Festa della donna: TheFork rivela abitudini e preferenze delle donne al ristorante

Riceviamo e pubblichiamo
Abitudini e comportamenti tra donne e uomini al ristorante: ce li rivela TheFork.

Donne e uomini, Venere e Marte, idee, abitudini e comportamenti differenti. Ma cosa preferiscono le donne o chi si sente donna al ristorante? In occasione dell’8 marzo, donna al ristorantegiorno dedicato a celebrare le conquiste femminili, lo svela TheFork, app numero uno in Europa per prenotare il ristorante online, che ha condotto uno studio con BVA Doxa circa le abitudini e le preferenze al ristorante delle donne italiane.
Una ricerca condotta da Doxa nel 2019 in modalità CAWI su un campione rappresentativo della popolazione italiana composto da 600 rispondenti con età compresa tra i 18 e i 64 anni ci rivela che a tavola per le donne regna la semplicità: la pizza è infatti al primo posto come tipo di cucina scelta quando si va a mangiare fuori (63% delle rispondenti), seguita dalla cucina italiana (58%) e regionale (37%). Rispetto alla controparte maschile c’è anche una maggior attenzione al mangiar sano: infatti negli ordini frequenti al ristorante le verdure sono preferite dalle donne (35% contro un 28%), mentre gli uomini tendono a ordinare piatti più “impegnativi” (come frittura, carne o pasta).
Anche il sushi è favorito dal mondo femminile (24% contro un 17%), come anche donna al ristorante1gli indirizzi gourmet (13% contro un 9%).
L’abitudine di mangiare fuori casa – non per motivi di lavoro – è maggiormente maschile (50% afferma di andare al ristorante almeno una volta a settimana contro il 41% delle donne).
Infine è bene sapere che di tutta la settimana c’è un giorno in particolare in cui è meglio andare al ristorante con una donna: un’altra ricerca effettuata da TheFork in collaborazione con Baba svela che sia la domenica il momento favorito dal mondo femminile per il pasto fuori casa.
La ricerca è stata condotta da Baba in modalità quantitativa e qualitativa su un campione rappresentativo degli utenti di TheFork.

Milano. Non dobbiamo farci frenare dalla paura: la risposta dei ristoratori al Coronavirus

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I ristoratori milanesi rispondono al Coronavirus con un grido d’allarme: “Non dobbiamo farci frenare dalla paura”. Intensificate le già puntuali azioni sanitarie per disinfettare i locali e un sostegno alle associazioni impegnate in questo momento.

Siamo regolarmente aperti, vi aspettiamo. Le istituzioni sono con noi, non dobbiamo farci frenare dalla paura” così dichiara Salvatore Maresca, imprenditore e owner dei due unnamedristoranti Muu Muzzarella a Milano. “Abbiamo attivato delle produce sanitarie ancora più stringenti per i dipendenti e per le pulizie, stiamo attenti a disinfettare ogni tavolo, prima e dopo il consumo”.
La ristorazione milanese è unita per supportare la città: un gruppo rappresentativo di 70 imprenditori della ristorazione milanese si è incontrato ieri ed associato, sotto il nome “Unione dei Brand della Ristorazione Italiana”, per dare un segnale di presenza e supporto alla città e alle istituzioni. L’associazione delle aziende, di carattere temporaneo, rappresenta ad oggi circa 1000 attività della ristorazione per un totale di circa 10000 lavoratori sul territorio. “Esprimiamo il nostro senso comune decidendo di tenere aperti i nostri locali, aderendo all’invito del nostro Sindaco Beppe Sala che richiama Milano al buon senso e invita a scongiurare atteggiamenti che possano generare eccessivo allarme, tra cui l’immagine di una città ‘spenta’ in tutti i sensi, senza che ve ne sia l’effettiva necessità. Con i nostri colleghi abbiamo stabilito di devolvere un sostegno economico alle forze volontarie in campo, rappresentate da Associazioni riconosciute, che stiamo definendo in queste ore perché Milano è una città viva… e una città viva è una città che reagisce” dichiarano gli imprenditori

