Ascoli Piceno: il “Grand Tour delle Marche” diviene esperienza urbana di rinascita

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Il 10 ed 11 ottobre ad Ascoli Piceno, nelle Marche, Officina Italia… diventa una festa! Ricostruzione, comunità, buon vivere. Le meraviglie delle aree interne come modello di vita per tutto il Paese.

Il magnifico centro storico di Ascoli Piceno, illuminato dai brillanti riflessi del travertino, diviene palcoscenico ideale per sperimentare  tutte le sfaccettature del buon vivere!

Ascoli Piceno – piazza Arringo

Assaggiare i gustosi e salutari cibi delle aree interne, anche in modalità gourmand, esplorare le dimensioni della mobilità e del design sostenibili, partecipare alla genesi di manufatti di alta artigianalità, sorprendersi di fronte alle evoluzioni digitali che valorizzano l’enorme patrimonio dell’Appennino.
Queste le suggestioni che il 10 ed 11 ottobre propone “Il Piceno: ricostruzione, comunità, buon vivere”, iniziativa promossa da Officina Italia (www.officinaitalia.org) con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Ascoli Piceno, che nel corso della settimana avrà un prologo con una mostra, una multivisione e convegni dedicati al tema.

Ascoli Piceno – piazza del Popolo

Nell’occasione sarà possibile organizzare la propria esperienza di visita nel “salotto d’Italia”, tra le “rue” e le cento torri del capoluogo piceno, tra olive all’ascolana e trekking urbani, nonché esplorare in modalità immersiva il magnifico territorio circostante seguendo le indicazioni della piattaforma www.tipicitaexperience.it oppure consultando l’app ufficiale di Tipicità.

Ascoli Piceno – Pinacoteca Civica

La manifestazione avrà il suo quartier generale nel palazzo della Pinacoteca Civica affacciato su piazza Arringo, cuore pulsante della città, a due passi dalla Cattedrale di Sant’Emidio.
L’iniziativa è sede di tappa del Grand Tour delle Marche, il circuito di eventi esperienziali che a partire da EXPO 2015 l’organizzazione di Tipicità ha sviluppato con crescente successo insieme ad ANCI Marche e che si avvale della partnership di Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking.

Marche: un itinerario tra le botteghe della Regione

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La lunga tradizione del “saper fare” marchigiano disseminata tra i piccoli borghi storici del territorio.

La Regione Marche è una terra ricchissima di antiche tradizioni artigiane e di mestieri, testimoniate dalla grande quantità di botteghe disseminate nei piccoli borghi storici del territorio. Tra torri e campanili, vicoli e piazzette, è ancora oggi possibile incontrare donne e uomini che hanno scelto di intraprendere un’attività artigianale contando soprattutto sulla propria abilità e creatività, spesso mescolando il sapere antico, l’esperienza e il “saper fare”, con il design e il gusto dei giorni nostri

