Tedeschi: Maternigo Valpolicella Superiore Doc per brindare alla mamma… tutto l’anno

La Capra Enoica (Fabrizio Capra)
Oggi pubblichiamo per la rubrica de La Capra Enoica la proposta dell’azienda Tedeschi per la Festa della Mamma, un vino per festeggiarla, però, tutto l’anno.

Maternigo. Il significato del suo nome – Terra della Madre – rende il Valpolicella Superiore Doc la scelta perfetta per onorare questa ricorrenza, la festa della Mamma.
Ci sono tanti modi per rendere omaggio alla mamma, per festeggiarla e renderla felice. Magari con una bottiglia di vino, un’etichetta che già nel suo nome, Maternigo – ovvero Terra della Madre – celebra questa giornata particolare.
È dal vigneto Impervio, così chiamato per l’importante pendenza del terreno, che nasce questo cru di Valpolicella Superiore Doc della famiglia Tedeschi, da una terra caratterizzata dalla presenza di marne bianche e gialle che donano grande freschezza ed equilibrio a questo vino.
Il suo colore è un rosso rubino intenso, limpido e trasparente.
Al naso è molto fruttato (note di ribes rosso, amarena, ciliegia, lamponi) che si amalgamano alle note di pepe e spezie dolci. In bocca la sua trama è ricca, persistente e molto elegante.

È proprio grazie al costante impegno sulla ricerca di caratterizzazione su ogni singola parcella che la vigna viene seguita momento dopo momento fino alla selezione delle uve: questo lavoro dà vita ad un prodotto dalla struttura e dalla concentrazione ben equilibrate, con una singolare acidità che regala bevibilità e longevità a questo perfetto interprete del territorio della Valpolicella.
Alziamo i calici e brindiamo a tutte le mamme del mondo!

Cinque etichette per la Festa della Mamma: a ogni mamma il suo vino

La Capra Enoica (Fabrizio Capra)
Oggi per la rubrica, La Capra Enoica fa suo il comunicato stampa dello Studio Cru e propone cinque etichette per festeggiare la Mamma.

Elegante e raffinata, esploratrice e intraprendente, multitasking e sempre in movimento: ogni mamma è un mondo a sé, unica nel suo affetto e nella sua tenerezza. Festeggiamo chi ogni giorno si prende cura di noi, chi ci ha visto muovere i primi passi incerti in un mondo ancora sconosciuto, chi ha raccolto e rimesso infinite volte insieme i pezzi del nostro cuore. Ad ogni mamma, quindi, la sua etichetta. Perché di mamma ce n’è una sola, ma ogni mamma splende nella sua unicità.

Mari – Bentu Luna
Mari
 è dedicato alle mamme che amano le isole, intese come piccoli mondi da esplorare o in cui rigenerarsi. Ci si può sdraiare in una caletta, leggendo un libro e respirando il mare. Si possono indossare le scarpe da ginnastica e perlustrare l’entroterra, tra borghi e campagne. La Sardegna è un tesoro di isola che il mondo invidia al nostro Paese ed è anche il ventre da cui nasce il vino che proponiamo in assaggio.
Mari è tra le prime etichette a esordire sul mercato della tenuta Bentu Luna, il nuovo progetto enologico di famiglia Moratti nel cuore della Sardegna basato esclusivamente su vecchie vigne. Mari è un Mandrolisai DOC le cui uve sono raccolte da vigneti tra i 35 e i 70 anni. Si tratta di un blend di bovale sardo, cannonau e monica vendemmiate nella prima decade di ottobre. La fermentazione avviene con piede spontaneo in vasche di cemento e l’affinamento è di otto mesi in barrique di rovere. Ne nasce un vino di grande equilibrio: al naso emergono note speziate, in bocca è morbido e colpisce per gli avvolgenti sentori di frutta scura e la deliziosa nota salata, coronati da un finale caldo.
Prezzo: 20 euro in enoteca

