Eticlò: finalmente l’abito biosostenibile è anche elegante e glamour!

Riceviamo e pubblichiamo
Il nome Eti-clò deriva da “ethical closet” (armadio etico) e riassume la mission del brand: sviluppare una proposta moda completa – abbigliamento e accessori – dal gusto raffinato e durevole, opposto al fast fashion, a partire da materie prime sane ed attraverso una produzione etica, saldamente basata sulla responsabilità, sulla ricerca, senza dimenticare il design e lo stile.

Passeggiando in via Clavature, a Bologna è impossibile non rimanere colpiti dalla vetrina raffinata ed essenziale, delicata ed attraente di Eticlò!
Eticlò è un giovane brand italiano di moda sostenibile nato dalle menti brillanti di un gruppo di ragazzi entusiasti, uniti dalla passione per il mondo del biologico e naturale.
Il nome Eti-clò deriva da “ethical closet” (armadio etico) e riassume la mission del brand: sviluppare una proposta moda completa – abbigliamento e accessori – dal gusto raffinato e durevole, opposto al fast fashion, a partire da materie prime sane ed attraverso una produzione etica, saldamente basata sulla responsabilità, sulla ricerca, senza dimenticare il design e lo stile.
La collezione di Eticlò presenta un connubio tra design contemporaneo, essenzialità e versatilità, proponendo capi sobri accomunati da praticità. Pratiche responsabili nei confronti dell’ambiente si uniscono a cromie tenui, per celebrare uno stile senza tempo.

Il punto cardine della collezione Eticlò, si interfaccia alla sostenibilità in uno scambio di forme e proporzioni briose, con una palette che spazia dai più raffinati colori della terra alle nuances pastello. Per creare un contrappunto al tema della modernità, i look rispecchiano perfettamente la stilistica del brand: rilassato e deciso, ma anche impegnato ad accrescere un concetto di eco-fashion a tutti gli effetti.
E così, ecco il primo store nel quadrilatero della moda bolognese, che vuole rafforzare il  messaggio che ci si può dedicare ad uno shopping trendy e glamour facendo comunque attenzione alla qualità e in modo responsabile.
Non dimentichiamocelo, la sostenibilità è un impegno a tutto tondo, che riguarda ogni ambito della nostra quotidianità: a partire dalla scelta dei nostri vestiti!https://eticlo.com/

School of Wråd. Moda sostenibile: corsi per imparare a utilizzare il potere del design

di Cristina Vannuzzi Landini
SCHOOL OF WRÅD (S.O.W.), la prima piattaforma indipendente e digitale dedicata alla cultura della sostenibilità.

Moda sostenibile: cosa significa realmente? Se ne parla tantissimo ma c’è sempre più confusione, così WRÅDha colto l’esigenza di potenziare ed amplificare i progetti formativi (WRÅD Education) attraverso la creazione di SCHOOL OF WRÅD (S.O.W.), la prima piattaforma indipendente e digitale dedicata alla cultura della sostenibilità con un focus particolare su design, comunicazione e management.
L’obiettivo? Catalizzare un cambiamento positivo rendendo la cultura della sostenibilità più inclusiva ed accessibile per tutti. 
Cos’è School of WRÅD?S.O.W. è la naturale evoluzione del percorso educativo intorno ad argomenti di moda e sostenibilità. Questo è fondamentale per rendere la cultura della sostenibilità più inclusiva in modo che sia comprensibile a tutti. Oltre all’inglese, saranno disponibili altre lingue al fine di includere milioni di persone e di studenti che attualmente sono esclusi proprio per via delle barriere linguistiche. Inoltre, acquistando uno o più corsi, il partecipante garantirà l’accesso dello stesso programma educativo ad un altro studente che vive in parti del mondo dove attualmente avviene la maggior parte della produzione tessile (Vietnam, Bangladesh e Iran).

