Buon Anno da RPFashion & GlamourNews

A cura di Roberta Pelizer e Jacopo Scafaro 

Tutta la redazione di RPFashion & GlamourNews augura un buon Anno nuovo ai nostri lettori, con la speranza che il 2023 sia veramente un anno migliore.

Non so se anche voi provate la stessa sensazione, ma a me il Capodanno fa sempre un po’ impressione, perché è allo stesso tempo la fine e l’inizio di un ciclo. È difficile lasciarsi qualcosa alle spalle: è un’azione che prevede un salto nel buio, un tuffo a occhi chiusi verso nuove esperienze, che potranno rivelarsi positive o negative. È un’occasione per ricominciare da zero o per continuare quel che abbiamo iniziato e vale la pena portare avanti. È un modo – scrive il Caporedattore Jacopo Scafaro – per stabilire nuovi obiettivi o per rivalutare quelli vecchi, cercando di capire se ci stanno portando proprio dove vogliamo arrivare. È anche una sfida con noi stessi, il momento giusto per metterci in discussione e capire cosa ci piace di noi e cosa vogliamo cambiare. A tutti auguri per un anno spettacolare”.

Roberta Pelizer, Direttore Editoriale del nostro giornale ci dice: “Eccoci qui, alla fine di questo lungo e complicato 2022, come sempre accade il 31 dicembre tiriamo sempre le somme di quello che è successo nei 365 giorni appena trascorsi, alla famiglia, il lavoro, i soldi, gli amici, alle occasioni perse e a quelle colte. Per ognuno di noi c’è qualcosa che non vorremmo più ritrovare mentre per altri la speranza è che resti tutto così com’è, siamo tanti e tutti diversi ma l’augurio che ci accomuna tutti e’ quello che sia più bello per tutti sotto tutti i punti di vista. Abbiamo lottato contro una pandemia che ci ha colpiti tutti per vari motivi, ad alcuni ha causato danni ingenti ad altri un po’ meno ma questo non ci deve abbattere, ma rafforzare. Il mio augurio è quello di poterci affacciare al 2023 con la forza e la speranza, la grinta e la giusta cattiveria per realizzare i nostri desideri e sogni.”

La vita umana è bella e va vissuta in pienezza anche quando è debole ed avvolta dal mistero della sofferenza” diceva Papa Benedetto XVI. Buona vita e buon anno e tutti.

Roby Sing&Song: alla scoperta dei videoclip musicale più “originali”.

di Roberta Pelizer 
Torna con la nuova edizione 2021 - 2022 la rubrica “Roby Sing&Song” che ci racconta la puntata di oggi della trasmissione da lei condotta su Radio Vertigo One. 

Videoclip strani ne abbiamo??? A rieccoci!! Dal ChiosOne siamo tornati nello studio 1 del quartier generale di Radiovertigo1, per la nuova ed entusiasmante stagione del mio programma in diretta dalle 16,00 alle 17,00 Roby Sing&Song.

Durante le vacanze ho avuto modo di poter fare un po’ il punto della situazione e schiarirmi le idee su come poter sviluppare le puntate, e dopo un po’ di sali e scendi ho deciso di raccontarvi dei videoclip più strani che ho visto in questi anni. L’idea, appunto, mi è venuta mentre ero in macchina e ‘stranamente’ ascoltavo la radio ed ho sentito Black hole Sun dei Soundgarden e subito mi sono ricordata del video che era assurdo e quindi mi sono detta: “ma perché non fare una puntata tutta improntata sui video strani”?, Detto fatto!

L’apertura della playlist l’hanno fatta i mitici Queen con “I want to break free”, dove tutti quanti erano travestiti da donna e facevano un figurone, soprattutto Freddie Mercury che con parrucca e baffi aveva una marcia in più. Poi in successione abbiamo ascoltato i Blink 182, i Queen of the store age, gli Offspring e gli Aerosmith, con i commenti ed i suggerimenti anche degli ascoltatori della radio che mi scrivevano in box Line per farmi suggerimenti!

Che spettacolo la puntata di oggi … non poteva mancare Katy Perry che è la regina indiscussa dei video strani e, come ho detto anche in diretta, Lei riesce a far passare la sua bellezza disarmante in secondo piano perché è talmente divertente ed autoironica che non puoi fare a meno di vedere i suoi video tutto d’un fiato. In chiusura ho scelto Malibù di San Giovanni in quanto il video è carino e divertente, la canzone sa ancora tanto d’estate e poi nel video è presente la sua fidanzata Giulia (nonché vincitrice di Amici di quest’anno) con Andreas Müller E la figlia piccola di sei anni ( Olivia ) di Veronica per Peparini che è la Coreografa del video nonché insegnante del talent show di Maria De Filippi .