Ph. Ignacio Maria Coccia
Per chiunque volesse conoscere l’antica arte delle paiarole, i cesti realizzati con paglia di frumento, vimini e vari tipi di canne palustri, Acquaviva Picena, in provincia di Ascoli Piceno, è il borgo giusto dove recarsi. Si tratta di un’arte tutta al femminile, detenuta dalle cosiddette Paraiolane, le poche lavoratrici ormai rimaste capaci di creare meravigliose ceste richieste in tutte le più grandi città italiane. Dagli anni Settanta, poi, la loro produzione si è anche arricchita di bamboline e personaggi del presepe realizzati con gli sfogli del mais. Nel 2000, all’interno della Rocca medievale, come tributo a un mestiere divenuto ormai distintivo, è nato il Museo-Laboratorio della Paiarola, che attraverso una ricca raccolta di cesti, utensili da cucina e bamboline, rappresenta una preziosa testimonianza del passato artigianale della zona. 
È sempre femminile la tradizione del merletto a tombolo, per la quale il borgo di Offida (AP) è conosciuto in tutto il mondo. Si tratta di un’arte tanto radicata nella cultura del luogo, che un monumento dedicato alle merlettaie di Offida sorge come riconoscimento all’inizio del paese. Si suppone che il merletto a tombolo sia stato importato nel 1300, ma è in realtà nel 1700 che la lavorazione si diffuse in tutto il borgo quando in ogni casa del paese veniva impiegata per tessere vestiti, tovaglie, tende e molte tipologie di tessuti che ancora oggi ritroviamo nelle abitazioni di Offida. 
Sempre nell’ascolano il borgo di  Force vanta una fiorente tradizione di ramai viva ancora oggi e documentata nel Museo Ramai a Palazzo Canestrari, dove si possono vedere, e anche realizzare attraverso laboratori, gli oggetti d’uso e lavoro quotidiano che si producevano con il rame.  Sull’origine della lavorazione del rame, avviata probabilmente in zona dai monaci farfensi, c’è una leggenda che narra di uno zingaro Boro, molto abile in quest’arte che, persa la voce a causa dell’invidia di un altro zingaro, inizia a insegnare ai giovani come lavorarlo esprimendosi attraverso suoni incomprensibili, che hanno preso il nome di “baccajamento”, l’originale dialetto forcese spesso identificato come la lingua dei ramai.
Ph. Maurizio Paradisi
E ancora Montappone, in provincia di Fermo, è meritatamente riconosciuta come la capitale europea del cappello di paglia. Già nel Settecento, i mezzadri si raccoglievano nelle stalle per filare, tessere, intrecciare cesti, cappelli e scope di saggina, utilizzando la paglia. Con il passare dei secoli, il paese ha saputo affinare le tecniche di fabbricazione fino a creare una vera e propria industria del settore. Anche a Montappone, per non dimenticare questa splendida tradizione, è sorto il Museo del Cappello, che, attraverso proiezioni, fotografie, pannelli e macchinari d’epoca perfettamente funzionanti, ripropone e illustra tutte le fasi di lavorazione della paglia fino alla creazione del cappello.
Castelfidardo, in provincia di Ancona, è invece la patria della  fisarmonica, grazie all’ingegno di Paolo Soprani che, nel 1863 intuì le potenzialità dell’organetto e lo adattò ai gusti e agli stili musicali della zona e del periodo. A questa antica tradizione è dedicato il Museo Internazionale della Fisarmonica (apertura da verificare sul sito) che, ubicato nel piano seminterrato del Palazzo Comunale, rappresenta un efficiente mezzo didattico per seguire le fasi evolutive dello strumento musicale e per conoscere tutti i personaggi che tramandano il mestiere artigiano. 
La lavorazione della carta, con l’invenzione di una particolare tecnica di filigrana, invece, è una tradizione consolidata a Fabriano (AN), ed è proprio grazie ad essa che la città è stata nominata una delle due città creative dell'UNESCO in Italia. L’invenzione fu introdotta dai mastri cartai fabrianesi nella seconda metà del XIII secolo e ancora oggi Fabriano resta uno dei pochi luoghi al mondo dove la carta viene prodotta a mano, testimonianza della volontà di non recidere i legami con la tradizione. Per saperne di più bisognerà visitare il museo dedicato ospitato all’interno del convento di San Domenico
Sono numerose le tecniche relative alla lavorazione della pietra diffuse nelle Marche, e le cave d'arenaria, già note in epoca romana, sono la fonte della pietra lavorata dai noti marmisti e scalpellini di S. Ippolito (PU). Tradizione attestata già nel 1300, è nel 1400 che nascono vere e proprie dinastie di scalpellini che continuano a lavorare in zona fino agli inizi del ventesimo secolo. Il paese stesso di S. Ippolito è ricco di decorazioni architettoniche e fregi, che ne impreziosiscono gli angoli più suggestivi. Quasi ogni casa è una piccola installazione, decorata con nicchie, immagini, portali, mensole e cornici. 
E ancora, per conoscere un’altra  affascinante usanza artigiana marchigiana, a Fratte Rosa, in provincia di Pesaro Urbino, bisognerà visitare le molte botteghe e laboratori specializzati nella produzione di terrecotte. Grazie alla ricchezza di argilla dei territori circostanti, il paese vanta una ricchissima tradizione di oggetti in terracotta, per lo più contenitori per la cottura e la conservazione del cibo dalle forme tradizionali, realizzati al tornio e caratterizzati da forme e finiture semplici, senza decori e orpelli, e da smaltature realizzate con ossidi naturali che conferiscono la tipica colorazione nero melanzana o marrone rossiccio. 
Infine, in tutto il territorio marchigiano si è diffusa nel corso del tempo, una lunga tradizione legata all'artigianato della ceramica che ha via via acquisito particolarità tecniche e culturali. Partendo dal sud delle Marche troviamo Ascoli Piceno, centro di un’antica tradizione ceramica a partire già dalla fine del XIV secolo con fabbriche di maiolicari specializzati nella decorazione su smalto, tradizione che si è sviluppata soprattutto negli ultimi tre secoli e che oggi è raccontata nel Museo di Arte Ceramica allestito nella duecentesca chiesa di San Tommaso. Un altro importante centro di produzione è Urbania, l’antica Casteldurante della maiolica, prodotta dagli abili maiolicari del luogo che, favoriti dalla corte Roveresca, poterono giovarsi della collaborazione di pittori famosi, dando vita così al genere dell’Istoriato. Poi Urbino, dove visitare la collezione conservata nel Palazzo Ducale con opere delle officine di Patalnazzi e Nicola da Urbino. Infine, Pesaro uno dei centri nazionali della grande tradizione della ceramica, grazie alle raffinate decorazioni a raffaellesche del XVI secolo e alle novità introdotte dalla fabbrica Casali e Callegari, operante dal 1763 al 1815. Il prestigioso passato della città è ampiamente documentato nella sezione Ceramiche dei Musei Civici

Viaggio straordinario fra i musei delle Marche

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Una rappresentazione digitale del patrimonio culturale marchigiano attraverso oltre 60 clip video condivisi sui canali social della Regione Marche e sul blog www.destinazionemarche.it.

La Regione Marche e la Fondazione Marche Cultura insieme a ICOM MARCHE presentano un viaggio inconsueto, un racconto inedito dei musei marchigiani. In un unnamedmomento eccezionale dove è preclusa la fruizione culturale nelle forme tradizionali a causa dell’emergenza sanitaria, Viaggio straordinario fra i musei delle Marche è una rappresentazione in video clip dei musei delle Marche, dove le intenzioni e i registri didascalici e descrittivi lasciano il posto a suggestioni emozionali, a racconti e curiosità sorprendenti. Sono oltre 60 clip, prodotte da più di 30 musei, ma anche da comuni ed enti culturali marchigiani. Hanno una durata di circa due minuti l’uno e sono visibili sui canali social della Regione Marche: in una playlist dedicata sul canale Youtube  Marche Tourism, sulle pagine Facebook Marche Tourism e Tesori delle Marche, sull’account Twitter Marche Tourism, oltre che sul blog ufficiale della Regione www.destinazionemarche.it.

