di Jacopo Scafaro
Oggi il nostro redattore Jacopo Scafaro ci porta a far conoscenza di Lorenzo Pozzi, concorrente dell’ultima edizione dell’Antonino Chef Academy e dei suoi panettoni.

Alcuni iniziano a preparare l’albero già a Ottobre.
Alcuni impazziscono per trovare i regali giusti e iniziamo già due mesi prima a pensarci, altri invece si riducono al 24 Dicembre poco prima di mettersi a tavola per il cenone.
Parliamo del Natale, ovviamente.
Natale vuol dire riunire la famiglia e gli amici (quest’anno purtroppo non sarà così) e per una volta all’anno, concedersi del tempo insieme senza preoccuparsi del tempo, delle calorie, dei piccoli screzi.
La Vigilia di Natale piace quasi di più del 25 stesso: la tavola apparecchiata, l’attesa della mezzanotte, i regali fatti di nascosto, le sorprese, il panettone e quella bella sensazione di tornare bambini e essere avvolti dall’amore delle persone importanti.
It’s the most wonderful time of the year recita una famosa canzone che descrive al meglio quanto sia unico questo periodo.

Il Natale è una magica rassicurazione di scatole riaperte con mille decorazioni e di quella porta di casa, che quando riapriamo la sera anche dopo la giornata più dura, si spalanca su mille lucine che fanno passare tutto. Per noi che guardiamo, oggi più che mai, tutto con timore, che abbiamo paura della routine, il Natale è l’unica eccezione.
Amiamo sapere che ogni anno lui si presenta puntuale con le sue mille ricorrenze e tradizioni e che nessuno può rubarcelo.
Ma Natale è anche cene, pranzi e panettone, che risulta essere odiato o amato per i canditi e l’uvetta che ne contraddistinguono il sapore.
Nasce nel 1200 come pane lievitato e arricchito con miele, uva secca e zucca. Nel 1600 acquisì la forma di una focaccia fatta di farina di grano e chicchi d’uva fino all’800 quando divenne un impasto che oltre alla farina di grano conteneva uova, zucchero e uva passa, la quale simboleggiava un certo “tenore di vita” per chi poteva permettersela.

Con Lorenzo Pozzi, cuoco, concorrente dell’ultima edizione dell’Antonino Chef Academy e ragazzo brillante oltre che molto simpatico, abbiamo parlato del Natale e della sua passione per il panettone.
Cos’è per te il Natale?
Il Natale è famiglia. Condividere dei momenti tutti insieme. Sin da piccoli le vacanze di natale son state un Momento di unione grazie al fatto che entrambe i genitori erano a casa in ferie. Insomma si facevano giochi e attività classiche ma insieme… Natale è famiglia. Colgo anche l’occasione per fare gli auguri di cuore, a tutti quelli che ci leggono.
Ti potremmo chiamare “The King of Panettone”, come mai questa passione?
King no. La strada per diventare il migliore è lunghissima però l’obiettivo è sicuramente quello. Una passione nata per sfida personale con questo dolce. La prima volta che ho tentato di farlo non ho avuto il risultato sperato, anzi! Da questa sfida con il panettone è nata anche la curiosità e quindi ho iniziato a studiarne anche la storia e gli aspetti che caratterizzano il dolce tipico Lombardo. Ed ecco che il gioco è fatto. È nato un AMORE INCONDIZIONATO.

Quanto è importante la tradizione nella cucina?
La tradizione nella cucina è tutto. Non perché non amo i cambiamenti ma perché conoscere da dove veniamo è la base per capire dove si vuole arrivare. Bisogna approfondire come tutto è iniziato altrimenti non capiamo nulla del piatto o del dolce che sia.
Perché secondo te, il natale e quindi il panettone sono così importanti?
Come detto in precedenza il Natale per me è famiglia quindi è una cosa importantissima. Avere una base interna e una serenità in casa sembra una banalità ma aiuta a sviluppare un futuro roseo e sereno. Natale e panettone son strettamente collegate perché portano ogni anno la tradizione nelle nostre tavole. Pensandola più malinconicamente ci rievocano il ricordo dei nostri cari che non ci sono più ma che con il panettone son cresciuti.. se metaforizzo il tutto con la terra diciamo che è come racchiudersi intorno al nucleo…
Svelaci il tuo segreto per realizzare panettoni così buoni.
Il segreto è semplice. Amore. Te lo dico con sincerità perché me ne sono accorto da una richiesta di un amico di mio fratello. Mi ha chiesto se potevo fargli un panettone solo per lui e mi ha chiesto un ingrediente speciale. Christian, così si chiama. Ha menzionato l’amore. Ecco in quell’istante mi sono accorto che è l’ingrediente che utilizzo più spesso.

Quindi tra qualche anno, le persone potranno acquistare il Tuo panettone, magari in un tuo negozio...
Si! L’obiettivo è quello ma è intermedio. Bisogna sempre avere un obiettivo più grande per poter crescere sempre di più. Ora però bisogna rimanere con i piedi per terra e lavorare per crescere. Una cosa è certa, ho fame(dice sorridendo).
Fame che trasmette a tutti noi, in quanto essendo molto attivo sui social, non lascia mai soli i suoi followers, deliziandoli e deliziandoci con numerose ricette, molto gustose e raffinate.
Un sorriso, visto il periodo storico che stiamo vivendo, anche quando incoraggiato dalle circostanze, è un regalo capace di segnare la giornata di qualcuno e Lorenzo con la sua cucina, ne regala tanti.