Lazio – Milan: il goal di Tonali, per tenere vivo il sogno.

di Fosco Riccorutti
“Forza Milan” torna a descriverci con la solita accuratezza il big match vinto dai rossoneri. 

COMUNQUE VADA, ABBIAMO DIMOSTRATO CHI AVREBBE MERITATO DI VINCERE QUESTO SCUDETTO!

LazioMilan di ieri sera è stata la prova inconfutabile di quanto la famosa frase “Dovevamo fare il nostro”, da parte dei tanti tifosi del Milan poco osservatori, sia stata ed è una frase con pochissimo senso. Ieri sera, coloro che hanno avanzato o avanzano l’ipotesi che il Milan non vincerà questo Campionato per i suoi demeriti e perchè non è all’altezza dell’Inter, hanno avuto davanti ai propri occhi la testimonianza palese e chiarissima di cosa significa dover sistematicamente giocare non solo contro un avversario noto, visibile, battibile… ma anche contro un avversario più astratto, deciso e decisivo… un avversario che dall’inizio di questa stagione sta giocando a carte scoperte e che sta ottenendo, purtroppo, le sue volontà.

E si, perchè se in ogni partita, in ogni situazione, in ogni episodio dubbio… si fischia soltanto contro il Milan, non esiste nessun “Dovevamo fare il nostro” perchè nel momento in cui provi a farlo, ti viene impedito di riuscirci. Ieri sera il Milan, con il cuore, la volontà, la forza della disperazione ha vinto, ha vinto al termine di una partita infinita, nella quale ha dovuto rincorrere sempre e con difficoltà enormi… e sapete perchè? Perchè ancora una volta gli si voleva impedire di vincere, di ottenere attraverso la superiorità sul campo di battere l’avversario di turno.

Il Calcio poi ha le sue dinamiche incontrollabili e spesso le ingiustizie vengono cancellate dalla forza mentale, dallo strapotere fisico e tecnico, dalla netta superiorità e perchè no dalla fortuna. Il Milan alla fine ha vinto perchè non solo ha creduto di potercela fare fino alla fine, ma ha voluto essere più forte di tutto e tutti, tuttavia è innegabile che se sei costretto ogni volta a dover partire con l’handicap, a doverti battere contro due avversari, a dover subire prepotentemente torti arbitrali imbarazzanti, poi diventa impossibile vincere sempre e comunque, diventa impossibile essere sempre più forti di tutto e tutti sempre!
Il Milan di ieri, ci riempie di orgoglio e di passione, non a caso è stato SandroTonali, colui che rappresenta oggi la Curva Sud e tutto il tifo rossonero a segnare la rete che non ha permesso ai “Ratti” di sentirsi lo Scudetto “del malaffare” cucito sul petto.

Non molleremo fino all’ultimo secondo, dell’ultimo minuto, dell’ultima partita disponibile per provare a vincerlo… probabilmente non basterà, ed il perchè lo abbiamo visto tutti anche ieri sera, ma quello che ci riempie il cuore è vedere questi ragazzi, questo Allenatore, questa Squadra giocare contro qualsiasi avversità e rimanere sempre aggrappati al sogno. Ci rimarremo comunque male quando consegneranno questo Scudetto a chi non lo merita? Pazienza… si può fare tanto per crescere ancora, per migliorarsi, per essere talmente forti da battere anche il sistema, ma non si può certo rimproverare i nostri calciatori, il nostro Allenatore e quello che è stato fatto in questa stagione. Avessimo avuto non tanto i vantaggi concessi ad altri, ma esclusivamente quello che ci spettava oggi saremmo già Campioni d’Italia.


A questo punto e al di là di come andrà, sarà stata una stagione che ricorderemo per un motivo o per un altro, ma non sarà mai la stagione nella quale un tifoso del Milan potrà dire “Non abbiamo vinto per colpa nostra”. Ogni tifoso rossonero deve capire che aver perso 13 Punti contro Spezia, Bologna, Torino, Udinese, Salernitana non è il motivo del perchè può accadere che non vinceremo il titolo, i motivi sono altri e prima di tutto vengono da un sistema che ci considera una Società che non ha bisogno di vincere. In Italia infatti vince chi “ha bisogno” non chi è il più forte.

Milan – Empoli: nel segno di Kalulu!

di Fosco Riccorutti
“Forza Milan” torna a raccontarti il match che ha permesso ai rossoneri di tornare in vetta solitaria al campionato di serie A. 

Un Milan sornione e convinto, stavolta si mette al livello della partita che deve disputare, evita quelle superficialità e quella sottovalutazione dell’avversario che spesso erano costate punti pesantissimi e dopo aver chiuso meritatamente in vantaggio il primo tempo (1-0) grazie al goal di Pierre Kalulu, vince questo importante confronto contro l’Empoli e vola “davvero” in testa al Campionato. Davvero perché adesso come si suol dire, il destino è nelle nostre mani. Il pareggio dell’Inter a Torino, peraltro macchiato da un clamoroso rigore non concesso ai granata, ci permette infatti di fare un balzo che va oltre il recupero della loro partita contro il Bologna e ci consegna al momento, le chiavi del Campionato.

Il Milan senza strafare in termini di produzione offensiva ma mantenedo con convinzione e supremazia territoriale il campo, vince grazie a un fantastico francesino, questo Kalulu che non smette mai di stupire e rappresenta una scoperta incredibile di questi ultimi anni di calciomercato. Il suo goal, di sinistro e da lontano, realizzato con freddezza e precisione è un goal d’oro, non solo per i tre punti che porta, ma anche e soprattutto perché evidenzia come Kalulu sia uno di quei difensori destinati a segnare il futuro rossonero come i grandi difensori del passato.

Dopo i primi 45′, la Squadra ha provato a trovare il goal del raddoppio ma non è riuscita a chiudere la partita e si è quindi dovuta accontentare di un successo di “corto muso”… ma era importante vincere e stavolta a quello si è pensato. È stato un successo figlio più che altro dell’attenzione e del “peso” specifico dato dai ragazzi e dal Mister a questo delicatissimo match.

Come detto una menzione d’onore va all’uomo del match, ma è un po’ tutta la Squadra ad aver dimostrato una certa maturità nell’approccio e nella capacità di mantenere alta la concentrazione per tutta la gara. I rischi per Maignan sono stati davvero pochi, mentre l’essenza di questa vittoria, ottenuta in modo pragmatico, non può non essere ricondotta ad un intento preciso… quello di arrivare al successo in qualunque modo, anche quello dettato dalle cose più basilari ma che in certe occasioni diventano decisive, al di là della qualità tecnica e tattica. Corsa, sacrificio da parte di tutti e voglia generale di lottare su ogni pallone sono stati gli ingredienti essenziali di questo successo.

Anche stavolta molto bene Bennacer, Florenzi e Giroud (che non era al meglio). Va invece sottolineata una prova non ottimale di Kessiè (sempre più lontano da questo Milan) e una prestazione appena sufficiente di Leao (gara sottotono la sua rispetto alle ultime uscite). Adesso si va a Cagliari e sarà un’altra battaglia, con i sardi che si stanno giocando la salvezza e si trovano in una posizione difficilissima in Classifica, ci vorrà un Milan perfetto, probabilmente ancora più tosto di quello visto Sabato sera.

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