Robiola di Roccaverano DOP: quando si gioca in casa! Presente a Canelli e Acqui Terme

a cura della Redazione
Il 2019 è l’anno in cui la Robiola di Roccaverano festeggia i suoi quarant’anni dal riconoscimento della DOP. Dopo un lungo “girovagare” la “Robiola” sarà presente a Canelli (At) e ad Acqui Terme (Al).

robiola di roccaverano - 2Sono trascorsi dieci mesi dall’inizio dell’anno, l’anno in cui abbiamo voluto festeggiare il  quarantennale del riconoscimento della DOP. Il 14 gennaio c’è stato il calcio d’inizio al Circolo dei Lettori a Torino e da quella data un calendario ricco di eventi, incontri, convegni, manifestazioni e degustazioni si è sviluppato regalandoci tante soddisfazioni.
Il costante aumento dell’apprezzamento del nostro formaggio da parte dei consumatori, la critica positiva degli addetti ai lavori, la consapevolezza di produrre un prodotto buono e sano – parole non dette da noi ma pronunciate dagli organi preposti ai controlli sanitari sugli animali e sulle Robiole – e le tante pubblicazioni che la stampa specializzata e non ci hanno riservato.
Un anno dall’atmosfera esaltante che obbliga a fare sempre meglio, a continuare a lavorare con impegno e serietà, ad essere contadini e imprenditori, produttori e divulgatori del proprio operato.
Sono ancora vivi i ricordi dei momenti più importanti di questa annata che ha ancora molto da offrire.
cremoso alla robiola di roccaverano dopDa Torino ad Asti, con il convegno “Dalla Molecola alla Tavola”; passando per Roccaverano con l’apertura della Scuola della Robiola di Roccaverano DOP e la grande Festa Carrettesca.
E poi gli eventi e le manifestazioni, tanti e tutti importanti: Vinitaly e Cheese, giusto per citare i più rinomati.
Un anno in cui è doveroso ringraziare tante persone: grazie ai consumatori e agli estimatori, che sono sempre in crescita, alle Istituzioni che hanno sostenuto le attività, ai Consorzi con cui si è collaborato, alle Fondazioni Bancarie, agli organizzatori dei eventi che hanno scelto la Robiola di Roccaverano DOP  al loro fianco, ai giornalisti e ai blogger che hanno parlato della Robiola di Roccaverano DOP e a tutti coloro che ci lavorano intorno.
Questo formaggio si produce in dieci Comuni della Provincia di Asti e in  nove Comuni in Provincia di Alessandria, motivo per cui non potevano essere che due eventi “Casalinghi” a completare l’anno dei festeggiamenti. La “Robiola” con grande piacere sarà presente a Canelli, città astigiana, nel contesto della Fiera regionale del Tartufo, antica Fiera di San Martin che andrà in scena il 9 e il 10 Novembre.
gli gnocchi con la robiola di roccaverano dopIn questa manifestazione il Consorzio di Tutela della Roccaverano per tutto il giorno 10 novembre proporrà le degustazioni del celebre formaggio caprino.
Sarà poi la volta dell’alessandrino e più precisamente ad Acqui Terme dove saremo la presenza è in occasione della quindicesima Mostra Regionale del Tartufo e quarantesimo anniversario della Robiola di Roccaverano DOP denominata “Acqui e Sapori”.
La Mostra è calendarizzata per i giorni 22/23/24 Novembre.
Proprio in apertura, il giorno 22 novembre alle ore 17.00 a  Palazzo Robellini, verrà riproposto l’incontro “Dalla Molecola alla Tavola” al fine di ricordare al pubblico quelle che sono le doti, qualitative e salutistiche, della Roccaverano DOP.
Vi prenderanno parte: Lorenzo LUCCHINI (Sindaco di Acqui Terme) – Saluto del Primo Cittadino; Fabrizio GARBARINO (Presidente Consorzio Roccaverano) – Introduzione e moderazione; Dott.ssa Maria Grazia BLENGIO (Responsabile Scientifica Consorzio Roccaverano); Dott.ssa Paola NANO (Slow Food); Dott. Mario NEGRO (Asl Alessandria); Dott. Vittorio DESSIMONE (Asl Alessandria); Filippo MOBRICI (Presidente Consorzio robiola di roccaverano - 1Barbera d’Asti e Vini del Monferrato); Elio SICCARDI (Delegato Organizzazione Assaggiatori Formaggio) ed è stato invitato anche l’assessore regionale all’agricoltura Marco PROTOPAPA.
Il pomeriggio di concluderà con una degustazione di Robiole di Roccaverano DOP nell’Enoteca Regionale di Acqui Terme.
Entrambe le manifestazioni piemontesi propongono un ricco calendario di appuntamenti ideali per il palato e per il divertimento, sia per gli adulti che per i bambini. Consigliamo vivamente di prendere visione dei programmi presso i siti on line preposti.
http://www.canellieventi.it/
https://turismo.comuneacqui.it/acqui-e-sapori-2019/
Si chiude così – giocando in casa – questo 2019 che rimarrà indelebile nella storia, nel mondo della Robiola di Roccaverano DOP, dei suoi uomini e delle sue donne.

Attraverso Festival: tutti gli appuntamenti del 31 agosto e 1° settembre

Riceviamo e pubblichiamo
Ecco gli appuntamenti dal 31 agosto al 1° settembre di Attraverso Festival - Uomini e storie delle terre di mezzo -, l’evento che vede ventisei comuni coinvolti, tre territori, oltre quaranta appuntamenti  accompagnati da degustazioni di prodotti locali fino all'8 settembre.

Continua il viaggio di Attraverso Festival nei territori di Langhe, Monferrato, Appennino Piemontese e Roero.

Sabato 31 agosto – NIZZA MONFERRATO (AT), Giardino di Palazzo Crova
ore 18.30, ingresso gratuito
LUCIANA LITTIZZETTO intervistata da Gabriele Ferraris
Degustazioni di vini e prodotti locali a cura di Enoteca di Nizza, Arione e Le Dolcezze del Pep
Luciana LittizzettoLei è la donna che ha sdoganato l’accento piemontese al cinema e in tv, impresa tutt’altro che semplice. È colei che ha baciato Pippo Baudo in diretta sul palco dell’Ariston, al Festival di Sanremo 2003. È irriverente, è una finta ingenua dell’umor luciferino. Nasce  pianista e insegnante di musica, diventa cabarettista, attrice, conduttrice, opinionista, scrittrice di successo. È di Torino, figlia di un lattaio di Borgo San Donato, e la sua città non l’ha mai lasciata. Lei è Luciana Littizzetto e a Nizza si racconta in un dialogo con Gabriele Ferraris, suo “capo” al tempo di Torino 7 che Gabriele dirigeva e sul quale Luciana teneva una rubrica fissa tutte le settimane. Un racconto di 30 anni di carriera, cominciata alla fine degli anni ’90 con Avanzi, programma rivelazione di Serena Dandini sui Rai3 e proseguita senza interruzioni fino ad oggi, presenza fissa accanto a Fabio Fazio in tv, dal 2005, attrice di successo in molte pellicole degli anni 2000 (“Ravanello Pallido”, “Aspirante Vedovo” con Luciana nel ruolo che fu della grande Franca Valeri, “Manuale d’amore 2”,“Maschi contro femmine”, “Genitori &Figli” e molti altri), scrittrice di autentici bestsellers (“Sola come un gambo di sedano”, “L’educazione delle fanciulle a quattro mani con Franca Valeri,  “I dolori del giovane Walter” fino all’ultimo in ordine di tempo “Ogni cosa è fulminata” del 2018).