L’appuntamento con Roby Sing & Song è sempre per giovedì prossimo dalle 16,00 alle 17 puntuali e mi raccomando mettete like a tutte le nostre pagine aziendali ma soprattutto seguiteci sempre perché ci sono tante belle novità in arrivo, un abbraccio dalla vostra Roby.

Venerdì Rai: “Art Rider” in Veneto e la storia del carcere di S. Stefano

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Con "Art Rider" alla scoperta del Veneto. "L'isola ritrovata. La storia del carcere di S. Stefano": la trasformazione di una prigione.

Art Night: con “Art Rider” alla scoperta del Veneto
L’entroterra veneto, tra bellezze artistiche e ville di nobili o di ricchi proprietari di epoche differenti: è il viaggio percorso dal giovane archeologo Andrea Angelucci in “Art Rider”, in onda venerdì 9 luglio alle 21.15 su Rai5 per “Art Night”. Scopo di Andrea è raggiungere il sito dove è stata rinvenuta una pavimentazione a mosaico, sotto i filari di un vigneto, resti di un’antica e sfarzosa villa romana. Ed è facendo alcune deviazioni dal tracciato principale che si troverà anche a raccontare, grazie a un affresco, uno dei suoi personaggi storici preferiti, passato forse per Bassano del Grappa: Federico II. Ma questa volta sotto un’altra veste, ovvero quella di poeta e di dotto pensatore. La serata di Art Night prosegue con il documentario “Consagra”. Con le sue sculture Pietro Consagra ha rotto con il passato e inventato un altro modo di fare scultura.

“L’isola ritrovata. La storia del carcere di S. Stefano”. Rai Documentari e Rai per il Sociale raccontano la trasformazione della prigione
S’intitola “L’isola ritrovata. La storia del carcere di S. Stefano” il documentario che andrà in onda venerdì 9 luglio alle 23 su Rai3. Mentre in Italia lo scandalo delle violenze in carcere si amplia e crea sconcerto, continua la riflessione su come riformare il sistema carcerario con le proposte del ministro della Giustizia Marta Cartabia. In questo contesto, Rai Documentari e Rai per il Sociale propongono un racconto storico sul penitenziario di Santo Stefano, sull’isola di Ventotene, dalla sua costruzione nel 1793 alla chiusura definitiva nel 1965: ne “L’isola ritrovata”, Salvatore Braca ne ricostruisce le vicissitudini, affrontando l’attualissimo tema della pena, dell’ergastolo e delle condizioni di vita nelle carceri. Dopo aver rievocato le storie di reclusione di padri della patria come Luigi Settembrini e Sandro Pertini, il documentario ripercorre la trasformazione del penitenziario in un luogo di redenzione, grazie all’arrivo, negli anni Cinquanta, dell’illuminato direttore Eugenio Perucatti. In nome dell’art. 27 della Costituzione, Perucatti adotta un modello di carcere innovativo basato sul recupero del detenuto attraverso il lavoro e il coinvolgimento in attività come lo sport e il cinema. Perucatti volle, infatti, restituire significato alla dignità umana e speranza a chi aveva sbagliato, precorrendo i tempi della legge Gozzini. Con i cambiamenti politici avvenuti negli anni Sessanta, però, sarà costretto a lasciare Santo Stefano, che verrà poi riportato a carcere di massima sicurezza, fino alla sua chiusura nel 1965, anno nel quale ha avuto inizio il lento e inesorabile sfacelo della struttura architettonica. Oggi, a distanza di oltre cinquant’anni, il progetto governativo per il recupero e la valorizzazione dell’ex carcere borbonico affidato a Silvia Costa riaccende i riflettori su Santo Stefano. Inizia una grande sfida: riqualificare l’ex carcere, oggi monumento nazionale, e fare di Santo Stefano un polo culturale multifunzionale di alta formazione e di educazione civica rivolto ai giovani di tutta Europa, un luogo che stimoli la riflessione sui diritti umani e sulla pena detentiva nel contesto del Mediterraneo. 