Terre di Chieti IGP Passerina Biologico – Cantina Tollo
Viva la mamma multitasking, in grado di gestire mille attività contemporaneamente, tra una call di lavoro, la cena a cui pensare e i lavoretti dei propri bimbi a cui dare un contributo. È una mamma che pensa in più direzioni, in modi diversi e creativi. La sua chiave è l’organizzazione: dinamica e operosa come un’ape, a lei Cantina Tollo associa il proprio , ottenuto da uve 100% passerina, allevate a regime biologico. Terre di Chieti IGP Passerina Biologico.
Piena espressione dell’Abruzzo e omaggio alla natura, questo vino fa parte della Linea Bio di Cantina Tollo, composta da cinque etichette prodotte solo con uve biologiche selezionate, che racchiudono tradizione, ricerca enologica e rispetto per la terra.
Giallo paglierino con sottili riflessi verdolini, dall’aroma fruttato, con fini note agrumate e floreali, Terre di Chieti IGP Passerina Biologico è un vino che, attraverso la laboriosa ape raffigurata in etichetta, dà valore all’equilibrio dell’ecosistema naturale, da preservare nell’armonia delle sue parti, così come la mamma fa tutti i giorni nel piccolo ecosistema della famiglia.
Prezzo: 7,50 euro nello shop online della cantina

Verona Città di Dante Valpolicella Superiore DOC – Cantina Valpantena
Per la mamma che ama leggere, che tra una torta di compleanno e un quaderno di ricette non rinuncia a coltivare il proprio amore per la letteratura, Cantina Valpantena propone Verona Città di Dante. Una speciale etichetta di Valpolicella Superiore DOC, edizione limitata per ricordare il sommo poeta in occasione del 700esimo anniversario dalla morte. È un vino che si ottiene da un blend di uve corvina veronese, corvinone e rondinella. Dal colore rosso rubino, al naso rivela netti profumi di fiori rossi, arricchiti da note di frutti del sottobosco e marasca in confettura. In bocca si dimostra ampio e rotondo, con un gradevole retrogusto di mandorla amara.
Prezzo: 5 euro in tutti i punti vendita di Cantina Valpantena

Lugana DOC – Monte del Frà
Dal colore giallo paglierino e dal naso intenso, floreale e fruttato, il Lugana DOC Monte del Frà è il vino perfetto per la mamma curiosa che ama scoprire nuovi sapori. Ai fornelli adora sperimentare ricette sane e genuine ma appetitose, che in famiglia mettono d’accordo grandi e piccini. È la mamma che vuole concedersi un momento di relax a fine giornata: una coccola serale nella tranquillità delle mura di casa. Il Lugana DOC Monte del Frà è inoltre il vino ideale da sorseggiare nei mesi estivi in arrivo: conquista tutti con la sua eleganza e freschezza.
Prezzo: 10,80 euro nello shop online della cantina

Franciacorta Extra Brut EBB Millesimato – Mosnel
Per una donna dall’eleganza innata e senza tempo, un punto di riferimento solido nella nostra vita, che non cambia con il passare degli anni, EBB Millesimato Mosnel è il Franciacorta Extra Brut che Giulio e Lucia Barzanò hanno dedicato alla madre Emanuela Barzanò Barboglio, omaggio ad una donna forte e coraggiosa, tra i soci fondatori del Consorzio di Tutela della denominazione. 
EBB ha i tratti armonici e compiuti di un affresco rinascimentale: nel calice oro lucente dal perlage fine, le proporzioni tra il tema floreale dominante al primo olfatto, con fior di limone e verbena, e il tema del frutto brillante, con note di mandarino, zenzero e mela verde croccante, sono definite nei contorni da sfumate mentolate, di pepe e salsedine. 
La vinificazione in piccole botti di rovere delle migliori uve chardonnay, maturate sui lieviti per oltre 36 mesi, sostiene il sorso al palato, raffinato dalla vivacità agrumata di bergamotto. La fresca beva è resa coinvolgente da una sapidità nitida, supportata dal dosaggio Extra Brut, che ne esalta lo stile delicato.
Prezzo: 44 euro in enoteca

Amarone della Valpolicella DOCG Classico Riserva Tedeschi

La Capra Enoica (Fabrizio Capra)
Nella sua rubrica, La Capra Enoica accoglie la proposta di Tedeschi per la Festa del Papà: un Amarone Riserva davvero speciale per onorare questa ricorrenza.