Aderiscono all’iniziativa
Antica Focacceria San Francesco 
Basara 
Bhangrabar 
Bomaki 
Bowls and More 
Briscola – Pizza Society 
Bun – The Abnormal Burger 
Caffè Napoli 
Chinesebox 
Cioccolatitaliani 
Cocciuto 
Deseo 
East River American Pub Unione dei Brand della Ristorazione Italiana 
El Carnicero 
El Porteño 
Flower Burger 
Foorban 
Ghe Sem
Glovo
God Save the Food 
Ham Holy Burger 
Hamerica’s
I love poke 
Il Mannarino 
Iyo
Jazz Café
Kalamaro 
L’Ov Milano 
La Birreria Italiana 
La Cantina del Giannone 
La Filetteria Italiana 
La Mantia 
La Piadineria 
La Risotteria Italiana 
La Tartina 
Lievità 
Living 
Long Island Navigli 
Macha 
Manhattan 
Milano Restaurant Group 
Muu muuzzarella 
Nima Sushi
Nuda e Cruda 
Osteria Brunello 
Panini Durini 
Panino Giusto 
Pescaria 
Pie – Pizzeria Italiana Espressa 
Pills Pub 
Pisco 
Pizzium 
Poke House 
Pokeria by Nima 
Poku by Bomaki 
Refeel
Riccione 
Riccione Bistrot 
Rossopomodoro 
Sapori Solari
Signorvino 
Spiller 
Spontini 
SwissCorner
T’Amo Burger Unione dei Brand della Ristorazione Italiana 
T’Amo Pasta 
Taverna Visconti 
That’s Vapore 
This is not a Sushi Bar 
Twin’s Café

Bambini al ristorante: TheFork e BVA Doxa raccontano le preferenze degli italiani

Riceviamo e pubblichiamo
I risultati della ricerca BVA Doxa- TheFork su uno dei temi caldi di questo periodo: bambini al ristorante. A disposizione anche una classifica dei ristoranti kids friendly in tutta Italia.

Ristoranti Kids Friendly o ristoranti Children free? Mentre continua il dibattito su questo tema, TheFork, tra le principali app per la prenotazione di ristoranti nel mondo, bimboha collaborato con BVA Doxa, società di ricerche di mercato internazionale, per uno studio sui bambini al ristorante.
Le famiglie si rivelano un target di fondamentale importanza per il settore della ristorazione. Il 47% degli intervistati con figli con meno di 12 anni indica di andare al ristorante almeno una volta alla settimana – un dato solo di poco inferiore a quello di chi non ha figli in casa (49%). Questa fascia di clientela predilige i ristoranti di cucina tradizionale e le pizzerie.
Non solo: dallo studio emerge che offrire ambienti adatti alle esigenze degli ospiti più piccoli è considerato da tutti un valore aggiunto. Per 2 italiani su 3 è un’informazione che aiuterebbe nella scelta del locale e – soprattutto – quasi il 90% degli intervistati  prenoterebbe un ristorante dotato di questo servizio se unito a delle buone recensioni sul cibo. Ad apprezzare di più il servizio sono le persone con figli di età inferiore ai 12 bimbo 2anni (72%) e i residenti al Sud e nelle isole (91%).
Sembra evidente che la presenza di servizi dedicati possa migliorare l’esperienza di tutta la clientela. Più del 40% degli italiani con figli ammette di essere stato costretto almeno una volta a lasciare il ristorante prima di quando avrebbe voluto, a causa dell’ambiente poco adatto alle famiglie e il dato sale per chi ha bambini di età inferiore ai 12 anni. D’altro canto a 1 italiano su 3 è capitato di non scegliere un locale perché frequentato spesso da famiglie con bambini.
Servizi di animazione, tate per la cena, spazi gioco: ecco le soluzioni trovate dai ristoranti italiani per rispondere alle esigenze di tutta la clientela.