Giovedì Rai: la storia di Maria José e l’autunno a Yellowstone

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La storia di Maria José la regina di maggio e autunno al Parco di Yellowstone.

A “Passato e Presente” la storia di Maria José la regina di maggio
Maria José
, figlia del re del Belgio Alberto, ha 23 anni quando, l’8 gennaio 1930, alla cappella Paolina del Quirinale, sposa l’erede al trono d’Italia, Umberto di Savoia. Un evento sontuoso che celebra l’alleanza tra due importanti “corone cattoliche” d’Europa. Maria José ama profondamente l’Italia. Abituata a frequentare circoli intellettuali e ad interessarsi di politica e attualità, non accetta di restare in disparte. Un personaggio raccontato da Paolo Mieli e dal professor Francesco Perfetti a “Passato e Presente”, in onda giovedì 8 luglio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su rai Storia. Quando, durante la guerra, la situazione del paese si fa sempre più grave, cerca in ogni modo di arrivare alla pace e di salvare la monarchia. Il 9 maggio 1946, quando Vittorio Emanuele III abdica in favore del figlio Umberto. Maria Josè diventa finalmente regina, ma solo per un mese. Il 6 giugno, dopo la vittoria del fronte repubblicano al referendum, è costretta a partire col marito per l’esilio, dove si dedicherà agli studi storici pubblicando numerosi volumi. 

L’autunno a Yellowstone: il ritorno del freddo
Mancano due mesi al ritorno del gelo. Seguiti dai cuccioli nati in primavera e da qualche lupo affamato, gli erbivori si mettono in marcia per raggiungere le vallate dove troveranno cibo e riparo anche in inverno. Lo racconta il documentario “Yellowstone autunno”, in onda giovedì 8 luglio alle 14.00 su Rai 5. Al di là dei confini sicuri e invisibili del parco, cervi e antilocapre rischiano di diventare facile preda dei cacciatori, che si aggirano numerosi lungo i terreni agricoli che circondano Yellowstone. Intanto gli scoiattoli accumulano provviste sotto terra e i castori costruiscono in fretta le dighe, prima che il gelo intrappoli le anse dei fiumi e i laghi. I grizzly intanto scelgono la tana dove ritirarsi in letargo. Usciranno soltanto ai primi segnali del disgelo.

Lunedì Rai: Medioevo fantastico, Traiano e Federico II

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Il Medioevo fantastico a “Passato e Presente”. Per "Cronache dall'impero" Traiano: l'impero universale. Cronache dal Medioevo: Federico II e la Chiesa.

“Passato e Presente”: il Medioevo fantastico
Un’era di mezzo – lunga mille anni – tra l’antico e il moderno: il Medioevo, l’età senza nome. Per gli illuministi si tratta di “secoli bui”; per i romantici, invece, più che un periodo storico, è un luogo dell’anima. Delle diverse interpretazioni del Medioevo e del suo uso simbolico nelle epoche successive, Paolo Mieli parla con il professor Tommaso di Carpegna a “Passato e Presente”, in onda lunedì 5 luglio alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Nei primi decenni dell’Ottocento il medievalismo si sovrappone infatti al movimento romantico stesso, mentre nell’Italia risorgimentale e post-unitaria il richiamo al medioevo è funzionale alla creazione di una cultura nazionale. L’uso strumentale di questo periodo storico continua anche durante il XX secolo: fascismo e nazismo se ne appropriano per sfruttarne simboli e suggestioni. Ma il fascino del medioevo resiste ancora oggi e diventa ambientazione privilegiata per film, libri e serie televisive di successo. 

“Cronache dall’impero”. Traiano: l’impero universale
Traiano
, primo imperatore nato fuori dall’Italia, in Spagna, porta a Roma l’energia delle province e, inseguendo la visione di un impero universale, porta i domini romani alla loro massima espansione. Il foro di Traiano, la colonna Traiana, i mercati traianei e il porto di Ostia Antica fanno da sfondo al racconto della vita dell’optimus princeps, il migliore dei principi, protagonista di “Cronache dall’Impero” il programma con Cristoforo Gorno in onda lunedì 5 luglio alle 21.10 su Rai Storia.  