Museo di Palazzo Bisaccioni Jesi

Jesi – Museo di Palazzo Bisaccioni

La chiusura dei musei, resa necessaria per contenere la diffusione del contagio da COVID 19, oltre a causare danni economici e sacrifici occupazionali, impedisce la produzione e la fruizione di valori che mai come in questo momento costituirebbero strumenti di pubblica utilità e conforto, più che occasione di semplice godimento. Per questo la Regione Marche, la Fondazione Marche Cultura e ICOM MARCHE si sono fatti interpreti del mondo delle attività culturali e in particolar modo del sistema dei musei marchigiani, dando loro voce e mettendoli in dialogo.

museo della carrozza macerata

Macerata – Museo della carrozza

La Regione Marche” – evidenzia l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieronivuole contribuire a limitare questa perdita e a contenere il sacrificio di ciascuno proponendo un’opportunità alternativa di “uso” dei musei e delle collezioni delle Marche, un utilizzo in digitale e virtuale: cioè la forma che resta l’unico ambito di agibilità relazionale, professionale della fruizione culturale che ci è concesso. Sotto un altro punto di vista, l’obiettivo è anche quello di “approfittare” di questo momento per sperimentare una forma di comunicazione e promozione museale nuova e che troverà sempre più spazio in un prossimo futuro. Un modo di comunicare la Cultura che di sicuro avrà connotati diversi da quelli pre-emergenza, dove la tecnologia avrà acquisito un posto centrale laddove ad oggi è stato complementare”.

museo tattile omero ancona

Ancona – Museo Tattile Omero

Inoltre Viaggio straordinario fra i musei delle Marche è anche funzionale e propedeutico al Grand Tour Musei edizione 2020, in programma dal 18 al 24 maggio, che si consumerà nello spazio digitale presentando un programma articolato e nuovo nella sua proposizione.
Le 60 clip video di Viaggio straordinario fra i musei delle Marche sono molto diverse tra loro, c’è n’è davvero per tutti i gusti e gli interessi.
Si possono trovare molti spunti per vivere la cultura in maniera divertente e alternativa, come nel video del Museo Statale Tattile Omero di Ancona, che dedica ai bambini il racconto dell’opera “Mater Amabilis” di Valerio Trubbiani o del Museo della Carrozza, ospitato all’interno dei musei civici di Palazzo Buonaccorsi a Macerata, che propone invece un divertente tutorial per avvicinare i più piccini alla collezione del museo.

pinacoteca civica ascoli piceno

Ascoli Piceno – Pinacoteca Civica

Non solo, studiosi, esperti e responsabili museali accompagnano in tour guidati dei musei a porte chiuse, come nelle Sale museali di Palazzo Bisaccioni a Jesi con una guida davvero d’eccezione e nella Pinacoteca di Ascoli Piceno in cui si parla della figura della donna nella storia prendendo spunto dai quadri esposti in galleria o ancora raccontano una particolare vicenda o dettaglio legato a un’opera, come nel video del Museo Civico di Mondolfo sulla macchina oraria.
Non mancano i racconti semiseri che mostrano curiosità e aneddoti delle opere conservate, quale la serie pensata per guardare all’arte con un sorriso realizzata dalla Pinacoteca di Sarnano in collaborazione con Il Circolo di Piazza Alta.

Tutti gli enti e i musei che hanno partecipato al progetto
San Benedetto del Tronto Palazzo Piacentini, San Benedetto del Tronto Museo del Mare, Macerata Ecomuseo delle Case di terra di Villa Ficana, Fossombrone Museo Archeologico - Pinacoteca Civica - Chiesa San Filippo - Quadreria Cesarini, Jesi Palazzo Pianetti Lotto nelle Marche, Museo Premio Ermanno Casoli, San Severino Marche Museo Archeologico di San Severino Marche, Urbino Casa Natale di Raffaello, Fabriano Pinacoteca civica B. Molajoli, Fabriano Museo della Carta e delle Filigrana, Mondolfo Museo Civico della città, Jesi Sale Museali di Palazzo Bisaccioni, Ancona Museo Statale Tattile Omero, Pesaro Museo Nazionale Rossini, Pesaro Musei Civici di Palazzo Mosca, Pesaro Centro Arti Visive, Pescheria Acqualagna Museo del Tartufo di Acqualagna, Camerino Polo Museale dell’Università di Camerino, Ascoli Piceno Pinacoteca civica, Gradara Castello di Gradara, Fano Museo del Palazzo Malatestiano, Macerata Museo della scuola "Paolo e Ornella Ricca" - Università di Macerata, Sarnano Pinacoteca e Musei Civici di Sarnano, Ancona Museo Archeologico Nazionale delle Marche, Macerata Musei di Macerata – Helvia Recina, Macerata Musei di Macerata – Palazzo Buonaccorsi, Macerata Musei di Macerata – Museo della Carrozza, Macerata Musei di Macerata – Sferisterio, Fabriano Museo Guelfo Bianchini, Ancona Progetto Oculus Al Museo, Arcevia Progetto Oculus Al Museo, Fermo Progetto Oculus Al Museo, Acquaviva Picena Progetto Oculus Al Museo, Offagna Progetto Oculus Al Museo, Trecastelli Museo Nori De'Nobili
www.destinazionemarche.it

Regione Marche: “Best in Travel 2020”, nominata da Lonely Planet

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La Regione Marche è stata nominata dalla guida turistica Lonely Planett “Best in Travel 2020”, seconda regione al Mondo da visitare, tra le dieci migliori e unica destinazione italiana in classifica.

Urbino

Urbino

Un 2020 per la Regione Marche che si preannuncia ricco di attività e iniziative, a conferma del ruolo di rilievo, a livello mondiale, che gli ha tributato Lonely Planet, la guida turistica per  eccellenza, punto di riferimento non solo per chi vuole partire zaino in spalla, ma per tutti coloro che amano scoprire da vicino, aneddoti, usi e costumi di ogni parte del globo.
Le Marche nel 2020 saranno sinonimo di arte, cultura, sport, natura ed enogastronomia.
Sono già iniziate le celebrazioni per il 500° anniversario dalla morte del grande artista Raffaello Sanzio, con la mostra Raffaello Una mostra impossibile in corso fino al 19 gennaio all’Aeroporto delle Marche di Falconara Marittima.

