La Capra Enoica (Fabrizio Capra)
Anno nuovo, vita nuova: così recita il proverbio e allora perché non traslarlo sulla mia rubrica? Ho iniziato con il giro d’Italia dei vini da me degustati legando il tutto ai miei ricordi, poi sono passato a proporre dei vini sempre legati ai ricordi ma “prendendo un po’ in giro” le descrizioni che di questi vini si fanno. Quindi in una pausa creativa natalizia ho fornito qualche indicazione di vini per le nostre tavole o per regali durante le festività. Ora ho meditato un nuovo percorso che prende spunto da stranezze, curiosità, leggende, ecc. ecc. legate al mondo del vino. Allora diamo il via a questo nuovo percorso de La Capra Enoica…
Eccoci! La Capra Enoica fa un po’ di restyling e avviamo un nuovo corso.
Il mondo del vino è legato a tantissime curiosità, stranezze, leggende… e partendo proprio da queste vi racconterò ogni venerdì un qualcosa di collegato al vino .
Oggi voglio avviare la rubrica da una “curiosità”.
Vi siete mai chiesti qual è il Paese che consuma più vino pro-capite?
Non affrettatevi ad andare a cercarlo su qualche motore di ricerca… ve lo dico io!
Il VATICANO.
Stupiti?
Il Paese con la popolazione più bassa ha il primato del più alto tasso di consumo pro capite di vino che di anno in anno oscilla tra i 62 e i 74 litri a testa (in alcune statistiche scende anche sotto i 55 ma rimane sempre il più grande consumatore) che non rappresenterebbe un gran consumo (poco meno di un bicchiere al giorno) ma se si tolgono astemi e bambini…
Sarà tutto vino consumato nelle messe? Annacquato però…
A questo punto penserete: vabbè si tratta di un caso isolato: no!
No, perché sul secondo gradino del podio si piazza Andora, il piccolissimo stato incastonato nei Pirenei che ha un consumo di circa 50 litri procapite all’anno.
Mentre sul gradino più basso c’è Lussemburgo, il granducato che fin dall’epoca romana è forte consumatrice di vino.
Per trovare una delle nazioni forti produttrici di vino bisogna scendere al quinto posto dove troviamo la Francia (ebbene si ci batte anche nel consumo di vino, che vergogna! E pensare che faccio di tutto per tenere alto il buon nome dell’Italia) preceduta però da Norfolk Island, piccolissima isola dell’Oceano Pacifico con circa 2mila abitanti dedita prevalentemente alla pesca, all’agricoltura, all’allevamento e… al bere ottimo (almeno lo spero) vino.
E l’Italia direte voi? La più grande produttrice di vino è solo nona preceduta da Slovenia, Portogallo e, persino, la Svizzera, dove il vino costa un occhio della testa.
Ci sono varie classifiche poichè il consumo può variare di anno in anno però quasi tutte concordano sulle prime posizioni.
Sconsolato da questa classifica (a volte l’Italia scende anche oltre il decimo posto) voglio ricordare che un buon bicchiere di vino non fa male (meglio che certi intrugli che vengono propinati in alcuni locali), importante è bere sempre in modo consapevole.
Fatta questa chiosa moralizzatrice, il mio pensiero inizia a galoppare e chiaramente va a scivolare su alcune connessioni: Vaticano maggior consumatore pro capite di vino, il vino in Vaticano… allora Vin Santo!
E mi è tornato in mente quando ho bevuto un Vin Santo originale per la prima volta… e non possono, in questa rubrica, non far riaffiorare i ricordi.
Mi trovavo in una sera di novembre di trent’anni fa in un ristorante davanti alla celeberrima Torre di Pisa.
Dopo una lauta cena con specialità locali mi sono concesso un bicchierino (o forse due) di Vin Santo con i cantuccini, una vera prelibatezza che consiglio a coloro che non l’avessere ancora provato.
Saranno stati i marmi della torre illuminati da una splendida luna novembrina, sarà stata l’incantevole torre pisana che è rimasta pendente anche dopo la cena annaffiata da buon vino… ma l’atmosfera che si è venuta a creare era quasi divina.
Atmosfera divina, Vin Santo, santi, paradiso, Vaticano…
… Vaticano, i suoi abitanti, quelli che consumano più vino pro capite? Ma perBacco, quanto bevete?