Ghiacciai permanenti: la crisi di un habitat, e della sua biodiversità, che non possiamo più ignorare

Riceviamo e pubblichiamo
L’appello di undici scienziati italiani, coordinati da Mauro Gobbi del MUSE – Museo delle Scienze di Trento e Marco Caccianiga dell’Università degli Studi di Milano, pubblicato il 28 Aprile sulla nota rivista internazionale Biodiversity and Conservation, vuole richiamare l’attenzione dell’Unione Europea, degli enti locali deputati alla conservazione della natura e di tutti noi sulla perdita di biodiversità degli ambienti glaciali. “Sui ghiacciai c’è vita! Sono molteplici gli organismi adattati a vivere in condizioni ambientali estreme, abbiamo però una conoscenza ancora troppo frammentaria – introduce Gobbi, primo autore dell’articolo –, ma quando i ghiacciai non ci saranno più cosa avremo perso dal punto di vista biologico, e con che conseguenze?”.
Ghiacciaio in estinzione Vedretta d’Agola
Dolomiti di Brenta photo Mauro Gobbi

La Direttiva Habitat, che è lo strumento adottato dall’Unione Europea per preservare e monitorare la biodiversità nel territorio degli Stati membri, include i ghiacciai tra gli habitat protetti indicandoli come “Ghiacciai Permanenti – Codice 8340”.
Dei 123 siti di importanza comunitaria che al loro interno possiedono ghiacciai, il 50% si trova in Italia.
Nonostante siano molteplici gli studi che i glaciologi stanno svolgendo sui ghiacciai di tutto il mondo ad oggi rimangono poco considerati gli aspetti relativi la biodiversità che essi ospitano.
I ghiacciai da più di due secoli stimolano il desiderio di avventura, di scoperta e di sfida con sé stessi di alpinisti ed esploratori.
Nella percezione comune, sono elementi che caratterizzano il paesaggio d’alta quota delle Alpi, ma sono anche l’esempio più chiaro, ed emotivamente impattante, degli effetti del riscaldamento globale.

Ranuncolo dei ghiacciai Vedretta del
Pasquale Foto by Marco Caccianiga

Sulla base di questa premesse e su quella che è a tutti gli effetti una emergenza ecologica, ovvero il ritiro dei ghiacciai, Mauro Gobbi del MUSE – Museo delle Scienze di Trento e Marco Caccianiga dell’Università degli Studi di Milano hanno coordinato, con la collaborazione di altri nove scienziati italiani, la stesura di un appello rivolto alla comunità scientifica e a quella politica.
L’appello, dal titolo “Vanishing permanent glaciers: Climate change is threatening a European Union habitat (Code 8340) and its poorly known biodiversity” è stato accettato e pubblicato, il 28 Aprile, dalla prestigiosa rivista scientifica Biodiversity and Conservation, e ha come scopo quello di richiamare l’attenzione sulla perdita di biodiversità che sta interessando il nostro territorio, così come quello alpino europeo, a seguito del ritiro dei ghiacciai, ambienti non rimpiazzabili che stiamo perdendo per sempre.

Il coleottero carabide Nebria germari
sul Ghiacciaio Presena
Foto by F. Pupin – Archivio MUSE

La letteratura scientifica recente, nella maggior parte dei casi basata su studi condotti proprio sulle Alpi italiane, sta evidenziando come i ghiacciai, diversamente dalla percezione comune, sono un habitat che ospita una grande varietà di organismi, tra cui microorganismi, piante, invertebrati e vertebrati – fa presente Gobbi, ricercatore della Sezione di Idrobiologia e Zoologia degli Invertebrati del MUSE –. La maggior parte di questi organismi è specializzata a vivere sui ghiacciai e la loro sopravvivenza dipende dalla permanenza del ghiaccio. Ogni ghiacciaio ospita organismi differenti, molte specie sono endemiche, quindi esclusive, e ciascuna specie ha un ruolo chiave nel mantenere l’habitat glaciale, e quelli circostanti, in equilibrio”.
La conoscenza della biodiversità che vive sui ghiacciai è però ancora limitata, c’è alta probabilità di presenza di specie nuove per la scienza così come si iniziano ad avere evidenze di estinzioni a scala locale di alcune specie di insetti