Laghi di Pilato - Sibillini

Laghi di Pilato – Sibillini

Non mancheranno eventi e proposte per gli amanti dello sport e della natura con il progetto Marche Outdoor che con Vincenzo Nibali, campione del ciclismo mondiale come testimonial, permetteranno di scoprire la regione Marche attraverso oltre 24 percorsi ciclabili, collegati ad innumerevoli experience disseminate su tutto il territorio.
Nella guida Best in Travel 2020 di Lonely Planet si legge a proposito della Regione Marche: “Una delle ragioni del suo grande fascino è proprio quella di poter esplorare con calma, e in relativa solitudine, maestose rovine romane, svettanti architetture gotiche, massicci castelli medievali e sublimi palazzi rinascimentali che custodiscono collezioni d’arte tra le più ricche d’Italia. Il tutto racchiuso tra alte montagne boscose e la placida costa dell’Adriatico e condito da golosi festival gastronomici”.

Arena Sferisterio - Macerata

Arena Sferisterio – Macerata

In queste righe si condensa la motivazione espressa da Lonely Planet che ha fatto guadagnare alle Marche il titolo di Best in Travel 2020. Al secondo posto tre le dieci migliori al mondo e unica destinazione italiana in classifica, la Regione Marche dimostra anche con i numeri il motivo di questo primato: secondo l’Osservatorio regionale del Turismo, da gennaio ad ottobre 2019, si è registrato un + 5,46 negli arrivi e + 5,95 nelle presenze rispetto al 2018, un dato più che lusinghiero considerati anche i recenti avvenimenti sismici del 2016. Dopo un primo calo fisiologico infatti, proprio l’area del cratere nel 2018 ha visto un +10,21% negli arrivi e + 16,46 % nelle presenze.

Ascoli Piceno - Piazza del Popolo

Ascoli Piceno – Piazza del Popolo

MARCHE BELLEZZA INFINITA è il claim che accompagna la promozione turistica della regione, ecco perché! Proprio a cominciare dalle zone del sisma come Ascoli Piceno, città medievale tra le più belle d’Italia, con le sue torri e i palazzi in travertino, Loreto sede di uno dei santuari mariani più celebri d’Europa e nel contempo è ricca di opere d’arte e ovviamente Urbino, città UNESCO, una delle capitali del Rinascimento dove il duca Federico da Montefeltro volle realizzare il Palazzo ducale, dimora principesca tra le più belle d’Europa.
Le Marche, da sempre “porta d’Oriente” del nostro Paese, sono l’unica regione italiana “al plurale”, forse perché caratterizzata dalla presenza dei monti Appennini da un lato, che dolcemente degradano lungo vallate parallele fino al mare dall’altro. Terra di grandi personalità, da Giacomo Leopardi a Raffaello da Urbino, da Giovan Battista Pergolesi a Gioachino Rossini, da Gaspare Spontini a Padre Matteo Ricci a Federico II.

Grotte di Frasassi

Grotte di Frasassi

Le Marche sono un vero e proprio museo diffuso, un parco naturale e marino da un lato dove spicca il Parco Nazionale dei Monti Sibillini e il Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi con l’eccezionale spettacolo delle Grotte di Frasassi e dall’altro una rete di città d’arte e borghi storici incastonati in un mare di colline coltivate, che si affacciano su vallate che vanno dal mare all’ Appennino, dove sono conservati capolavori di Raffaello, Piero della Francesca e Lorenzo Lotto, P.P. Rubens e Tiziano, teatri storici del XVIII secolo, strade e anfiteatri romani, librerie storiche, botteghe di ceramica. Una regione che offre un cartellone culturale ricco di  anifestazioni note a livello internazionale come il Rossini Opera Festival a Pesaro, lo Sferisterio Opera Festival a Macerata e a Jesi e nella Vallesina il Festival Pergolesi Spontini, fino al Summer Jumboree a Senigallia e a festival e rievocazioni storiche che si susseguono per tutta la stagione estiva.
Santa Maria della Rocca - OffidaN
on solo acconto a musei, biblioteche, archivi e teatri, il patrimonio culturale è ricco di beni monumentali: abbazie, monasteri, chiese sono distribuite in tutto il territorio e anche castelli, centri murati, fortezze che raccontano un passato glorioso, vivace, i cui tratti salienti si sono mantenuti intatti in tutti i comuni.
Le Marche sono anche rinomate per le loro eccellenze enogastronomiche, come il Prosciutto di Carpegna, i moscioli della baia del Conero, il tartufo di Acqualagna, nonché la presenza di chef stellati come il tre stelle Michelin Mauro Uliassi e il due stelle Moreno Cedroni, entrambi attivi a Senigallia (AN), nominata tra l’altro città italiana del 2019 da Gambero Rosso.
Il 2020 sarà l’anno delle celebrazioni di Raffaello Sanzio, artista che ha mosso i suoi primi passi proprio a Urbino, sua città natale e che la Regione Marche – in collaborazione con ENIT – Agenzia Nazionale Turismo e Aerdorica Aeroporto delle Marche e con il sostegno del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo – ha voluto celebrare in anteprima con la mostra Raffaello Una mostra impossibile in corso fino al 19 gennai 2020 all’aeroporto delle Marche di Falconara Marittima proprio a lui intitolato.

Raffaello Una mostra impossibile - Aeroporto delle Marche, Falconara Marittima (AN)

Falconara Marittima – mostra Raffaello

La mostra, ideata e curata da Renato Parascandolo e con la direzione scientifica di Ferdinando Bologna recentemente scomparso, presenta 45 dipinti di Raffello – compreso l’affresco de La Scuola di Atene – riprodotti in scala 1:1 e riuniti insieme, permettendo così di ammirare in un unico allestimento opere disseminate in 17 paesi diversi, un’impresa che non riuscì nemmeno allo stesso artista. Una carriera folgorante quella di Raffaello, morto a soli 37 anni, che la mostra racconta affiancando riproduzioni di opere provenienti dai maggiori musei del mondo con l’obiettivo di rivolgersi prevalentemente ai giovani e a quanti non frequentano abitualmente i musei e le esposizioni d’arte,
permettendo a un pubblico vasto e allargato di avvicinarsi ai più grandi autori della storia dell’arte – in questo caso a Raffaello – e portare i visitatori alla scoperta di un territorio ricco di fascino, storia e tradizioni culturali ed eno-gastronomiche, partendo proprio da Urbino, città natale di Raffaello Sanzio, nonché Patrimonio Unesco.

