Buona Pasqua: Auguri dalla redazione!

A cura della redazione 

Tanti auguri di Buona Pasqua ai nostri lettori e alle nostre lettrici.

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Puntuale come ogni anno, l’arrivo della primavera porta con sé le celebrazioni della Pasqua. Uova di cioccolato, fiori e pulcini invadono le case degli italiani, mentre i giorni del calendario vengono scanditi da funzioni religiose e processioni. Se le origini di alcune di queste tradizioni secolari rimangono un mistero irrisolto, molte altre affondano le loro radici nella cultura cristiana e pagana.

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  • Domenica di Pasquai festeggiamenti raggiungono finalmente il loro culmine. Passeggiate all’aria aperta, pranzi succulenti e attività con amici e parenti scandiscono la domenica delle famiglie italiane. Di mattina ci si reca in chiesa per la messa che celebra la Resurrezione di Cristo. 
  • Lunedì dell’Angelo (più noto come lunedì di Pasqua o Pasquetta)è il giorno in cui ricordiamo l’incontro tra le pie donne, dirette al sepolcro di Gesù, e l’angelo che annuncia loro che Cristo è risorto.

Siamo soliti definire la Pasqua una “festa mobile”. A differenza del Natale, ogni anno corriamo a controllare sul calendario “quando cadranno” le celebrazioni (e quindi le vacanze). Senza perdersi in calcoli troppo complessi, basta sapere che la Pasqua coincide con la domenica successiva alla prima luna piena che si verifica dopo l’equinozio di primavera. Per questo motivo, la festa deve avere luogo in un periodo compreso tra il 22 marzo e il 25 aprile.

Usan­ze e tra­di­zio­ni pa­squa­li – Come si fe­steggia la Pa­squa in Ita­lia?

Quando sentiamo la parola Pasqua, i nostri pensieri corrono immediatamente a uova di cioccolato, colombe, cestini con coniglietti e pulcini e fiori dalle tonalità pastello. Qui trovi un breve elenco delle tradizioni più diffuse:

Tra­di­zio­ni pa­squa­li in Ita­lia le­ga­te al cri­stia­ne­si­mo

La Pasqua è una festa cattolica, accompagnata da messe, processioni e rituali religiosi ancora molto sentiti lungo tutto lo Stivale. Durante la domenica che precede la Pasqua, ad esempio, viene commemorata l’entrata di Cristo a Gerusalemme. Processioni e cortei di fedeli che sventolano rami di ulivo o palme riempiono le strade di quasi tutte le città italiane. 

Il Venerdì Santo vede invece l’organizzazione di rievocazioni in costume della Passione di Cristo. Figuranti e fedeli riportano in scena il martirio di Gesù, scandendo la salita al Golgota con passi delle Sacre Scritture e musica. 

Tra­di­zio­ni pa­squa­li ita­lia­ne: le uova di ciocco­la­to

Le uova sono da sempre simbolo di vita e rinascita. L’usanza di regalare uova di cioccolato, però, è relativamente recente e si deve ad un’azienda dolciaria inglese, la Cadbury. È comunque solo ad inizio secolo che, con la produzione di uova di cioccolato al latte, la tradizione inizia a diffondersi oltre Manica, conquistando anche il Bel Paese. L’idea di aggiungere una sorpresa all’interno delle uova porta invece la firma del famoso orafo Fabergé che, rifacendosi alla tradizione russa delle matriosche, realizzò per la zarina Maria di Russia un gioiello a forma di uovo che conteneva una seconda sorpresa.

Tra­di­zio­ni pa­squa­li in Ita­lia: la co­lom­ba pa­squa­le

Non esiste famiglia italiana che non finisca il pranzo di Pasqua con una bella fetta di colomba. Ma quali sono le origini di questo dolce? Impossibile dirlo, visto che le leggende legate alla nascita di questa prelibatezza tutta italiana sono praticamente infinite. Tra le tante, quella della regina longobarda Teodolinda. Si narra infatti che intorno al 610 la regina abbia accolto l’arrivo a corte di San Colombano con un banchetto degno di un re. Trattandosi però di periodo di Quaresima e digiuno, il santo si trovò obbligato a declinare il dono e, per non offendere i sovrani, trasformò i piatti che imbandivano la tavola in bianche colombe di pane.

Per i meno romantici, l’invenzione della colomba è da attribuire ad un pubblicitario mantovano, Dino Villani, che negli anni 30 pensò ad un dolce che potesse sostituire la produzione del panettone durante i mesi primaverili.

Tra­di­zio­ni pa­squa­li ita­lia­ne: l’agnello

L’usanza di mangiare agnello deriva dalla tradizione ebraica del Pessach. In realtà, il rituale dell’agnello sacrificale, con il quale propiziarsi il volere degli Dei, esisteva già in molte culture pregiudaiche. La lana bianca è da sempre un simbolo di purezza, ma l’agnello viene associato all’idea di vita perché offre carne per mangiare, lana per i vestiti e latte per dissetarsi

Tra­di­zio­ni di Pa­squa in Ita­lia: i pic­nic di Pa­squetta

Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi”. Questo modo di dire trova conferma soprattutto dopo i pranzi di rito della domenica. Il lunedì si dedica a gite fuori porta, visite ai musei, passeggiate o scampagnate in bicicletta. Inutile negare che si tratta anche di una pratica soluzione per finire gli avanzi del giorno prima e svuotare il frigorifero. La torta Pasqualina è deliziosa anche fredda e non può quindi mancare nel tuo cestino per il picnic.

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