Sabato 31 Agosto – CANELLI (AT)
visite guidate con interventi artistici di letture a cura di Paolo Tibaldi e musica a cura di Walter Porro, nella Cattedrale Sotterranea Bosca  (Orari di visita h. 11.00  – h. 15.00 in italiano – h. 17.00 in inglese)
h. 18.30 presentazione del libro “Tutto ciò che il Paradiso permette” di Manuela Caracciolo  presso al Relais Villa del Borgo. A seguire aperitivo
Capitale dello spumante e meta turistica per le sue Cattedrali Sotterranee, Canelli torna a essere protagonista tra le vie del suo borgo e le storiche cantine per il vino che percorrono il sottosuolo della città.
Sabato 31 Agosto nella Cantina storica Bosca, a cura di Attraverso Festival, alcuni interventi artistici di letture con l’attore Paolo Tibaldie di musica con il grande fisarmonicista Walter Porro (ha lavorato e lavora con Giorgio Conte, Arisa, Mauro Pagani e Massimo Ranieri) arricchiscono nel corso di 3 appuntamenti speciali distribuiti lungo tutta la giornata, la già suggestiva visita tra le gallerie e i grandi saloni sotterranei dove riposa lo spumante metodo classico. Orari di visita h. 11 e 15 in italiano, alle 17 visita guidata in inglese. Entrare nelle Cattedrali Sotterranee Bosca significa immergere i sensi in un viaggio nella magia delle bollicine, nell’avanguardia della luce e nel fascino dell’arte. Navate, deambulatori, transetti si aprono in grandi crociere come ad essere realmente in una Grande Cattedrale. Proprio qui nasce il nome di queste costruzioni ipogee che si susseguono come un grande serpente con stili diversi per tutto il sottosuolo di Canelli. E poi, per finire bene la già ricca giornata, all’ora dell’aperitivo, sulla terrazza del Relais Villa del Borgo l’astigiana Manuela Caracciolopresenta il libro Tutto ciò che il paradiso permette. Per prenotare la visita guidata alle Cattedrali Sotterranee  Bosca:  www.bosca.it/cantine/ – sezione PRENOTA

Sabato 31 Agosto – NOVELLO (CN), centro storico
dalle ore 18.00, ingresso 10 € / 8 € per i residenti del comune
FEMMINILE PLURALE con
NADA in È un momento difficile, tesoro – Tour estivo 2019
VLADIMIR LUXURIA in Aperitivo con Luxuria
ENRICA TESIO e MAURO “MAO” GURLINO in Gli adulti non esistono – Studio 1
PATRIZIA PASSERINI presentazione del libro Andar per vini e vitigni (Il Mulino editore)
Cibo e degustazioni a cura di ristoratori, commercianti e associazioni di Novello
h. 20.30 – Andé a piedi… all’Attraverso Festival! Siam come le lucciole Trekking notturno. Costo 7 € – nfo e prenotazioni Marcello Bertino di Andé +393282261388
Vladimir LuxuriaUn paese nel cuore delle Langhe che diventa il palcoscenico per una festa speciale, idealmente dedicata alle donne e a tutte le loro sfaccettature e declinazioni. Una serata nella quale musica, riflessioni, chiacchiere divertimento e buona enogastronomia si incontrano. Si comincia alle 18.00, paese aperto per spuntini e aperitivi a cura di ristoratori, commercianti e  Associazioni di Novello
Ore 18.00 – PATRIZIA PASSERINI presentazione del libro Andar per vini e vitigni (Il Mulino edizioni). Dall’antico Moscato di Siracusa all’Aglianico, alla Falanghina, dal Montepulciano al Sangiovese, dal Verdicchio al Teroldego, dalla Ribolla al Barolo, al Barbaresco: un inebriante viaggio degustando vini e cultura. Patrizia Passerini ha lavorato in una delle maggiori aziende di e-commerce di vino a livello nazionale; organizza progetti ed eventi sulla storia e cultura del vino. Con questo suo volume ha vinto il Premio speciale del concorso letterario “Bere il Territorio” XVIII edizione.
Ore 19.30 – VLADIMIR LUXURIA, un personaggio extra-ordinario che ha attraversato politica, lo spettacolo, la cultura e che molto da raccontare per passare insieme l’ora dell’aperitivo
Ore 21.00 – ENRICA TESIO e MAURO “MAO” GURLINO in Gli adulti non esistono – Studio n°1. Lo studio del nuovo spettacolo di Enrica Tesio e Mauro “Mao” Gurlino, un progetto divertente, caratterizzato da poesia e ironia, che prende le mosse, in prima istanza, dall’ultima pubblicazione della Tesio: “Filastorta d’amore – Rime fragili per donne resistenti” (Giunti). Due amici (due genitori, forse amanti, forse vicini di casa) un uomo e una donna alla soglia dei quarant’anni, si interrogano su una fase della vita che il mondo chiama maturità e che invece si è rivela essere una nuova adolescenza: una quarantolescenza.  Conduce il giocoLei, una ragazza degli anni Novanta, madre di due bambini, moglie separata, figlia sgangherata delle icone della sua giovinezza: portatrice di cocomeri dai tempi di Dirty Dancing, aspirante Amélie Poulain con il risultato di sembrare un’hamish lesbica, una che si è fatta insegnare l’amore da una prostituta e un puttaniere (Pretty Woman docet), venuta su a massime di vita come “sii te stessa”, senza decidere mai quale delle sue personalità multiple scegliere.  Le fa da controcanto, voce e chitarra, Lui, che negli anni Novanta un’icona di MTV lo è stato davvero, musicista stropicciato, padre, eterno fidanzato, cantastorie stralunato. Insieme parlano, recitano poesie, le suonano, ballano e mettono a nudo le loro paure e le loro speranze. Uomo-donna, passato-futuro, amore-disincanto, figli-genitori sono i campi su cui duettano Lei e Lui, ridendo di sé e della vita. Sapendo che, qualsiasi cosa sperassero per il proprio futuro, la vita è, è stata e sarà sempre, una lunga smentita.
Ore 22.15 gran finale con NADA in È un momento difficile, tesoro – tour estivo 2019. S’intitola “È UN MOMENTO DIFFICILE, TESORO”, il nuovo disco di inediti di NADA, uscito il 18 gennaio 2019 per Woodworm Label / distr. Artist First. Il nuovo lavoro discografico vede il ritorno alla produzione di John Parish (già produttore di PJ Harvey, Eels, Giant Sand, Afterhours ed altri), che torna al fianco di Nada dopo lo splendido lavoro fatto nell’album “Tutto l’amore che mi manca” (2004). Album in cui si ritrova la vita, il pensiero e l’amore di cui Nada è capace, “È un momento difficile, tesoro” è stato anticipato dall’uscita del singolo“Dove sono i tuoi occhi”, accompagnato da un videoclip, diretto da Francesco Cabras, girato al Macro-Asilo, museo di arte contemporanea di Roma, seguito dal secondo brano estratto, la title track “È un momento difficile, tesoro”.
Protagonista della musica italiana, interprete e autrice dalla classe e dalla sensibilità uniche, fin dai suoi esordi Nada firma alcuni dei grandi successi italiani divenuti internazionali. La sua “Senza un perché”, ad esempio, è stata recentemente inserita da Paolo Sorrentino all’interno della colonna sonora della serie TV “The Young Pope”, un successo mondiale distribuito in oltre centoquaranta paesi.
Ore 20.30 – SIAM COME LE LUCCIOLE, trekking notturno a cura di Andé. Partenza da Novello, circuito ad anello e ritorno. Una passeggiata facile tra filari e le colline adatto anche per famiglie (i ragazzi non pagano).  Si raccomanda di portare una torcia.  Costo del trekking 7 € + 10 € per l’ingresso al paese e agli spettacoli. Info e prenotazioni Marcello Bertino +393282261388

