Alessandro Barbero all’Isola d’Elba Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte

Riceviamo e pubblichiamo
In onda martedì 4 maggio, alle 21.10, su Rai Storia una puntata speciale per il bicentenario della morte di Napoleone girata interamente sull'isola, rifugio dell'esilio dell'imperatore francese.

In occasione del bicentenario della morte di Napoleone che si celebra nel 2021, Rai Storia ha deciso di ambientare all’Isola d’Elba Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte. Il docufilm andrà in onda su Rai Storia martedì 4 maggio, alle ore 21.10.
A guidarci lungo le tappe salienti della vita dell’imperatore francese Alessandro Barbero. Storico e divulgatore, racconterà le gesta del primo grande protagonista dell’era contemporanea, dall’infanzia fino alla sua morte.
Sulla base di fonti – documenti, biografie, memoriali – e attraverso la voce di alcuni grandi testimoni interpretati da attori, sono stati ricostruiti i momenti chiave dell’esistenza di un uomo capace di esportare le sue idee rivoluzionarie in tutta Europa, incendiando gli animi di milioni di individui e spaccando, ieri come oggi, l’opinione pubblica.

Sullo sfondo della narrazione di Alessandro Barbero, l’Isola d’Elba e alcuni luoghi di grande fascino, testimoni immutati dell’esilio di Napoleone.
A Portoferraio hanno fatto da scenografia alle riprese la Palazzina dei Mulini (prima residenza scelta dall’esule corso), Forte Falcone, la Torre della Linguella e Villa San Martino, residenza estiva nell’entroterra dell’Isola.
Altra location scelta è stata Madonna del Monte, nei pressi di Marciana.
Si tratta di uno dei luoghi più amati da Bonaparte, che qui passeggiava fino a giungere al Santuario, da dove la vista a tutto campo permetteva di scorgere l’amata Corsica al di là del mare.

Sempre qui trovò una parentesi di serenità con Maria Walewska, sua fedele amante, che si recò in visita all’Elba il 1° settembre 1814, insieme al figlio Alessandro nato dalla relazione con l’Imperatore.
La puntata di Rai Storia dedicata a Napoleone è uno dei tanti appuntamenti culturali che stanno fiorendo intorno al Bicentenario di cui l’Elba, luogo napoleonico d’Italia per eccellenza, sarà protagonista con una serie di iniziative che animeranno tutto l’anno e saranno annunciate nelle prossime settimane.
www.visitelba.info

Dall’Elba all’isola di Montecristo: ripartono le visite guidate

Riceviamo e pubblichiamo
Un viaggio tra natura e mistero, nei luoghi che hanno ispirato uno dei più celebri romanzi di Dumas. Partenza da Porto Azzurro alla scoperta di una delle più importanti aree protette europee. Si sono aperte il 28 gennaio le prenotazioni online per il calendario 2021 per vivere un’esperienza indimenticabile durante il soggiorno all’Isola d’Elba.

Ci sono luoghi leggendari, parte di un immaginario comune, che ispirano da sempre storie misteriose e indimenticabili. Se siete amanti dell’avventura e desiderate  partire alla scoperta di una natura incontaminata e selvaggia, non perdete la possibilità di lasciarvi guidare verso l’Isola di Montecristo, la più misteriosa delle isole del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, a poche miglia dall’Isola d’Elba, sua porta di accesso naturale.
Quella che Montecristo propone è un’esperienza esclusiva e immersiva. Infatti, sono meno di 2.000 le persone che ogni anno possono attraccare qui, grazie anche al supporto operativo del Comando Carabinieri per la tutela della biodiversità dei Parchi (Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica) che ne garantisce la tutela e il mantenimento a Parco Nazionale dello Stato e a sito di interesse comunitario per l’Unione Europea.
La protezione della totalità dei suoi poco più di 10 chilometri quadrati e di tutto lo spazio marino fino a un chilometro dalla costa ne fa un luogo incontaminato e selvaggio, dove la natura e i suoi ritmi sono gli indiscussi padroni.

Le escursioni giornaliere sono consentite a un numero limitato di persone per garantire il mantenimento della Biodiversità dell’Isola e in presenza di Guida autorizzata: un rigore necessario a beneficio di tutti per mantenere l’integrità della fauna e della flora che abitano Montecristo, patrimonio naturale universale. Una volta giunti sull’isola, non è possibile muoversi in autonomia, ma seguendo le indicazioni della guida si intraprendono tre differenti sentieri, gli unici percorribili, di cui variano durata e difficoltà (da due a quattro ore, da facile a impegnativo). Durante la permanenza su Montecristo non è permesso pescare o fare il bagno o ancora pernottare.
QUALCHE INFORMAZIONE SU MONTECRISTO
Montecristo è una delle sette isole dell’Arcipelago Toscano di cui l’Elba è la principale. La maggior parte del territorio (sia di terra sia di mare) è protetto per garantire l’incolumità del patrimonio naturalistico e faunistico. Conosciuta dal tempo dei greci con il nome di Oglasa, è divenuta poi Monte Giove in epoca romana e ha assunto il nome di Monte Christi in epoca medievale per via della presenza di monaci che abitavano l’isola. In particolare, San Mamiliano visse da eremita proprio qui fino al 460. La sua storia arriva fino a noi passando attraverso il celebre capolavoro di Alexandre Dumas che ambientò qui parte del Conte di Montecristo. Nel 1899 l’isola divenne una riserva di caccia esclusiva di Vittorio Emanuele III di Savoia, e tale è rimasta fino all’istituzione della Riserva Naturale.

INFORMAZIONI PRATICHE PER LA VISITA
La visita, organizzata dall’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano in accordo e con il supporto operativo del Reparto Carabinieri Biodiversità di Follonica, prevede la partenza da Porto Azzurro (tranne il 18 giugno e il 10 settembre). Sono previste 25 date. La prima uscita è fissata per il 13 marzo, ultima il 25 settembre. Ogni data del calendario consente la visita a 75 persone. Età minima dei partecipanti 12 anni. È consigliato essere forniti di acqua e di pranzo al sacco. È obbligatorio essere dotati di calzature adeguate: scarponcini da trekking con suola scolpita e caviglia alta, oltreché di abbigliamento comodo e adeguato alle attività escursionistiche. In mancanza di calzature idonee, a giudizio delle Guide Parco, potrebbe essere negata la partecipazione alla visita. È fatto divieto assoluto di balneazione.
COSTI E MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Il costo dell’escursione è di 120 € a persona. Le escursioni del 18 e del 25 settembre prevedono una permanenza più lunga sull’isola, con un costo di € 135. I costi sono comprensivi di trasporto marittimo a/r, ticket di accesso area protetta, servizio Guida Parco. In caso di condizioni meteo avverse saranno proposte date di recupero.