Pulce dei ghiacciai
Foto by Simone Cantarini

Quello che preoccupa gli scienziati è che senza una accurata conoscenza della biodiversità glaciale, e il suo monitoraggio nel tempo, non potremo capire gli effetti negativi che avrà la scomparsa dei ghiacciai sul funzionamento degli ecosistemi e quindi anche sul nostro stile di vita. Inoltre, ci sono alcuni ghiacciai che non rientrano in aree protette quindi non sono soggetti a forme di tutela. Ecco quindi che l’appello che gli undici scienziati, firmatari dell’articolo, rivolgono all’Unione Europea, così come agli enti locali deputati alla conservazione della natura, è di avviare con urgenza un piano di monitoraggio della biodiversità degli ambienti glaciali. “Questo – concludono i firmatari dell’appello – permetterà di avere strumenti volti a pianificare azioni di tutela e valorizzazione di quello che è un habitat, purtroppo, non rimpiazzabile”.

Titolo dell'articolo: Vanishing permanent glaciers: Climate change is threatening a European Union habitat (Code 8340) and its poorly known biodiversity
Rivista: Biodiversity and Conservation
Link all’articolo: https://link.springer.com/article/10.1007/s10531-021-02185-9
Autori: Mauro Gobbi; Roberto Ambrosini, Christian Casarotto, Guglielmina Diolaiuti, Francesco Gentile, Valeria Lencioni, Roberto Seppi, Claudio Smiraglia, Duccio Tampucci, Barbara Valle, Marco Caccianiga
Enti coinvolti: MUSE - Museo delle Scienze, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Pavia.
Stakeholder: Parchi, Regioni, Province Autonome, Enti di Ricerca, SAT/CAI, APT locali, Collegio delle Guide Alpine, Comitato Glaciologico Italiano, Mountain Research Initiative, GlacierHub.

Il carnevale più originale? A 2600 metri di quota i pupi siciliani in trasferta sui ghiacci

Riceviamo e pubblichiamo
Il 23 febbraio prossimo, domenica di Carnevale, lo storico “oprante puparo” Mimmo Cuticchio si esibirà all'interno dell'EQ Ice Dome sul Ghiacciaio Presena. Un originalissimo spettacolo di marionette di ghiaccio realizzate insieme allo scultore americano Tim Linhart.

Mimmo Cuticchio è un contastorie, attore e regista di fama internazionale. È universalmente riconosciuto come il principale artefice della rifondazione dell’Opera Mimmo Cuticchiodei Pupi ed è il più importante erede della tradizione dei cuntisti siciliani, riconosciuta come patrimonio orale dell’umanità UNESCO. Ma anche a lui una “prova” del genere ancora mancava: esibirsi a 2600 metri di quota, all’interno di un teatro igloo da 300 posti.
L’appuntamento è per domenica 23 febbraio alle ore 16. Lo scenario sarà quello del Ghiacciaio Presena, che da gennaio scorso e fino a marzo ospita gli spettacoli dell’Ice Music Festival, kermesse musicale nella quale band e cantanti si esibiscono con strumenti rigorosamente realizzati con il ghiaccio.
E, per uniformarsi allo spirito dell’Ice Music Festival, anche lo spettacolo di Mimmo Cuticchio avrà una caratteristica mai vista prima: le marionette che lui farà muovere a scena aperta saranno realizzate con il ghiaccio, grazie alla collaborazione con Tim Linhart, lo scultore statunitense che ha ideato l’EQ Ice Dome e ha costruito gli strumenti musicali di ghiaccio.
La messa in scena di Mimmo Cuticchio è un’opportunità davvero unica per festeggiare nel modo più originale possibile il Carnevale 2020 – commenta Michele Bertolini, consigliere delegato del Consorzio Pontedilegno-Tonale È una perla in più che offre agli spettatori questa seconda edizione dell’Ice Music Festival, che sta finora facendo registrare numeri importanti e grande entusiasmo nel pubblico che assiste alle diverse performance musicali e teatrali”.
Per Cuticchio, andare in scena con le marionette di ghiaccio è anche l’opportunità per esportare un pezzo fondamentale della cultura siciliana. Lui, a 72 anni, è probabilmente il più importante erede della tradizione dei cuntisti siciliani, oggi iscritta tra i Patrimoni th-17079135587-1560x1040orali e immateriali dell’umanità dell’Unesco (per lui anche un cameo ne Il Padrino – Parte III di Francis Ford Coppola e il Terraferma di Emanuele Crialese). A Palermo, quasi mezzo secolo fa, ha fondato il Teatro dei Pupi Santa Rosalia e da oltre 40 anni, tramite l’associazione “Figli d’Arte Cuticchio”, opera per salvaguardare l’arte dei pupi.
Esibirsi su un ghiacciaio è un’esperienza che ancora non avevo provato – ammette Mimmo –  Poche cose come i Pupi sanno trasmettere la cultura più autentica della mia Sicilia. Farlo con marionette realizzate ad hoc con il ghiaccio sarà ancora più emozionante. Sono felice perché sarà un modo per avvicinare i giovani che non conoscono la mia tradizione”.
L’EQ Ice Dome (tenuto quest’anno a battesimo da EQ il marchio 100% elettrico di Mercedes-Benz) è raggiungibile con la cabinovia Paradiso direttamente dal Passo Tonale: i biglietti per impianti e spettacoli si possono acquistare online sul sito https://www.pontedilegnotonale.com/it/ice-music-festival/ o alla biglietteria a valle della cabinovia.