Cronache dal Medioevo: Federico II e la Chiesa
Per chi lo ammirava, Federico II di Svevia, Re di Sicilia, Imperatore del Sacro Romano Impero, era lo “stupor mundi“, lo stupore del mondo, per i Papi che lo hanno combattuto era la bestia dell’Apocalisse, l’Anticristo da combattere con ogni mezzo. Il “duello” tra Federico II di Svevia e la Chiesa è al centro di “Cronache dal Medioevo”, realizzato con la consulenza storica di Tommaso di Carpegna Falconieri, in onda lunedì 5 luglio alle 21.40 su Rai Storia. Il racconto di questo scontro durato decenni, affidato alla narrazione di Cristoforo Gorno, si snoda tra i castelli di Federico, ossia Melfi, Barletta e Castel del Monte, tra crociate, scomuniche, battaglie, e una lotta diplomatica piena di colpi bassi.

Martedì Rai: Traiano imperatore e il film Carol

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L’imperatore Traiano raccontato a “Passato e Presente”. "Carol": un'amicizia molto speciale, il film con Cate Blanchett.

“Passato e Presente”: Traiano imperatore
È il 98 d.C. Alla morte dell’anziano Nerva, che lo ha adottato due anni prima, Marco Ulpio Traiano diventa imperatore. La professoressa Francesca Cenerini e Paolo Mieli lo raccontano a “Passato e presente” in onda martedì 29 giugno alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Nato nell’odierna Andalusia, è un generale molto amato che, già sotto Domiziano, si è distinto per valore e capacità strategiche. La sua figura simboleggia il ritorno all’antico modello romano di semplicità e obbedienza, tanto che il senato gli conferisce il titolo onorifico di optimus princeps. Traiano riforma la giustizia, limita la pressione fiscale e adotta una politica espansionistica. Nel 101 intraprende la prima delle due campagne militari contro la Dacia del re Decebalo, l’attuale Romania. Le imprese di quella guerra, che si conclude 5 anni dopo con la vittoria romana e il suicidio di Decebalo, sono celebrate dai bassorilievi della colonna traiana, dove possiamo leggerle ancora, come su di un antico storyboard. Diventata provincia romana, la Dacia frutta a Traiano l’oro necessario a costruire innumerevoli opere pubbliche in tutto l’Impero. Con Traiano l’Impero raggiunge la massima espansione e vive la sua età dell’oro.

“Carol”: un’amicizia molto speciale. Il film con Cate Blanchett
New York, anni Cinquanta. Carol Aird è una donna elegante, sofisticata e benestante, in trattativa con il marito per il divorzio e l’affidamento della figlia. Therese Belivet, invece, si sta affacciando nell’età adulta, indecisa sul percorso da intraprendere nella vita. Le due donne si incontrano per caso in un grande magazzino di Manhattan e da quel momento nasce un’amicizia molto speciale. È la storia del film di Todd Haynes “Carol”, in onda martedì 29 giugno alle 21.15 su Rai5, senza interruzioni pubblicitarie e disponibile in lingua originale.  Nel cast, Cate  Blanchett, Rooney Mara, Kyle Chandler, Jake Lacy, Sarah Paulson, Carrie Brownstein. Mentre le pratiche per il divorzio di Carol vanno avanti, lei e Therese partono per un viaggio nel cuore degli Stati Uniti. La magica atmosfera della vacanza farà nascere tra le due una intensa storia amorosa che porterà Carol a rischiare tutto quello che ha di più caro per combattere contro le convenzioni sociali che condannano il loro amore proibito. Tratto dal romanzo omonimo di Patricia Highsmith,  il film ha avuto il premio per la miglior interpretazione femminile a Rooney Mara al 68° Festival di Cannes nel 2015; è stato candidato ai Golden Globes 2016 per miglior film drammatico, regista, attrice (Cate Blanchett e Rooney Mara) e colonna sonora; e candidato all’Oscar 2016 nelle categorie miglior attrice protagonista (Cate Blanchett) e non protagonista (Rooney Mara), sceneggiatura non originale, fotografia, colonna sonora e costumi. Candidato, infine, al David di Donatello 2016 come miglior film straniero.