Per informazioni e prenotazioni:
Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano Info Park tel. +390565908231
https://prenotazioni.islepark.it/montecristo/
Organizza il tuo viaggio all’Isola d’Elba partendo da questa idea! L’isola d’Elba è facilmente raggiungibile in aereo e in traghetto dal porto di Piombino in un’ora di navigazione. Tutte le informazioni si trovano sul sito www.visitelba.info.
Per sapere di più sul Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e le riserve Unesco:
http://www.islepark.it/
http://www.unesco.org/new/en/natural-sciences/environment/ecological-sciences/biosphere-reserves/europe-north-america/italy/tuscan-islands/
http://www.minambiente.it/pagina/le-aree-mab-italia
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Isola d’Elba: un 2021 indimenticabile in occasione dei 200 anni dalla morte di Napoleone

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foto R. Ridi
Tra leggende e ambiziosi progetti, cinque curiosità che pochi conoscono sull’imperatore sull’isola gli operatori dell’Isola d’Elba sono al lavoro per costruire un palinsesto ricco di eventi per celebrare il suo ospite più illustre a maggio 2021 e non solo.
Busto di Napoleone collocato nella Villa dei Mulini di Portoferraio

L’Isola d’Elba, dopo un 2020 impegnativo che nonostante le difficoltà l’ha vista in cima alle classifiche delle preferenze degli italiani, volge lo sguardo ai prossimi 12 mesi e ad un grande appuntamento che animerà il palinsesto dell’Isola.
Il 2021, infatti, sarà un anno sotto i riflettori per l’Elba che sarà protagonista del bicentenario di Napoleone Bonaparte, un momento iconico che permetterà di coinvolgere e attrarre il pubblico che già numeroso sceglie la selvaggia isola d’Elba come meta delle vacanze.
Per il bicentenario della morte di Napoleone l’obiettivo è quello di creare una settimana Napoleonica che diventi un evento annuale ricorrente, capace di offrire a chi lo desidera una vacanza esperienziale ricca di storia e cultura, nell’ottica dell’edutainment, con appuntamenti diffusi su tutta l’isola e rivolta ad adulti, ragazzi e bambini.
Siamo già in contatto con importanti associazioni internazionali come La Federazione Europea delle Città Napoleoniche www.napoleoncities.eu e Route Napoleon https://route-napoleon.com/ile-delbe-et-cote-dazur/portoferraio/ con le quali stiamo organizzando questo importante anniversario e abbiamo coinvolto tutti i comuni dell’isola e realtà di livello nazionale per creare a partire dal mese di maggio (e poi durante tutta la stagione estiva 2021) un’agenda di eventi veramente speciali e valorizzare il grande patrimonio dell’Elba, spesso ancora poco conosciuto”, ha affermato Niccolò Censi, Coordinatore Gestione Associata Turismo dell’Isola d’Elba.

Rievocazione storica dello sbarco di Napoleone all’Isola d’Elba in occasione
del bicentenario dell’esilio

Cinque curiosità che pochi conoscono sull’imperatore all’Isola d’Elba
Lo sbarco di Napoleone Bonaparte all’Isola d’Elba avvenne il 4 maggio 1814, a Portoferraio, dove ancora oggi è possibile vedere la zona esatta in cui il primo imperatore francese posò i piedi sull’isola. Da quel momento e fino al 27 febbraio 1815, la vita della comunità elbana venne stravolta dalla presenza di Napoleone e le sue tracce sono ancora ovunque. Nell’attesa di poter celebrare il bicentenario della sua morte, avvenuta il 5 maggio del 1821, scopriamo cinque curiosità che pochi conoscono e che hanno caratterizzato il soggiorno del generale sull’isola, tra scontri, progetti visionari e romantiche leggende.

Camera da letto dell’Imperatore a
Villa dei Mulini, Portoferraio

Una dimora in ogni città per le notti insonni dell’imperatore
Napoleone dormiva pochissimo, si dice che quattro ore per notte fossero più che sufficienti, era un grande appassionato di filosofia e scienza, giardinaggio e ingegneria. Per sostenere le proprie abitudini di studioso e pensatore, il generale francese fece in modo di organizzare in quasi tutte le città lungo il percorso dei suoi spostamenti una dimora che fosse punto di riferimento e oasi di quiete. Sparse per tutta l’Isola d’Elba si possono riscoprire, infatti, ville e stanze che hanno accolto il passaggio inquieto di Napoleone. Dopo una prima notte sull’isola, l’imperatore in esilio individuò la Palazzina dei Mulini come prima residenza. Parte del sistema difensivo delle fortezze medicee, la villa è collocata tra il Forte Falcone e il Forte della Stella ed è così chiamata per l’antica presenza nel luogo di alcuni mulini a vento. Qui, Napoleone pare trascorresse molte delle sue notti nel giardino, passeggiando e meditando una nuova rivincita. Come residenza estiva, fece riadattare villa San Martino, nell’entroterra dell’isola. La dimora avrebbe dovuto essere il nido d’amore da condividere con la moglie Maria Luisa, che però non lo raggiunse mai sull’isola. Pochi sanno che oltre alle famose Villa dei Mulini e Villa San Martino di Portoferraio, Bonaparte fece allestire delle stanze anche tra le mura di Forte San Giacomo a Porto Azzurro mentre a Rio, accanto a quella che oggi è la sede del Museo del Parco Minerariosorge un’antica villa che fu palazzo governativo e dove Napoleone era solito alloggiare.

Interni della Villa dei Mulini
residenza di Napoleone a Portoferraio

La fattoria ideale: il progetto vitivinicolo di San Martino
A Bonaparte viene storicamente attribuito il merito di aver istituito la prima DOC elbana, riconoscendo il valore del vino Aleatico, scoperta fatta grazie al ritrovamento del Privilegio dell’Imperatore, un documento che può essere considerato una sorta di DOC ante-litteram. La passione di Napoleone per i vini si tradusse durante il suo soggiorno all’Isola d’Elba in un progetto ambizioso come la realizzazione di un’azienda vitivinicola e riserva di caccia intorno a San Martino, dove fece impiantare diversi vitigni nei pressi della bella residenza, immaginando anche due etichette: il rosso Côte de Rio, ispirato al colore rosso delle montagne ricche di minerali, e il bianco Monte Giove che richiamava il granito dell’omonima cima, calcolando con precisione confermata dalla vendemmia del 1815 (che non riuscì a vedere) quanti barili avrebbe ottenuto.

Lo scoglio della Paolina, vicino a
Marciana, dove (narra la leggenda) la
sorella di Napoleone, Paolina, amasse prendere i bagni di sole.

Documenti segreti e false identità: il passaporto di Madame Mère
A Portoferraiotra i documenti conservati presso l’archivio storico dell’Isola d’Elbasi nasconde anche il passaporto con cui viaggiò sotto mentite spoglie Maria Letizia Ramolinola madre di Napoleone Bonaparte, nobildonna italiana della Corsica, nota come “Madame Mère“. La mattina del 2 agosto 1814, con il falso nome di Madame De Pont, a quasi 65 anni e abbigliata con molta semplicità, Madame Mère saliva sul ponte del brick inglese Grasshoper ancorato a Livorno per raggiungere l’Elba, viaggiando verso il figlio e pronta a sostenerlo anche durante la sua caduta.
Le avventure del Teatro dei Vigilanti
Costruito a Portoferraio su iniziativa di Napoleone, che fece trasformare l’antica chiesa sconsacrata del Carmine, il Teatro dei Vigilanti è attivo ancora oggi e ospita ogni anno un ricco cartellone di spettacoli. La sua realizzazione, però, non si rivelò semplice per Napoleone che, non ricevendo né il pagamento delle tasse nonostante l’istituzione del principato né il vitalizio promesso dalla Francia, per poter reperire i fondi necessari alla sua realizzazione mise in vendita i 65 palchi ai maggiorenti della città, scatenando la corsa all’acquisto da parte di tutti coloro che volevano dimostrare la propria importanza sociale. Proprio qui, inoltre, la sorella Paolina organizzò il ballo di Carnevale il giorno precedente la fuga di Napoleone, avvenuta il 26 febbraio 1814, un po’ per mascherare l’imminente precipitare degli eventi, un po’ per permettere al fratello un ultimo saluto alla società di Portoferraio.