Infine, il business model di School of WRÅD permette di mantenere il costo dei corsi del 50-95% inferiore rispetto agli altri senza mai comprometterne la qualità.
I corsi di School of WRÅD non ti insegneranno a progettare o a commercializzare un altro prodotto di moda di cui nessuno ha realmente bisogno – usando risorse che non abbiamo – che potenzialmente causano danni ulteriori nel processo di lavorazione. Questi sono formulati per aiutarci a capire come utilizzare il potere del design in modo tale che possa soddisfare le reali esigenze dell’umanità, imparando a creare, commercializzare e gestire prodotti tessili che soddisfino le sei interconnesse dimensioni sociali ed ambientali del design funzionale.
Per realizzare tutto ciò è in atto una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma Indiegogo. L’obiettivo è 42.000€, nel caso di più fondi, questi verranno utilizzati per rafforzare l’inclusività del progetto si aumenterà il numero di lingue nelle quali i corsi verranno tradotti.

Matteo Ward

Il potere di School of WRÅD risiede nelnetwork di esperti uniti dalla loro diversità – e dal desiderio di giustizia sociale ed ambientale. I responsabili sono  Matteo Ward, CEO e co-founder e il team di WRÅD Education. School of WRÅD può inoltre contare su un lavoro di consulenza e di audit da parte di un board di esperti: Andrea Batilla (consulente e scrittore, autore del libro di successo Instant Moda),  Hakan Karaosman (PhD, professore accademico e ricercatore, esperto in sustainablesupplychain management),  Susanna Martucci (imprenditrice, fondatrice di Alisea e Perpetua, esperta di economia circolare e materiali innovativi), Olga Pirazzi (project manager di Fashion B.E.S.T. Fondazione Pistoletto), Francesca Romana Rinaldi (PhD, ricercatrice accademica e autrice del libro Fashion Industry 2030), Francesca Rulli (CEO e fondatrice di ProcessFactory / 4 Sustainability, consulente esperta in chemical management), Marina Spadafora (country coordinator Fashion Revolution Italia, esperta di design etico) e Sara Sozzani Maino (head of Vogue Talents, vice-direttrice di Vogue Italia, brand Ambassador CNMI).

“Out of Fashion”: il primo corso dedicato alla sostenibilità nel mondo della moda

Riceviamo e pubblichiamo
Nasce “Out of Fashion”, il primo corso di alta formazione dedicato alla sostenibilità nel mondo della moda. Promosso da Connecting Cultures in collaborazione con POLI.design, Cna e la Fondazione Gianfranco Ferré e con il sostegno del Consolato Generale dei Paesi Bassi. Il corso ha l’obiettivo di formare professionisti capaci di portare nei loro ambiti lavorativi la cultura della sostenibilità, elemento indispensabile per competere nei mercati del futuro. Avvio: Settembre 2020. https://polidesign.net/it/outoffashion
Spero vivamente che superata l’emergenza Covid-19 possa essere messo in atto un sistema migliore, che abbia maggiore rispetto per il lavoro delle persone e sia molto più sensibile ai danni dell’emergenza climatico. Non sarà più possibile continuare a produrre nei volumi e nella varietà di offerta alla quali siamo stati abituati. C’è una crescente consapevolezza tra i giovani che l’accumulo di abbigliamento non è più attraente. ll pianeta ha la possibilità di una nuova ripartenza. Servirà molta capacità e audacia per costruire una nuova economia con altri valori e nuove modalità per gestire la produzione, il trasporto, la distribuzione e la vendita al dettaglio”, Li Edelkoort, trendforecaster.