La “Grande Opera all’Arena di Verona raccontata da Pippo Baudo e Antonio Di Bella

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Tre speciali appuntamenti per vivere con passione la grande Opera all’Arena di Verona in prima serata su Rai3: 27 luglio “Cavalleria Rusticana”, 3 agosto “Pagliacci” e 10 agosto “Aida”.
Pippo Baudo

Dal 27 luglio, per tre martedì, andrà in onda in prima serata su RAI 3 “LA GRANDE OPERA ALL’ARENA DI VERONA raccontata da PIPPO BAUDO e ANTONIO DI BELLA”, un ciclo di tre speciali appuntamenti  per portare idealmente il pubblico televisivo dentro l’Arena di Verona a vivere con passione la grande Opera!
Nella prima serata, martedì 27 luglio, andrà in onda “Cavalleria Rusticana”, il secondo appuntamento, martedì 3 agosto, sarà dedicato a “Pagliacci” e martedì 10 agosto sarà la volta dell’“Aida”, proprio nel giorno dell’anniversario del suo debutto in Arena, il 10 agosto del 1913.
PIPPO BAUDO e ANTONIO DI BELLA, stando insieme al pubblico all’interno dell’Arena di Verona, racconteranno le Opere, i loro retroscena e anche le curiosità sul prestigioso Anfiteatro che le ospita e che, con forza sempre maggiore, va ad affermarsi nel ruolo di “più grande teatro d’Opera a cielo aperto del mondo”.
Questo progetto, mai realizzato prima, nasce da un’idea di Gianmarco Mazzi per Arena di Verona S.r.l., su impulso del Presidente della FONDAZIONE ARENA DI VERONA, e Sindaco di Verona, Federico Sboarina.

Antonio Di Bella

Arena di Verona S.r.l., che all’Arena rappresenta il “live” e gli eventi TV, ha lavorato a fianco del Sovrintendente Cecilia Gasdia per valorizzare il mondo dell’Opera di FONDAZIONE ARENA DI VERONA, con l’obiettivo di divulgare in Italia e all’estero la grandezza delle produzioni areniane e l’importanza di “Verona capitale mondiale dell’Opera”.
Sarà proprio RAI 3, la rete “generalista” della cultura, a dare spazio a questa iniziativa, in cui per la prima volta, i telespettatori potranno vivere l’esperienza dell’Opera come se fossero immersi nell’Arena di Verona.
Cavalleria Rusticana” (musica di Pietro Mascagni) e “Pagliacci” (parole e musica di Ruggero Leoncavallo) è stata registrata venerdì 25 giugno, nel giorno della loro prima all’Arena di Verona.
Aida” (musica di) Giuseppe Verdi verrà invece registrata questa sera, sabato 26 giugno.
Questo il cast di “Cavalleria Rusticana”: SANTUZZA – Sonia Ganassi, LOLA – Clarissa Leonardi, TURIDDU – Murat Karahan, ALFIO – Amartuvshin Enkhbat, LUCIA – Agostina Smimmero.
Questo il cast di “Pagliacci”: NEDDA (nella commedia Colombina) – Marina Rebeka, CANIO (nella commedia Pagliaccio) – Yusif Eyvazov, TONIO (nella commedia Taddeo lo scemo) – Amartuvshin Enkhbat, PEPPE (nella commedia Arlecchino) – Riccardo Rados, SILVIO – Mario Cassi, UN CONTADINO – Max René Cosotti, ALTRO CONTADINO – Dario Giorgelè.

Questo il cast dell’“Aida”: IL RE – Simon Lim, AMNERIS – Anita Rachvelishvili, AIDA – Angela Meade, RADAMÈS – Jorge de Leòn, RAMFIS – Michele Pertusi, AMONASRO – Luca Salsi, UN MESSAGGERO – Riccardo Rados, SACERDOTESSA – Yao Bohui, PRIMA BALLERINA – Eleana Andreoudi.
LA GRANDE OPERA ALL’ARENA DI VERONA raccontata da PIPPO BAUDO e ANTONIO DI BELLA” nasce dalla collaborazione culturale tra RAI e ARENA DI VERONA, grazie al direttore di RAI3 Franco Di Mare, al direttore vicario Rosa Anna Pastore e al direttore di RAI CULTURA Silvia Calandrelli.
Autori, Fabio Buttarelli e Gianmarco Mazzi; regia televisiva, Fabrizio Guttuso Alaimo.

Venerdì Rai: la storia di Toro Seduto e “Art Rider” tra greci ed etruschi

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A "Passato e Presente" la storia del grande capo Sioux Toro Seduto e "Art Rider" con Andrea Angelucci tra greci ed etruschi.