Fregio raffigurante l’aquila imperiale collocato a Villa
San Martino, residenza
estiva di Napoleone

La leggenda della Vantina
Il soggiorno di Napoleone all’Isola d’Elba ha ispirato numerosi racconti popolari tramandati per generazioni tra i vicoli dei borghi dell’isola.
Tra questi, la leggenda della Vantina, raccontata dagli anziani nelle piazze di Capoliveri. Qui, a causa delle troppe tasse imposte dall’imperatore in esilio, scoppiò improvvisamente una sommossa che spinse Napoleone a schierare le sue truppe e una batteria di cannoni da dodici libbre con l’intento di radere al suolo la roccaforte di Capoliveri.
Cosa fare, allora, se non provare a trattare? Si cerca il candidato perfetto e per tutti è la giovane Vantina, bellissima figlia di mastro Vantinia cui viene affidato il compito di rappresentare e salvare l’intera comunità. Si narra che bastò uno sguardo per fare breccia nel cuore di Napoleone che, convinto dai modi umili e gentili della Vantina, decise di ritirare i suoi soldati risparmiando Capoliveri e i suoi abitanti.
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Isola d’Elba: pirati tra leggende e misteri. I luoghi da visitare

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foto R. Ridi
Dai mitologici Argonauti ai terribili corsari di Barbarossa: viaggio alla scoperta di un’Isola segreta che racconta storie antiche di coraggio e avventura.

L’Isola d’Elba, con la sua posizione strategica al centro di importanti rotte marittime e per i ripari che le sue coste offrivano (Portoferraio è da sempre conosciuto come uno dei porti più sicuri), si è ritrovata per lungo tempo contesa, ma anche saccheggiata e devastata da temibili pirati  attratti dalla possibilità di ottenere schiavi da rivendere, ferro, granito e altre risorse, insieme al controllo del canale di Piombino.

Volterraio

Sospesa tra storia e mito, dell’Elba scrive Diodoro Siculo, narrando di come gli Argonauti, dopo essersi impossessati del vello d’oro, navigando per il Tirreno giunsero a un’isola di nome Aethalia dove fondarono un porto per le loro navi. Proprio dall’Elba, come racconta un verso dell’Eneide, proviene il ferro estratto per forgiare le armi di trecento giovani guerrieri per partecipare alla guerra di Troia.
Certamente, proprio per la ricchezza del suo sottosuolo, l’isola fu contesa nei secoli fin dai suoi primi abitanti. Durante l’età del bronzo, e a partire dal 450 a.C., i romani la sfruttarono non solo per il ferro, ma anche per le cave di marmo e granito (a testimonianza di questo periodo, è imperdibile la visita ai resti della villa romana delle Grotte, davanti alla rada di Portoferraio, edificata tra il I sec. a.C. e il I sec. d.C.).
Secoli di pirateria si sono susseguiti nel mar Tirreno, durante i quali l’Elba subì numerosi attacchi e saccheggi. Il pirata più famoso di tutti fu Khair-ed-Din, detto il Barbarossa, che con la sua flotta invase l’isola nel 1534, distruggendo Rio e Grassera. Tra i percorsi più affascinanti lungo i quali ritrovare le tracce di questo temutissimo pirata ci sono Montemarciale, Pedemonte e Latrano (Santo Stefano alle Trane): ideali per unire l’attività all’aria aperta a un tuffo nella storia dell’Isola d’Elba.

Spiaggia delle ghiaie

Con il perdurare per diverso tempo del terrore piratesco sull’isola, la fantasia popolare ha dato vita a molte leggende, come quella dell’Innamorata, legata al territorio capoliverese. O quella de Le cinque sorelle di Luceri, tra Lacona e Portoferraio, dove oggi, nelle sere di luna piena, nel luogo in cui sarebbero cadute in mare le fanciulle, in fuga da un fortilizio romano per la paura di essere rapite dai corsari, l’acqua del mare presenta bagliori perlacei ed effonde nell’aria il pianto delle sorelle.

La Leggenda dell’Innamorata ancora vive sulla spiaggia omonima
La Leggenda dell’Innamorata, la più famosa e sentita sull’isola, racconta la storia proibita di due giovani amanti, Maria e Lorenzo. I due si diedero appuntamento sulla spiaggia che oggi porta il nome di questa storia, ma ad attendere il ragazzo arrivò una flotta di terribili pirati che lo portarono via, gettandolo agonizzante in mare. La giovane, riconoscendo in quel corpo il suo amante, si lasciò cadere tra le onde. Fu ritrovato solo il suo scialle impigliato su uno scoglio che da allora è chiamato “lo scoglio della Ciarpa”. Ancora oggi, per volere di un singolare nobiluomo spagnolo, il conte Domingo Cardenas, che raccontò di aver visto l’ombra della ragazza aggirarsi sulla spiaggia, il 14 luglio si ricorda questa sfortunata storia d’amore con una suggestiva fiaccolata in costume, durante la quale mille fiaccole vengono accese per permettere ai due innamorati di ritrovarsi. Tra balli infuocati e musica, il corteo raggiunge la spiaggia dove si assiste al tuffo di Maria e alla disfida della ciarpa: a parteciparvi sono i quattro rioni di Capoliveri, che si sfidano in una nuotata per il recupero della sciarpa.
Fortezza

Cosa visitare
Questi secoli di timore hanno lasciato una traccia concreta sull’isola che si esprime nelle torri di avvistamento e nelle fortezze costruite nel vano tentativo di difendersi dalle invasioni e dalle violente scorribande dei pirati. Tra le tappe imperdibili, le torri sulle spiagge di Marina di Campo e Marciana Marina (sono la torre della Marina, costruita dai pisani nel XI secolo, e la torre Pisanaanche detta Saracena), due dei più importanti approdi elbani. Alle spalle di Marina di Campo, presso San Piero, sorge la torre di San Giovanni, quadrangolare, costruita dai Pisani nell’XI secolo. Esagonale è invece la torre Medicea, a Rio Marina, costruita nel 1534 dalla famiglia Appiani. Sulle alture che si affacciano sul mare troviamo i resti di due fortezze, entrambe distrutte dal pirata Dragut nel 1552: la fortezza di Luceri, o Santa Lucia, costruita per proteggere il golfo di Portoferraio e le rovine del castello del Giogo, sul monte Giove. Tra i luoghi più suggestivi dell’Elba, da visitare al tramonto per sorprendersi davanti a un panorama indimenticabile, il Castello del Volterraio è una delle poche fortezze mai espugnate dai pirati turchi.

