Alessandria: rifugiati, accoglienza e integrazione. Se ne parla a Cultura e Sviluppo

a cura della Redazione
Alessandria, proseguono gli incontri dei “Giovedì culturali” organizzati dall’Associazione Cultura e Sviluppo”. Giovedì 23 maggio si discute con autorevoli ospiti di corridoi umanitari e associazionismo dei rifugiati.

cultura e sviluppoGiovedì 23 maggio, alle ore 20.45, per il ciclo di incontri “I giovedì culturali” l’Associazione Cultura e Sviluppo Alessandria (piazza Fabrizio De André 76) in collaborazione con il Comitato Welcoming Europe di Alessandria, propone un incontro di approfondiremo sulle tematiche dell’accoglienza e dell’integrazione dal titolo “Rifugiati al Centro – I corridoi umanitari e l’associazionismo dei rifugiati”.
Il Comitato Welcoming Europe di Alessandria, formato da 25 associazioni, nato dalla manifestazione “Per un’Europa senza muri” del settembre scorso.
Interverranno: Maria Bonafede (Pastora della Chiesa valdese di Torino), Berthin Nzonza (Direttore Associazione Mosaico) e Nouhoum Traore (Vice Presidente Associazione Mosaico).
Introdurrà e modererà l’incontro Rosmina Raiteri, coordinatrice del Comitato Welcoming Europe.
È possibile governare l’immigrazione? Sì. Come? Coniugando un’accoglienza sicura e legale con un’integrazione mirata, ad esempio. Lo dimostreremo nel prossimo incontro dei Giovedì Culturali attraverso la narrazione dell’esperienza dei corridoi umanitari, con particolare riferimento all’attività dell’Associazione Mosaico – Azioni per i rifugiati, composta da rifugiati, la prima di questo tipo in Piemonte. I corridoi umanitari sono uno dei modelli di accoglienza di cui gli Stati Europei dispongono per attuare un programma sicuro e legale di trasferimento e integrazione in Italia rivolto a migranti in condizione di particolare vulnerabilità. Si tratta di un metodo di accoglienza che offre una piena sicurezza per chi arriva e per chi accoglie: i migranti evitano i “viaggi della morte” e di finire intrappolati nella rete dei trafficanti di esseri umani. Il progetto è stato avviato in Italia nel 2015 a seguito della firma di un Protocollo d’intesa tra la Comunità di Sant’Egidio, la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, la Tavola Valdese e il Governo italiano, ed è stato rinnovato il 7 novembre 2017. Il progetto non pesa in alcun modo sullo Stato. A Torino, dopo l’ accoglienza, il programma di integrazione si è esteso, in un caso, alla fondazione dell’associazione Mosaico – Azioni per I rifugiati con il sostegno e il finanziamento soprattutto dell’8 per Mille della Chiesa Valdese.
L’associazione Mosaico è nata a Torino nel 2006, ad opera di un gruppo di rifugiati che si sono riuniti per aiutare altri rifugiati e promuovere i diritti di tutti coloro che scappano dalle persecuzioni. Dal 2006, l’associazione si è espansa, accogliendo consensi ed adesioni da parte di altri rifugiati, cittadini italiani e stranieri. Oggi Mosaico è costituita da un gruppo di volontari affiatati, che lavorano con entusiasmo e condividono lo stesso obiettivo fondamentale: la promozione dei diritti dei rifugiati. Mosaico è membro del Tavolo dei Rifugiati del Comune di Torino e collabora attivamente con la Prefettura e tutte le organizzazioni locali che si occupano di rifugiati. Inoltre, l’associazione è attualmente membro dell’ECRE, European Council on Refugees and Exiles.

 

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