Riceviamo e pubblichiamo
Domani, domenica 6 giugno, tra i programmi Rai: “Paesi che vai…” e Livio Leonardi ci portano a Siracusa. “Elsa, la valle dell’anima”, non lontano da Siena.

A Siracusa con “Paesi che vai”: dall’isola di Ortigia all’Etna
Tappa a Siracusa per “Paesi che vai…” di domenica 6 giugno alle 9.40, su Rai1. Livio Leonardi porterà il pubblico nel cuore della splendida città siciliana, culla di artisti e filosofi del calibro di Platone e Caravaggio, che diede i natali al geniale inventore Archimede e a Santa Lucia. E sarà proprio la dolce Lucia che, nelle parole di Leonardi, racconterà l’antico centro, situato nell’incantevole isola di Ortigia, e i luoghi “extra moenia” – cioè fuori dalle mura cittadine – nei quali, secondo la tradizione, si consumò il suo martirio. Il tutto, alla scoperta degli aspetti più segreti della sua vita, sospesa tra storia e leggenda. Lungo il viaggio saranno svelati anche i segreti dell’antichissima e raffinata lavorazione del cioccolato di Modica, tramandata dagli Aztechi agli Spagnoli. E, proseguendo tra le specialità gastronomiche del territorio, si curioserà tra le tecniche di conservazione dei prodotti di tonnara di Marzamemi, un antico borgo marinaro straordinario, quasi fuori dal tempo. Infine, nel cuore di un magico luogo rovente, al cospetto dell’Etna: il vulcano attivo più alto d’Europa, anch’esso consacrato tra le perle dell’Unesco.

“Elsa, la valle dell’anima”: un fiume e la sua quiete
Non lontano da Siena scorre un fiume che nasce tra i monti che si affacciano su una valle verdissima. Si chiama Elsa e la sua acqua scorre placida, lambendo nel primo tratto delle antiche terme amate tanto dagli etruschi quanto dai romani. Luoghi che Francesco Zippel racconta nel documentario in prima visione “Elsa, la valle dell’anima”, in onda domenica 6 giugno alle 22.15 su Rai5. Il letto del fiume è inizialmente contenuto e i locali per questo motivo gli hanno dato un soprannome piuttosto curioso, ‘Elsa morta’. Man mano che scorre lungo la valle, la sua portata va ingrossandosi rendendola ‘viva’ e profittevole per la comunità, tanto che industrie e botteghe artigiane sono sorte nei secoli passati in prossimità del passaggio dell’Elsa. Oggi l’Elsa e la sua valle sembrano riportare alla quiete di una volta. Le rive di un tempo sono state restituite a donne e uomini provenienti da ogni dove. Non sono venuti qui semplicemente per trovare un impiego ma per immaginare un modo migliore e diverso per trascorrere i propri giorni. Le colline, i boschi e i borghi che punteggiano, se visti dall’alto, come un dipinto questa valle, sono abitati da persone che hanno avuto la fortuna di trovare il loro ‘posto dell’anima’. Questo è il contesto nel quale è ambientato il viaggio nella Val d’Elsa. Artigiani provenienti da un tempo lontano, scultori attratti magneticamente ‘dalla terra e dalla storia’, fotografi e meditatori, nobili addestratrici di cavalli, custodi di preziose tradizioni familiari, valenti archeologi autodidatti sono i protagonisti del racconto: l’anima di ciascuno di loro sembra aver scelto questo luogo eleggendolo a proprio rifugio.