Volterraio

Infine, ultimo, disperato baluardo degli abitanti dell’Isola d’Elba erano le chiese: San Niccolò a San Piero in Campo, San Nicola a Poggio, la chiesa dei Santi Martiri Giacomo e Quirico a Rio nell’Elba, Santo Stefano alle Trane con i suoi splendidi bassorilievi etruschi e romani, i ruderi delle chiese d’altura di Pomonte che seppur rase al suolo dai pirati conservano un fascino unico.
Così come il santuario di Madonna del Monte, immerso nella natura e in una posizione strategica molto apprezzata anche da Napoleone, e il romitorio di San Cerbone, leggendariamente considerato il luogo di culto più antico dell’isola. Non possono non essere citate le pievi, altrettanto belle e importanti per l’organizzazione militare del contado e per la difesa del territorio rurale che ci appaiono severe e fortificate, custodi di un tempo capace ancora di emozionarci.
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Elba: un’isola da set. Oggi come ieri è tempo di #Elbawood

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La grande varietà di set rende l’Elba ideale per le tutte le produzioni. Dal set del tv movie tedesco “Un’estate all’Elba” a Donnavventura appena tornato su Rete4,passando per l’amatissimo BarLume l’isola è protagonista di svariate produzioni. Un rapporto, quello con la macchina da presa, che parte da lontano, quando Anthony Quinn  e Rita Hayworth giravano qui e Nello Santi immaginava “Mani sulla città”…

È tempo di shooting per l’Isola d’Elba protagonista di numerose produzioni destinate agli schermi di tutta Europa. Un continuo avvicendarsi di troupe favorito anche dal periodo: in primavera ed estate la natura dà il meglio di sé offrendo allo sguardo un’Elba preziosa che conquista l’occhio dei registi. Inoltre i grandi spazi aperti e le numerose location, permettono di lavorare indisturbati in condizioni ottimali. Qualcuno già parla di  #Elbawood

Ein Sommer in Griechenland

Già nel titolo si comprende il tema della produzione tedesca “Un’estate all’Elba, il cui tournage è previsto in queste settimane sull’Isola. Si tratta di un tv movie di successo realizzato dalla Zweites Deutsches Fernsehen trasmesso in Germania sui canali della tv pubblica Zdf nei prossimi mesi. La serie, in onda dal 2009, registra oltre 5 milioni di telespettatori in ogni puntata.
Anche le trasmissioni televisive sono assidue frequentatrici della capitale dell’Arcipelago Toscano.

©Donnavventura Italia

Tra quelle che si possono già rivelare troviamo Donnavventura la serie di Rete4 tornata in tv domenica 21 giugno, che ha scelto l’Isola d’Elba per partire in un viaggio lungo la penisola italiana. Le prime due puntate (la prossima sarà domenica 28 giugno) vedono l’Elba protagonista sia per terra sia per mare: le giovani e intraprendenti esploratrici si sposteranno con ogni messo (catamarano compreso) tra borghi, eccellenze del territorio e spiagge alla scoperta dell’anima più profonda dell’Isola.

I delitti del BarLume

Sempre l’Elba è protagonista degli amatissimi episodi de I delitti del BarLume, nati dalla penna del toscano Marco Malvaldi e diventati nel 2013 serie televisiva per Sky Cinema e TV8. Per l’occasione Marciana Marina diventa Pineta e il BarLume di Massimo Viviani (interpretato da Filippo Timi) viene collocato nei pressi della banchina. Sull’inconfondibile scenografia dell’Elba prendono vita le avventure dei “bimbi di Pineta”, una compagnia di simpatici arzilli vecchietti che si adoperano per risolvere i misteri della zona animando la vita di chi sta loro intorno.
Numerose le troupe di giornalisti internazionali che stanno raccontando l’apertura della stagione estiva utilizzando l’Elba come esempio virtuoso, grazie ai progetti #Elbasicura e alla polizza assicurativa #Elbaok, due iniziative che permettono ai viaggiatori di vivere la vacanza pienamente e in sicurezza.

©Donnavventura Italia

Elba un set naturale dai molti volti
L’Elba si presenta come una location ottimale, che riesce a tenere in equilibrio diversi fattori di primaria importanza per le produzione video: grande varietà di paesaggi e setin un arco limitato di spazio (dai borghi storici alle 200 spiagge, dal mare più vero alla montagna passando per i campi e le aziende agricole, dalle miniere ai luoghi post industriali); possibilità di spostarsi facilmente da un set all’altro in poco tempo senza muovere la “base” della troupe; possibilità di accedere ai servizi aggiuntivi presenti sul territorio (noleggio attrezzature, casting, professionisti del settore); possibilità di lavorare indisturbati e in tutta tranquillità negli ampi spazi offerti dell’Isola; supporto di Visit Elba che, operando come una film commission, agevola i produttori e fornisce loro aiuto prima e durante la lavorazione. Per questo produzioni cinematografiche, televisive, web e musicali si stanno indirizzando verso la grande isola dell’Arcipelago Toscano.

Una lunga storia d’amore con la macchina da presa
Ma il rapporto che lega la macchina da presa all’Isola d’Elba è di lunga data. Tante sono le storie che si narrano, alcune sono quasi diventate leggenda… Come quella di Rita Hayworth impegnata a girare L’Avventuriero con Anthony Quinn e Rosanna Schiaffino nel 1966: c’è chi giura di averla vista spesso seduta in riva al mare, sempre bellissima, al termine della giornata di lavorazione.
Ma i grandi appassionati di cinema d’autore conoscono anche la storia di Villa Invernizzi a Lacona, proprietà di Nello Santi, storico produttore cinematografico, marito di Franca Invernizzi (da qui il nome della villa) che da orgoglioso elbano ha sempre frequentato l’isola. Non solo: condusse qui registi e personaggi del calibro di Walter Chiari, Francesco Rosi e Lina Wertmuller, ospiti della sua casa. Una delle sue produzioni più celebri Le mani sulla città sceneggiata da Rosi con Raffaele La Capria e Enzo Provenzale è stata pensata all’Elba. Santi, fondatore della Galatea Film e presidente di Cinecittà negli anni 70, ha prodotto alcuni dei film più amati della storia italiana come il già citato Le mani sulla città, ma anche Salvatore GiulianoIl Bell’AntonioDivorzio all’italiana. A mantenere vivo il rapporto contribuisce anche Elba Film Festival, dedicato al cinema indipendente, che ha debuttato nel 2019 riscuotendo sin da subito l’attenzione degli addetti ai lavori e degli appassionati: per la prima edizione sono arrivate da tutto il mondo oltre 400 opere originali

Anche Napoleone (di cui nel 2021 ricorreranno i 200 anni dalla morte) è stato oggetto di produzioni, tra cui alcune scene di N di Paolo Virzì e Campo di maggio che nel 1935 vedeva Corrado Racca nei panni dell’Imperatore in esilio. Nel 2014 è stata realizzata la webserie Elba – L’Eredità di Napoleone ideata da Francesca Detti e Alessandro Izzo, in arte I Licaoni. Il progetto oltre a fornire uno spunto di riflessione sulla figura di Napoleone riletta in chiave contemporanea, sottolinea la bellezza e la ricchezza dell’Isola con un nuovo approccio narrativo: una vera e propria operazione di brand content che valorizza il territorio in una chiave diversa. La produzione ha ricevuto ben 16 riconoscimenti internazionali, 32 nomination e nel 2015 è stata inserita nella top ten delle web serie mondiali.
L’isola d’Elba è facilmente raggiungibile in aereo (voli da Pisa, Firenze, Milano e, dal 5 luglio, Lugano) e in traghetto dal porto di Piombino in un’ora di navigazione. Tutte le informazioni si trovano sul sito www.visitelba.info e nel blog blog.visitelba.info

Isola d’Elba: dieci spiagge che non fanno rimpiangere i Caraibi

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foto di R. Ridi
L’Isola d’Elba è la meta vicina che con oltre 200 spiagge offre un’enorme varietà di paesaggi. Ne abbiamo scelte dieci, comode e raggiungibili in auto,che non faranno di certo rimpiangere le mete caraibiche.

