di Roberta Pelizer
Il diretto editoriale torna a raccontarci le novità della moda per quest’anno.
Una novità di questo fine anno sono state le passerelle virtuali della London Fashion Week Autunno Inverno 2021 2022.
È prevalso il tema della sostenibilità: Vivienne Westwood ha firmato una collezione creata al 90% con materiali di recupero e deadstock, ma ci sono nomi emergenti come Ray Chuy che hanno svelato come si può essere eco-conscious e, allo stesso tempo, sexy, edgy, a-gender.
Parlando di silhouette, invece , si confermano dominanti le geometrie fine anni Novanta/primi anni Duemila (vedi 16ARLINGTON) con le linee asciutte di Victoria Secret, i volumi over, neo romantici di Molly Goddard e IA London, ricorrenti, stagione dopo stagione, in nuove interpretazioni.
Infine, come quasi una tradizione, ad ogni #LFW, c’è chi esplora la cultura brit riscoprendo forme, tradizioni, architetture, atmosfere: per l’inverno 2022, sono le case giorgiane per Yuhan Wang, ancora i pattern floreali e la campagna inglese per Temperley London e la dicotomia Town & Country per Vinti Andrews.
E chi, invece, decide di lasciare un segno nel presente, come la coppia di designer palmer//harding, che promette di donare £1 per ogni capo prodotto a cause sociali (la prima associazione a beneficiarne sarà Chayn.co per i sopravvissuti di violenze di genere e abusi domestici).


