Allergie respiratorie: i consigli degli esperti per affrontarle in modo naturale

A cura di Jacopo Scafaro 

Le allergie respiratorie sono malattie infiammatorie delle vie aeree (naso, bronchi) scatenate dalla inalazione di sostanze che giungono a contatto con le vie aeree stesse. Ciò si verifica solo nelle persone sensibilizzate nei confronti di alcune delle molecole (allergeni) contenute in tali sostanze. Essere “sensibilizzati” vuol dire che nell’organismo sono presenti particolari anticorpi (IgE) che andranno a legarsi specificamente agli allergeni inalati.

L’allergia è causata da alcune molecole, gli allergeni, contenute in differenti sostanze volatili che sono presenti nell’aria, invisibili a occhio nudo. Gli allergeni stimolano il sistema immunitario, che negli individui predisposti (indicati come “atopici”) produce immunoglobuline di classe E (IgE) in grado di legarsi specificatamente, come detto, alle molecole allergeniche. Una volta che sia avvenuta questa fase di sensibilizzazione, il successivo incontro tra le IgE e il rispettivo allergene innesca la liberazione di sostanze che provocano i sintomi clinici. La più citata di queste sostanze è l’istamina (ma non è l’unica). 

Le sostanze cariche di allergeni sono rappresentate per lo più dai pollini degli alberi (cipresso, betulla, nocciolo, olivo ecc), dai pollini delle erbe(graminacee, parietaria, ambrosia ecc), dagli acari della polvere domestica (dermatofagodi), dai funghi microscopici (alternaria, aspergillo), dalla forfora o dal pelo degli animali (cane, gatto, cavallo ecc.), da materiale di uso professionale.

Quando sono interessate le alte vie respiratorie i sintomi sono rappresentati da starnuti, secrezione nasale, e prurito a livello del naso (la malattia si chiama rinite allergica). Spesso si associa lacrimazione e prurito alle congiuntive (congiuntivite allergica).

Quando la reazione allergica si realizza a livello più profondo i disturbi principali sono rappresentati datosse e difficoltà respiratoria (“fiato corto” o dispnea).

Talvolta vi è il tipico respiro sibilante (“fischio”), causato da un aumento della resistenza al passaggio dell’aria respirata attraverso i bronchi il cui diametro interno risulta ridotto (“broncocostrizione”) per effetto della infiammazione allergica (asma bronchiale allergico).

I trattamenti naturali proposti dal Biomedic Clinic & Research

Per cercare di alleviare i sintomi è possibile effettuare un test biofisico completo, seguito da trattamenti di medicina integrata, i quali possono includere trattamenti biofisici, terapie di medicina naturale e/o tradizionale, in base a quanto emerso in fase di diagnosi.

Come accade presso il Biomedic Clinic & Research, Centro Medico Polispecialistico di Medicina Integrata situato a Villa Guardia, in provincia di Como, che da oltre 30 anni abbina l’utilizzo dei sistemi biofisici con la medicina convenzionale, per la diagnosi ed il trattamento delle allergie respiratorie, al fine non solo di gestirne i sintomi, ma di occuparsene in maniera approfondita.

Al fine di offrire una Medicina Personalizzata e di Precisione, presso la struttura collaborano medici e professionisti sia della medicina tradizionale sia complementare, con l’obiettivo di offrire servizi di Medicina Integrata. 

In ambito terapeutico vengono utilizzate sia le classiche terapie farmacologiche, sia rimedi di medicina naturale, quali integratori, prodotti omeopatici e fitoterapici, così come trattamenti biofisici e di biorisonanza (basati su 30 anni di ricerche e di esperienze applicative del ricercatore autonomo svizzero Fulvio Balmelli), senza preclusioni, ma basandosi unicamente su criteri di efficacia e maggiore assenza possibile di effetti collaterali.

È anche possibile seguire un trattamento domiciliare delle allergie respiratorie. Questo trattamento generalmente viene effettuato presso il Centro Medico con l’ausilio di un’apparecchiatura elettromedicale. Nel caso del trattamento domiciliare, i programmi biofisici di rimodulazione della risposta agli allergeni vengono caricati su una specifica matrice in gocce.

Per maggiori informazioni consultare il sito www.biomediccenter.com/it/articolo/allergie-ai-pollini-trattarle-e-possibile o inviare una mail a responsabileservizio@biomediccenter.com.

GATTOMONDO: Ceramiche e illustrazioni, inaugurazione 17 marzo 2023

A cura della redazione 

Dal 17 al 19 marzo 2023 l’Associazione I love cercamica presenta la prima edizione di Ars artis con l’iniziativa Gattomondo, un’esposizione corale di ceramisti ed illustratori che condividono la comune passione per il “gatto”, animale esoterico, elastico, elegante, simbolo del femminile, ma anche tenero e pigro, buffo e insieme magnetico e seducente, uno degli animali magici per eccellenza. 