Ogni giorno una spiaggia diversa? No, non bisogna andare in un luogo esotico e lontano, basta solo un’ora di navigazione per arrivarci.
L’isola d’Elba, la più grande delle isole minori del nostro Paese, offre un’enorme varietà di paesaggi e spiagge (oltre 200!), perfette per una vacanza in famiglia o per esplorare i fondali marini e l’intensa natura della zona circostante.

L’isola capitale dell’Arcipelago Toscano infatti, è il cuore dell’omonimo Parco Naturale, protetto come riserva MAB Unesco per l’unicità del suo patrimonio naturale. Le prenotazioni per la stagione estiva sono già aperte e grazie al progetto #Elbasicura le vacanze sono garantite!
Abbiamo scelto per voi dieci spiagge comode, raggiungibili facilmente a piedi o con la propria auto, che non faranno rimpiangere i Caraibi!
Volete esplorarle in anticipo? Scopritele su Elbasmartexploring.com

1 – Spiaggia delle Ghiaie
A nord-est dell’Isola, vicinissima a Portoferraio, è una delle spiagge più amate per la bellezza dei suoi fondali e per i ciottoli grigio-azzurri levigati dal mare. Il loro colore si deve agli Argonauti che, alla ricerca del Vello d’oro, approdarono su questa spiaggia e usarono i morbidi pezzi di pietra per detergersi il sudore, colorandoli per sempre. Se soffia lo scirocco, l’acqua diventa ancora più trasparente e il mare perfetto per lo snorkeling.

2 – Spiaggia di Sottobomba
Non troppo grande e raccolta, la spiaggia di Sottobomba è rivolta a nord ed è circondata da una scogliera bianca.
Per raggiungerla è necessario affrontare un breve sentiero di 100 gradini in pietra, che renderanno l’arrivo ancora più soddisfacente.

3 – Spiaggia di Fetovaia
A sud-ovest dell’Elba, è una delle spiagge più suggestive dell’Isola, affacciata all’isola di Pianosa e con alle spalle il Monte Capanne. Il suo nome significa terra feconda e grazie alla sua sabbia bianca e dorata e alla posizione riparata dai venti, è amatissima da tutti coloro che vivono l’Elba. Il tratto di mare antistante all’insenatura è chiuso alle imbarcazioni consentendo al mare di dare il meglio a chi vuole fare il bagno o immergersi. Perfetta per le famiglie.

4 – Spiaggia di Lacona
È collocata proprio di fronte all’Isola di Montecristo resa celebre da Dumas. Caratterizzata da una sabbia dorata finissima, la spiaggia di Lacona gode di un mare dai fondali bassi e di un contesto ambientale unico. A ridosso dell’arenile si trova infatti una pineta e le meravigliose dune sabbiose, area naturalistica protetta puntellata macchia mediterranea e specie rare come il giglio di mare, l’orchidea Ophrys apifera e la camomilla di mare.

5 – Spiaggia di Capobianco
Ciottoli di ghiaia candida e fondali affascinanti sono le caratteristiche di questa spiaggia, amatissima per la sua unicità. Capobianco è incorniciata dalle falesia bianche, un bagliore che conobbero già gli antichi greci quando, sbarcando sulla spiaggia, la nominarono Porto Argoo (in greco bianco), nome con cui era conosciuta la vicina Portoferraio fino all’arrivo di Cosimo I de’ Medici.

6 – Spiaggia della Paolina
A un passo da Marciana Marina, questa spiaggia e lo scoglio proprio di fronte devono il nome e la fama alla sorella di Napoleone, Paolina Bonaparte Borghese, che accompagnò il fratello sull’isola e che qui amava fare il bagno e prendere il sole, spingendosi a nuoto fino allo scoglio dove poteva farsi accarezzare dal sole e dal vento (la leggenda narra in desabillée) senza essere vista.

7 – Spiaggia di Nisporto
Esposta a nord, questa spiaggia si trova a Rio nell’Elba ed è caratterizzata da ciottoli multicolore mescolati alla sabbia. Perfetta per chi cerca la vacanza in tranquillità, la spiaggia è molto amata dalle famiglie e dagli appassionati di snorkeling. Una curiosità: vicino alla spiaggia si trova la vecchia fornace in pietra a mattoncini rossi detta “della Ballerina”, che era di proprietà di Lucia Galli, prima ballerina del Teatro della Scala di Milano nei primi del Novecento.

8 – Spiaggia della Biodola
Affacciata all’omonimo golfo, l’anfiteatro naturale della Biodola è una delle spiagge più amate. Sabbia dorata, macchia mediterranea che arriva fino al mare e bagnasciuga perfetto per le passeggiate la rendono il luogo ideale sia per le famiglie, sia per i giovani, anche per via dei numerosi locali nei pressi della spiaggia.

9 – Spiaggia di Acquavivetta
La spiaggia della sorgente, detta anche di Acquavivetta, deve il suo nome a una sorgente d’acqua posta in un fosso poco distante. Acqua perfette, sabbia e ghiaietta caratterizzano questa spiaggia, che culmina con un sentiero panoramico che conduce alla vicina spiaggia di Sansone.

10 – Spiaggia di San’Andrea
Tra Marciana e Marina di Campo, proprio di fronte alla Corsica, si trova la spiaggia di Sant’Andrea, collocata nell’area dell’Elba più ricca di granito. Qui anticamente arrivavano le navi per il carico di vino, oggi invece è uno dei paradisi per le immersioni subacquee.

L’isola d’Elba è facilmente raggiungibile in traghetto dal porto di Piombino in un’ora di navigazione. Tutte le informazioni si trovano sul sito www.visitelba.info

Isola d’Elba: pronta alla ripartenza del turismo. #Elbasicura: una vacanza in piena sicurezza

Riceviamo e pubblichiamo
Un accordo tra tutti gli operatori e le istituzioni del territorio consentirà di godere pienamente dell'Isola d'Elba in totale tranquillità: traghetti con portata ridotta e senza affollamenti, arrivi e partenze in qualsiasi giorno della settimana, informazioni in tempo reale per scegliere tra le oltre 200 spiagge disponibili, 400 km di sentieri, prenotazioni senza caparra.

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Capoliveri, credit Roberto Ridi

Una proposta concreta per l’estate 2020 arriva dall’Isola d’Elba, in coincidenza dell’avvio delle prenotazioni. L’isola “capitale” dell’Arcipelago Toscano lancia il progetto #Elbasicura per offrire a turisti e operatori una risposta pratica alla crescente richiesta di soluzioni per i prossimi mesi. Si tratta di un vero e proprio modello, reso possibile dal tavolo di lavoro che ha permesso un confronto tra tutti gli attori economici della filiera e le istituzioni, riuniti dal GAT (Gestione Associata per il turismo dell’Elba) sotto il marchio di Visit Elba, che come contributo verrà messo a disposizione dei tavoli di lavoro sul turismo di Regione Toscana e Governo.
Le iniziative messe in campo da #Elbasicura toccano tutti gli aspetti della vacanza, dal viaggio alla scelta della spiaggia fino alle attività per il tempo libero.