Pizza e Tata, Roma
Pizza e TataNon una semplice pizzeria, ma una pizzeria con una tata.
Si tratta di un servizio esclusivo che il locale offre ai suoi clienti per intrattenere i bambini fino ai 12 anni in un ambiente dedicato.
Così la Tata gioca con i vostri figli e voi vi godete l’esperienza al ristorante.

Fosso Bandito – Buonerìa, Firenze
Fosso BanditoLa Buonerìa è un ristorante situato all’interno del Parco delle Cascine di Firenze dove vi aspettano un menu per tutti i gusti e una grande attenzione ai più piccoli con programmi dedicati.
Ad esempio, per tutte le domeniche di febbraio a pranzo ci sarà l’animazione gratuita per i bambini.

Benvenuti Al Sud, Torino
Benvenuti al sudIn questo ristorante potrete gustare la cucina mediterranea in tutte le sue declinazioni, pizza compresa.
E potrete farlo lasciando i vostri figli liberi di giocare nell’ampia sala bimbi, provvista di ogni sorta di intrattenimento.

Mucca Pazza, Roma
Mucca PazzaTanta è l’attenzione a bambini e famiglie che il ristorante Mucca Pazza si definisce un ristofamily.
Con il loro menù kids friendly e la loro Bimbolandia si presenta davvero come il paradiso dei più piccoli.

Il Peperoncino Birichino, Napoli
Il Peperoncino BirichinoDa Il Peperoncino Birichino potrete gustare dell’ottima pizza e potrete farlo lasciando i vostri figli giocare nella dedicata Kids Area.
Inoltre il ristorante organizza dei laboratori indirizzati proprio ai bambini: laboratorio artistico, di cucina, musicale e teatrale.

Le Cantine dei Petrone, Napoli
Le Cantine dei PetroneIn questo ristorante l’intrattenimento è all’ordine del giorno.
Non solo per i più grandi –  con cabaret e spettacoli di vario genere – ma anche per i bambini, per i quali spesso sono presenti animatori dedicati.
Inoltre il ristorante è dotato di un’ampia area giochi esterna.

Pollicino, Cavernago (MI)
PollicinoIl loro motto è “Tu mangi in tranquillità e loro si divertono”.
In questo ristofamily di Cavernago – non lontano da Milano – i bambini possono giocare in una Kids Area con l’intrattenimento di animatori e i genitori possono gustare l’ottima cucina mediterranea.

Comix Movie, Invernigo (CO)
Comix movieCome dice il nome stesso qui i protagonisti assoluti sono i fumetti.
Tutto è a tema supereroi, anche il cibo!
Come la “Cap” Pizza ispirata a Captain America, la “Super” Pizza ispirata a Superman o ancora il “Dark” Burger ispirato a Batman.

TheFork: gli italiani al ristorante nel 2019

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Le prenotazioni al ristorante passano da app e si cerca un’esperienza memorabile, ma nel piatto trionfa ancora la tradizione e le festività non fanno eccezione. TheFork a fine anno riporta il bilancio del rapporto tra italiani e ristoranti nel 2019. In particolare i dati forniti provengono dall’analisi delle prenotazioni della piattaforma e da una speciale indagine commissionata da TheFork a BVA Doxa.