Le ceramiste: Maria Flora Clementelli, Emanuela Fabozzi, Francesca Fenu, Maria Grazia Morsella, Luisa Raggi. 
Le illustratrici: Giulia Amato, Claudia Melotti, Raha Tavallali

Inaugurazione 17 marzo 2023 dalle ore 16.00 alle ore 20.00. Il 18 marzo alle ore 16.30 si svolgerà il Salotto Culturale “I gatti nell’arte” a cura di Maria Grazia Morsella, mentre il 19 marzo alle ore 16.30 la presentazione del libro “Artemicia” con il testo di Vincenzo Valentino, le illustrazioni di Loredana Palamà, edizioni Espera. 

Maria Flora Clementelli: “Io credo nelle emozioni.E quando devi attraversare quelle più dure, più profonde, capisci che devi andare sino in fondo, lasciarti cadere nel pozzo di Alice, con fede. Capisci che solo annullandoti puoi risorgere.Il cammino della mia arte va di pari passo con quello della mia consapevolezza. Andare al di là di ogni sapere, oltre la mente razionale, per ritrovarmi immersa nelle emozioni, l’istinto, i sensi sottili. Fare arte per me vuol dire dialogare con l’invisibile, far emergere la percezione e la simbiosi con il pianeta, in un dialogo profondo con l’Anima Mundi. Ritrovare l’equilibrio nella gioia che l’unione con la natura può donare.”

Emanuela Fabozzi nasce a Roma, dopo la maturità artistica si diploma in scultura all’Accademia delle Belle Arti di Roma con il maestro Pericle Fazzini. Dal 1984 insegna Arte e immagine alle medie, ha lavorato come scenografa e costumista per cinema, teatro e televisione. Si è occupata di allestimenti per eventi e fiere, ha disegnato moda. Negli anni, ha partecipato a mostre ed eventi. La ceramica è per lei un legame tra la scultura e la pittura. Affronta i suoi lavori con un attento riferimento allo studio accademico, che attraverso le esperienze conosciute e sperimentate come l’acquaforte e da non sottovalutare l’insegnamento la porta ad essere critica e giocosa. Il suo messaggio espressivo è fondato sull’ironia nella quale confluiscono i fantasmi dell’arte del ‘900.

Francesca Fenu, dopo il diploma al Liceo Artistico, frequenta a Parigi il corsi di modelage all’Ecole des Beaux-Arts. I temi principali sono le sculture di donne in stile anni ’20, gli animali e soprattutto i gatti. L’arte antica greca e romano e quella moderna, in particolare  gli scultori Arturo Martini e Marino Marini, sono fonte di grande ispirazione e sono i suoi punti di riferimento.

Maria Grazia Morsella è pittrice e ceramista autodidatta. La sua ricerca tende ad astrarre e sottrarre dalla materia per arrivare ad una “forma concettuale” del soggetto rappresentato. Il tentativo è quello di catturare l’essenza delle cose. Ultimamente la sua ricerca è ‘ispirata a temi sociali legati al femminile, alla percezione del corpo, alla condizione del ruolo della donna nella società. 

Luisa Raggi: “La storia, almeno a leggere il Genesi, sembra iniziare dall’argilla, dalla terra con cui l’Altissimo plasma il primo uomo e la prima donna. L’atto creativo, prima esercitato con la sola parola, diventa fisico. E’ la creatività, non solo un’azione anche un’emozione ed è sempre così intensa ogni volta che inizio un pezzo, un processo in cui – dalla progettazione fino all’uscita dal forno – senza soluzione di continuità si pensa con le mani che, restituiscono un pensiero, un sentimento in una forma solida, tridimensionale, lavorata a partire dalla terra informe.”

Giulia Amato: “Mi sono da sempre approcciata al disegno e al mondo artistico da quando ero piccola, e c’è lo “zampino” della mia famiglia che mi ha sempre spronato a seguire le mie inclinazioni, iniziando con i fumetti alle scuole medie fino ad arrivare al mondo del digitale nell’età adulta. In questo mio percorso ho avuto molti alti e bassi (non lo diciamo troppo forte ma in realtà faccio la grafica come professione) ma ho sempre continuato a portare avanti la mia vena artistica e l’ho trasformata anche grazie alla tecnologia che mi ha permesso di esprimermi meglio. Mi sono immersa nella pittura digitale, un mondo un po’ stravagante ma nell’arte direi che non c’è un limite.”