Sabato 31 Agosto – VOLPEDO (AL), Piazzetta Quarto Stato
ore 21.00, ingresso gratuito
GIUSEPPE CEDERNA in Da questa parte del mare
nell’ambito di Pellizza 2019 – X edizione della biennale di arte cultura e spettacolo (Volpedo, 1-29 settembre 2019). In collaborazione con Associazione Pellizza da Volpedo
Giuseppe Cederna“Da Questa Parte del Mare” è il libro della vita di Gianmaria Testa, arrivato in libreria, purtroppo postumo, ad Aprile 2016, per Giulio Einaudi Editori con prefazione di Erri De Luca. È il racconto dei pensieri, delle storie, delle situazioni che hanno contribuito a dar vita ad ognuna delle canzoni dell’album omonimo, ed è un po’, anche, inevitabilmente, il racconto di Gianmaria stesso. È il racconto dei grandi movimenti di popolo di questi anni, ma è anche il racconto delle radici e della loro importanza. Radici che non sono catene, ma sguardi lunghi. È  il libro con cui Gianmaria si è congedato in pace, dopo una vita onesta e dritta. È un patrimonio di riflessioni umanissime, senza presunzioni di assolutezza. Un distillato di parole preziose che riesce a restituirci ancora e per sempre la voce di Gianmaria. E’ uno sguardo lucido, durato più di 20 anni, sull’oggi. Una lingua poetica, affilata, tagliente, insieme burbera ed emozionata. Bellissima. Dal libro, dunque, allo spettacolo teatrale vero e proprio. A portarlo in scena è Giuseppe Cederna che più volte ha condiviso il palcoscenico con Gianmaria e che con lui condivide ancora, soprattutto, una commossa visione del mondo. Giorgio Gallione, altro amico di Gianmaria, ne ha curato la regia, provando a tradurre in linguaggio, immagini e forma teatrali, parole pensate per la pagina scritta, ma dense di sonorità e musica.
Lo spettacolo, mescolando le parole di Testa a quelle di Marco Revelli e di Alessandra Ballerini, affronta il tema delle migrazioni moderne senza retorica e col solo sguardo sensato: raccontando storie di uomini e donne da questa e dall’altra parte del mare. Cederna sarà al contempo la voce di Testa, ma anche quella scheggiata  di coloro che non hanno voce, in un continuo campo e controcampo che ha quale elemento costante un mare che salva e insieme danna.

Sabato 31 Agosto – OVADA (AL), centro storico
OVADA IN FESTA
In collaborazione con Pro Loco di Ovada

Domenica 1 Settembre – GAVI (AL), Teatro Civico
al mattino – GAVILONGA – colline di GAVI (AL) – Passeggiata enogastronomica nella zona del Gavi DOCG
Per informazioni e prenotazioni Renato Bino – +393476414928 renato.bino@gmail.com
A cura dell’Associazione Enogastronomica del Genovesato e dell’Oltregiogo Obertengo in collaborazione con l’Ordine Obertengo dei Cavalieri del Raviolo e del Gavi
Sul finire degli anni 90′ del secolo scorso Carletto Bergaglio, farmacista storico di Gavi e della Vallemme nonché noto enogastronomo del territorio e fondatore dell’Ordine Obertengo dei Cavalieri del Raviolo e del Gavi, confraternita eno-gastronomica che promuove i prodotti eno-culinari della zona del gaviese – in particolare i ravioli e il “Gavi”, prima DOCG, in ordine di tempo, di un bianco secco piemontese – ha iniziato a programmare e progettare, una volta l’anno, una “passeggiata eno-gastronomica”: nasce così la GAVILONGA. Camminando attraverso vigne, sentieri, boschi e godendo degli impareggiabili scenari paesaggistici, i partecipanti alla passeggiata degustano il vino e assaggiano le varie leccornie locali offerte in ogni singola tappa dalle Aziende vitivinicole coinvolte, fino al gran finale con la raviolata per tutti. La passeggiata ogni anno prevede il coinvolgimento di aziende diverse in località diverse, sempre, però nella zona del Gavi DOCG.
ore 21.00, ingresso gratuito – Presentazione del documentario “Attraverso il Neirone
Produzione di Attraverso Festival e Aree Protette dell’Appennino Piemontese
con la collaborazione del Consorzio Tutela del Gavi
A pochi passi dal borgo di Gavi e dei suoi famosi vigneti, sulle pendici nord della collina del Forte, c’è l’oasi naturalistica del rio Neirone, un luogo di straordinaria wilderness, per il microclima che favorisce un ambiente ricco di specie autoctone, e per lo scenario naturale, fatto di cascate che corrono su rocce tufacee, di enormi ruote di mulino alimentate dalle acque. Ma è anche un luogo della memoria contadina, perché in quella zona, nei secoli passati, erano presenti micro appezzamenti contadini, volti ad un’economia di sussistenza, indipendente dalle grandi proprietà fondiarie: un luogo libero, di lavoro e di fatica, ma anche un fantastico manuale di formazione a cielo aperto per i ragazzi del luogo, quasi una sorta di versione appenninica di Stand By Me. Con l’ultimo testimone oculare di questa storia locale, e con l’aiuto di archivi fotografici, è stato pensato e realizzato dal Festival Attraverso e dalle Aree Protette dell’Appennino Piemontese, con il sostegno del Consorzio Tutela del Gavi,  “Attraverso il Neirone”, documentario che ripercorre i sentieri della memoria, sulle rive di un torrente che cambia la sua natura, così come è cambiato il mondo intorno, presentato per la prima volta in occasione di Attraverso Festival. Attraverso uno spaccato di microstoria locale, l’intreccio tra ambiente naturale e lavoro umano, e le continue modificazioni a cui è sottoposto l’ambiente. Insieme al Parco dell’Aree Protette dell’Appennino, si sono raccolte le memorie contadine, per confrontarle con la realtà attuale dei luoghi, tra oasi naturali e paesaggi vitivinicoli che sono diventati patrimonio dell’Umanità.
Attraverso il Neirone -Regia: Francesco Ferraris – Soggetto: Maurizio Menicucci – Sceneggiatura: Maurizio Menicucci, Francesco Ferraris – Montaggio: Francesco Ferraris – Fotografia: Marco D’Almo – Interpreti: Mario Traverso