shutterstock_644798029Prenotare il ristorante online è ormai un’abitudine consolidata anche in Italia. A dirlo è TheFork, principale app di prenotazioni nel mondo della ristorazione, che anche quest’anno ha registrato un imponente tasso di crescita delle prenotazioni, raggiungendo oltre 30 milioni di visite mensili a livello globale. Non solo nel Bel Paese si prenota sul web, ma lo si fa soprattutto in mobilità: ben l’88% delle prenotazioni dell’anno che si sta chiudendo è infatti avvenuto tramite app. Ma al di là della semplice prenotazione online, cosa cerca l’utente italiano al ristorante?
Non solo cibo, ma esperienze memorabili.
I clienti non cercano solo un luogo dove mangiare, ma esperienze di intrattenimento fuori casa, in particolare cresce l’attenzione verso la ricerca di qualità. Ben 1 utente su 10 ha prenotato nel 2019 un ristorante della selezione INSIDER di TheFork, che raccoglie gli indirizzi premiati dalle principali guide gastronomiche e maggiormente apprezzati dalla community dell’app di prenotazione. L’esperienza gastronomica continua poi anche dopo il pasto al ristorante attraverso la condivisione sul web: in Italia, il 56% degli utenti lascia un punteggio su TheFork e il 30% scrive una recensione sul portale di prenotazioni. Molto apprezzata anche la possibilità di pubblicare delle fotografie dei piatti su TheFork sempre nell’ottica di condividere la propria esperienza con la community. E il conto? Il budget medio a persona per andare al ristorante è stato fra i 30 e i 40 €.

La tradizione trionfa ancora nel piatto
In Italia, come in Europa, il sabato è il giorno in cui si va di più al ristorante (25%), seguito dal venerdì (17%) e dalla domenica (16%). La cena è il pasto preferito dagli frascati ristorante donatiutenti italiani (80% delle prenotazioni) che tendono a prenotare il giorno stesso: la maggioranza lo fa 4 ore prima del pasto, mentro il 21% addirittura meno di un’ora prima. Quella al ristorante resta inoltre un’esperienza sociale, solo il 4% delle prenotazioni è per una sola persona, il 56% è per due, il restante 40% è per tavoli da tre persone o più. Non cambiano le abitudini, infine, quando si guarda nel piatto: le cucine che trionfano anche nel 2019 su TheFork sono quelle tradizionali.
La conferma arriva anche da una ricerca condotta da TheFork e BVA Doxa che ha ulteriormente approfondito le abitudini al ristorante di un campione rappresentativo della popolazione italiana.
Circa la metà degli intervistati ha dichiarato di andare a mangiare fuori almeno una volta a settimana. A farlo sono soprattutto i Millennials e gli abitanti delle regioni del Sud e del Nord Ovest. Vi è, appunto, una netta preferenza per la cucina casereccia offerta da agriturismi e osterie  (tipologia di ristorante preferita dal 40% dei rispondenti). I ristoranti etnici sono frequentati soprattutto dai più giovani e da coloro che non hanno figli e le pizzerie sono la prima scelta per oltre il 60% degli under 55 anni. La tipologia preferita di ristorante varia anche in base all’occasione. Per circa 1 Ba Ghetto - carciofo alla giudiaintervistato su 5il ristorante italiano e la pizzeria sono ideali per un pranzo/cena in famiglia, specie da chi esce con figli piccoli e nonni (24% e 35%). Con gli amici si preferisce, invece, dare spazio alla sperimentazione, osando cucine etniche di qualsiasi provenienza. Infine, per un terzo dei rispondenti (34%), quando si va a mangiare fuori con il partner la scelta ricade sul ristorante italiano oppure su ristoranti asiatici o sudamericani. La cucina nostrana è prediletta anche per tutte le occasioni speciali e le ricorrenzepiù del 70% la reputa ideale per le feste comandate, Capodanno incluso, e quasi il 90% per il pranzo/cena di Natale. Quanto ai piatti, la pizza è la pietanza ordinata più spesso (77%), seguita dalla pasta (59%).

 

TheFork: i dieci trend al ristorante per il 2020

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Da molto tempo andare al ristorante non significa più solo consumare un pasto. Oggi si parla di food experience. Come tutte le esperienze si tratta di qualcosa in continua evoluzione, a volte di vere e proprie innovazioni, altre di riprese della tradizione, in ogni caso TheFork ci offre una fotografia dello scenario che ci troveremo davanti nel 2020.