Il campione del ciclismo mondiale Vincenzo Nibali, testimonial di Marche Outdoor

Vincenzo Nibali

Punta di diamante della proposta turistica marchigiana per il 2020 è il progetto Marche Outdoor, inaugurato nel 2019 e che avrà come testimonial d’eccezione il campione del ciclismo mondiale Vincenzo Nibali. La filosofia del progetto è quella di promuovere un’economia del territorio sostenibile, proponendo la bicicletta come mezzo e non come “fine” e facendo vivere al cicloturista tutte le emozioni che la regione può offrire, attraverso 24 percorsi ciclabili che interessano tutte le Marche.
Non solo, la filosofia del progetto è stata sposata anche dall’artista Michelangelo Pistoletto che ha visto nella regione il luogo della “Rinascita” per l’Italia ed il mondo, coniando il concetto di “Marche Rebirth”. L’obiettivo è rilanciare il territorio duramente colpito dal sisma del 2016 attraverso le risorse materiali, paesaggistiche e artistiche, e immateriali costituite da persone, tradizioni, mestieri e saperi, che si trasformano in un’opera artistica collettiva che può essere percorsa dal viaggiatore, in particolare seguendo i percorsi cicloturistici proposti. Una modalità di scoperta e di viaggio a impatto zero ed ecosostenibile che permette al ciclo-turista di vivere e assaporare le emozioni e i prodotti che il territorio marchigiano può offrire con le sue biodiversità, colori e sapori diversificati ed un paesaggio naturale “intatto”.

Loreto

Loreto

Un vero e proprio “museo a cielo aperto” da scoprire attraverso gli itinerari disponibili sul sito http://www.marcheoutdoor.it e sull’app dedicata, e dove l’uomo è al centro e può vivere con i ritmi della natura e tornare in simbiosi con l’ambiente.
Il 2020 inoltre sarà l’anno del Giubileo Lauretano in occasione del centenario della proclamazione della Vergine Lauretana quale Patrona universale degli aeronauti, avvenuta il 24 marzo 1920. Il Giubileo ha avuto inizio l’8 dicembre 2019, con l’apertura della Porta Santa nel Santuario di Loreto presieduta da S. Em.za il Card. Pietro Parolin, Segretario di Stato e si concluderà il 10 dicembre 2020.

Siti web
www.turismo.marche.it
http://eventi.turismo.marche.it
www.destinazionemarche.it
www.marcheoutdoor.it

Rinascimento marchigiano: opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma

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Rinascimento marchigiano è la mostra che a tre anni dal sisma che ha colpito le Marche porta alla visione del pubblico le opere d’arte restaurate. Dal 22 novembre 2019 al 31 gennaio 2020 le opere saranno esposte al Forte Malatesta di Ascoli Piceno, quindi dal 18 febbraio al 5 luglio 2020  si trasferiranno a Roma nel Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro per poi tornare nella Marche, a Senigallia, Palazzo del Duca, dal 23 luglio al 3 novembre 2020. La mostra è a cura di Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi.

