Pasquetta Rai: Lucio Dalla, Diocleziano, Pisa, Venezia e Sicilia

Riceviamo e pubblichiamo
Tra i programmi Rai di domani, 5 aprile, Pasquetta… “Quante storie” ricorda Lucio Dalla. A “Passato e Presente” si parla dell’imperatore Diocleziano. Pisa protagonista di “Storia delle nostre città”. I luoghi "speciali" di Venezia con Corrado Augias a “Città Segrete”. "È l'Italia, bellezza!" con Francesca Fialdini in Sicilia.

Il ricordo di Lucio Dalla a “Quante Storie”: Giorgio Zanchini ospita Ernesto Assante e Gino Castaldo
Un genio che non sapeva leggere la musica, ma che, proprio grazie alla musica leggeva nel cuore della gente. Questo è stato Lucio Dalla, uno dei più importanti cantautori della nostra scena musicale. Ospiti di Giorgio ZanchiniQuante Storie, in onda lunedì 5 aprile alle ore 12.45 su Rai3, sono Ernesto Assante e Gino Castaldo, che ripercorrono la biografia di un artista in continuo cambiamento, capace di tenere insieme, con la sua aria da giullare stralunato, il linguaggio popolare e la poesia più raffinata.  

“Passato e Presente”: l’imperatore Diocleziano
Gaio Aurelio Valerio Diocleziano
si proclama imperatore davanti alle truppe il 20 novembre del 284 d.C., durante la crisi politica del III secolo, segnata da cinquant’anni di anarchia militare. A “Passato e Presente” – in onda lunedì 5 aprile alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai StoriaPaolo Mieli, insieme a tre giovani storici, ne parla con il professor Umberto Roberto. Per gestire l’enormità dell’impero, Diocleziano fonda prima la diarchia, con il suo fedele compagno di battaglie Massimiano, e poi la tetrarchia con due cesari e due augusti. L’obiettivo è creare un potere che possa difendere l’impero sia dai nemici esterni che premono su vari fronti, sia dai nemici interni, i cristiani e i manichei. Diocleziano avvia numerose riforme fiscali e amministrative, ma dopo 21 anni al potere, nel 305, nel pieno del successo, abdica e si ritira a Spalato. Un gesto che resta un enigma per i suoi contemporanei.

Storia delle nostre città: Pisa
È impossibile guardare Pisa senza gridare al miracolo. Sarà per via di quella Torre Pendente che sta su senza neanche sapere come o per quella scenografica piazza talmente bella da esser stata chiamata Piazza dei Miracoli. Pisa, la città dove ovunque si respira l’antica gloria di una città che per secoli si è contesa con Genova, Venezia e Amalfi il ruolo di Repubblica Marinara più prestigiosa è la protagonista di “Storia delle nostre città”, in onda in prima visione lunedì 5 aprile alle  21.10 su Rai Storia. Ancora oggi nella città sono evidenti i segni di quel passato leggendario: dal Duomo al maestoso Battistero, fino al Palazzo dei Cavalieri progettato dal Vasari. Ma la storia di è Pisa talmente “tanta” e talmente antica che non si sa neanche chi le abbia dato i natali: forse gli etruschi, forse i greci, forse i liguri. Quello che si sa per certo, invece, è che è una città con una storia unica al mondo.

“Città Segrete” con Corrado Augias: i luoghi “speciali” di Venezia
Sarà dedicata a Venezia, città divisa non solo tra Occidente e Oriente, ma anche tra terra e acqua, una specialità che per secoli è stata la sua forza facendola signora non solo del mare ma anche di un vasto territorio che comprendeva pianura e montagne, la puntata di “Città Segrete” in onda lunedì 5 aprile, alle 21.20, su Rai3. A pochi giorni dalla celebrazione dell’anniversario della sua fondazione, 1.600 anni, Corrado Augias farà conoscere al pubblico le calli, i campi, i canali, i monumenti, le opere d’arte, i segreti di Venezia. Un racconto di luoghi indimenticabili e misteriosi, una galleria di storie e personaggi diversi: si viaggerà tra Casanova, Tiziano, Raul Gardini e lo storico concerto dei Pink Floyd in laguna. Un racconto reso ancora più appassionante grazie allo stile inconfondibile della narrazione del conduttore.

“È l’Italia, bellezza!” con Francesca Fialdini in Sicilia
Romana, bizantina, araba, normanna: sono molte le anime della Sicilia, almeno quanto i popoli che vi si sono avvicendati. Le scopre Francesca Fialdini nell’ultima puntata di “È l’Italia, bellezza!”, il programma di Rai Cultura in onda lunedì 5 aprile alle 22.10 su Rai Storia. Civiltà diverse i cui stili artistici e architettonici si sono sovrapposti e poi assimilati vicendevolmente, dando vita a un esempio unico al mondo di “interscambio culturale”. È la formula che l’Unesco ha adottato per dare riconoscimento a quei luoghi che testimoniano, attraverso il proprio patrimonio storico e culturale, gli incontri felici tra genti di provenienze diverse. Uno di questi incontri fortunati si può apprezzare alla Villa Romana del casale a Piazza Armerina, nella provincia di Enna. Questa straordinaria area archeologica mostra, meglio di qualunque altra, l’armonioso connubio tra la civiltà romana e quella nordafricana del IV secolo. Il viaggio si sposta poi a Palermo. Panormos per i Greci, Panormus per i Romani, Balaarm per gli Arabi, Balermus per i Normanni. Sono stati proprio questi ultimi, in solo mezzo secolo di presenza, a scrivere le pagine più belle e originali dell’architettura medievale siciliana, riunendo l’oriente greco, l’occidente latino e l’arte islamica. Una delle più importanti trasformazioni di Palermo si deve al regno di Ruggero II, che fece della città una delle capitali più splendenti del Mediterraneo. Grandezza celebrata all’interno del Palazzo dei Normanni, ancora oggi cuore politico e amministrativo cittadino, ma già dalla sua prima fondazione castello fortificato e poi reggia pronta a ospitare nei secoli sovrani di ogni provenienza. Al suo interno si trova uno dei monumenti medievali più suggestivi e meglio conservati al mondo: la Cappella Palatina, con i grandiosi mosaici in stile greco bizantino che esaltano la magnificenza del re Ruggero, mentre i soffitti riproducono forme, geometrie e tecniche pittoriche arabe. Un’opera collettiva nata dall’incontro fra mosaicisti provenienti da Costantinopoli, artigiani islamici dell’Egitto, marmorai e scalpellini della Campania. Un viaggio in Sicilia non può ignorare l’Etna, il “vulcano femmina” che pare incarnare l’essenza tellurica di un’isola che lentamente cambia, senza mai smettere di essere sé stessa. Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 2013, il vulcano più alto del Continente è anche uno dei più attivi del globo, nonché palestra di studio per generazioni di geologi e vulcanologi.  Infine, l’arcipelago delle Eolie con il “vulcano maschio”, lo Stromboli, chiamato dagli eoliani semplicemente “Iddu”. 

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