Zancobel: parlare la lingua del futuro

di Cristina Vannuzzi
Presentata la capsule collection sportswear della giovane designer Isabella Zanconato, un progetto che si basa su criteri di responsabilità sociale e ambientale.

Parlare la lingua del futuro significa tener conto della svolta epocale cui ci ha costretto la pandemia.
Isabella Zanconato, una giovane designer che vive a Milano lo fa presentando la sua capsule collection sportswear guardando alla salvaguardia del mare.
I suoi capi non sono solo prodotti, ma storie da raccontare e da cui prendere ispirazione.
Il brand Zancobel prende il nome dalla stilista e ha un proprio percorso di valori e progetti per salvaguardare il territorio e l’artigianalità del Made in Italy.
Ispirato al padel, uno sport popolare e sempre più in crescita negli ultimi anni, e altri sport di racchetta come tennis e ping-pong, Isabella ha innescato un processo di“democratizzazione” della moda, come fece Lea Pericoli negli anni ’50, mutando profondamente le dinamiche del brand e della palette.

Isabella Zanconato

La designer ha aggiunto un alto contenuto creativo dal design del prodotto ideato per il minimo scarto di tessuto, proponendo poi una collezione etica e unisex, dove i capi possono essere mixati tra loro e con requisiti produttivi a basso impatto per l’ambiente: i filati provengono dalle reti da pesca, quindi un materiale al 100% rigenerato e riciclati, infine capi tinti al vegetale realizzati rispettando l’ambiente.Il progetto si basa su criteri di responsabilità sociale e ambientale, ridisegnando una filiera in cui i rifiuti hanno un valore per creare una soluzione sostenibile e scalabile che riduca l’inquinamento da plastica marina – raccogliendo i rifiuti, trasformandoli in un filo riciclato e contribuendo a ripulire i mari.
I capi tecnici utilizzati in questi sport devono avere tessuti con caratteristiche particolari e prestazioni molto specifiche come traspirazione, elasticità e durevolezza.

Questi requisiti hanno spinto i produttori a usare tessuti sintetici che derivano da materiali termoplastici come poliestere e poliammide.
Zancobel sceglie invece un percorso di scoperta e consapevolezza creando capi con un tessuto tecnico resistente agli urti e agli sfregamenti che derivano da una filiera del Made in Italy completamente sostenibile e a basso impatto ambientale.
La designer collabora con HealthySeas per supportare un progetto ampio e ambizioso in cui i volontari ScubaDiver sono coinvolti nel recupero dei rifiuti di plastica negli oceani – comprese bottiglie e reti da pesca- e poi nella loro trasformazione in un capo ad alte prestazioni.
Uno sguardo al mare, dai gabbiani alle vele fragili come farfalle, il silenzio nelle notti d’estate, romanzi d’amore e d’avventura, per ripetere all’infinito la storia di un rapporto intenso dell’uomo con il mare, sempre in bilico tra attese e incontri, e proprio dal mare la designer Isabella Zanconato oggi guarda al futuro.
https://www.instagram.com/zancobel/

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