Il mondo post Coronavirus ci ha improvvisamente cambiato gli orizzonti. E anche il mondo della moda sta lavorando per competere in uno scenario trasformato e rispondere a nuove esigenze. In questo contesto l’attenzione alla sostenibilità è unnamedfinalmente diventata una condizione imprescindibile e Out of Fashion, il primo corso sulla moda sostenibile, inaugurato da Connecting Cultures nel 2014, annuncia quest’anno una nuova edizione con contenuti rinnovati e una partnership con un prestigioso ente di formazione come POLI.Design. Il corso, realizzato in collaborazione con CNA, Fondazione Gianfranco Ferré e il sostegno del Consolato Generale dei Paesi Bassi, avrà inizio il 18 settembre 2020 e si concluderà a febbraio 2021.
Cosa intendiamo per moda sostenibile? Se la sostenibilità per essere tale deve diventare sistemica, da ricercare più nei processi che negli oggetti, come fare per capire appieno la grammatica sottostante gli oggetti che creiamo, la loro relazione con un contesto che non è mai statico ma dinamico, che si muove insieme a noi?
L’intento di Out of Fashion è di formare figure professionali capaci di rispondere a queste domande in un settore come quello della moda (settore tessile, abbigliamento e accessori), tra i più esposti alla trasformazione in atto nell’economia globale del pianeta.
L’emergenza Coronavirus ha evidenziato quanto i meccanismi che finora hanno retto il logo fondazionesistema moda – l’aumento vertiginoso dei volumi che corrisponde a una riduzione dei profitti; i tempi sempre più ridotti della produzione che rincorrono la fast fashion; gli enormi surplus di materiali che finiscono nelle discariche – siano incompatibili con lo scenario di un mondo profondamente cambiato, che necessita di un pensiero critico crescente, che dia forza a ricerche innovative sul piano scientifico e tecnologico e a comportamenti più consapevoli da parte dei consumatori.
Il cambiamento è già in atto e richiede attenzione, nuova conoscenza e responsabilità per le risorse non rinnovabili del nostro pianeta. Da questo contesto nasce Out of Fashion, un prodotto formativo che propone una visione a 360 gradi sul tema della sostenibilità nel settore tessile, abbigliamento e accessori, affrontata in tutti i suoi molteplici aspetti: nuovi modelli di business, fibre, materiali organici, sintetici e sostenibilità ambientale, innovazioni tecnologiche, tracciabilità della filiera, responsabilità d’impresa e diritti dei lavoratori, comunicazione e relazione con il consumatore, case histories di successo.
L’obiettivo di Out of Fashion è la formazione di figure chiave intenzionate a portare nei loro ambiti lavorativi la cultura della sostenibilità, elemento indispensabile per competere nei mercati del futuro. Per questo si rivolge a professionisti, quadri, imprenditori emergenti e giovani lavoratori nei settori della moda, del tessile, degli accessori e del retail provenienti da aree funzionali relative a sviluppo del prodotto, design, fashion design, progettazione tecnica, pubbliche relazioni e comunicazione, marketing. Il corso è aperto anche a studenti e neo laureati fortemente motivati polidesignall’approfondimento delle tematiche della sostenibilità nel loro curriculum studi. Al termine del corso, i partecipanti acquisiranno la conoscenza di processi di produzione più efficienti, saranno in grado di orientarsi nel complesso contesto della sostenibilità e di proporre soluzioni attuabili avendo acquisito un know-how per iniziare questo vitale percorso.
Un processo affrontato con una faculty prestigiosa che conta nomi come Rita Airaghi, Direttore Fondazione Ferré; Paola Baronio, giornalista ed esperta di moda sostenibile; Dalia Benefatto, fashion product innovator; Mariagrazia Berardi, Special Project Cordinator CNA Milano; Mario Calderini, Ingegneria Gestionale, Politecnico di Milano; Chiara Colombi, Professore Associato, Dipartimento di Design, Politecnico di Milano; Anna Detheridge, presidente Associazione Connecting Cultures; Janice Deul, fashion and cultural activist; Erminia D’Itria, Dipartimento di Design, Politecnico di Milano; Isabella Goldmann, architetto e direttore Goldmann & Partners; Guido Guerzoni, Adjunct Professor Università “Luigi Bocconi”, Milano; Hakan Karaosman, PostDoc Researcher, MIP, Politecnico di Milano; Deborah Lucchetti, Presidente Fair e portavoce Clean Clothes Campaign; Sara Sozzani Maino, Deputy Director Vogue Italia, Head of Vogue Talents, International Brand Ambassador Camera Nazionale della Moda Italiana; Michele Rocco, Head of CSR Monitoring & Development Intesa San Paolo; Zoe Romano, Co-Founder WeMake e Serpica Naro; Mauro Rossetti, Associazione Tessile e Salute; Marina Spadafora, Fashion Designer Coordinatrice Italia Fashion Revolution; Claudio Tonin, Ricercatore CNR Biella, Alice Twemlow, Research professor, Royal Academy of Art, The Hague (KABK); Federica Vacca, Professore Associato, Dipartimento di Design, Politecnico di Milano; Matteo Ward, CEO e co-founder WRAD.
Il corso è costituito da sei moduli di due giorni ciascuno che si terranno il venerdì e il sabato, per un totale di 72 ore. Molti gli argomenti trattati. Dalla cultura della sostenibilità e i relativi nuovi modelli di business alla sostenibilità come processo sistemico con un approfondimento su materiali e produzione. Si capirà come etica e cna logotrasparenza possono diventare un vantaggio competitivo grazie a filiere trasparenti, produzioni ecosostenibili e attività di CSR e di come siamo ormai di fronte a un design che interpreta il proprio ruolo contestualizzato nell’epoca del cambiamento climatico, della fast fashion e della collaborazione multidisciplinare. E poi ancora come far dialogare tradizione e innovazione, parole chiave nella cultura della moda sostenibile, valori che il made in Italy nella sua eccellenza, rappresenta da sempre. E infine si affronteranno la comunicazione e i nuovi linguaggi della moda sostenibile.
Le iscrizioni al Corso di Alta Formazione sono aperte. Per partecipare alle selezioni è necessario scrivere all’indirizzo c.lattuada@connectingcultures.info, specificando nell’oggetto “NOME COGNOME – SELEZIONE OUT OF FASHION” e allegando un CV aggiornato e una lettera motivazionale. Le lezioni inizieranno il 18 settembre 2020. Il percorso formativo avrà una durata complessiva di 72 ore tra lezioni frontali ed esercitazioni. Il Corso ha un costo di 1.230,00 € +IVA.
Per informazioni sulla didattica e sulle modalità di iscrizione:
Connecting Cultures
M: c.lattuada@connectingcultures.info
T. +39 02 36755362.