Claudia Melotti è illustratrice e artista. Curiosa e continuamente attratta dalla comunicazione tra culture e linguaggi espressivi, sempre alla ricerca di un linguaggio interattivo e al mantenimento dell’aspetto ludico, spazia tra suggestioni urbane e contaminazioni culturali. Nella sua attività di artista crea comunicazioni tra linguaggi e utilizza diversi materiali e tecniche miste. Padroneggia pienamente le tecniche pittoriche e di illustrazione compreso l’uso dei materiali, anche di riciclo, che diventano al tempo stesso messaggio e sperimentazione. L’impegno sociale, la vena ludica, la sperimentazione, l’interattività e l’instancabile ricerca sono elementi ricorrenti e caratterizzanti nel suo lavoro. Ha pubblicato libri per bambini e ragazzi con importanti case editrici e collaborato con affermate agenzie pubblicitarie. Artista costantemente proiettata verso la ricerca, nel senso più ampio del termine, non perde mai di vista l’umano vivere e il suo rapporto con la Natura e se ne fa narratrice usando spesso la metafora. Nel suo lavoro ha sempre perseguito il valore positivo della contaminazione, nella valorizzazione delle identità, del cambiamento e della sinergia. 

Raha Tavallali nata in Shiraz (Iran) e trasferita a Londra nel 1968. Studia a Londra e dopo il diploma in Art & Environmental Design cambia direzione e studia all’ Institute of Family Therapy e Women’s Therapy Center e diventa counsellor/ terapista. Lavora a Londra per più di quindici anni come Counsellor e Direttrice nel un centro di cura pazienti con problemi mentali, usando arte e talking cure .Ha continuato la sua creatività sperimentando performance art, istallazione, fotografia, video, argilla e tecniche miste. Attualmente vive tra Londra e Roma.

Uova al Cioccolato e Colomba le proposte solidali per Pasqua di CasAmica

A cura di Jacopo Scafaro 
Una Pasqua più dolce e solidale al fianco dei malati lontani da casa con CasAmica  

A Pasqua scegli le sorprese di CasAmica ODV: un dolce pensiero e un aiuto concreto a chi affronta la malattia lontano da casa.

Non è Pasqua senza colomba e uova di cioccolato: con quelle di CasAmica potrai sostenere le attività di accoglienza dell’associazione con un gesto solidale.

La Colomba Classica è il più tradizionale dei dolci pasquali: 750 grammi di bontà, con cubetti di arancia candita, granella di zucchero e mandorle intere, prodotto dell’alta qualità pasticcera del marchio Giovanni Cova & Co. Donazione minima 16 €.

E per grandi e piccini arrivano le uova di Pasqua di Paniere Serafiniin tre speciali versioni.

Le Uova Funny, nell’elegante confezione regalo di cartone, per i grandi che non vogliono rinunciare alle uova di cioccolato. 150 grammi di pregiato cioccolato artigianale al latte con sorpresa, per una donazione minima richiesta 10€.

Le Uova Handmade, adatte a tutte le età e confezionate a mano nella classica carta colorata: incarto rosso per l’uovo di cioccolato fondente e incarto bianco per l’uovo di cioccolato al latte. La donazione minima richiesta, per un uovo di 250 grammi con sorpresa, è di 12€.

Infine, per chi vuole un’idea originale e divertente, CasAmica propone gli Ovetti Koà: quattro ovetti in finissimo cioccolato al latte da 20 grammi ciascuno, impacchettate in una spiritosa scatola porta uova.Donazione minima 10€.

Tutte le proposte sono arricchite da un biglietto personalizzato che sarà testimonianza della scelta solidale di stare accanto ai malati costretti a curarsi lontani da casa.

Per informazioni e ordinazioni su tutte le proposte:https://donisolidali.casamica.it/pasqua/

CasAmica ODV

È il 1986 quando Lucia Vedani, accompagnando i figli a scuola, si imbatte ogni giorno nelle numerose persone che dormono sulle panchine di piazzale Gorini, nei pressi dell’Istituto Nazionale dei Tumori. Sono malati, insieme ai loro parenti, che la notte, per mancanza di mezzi e provenendo da altre città, non hanno un luogo dove stare. Persone angosciate e disorientate che, oltre a un tetto sotto il quale pernottare e ripararsi, hanno bisogno di sostegno morale e psicologico. Lucia decide così di rendere concreto un grande sogno e realizza una prima casa di accoglienza con 16 posti letto per offrire ospitalità sia ai malati che ai loro familiari.

Le case oggi sono diventate 6 e tutte sorgono vicino ad alcuni tra i maggiori centri sanitari di riferimento italiani.

www.casamica.it

CHE COS’È LA FELICITÀ?

A cura della redazione 
Una ricerca tutta italiana ha prodotto un test che la misura, da oggi accessibile a tutti. 

“Che cos’è la felicità?”. Questa è la domanda che i fondatori di Humandive si sono posti qualche anno fa, con l’intento di comprendere profondamente uno dei temi più importanti della vita di ognuno. Da allora la loro ricerca non è mai terminata, fino alla validazione di un test psicometrico pubblicato su un’importante rivista scientifica internazionale, Behavioral Sciences. La ricerca ha coinvolto 800 persone tra i 18 e i 90 anni su tutto il territorio nazionale.

