di Jacopo Scafaro
Il nostro capo redattore Jacopo Scafaro ha intervistato Luca Costantino in arte "Luce", concorrente dell'ultima edizione di XFactor2021 ed una della voci più promettenti del panorama musicale italiano.
La Musica è la melodia che ci accompagna con le sue note dentro ogni singolo passo della nostra vita.
Come un pianoforte, i tasti neri stanno a indicare i momenti bui e difficili mentre quelli bianchi, i momenti più luminosi e felici.
L’equilibrio fra la loro composizione crea la sinfonia del nostro cammino; il suono che la musica produce è la mano che ci sostiene e accompagna l’eco dei nostri ricordi e momenti vissuti.
L’unione fra la musica e le parole dei testi di ogni canzone crea la descrizione e l’intensità di tutte le sfide, i sentimenti e le emozioni provate.
Grande talento, forza di comunicare ed esprimersi e presenza scenica sul palco.

Questo è “Luce” (all’anagrafe Luca Costantino), una delle voce più belle ascoltate quest’anno ad Xfactor 2021, eliminato da Mika senza una vera motivazione, scelta poi rilevatasi sbagliata a mio avviso, perché Luca su quel palco, per la sue canzoni, per i suoi testi ed i messaggi che porta, doveva assolutamente esserci.
La sua canzone Film porno in pochi giorni dall’uscita aveva già raggiunto più di 1 milione di visualizzazioni su YouTube, sul web è molto seguito e le sue esibizione continuano ad ottenere successo.
Ho avuto l’opportunità di scambiare quattro chiacchiere con lui, anche in concomitanza dell’uscita del suon nuovo singolo “Baita”.
Luca, raccontaci del tuo ultimo singolo...
“Baita è una canzone strana. E’ tipo come un negroni, che fa schifo ma è buono, che ti fa sballare e divertire, ma anche vomitare. Ora mi spiego…è un pezzo dal beat ultra pop, urban, orecchiabile e festaiolo. Ma poi, se si ascolta bene il testo, parla di una malinconia e un mal di vivere che più che personale credo sia generazionale. Penso che la mia generazione sia quella bloccata, quella che si ritrova a vivere in un mondo mediatico, quella coi genitori divorziati, quella che deve studiare fino a 30 anni e che la massima aspirazione di vita è riuscire ad ottenere un finanziamento per vivere sereno nella sua casa in affitto. Quella del “devi essere il migliore”, “devi fare di più”, “devi essere
all’altezza delle aspettative”. Ma sti cazzi…siamo stanchi delle regole imposte da canoni vecchi e retrogradi.”

“Luce”, da cosa nasce la scelta di questo nome?
“La luce che intendo io è quella che hanno i bambini, quando sono liberi di essere chi vogliono e di sognare. Poi succede che si cresce e arrivano un sacco di problemi…il confronto con gli altri, col proprio corpo, con le regole degli adulti. I sogni si ridimensionano, e quella lucina lì che abbiamo dentro piano piano si spegne.
Luce è come se fosse un promemoria, per ricordarmi esserlo anche quando sono giù”.
Che ragazzo e persona è Luca?
“Ti racconto un episodio che forse rende bene chi sono. Ricordo un’estate che avevo bisogno di lavorare ma era Luglio e non trovavo niente in giro. Allora che ho fatto? Ho aperto un centro estivo abusivo nel giardino di casa mia. E’ stato bellissimo.
Luca vive nel suo mondo fra le nuvole, non sa cambiare una lampadina o pagare le bollette. E’ un idealista che odia la sua pigrizia, quindi si inventa sempre di tutto pur di far qualcosa”.
Da xfactor 2021 di strada ne è stata fatta, a che punto è il tuo percorso musicale?
“Dopo xFactor, nonostante Mika mi abbia sbattuto a casa, ho ricevuto un sacco di complimenti da parte di Stampa, critica del settore e dal pubblico! Piacere per un’artista è importante perché chi canta ha la responsabilità di dar voce ai sentimenti
di tutti. Ad oggi ho un team che mi segue e che crede in me anche quando io non ci credo più. Abbiamo pubblicato altri due inediti veramente forti e altri ancora sono in progettazione, ma aspettano l’occasione giusta che meritano per essere condivisi a più gente possibile”.
Che musica fai e da dove prendi ispirazione per le tue canzoni?
“Prendo ispirazione dalle mie emozioni e dagli “interruttori” che mi accendono la Luce. Non so se rendo la metafora…diciamo che scrivo quando qualcosa mi accende, tipo un appuntamento (per lamaggior parte delle volte andato male), ma anche un film, una serie tv, un’idea stramba”.
Progetti per il futuro?
“Potrò tirare un sospiro di sollievo quando canterò a Sanremo, lì forse potrò essere contento dei traguardi raggiunti. Per il resto, lavoro, lavoro e lavoro, fare musica e cercare di farla arrivare a più persone possibili”.
Ultima domanda, un tuo giudizio sulla musica attuale…
“Mi piace tanto la tendenza di questi anni di mischiare il nuovo col tradizionale…Orietta Berti che canta su una produzione di Hell Raton, mi piace Sangiovanni che duetta con Fiorella Mannoia, o Mina e Mondomarcio, La Bertè e Takagi e Ketra.
Fatemi fare un duetto con Giorgia e tipo posso morire anche ora. No, duetto con Giorgia, Sanremo, e poi dopo potrei anche morire”.
Per chi ama la musica, sa viverla e sentirla non potrà che apprezzare “Luce”; con lui la musica potrà essere la colonna sonora del cambiamento per molte persone in quanto è in grado di sprigionare energia positiva ed unire anche, perché la musica, è una di quelle guide che ci accompagnano sulla strada in ogni momento e si rinnova, nascendo e morendo e rinascendo ancora proprio come la vita, in eterno.
La musica nasce vive in noi.
Con noi.

Instagra: _inarteluce
“Luce” è seguito da: menagment 8nero Music, distribuzione The Orchard, produzioni Paolo Paone, mangaer Luca Lombardini