Domenica 1 Settembre – MOMBARUZZO (AT), Cortile dell’ex Asilo San Luigi di Via Trieste / Via San Antonio, ore 18.30, ingresso gratuito
ENRICA TESIO e MAURO “MAO” GURLINO in Gli adulti non esistono – Studio n° 1
A seguire aperitivo presso Casa Visconti
Enrica Tesio e Mauro GurlinoMombaruzzo, il Comune astigiano celebre per i suoi prelibati amaretti e il suo ospitale borgo, è un’altra delle novità del festival Attraverso 2019. Nell’accogliente e caratteristico cortile dell’ex Asilo San Luigi di Via Trieste, quasi un hortus conclusus, verrà proposto lo studio del nuovo spettacolo di Enrica Tesio e Mauro “Mao” Gurlino, un progetto divertente, caratterizzato da poesia e ironia, che prende le mosse, in prima istanza, dall’ultima pubblicazione della Tesio: “Filastorta d’amore – Rime fragili per donne resistenti” (Giunti). Hai scoperto che la fata dei denti non esiste, Babbo Natale non esiste, il principe azzurro non esiste, forse non esiste nemmeno Dio, non esiste l’amicizia tra uomo e donna, non esiste il lieto fine, non esistono le donne che bevono tisane guardando fuori dalla finestra con i calzettoni e le gambe nude, la vita raccontata su instagram non esiste. tutte queste cose le hai scoperte crescendo. Ma, ora che sei grande, cosa succederebbe se realizzassi che a non esistere sono gli adulti? Due amici (due genitori, forse amanti, forse vicini di casa) un uomo e una donna alla soglia dei quarant’anni, si interrogano su una fase della vita che il mondo chiama maturità e che invece si è rivela essere una nuova adolescenza: una quarantolescenza. Conduce il gioco Lei, una ragazza degli anni Novanta, madre di due bambini, moglie separata, figlia sgangherata delle icone della sua giovinezza: portatrice di cocomeri dai tempi di Dirty Dancing, aspirante Amélie Poulain con il risultato di sembrare un’hamish lesbica, una che si è fatta insegnare l’amore da una prostituta e un puttaniere (Pretty Woman docet), venuta su a massime di vita come “sii te stessa”, senza decidere mai quale delle sue personalità multiple scegliere. Le fa da controcanto, voce e chitarra, Lui, che negli anni Novanta un’icona di MTV lo è stato davvero, musicista stropicciato, padre, eterno fidanzato, cantastorie stralunato. Insieme parlano, recitano poesie, le suonano, ballano e mettono a nudo le loro paure e le loro speranze. Uomo-donna, passato-futuro, amore-disincanto, figli-genitori sono i campi su cui duettano Lei e Lui, ridendo di sé e della vita. Sapendo che, qualsiasi cosa sperassero per il proprio futuro, la vita è, è stata e sarà sempre, una lunga smentita.

Domenica 1 settembre – ALBA (CN), Arena Esterna Teatro Sociale “G. Busca”
ore 21.00, ingresso gratuito
EZIO BOSSO intervistato da FABRIZIO GARGARONE
Ezio BossoLo straordinario caso di Pinot Gallizio e altre storie di mecenatismo e filantropia
La Quinta e la Settima di Beethoven in prima serata, su Rai3. Questo è l’avvenimento straordinario, fuori del comune palinsesto de La 7 che Domenica 9 Giugno ha registrato oltre un milione di spettatori per Che storia è la musica, appassionato programma ideato, condotto, diretto, interpretato, da Ezio Bosso, pianista, compositore, direttore d’orchestra, uomo di cuore e di curiosità, ospite di Attraverso Festival per un incontro speciale. Si parlerà di mecenatismo e di musica, di arte e di Pinot Gallizio, straordinario outsider e visionario dell’arte italiana e stella polare di Bosso stesso.

Attraverso Festival è un progetto dell’Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour e Produzioni Fuorivia con la collaborazione dell’Ente Parco Aree Protette Appennino Piemontese con il sostegno di Mibact, Regione Piemonte e il coordinamento di Fondazione Piemonte dal Vivo e il contributo di Fondazione CRT, Fondazione CRC, Fondazione CrAsti, Fondazione Cral. Hanno collaborato e dato il loro sostegno i comuni di Acqui Terme, Alba, Bosio, Bra/Pollenzo, Calamandrana, Canelli, Carrega Ligure, Cartosio, Casaleggio Boiro, Gavazzana/Cassano Spinola, Gavi, Grinzane Cavour, La Morra, Mombaruzzo, Monforte d’Alba, Monticello d’Alba, Morbello, Nizza Monferrato, Novello, Ovada, Parodi Ligure, San Cristoforo, Serralunga d’Alba, Terruggia, Volpedo, Voltaggio e anche con il sostegno di Banca d’Alba ed Egea. Un ringraziamento speciale va inoltre ai numerosi soggetti che già operano sul territorio e che sono partner fondamentali di questo Festival: ATL Langhe Monferrato Roero, ATL Alessandria, le vivacissime Pro Loco, i produttori e le associazioni culturali del territorio.
ATTRAVERSO FESTIVAL
22 agosto-8 settembre
Prossimi appuntamenti
3 settembre – SIMONE CRISTICCHI – Pollenzo/Bra (Cn), Residenza Reale Unesco dell’Agenzia di Pollenzo
3 settembre – ALESSANDRO BARBERO – San Cristoforo (Al), Parco del Castello
4 settembre – ALESSANDRO BARBERO – Grinzane Cavour (Cn)
4 settembre – WOODSTOCK REVOLUTION con ERNESTO ASSANTE e WIRE TRIO – Cassano Spinola (Al), Belvedere San Martino di Gavazzana
4 settembre – VITTORIO SGARBI – Pollenzo/Bra (Cn), Residenza Reale Unesco dell’Agenzia di Pollenzo
5 settembre – VITTORIO SGARBI – San Cristoforo (Al), Parco del Castello
5 settembre – FEDERICO BUFFA – Monforte d’Alba (Cn), Auditorium Horszowski
6 settembre – MICHELE SERRA – Monforte d’Alba (Cn), Auditorium Horszowski
6 settembre – FEDERICO BUFFA – San Cristoforo (Al), Parco del Castello
7 settembre – FESTA DELLA VENDEMMIA – Serralunga d’Alba (Cn), Tenuta Fontanafredda
7 settembre – FRANCO CARDINI – Casaleggio Boiro (Al), Castello
8 settembre – ROBERTA BELLESINI FALETTI – Castelnuovo Calcea (At), Parco Artistico Orme Su La Court
8 settembre – MASSIMO COTTO e PIERO SIDOTI – Parodi Ligure (Al), Abbazia di San Remigio

 

Attraverso Festival: tutti gli appuntamenti dal 27 al 30 agosto

Riceviamo e pubblichiamo
Ecco gli appuntamenti dal 27 al 30 agosto di Attraverso Festival - Uomini e storie delle terre di mezzo -, l’evento che vede ventisei comuni coinvolti, tre territori, oltre quaranta appuntamenti  accompagnati da degustazioni di prodotti locali fino all'8 settembre.

Continua il viaggio di Attraverso Festival nei territori di Langhe, Monferrato, Appennino Piemontese e Roero.