<< La felicità viene troppo spesso confusa con la gioia, con il possesso di cose materiali, con i piaceri temporanei, ma è tutt’altro – afferma il co-fondatore Matteo Rizzato, ricercatore nel campo delle neuroscienze e della psicologia comportamentale – come si misura la temperatura o l’altezza, si può misurare anche la felicità: il nostro test per la prima volta evidenzia anche le aree che la compongono e quindi permette di capire come aumentarla: dalla visione di se stessi al rapporto con gli affetti principali, dalla flessibilità di fronte ai cambiamenti fino all’attitudine al miglioramento personale, vogliamo che tutti siano consapevoli di come fare per essere più felici. >>

Per ottenere questo obiettivo il progetto ha coinvolto un team di ricercatori, medici e neuroscienziati tutto italiano e con componenti già noti a livello internazionale. << Il nostro metodo approfondisce gli strumenti di analisi di misurazione del clima aziendale già presenti – sostiene Carlo Sam, co-fondatore di Humandivee già dirigente aziendale – scattando una fotografia molto chiara della felicità generale delle risorse umane, fornendo poi gli strumenti di intervento che puntano al suo innalzamento: persone felici lavorano meglio, e l’azienda diventa, oltre che una creatrice di reddito, anche un luogo attento al miglioramento psicofisico delle persone. Un’azienda che ha cura del benessere dei propri collaboratori attrae anche migliori professionalità. >>

Gli strumenti di misurazione e incremento della felicità possono essere utilizzati anche da Istituzioni ed Enti di qualsiasi livello, e i due fondatori sostengono che questo sia solo l’inizio. Attualmente chiunque può eseguire il test di misurazione della felicità, anche in lingua inglese, semplicemente registrandosi al sito humandive.com perché secondo i fondatori << il raggiungimento della felicità deve essere disponibile per tutti >>.

Link per eseguire il test: www.humandive.com

Link della pubblicazione: https://www.mdpi.com/2076-328X/12/8/295

Lo chef Michele Rizzo dell’Agorà di Rende nominato Ambasciatore del Gusto

A cura della redazione 

Una bellissima notizia evidenzia quella Calabriaoperosa e di qualità che si afferma sempre di più e che in questa occasione si riconosce nel valore di un suo talentuoso operatore della ristorazione: un’altra gemma va infatti ad impreziosire il percorso già lastricato di successi dello chef Michele Rizzo, unico cuoco calabrese ad essere annoverato quest’anno nel empireo dell’associazione Ambasciatori del Gusto.

L’annuncio è stato dato nel corso dell’Assemblea annuale dell’Associazione, svoltasi in Trentino in occasione dell’evento annuale Futura.

Dei 32 nuovi ingressi del 2023, il dominus del ristorante Agorà di Rende si affianca così agli illustri colleghi calabresi che lo hanno proceduto in questa importante esperienza di ambasciatore dell’enogastronomia italiana.

Tra gli obiettivi degli Ambasciatori del Gusto vi è, infatti, quello di consolidare e valorizzare la cultura agroalimentare ed enogastronomica del nostro Paese, da perseguire in uno spirito di collegialità e mutua condivisione di valori che si richiamano alla qualità, alle tradizioni e alla conoscenza, promuovendo sul territorio nazionale ed estero i prodotti italiani e il Made in Italy.“Ringrazio il presidente nazionale Alessandro Gilmozzi e il consigliere Gianvito Matarrese, insieme a tutti i componenti del direttivo, che hanno inteso accogliermi in questa splendida realtà associativa – ha dichiarato a caldo lo chef Michele Rizzo -. Sono davvero onorato di ricevere questa carica, che dedico alla mia famiglia e a quanti collaborano con me, perché è grazie al contributo di un team valido come quello dell’Agorà che oggi posso fregiarmi di questa prestigiosa nomina. Un conferimento che rappresenta un riconoscimento della mia opera, ma soprattutto un piacevole obbligo a proseguire con maggiore entusiasmo e impegno la mia attività quotidiana, di cuoco e di imprenditore di un ristorante che promuove la buona cucina e che sostiene la crescita umana e professionale di giovani e validi operatori. La consapevolezza di appartenere ad un’associazione così nobile, che valorizza il mondo della ristorazione e della gastronomia italiana, e il far parte di un gruppo di illustri professionisti della cucina italiana, tra cui alcuni carissimi amici e colleghi calabresi, stimati professionisti e testimoni brillanti di una ristorazione di altissima qualità, mi responsabilizza e motiva a rappresentare con ancora più forza la mia amata Calabria, regione ricca di materia prima di altissima qualità e pregna di una tradizione culinaria ancora tutta da riscoprire e valorizzare”.

“PARMA CITTÀDELLA MUSICA”: il 5 luglio LAZZA e il 14 luglio CHECCO ZALONE.

