FAI – Luoghi del Cuore: Abruzzo, la Rocca di Calascio e il Castello di Roccascalegna

a cura della Redazione

I Luoghi del Cuore 2018 FAI di oggi sorgono in terra abruzzese, provincie de L’Aquila e di Chieti.

Borgo e Rocca, Calascio (L’Aquila) – 507° posto con 183 voti
22718_borgo-e-rocca-calascioRocca Calascio è una rocca situata nel bellissimo borgo di Calascio, paesino in provincia de L’Aquila. La struttura, in pietra bianca, è composta da un maschio centrale, che dovrebbe essere il primo pezzo realizzato intorno all’anno 1000, da una cerchia muraria merlata in ciottoli e quattro torri d’angolo a base circolare. In questo bellissimo posto sono stati ambientati e girati i film “Lady Hawke” e “Il nome della rosa”, inoltre è possibile ammirarlo anche nel recente film di Clooney “The American”. Oltre alla rocca anche il borgo di Calascio merita una visita, è un tipico borgo medievale, in cui il tempo sembra essersi fermato, in cui si può passeggiare tra stretti vicoletti e case tutte in pietra. Il panorama che lo circonda è davvero unico.

Castello di Roccascalegna, Roccascalegna (Chieti) – 499° posto con 193 voti.
castello di roccascalegnaIl castello di Roccascalegna è una struttura difensiva situata posta sulla cima di una sporgenza rocciosa, in posizione dominante sull’abitato, ha fondazione molto antica e subì numerose aggiunte fra il Cinquecento e il Seicento. Dopo i restauri compiuti negli ultimi anni del Novecento, il castello è di nuovo visitabile. Fu costruito verso l’XI-XII secolo quando fu ampliata una semplice torretta da guardia di origine longobarda. La prima menzione del castello risale al 1525 quando si narra di restauri del castello stesso. Nel XVI secolo le mura risultano riedificate più alte delle precedenti ma senza merlature. Durante la signoria degli Annecchino vennero rafforzate le torri esistenti e ne venne aggiunta una di forma circolare. Tuttavia gli interventi maggiori vennero realizzati durante la baronia dei Carafa, baronia che durò nel paese tra il 1531 ed il 1600: venne eretta nel 1577 la cappella del Santissimo Rosario e venne migliorato l’approvvigionamento di acqua piovana. Durante la signoria successiva dei Corvi, che durò tra il 1600 ed il 1717, si videro altri interventi, in particolare dopo il 1705 quando si distrusse il ponte levatoio e vennero edificati la garitta dell’ingresso ed il muro di protezione della rampa d’accesso, ristrutturazione annotata in un documento notarile. Negli anni successivi il castello, dopo anni di abbandono, vede vari crolli tra cui nel 1940 quello della “Torre del Cuore” (così chiamata per lo stemma sulla porta principale).
Nel 1985 gli ultimi proprietari, i Croce Nanni, donarono il castello al comune che ne decise il restauro partito negli anni novanta del XX secolo e terminato nel 1996. Attraverso una erta gradinata che si diparte dal piano di San Pietro e ricavata mediante terrazzamenti inclinati sulla roccia, si giunge all’ingresso dove rimangono i resti del ponte levatoio. Alla sua destra vi è una torre  detta Torre di Sentinella. Il cortile porta ad altre torri: la torre del carcere e la torre angioina nonché alla cappella con una grondaia per la raccolta di acqua piovana che confluisce in una cisterna realizzata con materiali di risulta. Una ulteriore rampa porta alla torre di guardia costruita con muratura in pietra sbozzata e mattoni con aperture ai quattro lati. Le mura del castello cingono lo sperone roccioso a strapiombo. Le mura sono alte come le torri e sono realizzate in pietra leggermente sbozzata, ciottoli e frammenti di laterizi. La cappella era ad aula unica e priva di ogni ornamento.

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