Martedì 27 Agosto – ALBA (CN), Arena Esterna Teatro Sociale “G. Busca”
ore 18.30, ingresso gratuito
VALERIO MASSIMO MANFREDI in Due insoliti guerrieri. Pertinace e l’ultimo templare del secondo millennio
Valerio Massimo ManfrediValerio Massimo Manfredi è nato a Castelfranco Emilia, ha frequentato il liceo classico Ludovico A. Muratori di Modena, quindi la Facoltà di Lettere Classiche all’Università di Bologna Alma Mater. Laureandosi a pieni voti nel 1969, si è poi specializzato in materie archeologiche con particolare focus sulla Topografia del Mondo Antico. Ha insegnato in varie università italiane e straniere fra cui l’Università cattolica del Sacro Cuore, la Loyola University di Chicago RCLA. Ha insegnato Etruscologia all’Ecole Pratique des Hautes Etudes della Sorbona di Parigi e ha tenuto seminari al New College di Oxford e conferenze al Pembroke College di Cambridge. Ha guidato scavi nel Nord Italia, in Giordania e nel Negev in Israele. Al di là dell’importante carriera accademica, però Valerio Massimo Manfredi è campione di vendita come scrittore di diversi romanzi tradotti in tutto il mondo da cui sono stati tratti film di grande successo,  quali “Alexander” del 2004 di Oliver Stone con Colin Farrel e “L’ultima legione” del 2007 con Colin Firth e Ben Kinsley. Collabora inoltre come giornalista per numerosi periodici e quotidiani (Il Messaggero, Panorama, Focus, Gente Viaggi, Grazia…) e ha condotto programmi televisivi (tra i quali Stargate – Linea di Confine”) Vive e lavora a Piumazzo di Castelfranco Emilia. Per Attraverso Manfredi ha in programma una lectio magistralis di sicuro interesse perché partirà da Elvio Pertinace, imperatore del tardo romano impero nato ad Alba, per arrivare all’ultimo templare del secondo millennio, protagonista del suo ultimo romanzo “Quinto comandamento”.

Mercoledì 28 Agosto – ALBA (CN), Arena Esterna Teatro Sociale “G. Busca”
ore 18.30, ingresso gratuito
OSCAR FARINETTI e PIERGIORGIO ODIFREDDI in Dialogo tra un cinico e un sognatore
Piergiorgio OdifreddiChe cosa hanno in comune un matematico e un imprenditore? Chi dei due frequenta di più i sogni e chi insegue una verità cinica? In questo affascinante faccia a faccia fra due mondi apparentemente opposti, Piergiorgio Odifreddi e Oscar Farinetti si confrontano sui temi più urgenti dell’attualità: dai cambiamenti climatici alla politica dei «Grandi Satana come Trump e Orbán», dall’importanza del rispetto per la filiera del cibo alla decrescita – «che è sempre infelice». Naturalmente senza trascurare la tragicomica situazione dell’Italia odierna, incatenata ai suoi falsi problemi, intrappolata tra un «Vaffa» e certi «ducetti rosa o neri», spesso vittima di nuovi media e vecchie fake news. E nell’esplorare tutte le contraddizioni del cinismo contemporaneo dei nuovi sovranisti e dei venditori di sogni, l’uomo di scienza e l’imprenditore attraversano le diverse concezioni attribuite al sogno e al cinismo nell’antichità e nel presente, e discutono su temi di importanza universale – dal valore del tempo e del denaro fino all’amore. Un dialogo filosofico dei tempi moderni, arricchito da citazioni, curiosità, aneddoti personali, dove non si perde mai di vista l’importanza della conoscenza dei fatti, ma neppure la necessità dell’ironia: saper scherzare su se stessi e sul mondo è forse l’unica strada per portare a termine un ragionamento serio. E se è vero che il cinismo rispunta ogni qualvolta i valori di coesione di una società si sfaldano, come nel nostro presente, è forse altrettanto vero che il contraltare costruttivo al ghigno del cinico non può che essere la capacità di sognare.
Viene da chiedersi, in fondo, se quelli di Odifreddi e Farinetti siano due sguardi così diversi sul mondo. O se, almeno in questo caso, cinico e sognatore non siano due facce della stessa medaglia. «La verità è che entrambi vorremmo essere sognatori, ma entrambi riteniamo che l’altro sia un cinico», dicono gli autori. Al lettore l’ultima parola.

Giovedì 29 Agosto – NIZZA MONFERRATO (AT), Giardino di Palazzo Crova
Ora 18.30, ingresso gratuito
GIANNI MINOLI intervistato da GABRIELE FERRARIS Dalla green economy alla politica contemporanea
Degustazioni di vini e prodotti locali a cura di Enoteca di Nizza, Arione e Le Dolcezze del Pep
Gianni MinoliGiovanni Minoli, nato a Torino, ma Romano d’adozione, è forse il giornalista televisivo per antonomasia, colui che ha saputo ideare alcuni dei programmi storici e più innovativi della Rai, alternando il ruolo di autore a quello di conduttore o di dirigente di struttura. Ricordiamo, tra i tanti, Mixer (di cui è stato conduttore), Quelli della notte (con Renzo Arbore), Aboccaperta (con Gianfranco Funari), Blitz(con Gianni Minà), La storia siamo noi (con Piero Corsini) e la fiction Un posto al sole. Ha lanciato molti volti televisivi di successo come Milena Gabanelli, Bianca Berlinguer, Sveva Sagramola, Myrta Merlino, Massimo Giletti e Annalisa Bruchi. Ha ricoperto il ruolo di direttore di reti Rai: Rai 2, Rai 3, Rai Educational e il canale Rai Storia, da lui ideato. Più recenti le collaborazioni con Radio24 (Mix24 per quattro stagioni) e La7 per la quale ha condotto il programma Faccia a faccia. L’ultima creazione per National Geographic è il programma Green Leader, in onda tutti i lunedì su Sky. In libreria attualmente anche “Il cancro ha già perso”, un libro scritto a quattro mani con il professor Michele Maio, padre dell’immunoterapia, premiata quest’anno con il premio Nobel per la medicina. Non c’è dubbio che con un personaggio di questo spessore l’incontro saprà trasformarsi idealmente in un viaggio attraverso gli ultimi 40 anni della cultura italiana, partendo sì, dalla Green Economy, l’ultimo interesse del nostro, ma spaziando attraverso la storia del costume e della televisione, il giornalismo ed anche la politica.