A cura di Jacopo Scafaro 
Nuovi e imperdibili appuntamenti alParco Ducale di Parma conPARMA CITTÀDELLA MUSICA

Si arricchisce il cartellone degli eventi diPARMA CITTÀDELLA MUSICA, il festival che porta al Parco Ducale di Parma i più grandi artisti della scena italiana e internazionale.

LAZZA, cantante e pianista milanese che ha conquistato pubblico e critica al Festival di Sanremo 2023 con il brano in gara “Cenere”,approda il 5 luglio al Parco Ducale di Parma per una tappa del suo “LAZZA OUVERTOUR SUMMER 2023”.

I biglietti sono disponibili in prevendita dalle ore 13.00 di lunedì 13 marzo sui circuiti TicketOne, TicketMaster e VivaTicket.

Spazio anche alla comicità con CHECCO ZALONEche il 14 luglio presenta al pubblico del festival il suo spettacolo “Amore + Iva, in cui musica, racconti, imitazioni e parodie saranno accompagnati dall’inconfondibile ironia di uno degli artisti più caleidoscopici e amati dal pubblico italiano.

I biglietti sono disponibili in prevendita sui circuiti TicketOne, TicketMaster e VivaTicket.

Il festival si apre ufficialmente con il live deiDEEP PURPLEche il 27 giugno saranno al Parco Ducale di Parma per la prima data italiana del loro tour nel 2023.

L’1 luglio, invece, è atteso sul palco BIAGIO ANTONACCI con il suo tour “BIAGIO ANTONACCI ESTATE 2023”. Il live sarà l’occasione per tutti i fan di cantare all’unisono con il loro amato artista i brani che hanno segnato la sua carriera.

Il 10 luglio arriva l’artista italiano più ascoltato dell’ultimo decennio su Spotify SFERA EBBASTA, che farà scatenare il pubblico sulle note delle sue hit più iconiche e dei brani delle sue origini.

I biglietti per i live dei Deep Purple, di Biagio Antonacci e di Sfera Ebbasta sono disponibili in prevendita sui circuiti TicketOne, TicketMaster e VivaTicket.

Il Festival PARMA CITTÀDELLA MUSICA è organizzato da Puzzle Concerti ed Intersuoni, con il patrocinio e la coorganizzazione del Comune di Parma.

www.parmacittadellamusica.it

FONZONE PRESENTA MATTODA’, IL NUOVO AGLIANICO DEI CAMPI TAURASINI

A cura della redazione 
FONZONE PRESENTA MATTODA’ IL NUOVO AGLIANICO DEI CAMPI TAURASINI CHE RACCONTA L’IRPINIA SECONDO L’ENOLOGO LUCA D’ATTOMA

Un Aglianico in purezza che nasce nella sottozona Campi Taurasini, in Irpinia. Il primo realizzato con questo vitigno dall’enologo toscano Luca D’Attoma che, con l’azienda vitivinicolaFonzone Caccese di Paternopoli (AV), ha avviato un percorso incentrato sulla viticoltura sostenibile per creare vini sartoriali che raccontano questo territorio straordinario della Campania. Una sfida che l’enologo ha raccolto e che la famiglia Fonzone ha sostenuto con entusiasmo, al punto da battezzare il nuovo vino Mattoda’, un nome che rende omaggio a D’Attoma rievocandone il cognome, e che, al tempo stesso, sottolinea la volontà di creare un rosso fuori dagli schemi, innovativo, capace di interpretare in maniera originale un vitigno unico nel suo genere.

Rosso rubino brillante, Mattoda’ Irpinia DOC Campi Taurasini 2019 rivela al naso note di mirtillo selvatico accompagnato dal profumo della sua foglia, mentolato. Al palato, l’ingresso è dolce e piacevole con sentori di pepe verde, note di eucalipto, bacca di vaniglia intera, molto balsamico.

Un vino fresco, avvolgente, con una spiccata personalità che rispecchia fortemente quella dell’enologo e dei Fonzone, una grande famiglia che ha scelto di produrre vino per passione, con cura e precisione, assecondando i ritmi della natura e preservando la biodiversità di un territorio straordinario come l’Irpinia.

Mattoda’ è un vino che si accompagna bene con carni rosse, piatti speziati, tartufo e formaggi stagionati.

Il vigneto di Aglianico della Tenuta Fonzone, a Paternopoli, si estende lungo i due versanti di una collina ben ventilata, posta ad un’altitudine che varia dai 360 ai 430 m s.l.m. e circoscritta dai torrenti Fredane ed Ifalco. Le ottime esposizioni, i terreni argillosi e le bassissime rese consentono di ottenere uve di grande qualità che vengono raccolte in piena maturazione e vinificate nel rispetto rigoroso delle caratteristiche varietali.

Laura Pausini: Un buon inizio!

