a cura della Redazione
Si inaugura lunedì 7 settembre al Caffè Alessandrino di Alessandria la mostra “Dalla Figurazione all’arte costruita, nel divenire delle arti”, rientrante nel progetto “Arte Diffusa” dell’Associazione Culturale Libera Mente-Laboratorio di idee.
Lunedì 7 settembre 2020, alle ore 18.00, nei locali del Caffè Alessandrino di Alessandria (Piazza Garibaldi, 39) verrà inaugurata la mostra dal titolo “Dalla Figurazione all’arte costruita, nel divenire delle arti” di Giancarlo Raina, esposizione a cura di Luigi Manzini.

Le torri sul lago inclinato
La mostra rientra nell’ambito di “Arte Diffusa”, progetto promosso dall’Associazione Culturale Libera Mente-Laboratorio di idee.
Per la mostra, che verrà inaugurata dal presidente dell’associazione, Fabrizio Priano, lo scultore Giancarlo Raina ha scelto di esporre esclusivamente opere pittoriche e disegni con ritratti di donne famose, escludendo per l’occasione le sue apprezzate sculture.
L’inaugurazione si terrà nel rispetto della normativa vigente sul distanziamento sociale contro la diffusione del Covid-19 e resterà esposta fino al 15 settembre 2020.
Giancarlo Raina - pittore-scultore alessandrino contemporaneo, appartenente alla corrente artistica detta costruttivista, nato a Sale in provincia di Alessandria, vive e lavora ad Alessandria. Dal 1975 ha partecipato a numerose mostre e rassegne nazionali ed internazionali ottenendo consensi e diversi riconoscimenti. Due sue opere monumentali in marmo sono in esposizione permanente al Museo d'Arte Moderna all'aperto della Fondazione Pagani di Castellanza (VA).
Le opere pittoriche di Giancarlo Raina sono costituite da geometrie astratte con le quali, lavorando sull'equilibrio delle tensioni tra le forme, l'artista cerca di controllare la percezione del sentire interiore e di immaginare stati d'anima non spiegabili con le parole e/o con altra modalità di rappresentazione . Forme che si muovono, si dilatano, si sovrappongono, si elidono ma che non vengono vissute in senso geometrico ma in quello esistenziale. I suoi lavori, le sue opere infatti rappresentano architetture della mente e costituiscono il portato del suo modo di sentire la vita e i suoi misteri.
La scultura per Giancarlo Raina è, parimenti, profonda costruzione dell'anima, uno scavo interiore continuo che si estrinseca attraverso la necessità di una percezione tridimensionale delle forme e nella lenta fatica dell'esecuzione dell'opera. Il marmo è la materia “arcaica” che predilige perché carica di energia e più congeniale al suo registro espressivo.