Un’occasione per festeggiare tutti i papà, per ricordar loro una volta di più quanto siano importanti: cosa di meglio di un’ottima bottiglia di vino come regalo o per brindare insieme?
Tedeschi – storica azienda della Valpolicella – sceglie un’etichetta davvero speciale, il Capitel Monte Olmi Amarone della Valpolicella Docg Classico Riserva.
È il vino ideato dal nostro papà Lorenzo – spiega Antonietta Tedeschi, oggi alla guida della cantina insieme ai fratelli Sabrina e Riccardoe proprio per questo ricco di significato in questa giornata speciale”.
Un omaggio quasi obbligato in onore del papà Lorenzo Tedeschi, visionario viticoltore della Valpolicella, che ancora oggi si interessa al lavoro in vigna e in cantina.

Già dal 1964 egli capì l’importanza di investire sui Cru e sulla loro valorizzazione e iniziò a vinificare separatamente le uve del vigneto Monte Olmi, creando questo vino che oggi è rappresentativo dell’azienda e del suo territorio, un vero fuoriclasse che stupisce e conquista ad ogni sorso.
Monte Olmi è il nome del vigneto situato a Pedemonte, nel cuore della Valpolicella Classica, 2.5 ettari a terrazze dalla pendenza notevole da cui prende vita un vino di carattere, elegante e armonioso, di color rosso rubino intenso, limpido e trasparente.
Al naso rivela note di ciliegia, lampone e ribes rosso, che si sposano con le note del legno di Slavonia.
Al palato denota una struttura robusta, ma raffinata, con buona acidità. Lungo e persistente, ha ottime prospettive di invecchiamento.
Una scelta azzeccata per la Festa del Papà, un rosso deciso e di carattere, perfetta espressione del territorio e dell’azienda da cui prende vita, condividendone i valori di tradizione e contemporaneità.
Un rosso che è anche il colore dell’amore, quello per i papà di tutto il mondo!

Tedeschi: la Fabriseria, due rossi per conquistare i cuori

La Capra Enoica (Fabrizio Capra)
Oggi la rubrica curata da La Capra Enoica ha scelto di proporvi due vini che per il loro essere passionali  sono perfetti per questo San Valentino 2021 che ci apprestiamo a vivere con le restrizioni dettate dall’attuale situazione sanitaria.

Rosso,come il colore dell’amore e della passione, come alcuni romantici tramonti, come le guance che si imporporano per una dichiarazione d’amore.
Quale vino migliore per onorare San Valentino se non due rossi di carattere, vibranti e passionali come l’Amarone della Valpolicella e il Valpolicella della selezione La Fabriseria di Tedeschi.
Vini intensi e avvolgenti, ideali per scaldare i cuori, perfetti come regalo, ma ancor più per un brindisi durante un romantico tête-à-tête.
La Fabriseria Amarone della Valpolicella DOCG Classico Riserva – risultato di un’accurata selezione delle uve – è un vino davvero speciale: vanta una struttura complessa e una spiccata eleganza aromatica con note di vaniglia e tabacco accanto a frutta rossa come ribes rosso, lampone e ciliegie sotto spirito.

È un capolavoro capace di evolversi e di regalare emozioni nel tempo. Il suo carattere, il suo temperamento e l’esclusività lo rendono ideale per il brindisi di tutti coloro che si amano di amore profondo.
La Fabriseria Valpolicella DOC Classico Superiore è un grande vino, alfiere del territorio da cui prende vita, sintesi di coerenza e profondità.
Denota un delizioso e avvolgente profilo aromatico con sfumature di ribes, amarena, ciliegia e prugna che donano freschezza al vino amalgamandosi perfettamente alle note minerali, eteree e di vaniglia.
L’affinamento, così come per l’Amarone, avviene in botti di rovere di Slavonia.
Icona di indiscussa eccellenza, il Valpolicella è il vino della gioia e della condivisione, compagno enoico perfetto per gli amori appena nati.
Il vino è una delle chiavi per festeggiare la serata più romantica dell’anno.
Non resta che alzare i calici e brindare all’amore vero, quello che si festeggia il 14 febbraio ma che va onorato tutti i giorni dell’anno.