Salumare - Carpaccio di polpoCosa mangeremo al ristorante nei prossimi 12 mesi? TheFork, principale app di ricerca e prenotazione dei ristoranti online al mondo, ha analizzato le tendenze che emergono a livello globale sulla propria piattaforma e più in generale nel web, avvalendosi delle competenze dei trend hunter di NellyRodi, società di consulenza specializzata in trend forecasting e innovazione.

Soul Food
A casa o al ristorante, nutrirsi non significa più soddisfare solo il palato. I consumatori cercano vero e proprio “soul food”, piatti in grado di soddisfare il corpo, l’anima e la mente coniugando i benefici di ingredienti funzionali con momenti di piacere e relax. I Cannabistrot - Crema di melanzane alla canaparistoranti teneranno a prendere sempre più in considerazione gli stati d’animo umani nelle loro ricette in modo da poter proporre piatti adatti al mood dei loro commensali. Questo significa che si andrà ben oltre il cibo detox, lo smart e il comfort food. Le nuove frontiere potrebbero portare anche a esperimenti come quello del ristorante Serotonin Eatery in Australia, il cui menù contiene solo piatti a base di serotonina o la catena americana Dr Smood, il cui claim “food is the new healthcare” parla da solo. Tanti gli esempi anche in Italia come il particolare Cannabistrò a Napoli, primo Bistrò & Cocktail Bar in europa Hemp Based. Il suo menù è in linea con il concept di osteria moderna: pochi piatti ma coincisi, puliti e senza sprechi, dove la canapa è sempre presente in un modo differente.

Effetto Wow
Sono ormai anni che sappiamo che i clienti dei ristoranti non cercano solo del buon cibo, ma vogliono vivere un’esperienza. In base a un’analisi condotta con Baba da TheFork sulla propria community attuale e potenziale, chi va al ristorante lo fa o con Piano35- piattoun’intenzione di scoperta o con un obiettivo sociale. E’ chiaro che per soddisfare questi bisogni, non basta la qualità del cibo, ma sono essenziali anche servizio e atmosfera. Ed è proprio su questi piani che si gioca la sfida a “coinvolgere” tutti i sensi dei commensali. Alcuni esempi di recente apertura sono significativi. Omakase a Shanghai, ha un’offerta mirata alla scoperta di ingredienti nuovi e sorprendenti combinati a piacere dallo chef, mentre l’ambiente riproduce colori ed emozioni ispirati alla fioritura dei ciliegi. In Italia, un esempio è Piano 35 a Torino, ristorante più alto d’Italia circondato da una serra biodinamica, all’interno del grattacielo Intesa Sanpaolo. In cucina, Marco Sacco trasporta in un’esperienza culinaria unica.

Ristoceutica
La nutraceutica diventa parte integrante dell’alimentazione e dunque della ristorazione. Per portare in tavola piatti in grado di far stare bene corpo e mente, ingredienti con Ettoeffetti positivi per la salute, la prevenzione e il trattamento delle malattie trovano sempre più posto anche nella ristorazione. Dalla “mania del cannabidiolo” già esplosa da qualche anno oltreoceano all’emergere di nuovi ingredienti con cui forse familiarizzeremo sempre di più come i funghi Reishi, i semi di loto, la carambola, il kombucha, il jackfruit. Tanti gli esempi anche in Italia, uno tra i più particolari è Etto a Napoli che ha una formula innovativa in cui si paga a peso con proposte adatte a tutti i regimi alimentari (crudista, goloso, gustoso, proteico, salutista e vegano).