A “Passato e Presente” la storia di Toro Seduto il grande capo Sioux
Sono passati 131 anni dalla morte di Toro Seduto, capo della tribù Unkpapa, della nazione Lakota Sioux. Condottiero in battaglia e guida spirituale del suo popolo, Toro Seduto è uno dei più famosi tra i nativi americani della storia. A “Passato e Presente”, in onda venerdì 25 giugno alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia, Paolo Mieli ripercorre le sue imprese ospitando in studio il professor Franco Cardini e attraverso il contributo filmato del professor Alessandro Martire, rappresentante della nazione Lakota Sioux in Italia e presso l’Alto Commissariato dei Diritti dell’Uomo. Al nome di Toro Seduto si associa la più grande e rinomata vittoria in battaglia degli indiani contro l’esercito degli Stati Uniti: quella di Little Bighorn, per la quale Toro seduto riuscì a riunire una coalizione di Sioux, Cheyenne, Arapaho e altre tribù native, radunando oltre 3500 uomini. Al comando dell’esercito degli Stati Uniti, in quell’occasione, un’altra figura leggendaria dell’epopea del West: il Tenente Colonnello George Armstrong Custer, che, sconfitto, rimarrà ucciso insieme ai fratelli in quella sanguinosa battaglia. 

“Art Rider” con Andrea Angelucci tra greci ed etruschi
Da uno tra i tesori leggendari d’Italia, quello del lucumone Porsenna, fino all’isola di Montecristo. È il viaggio di Andrea Angelucci nel secondo appuntamento con la nuova serie di “Art Rider”, in onda venerdì 25 giugno alle 21.15 su Rai5. Andrea parte da Chiusi mettendosi sulle tracce degli Etruschi, antichissimo popolo italico, una civiltà raffinata e potente che si è lasciata dietro un alone di mistero. I greci, loro nemici, li descrivevano come pirati crudeli, superstiziosi cultori di arti divinatorie e incalliti libertini, dediti ai piaceri più smodati. Tra i tesori leggendari più antichi che si incontrano viaggiando per l’Italia c’è quello del re etrusco Porsenna, il lucumone che nel V secolo a.C. riuscì anche ad espugnare Roma. Andrea, poi, partirà da Chiusi mettendosi sulle sue tracce ed arrivando laddove lo scrittore Dumas narra di un altro tesoro, quello di Montecristo.

Martedì Rai: i primi monaci e Benedetto. La vita e la carriera di Alain Delon

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“Passato e Presente” ci racconta la storia dei primi monaci e di Benedetto. Documentario di Alain Delon che cerca di ricostruire la sua vita e la sua carriera.

A “Passato e Presente” i primi monaci e Benedetto: “Fuga mundi”
Tra i primi cristiani c’è chi vive in maniera radicale i precetti evangelici di povertà e umiltà e dà vita a quelle forme di ascetismo che sono alla base delle future comunità monastiche. Tra questi asceti alcuni scelgono la solitudine estrema: sono gli eremiti, i padri del deserto, animati dalla “fuga mundi”, il rifiuto della società. Paolo Mieli e la professoressa Maria Chiara Giorda raccontano la nascita del monachesimo a “Passato e Presente”, in onda martedì 22 giugno alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia. Alcuni eremiti si uniscono negli stessi eremi per condividere la pratica della preghiera e altri aspetti della vita quotidiana: la cella, i pasti, il lavoro. Si formano così i primi monasteri e le prime comunità cenobìtiche, dal greco koinobìtes, colui che vive in comune. È questa la forma di monachesimo che si diffonde in occidente e che trova, nel VI secolo d.C., il suo pieno compimento nell’opera di San Benedetto e nella sua regola. 

Alain Delon, il lato oscuro di una star: una vita nel riserbo
Ha incantato almeno tre generazioni divenendo una icona del cinema, ma su di lui non esistono biografie ufficiali autorizzate. Il documentario “Alain Delon, il lato oscuro di una star”, in onda martedì 22 giugno alle 19.25 su Rai5, prova a ricostruire la vita e la carriera di questo divo amatissimo. Solo un film diretto da Jean-Pierre Melville riesce ad andare oltre il velo del riserbo di cui Delon si circonda: “Frank Costello faccia d’angelo” (“Le Samouraï” in originale) che Delon interpreta nel 1967 all’età di 31 anni e in cui veste i panni di un assassino e di un guerriero. L’uomo sembra inconsolabile e conduce una vita solitaria, come il suo interprete.

Domenica Rai: Costiera Amalfitana a “Linea Verde. “Sapiens Files – Un solo pianeta”

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A "Linea Verde" "Campania: l'altra Costiera Amalfitana". Al via l'edizione estiva "Sapiens Files – Un solo pianeta".

