Riceviamo e pubblichiamo
Domani, domenica 9 maggio, tra i programmi Rai: “Linea Verde”, Beppe Convertini e Ingrid Muccitelli ci portano in viaggio tra Tuscia, Etruria e Magna Grecia. La puntata della serie “Di là dal fiume e tra gli alberi” ha come meta la Valmarecchia tra stalle, poeti e castelli.

A “Linea Verde” un viaggio tra Tuscia, Etruria e Magna Grecia con Beppe Convertini e Ingrid Muccitelli
Una puntata di “Linea Verde” che può essere definita una sorta di macchina del tempo. Un viaggio tra la Tuscia Viterbese, l’Etruria dal IX al I secolo avanti Cristo, la Magna Grecia nella Sicilia nord orientale, le dimore storiche che tracciano percorsi medioevali e rinascimentali. Beppe Convertini, Ingrid Muccitelli e Peppone, domenica 9 maggio alle 12.20 su Rai1, proporranno un collage di luoghi, prodotti, cultura, e tesori artistici di una Italia serbatoio delle infinite singolarità che ogni regione può offrire. Il viaggio inizierà dal Lago di Vico per fare subito tappa a Vignanello e visitare Palazzo Ruspoli e i suoi giardini, esempio, tra i più belli, di giardino geometrico all’italiana del Rinascimento. La Sicilia risponderà con il Castello di Caronia nel Messinese, uno degli edifici meglio conservati dell’architettura normanna risalente al 1100 circa. Una sosta a Soriano nel Cimino per poi scendere di nuovo in Sicilia ed entrare nel cuore dei Monti Nebrodi per l’incontro con una delle razze più note e pregiate di suino, appunto il Suino nero dei Nebrodi. La gastronomia siciliana continuerà poi con un altro prodotto assolutamente da gustare, il formaggio Maiorchino di Novara di Sicilia di latte di pecora intero, tipico della zona tanto da aver ottenuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali il riconoscimento di PAI (Prodotto Agroalimentare Tradizionale). Tornando nel Lazio una visita imperdibile: Beppe Convertini varcherà il portone di un’altra maestosa dimora rinascimentale, Palazzo Farnese a Caprarola con la sua caratteristica pianta pentagonale dai grandi bastioni angolari, indizio di una prima concezione difensiva, e con i suoi celebri saloni: la Sala di Giove, la Sala degli Angeli e la Sala del Mappamondo. La scaletta della puntata riprenderà con le Ricotte di Canepina e la caratteristica pasta alla canapa. Alla visita al Santuario della Madonna Nera di Tindari, si risponderà, nella Riserva Naturale del Lago di Vico, con una avventurosa escursione nell’eremo Benedettino di San Leonardo scavato nella roccia. In conclusione, fettuccine al sugo bianco di maiale ibridato a Caprarola e Arancino a Novara di Sicilia. A proposito, Arancino o Arancina? Peppone cercherà di risolvere l’annosa questione.

Di là dal fiume e tra gli alberi: “Stalle, poeti, castelli della Valmarecchia”
Il Marecchia, il fiume che sfocia a Rimini, forma una vallata molto ampia, caratterizzata dal dinamismo sia paesaggistico che umano. È una valle in continuo movimento, che si è perfino spostata da una regione a un’altra, visto che fino a quindici anni fa tutta l’alta Valmarecchia era nelle Marche, in provincia di Pesaro, fedele ancora in un certo senso ai Montefeltro, la casata dei duchi di Urbino. Un luogo e una storia protagonisti di “Stalle, poeti, castelli della Valmarecchia”, in onda domenica 9 maggio alle 22.15 su Rai5 per il ciclo “Di là dal fiume e tra gli alberi”.
Il viaggio comincia dai molti castelli medievali. Tra questi la rupe sopra Secchiano: qui ci sono i resti diroccati del castello di Galasso e Pierdomenico Cancellieri, che vive accanto ai resti del castello, è tornato ad abitare nella casa in cui è vissuto da bambino, sognando di riuscire un giorno a ricostruire il castello in questa valle è costellata di rupi e di cime aguzze di cui la geologa Veronica Guerra spiega l’origine. Il paesaggio della valle è stato ritratto nello sfondo di celebri opere di pittura, come nel Battesimo di Cristo di Piero della Francesca, ma ha affascinato anche artisti molto più recenti. Il paese di Santarcangelo è stato, invece, un nido di poeti locali, capaci di esprimere emozioni universali sia col dialetto che con la lingua nazionale. Germana Borgini appartiene alla seconda ondata dei poeti di Santarcangelo. Anche Tonino Guerra è nato a Santarcangelo e Rita Giannini, che è stata sua stretta collaboratrice, racconta come Tonino Guerra abbia profuso sé stesso in tutta la Valmarecchia, disseminando la valle di opere d’arte. A Petrella Guidi, delizioso borgo fortificato, un tempo in rovina, Rita racconta di come sia stato proprio Tonino Guerra a iniziare un lavoro straordinario sui borghi contadini abbandonati e alcuni borghi che si erano spopolati negli anni del boom economico oggi sono rinati, diventando mete per suggestive visite escursionistiche. Un’idea avuta qualche anno fa da Valentina Baldisserri, guida escursionistica e ambientale, residente a Pennabilli. La passione per vicende e luoghi del passato è molto diffusa a Pennabilli e nel resto della valle. Lo testimonia la vicenda di Elio Marini, che assieme all’amico Claudio Cardelli, è riuscito a ospitare il Dalai Lama, premio Nobel per la pace. Tutto grazie a una campana del Seicento, ritrovata qualche anno fa nel cuore del Tibet, che è stata per secoli in cima a un monastero cristiano eretto da padre Orazio Olivieri, un missionario partito proprio da Pennabilli. Una presenza di pace come quella del Dalai Lama contrasta con la ferocia di alcuni episodi che nel ’44, durante la Seconda guerra mondiale, caratterizzarono le lotte dei partigiani contro i nazifascisti attestati sulla linea gotica, come ricorda Giorgio Gabrielli. A Ponte Messa, dove l’affluente Messa sfocia nel Marecchia, la famiglia Ronci mantiene attivo un antico mulino che ancor oggi sfrutta il dono dell’acqua. Anche l’agricoltura non è morta, anzi: ultimamente sta dando forti segnali di ripresa. Pieralberto Marzocchi, agronomo, produce grani antichi, e ha dato vita a una cooperativa che ha come missione il recupero di varietà di grano cadute in disgrazia nel dopoguerra.