Venerdì 30 Agosto – CANELLI (AT), Cortile dell’Enoteca
ore 21.30, ingresso gratuito
MASSIMO COTTO e NICO CARMINATI in Col tempo, sai / Avec les Temps
Massimo Cotto e Nico CarminatiDurante l’evento degustazioni di vini locali a cura dell’Enoteca di Canelli
Nella serata che precede la Canelli Wine Run, la corsa non competitiva che anima le vie del borgo della cittadina monferrina nel tardo pomeriggio di Sabato 31 Agosto, Attraverso Festival arriva nel cortile dell’Enoteca di Canelli con Col tempo, sai / Avec le tempsspettacolo che rilegge, tra musiche e parole, le pagine più belle della chanson e della scuola genovese, attraverso i racconti di Massimo Cotto, giornalista musicale capace di raccontare come nessun altro e ora star di Virgin Radio, le interpretazioni di Piero Sidoti alla chitarra e voce, e il pensiero, la musica e la sensibilità di Gianmaria Testa. In poco meno di due ore scorrono le immagini in bianco e nero della rive gauche  esistenzialista di Saint Germain-des-Pres e del leggendario Tabou, di Juliette Greco che si abbronzava alla luna e di Edit Piaf che cantava come “centodiecimila uccelli dall’ugola insanguinata”, come disse una volta un altro grande di Francia, Leo Ferrè, il maledetto che abitava altre latitudini; del grande Brassens e dell’immenso Brel, belga innamorato di Parigi che andò a morire alle isole Marchesi, dove “per assenza di vento, il tempo s’immobilizza, e si parla della morte come tu parli di un frutto”; di quel Gainsbourg “morto per aver bevuto troppe sigarette”, come scrisse Libération, e di quel Boris Vian che fondeva jazz e letteratura e immortalava la figura del disertore nella canzone di Francia. E poi, le canzoni che indossavano dolcevita neri e occhiali dalla montatura spessa, quelle scritte da Umberto, Luigi e Ginaccio, attorniati da quattro amici al bar e immersi in un mondo da cambiare. E poi, Faber e tutti gli altri, che hanno cantato Genova per noi che stiamo in fondo alla campagna, e la Parigi che non smette di brillare anche quando si addormenta. Uno spettacolo per (ri)scoprire chi erano questi grandi e ricordarci chi siamo.

Venerdì 30 Agosto – GAVI (AL), Tenuta La Centuriona (AL)
Sabato 31 Agosto – CALAMANDRANA ALTA (AT), Cortile del Castello
ore 21.00, ingresso 20 €
MARCO PAOLINI in Filo Filò
Gavi: in collaborazione con Distretto Culturale Ambientale dell’Oltregiogo
Degustazione di prodotti del territorio a cura della Tenuta La Centuriona
Sabato 31 Agosto
Calamandrana:
Degustazione di prodotti del territorio a cura de I Talenti
Marco Paolini“Filo Filò. Una forma magra di teatro, senza scena e senza personaggi, non una storia ma un filo di storie tenuto insieme con mestiere (quel che basta) e necessità (quella non manca). Era filò nel Veneto “una veglia contadina nelle stalle durante l’inverno ma anche interminabile discorso che serve a far passare del tempo… e niente altro”, così diceva Andrea Zanzotto. Un passatempo, non uno spettacolo quindi. Un racconto dialogante nelle intenzioni di chi lo propone oggi a teatro, un invito agli spettatori a far filò insieme. La globalizzazione, Internet, l’intelligenza artificiale, la bíoingegneria producono accelerazione e discontinuità che danno eccitazione e disorientamento, stupore e nuove abitudini. Le nuove applicazioni hanno bisogno di acceleratori, di incubatori di idee. Allora il filò a teatro serve a rallentare il flusso, a unire i puntini del disegno attraverso la forza dell’oralità. L’oralità che fa da bussola, che smaschera i termini difficili (smontandone la forma e i tecnicismi) per renderli narrabili. Filo filò dunque. Filo di parole per tessere domande utili e cercare la strada per rispondere. Filo da perdere ogni tanto per passatempo, ma da ritrovare per far filò. Filo di lana che lega i discorsi per farli diventare storie che passino di bocca in bocca, di sera in sera, anche per non perdere il filo del presente e per provare a costruire un futuro condivisibile come chiedono con forza le nuove generazioni agli adulti. E non solo per il clima ma anche per l’aria che tira su tutto il resto. Per chi volesse sapere gli argomenti possibili del filò: si potrebbe parlare di strade romane, dell’algoritmo della felicità e della miseria, del ritorno del selvatico e dell’agricoltura di città, della fotografia degli antenati, di bío e nano tecnologie, di zia Adenina e zia Timina, del Tamagotchi, di cosa fanno gli hackers, delle macchine intelligenti, della casa veccia e della casa nova, del lavoro che conviene fare, del telepass, dello studio che non conviene fare, di quel che vale e di quello che varrà ancora, delle reti, delle bottiglie, di fossili e rinnovabili, dell’orologio Wagner e di aggiornamenti, del Papa, e volendo anche di termodinamica e dell’Italia.” Il movimento Friday for future, nato e orientato dal pensiero di giovani tra i 14 e i 18 anni, si rivolge agli adulti, a chi ha potere e responsabilità ponendo con urgenza domande sul futuro. Nei giorni successivi alla prima mobilitazione del 15 marzo 2019 Marco Paolini ha indirizzato una lettera a classi di studenti delle superiori. Sotto la guida degli insegnanti gruppi di studenti l’hanno discussa rispondendo alla sollecitazione articolando speranze e preoccupazioni sul futuro in forma di domande. È partendo da alcune di quelle domande che si dipana il Filo Filò, senza la presunzione di saper rispondere, ma con l’impegno di raccogliere e condividere gli stimoli e di costruire una narrazione che ne tenga conto, con rispetto e attenzione.

Venerdì 30 Agosto – NIZZA MONFERRATO (AT), Giardino di Palazzo Crova
ore 18.30, ingresso gratuito
ALESSANDRO PERISSINOTTO e PAOLO CREPET ne Il silenzio della collina ovvero il primo femminicidio di minore nell’Italia del secondo dopoguerra
Degustazioni di vini e prodotti locali a cura di Enoteca di Nizza Monferrato, Arione e Le Dolcezze del Pep
Paolo CrepetAlessandro Perissinotto, torinese classe ’64, autore di sedici romanzi, tra cui “Le colpe dei padri” con cui arrivato secondo al Premio Strega 2013, è tornato in libreria con Il Silenzio della Collina, un romanzo che prende le mosse da un cruento fatto di cronaca realmente accaduto: il primo sequestro di una minorenne nell’Italia Repubblicana, e scava dentro un segreto rimasto tale per oltre mezzo secolo. Il romanzo è costruito come una come un’indagine personale del protagonista – Domenico Boschis, diventato attore di fiction a Roma – a capofitto nelle radici dalle quali da tanto tempo è scappato. Racconta una storia vera e terribile degli anni ’60 della quale ormai si sa poco o niente, la vicenda della povera Maria Teresa Novara: una ragazzina di 13 anni che in una notte di dicembre del 1968 viene“rubata da casa sua”. Non se ne saprà più niente, si rincorrono le voci che sia scappata all’estero con un fidanzato, si tende naturalmente a dare la colpa a lei, alla ragazza, che certamente era una tipa “leggera”, ma i genitori dicono che non è così e non si danno pace. Invece si scoprirà, ma troppo tardi, che Maria Teresa è tenuta prigioniera in una cascina del Roero, vicino a Canale, e “venduta” ai notabili locali, in cerca di piacere sessuale con una minorenne, nel silenzio generale di un’intera comunità. Su questa storia vera, che è avvenuta a casa nostra, molti anni prima di altre mostruosità delle quali tutti ci siamo scandalizzati, e che è stata il primo caso di femminicidio di una minore dell’Italia repubblicana, Perissinotto costruisce un plot romanzesco che è anche un’indagine sui rapporti familiari nelle nostre zone aspre e dure, sullo scarto tra superficie e sostanza e sui meccanismi talvolta perversi delle piccole comunità che proteggono, ma a volte, per spirito di autoconservazione, sanno anche nascondere. Proprio su questo tema è costruito l’incontro di Venerdì 30 Agosto che vedrà l’autore in un dialogo con lo psichiatra, sociologo e saggista Paolo Crepet.  Nessuno, infatti, meglio di Crepet che unisce le doti di scrittore, di grande comunicatore e di opinionista alla sua professione di psichiatra, esperto in particolar modo del mondo dei ragazzi e degli adolescenti, poteva affiancarsi a Perissinotto nell’analisi di questo libro e del sottotesto che gli sta dietro.