A “Linea Verde” “Campania: l’altra Costiera Amalfitana” con Ingrid Muccitelli, Beppe Convertini e Peppone
Linea Verde”, in onda domenica 20 giugno alle 12.20 su Rai1, sarà in viaggio in uno dei posti più belli e famosi del mondo: la Costiera Amalfitana. Positano, Ravello, Amalfi, luoghi che ci fanno sognare, meta di turisti da tutto il mondo, ma cosa c’è dietro l’immagine di questa incantevole cartolina? Ingrid Muccitelli e Beppe Convertini andranno a scoprirlo portando il pubblico a conoscere un’altra Costiera. Ingrid risalirà centinaia di gradini per arrivare ai terrazzamenti del Montepertuso, la montagna che domina Positano. Lì, accompagnata da Giacomo Miola, sperimenterà il “trekking gastronomico” che la porterà a conoscere una delle storiche famiglie di contadini della costa, quella di Annamaria Fusco. E grazie a questo percorso dalle immagini mozzafiato, si scoprirà un tipo di turismo alternativo e affascinante che svela al visitatore l’aspetto più autentico e caratteristico di questi luoghi. Il viaggio di Beppe partirà dai giardini di limoni della famiglia Aceto, e proseguirà nell’entroterra, a Tramonti, letteralmente tra i monti. In queste terre da secoli si coltivano cereali particolari, come fa la famiglia di Chiara Di Palma, e con i quali si produce un ottimo pane, che viene ancor più buono se preparato a ritmo della ‘tammurriata’ di Isidoro Caso. L’altra Costiera svelerà ancora molto: le teste un po’ magiche dello scultore Paolo Sandulli, l’arte e la passione nel fare i formaggi di Anna Dora e la tenacia di Erchie Giampietro, che gli permette di coltivare i terreni più scoscesi.Peppone invece si spingerà molto più in là fino ad arrivare nel cuore della Campania, nel Sannio. Da Guardia Sanframondi a Benevento racconterà della forza di creare delle comunità. La prima legata al vino, con più di mille soci vignaioli, praticamente l’intero paese. La seconda legata al cibo.

“Sapiens Files – Un solo pianeta”: via l’edizione estiva del programma di Mario Tozzi
Proseguirà anche d’estate il viaggio di Mario Tozzi nella storia del pianeta, alla ricerca di un equilibrio possibile tra Natura e Sapiens. Al via, da domenica 20 giugno alle 20.30 su Rai3, dieci nuove puntate di “Sapiens Files – Un solo pianeta”. Il programma propone filmati straordinari e le esplorazioni del geologo e primo ricercatore del CNR Tozzi in luoghi che hanno ancora molto da raccontare: dal lago vulcanico di Vico alle faggete vetuste del monte Cimino, dalle dune e dall’acropoli del parco del Circeo ai monasteri di Subiaco, seguendo il corso del fiume Aniene. Tanti i temi delle puntate. La biodiversità messa in pericolo: dai predatori e le prede alle migrazioni. I vulcani in altri due episodi di Sapiens Files: il fuoco della Terra che dà vita e il vulcano di Santorini tra la realtà e il mito dell’isola di Atlante. Alexander von Humboldt e l’invenzione della natura. L’intelligenza delle piante. I nostri antenati e il primo uomo. Ma anche l’importanza della cottura del cibo per l’evoluzione umana. Il filo rosso della Grande Storia della Terra per raccontare in due episodi diversi la nascita delle civiltà e l’età delle scoperte. La prima puntata è dedicata a “Predatori e Prede”. Si pensa che luoghi estremi come i deserti, siano privi di vita. E invece offrono una casa a moltissime specie, vegetali e animali. Il cordone di dune che si trova nei pressi di Sabaudia, in provincia di Latina, lo dimostra in maniera perfetta. Così come gli altri paesaggi che definiscono il volto del Parco Nazionale del Circeo, quattro laghi salmastri e una foresta demaniale. Un ecosistema unico, ancora minacciato e ferito dalla mano dei Sapiens. Mario Tozzi ne esplora la bellezza straordinaria, parlando di biodiversità, in Italia e nel mondo. Quell’esplosione di vita che rischia ogni giorno di scomparire, e che rappresenta invece la sola possibilità per i Sapiens, di esistere su questo pianeta.