rubrica a cura di Fabrizio Capra
foto Domenico Rizzo
Da venerdì 18 giugno è in radio “Splenda” il nuovo singolo dei Tazenda. Online il video.

Da venerdì 18 giugno, è uscito in radio “SPLENDA”, il nuovo singolo della band rock etnica TAZENDA, estratto dall’album di inediti “ANTÌSTASIS” (Vida Records / Believe / Discoteca Laziale – multilink: https://backl.ink/144245681).
“Splenda” è un brano caratterizzato da un motivetto corale accattivante, con un testo metà in lingua italiana e metà in sardo-logudorese, che trasmette gioia e allegria dopo il periodo di negatività vissuto negli scorsi mesi.
È online il video musicale (progetto grafico, animazione, video e montaggio di Gaetano Garau).
Queste le dichiarazioni dei TAZENDA sul nuovo video: «Il mutuo soccorso tra esseri umani, l’amicizia ed il rispetto per la natura e l’ambiente, la resistenza da opporre a ciò che sembra inevitabilmente una condanna: questi sono i pensieri e le parole che aleggiano nel cartone video clip che rappresenta “Splenda”, la nostra nuova creatura da liberare nell’aria della libertà. Proprio come i magnifici fenicotteri che idealmente salvano il mondo dalla bruttezza e dalla mancanza di amore. Il cinghiale, la volpe, il rapace… tutti cuccioli da proteggere, perché la terra non è immortale come immaginiamo a meno che non la curiamo in eterno, in cambio della sua inestinguibile voglia di regalarci vita e ancora vita. Tutto visto con gli occhi puri di una bambina: una delle mille Grete del mondo…».

“ANTÌSTASIS” (dal greco classico “resistenza”), disponibile in versione cd, vinile nero e in digitale, è un disco che incontra tradizione e innovazione, in cui si raccontano storie di vita comune tra debolezze, paure e speranze riposte nel futuro. 11 brani inediti (più 1 remix), in lingua sardo-logudorese e italiano, in cui si fondono il desiderio di esplorazione, l’attenzione di produzioni moderne e la ricerca della semplicità stilistica e vocale.

«Dietro “Antìstasis” ci sono tre anni di pre-produzioni, scelta brani, sessioni in studio iper tecnologiche, ma anche tutti in sala intorno ai grandi microfoni insieme per cantare all’antica – raccontano i TAZENDA – Divertimento e sofferenza: quando tutto fiorisce spontaneo è una vera goduria, la tua musica che nasce e cresce in modo florido. Quando qualcosa non ingrana, occorre ripartire con idee e creatività, pazienza e mestiere. Non è facile, ma è quello che sappiamo fare meglio: partorire musica. Le 12 canzoni sono venute fuori educate, pronte ad entrare in società. In certi momenti si sente per fortuna ancora la nostra adolescenza ribelle fatta di prog e di Beatles, a volte ruspante e a volte concreta. Ogni brano ha una sua storia. Chi nel testo che trasuda vita vissuta, chi nella melodia che risente influenze lontane».