Le tre R (riduci, ri-usa e ricicla)
La lotta allo spreco e più in generale un maggior impegno verso la sostenibilità ambientale, la trasparenza e tracciabilità non sono novità nel mondo della ristorazione. unforgettableContinueranno anche nel 2020 per rispondere a un consumatore sempre più consapevole, impattando sulla scelta delle materie prime, sulla loro preparazione, ma anche sugli spazi ristorativi. Pensiamo ai packaging eduli di alcuni fast food o ancora a esperimenti come Zero Waste Bistro, un ristorante pop-up costruito per la fiera WantedDesign Manhattan al NYCxDesign Festival, realizzato con pannelli di cartone riciclato per bevande e materiale di superficie in plastica riciclata e riciclabile. Un esempio molto particolare in Italia è costituito da Unforgettable, un social table di soli dieci posti. Lo chef Christian Mandura propone un percorso degustazione di una decina di portare che pone “il vegetale al centro”, rispettando criteri di equilibrio alimentare e sostenibilità. Il ristorante Natura ad Adro – invece – basa la sua filosofia su sostenibilità, utilizzo di materie prime locali e il ricordo, con piatti ispirati ai sapori della memoria.

Food cross-over
Il cibo diventa molto più di un semplice pretesto creativo per i marchi di moda o di bellezza, ponendosi al centro di offerte dirompenti. Assistiamo nella ristorazione e nella grande distribuzione a una crescente mescolanza di offerte per coinvolgere i consumatori, specialmente con il settore beauty. Da una parte laboratori di ricerca e sviluppo dedicati alla bellezza creano per i loro cosmetici trame simili agli alimenti, Floretcome granite e composte di frutta, sottolineando l’uso di ingredienti “super” (melograno, matcha, miele e cocco). Dall’altra prodotti che siamo abituati ad associare alle creme per il viso, come il collagene, arrivano sulle tavole dei ristoranti.  L’ibridazione raggiunge anche gli spazi. Così per esempio il marchio cosmetico Benefit ha lanciato il Benefit Cosmetics Roller Liner Diner pop-up, un classico Diner americano dove deliziare il palato e comprare prodotti beauty esclusivi. E in Italia? Il ristorante Floret di Firenze, ospitato all’interno del negozio Luisa Via Roma, è una vera e propria oasi di gusto in cui rigenerarsi dalla frenesia della città. Un luogo che è un ristoranti, un caffè, un juice e cocktail bar, ma anche uno spazio di co-working. La cucina è pensata per rigenerare il corpo: ingredienti biologici e stagionali composti in ottica detox. Non mancano preparazioni beauty come il Collagen Inner Beauty Boost Shot, ricco di probiotici, migliora la crescita di capelli e unghie, sostituisce la flora benefica e nutre la pelle.

Food delirium
Oggetto visivo, estetico, creativo, sensoriale: il cibo diventa un terreno di gioco in cui i codici vengono capovolti. Le componenti estetiche e cromatiche dei piatti diventano aree di sperimentazione artistica. Negli anni abbiamo visto avvicendarsi diverse proposte Humus - Degustazionevolte a stupire, specie attraverso i social media: il cibo glitterato, l’effetto unicorno, i freakshakes, la matcha mania, l’avocado everywhere… ultimamente è impazzata la moda delle Baby Yoda Cake. Difficile prevedere che cosa ci riserveranno i prossimi mesi. Sembrerebbe stiano prendendo piede piatti come i fluffy pancakes, i cibi “nostalgici” come la classica torta di mele della nonna, il gelato ube, le molteplici varietà di hummus anche come dessert e molto altro ancora. Solo il tempo ci dirà quali di queste tendenze sono destinate a superare le mode passeggere. Intanto però alcuni ristoranti si lasciano ispirare con successo dalle novità per esempio Humus a Roma che propone hummus variegati e coloratissimi da quello di zucca e castagne fino a quello al cioccolato.