A cura di Jacopo Scafaro 
UN BUON INIZIO, IL NUOVO SINGOLO DI LAURA PAUSINI. DISPONIBILE DA OGGI, VENERDÌ 10 MARZO. 

Un buon inizio è una dichiarazione di intenti potente e chiara.

Dopo i tre concerti in 24 ore per celebrare i 30 anni di carriera, Laura Pausini è pronta ad aprire una nuova pagina della vita lavorativa.

È finalmente disponibile in tutto il mondo Un buon inizio/Un buen inicio in uscita per Atlantic Warner e inserito nelle principali playlist globali, il nuovo singolo di Laura Pausini, già anticipato ai fan che hanno preso parte alle tre special performance di New York, Madrid e Milano di #LAURA30, la straordinaria maratona live per celebrare i trent’anni di carriera della cantante italiana più ascoltata del mondo.

“Il nuovo singolo si intitola “Un buon inizio”, ed è una fotografia di tutto ciò che mi ha portata fino a questo momento. Volevo regalarne un’anticipazione a chi è venuto a festeggiare con me a New York, Madrid e Milano, perché volevo che fosse il nostro buon inizio, non solo il mio. È vero che ho festeggiato 30 anni di carriera, ma è anche vero che dopo il 27 febbraio per me è iniziato un nuovo percorso. Come molti di noi in questi anni di stop, ho avuto molto tempo da dedicare ai miei pensieri, a farmi domande sul mio passato e sul possibile futuro. Nonostante io abbia vissuto esperienze incredibili come L’Oscar, il Golden globe, l’Eurovision e il film Piacere di conoscerti, devo ammettere che mi sono sentita più volte persa, forse suggestionata da persone che attorno a me nel mio lavoro mi hanno fatto capire che non credevano più in me. Ci ho messo più di due anni a trovare il coraggio di non ascoltare più quelle parole che come bombe lasciavano cicatrici. Le stesse cicatrici che oggi mi servono per volare meglio, per andare a vedere cosa c’è dopo, anche se nella mia vita ho vissuto tantissimo, non voglio sedermi sul passato, voglio dimostrare a me stessa e a chi mi giudica che la vita mi ha insegnato a combattere per le cose in cui credo. E io, credo che questo sia davvero un Buon Inizio”.

Un Buon Inizio, in uscita per Atlantic Warner, è prodotto da Simon Says e Paolo Carta, scritto da Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, Giorgio Pesenti, Marco Paganelli e dalla stessa Laura e guarda al mondo Pausini con il 2023 ben impresso nel suono, raccontando letteralmente una ripartenza, mettendoci l’anima senza perdersi d’animo.

“È stato bellissimo poter lavorare con un’artista che ha scritto la storia della musica italiana e internazionale. Poche volte sono stato in studio con una persona che sa conciliare professionismo e divertimento come Laura, si vede che a guidarla è da sempre una grande passione per ciò che fa.  “Un Buon Inizio” è una canzone che parla di come ci si può migliorare, ma anche di come ci si deve accettare in un mondo in costante cambiamento” ha dichiarato Riccardo Zanotti.

Sono già note le date dell’Anteprima World Tour, il 30 giugno, 1 e 2 luglio in Piazza San Marco a Venezia e il 21 e 22 luglio Plaza De España a Siviglia, che segnano il ritorno live di Laura Pausini a distanza di cinque anni dal suo ultimo tour.

I biglietti sono disponibili al seguente link: https://www.friendsandpartners.it/in-tour/laura-anteprima-world-tour

Laura Pausini: Un buon inizio!

A cura di Jacopo Scafaro 
UN BUON INIZIO, IL NUOVO SINGOLO DI LAURA PAUSINI. DISPONIBILE DA OGGI, VENERDÌ 10 MARZO. 

Un buon inizio è una dichiarazione di intenti potente e chiara.

Dopo i tre concerti in 24 ore per celebrare i 30 anni di carriera, Laura Pausini è pronta ad aprire una nuova pagina della vita lavorativa.

È finalmente disponibile in tutto il mondo Un buon inizio/Un buen inicio in uscita per Atlantic Warner e inserito nelle principali playlist globali, il nuovo singolo di Laura Pausini, già anticipato ai fan che hanno preso parte alle tre special performance di New York, Madrid e Milano di #LAURA30, la straordinaria maratona live per celebrare i trent’anni di carriera della cantante italiana più ascoltata del mondo.