Ice Music Festival: sul Ghiacciaio Presena musica, teatro, sculture in Paradiso

Riceviamo e pubblichiamo
Il 4 gennaio su il sipario dell'ICE Music Festival 2020. Mancano pochi giorni al via della seconda edizione della kermesse artistica ospitata all'interno del teatro-igloo da 300 posti realizzato a 2600 metri di quota al Passo Tonale. Quattro concerti a settimana (eseguiti da artisti di fama internazionale con strumenti rigorosamente di ghiaccio), pièce teatrali sui cambiamenti climatici e cene di grandi chef.

Il conto alla rovescia è ormai entrato nella fase clou. Ancora una manciata di ore e finalmente il 4 gennaio si alzerà il sipario sul teatro di ghiaccio denominato EQ ICE DOME (in riferimento al marchio 100% elettrico di Mercedes-Benz, che sponsorizza il th-17079187493-1560x1040progetto) che ospiterà la 2ª edizione dell’Ice Music Festival, la kermesse musicale organizzata dal Consorzio Pontedilegno-Tonale, dall’APT Val di Sole e da Trentino Marketing, già divenuta celebre per la sua peculiarità: gli spettacoli si terranno all’interno di un igloo da 300 posti costruito a quota 2600 metri di altezza sul Ghiacciaio Presena.
Straordinaria la location ma anche gli strumenti musicali utilizzati nei concerti: 16 tra violini, viole, violoncelli, chitarre, un enorme xilofono e percussioni composti interamente di ghiaccio. Vere opere d’arte realizzate dalle mani dell’artista statunitense Tim Linhart che ha coordinato anche i lavori di edificazione dell’EQ ICE DOME.
Il calendario prevede fino a marzo 2020 due concerti il giovedì̀ e due il sabato. Gli appuntamenti del giovedì̀ vedono la presenza della ParadICE Orchestra, una formazione di 7 artisti residenti, che proporranno al pubblico gli ICE CLASSICS MUSIC, i “classici” della canzone d’autore riletti in chiave classica, popolare e contemporanea. I concerti del sabato sono dedicati all’ICE POP MUSIC con la presenza di artisti e progetti th-17079175400-1560x1040musicali di valore, una serie di appuntamenti in cui si alternano vari linguaggi, dal jazz al pop, dal rock alla musica tradizionale.
A confermare l’attenzione del mondo musicale, la presenza di artisti di fama internazionale che si esibiranno nella nuova edizione. Qualche esempio: i concerti inaugurali del 4 gennaio vedranno esibirsi i Bandabardò, una delle band più esplosive d’Italia. Il sabato successivo – 11 gennaio – sarà la volta di Lorenzo Frizzera (chitarrista considerato tra i migliori talenti della scena musicale italiana). Sabato 1° febbraio invece sul palco ghiacciato salirà con un doppio concerto Elio (in un inedito dedicato a un’avventura tutta ghiacciata). E, a giudicare dalle prevendite, è altamente probabile che la nuova edizione si riveli un successo di pubblico come la prima, che vide tutti i 52 concerti sold out, con oltre 8mila spettatori. Già oggi infatti per varie date della kermesse i biglietti sono agli sgoccioli.