Smart Consumption
La tecnologia diventa sempre più un’alleata nella produzione, nella preparazione e nel consumo degli alimenti e dell’esperienza gastronomica fuoricasa. Ecco allora che le app aiutano a semplificare parti dell’esperienza al ristorante – TheFork inclusa naturalmente The Meatball Family - Impossible Burger– oppure lo sviluppo tecnologico diventa una leva per la creazione di nuovi ingredienti. Nel 2020 vedremo sempre più alternative veg alla carne per esempio. A Milano è già possibile provare “The Miracle Burger”, il primo Burgerball realizzato con Beyond Meat, la carne 100% vegetale da The Meatball Family. Altra tendenza ormai diffusa è quella dei camerieri robot. Li ha introdotti da qualche tempo, ad esempio, il ristorante giapponese Sushi Sun Magliana a Roma, ma anche Etto Sushi a Firenze o ancora il ristorante Fujiyama a Torino. Le pietanze vengono portate al tavolo da alcuni robot che consegnano i piatti tramite vassoi ai clienti, i quali poi li “liberano” premendo un pulsante e permettendo loro di tornare in cucina.

(Re)mix Food
Quanto ai tipi di cucina che vedremo esplodere nel 2020, gli hotspot culinari asiatici come Hong Kong, Shanghai e Taiwan stanno facendo da apripista per la loro capacità di ibridare varie tipologie di cucine asiatiche. Anche nel resto del mondo ci sarà questa tendenza al (re)mix. Un caso esemplare in Italia è rappresentato da Bunker Kitchen Club a Roma, che si presenta come uno uno spazio di condivisione culturale, sociale e Ba Ghetto - carciofo alla giudiagastronomica e si prefigge di perseguire a qualsiasi costo la strada del gusto, senza porsi limiti o pregiudizi. Dirigendosi verso il Medio Oriente, la scena culinaria israeliana sta attirando tutta l’attenzione e raccogliendo successi, incarnati da una generazione di chef israeliani globetrotter che diffondono i loro sapori speziati ovunque. A Roma, specialità kosher, prelibatezze della cucina romana e piatti mediorientali vengono serviti nelle tre diverse sedi di Baghetto: in Via del Portico d’Ottavia e uno in Via Livorno, a cui si è recentemente aggiunto il moderno Sughetto, un locale giovane con una posposta contemporanea kosher senza latte. Infine, parlando di cucina raffinata, la Martinica ha ottenuto il suo primo riconoscimento con Marcel Ravin. Altra tendenza in fatto di tipologia di cucina sarà la seacuterie, che prevede specilità della charcuterie, ma a base di pesce. E’ il caso di Salumare – Salumeria Ittica a Civitanova Marche.

Ristofamily
Secondo lo studio condotto da Baba per TheFork, i clienti attuali e soprattutto potenziali Pizza e Tatadella piattaforma vanno spesso a mangiare fuori in famiglia. In effetti anche a livello globale, molteplici report confermano che i consumatori sono alla ricerca di un’offerta ristorativa che sappia rispondere alle esigenze familiari. Vedremo quindi una crescita delle proposte specializzate. Un esempio? Pizza e Tata a Roma, dove  si può assaporare la migliore pizza  unita ai piatti della  tradizione romana. Nel locale è presente uno spazio dedicato ai bamini dai 3 ai 12 anni con un servizio di baby sitting, la nostra Tata!

Foodastrology
Scegliere la cena in base al segno zodiacale? L’idea può sembrare folle, eppure alcuni brand – come Fluffe – iniziano a lanciare linee di prodotti food con sapori diversi a seconda dei segni zodiacali. Che sia una delle prossime novità?