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credit Roberto Ridi

ARRIVO ALL’ELBA: I TRAGHETTI
Traghetti con portata ridotta e senza affollamenti, arrivi e partenze in qualsiasi giorno della settimana. Il viaggio in traghetto è stato riformulato per garantire una navigazione piacevole in tutta sicurezza. I traghetti avranno una portata ridotta così da garantire le distanze negli spazi comuni e, per alcune corse specifiche, sarà consentito rimanere in auto così da raggiungere la propria destinazione senza scendere dal proprio mezzo. Per facilitare lo spostamento verso l’Isola, niente più soggiorno solo “da sabato a sabato”: molte strutture accetteranno anche arrivi e partenze in giorni diversi. In questo modo i viaggiatori saranno diluiti durante la settimana, così da rendere ulteriormente piacevole e sicura la traversata.

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Capoliveri, credit Roberto Ridi

IL MIO MARE: LA SPIAGGIA
Distanziamento tra ombrelloni, informazioni in tempo reale per scegliere tra le oltre 200 spiagge disponibili.
Grazie alle oltre 200 spiagge dell’Isola, il problema del distanziamento che attanaglia molte località turistiche, qui è facilmente superato: il posto in spiaggia è garantito. Infatti, anche in caso di massima affluenza, la superficie delle 80 spiagge più facilmente raggiungibili in auto consente il distanziamento oggi ipotizzato. Nel contempo le altre 120 e più rimangono oasi per chi vorrà raggiungerle tramite sentieri o imbarcazioni (attraverso  https://elbasmartexploring.com/).

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credit Roberto Ridi

Le spiagge libere restano la principale caratteristica dell’Isola. In caso di massimo afflusso un servizio di informazione già predisposto dai Comuni fornirà in tempo reale notizie sulle presenze nelle singole spiagge, permettendo agli ospiti di andare ogni giorno a colpo sicuro nella scelta della spiaggia preferita. Il servizio sarà consultabile negli uffici informazione, negli hotel e via web. Da segnalare, nello spirito di collaborazione che ha mosso tutti i protagonisti dell’accoglienza turistica, la disponibilità degli stabilimenti balneari ad istallare nelle spiagge libere gli ombrelloni non utilizzati all’interno degli stabilimenti, garantendo così postazioni ombreggiate gratuite già montate e distanziate.

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Volterraio, credit Roberto Ridi

DOVE SOGGIORNARE: OSPITALITÀ
Spazi ampi e riorganizzati, possibilità di disdetta senza costi fino a 15 giorni prima, più servizi in hotel. Più spazio per tutti: le strutture sono state riorganizzate per rispettare le distanze in piena sicurezza, a vantaggio degli ospiti che potranno godere di un’area di confort più ampia con un comodo e inconsueto utilizzo degli ambienti all’aperto. Le prenotazioni sono già aperte per tutti i periodi (da giugno fino a ottobre).

Isola d'Elba

Capoliveri, credit Roberto Ridi

In attesa delle definitive disposizioni governative in materia di libero spostamento, coloro che sceglieranno la loro vacanza all’Isola d’Elba potranno attendere a versare la caparra fino a 15 giorni prima del soggiorno. Inoltre, per rendere la vacanza ancora più speciale, saranno incrementati i servizi presso gli hotel, come per esempio la cena in terrazzo o in camera (senza sovrapprezzi), proposti da varie realtà. Ogni alloggio sarà poi consegnato all’arrivo completamente sanificato.

Sguardi dal cielo

Portoferraio, credit Roberto Ridi

LA RISTORAZIONE: MANGIARE DAVANTI AL MARE SENZA PENSIERI
Ampi spazi nei ristoranti e servizio di consegna di spesa, pasti e altro ancora a domicilio.
I numerosi posti all’aperto garantiscono ampi spazi nei ristoranti dell’Isola che potranno quindi continuare ad operare senza problemi nel rispetto delle normative. La vacanza all’Elba offrirà anche però qualcosa in più, come per esempio una cena sul balcone dell’appartamento o della camera, a tu per tu con il tramonto, con un menù gourmet tipico elbano pronto da assaggiare o un aperitivo da gustare nell’ora più dolce della giornata portato direttamente a casa. Chi la sera vorrà sfruttare le ore più belle della giornata sul mare potrà inoltre ordinare la spesa online e farsela recapitare presso la spiaggia scelta, pronta per essere ritirata prima di andare a casa e senza preoccupazioni di orario, oppure farsela portare al proprio domicilio.

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miniere di Capoliveri, credit Roberto Ridi

TEMPO LIBERO E ATTIVITÀ OUTDOOR SENZA PENSIERI
400 km di sentieri e sanificazione dei mezzi a noleggio.
A piedi o in bici, da soli o con la visita guidata… l’Elba è un’isola che ama lasciarsi scoprire. Cuore del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, riserva MAB Unesco, l’isola è famosa per la sua natura impareggiabile. Grazie ai più di 400 chilometri di sentieri sarà possibile muoversi mantenendo le distanze che si desiderano, sia in completa solitudine, sia con le visite guidate (grazie ad appositi sistemi di comunicazione). E se la scelta ricade sulle due ruote, basta rivolgersi a uno dei punti noleggio di bici, tutti aderenti al protocollo di sanificazione concordato con la ASL.

"Il progetto #Elbasicura ha una doppia valenza - commenta Claudio Della Lucia, coordinatore della Gestione associate per il turismo dell'Elba– prima di tutto perché non cede a ipotesi fantasiose e impraticabili ma fornisce soluzioni concrete che toccano tutti gli aspetti della vacanza, coniugando libertà e sicurezza con la fattiva cooperazione di operatori, istituzioni e cittadini. La principale linea guida del lavoro è stata quella di garantire agli ospiti una vacanza sicura, ma vera, libera, come è sempre stata una vacanza all’Elba. È Un vero e proprio prototipo, la cui parte tecnico/normativa mettiamo a disposizione anche dei tavoli di lavoro nazionali e locali con cui siamo in contatto (a loro consegneremo nei prossimi giorni un dossier completo) come spunto di lavoro per la ripartenza. Innovativo anche il modello di governance del territorio: abbiamo agito subito, invitando a uno stesso tavolo tutti gli attori della filiera turistica, pubblici e privati, che hanno lavorato insieme, suddivisi in gruppi di interesse e in maniera veloce, così da permettere all’intero sistema di essere pronto subito alla ripartenza. Dal confronto sono scaturite nuove idee, grandi e piccole innovazioni. Innovare, in questo preciso momento, significa sfruttare al meglio anche l’opportunità che la crisi offre, quella di ridiscutere i termini della proposta per un prodotto turistico che vada anche oltre questo difficile momento. In questo percorso, va detto, siamo stati facilitati dalla natura dell’Elba, che unisce il vantaggio di essere isola alla vastità degli spazi e di conseguenza la varietà di proposte che offre, dalle spiagge ai sentieri per il trekking, dalle riserve naturalistiche ai borghi autentici. Un equilibrio di fattori difficilmente riscontrabile altrove. Quest’anno all’ELBA tutti potranno godere del lusso dello spazio, e saranno coccolati ancora più del solito!!”