Tanto entusiasmo mi fa piacere ma non mi stupisce – spiega Tim LinhartSalire sul ghiacciaio Presena di notte è già di per sé avventuroso. Entrare poi in una sala concerto ricavata dentro un igloo è come entrare in una discoteca in paradiso. L’orchestra di ghiaccio e le mura scintillano e risplendono, immergendo in un’atmosfera onirica”.
La nuova edizione dell’Ice Music Festival sarà però contraddistinta da una novità: agli th-17079203609-1560x1040spettacoli musicali si affiancheranno gli eventi domenicali di ICE THEATRE. In scena “La fantastica avventura di un cuore di ghiaccio”, una favola per grandi e piccini in collaborazione con il Museo delle Scienze di Trento (MUSE), musicata dal vivo con gli strumenti di ghiaccio per illustrare in modo originale le conseguenze dei cambiamenti climatici sul territorio alpino. Sempre la domenica, durante il Carnevale, l’ICE PUPPETS SHOW, spettacolo in prima mondiale delle marionette di ghiaccio azionate dal puparo siciliano Mimmo Cuticchio, uno dei maggiori interpreti viventi.
Inoltre, nel percorso tra l’arrivo della cabinovia e l’EQ Ice Dome saranno collocate delle statue di ghiaccio realizzate dall’artista Ivan Mariotti. Infine, sono in programma quattro cene gourmet con alcuni degli chef più quotati della Lombardia e del Trentino, realizzate con i prodotti di eccellenza del territorio. Ma, per chi vorrà provare un’esperienza ancora più completa, nelle vicinanze del teatro sono stati costruiti anche tre ulteriori igloo: all’interno sono state ricavate altrettante lussuose stanze da letto. “Vogliamo in questo modo consolidare un interesse che ha già reso l’Ice Music Festival un vero e proprio asset dell’offerta turistica dei nostri territori” spiega Fabio Sacco, direttore dell’APT della Val di Sole.
Questo festival non ha eguali in Europa – spiega Michele Bertolini, consigliere delegato del Consorzio Pontedilegno-Tonale che organizza il festival insieme all’APT della Val di th-17079147357-1560x1040Sole e a Trentino Marketing – È un’ulteriore offerta in più che rivolgiamo agli ospiti che sceglieranno il nostro comprensorio per le loro settimane bianche. Un’opera d’arte poliedrica che ha già dimostrato di saper arricchire il panorama già impareggiabile del Ghiacciaio Presena, con la sua vista su Adamello, sulle Dolomiti di Brenta e sul gruppo Ortles-Cevedale”.
L’EQ Ice Dome sarà raggiungibile con la cabinovia Paradiso direttamente dal Passo Tonale: i biglietti per gli spettacoli si possono acquistare online o in una qualsiasi delle cinque biglietterie del comprensorio.
IceMusic_programma 

Inverno 2020: l’ultima moda è dormire in un “igloo deluxe” sul Ghiacciaio Presena

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A 2750 metri di altezza, sul Ghiacciaio Presena che ospiterà i concerti dell'Ice Music Festival 2020, l'artista Ivan Mariotti ha realizzato tre eleganti stanze-igloo dotate di ogni comfort. Inoltre, quattro maxi-sculture hanno arricchito il percorso che porta dalla cabinovia al ghiacciaio.