“Il nuovo singolo si intitola “Un buon inizio”, ed è una fotografia di tutto ciò che mi ha portata fino a questo momento. Volevo regalarne un’anticipazione a chi è venuto a festeggiare con me a New York, Madrid e Milano, perché volevo che fosse il nostro buon inizio, non solo il mio. È vero che ho festeggiato 30 anni di carriera, ma è anche vero che dopo il 27 febbraio per me è iniziato un nuovo percorso. Come molti di noi in questi anni di stop, ho avuto molto tempo da dedicare ai miei pensieri, a farmi domande sul mio passato e sul possibile futuro. Nonostante io abbia vissuto esperienze incredibili come L’Oscar, il Golden globe, l’Eurovision e il film Piacere di conoscerti, devo ammettere che mi sono sentita più volte persa, forse suggestionata da persone che attorno a me nel mio lavoro mi hanno fatto capire che non credevano più in me. Ci ho messo più di due anni a trovare il coraggio di non ascoltare più quelle parole che come bombe lasciavano cicatrici. Le stesse cicatrici che oggi mi servono per volare meglio, per andare a vedere cosa c’è dopo, anche se nella mia vita ho vissuto tantissimo, non voglio sedermi sul passato, voglio dimostrare a me stessa e a chi mi giudica che la vita mi ha insegnato a combattere per le cose in cui credo. E io, credo che questo sia davvero un Buon Inizio”.

Un Buon Inizio, in uscita per Atlantic Warner, è prodotto da Simon Says e Paolo Carta, scritto da Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, Giorgio Pesenti, Marco Paganelli e dalla stessa Laura e guarda al mondo Pausini con il 2023 ben impresso nel suono, raccontando letteralmente una ripartenza, mettendoci l’anima senza perdersi d’animo.

“È stato bellissimo poter lavorare con un’artista che ha scritto la storia della musica italiana e internazionale. Poche volte sono stato in studio con una persona che sa conciliare professionismo e divertimento come Laura, si vede che a guidarla è da sempre una grande passione per ciò che fa.  “Un Buon Inizio” è una canzone che parla di come ci si può migliorare, ma anche di come ci si deve accettare in un mondo in costante cambiamento” ha dichiarato Riccardo Zanotti.

Sono già note le date dell’Anteprima World Tour, il 30 giugno, 1 e 2 luglio in Piazza San Marco a Venezia e il 21 e 22 luglio Plaza De España a Siviglia, che segnano il ritorno live di Laura Pausini a distanza di cinque anni dal suo ultimo tour.

I biglietti sono disponibili al seguente link: https://www.friendsandpartners.it/in-tour/laura-anteprima-world-tour

Milano: dal 22 aprile la prima grande mostra in Europa di LEANDRO ERLICH

A cura di Jacopo Scafaro 
Dal 22 aprile le opere di Leandro Erlich, l’artista contemporaneo che ha coinvolto numeri record di visitatori
in ogni parte del mondo, arrivano finalmente a Palazzo Reale di Milano, per la sua prima mostra europea. Un artista che non ha uguali e una mostra in cui nulla è come sembra.

Dal 22 aprilePalazzo Reale Milano accoglie per la prima volta in Europa un’ampia monografica di una delle maggiori figure di spicco della scena artistica internazionale: Leandro Erlich.

La mostra, promossa dal Comune di Milano-Cultura, è prodotta e organizzata da Palazzo Reale Arthemisia, in collaborazione con lo Studio Erlich, con la curatela di Francesco Stocchi.

Artista argentino, nato a Buenos Aires nel 1973, Erlich crea grandi installazioni con cui il pubblico si relaziona e interagisce, diventando esso stesso l’opera d’arte.
Le sue opere sono uniche e rappresentano un’assoluta novità nel mondo dell’arte e uniscono creatività, visione, emozione e divertimento.

Palazzi in cui ci si arrampica virtualmente, case sradicate e sospese in aria, ascensori che non portano da nessuna parte, scale mobili aggrovigliate come fossero fili di un gomitolo, sculture spiazzanti e surreali, video che sovvertono la normalità.
Sono tutti elementi che ci raccontano qualcosa di ordinario in un contesto stra-ordinario, dove tutto è diverso da quello che sembra, dove si perde il senso della realtà e la percezione dello spazio.

I lavori di Erlich sono frutto di una ricerca artistica profonda e concettuale, che sfocia nel paradosso e che ha già conquistato milioni di visitatori nel mondo: 600.000 a Tokyo e 300.000 a Buenos Aires, ovunque il pubblico è accorso alle sue mostre, caratterizzate da installazioni site specific molto complesse da realizzare e quindi molto rare.

Dal 22 aprile 2023 a Palazzo Reale, viene data al pubblico la possibilità di conoscere il lavoro di Erlich attraverso le sue opere più note ed iconiche, per la prima volta riunite in una sola sede con l’intento di sistematizzare la produzione dell’artista.
Erlich ci porta in un altrove magico, dove il possibile diventa impossibile, ma che stupisce ed emoziona grazie ad un grande senso estetico e una poesia fortemente intrinseca. 
Il risultato è esplosivo, divertente, appassionante, indimenticabile.

Il suo lavoro esplora le basi percettive della realtà e la nostra capacità di interrogare queste stesse basi attraverso un quadro visivo. L’architettura del quotidiano è un tema ricorrente nell’arte di Erlich, che mira a creare un dialogo tra ciò che crediamo e ciò che vediamo, così come cerca di colmare la distanza tra lo spazio del museo e l’esperienza quotidiana.