unnamedA tre anni dal sisma del 2016 tornano nel cratere del terremoto 51 opere d’arte restaurate a cura di Anci Marche e Pio Sodalizio dei Piceni, insieme all’apporto scientifico della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche e al contributo della Regione Marche per le iniziative espositive, la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale.
Una mostra itinerante in tre tappe che prenderà il via proprio nella zona del cratere, ad Ascoli Piceno presso il Forte Malatesta, nei suggestivi ambienti progettati da Antonio da Sangallo il Giovane, per poi continuare a Roma presso la sede del Pio Sodalizio dei Piceni e concludersi nell’estate 2020 a Senigallia, sulla riviera adriatica.
unnamed (6)Il 22 novembre inaugura al Forte Malatesta di Ascoli Piceno la mostra Rinascimento marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma a cura di Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi, frutto della convenzione siglata da ANCI Marche e Pio Sodalizio dei Piceni nel 2017, che si sono impegnati in un importante lavoro di recupero delle opere d’arte danneggiate e ora, a tre anni di distanza, tutto è pronto per mostrare i risultati ottenuti.
In collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche, sono state individuate per il recupero e il restauro un nucleo di 51 opere marchigiane di proprietà di 17 differenti Enti pubblici ed ecclesiastici delle province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.
unnamed (5)Si tratta di manufatti che “vanno dal ‘400 al ‘700, alcuni dall’alto valore devozionale e non storico-artistico ed altre invece dal grande valore storico-artistico”, come spiega il curatore Stefano Papetti. Tra questi ultimi crocifissi lignei e vesperbild di ambito tedesco, che ancora oggi si trovavano all’interno delle chiese per essere oggetto di preghiera da parte dei fedeli. Non mancano però nomi importanti come Jacobello del Fiore con la serie delle Scene della vita di Santa Lucia provenienti dal Palazzo dei Priori di FermoVittore Crivelli con la Madonna orante, il Bambino e angeli musicanti di Sarnano, di stessa provenienza le due predelle di Vincenzo Pagani e la Crocifissione di Stefano Folchetti, Cola dell’Amatrice di cui spicca la Natività con i santi Gerolamo, Francesco, Antonio da Padova e Giacomo della Marca dalla sacrestia della Chiesa di San Francesco ad Ascoli Piceno. E ancora da Roma Giovanni Baglione e il Cavalier d’Arpino, e Giovanni Serodine che dalla Svizzera seguì nella capitale l’esempio di Caravaggio. Tutti autori di indubbia fama che nelle Marche sono nati o che vi hanno soggiornato e che hanno contribuito a modificare la geografia della Storia dell’Arte.
unnamed (3)Gli interventi di restauro sono stati eseguiti da tecnici tutti marchigiani, in collaborazione con l’Università di Camerino e l’Università di Urbino e la direzione scientifica della Soprintendenza, che con innovative analisi diagnostiche hanno valutato lo stato di ciascuna opera. Questi lavori non soltanto hanno consentito di porre rimedio ai danni subiti dalle opere, ma hanno permesso di effettuare nuove attribuzioni e di acquisire nuove conoscenze relative alla tecnica pittorica ed ai materiali usati dai pittori, accrescendo le conoscenze che si avevano su questo patrimoni e aprendo la strada a molto studi scientifici che ora sarà possibile avviare. Per dare conto di queste nuove acquisizioni, il catalogo è stato pensato affiancando alla scheda storico artistica dell’opera la relazione dell’intervento di restauro ed i risultati delle indagini diagnostiche che lo hanno preceduto.
unnamed (1)La mostra Rinascimento marchigiano. Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma rappresenta un viaggio nella religiosità popolare marchigiana attraverso un affascinante percorso stilistico e iconografico che, partendo dal centro della regione per arrivare fino alla costa, era stato già definito da Federico Zeri e Pietro Zampetti cultura adriatica.
Proprio per questo la mostra è stata pensata come un evento espositivo itinerante che, dopo la prima tappa di Ascoli Piceno, approderà a Roma presso il Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro del Pio Sodalizio dei Piceni, che ha permesso il restauro delle opere restaurate insieme ad ANCI Marche, e infine si concluderà a Palazzo unnamed (8)del Duca di Senigallia per favorire la conoscenza dell’operazione a tutto il grande pubblico, nazionale ed internazionale, che gravita nel periodo estivo sulla costa adriatica.
unnamed (7)L’obiettivo della mostra è anche quello di rendere fruibili le opere restaurate da qui in futuro, come spiega Pierluigi Moriconi della Soprintendenza dei Beni Architettonici delle Marche e curatore di dell’esposizione: “Terminate le mostre, le opere che non potranno essere ricollocate nelle loro sedi originali perché crollate o non ancora restaurate, saranno collocate in 8 depositi e lì saranno sempre a disposizione del pubblico”.

RINASCIMENTO MARCHIGIANO
Opere d’arte restaurate dai luoghi del sisma
a cura di Stefano Papetti e Pierluigi Moriconi
Ascoli Piceno, Forte Malatesta 22novembre2019–31 gennaio 2020 
Inaugurazione22 novembre 2019 - ore17.00 -Sala conferenze Forte Malatesta
Orari di apertura al pubblico:
lunedì–chiuso
martedì e giovedì –10.00/13.00
mercoledì e venerdì –15.00/18.00
sabato, domenica, festivi e prefestivi –10.00/13.00-15.00/18.0025 
dicembre chiuso

Ascoli Piceno, Forte Malatesta
22 novembre 2019 - 31 gennaio 2020
Roma, Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro
del Pio Sodalizio dei Piceni 
18 febbraio – 5 luglio 2020
Senigallia, Palazzo del Duca
23 luglio – 3 novembre 2020

“Sedendo & Mirando”: il Salone del Libro di Torino arriva nelle Marche

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Dal 22 al 24 novembre 2019 Macerata, Fabriano e Ascoli Piceno diventano “teatro” di incontri e spettacoli gratuiti  dal titolo “Sedendo & Mirando – Libri e autori per la platea delle Marche”, iniziativa promossa dal Salone Internazionale del Libro di Torino con Regione Marche e AMAT Associazione Marchigiana attività teatrali.

teatro gentile fabriano

Teatro Gentile Fabriano

Dopo la felice esperienza come Regione ospite in occasione dell’ultima edizione del Salone internazionale del Libro, la Regione Marche e il Salone Internazionale del Libro di Torino intendono dare continuità a una collaborazione nata e cresciuta nei padiglioni del Lingotto, con la rassegna Sedendo e mirando, incontri, libri, autori e spettacoli per la platea delle Marche: un festival che coinvolge per il 2019 le città di Macerata (venerdì 22 novembre), Fabriano (sabato 23 novembre) e Ascoli Piceno (domenica 24 novembre), tutte e tre inserite nel cosiddetto “cratere del terremoto”.

teatro lauro rossi macerata

Teatro Lauro Rossi Macerata

L’ideazione e l’organizzazione del festival si devono al lavoro congiunto della Regione Marche, dell’AMATAssociazione Marchigiana Attività Teatrali, e del Salone Internazionale del Libro di Torino – progetto di Associazione Torino, la Città del Libro e Fondazione Circolo dei lettori – che ha curato il programma culturale. L’iniziativa – promossa nell’ambito di Marche inVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma finanziato dal MiBACT – si inserisce nella ricca rassegna di appuntamenti che fa da preludio alla prossima edizione del Salone del Libro, attesa al Lingotto Fiere dal 14 al 18 maggio 2020.

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Teatro dei Filarmonici Ascoli Piceno

Il titolo Sedendo e mirando rimanda immediatamente al celebre verso della poesia di Leopardi (il cui manoscritto compie 200 anni) e al noto dipinto di Tullio Pericoli ma racchiude anche lo spirito e lo stile di vita marchigiano: una tradizione culturale che s’intende celebrare attraverso un festival capace di coniugare lo stato contemplativo alla capacità di ascolto, riflessione e azione. Mirare significa, infatti,guardare intensamente, con un sentimento di meraviglia, ma anche puntare, mettere a fuoco un obiettivo, tendere l’animo verso una meta da raggiungere, dirigere la propria azione a uno scopo.
I teatri storici, patrimonio culturale prezioso per la regione Marche, sono stati scelti come sedi principali del festival: il programma vuole dunque valorizzare gli spazi ospitanti, proponendo lectures, presentazioni di libri, spettacoli, dialoghi dedicati a temi importanti.

