a cura della Redazione
L’arrivo della bella stagione porta con se il rischio di essere punti dalle temibilissime zanzare. Cosa possiamo fare per alleviare quel fastidiosissimo prurito. Ve lo diciamo in questo articolo.
Il sole, il caldo… siamo usciti finalmente dalla brutta stagione e ci stiamo godendo la fine della primavera e la stagione estiva, ce la godiamo tutta tranne… le zanzare.
Cosa fare quando ci pungono e si prova quel fastidiosissimo prurito che a volte ci fa sembrare dei tarantolati nel grattarsi?
Intanto il prurito non deriva direttamente dalla puntura di una zanzara ma dalla reazione che il nostro corpo mette in atto perché un qualcosa di estraneo è entrato nel nostro organismo.
La proboscide della zanzara penetra nella nostra pelle entrando in un capillare: in quel momento nel nostro corpo prende il via la controffensiva e per combatte quella intrusione il nostro organismo attiva il rilascio di istamina, le nostre difese, che si tramutano in rossore, rigonfiamento e, di conseguenza, prurito.
Quindi tutto quello che proviamo non è portato dalla puntura della zanzara ma dalla reazione del nostro corpo alla sua intrusione.
Come possiamo allora alleviare il prurito evitando così di grattarsi?
Rimedi ufficiale si incontrano sovente con i cosiddetti rimedi della nonna.
La prima azione potrebbe essere quella di applicare un cubetto di ghiaccio nell’area della puntura: il ghiaccio (oltre ad essere un ottimo ingrediente per i cocktail) è un efficace anestetizzante e la sua applicazione porta a una diminuzione della sensazione di prurito.
Si possono anche utilizzare prodotti naturali a base di erbe che esplicano effetti lenitivi sia nei confronti del prurito sia in quelli dell’irritazione: camomilla, mandorla, avena, canfora.
Ci sono anche preparati farmaceutici che non richiedono la ricetta ma oggi preferiamo vedere alcuni rimedi della nonna.
L’applicazione di saliva sulla puntura parrebbe avere un effetto anestetizzante ma, anche, l’uso di dentifricio al mentolo parrebbe esplicare effetti lenitivi.
Possiamo anche adottare una mistura di miele o limone in aggiunta al bicarbonato affinché all’effetto lenitivo si aggiunga anche quello antibatterico.
La nonna sulle punture di zanzare vi applicava anche cipolla o aglio perché si è sempre pensato che questi due prodotti dell’orto, quindi facilmente reperibili, siano in grado di esplicare l’azione lenitiva.
Però anche due piante hanno funzione lenitiva e anti prurito: lavanda e aloe vera.
Un tempo si diceva di intaccare il punto dove la zanzara (ma valeva anche per altri insetti) ci aveva punto con le unghie facendo una croce: la credenza portava a pensare ad una riduzione del prurito invece si tratta solo di spostare l’attenzione del nostro cervello sulla nuova azione ma una volta passata il nostro corpo ci riporta alla puntura originale con una sensazione di prurito e arrossamento maggiore.
In ogni caso se il gonfiore e l’arrossamento persistono è bene consultare un medico specialista.
In conclusione possiamo dire che se la zanzara non ci punge è meglio ma un rimedio sicuramente c’è.