Nasce il primo sito per scegliere e prenotare ristoranti con menù segreto: menusecret.it

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Fatti stupire con profumi e sapori che non ti aspettavi: finalmente ora anche in Italia, il primo sito per prenotare un ristorante con degustazioni a sorpresa.

menusecret-copertinafbmobileIn un’epoca dove esistono tante  applicazioni di prenotazione ristoranti o di consegna di pasti a domicilio molto simili tra loro, finalmente sembra nascere qualcosa di veramente originale e che potrebbe rivoluzionare per sempre il settore food: un sito per scegliere e prenotare ristoranti con menù a degustazione segreto.
L’idea di Menù Secret: stupire con le degustazioni a sorpresa dei migliori ristoranti.
L’idea di portare in Italia questa nuova tendenza già in voga all’estero è balenata nella mente di un trentenne pavese accortosi della tendenza attuale dei ristoratori di fascia medio-alta di proporre dei menù degustazione a sorpresa, dove il cliente resta all’oscuro di ciò che mangia fino a quando non si trova il piatto in tavola.
menusecretDa qui l’intuizione di catalogare online  su   menusecret.it l’elenco di tutti i ristoranti con menù e degustazioni a sorpresa che offrono questo particolare ed interessante  format gastronomico.
Come è stato l’inizio di questa attività innovativa legata al mondo della ristorazione? Ce ne parla l’ideatore.
All’inizio ho svolto personalmente gran parte del lavoro per cercare di dare forma a questa nuova idea di startup innovativa nel settore food, occupandomi in prima persona della realizzazione del sito, della grafica e del  marketing, sacrificando praticamente tutto il tempo libero che avevo a disposizione. Infatti svolgendo anche un lavoro da dipendente a tempo pieno come impiegato amministrativo  mi trovai costretto a concentrare tutte le attività legate a questo nuovo business alla sera e nei weekend, rinunciando a parecchie ore di sonno e vacanze. Poi per fortuna sono riuscito a trovare alcuni bravissimi collaboratori che ho convinto ad entrare in squadra, e da allora siamo riusciti a fare notevoli passi in avanti riuscendo ad alleggerire anche il carico di lavoro che avevo sulle spalle”.
Il progetto Menù Secret, nato quasi come una scommessa, sembra essere subito piaciuto al pubblico facendo registrare migliaia di prenotazioni fin dalle primissime settimane di lancio e, incrociando le dita, se il trend dovesse continuare di questo passo, sicuramente sarà un’enorme  successo.
degustazioni-a-sorpresaCome funziona Menù Secret e come si può trovare un ristorante con menù segreto?
A prima vista si nota subito come il sito web di Menù Secret sia semplice ed intuitivo. È possibile effettuare una ricerca dei ristoranti con menù a sorpresa filtrando per città o per  specialità. Gli chef  danno quindi soltanto delle piccole indicazioni riguardanti il percorso degustativo e il cliente, se incuriosito, prenota. Semplice no? Per ogni menù sono comunque riportate alcune informazioni importanti come la presenza di allergeni, il prezzo, luogo e orari del ristorante ed eventuali  recensioni  lasciate dai clienti“.
Un inizio di successo per una startup innovativa nel mondo dei ristoranti e del food.
Abbiamo ricevuto molti apprezzamenti per questo progetto, soprattutto dall’estero, in particolare da aziende inglesi e tedesche operanti nel mondo del web e della tecnologia. Ad oggi, in questa fase dove ora ci troviamo, l’aiuto di un partner finanziario sarebbe di grande aiuto. Soprattutto perché questa start-up è stata avviata con pochissimi mezzi 120-1rio-food-sampsel-preston-photography_origpersonali dove ho investito gran parte dei miei risparmi e degli stipendi percepiti dal lavoro di impiegato che per il momento ho scelto di non abbandonare. Nonostante i corteggiamenti ricevuti, abbiamo preferito temporeggiare prima di prendere in considerazione eventuali offerte d’investimento di partner stranieri in quanto  preferiremmo ci fosse qualche imprenditore italiano a puntare su di noi. Crediamo fortemente che l’Italia possa ricoprire un ruolo di leadership nel settore food a livello mondiale e ci dispiacerebbe dover cedere la nostra impresa a qualche società straniera, come spesso succede, ma siamo ottimisti, sicuramente il nostro appello verrà ascoltato.
Menusecret: trova i migliori ristoranti in zona, economici o stellati e con menù a sorpresa!