Tedeschi presenta tre itinerari tra i cru aziendali

Riceviamo e pubblichiamo
L’azienda Tedeschi abbina ai suoi tre cru – Monte Olmi, La Fabriseria e Maternigo - una passeggiata alla scoperta della natura della Valpolicella.

L’azienda Tedeschi promuove passeggiate e degustazioni guidate alla scoperta dei vigneti di proprietà della famiglia. Un’occasione enoturistica unica per comprendere e apprezzare lo stile e l’eleganza dei vini della Valpolicella, area da sempre vocata alla produzione di grandi espressioni vinicole.

Tre sono gli itinerari proposti: il primo è dedicato al Monte Olmi, storico vigneto che appartiene alla famiglia dal lontano 1918. È da questa accurata selezione d’uve che ha origine uno dei primi cru di Amarone della Valpolicella, il Capitel Monte Olmi Amarone della Valpolicella DOCG Classico Riserva, vino rappresentativo dell’azienda e del territorio. Questa prima passeggiata prevede un’immersione nella natura della collina di Pedemonte con arrivo a Monte Olmi, dove sarà possibile degustare il vino tra le terrazze dei muri a secco, tipici della zona.

Il secondo è riservato alla scoperta de La Fabriseria, vigneto in alta collina della zona classica, tra i comuni di Sant’Ambrogio di Valpolicella e Fumane, per conoscere le caratteristiche dei suoli e avvicinarsi ai princìpi della viticoltura. Qui la vista toglie il fiato: dalla Valpolicella si arriva a scorgere il Lago di Garda. Durante questo secondo tour sono in programma assaggi in vigna del cru La Fabriseria Valpolicella DOC Classico Superiore e un’interessante sosta a San Giorgio della Valpolicella, uno dei borghi più belli d’Italia, con la sua caratteristica Pieve romanica dallo straordinario valore architettonico e artistico. Per questo tour è richiesto il trasferimento con la propria auto dall’azienda al vigneto. Al rientro in azienda è prevista una degustazione di altri cinque vini rappresentativi di Tedeschi e del territorio, incluso l’Amarone della Valpolicella Marne 180 abbinato a piccoli assaggi di prodotti di gastronomia locale.

Per il terzo itinerario ci si sposta nella Tenuta Maternigo, un’oasi naturale circondata dal bosco con 84 ettari di terreno, di cui 33 a vigneto, tra i comuni di Tregnago e Mezzane di Sopra; siamo in alta collina, con esposizione prevalentemente Sud e Sud-Ovest, ad una altitudine che varia dai 290 ai 480 m s.l.m.. Si parte da Mezzane di Sotto con direzione Maternigo, un luogo particolarmente vocato, dalle singolari caratteristiche del terreno. Tra i filari, la degustazione del cru Maternigo Valpolicella DOC Superiore. La visita enogastronomica continua presso Villa de Winckels (Via Sorio 30, Tregnago) per gustare i piatti tipici della tradizione veronese accompagnati da altri prodotti dell’azienda.

Tre esperienze uniche, dai tratti eccezionali, alla scoperta di una Valpolicella autentica, capace di raccontare la storia di un territorio ricco di tradizione, cultura e persone.
Info: https://visit.tedeschiwines.com/it/5ece5eb49e82f735b9133451?lang=it

Tinazzi: nuove annate e un nuovissimo packaging

Riceviamo e pubblichiamo
Nuove bottiglie e nuove etichette per i prodotti rivolti al giovane pubblico internazionale.