_DSC0024Anche trascorrere la notte totalmente avvolti dalla neve a 2750 metri di altezza può diventare un’esperienza estremamente piacevole da vivere e da ricordare: dipende dai comfort che si hanno a disposizione e dal luogo in cui si soggiorna. In questo senso, il Ghiacciaio Presena si candida ad essere il luogo cult dell’inverno 2020.
All’ormai celebre Ice Music Festival (una kermesse musicale di oltre cinquanta concerti ospitati in un igloo da 300 posti e suonati con 17 strumenti rigorosamente di ghiaccio), si affiancherà, a partire da Capodanno, un’iniziativa in più: accanto al Rifugio Capanna Presena e a pochi metri dall’EQ ICE DOME sono state realizzate infatti tre lussuose camere-igloo.
Abbiamo iniziato a parlare del progetto delle Ice Room non appena conclusa la prima edizione di Ice Music Festival: l’idea è quella di una continua ricerca e sviluppo del prodotto turistico che ruota intorno al ghiacciaio del Presena, riuscendo ad impreziosirloogni anno con delle novità. La società Capanna Presena ha subito accettato la scommessa delle camere di ghiaccio inserendosi a pieno in questa visione che sicuramente potrà dare a tutti grandi soddisfazioni sul piano dell’immagine di località” commenta Michele Bertolini, consigliere delegato Consorzio Pontedilegno-Tonale.
_DSC0103Ogni camera è ispirata ad un tema particolare: c’è la Arctic Room, arricchita da sculture che richiamano un paesaggio artico con orsi polari, foche e stalattiti. C’è la Forst Room in cui campeggiano botti di legno immerse in un bosco con cervi e caprioli, a simboleggiare il legame tra la famosa birra altoatesina e il territorio montano. C’è infine la Chalet Room, in cui è stata rievocata una cascina tipica montana, completa di caminetto, arredi e sullo sfondo un borgo alpino.
Delle vere opere d’arte “temporanea” perché ovviamente saranno fruibili solo fino a primavera quando inevitabilmente si scioglieranno.
Una caratteristica che le rende ancora più esclusive.
Ma, a rendere particolare l’esperienza è ovviamente la possibilità di trascorrere la notte in un igloo, magari dopo aver assistito al concerto nell’EQ Ice Dome. Per gli inuit e le popolazioni artiche nulla di straordinario, ma alle nostre latitudini e sull’arco alpino iniziative analoghe si contano sulla punta delle dita di una mano. Eppure, le stanze-igloo vengono incontro a un secolare principio delle popolazioni della Val di Sole: “dormire al freddo e mangiare al caldo”. La temperatura interna nella stanza rimane sempre attorno ai 4 gradi. Pochi ma di gran lunga più alti delle temperature glaciali che si registrano sul Presena di notte (si arriva anche a -30°C).
_DSC0120Rigorosamente di ghiaccio sono anche gli arredi della stanza e ovviamente il letto: sulla sua base viene infatti posto un materasso in pvc, una coperta per isolare termicamente e poi un materasso normale. Su di esso viene collocato un piumino inserito dentro a calde coperte di flanella. Il risultato è straordinario: dormire all’interno dell’igloo, anche grazie alla suggestiva illuminazione assicurata da eleganti lampade a led, risulterà comunque molto confortevole. Tanto più che gli ospiti avranno a disposizione i servizi di alto livello garantiti dalla adiacente Capanna Presena, un rifugio totalmente ristrutturato con fondi privati nel 2016. In particolare, a loro sarà riservata, dalle 21 alle 24, l’accesso alla suggestiva Spa (composta da idromassaggio, sauna e bagno turco dai quali si può ammirare il panorama mozzafiato del ghiacciaio Presena illuminato solo da luna e stelle).
Costruire le stanze-igloo è stata una sfida emozionante – spiega lo scultore Ivan Mariotti, che le ha realizzate con un team di quattro persone (Marco Martello, Ruggero Vanelli, Pierluigi Bernardi, Gianluigi Zeni). – Abbiamo gonfiato tre grandi palloni sui quali è stata gettata acqua e neve. Poi quando la neve ha raggiunto un metro di altezza abbiamo iniziato a formare l’igloo con una fresa e, dopo che la struttura di ghiaccio si è consolidata, abbiamo sgonfiato il pallone”.
_DSC0040Lo stesso gruppo di lavoro si è poi dedicato a impreziosire il percorso che, dal Passo del Tonale porta all’Ice Dome: quattro grandi sculture, dedicate al connubio tra sport invernali e musica.
Nella prima, collocata alla partenza della cabinovia Paradiso al Passo del Tonale a 1850 metri, un atleta fa una discesa libera su un tracciato realizzato su uno spartito musicale.
Nella seconda, la più imponente, posta all’arrivo della cabinovia a 2587 metri, uno sciatore fa da sfondo a un grande divano nel quale i turisti possono sedersi per l’immancabile foto.
Le restanti due sono invece state realizzate vicino all’Ice Dome che ospita i concerti dell’Ice Music Festival: una raffigura un ragazzo che compie evoluzioni in snowboard sulle curve di una chitarra. Un’altra, un alpinista che “scala” il manico di un violino.