L’isola d’Elba è facilmente raggiungibile in traghetto dal porto di Piombino in un’ora di navigazione. Tutte le informazioni si trovano sul sito www.visitelba.info.
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Tramonti sull’Isola d’Elba: oggi in streaming, domani…

Riceviamo e pubblichiamo
Guarda in streaming i tramonti più belli dell'isola d’Elba: ecco gli itinerari per scoprirli. I link per assistere live ai più bei tramonti che regala l’Elba.

Il tramonto all’Elba è senza ombra di dubbio una delle esperienze più coinvolgenti da vivere sull’isola. La ricerca “dell’angolo” più bello dal quale poterne avere una visione privilegiata può trasformarsi in un ottimo pretesto per una bella scampagnata, o per un’avventura alla scoperta di sorprendenti luoghi del territorio.

Collegati per assistere live ad alcuni dei tramonti più belli dell'isola:
Morcone https://www.elbalink.it/webcam-spiaggia-di-morcone-hotel-la-scogliera-capoliveri/
Bagnaia https://www.elbalink.it/webcam-spiaggia-di-bagnaia/
Calanchiole https://www.elbalink.it/webcam-spiaggia-delle-calanchiole/
Portoferraio fronte bastioni https://www.skylinewebcams.com/it/webcam/italia/toscana/isola-elba/portoferraio.html 
Portoferraio darsena https://www.skylinewebcams.com/it/webcam/italia/toscana/isola-elba/isola-d-elbaportoferraio.html
Marciana https://www.elbalink.it/webcam-santandrea-hotel-da-giacomino-marciana/
Capoliveri  https://www.elbalink.it/webcam-lido-di-capoliveri-capoliveri/

Ecco allora una selezione di itinerari tra i più interessanti che l’isola offre.

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foto ©R.Ridi

TRAMONTO SUL CALAMITA
Difficoltà: media
Capoliveri-Monte Calamita / Escursione in notturna
Capoliveri è un colorato borgo che si affaccia sul mare, custode di un antico fascino quasi medievale fatto di vicoli stretti, casette color pastello e balconi fioriti. Parte da qui il sentiero che avanza sul Monte Calamita, una delle aree più selvagge e suggestive di tutta l’isola che ospita le uniche miniere sotterranee, oggi abbandonate, visitabili accompagnati dalle guide locali. Il panorama è assicurato: il percorso sembra rincorrere la linea della costa, con vista su baie e calette. Il profumo dell’erica e del rosmarino accompagna i viaggiatori nel cuore silenzioso delle pinete e a tratti sulla terra rossa delle miniere. Salendo, la luce calda del tramonto sarà una guida confortante fino al calare della notte quando, ormai giunti sulla cima, sotto un cielo stellato è possibile ammirare la luna che colora d’argento il mare.

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foto ©R.Ridi

CAPO ENFOLA, QUANDO IL MARE DIVENTA ORO
Difficoltà: facile
Portoferraio-Capo Enfola
Capo Enfola è un luogo ricco di elementi naturalistici e di testimonianze storiche della Seconda guerra mondiale. Visibilmente separato dalla terraferma da uno stretto istmo di sabbia, che con la sua tonnara ci ricorda dell’antica tradizione della pesca ai tonni documentata già a partire dal primo secolo d.C., Capo Enfola si raggiunge seguendo una piccola strada risalente al periodo bellico. La macchia mediterranea ricopre quasi interamente i resti delle costruzioni militari e, tra pendici riccamente fiorite e scogliere affacciate sul mare, è facile lasciarsi guidare dalle meraviglie del paesaggio elbano. Arrivati all’estremità, si può fare un giro intorno al promontorio: fortino militare inespugnabile, questo privilegiato punto d’osservazione offre agli occhi tutta la bellezza del mare aperto e, nell’attesa che al tramonto si trasformi in una preziosa distesa dorata, gli appassionati di birdwatching apprezzeranno la ricchezza dell’avifauna del luogo. Le scogliere, con le loro cavità, sono infatti un riparo naturale per molti uccelli marini e per i loro nidi.

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foto ©R.Ridi

IL SOLE SI FERMA AL “SEMAFORO”
Difficoltà: impegnativo
Chiessi – Semaforo Campo alle serre
Il semaforo di Campo alle Serre, situato sopra la località di Chiessi, si raggiunge attraverso un sentiero molto ripido e per questo di una certa difficoltà. Il percorso si snoda attraverso la profumata macchia mediterranea, sulla costa che si affaccia verso la Corsica.  Il sentiero si arrampica tra i terrazzamenti di antichi vigneti abbandonati, dove un tempo si coltivavano le uve destinate a produrre l’Aleatico, fino al vecchio semaforo militare: costruito nel 1888 dalla Regia Marina nel luogo in cui sorgevano i resti di una preesistente postazione d’avvistamento, chiamata Guardia al Turco, per monitorare il traffico marittimo nel Canale di Corsica, è rimasto in funzione fino agli anni ’50. Tutte le sere, al tramonto, anche il sole sembra fermarsi per un momento di fronte a questa pagina di storia dell’Isola d’Elba, accendendo di rosso e arancione il paesaggio circostante e le splendide fioriture di Ginestra aspaltoides, specie endemica del Capanne.

Capo Bianco Tramonto-©Daniele Fiaschi

foto ©Daniele Fiaschi

ESPRIMERE UN DESIDERIO AL CAPO STELLA
Difficoltà: media
Lacona-Capo Stella / Escursione in notturna
Un affascinante sentiero sospeso tra le baie di Stella e di Lacona. Si tratta di uno dei promontori più interessanti dell’Elba, molto amato anche da Napoleone che voleva trasformarlo in una riserva di caccia personale. Tra il profumo inebriante del lentisco e del corbezzolo, il percorso sale correndo sul crinale della punta e da qui, grazie ai bassi cespugli della macchia mediterranea, lo sguardo è libero di correre lungo la costa, fino alla spiaggia dell’Innamorata, mentre il sole infuocato si getta nel mare. Raggiunta la meta con il calar della notte, ci si può concedere una lunga pausa a contemplare le stelle.

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foto ©R.Ridi

UN TRAMONTO SENZA FINE
Difficoltà: facile
Località Zanca / Sant’Andrea
Non serve essere degli sportivi per assistere al tramonto più lungo dell’Isola d’Elba: seguendo la strada asfaltata segnalata che scende da località Zanca, si raggiunge la bella Sant’Andrea, una delle spiagge più famose del comune di Marciana e dell’isola. A renderla unica, una distesa di scogli dalle forme sinuose, i “liscioni”, massi di granito che il mare ha levigato nel corso dei secoli e che brillano sotto i raggi del sole per via dei cristalli di ortoclasio. Qui, in dolce compagnia o con gli amici di sempre, si può assistere al lento tuffo del sole nel blu delle onde.

