mia particolarità e sono un’attrattiva paesaggistica e turistica che unisce la terra ed il mare dell’Abruzzo. Se dovessi definirmi brevemente direi che sono un’esperienza sensoriale, per tutti i sensi: la vista che cattura i colori e la vastità del mare e della costa, l’udito che ascolta la voce incantevole del mare, l’olfatto che viene stimolato dallo iodio e dagli odori provenienti dalla macchia mediterranea, il gusto dell’aria salmastra e del cibo di mare, il tatto che viene accarezzato dalla brezza marina e, aggiungendo anche l’anima, so per certo che resta rapita…

BIT 2019: dal 10 al 12 febbraio in fieramilanocity è Borsa Internazionale del Turismo

a cura della Redazione

20180211_104440Ci siamo! Domenica 10 febbraio, a Milano, verrà inaugurata la BIT Borsa Internazionale del Turismo, storica manifestazione organizzata da Fiera Milano che dal 1980 porta nel capoluogo lombardo operatori turistici e viaggiatori da tutto il mondo.
Dal 10 al 12 febbraio la BIT, come nel 2018, si terrà a Fieramilanocity, nel centro di Milano.
Confermata anche la nuova formula che vede la prima giornata, domenica 10 febbraio, aperta a tutti e le giornate dell’11 e del 12 febbraio riservate ai professionisti del settore.
Il nuovo format è stato promosso dalla customer insight realizzata da GRS, società che svolge attività di Ricerca, Customer Satisfaction, Business Intelligence e Value Creation nel settore fieristico, annoverando un portfolio di oltre 1.000 fiere a livello globale, che ha raccolto la valutazione di visitatori ed espositori della scorsa edizione: più del 91,6% dei partecipanti a BIT ha confermato l’importanza di Milano come città ideale per lo svolgimento di una fiera sul Turismo.
20180211_114036Da oltre trent’anni BIT favorisce l’incontro tra decision maker, esperti del settore e buyer accuratamente selezionati e profilati, provenienti dalle aree geografiche a più alto tasso di crescita economica e da tutti i settori della filiera.
Un evento che è anche formativo con oltre un centinaio tra convegni e seminari sulle ultime tendenze di settore.
Cosa propone la BIT.
A BIT OF TASTE – Per viaggiare nel gusto: un’area dedicata al turismo enogastronomico, uno dei principali trend del settore e tra le motivazioni principali che spingono il turista a visitare l’Italia: un’occasione per scoprire i piatti simbolo del patrimonio della tradizione culinaria italiana attraverso un percorso che attraversa tutto lo stivale dalla Lombardia alla Sicilia, dal Veneto alla Toscana, passando per le Isole. Insieme alle Regioni italiane, lo spazio ha visto come protagonisti anche diverse destinazioni internazionali in grande crescita per interesse turistico ed enogastronomico, coma Romania e Moldavia.
20180211_095437I LOVE WEDDING – Per organizzare il giorno più bello: un settore che non conosce crisi e dove è più riconosciuta che altrove la professionalità degli operatori turistici è sicuramente quello dedicato agli Hoenymooners. Per questo Bit propone un programma di promozione gratuito, riservato al Segmento Viaggi Nozze e al Destination Wedding per gli operatori del settore outgoing o incoming con un’offerta nozze strutturata da proporre alla domanda intermediata (agenzie di viaggi, wedding planner) e al cliente finale.
BIT4JOB – Incontra il tuo Futuro: ritorna l’area di BIT dedicata al Lavoro e alla Formazione per il settore del Turismo e dell’Hospitality. L’edizione 2019 sarà più ricca in eventi e contenuti.
Bit4Recruiting: tre giornate dedicate alla selezione di personale qualificato per il turismo e l’hospitality
Bit4Training: Eventi legati alla formazione professionale e seminari dedicati al mondo del lavoro
20170402_114506Bit4Education: Partecipazione di enti di formazione e specializzazione di rilievo nazionale e internazionale
Bit4Coaching: I consigli degli esperti per la ricerca di lavoro e il supporto ai candidati nella redazione del curriculum e nella messa a fuoco degli obiettivi professionali da perseguire
Bit4Job è un’occasione unica per promuovere il proprio business e fare employer branding.
BETECH – Resta sempre connesso: Be Tech è l’area dedicata al digitale e alla tecnologia di Bit: raggruppa i servizi di business & networking e i contenuti esclusivi, sia fisici che virtuali della nuova Bit. L’area Tech comprende eventi, networking e formazione dove gli operatori professionali incontreranno gli influencer, esperti e innovatori del settore travel.
Per tutto questo e molti altri motivi la BIT vi aspetta dal 10 al 12 febbraio 2019!