Attraverso Festival è un progetto dell’Associazione Culturale Hiroshima Mon Amour  e Produzioni Fuorivia con la collaborazione dell’Ente Parco Aree Protette Appennino Piemontese con il sostegno di Mibact, Regione Piemonte e il coordinamento di  Fondazione Piemonte dal Vivo e il contributo di Fondazione CRT, Fondazione CRC, Fondazione CrAsti, Fondazione Cral. Hanno collaborato e dato il loro sostegno i comuni di Acqui Terme, Alba, Bosio, Bra/Pollenzo, Calamandrana, Canelli, Carrega Ligure, Cartosio, Casaleggio Boiro, Gavazzana/Cassano Spinola, Gavi, Grinzane Cavour, La Morra, Mombaruzzo, Monforte d’Alba, Monticello d’Alba, Morbello, Nizza Monferrato, Novello, Ovada, Parodi Ligure, San Cristoforo, Serralunga d’Alba, Terruggia, Volpedo,  Voltaggio e anche con il sostegno di Banca d’Alba ed Egea. Un ringraziamento speciale va inoltre ai numerosi soggetti che già operano sul territorio e che sono partner fondamentali di questo Festival: ATL Langhe Monferrato Roero, ATL Alessandria, le vivacissime Pro Loco, i produttori e le associazioni culturali del territorio.
I prossimi appuntamenti
31 agosto – INTERVENTI ARTISTICI NELLA CATTEDRALE SOTTERRANEA BOSCA – Canelli (At)
31 agosto – GIUSEPPE CEDERNA – Volpedo (Al), Piazzetta Quarto Stato
31 agosto – FEMMINILE PLURALE con NADA, VLADIMIR LUXURIA, ENRICA TESIO e MAO, PATRIZIA PASSERINI – Novello (Cn), Centro Storico
31 agosto – MARCO PAOLINI – Calamandrana (At), Cortile del Castello
31 agosto – PATRIZIA PASSERINI – Calamandrana (At), Ex Stazione – Biblioteca Monferrato Gate
31 agosto – OVADA IN FESTA – Ovada (Al), Centro Storico
31 Agosto – LUCIANA LITTIZZETTO – Nizza Monferrato (At), Giardino di Palazzo Crova
1 settembre – ATTRAVERSO IL NEIRONE – Gavi (Al), Teatro Civico
1 settembre – GAVILONGA – Gavi (Al), colline di Gavi
1 settembre – ENRICA TESIO e MAO – Mombaruzzo (At), Cortile dell’ex Asilo San Luigi
3 settembre – SIMONE CRISTICCHI – Pollenzo/Bra (Cn), Residenza Reale Unesco dell’Agenzia di Pollenzo
3 settembre – ALESSANDRO BARBERO – San Cristoforo (Al), Parco del Castello
4 settembre – ALESSANDRO BARBERO – Grinzane Cavour (Cn)
4 settembre – WOODSTOCK REVOLUTION con ERNESTO ASSANTE e WIRE TRIO – Cassano Spinola (Al), Belvedere San Martino di Gavazzana
4 settembre – VITTORIO SGARBI – Pollenzo/Bra (Cn), Residenza Reale Unesco dell’Agenzia di Pollenzo
5 settembre – VITTORIO SGARBI – San Cristoforo (Al), Parco del Castello
5 settembre – FEDERICO BUFFA – Monforte d’Alba (Cn), Auditorium Horszowski
6 settembre – MICHELE SERRA – Monforte d’Alba (Cn), Auditorium Horszowski
6 settembre – FEDERICO BUFFA – San Cristoforo (Al), Parco del Castello
7 settembre – FESTA DELLA VENDEMMIA – Serralunga d’Alba (Cn), Tenuta Fontanafredda
7 settembre – FRANCO CARDINI – Casaleggio Boiro (Al), Castello
8 settembre – ROBERTA BELLESINI FALETTI – Castelnuovo Calcea (At), Parco Artistico Orme Su La Court
8 settembre – MASSIMO COTTO e PIERO SIDOTI – Parodi Ligure (Al), Abbazia di San Remigio

Canelli (At): sabato 6 luglio torna la notte “dolce” del Moscato con “Il Canelli e i colori del vino”

Riceviamo e pubblichiamo
Canelli, in provincia di Asti, ospita, sabato 6 luglio, la manifestazione dell’Associazione Produttori Moscato di Canelli che ha avviato l’iter per ottenere la Docg. Oggi sono coltivati a Moscato 100 ettari mentre le bottiglie prodotte sono oltre 500mila.
Produttori Moscato Canelli Ph @AndreaPesce

foto Andrea Pesce

A Canelli, torna sabato 6 luglio la lunga notte “dolce”: è la sesta edizione de Il Canelli e i colori del vino, la manifestazione ideata e organizzata dall’Associazione Produttori Moscato Canelli in collaborazione con l’Enoteca Regionale di Canelli e dell’Astesana, il Comune e la Pro loco Antico Borgo Villanuova.
La serata prevede un percorso enogastronomico a “stazioni” lungo la Sternia, il cuore antico della città. È uno straordinario belvedere panoramico. Si consigliano scarpe comode. Si comincia alle 19.
Dodici le tappe: in ciascuna si degusta un vino abbinato a un piatto tipico, sempre consigliato e proposto il Canelli. Prenotazioni sul sito www.moscatocanelli.it.
Chef ospiti del 2019: I Tre Chef Walter Ferretto, Diego Pattarino e Fulvio Siccardi
Ristoranti di Canelli: San Marco (stellato), Enoteca di Canelli Casa Crippa, Civico 15, Osteria della Sternia e Osteria dei MeravigliatiEnoteca regionale di Canelli.