Organizza il tuo viaggio all’Isola d’Elba e visita la pagina http://www.visitelba.info
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Isola d’Elba: viaggio nello straordinario mondo animale

Riceviamo e pubblichiamo
Fenicotteri, cetacei, rapaci, api operose, eleganti farfalle: preparatevi all'incontro con alcune delle creature più affascinanti dell’isola.

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macaone e valeriana – ©Careno Terra

Un’antica leggenda narra che quando la Venere Tirrenica nacque dagli abissi marini, la collana di perle che portava al collo si ruppe e le gemme, spargendosi nel mare, diedero vita alle isole dell’Arcipelago Toscano e tra queste all’Isola d’Elba.
Oggi, l’Elba è il cuore del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, un’area protetta che si estende per circa 180 kmq, e della Riserva della Biosfera MaB UNESCO, un prestigioso programma dedicato alle risorse della biosfera e alla tutela delle riserve naturali.

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fenicotteri – ©ArcipelagoNetwork

Qui, tra i profumi della macchia mediterranea, l’Elba ospita una vivace e originale varietà di fauna selvatica: dai fenicotteri ai fieri rapaci, come il falco pellegrino, alle operose api; dalla piccola lucertola muraiola, endemica dell’Elba, alle colorate farfalle.
Proprio queste creature affascinanti sono ospiti e protagoniste del Santuario delle farfalle, creato in una zona nei pressi del Monte Capanne.
Un sentiero tematico che racconta la vita delle farfalle, un mondo magico dove prati e zone rocciose si animano tra lo sbattere di ali della Lycaeides villai e della Coenonympha elbana, due specie endemiche delle isole toscane.

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giasone e fico d’india – ©Careno Terra

Un luogo dove fragili e splendidi esemplari si incontrano, definito “santuario” per la sua sacralità, che costituisce un ambiente ideale per la vita di queste farfalle uniche e dove è stata registrata la presenza di oltre 50 specie, alcune molto particolari e diverse rispetto a quelle presenti nelle zone vicine.
Tra le più incredibili la vistosa Cleopatra dai colori sgargianti, la Tecla della quercia dalle ali blu scuro, le variopinte ed eleganti Giasone, Podalirio e Macaone. Inoltre, è stata osservata la Vanessa multicolore, che non si registrava all’Elba dal 1916 e veniva ormai considerata estinta!
Nel 2019, grazie al lavoro di un gruppo di ricercatori, Legambiente, Parco Nazionale e l’associazione culturale le Macinelle, è stata inaugurata una nuova area del Santuario delle farfalle: l’Oasi della farfalla di San Piero, l’unica area al mondo dove vive la rara farfalla di San Piero, grazie alla presenza delle piante nutrici, le Aristolochie.

Isola d'Elba

farfalla lavanda – foto R. Ridi

Continuando a volare tra la natura dell’Elba, si arriva anche all’Orto dei semplici dell’Eremo di Santa Caterina, in cui “l’uomo che sussurra alle api” – Roberto Ballini, classe 1944, ex ciclista professionista – si prende cura delle arnie. Negli anni Ballini ha sviluppato un sistema di comunicazione con i preziosi impollinatori che distinguono due differenti frequenze sonore.
Attraverso queste modulazioni di voce riesce a dialogare con loro impartendo semplici indicazioni, in armonia con l’incredibile biodiversità dell’Orto dei Semplici, un luogo quasi mistico e di grande essenzialità che conserva esemplari di piante autoctone dell’isola, tra cui anche sei varietà rare di frutti originari dell’Elba, come il Pero Angelica dell’Elba o il Pesco Sanguigno settembrino dell’Elba.
L’ambiente marino dell’Isola, incontaminato e attraversato da correnti ricche di cibo, ospita una sorprendente varietà di forme di vita.

Isola d'Elba

balenottero – foto R.Ridi

Già dalla riva si possono scorgere i primi pesciolini e poi, nuotando al largo con la maschera, si possono ammirare praterie di posidonie, triglie di scoglio e castagnole; polpi sinuosi e cavallucci marini; rombi e barracuda; pesci luna, gorgonie e aragoste.
Ma i protagonisti del mare sono i cetacei, come le stenelle e i tursiopiche spesso vengono avvistati intorno all’isola e che con un po’ di fortuna è possibile ammirare anche da vicino durante piacevoli escursioni in barca.

delfini-©DanieleFiaschi

delfini – ©Daniele Fiaschi

L’Elba è anche un punto di riferimento per gli appassionati di birdwatching grazie alla ricchissima avifauna costituita da uccelli stanziali e migratori. Tra gli ambienti più ricchi di vita si segnalano: capo d’Enfola, dove le scogliere offrono un riparo agli uccelli e sono perfette per ospitare i nidi del Gabbiano Reale; il Monte Capanne e il Monte Serra, luoghi ideali per osservare il volo sontuoso dei rapaci. Tra quelli che nidificano sull’isola è d’obbligo segnalare il più veloce predatore alato, il falco pellegrino, ma si possono trovare anche il barbagianni, il gheppio, il gufo comune e la poiana. Di grande richiamo sono le colonie di berta maggiore e minore e di gabbiano corso. A testimonianza delle importanti risorse biologiche che il territorio dell’Isola d’Elba offre, il bacino delle antiche saline di San Giovanni torna ad ospitare i fenicotteri rosa, già avvistati negli anni scorsi e ancora una volta conferma della ricchezza di vita dell’area della Baia di Portoferraio popolata anche da aironi, pavoncelle e chiurli.

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fenicotteri rosa – ©ArcipelagoNetwork

Non meno preziosi, il Monte Calamita e il già citato Monte Capanne sono siti di grande importanza per il loro valore naturalistico. Il Calamita si è accreditato nel corso della storia come luogo di assoluta suggestione per la rarità delle specie ospitate: tra gli arbusti della macchia mediterranea si possono scorgere capre selvatiche e lepri, mentre dalla sommità è possibile avvistare una delle più vaste colonie di gabbiano reale (Punta Calamita è anche detta Costa dei Gabbiani, per la presenza dei numerosi nidi). Sul Capanne, invece, potreste imbattervi nella martora lungo i sentieri che in alcune stagioni dell’anno regalano lo spettacolo della fioritura della viola corsica ilvensis, specie endemica dell’Isola dell’Elba.
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Le orche arrivano all’Isola d’Elba

Riceviamo e pubblichiamo
All’Isola d’Elba sono arrivate le orche, uno straordinario avvistamento. Il video dell’avvistamento.

Continuano le frequentazioni dei grandi cetacei nel mare elbano.

orche isola elba

da elbareport.it

Il 2020 è iniziato con lo straordinario avvistamento di alcune orche, presumibilmente quelle che erano già state segnalate nel Mar Mediterraneo nei giorni scorsi.
Lo spettacolo inusuale, documentato da un video di Luigi Lanera, mostra i grandi animali mentre pattugliano le acque del golfo dell’Enfola, a Portoferraio.
Gli avvistamenti della fauna selvatica sono frequenti all’Elba, isola “capitale” del Parco Naturale dell’Arcipelago Toscano e cuore della Riserva MAB Unesco.
Oltre alle balene, avvistate la scorsa estate, e ai delfini, ospiti frequenti del mare che circonda la costa, l’isola è stata scelta anche dalle tartarughe Caretta caretta che negli ultimi anni hanno scelto le tranquille spiagge elbane per deporre le uova.

Errore
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