Informazioni sulla BIT 2010
date: 10 – 12 Febbraio 2019
location: Fieramilanocity – MiCo, Milano
ingressi: Reception Colleoni e Teodorico (Attenzione ingresso solo per Pre-registrati)
orari espositori: tutti i giorni da domenica 10 febbraio a martedì 12 febbraio dalle 8.30 alle 18.30
orari operatori professionali e press: tutti i giorni da domenica 10 febbraio a martedì 12 febbraio dalle 9.30 alle 18.00. Ingresso gratuito per chi si preregistra online (cliccare qui)
orari pubblico: il pubblico dei viaggiatori può accedere domenica 10 febbraio dalle 9.30 alle 18.00
costo del biglietto: online è di 5 euro. In manifestazione il costo del biglietto è di 7 euro (prevendita qui)
call center visitatori: telefono +390249976144 - dal lunedì al venerdì (orario 9.00 – 18.00)
E-mail: bit.visitatori@fieramilano.it

Destinazione BIT… Malesia, pacchetti speciali proposti dai tour operator

a cura della Redazione

malaysia tourismSi avvicina la BIT 2019 (fieramilanocity 10-12 febbraio) e proseguiamo nell’andare scoprire le proposte di alcuni dei protagonisti di questa edizione.
Cresce l’interesse dei viaggiatori italiani verso le destinazioni del Far East. Ne abbiamo parlato con Vincenza Andreini, Marketing & PR Representative di Tourism Malaysia in Italia.
L’Italia sta confermando le nostre previsioni. Il mercato sta rispondendo bene alle iniziative di marketing, registrando una crescita interessante. Noi prevediamo di chiudere il 2018 con oltre 50.000 arrivi (al momento i numeri ufficiali aggiornati a novembre 2018, hanno visto un incremento del 17,4%). Non solo l’Italia cresce, ma anche gli altri paesi europei stanno riscontrando risultati positivi. Inoltre, le connessioni aree con la Malesia sono molte buone: le maggiori compagnie aeree collegano Milano, Roma e Venezia. Gli italiani che visitano la Malesia sono interessati ai diversi aspetti: dalla cultura alle immersioni, dai viaggi di nozze alle spiagge”.
malesiaCi sono dei trend interessanti che emergono dall’Italia?
In aumento anche il numero di famiglie con bambini che visitano la Malesia, in quanto destinazione sicura Si nota un trend interessante: gli italiani tendono a combinare 2 o più destinazioni del Far East.  Un altro trend interessante evidenzia che gli italiani tendono ad acquistare le proprie vacanze in Malesia da un’agenzia di viaggi, in controtendenza rispetto al “fai da te” del passato”: questo ultimo punto è confermato da una ricerca condotta da ASTOI, che ha registrato un incremento dei pacchetti venduti dagli agenti di viaggi. D’altra parte, la percezione degli agenti di viaggi è cambiata in meglio, in quanto sono visti come “professionisti del viaggio”.
Per la Malesia la BIT 2019 è la più importante manifestazione di turismo a Milano – continua Vincenza Andreini –  e noi intendiamo essere presenti sia per il trade sia per i consumer. I nostri principali Tour Operator  stanno preparando pacchetti speciali da proporre presso il nostro stand. Intendiamo supportare il trade perché rappresentano il nostro core target per proporre la Malesia come destinazione”.

 

Cinzia Montagna: ampliare il concetto di cultura del territorio

di Fabrizio Capra

Cinzia Montagna: giornalista, scrittrice, da sempre attenta alle tematiche relative alla promozione del territorio è la prima protagonista della nostra rubrica “A tu per tu tre domande a…”.

