Riceviamo e pubblichiamo
"Art Rider" tra Gaeta e il suo mare. Una tragedia del mare: il motopeschereccio Rodi.

Art Night: “Art Rider” tra Gaeta e il suo mare
Venezia, Genova, Pisa, Amalfi. Tra le famose repubbliche marinare spesso si dimenticano le altre. E, tra queste, Gaeta, che si sottrasse al dominio bizantino e divenne indipendente, iniziando a solcare con le sue navi tutto il Mediterraneo. Una città e il “suo” mare protagonisti di “Art Rider”, il programma condotto dal giovane archeologo Andrea Angelucci, in onda venerdì 2 luglio alle 21.15 su Rai5 per “Art Night”. La città nasconde tesori d’arte di inestimabile valore, e Angelucci viene attirato in questi luoghi anche dalla leggenda della Grotta del Turco. Seguendo la tradizione locale che vuole la montagna sopra Gaeta spaccata da un terremoto propagato nel momento esatto della morte di Cristo a Gerusalemme, l’archeologo visita il Santuario della montagna spaccata scoprendone i segreti e i panorami. Prima di arrivare a Gaeta, però, percorre tutta la costa sud del Lazio, incontrando storie che vedono come protagonisti pirati, saraceni, cavalieri templari e il mitico viaggiatore per eccellenza: Ulisse. La serata di Art Night prosegue con il documentario “Melotti”. Un poetico viaggio nello studio e tra le opere di Fausto Melotti, artista e intellettuale.

“Dirò del Rodi”: una tragedia del mare
Il 23 dicembre 1970 il motopeschereccio Rodi naufraga a poche miglia di distanza dal porto di San Benedetto del Tronto (AP). Muoiono i 10 membri dell’equipaggio e i loro corpi restano imprigionati per giorni nel relitto perché le operazioni di recupero tardano. Ma una città intera insorge e fa sentire la propria voce, bloccando il Paese per giorni. Una protesta senza precedenti dai risvolti inaspettati – che culminò con la stipula del primo contratto di lavoro per i lavoratori del mare – ricostruita da Rovero Impiglia e Giacomo Cagnetti, con Sebastiano Somma, nel documentario “Dirò del Rodi”, in onda in prima visione venerdì 2 luglio alle 21.40 su Rai Storia.