L’artista si descrive così: Mi piace presentarmi come un artista concettuale che lavora nel regno del reale e della percezione. Il mio soggetto è la realtà, i simboli e il potenziale di significato. Mi impegno a creare un corpo di opere – soprattutto nella sfera pubblica – che si apra all’immaginazione, sovverta la normalità, ripensi la rappresentazione e proponga azioni che costruiscano e decostruiscano situazioni per sconvolgere la realtà. Parlando in generale.

Ogni opera di Leandro Erlich è da leggersi come una finestra sul mondo sensibile allo sguardo, che invece di trarre in inganno svela il paesaggio che ognuno custodisce nel proprio sé.
Un’opera di Erlich suscita, come prima reazione, un senso di familiarità rispetto al quotidiano, per poi insinuare un certo dubbio. Osservando con attenzione l’opera, lo sguardo dello spettatore inizia a dubitare di ciò che percepisce trovandosi di fronte a un fenomeno inspiegabile. 
Suscitare nel pubblico domande, dubbi, emozioni che interagiscono con i suoi lavori è il pensiero primario di Erlich, ed è proprio la partecipazione dello spettatore che rende completa l’opera.

Difficile spiegare Erlich a parole, bisogna provare l’esperienza per capire.

La mostra vede come sponsorGenerali Valore Culturamobility partnerFrecciarossa Treno Ufficiale e media partnerUrban Vision.
Il catalogo è edito da Toluca Studio.

BIOGRAFIA
Artista contemporaneo argentino di fama mondiale,Leandro Erlich realizza opere che utilizzano illusioni ottiche ed effetti sonori per scuotere le nostre nozioni di senso comune. Sebbene ciò che il pubblico vede possa sembrare a prima vista familiare, dalle grandi installazioni ai video, a un esame più attento si rivela una sorprendente e inquietante deviazione dal solito, sotto forma, ad esempio, di una barca che galleggia in assenza di acqua o di persone attaccate al muro in varie pose.
Nato in Argentina nel 1973. Vive e lavora tra Parigi, Buenos Aires e Montevideo.
Le sue mostre hanno in tempi recenti battuto ogni record di ingresso, indipendentemente dalla geografia o il tipo di istituzione: dal MORI Art Museum (Tokyo, 2017) che ha attirato più di 600.000 visitatori, all’HOW Art Museum (Shanghai, 2018), fino a Liminal, la grande mostra antologica al MALBA (Buenos Aires) vista da più di 300.000 persone; in occasione di The Confines of The Great Void al CAFAM (Central Academy of Fine Arts, Pechino), il principale museo cinese, Erlich è diventato il primo artista non cinese a occupare l’intero spazio espositivo fino alla retrospettiva attualmente in tournée in Brasile (CCBB Belo Horizonte, Rio de Janeiro, San Paolo). Nel dicembre 2022, una nuova versione di Liminal, prima mostra antologica negli Stati Uniti, è stata inaugurata al PAMM di Miami, dove sarà esposta fino al settembre 2023.
Erlich ha iniziato la sua carriera professionale a 18 anni con una mostra personale presso il Centro Cultural Recoleta di Buenos Aires e, dopo aver ricevuto diverse borse di studio (El Fondo Nacional de las Artes, Fundación Antorchas), ha proseguito gli studi al Core Program, una residenza per artisti a Houston (Glassell School of Art, 1998) dove ha sviluppato le celebri opere Swimming Pool e Living Room. Nel 2000 ha partecipato alla Biennale di Whitney con Rain e nel 2001 ha rappresentato l’Argentina alla 49° Biennale di Venezia con Swimming Pool, un’opera emblematica che fa parte della collezione permanente del 21st Century Museum of Art di Kanazawa (Giappone) e del Voorlinden Museum (Paesi Bassi).
Erlich è stato insignito di numerosi premi critici di livello internazionale, tra cui Il Roy Neuberger Exhibition Award (NY, 2017), la Nomination per il Prix Marcel Duchamp (Parigi, 2006), il Premio UNESCO (Istanbul, 2001), il Premio Leonardo (Museo Nacional de Bellas Artes, Buenos Aires, 2000), il Fondo Nacional de las Artes (Buenos Aires, 1992).
Le sue opere sono presenti in molte collezioni private e pubbliche, tra cui The Museum of Modern Art, Buenos Aires; The Museum of Fine Arts, Houston; Tate Modern, Londra; Musée National d’Art Moderne, Centre Georges Pompidou, Parigi; 21st Century Museum of Art Kanazawa, Giappone; MACRO, Roma; The Jerusalem Museum; FNAC, Francia; Ville de Paris et SCNF, Francia; Voorlinden Museum, Paesi Bassi; MUSAC, Spagna.