Programma Dettagliato

MauroBerruto

Mauro Berruto

Il festival parte venerdì 22 novembre al Teatro Lauro Rossi di Macerata, grazie alla collaborazione con Macerata racconta e al suo direttore Giorgio Pietrani. La giornata si apre alle ore 10.30 con Capolavori, lecture show di Mauro Berruto, con la regia di Roberto Tarasco, a partire dal libro Capolavori. Allenare, allenarsi, guardare altrove (add Editore). Quando si parla di capolavori, il primo pensiero va all’arte: pittura, scultura, architettura, cinema, teatro, musica o letteratura, ma che dire delle imprese sportive? Mauro Berruto, già allenatore della nazionale italiana di pallavolo che ha vinto, fra le altre, la medaglia bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 2012 e allenatore della Lube Banca Marche Macerata nelle stagioni 2004-2005 e 2010-2011, ci conduce in un’indagine appassionata che ci farà scoprire come il gesto dell’allenare non sia esclusivo di chi entra in uno spogliatoio, ma pratica quotidiana per mettere insieme persone, trasformarle in squadre e orientarle verso l’obiettivo.
Si prosegue alle ore 18 con la presentazione del libro Il coraggio e l’amore, (Rizzoli), di Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo che, a dieci anni dalla morte di Stefano Cucchi, ripercorrono la vicenda giudiziaria che forse più ha segnato la storia recente italiana. A dialogare con i due autori sarà il direttore di Radio Tre Marino Sinibaldi.

Portici di Carta 2012

Valter Malosti

Alle ore 21 andrà in scena la versione recital dello spettacolo di Valter Malosti tratto da Se questo è un uomo di Primo Levi, curata dallo stesso Malosti e da Domenico Scarpa, prodotta dal TPE e dal Teatro Stabile di Torino.
Il festival prosegue sabato 23 novembre al Teatro Gentile di Fabriano, città creativa Unesco, alle ore 10.30, con Come un romanzo, spettacolo per ragazzi di Giorgio Scaramuzzino, prodotto dal Teatro Stabile di Genova, tratto dall’omonimo libro di Daniel Pennac.

murgia_tagliaferri ©foto Musacchio, Ianniello _ Pasqualini

Michela Murgia e Chiara Tagliaferri – foto Musacchio -Ianniello & Pasqualini

Nel pomeriggio, alle ore 17.30, Michela Murgia e Chiara Tagliaferri presentano Morgana (Mondadori), che racconta le storie di dieci donne controcorrente, strane e pericolose. Alle ore 21 conclude la giornata lo spettacolo di Adriano Giannini “Lo straniero”, tratto dall’omonimo romanzo di Albert Camus.
Domenica 24 novembre gli incontri si spostano al Teatro dei Filarmonici di Ascoli Piceno. La giornata si apre alle ore 10.30 con Chicchirichì, viva le fiabe sonore! una performance musicale per tutta la famiglia di Pier Mario Giovannone, accompagnato dal chitarrista Giovanni Parodi e dalla cantante Noemi Baldini, con le storie e le canzoni dei volumi illustrati Girotondo di elefanti, Piazza Pizza, Ciao ciao, caro Babbo Natale e il nuovo Gallo Galileo, tutti editi da Gallucci editore.

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Osterie d’Italia – Slow Food

A mezzogiorno appuntamento allo storico Caffè Meletti di Piazza del Popolo per Osterie d’Italia. 30 anni di lavoro sul territorio, la presentazione dell’edizione 2020 della guida pubblicata da Slow Food Editore. Intervengono Eugenio Signoroni, curatore della guida, Antonio Attorre, coordinatore Regione Marche, e Salvatore Braccini, oste dell’Osteria del Castello di Arquata del Tronto. Al termine verrà offerto ai presenti un aperitivo.
Nel pomeriggio, alle ore 16, presso la Libreria Rinascita, Angelo Ferracuti presenta il suo ultimo libro, La metà del cielo (Mondadori), in cui ripercorre la sua biografia e l’esperienza dolorosa della perdita della moglie.

concita de gregorio

Concita De Gregorio

Alle ore 18, di nuovo nel Teatro dei Filarmonici, Concita De Gregorio racconta In tempo di guerra (Einaudi), romanzo di formazione ma anche cronaca famigliare e manifesto politico, un atto di accusa contro chi ha lasciato in eredità un futuro ostile.
Ingresso gratuito
Tutti gli appuntamenti di Sedendo e mirando sono gratuiti. Gli studenti delle scuole secondarie superiori marchigiane che parteciperanno agli incontri loro dedicati avranno diritto ad un biglietto ridotto in occasione della 33ª edizione del Salone Internazionale del libro di Torino.

Marche: a Montedinove e Monte San Martino è “Mela Rosa” week

Riceviamo e pubblichiamo
Due eventi due eventi imperdibilidel Grand Tour delle Marche alla scoperta della mela rosa, a Montedinove e a Monte San Martino due pittoreschi centri rispettivamente in provincia di Ascoli Piceno e Macerata che celebrano insieme il prezioso dono della natura.

MeleRosaBiodiversità, superfood, gusti antichi. La mela rosa è un frutto di memoria ancestrale che apre le porte al futuro. Esige terreni incontaminati, racchiude una gamma di sapori straordinari, è un concentrato di qualità salutari.
Il Grand Tour delle Marche, promosso da Tipicità con ANCI
Marche e la concreta collaborazione di Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking, celebra la mela rosa con due distinti eventi da gustare nei primi due week end di novembre.