Produttori Moscato Canelli Ph @AndreaPesce_

foto Andrea Pesce

PRIMA TAPPA. Cortile dell’Enoteca Regionale di Canelli, via G.B. Giuliani: si acquista il bicchiere con tasca e si cambiano le “sternie” ovvero le uniche monete valide per poter fare acquisti durante la serata. Ogni sternia vale un euro. Aperitivo con le classiche bollicine canellesi a cura dei Produttori del Canelli e del Consorzio dell’Asti docg. Stuzzichino a cura dell’Osteria dei Meravigliati. Jazz con il due Martina Aimo e Piercarlo Favro.
SECONDA TAPPA. Osteria della Sternia: azienda Scagliola Giacomo e Pianbello. Insalatina di gallina cotta nel Moscato Canelli.
TERZA TAPPA. Civico 15: aziende Tenuta Il Falchetto e Forteto della Luja. Crespella di farro con ricotta, gorgonzola, miele e Moscato Canelli.
QUARTA TAPPA. Giardino panoramico: aziende Beppe Bocchino e Anna Ghione. Carpionata monferrina del ristorante stellato San Marco di Canelli.
QUINTA TAPPA. Cortile “del Fort”: aziende Merlino e Villa Giada.  Prosciutto crudo di Cuneo dop e salumi del territorio.
LOCANDINA CANELLI E I COLORI DEL VINO 2019SESTA TAPPA. Balcone panoramico: aziende Cascina Cerutti e Coppo. Acciughe gourmet da Nord a Sud del ristorante Enoteca di Canelli – Casa Crippa.
SETTIMA TAPPA. Cortile Villa del Borgo: aziende Ca’ de Lion Ghione dal 1871 e Cascina Barisel. Battuta di Fassona piemontese con nocciole Dop Piemonte.
OTTAVA TAPPA. Crutin: aziendeAvezza e L’Armangia. Pasticcini salati alla robiola del Laboratorio agricolo La Robba Dussa.
NONA TAPPA. Cortile panoramico: vini dei produttori del Canelli. Tradizionale agnolotto Gobbo piemontese al sugo d’arrosto firmato da I Tre Chef Ferretto-Pattarino-Siccardi.
DECIMA TAPPA. Cortile della Canonica: risotto al gorgonzola mantecato al Canelli a cura della Pro loco Antico Borgo Villanuova. Vini dei Produttori del Canelli.
UNDICESIMA TAPPA. Saletta Parrocchiale – Piazza San Leonardo: banco di degustazione di Moscato Canelli, passiti, grappe di Moscato.“Tutto Dolce” con i maestri pasticcieri L’Artigiana Berta e Bosca.
Moscato Canelli bicchiereDODICESIMA TAPPA. Chiesetta di San Rocco: Canelli after dinner con Vermouth e Moscato liquoroso della Canellese, cocktail al Canelli e Mixology a cura del Bar I Calici Enocaffè. Canelli 0 Gradi: gelati e sorbetti al Moscato Canelli e i suoi sentori aromatici a cura della gelateria Kono di Acqui Terme.
Musica:
Cortile dell’Enoteca regionale – duo jazz Martina Aimo e Piercarlo Favro
Chiesetta di San Giuseppe – jazzista Felice Reggio
Piazza San Leonardo – Long’s Valley Blues Banda
Info: 0141822640, info@moscatocanelli.it
Aziende-Associazione-Moscato-Canelli-2019

AVVIATO L’ITER VERSO LA DOCG: TUTTI I NUMERI
Il Moscato Canelli si prepara a diventare una Docg. Un sogno che si realizza per l’Associazione Produttori Moscato Canelli impegnata da anni a promuovere questa giovane, ma vivace denominazione. L’iter è stato avviato in primavera con un provvedimento del Consorzio dell’Asti, approvato all’unanimità, che apre la strada della Denominazione di origine controllata e garantita all’attuale sottozona del Moscato d’Asti. Grande soddisfazione: «Fatto il primo e fondamentale passo – dice Gianmario Cerutti, presidente dell’Associazione Produttori Moscato Canelli – nei prossimi mesi la pratica dovrà passare in Regione, a Roma e poi a Bruxelles». Per avere la prima bottiglia di Canelli docg, bisognerà aspettare la vendemmia 2020. Intanto, i numeri parlano di una crescita: l’imbottigliato del primo semestre del 2019 sfiora le 200 mila bottiglie, un più 30% rispetto ai primi 6 mesi del 2018. «L’obiettivo delle 500 mila bottiglie nel 2019 è ormai un dato quasi certo – annuncia Cerutti – anzi ci sentiamo di dire che puntiamo al milione di bottiglie in pochi anni, contando le sole aziende dell’associazione». La lieve flessione di bottiglie tra il 2017 e il 2018, scese da 410 mila a 390 mila, non deve ingannare: «È un dato che risente della scarsità della vendemmia 2017 – spiega Cerutti - Con la vendemmia 2018 sono aumentati del 20% gli ettari di superficie vitata destinata al Canelli: ormai siamo vicini ai 100 ettarie il potenziale di vino prodotto è di 850 mila bottiglie». I dati storici raccontano che nel 2014, si producevano95 mila bottiglie, diventate 123 mila nel 2015, 220 mila nel 2016, 410 mila del 2017, 390 mila dell’anno scorso. Una crescita costante, fermata solo in parte da una vendemmia scarsa, che in pochianni segna un incremento del 90%. Piccoli numeri ma un segno di grande appeal per il Canelli, confermato dall’export:il 50% delle bottiglie vengono consumate sui mercati esteri. «Il numero di aziende che credono e scommettono sul Canelli cresce costantemente – dice il presidente - e insieme cresce sempre più la convinzione di essere sulla giusta strada.Fare Canelli non è una scelta sempliceper le regole che ci siamo dati: si sceglie di produrre Canelli perché è un progetto concreto per il futuro. Oggi siamo 19 aziende nell’Associazione, ovvero l’80% degli attuali produttori di Moscato Canelli».
Il primo anno di produzione del Moscato Canelli fu la vendemmia 2011. La zona di produzione comprende 23 comuni tra il Sud Astigiano e la Langa, in Piemonte, in un’area ad alta vocazione per la coltivazione dell’uva moscato bianco e “core zone” Unesco tutelata come Patrimonio dell’Umanità. Le uve spesso sono coltivate nei “surì”,ovvero quell’eccellenza piemontese di filari eroici di alta collina ben esposti al sole ma con pendenze tali che richiedono lavorazioni quasi esclusivamente manuali.

 

Domani a Canelli la finale di Gazebo Voice: i vincitori vanno ad Area Sanremo

di Fabrizio Capra

gazebo voice 2018Domani, domenica 16 settembre, a Canelli, in provincia di Asti, si terrà la finale del concorso canoro Gazebo Voice giunto alla sua seconda edizione.
Sede della finale la storica discoteca Gazebo, nata nel 1941 e che vede dai suoi inizi la famiglia Milano alla guida di questa attività.
Andrea Milano, attuale proprietario, insieme al cantautore Agostino Poggio, direttore artistico della manifestazione, stanno portando avanti questo giovane ma importante concorso che apre, per due finalisti, le porte di Area Sanremo.
Infatti due sono le categorie in gara: Young e Senior; per il primo classificato di ogni categoria il premio consiste, oltre alla partecipazione ad Area Sanremo, in un brano inedito scritto dal cantautore Agostino Poggio e dalla registrazione in studio professionale di un Videoclip.

gazebo voice agostino poggio

Agostino Poggio (foto da Facebook)

Abbiamo cercato – ci ha confidato Agostino Poggio – di indire un concorso canoro, nonostante che ce ne siano tanti, che veramente dia un’opportunità ai ragazzi, perché non si vince la solita coppa, il solito disco registrato che poi non sente mai nessuno oltre gli amici e i parenti del cantante ma chi vince va ad Area Sanremo con un inedito firmato da me. Perciò è un premio importante perché a chi lo vince da una enorme visibilità e da l’opportunità di partecipare ad Area Sanremo che ricordiamo è l’unico concorso nazionale che ti fa andare al Festival di Sanremo. Al Festival di Sanremo ci sono vari concorsi, concorsini, concorsetti che promettono ma ci vai solamente essendo uno dei vincitori di Area Sanremo oppure ci vai se vinci la gara con le case discografiche”.
La finale avrà inizio alle ore 19 in viale Risorgimento 362, a Canelli.