rubrica a cura di Fabrizio Capra servizio di Jacopo Scafaro
Il nostro redattore Jacopo Scafaro ha seguito il concerto di Piero Pelù che si è tenuto lo scorso 19 novembre all’Alcatraz di Milano e lo racconta in questo articolo.
Piero Pelù is back!
In una serata fredda e piovosa il rocker 57enne – bisognerebbe chiedergli che elisir di lunga vita usa – surriscalda la temperatura dell’Alcatraz nella data del tour che ha fatto tappa a Milano lo scorso 19 novembre.
La voglia di vederlo tornare sul palco da parte dei suoi fans era tanta; giovani e soprattutto meno giovani hanno riempito il locale ed aspettato con impazienza che il loro idolo aprisse le danze del suo “Benvenuto Al Mondo Tour”.
Il successo raggiunto negli ultimi anni, anche grazie alle partecipazioni televisive, ha permesso all’artista toscano di confezionare quasi due ore e mezza di puro spettacolo rock, cantando le canzoni degli esordi, le storiche hit dei Litfiba, di cui può vantare dodici album insieme e sei da solista.
Forte è l’impegno di Pelù nel sociale e nella salvaguardia del mondo e del suo precario ecosistema; infatti il concerto si apre con “Picnic all’inferno” brano uscito lo scorso 18 ottobre e che in occasione del tour viene cantato in duetto con Greta Thunberg, come voce fuori campo. Il testo forte come molti altri brani, mette tutti noi di fronte all’importanza dell’ambiente, il rispetto e la tutela che bisogna avere verso esso.
Ad accompagnare il cantautore c’è la sua band i Bandidos: Giacomo Castellano alla chitarra, Luca Martelli alla batteria e ai cori e Dado Neri al basso.
Esponente fondamentale per la nascita della scena rock nazionale contemporanea, Pelù forte nel suo credo nella Dea Musica, ricordata sempre durante i suoi spettacoli, offre ai suoi fans senza età un concerto palpitante e appassionante, coinvolgendo il pubblico dall’inizio alla fine, facendo vibrare per due ore il suolo milanese saltando sulle note delle sue canzoni.
La forza del rock di Piero Pelù, sta nel cercare ogni volta di oltrepassare il limite e quando questo avviene, tornare indietro e mettersi in gioco dall’inizio.
Perché la sua carriera artistica è sempre stata così, andare contro l’ordinario; impegnandosi in prima persona contro le mafie, contro la politica, contro le bombe e guerre.
Ribellarsi non è eroico, è vitale. Scrive.
E tutto il resto lo canta.
E la gente con lui.
SCALETTA CONCERTO Sto rock Tribù Picnic all’inferno Bomba boomerang Mille uragani La preda (Litfiba song) Fiorirà Depressissimo Fata Morgana (Litfiba song) Prendimi così Regina di cuori (Litfiba song) Gioconda (Litfiba song) Fa caldo Tutti fenomeni Io ci sarò Bene bene, male male El diablo (Litfiba song) Lacio drom (Litfiba song) Andate tutti a fanculo (Zen Circus cover) Toro loco Picnic all’inferno Dimmi il nome (Litfiba song)