Cora Bellotto porta al The One Milano il suo sguardo nuovo e personale sulla moda sostenibile

a cura della Redazione
Cora Bellotto: un brand fondato nel 2017 ma già costellato di importanti riconoscimenti. Diversi i premi ricevuti per lo stile e la creatività nell’ambito della moda sostenibile.Tutto ciò lo porterà al The One Milano dal 19 al 22 settembre in fieramilanocity

f41c1485c5f48360b82e4d2eac466945-0bisCora Bellotto è una fashion designer milanese.
Ha esposto le sue collezioni in eventi e passerelle prestigiose in Italia, Spagna, Russia e Cina.
Ha ricevuto diversi premi per lo stile e la creatività nell’ambito della moda sostenibile.
Il brand omonimo è stato fondato nel 2017 ed è stato selezionato dalla Camera della Moda per partecipare al Fashion Hub Market nel 2018, mentre nel 2019 ha preso parte a The Next Green Talents, evento in collaborazione con Yoox e Vogue Italia.
Cora Bellotto è l’espressione di uno sguardo nuovo e personale sulla moda sostenibile.
Un mix di lusso e sostenibilità che riscopre i valori di una moda differente, impeccabile nei dettagli e nella scelta di materiali di alta qualità.
f41c1485c5f48360b82e4d2eac466945-1Sempre alla ricerca di nuove metodologie creative, il brand esplora spesso tecniche di upcycling “zerowaste”.
Il suo modo di vedere la moda è il racconto di un ritorno ai valori più intimi ed autentici, di un ritmo che rallenta per riscoprire l’essenza e così l’essenziale.
Purezza nelle linee e minimalismo si combinano con una sofisticata ricerca tessuti.
Lino, seta, ortica e canapa in pochi accostamenti cromatici scelti contribuiscono a generare un sentimento di nostalgia.
Lusso e comfort si compenetrano evocando la gioia sottile dell’essere qui e ora.
https://www.corabellotto.com/