Il 2 e 3 novembre, a Montedinove (AP), va in onda la decima edizione di Sibillini in Rosa, un Festival dedicato a questo frutto antico dalle esclusive doti salutistiche ed organolettiche, che coniuga territorio, gastronomia e cultura popolare.
MontedinovePiazzainFestaSi inizia sabato 2 novembre con gli stand gastronomici, il mercatino e l’animazione degli artisti di strada.In mattinata in programma un importante convegno di approfondimento sull’importanza della mela rosa per il territorio fermano e piceno, mentre nel pomeriggio ed in serata grande spazio sarà riservato ad un laboratorio-degustazione del Sidro alla mela rosa dei Monti Sibillini e ad un vero e proprio “Mela Party”, con musica e la possibilità di gustare il delizioso centro storico, vera bomboniera affacciata sul Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Giornata clou quella di domenica 3 novembre, con la performance degli sbandieratori della Quintana di Ascoli Piceno, un laboratorio-degustazione della crema di fava di Favalanciata e lo show cooking animato da Gianmarco Di Girolami e Daniele Citeroni Maurizi, due protagonisti della nuova cucina picena ed entrambi conduttori di rinomati ristoranti situati nella vicina Offida, che daranno la loro interpretazione a quattro mani del prezioso frutto.

Il 9 e 10 novembre, a Monte San Martino (MC) è di scena Saperi e Sapori della Mela Rosa, definita nel sottotitolo “la saporosa dei Monti Azzurri”, così come Giacomo created by dji cameraLeopardi, dalla sua Recanati, percepiva gli evanescenti Monti Sibillini.
Assoluta protagonista del mercatino e degli stand gastronomici, naturalmente, la mela rosa, accanto a tante altre sfiziose proposte introvabili nei consueti canali distributivi.
Domenica mattina questa pregiata produzione sarà al centro del confronto “Mela Rosa dei Monti Azzurri: il valore della tradizione per ricostruire il futuro”, mentre nel pomeriggio è in programma un vero e proprio evento nell’evento con lo show cooking “la Mela Rosa secondo lo chef Enrico Mazzaroni”.
Tuttavia Monte San Martino, pittoresco borgo arroccato sulla sommità di un panoramico sperone roccioso strapiombante sulla sottostante vallata, racchiude tra le Crivelli_Monte San Martinomura del suggestivo centro storico un’attrattiva di valore mondiale: ben tre polittici di Carlo e Vittore Crivelli, che rendono la visita un’esperienza irrinunciabile!
Promosso da una consolidata collaborazione tra Comune, Pro Loco, Unione Comuni dei Monti Azzurri e Consorzio di tutela della Mela Rosa, l’evento promette tanto divertimento, con la banda musicale, sfilate in costume, artisti di strada con spettacoli itineranti, musica dal vivo, show a sorpresa e serata Dj Set.
Tutte le informazioni sulle due iniziative e sulle attrattive del territorio sono fruibili sulla app di Tipicità e sulla piattaforma www.tipicitaexperience.it.

Festa del Covo a Osimo e Ascoliva Festival ad Ascoli Piceno per il Grand Tour delle Marche

Riceviamo e pubblichiamo
Arte contadina ed eccellenze gastronomiche protagoniste con il Grand Tour delle Marche per un doppio appuntamento. Alla ribalta Festa del Covo ed Ascoliva Festival.

I primi due appuntamenti di agosto sono previsti a Osimo ed Ascoli Piceno.
20638839_796387477211376_735953466658733755_nIl 4 agosto il Grand Tour delle Marche fa tappa a Campocavallo di Osimo (AN).
Protagonista “La Festa del Covo”, storica iniziativa giunta all’80ª edizione, che ogni anno stupisce il visitatore con straordinarie riproduzioni di cattedrali, chiese e santuari di enormi dimensioni, realizzati completamente con la paglia del grano.
Tradizioni contadine, riti religiosi e sapienza manuale s’intrecciano, trovando la loro sublimazione in queste autentiche opere d’arte 20638762_796388033877987_579009282975819096_ncontadina che vengono trionfalmente esposte dinanzi ai meravigliati occhi del pubblico.
In programma anche degustazioni di prodotti gastronomici locali, balli, canti e giochi popolari.
Promosso da Tipicità e da Anci Marche, con la partnership strategica di Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking, il Grand Tour delle Marche è un circuito di eventi esperienziali articolato in 28 tappe.
Dal 9 al 19 agosto, tappa golosa per il Grand Tour delle Marche  ad Ascoli Piceno, dove si svolge Ascoliva Festival, “Festival mondiale dell’oliva ascolana del piceno dop”.
Giunta alla settima edizione la kermesse accoglierà golosi e gourmet, nello stupendo centro storico della città, con il claim “la felicità in un boccone”.
Ascoliva 2017 villaggio pienoEvento speciale, l’Oliva Day, ovvero la giornata mondiale dell’oliva che, come ogni anno,si celebrerà il 14 agosto.
Nella centralissima piazza Arringo della “capitale mondiale” della succulenta specialità, ormai nota in ogni angolo del pianeta, sarà allestito il Villaggio dell’Oliva, presso il quale si potranno degustare le migliori olive ascolane DOP insieme a tanti altri prodotti tipici del territorio.
Previsti anche qualificati eventi cultural-gastronomici, laboratori, musica e molte altre iniziative.
1211909-fritteAcquistando un ticket, i visitatori potranno scegliere tra le degustazioni a disposizione e pranzare o cenare nel Giardino dell’Oliva, all’interno del Palazzo comunale.
Dopo le presenze nelle scorse edizioni di illustri personaggi, al Villaggio si attendono anche quest’anno moltissimi vip.
Tutte le informazioni sull’iniziativa e sulle attrattive del territorio sono fruibili sulla piattaforma www.tipicitaexperience.it e sulla app di Tipicità.

info: 0734277893, segreteria@tipicita.it, www.tipicitaexperience.it