Cinzia Montagna - foto Massimiliano Serra

Cinzia Montagna – foto Massimiliano Serra

Si parla tanto di promozione del territorio: c’è una ricetta per essere incisivi nel proporsi all’esterno?
Non esiste ovviamente una ricetta unica, poiché  ogni territorio ha una propria identità, proprie tradizioni, una sua geografia e un livello diverso di notorietà e capacità d’accoglienza. Si tratta di fattori variabili e complessi che richiedono di caso in caso uno studio articolato sulle possibilità di promozione effettiva. È abbastanza inefficace, anzi può essere dannoso, richiamare turisti là dove non esistono capacità ricettive adeguate, ad esempio: uno o più pullman di persone implicano la presenza di strutture adeguate alla loro esigenza di pernottamento, ma anche strade percorribili per mezzi di grandi dimensioni e tempi di spostamento che non superino i tempi di visita dei vari luoghi. Le persone vogliono vedere luoghi, non interni di corriere. È in ogni caso essenziale individuare ciò che un territorio ha come voce esclusiva ed evitare confusione di messaggi. Non tutto attrae, non sono le categorie soggettive a fare da discrimine, non è il ‘mi piace’ inteso ‘a me organizzatore’. A monte è necessario uno studio oggettivo ed è necessaria una pianificazione che tenga conto di parametri di fattibilità presente e in prospettiva. Soprattutto, mai dimenticare che ogni azione di promozione ha un senso se comunicata e comunicata bene, altrimenti la si vanifica o la si riduce a uno scambio di visite fra parenti e vicini di casa. Scambi che possono originare delle belle feste, ma che non sono promozione, tantomeno turismo. Infine: non essere territorio a vocazione turistica, ma per visitatori non è una colpa. In attesa di implementare il comparto con strutture, infrastrutture e cultura dell’accoglienza, si può far conoscere e far vivere il territorio a visitatori che magari non permetteranno ma potranno conoscerne ambienti naturali, monumenti, enogastronomia, musei. A me capita di visitare territori per la loro attrattiva di visite, soggiornando altrove. Per esempio ho visitato i mulini della Foresta Nera – esiste un percorso a essi dedicato che ne coinvolge più di dieci – dormendo però a Worms. Nei mulini ho pranzato e visto i loro musei. In quel caso non ero turista, ma visitatore, ma sono andata in quel luogo con una finalità mirata e preconoscenze derivate dalla comunicazione, trovando corrispondenza fra quanto comunicato e quanto esistente e fruibile”.

pro loco_immagine dal webNei giorni scorsi ho letto su Facebook una tua velata polemica sulle feste delle Pro Loco: a quanto servono realmente per promuovere il territorio?
Le Pro loco sono potenzialmente strumenti molto forti di promozione. Il punto delicato riguarda l’interpretazione del nome stesso, che indica, appunto, attività a favore della promozione di un luogo, cioè della diffusione della conoscenza delle sue caratteristiche storiche, ambientali, culturali, enogastronomiche. La Pro loco non è un’associazione con finalità sociali a favore dei residenti in un luogo. I residenti non vanno esclusi, ovviamente, ma sono i non residenti, quelli che ancora non conoscono un luogo, il target di riferimento. Ciò che mi lascia perplessa è l’organizzazione di eventi con identità del tutto slegate da quella del territorio e non collegate a motivazioni ‘pro loco’. Faccio un esempio, già fatto in Facebook. Organizzare serate di fritto di pesce di mare in aree interne che non hanno mai avuto tradizione di fritto di pesce di mare non promuove il territorio. È una simpatica festa dove si mangia fritto di pesce di mare. Organizzare un evento a tema acciughe o merluzzo sotto sale là dove storicamente esistevano le Vie del Sale ha invece un senso. Peraltro esistono e sono mappati tali percorsi, per cui la proposta gastronomica potrebbe essere combinata a quella escursionistica e culturale in genere. La serata di fritto misto di pesce di mare in collina ci sta in un’ottica di scambio con una località di mare o, meglio, con una Pro loco di una località di mare disposta a promuovere il prodotto o la ricetta identitaria dell’area interna. Perché non attivare questo tipo di gemellaggio fra sapori”.

territorio unesco_foto dal webL’Italia è una nazione ricca di cultura (arte, storia, eno-gastronomia, moda): cosa le manca per poter puntare al futuro e diventare un traino per la nostra economia?
In molte zone d’Italia la cultura è già traino. Basti pensare alle città d’arte. Non tutte le città sono Firenze, però. Allora il concetto di cultura richiede di essere ampliato. È cultura servire vini del territorio e prodotti del territorio, ma anche aprire e coordinare l’apertura di dimore storiche, predisporre con adeguato anticipo i calendari degli eventi,  È cultura creare manifestazioni per valorizzare un prodotto e chiamarle con il nome del prodotto. Ad Arnad la festa del Lardo di Arnad si chiama ‘Festa del Lardo di Arnad’, semplice, immediato, arriva diretto senza distrazioni. È cultura ad esempio usare uno strumento di promozione e comunicazione spesso trascurato o dimenticato che sono le De.Co., le Denominazioni Comunali. Le De.Co. sensate, intendo, dove a essere riconosciuto come importante è un reale patrimonio materiale o immateriale, documentato, da sostenere e far conoscere. Non credo manchi qualcosa, se non la capacità di incanalare tante volontà spontanee e scoordinate in percorsi efficaci di economia del turismo e di cultura territoriale”.