Tinazzi, importante gruppo di cantine con sede a Lazise e produzioni in Veneto e Puglia, oggi è tra i primi cinque esportatori italiani in Russia. Tra i prodotti di punta Famiglia Tinazzidell’azienda pugliese il Primitivo di Manduria Imperio LXXIV.
Al Vinitaly, rinviato per le note vicende del Coronavirus, si sarebbe presentato le nuove annate della produzione Tinazzi e il nuovo packaging della linea Ca’ de’ Rocchi, con etichette fresche e accattivanti studiate per un pubblico giovane e interessato. Tra le novità riguardanti il packaging anche le bottiglie Reginetta, leggermente più basse e ampie, una scelta che si distacca dalla classica bottiglia conica per identificare un prodotto sempre più vicino ai consumatori internazionali.
Tra le etichette da degustare ci sono i prodotti del territorio veneto come il Valpolicella Tinazzi degustazioneSuperiore Ripasso “Monterè” Dop Ca’de’Rocchi, la Corvina Verona Ipg “Corvè” Ca’de’Rocchi e il bianco Lugana Ca’de’Rocchi 2019. Presentato per la prima volta nell’edizione 2019 e riproposto anche quest’anno il Lugana Prealta 2017, con leggero affinamento in botte. Tra i rosati e i rossi si segnalano il Chiaretto Campo delle Rose 2019, il Rosso Verona Prealta Rossa 2018 e il Rosso Puglia Rossofreddo 2018, vino pugliese da 13% servito freddo ad una temperatura di 10°C, oltre alla produzione veneta di Amarone, Ripasso e Bardolino, e quella pugliese di Primitivo di Manduria e Primitivo del Salento.

I VINI

Valpolicella Superiore Ripasso “Monterè” Ca’de’Rocchi
Il vino prende il nome da un monte nei pressi di Cavaion Veronese da dove passa soffiando un vento di nome “Montés”. Da vigneti selezionati nella zona collinare a 150-300m di sopra il livello del mare si ottiene questo Valpolicella Ripasso, prodotto con Corvina, Corvinone e Rondinella. Rosso carico e luminoso alla vista, al naso emerge la prevalenza di frutta rossa, dove spiccano prugna e amarena, accompagnate da sentori speziati e una lieve vena balsamica. Il sapore è deciso e il tannino bilanciato e morbido. Un vino persistente, particolarmente indicato per accompagnare i risotti autunnali (risotto ai funghi, al radicchio rosso o risotto al Tastasal), pasta e fagioli, vari piatti di carne arrosto o stufati e tradizionale carrelli di lesso con la “pearà” (salsa da contorno tipica della cucina povera veronese).

Corvina Verona Ipg “Corvè” Ca’de’Rocchi
Un 100% Corvina Veronese, prodotto in Valpolicella su vigneti collinari soleggiati.Dal colore rosso intenso e luminoso, regala aromi di frutta rossa matura con prevalenza di ciliegia, sentori speziati e una leggera nota di cacao. Il fruttato percepito al naso si ripresenta al palato accompagnato da note di liquirizia. Lungo e persistente nel finale, si abbina molto bene a tutti i tipi di carne, sia alla brace che ai brasati, e a formaggi stagionati.

Lugana Ca’de’Rocchi 2019
Un bianco ottenuto da uve Trebbiano di Lugana coltivate in vigneti vocati nella zona sud del Lago di Garda. Al naso presenta un bouquet intenso di agrumi e frutti esotici con lievi note floreali, mentre in bocca è fresco, morbido e ben bilanciato. Ideale come aperitivo, o abbinato ad antipasti, Primi piatti leggeri e pesce.

Lugana Prealta 2017
Prodotto da uve raccolte a perfetta maturazione nella zona di Peschiera del Garda,Lugana Dop Prealta è un vino che si distingue nel panorama dei vini bianchi Tinazzi – dall'impronta fresca e giovane – per il leggero affinamento in botti di rovere dai 3 ai 6 mesi. Un bianco intenso, in cui i sentori di pesca e agrumi vengono impreziositi da una nota di vaniglia. Di buona acidità e struttura si abbina egregiamente a primi piatti saporiti, carni bianche e formaggi di media stagionatura.

Chiaretto Campo delle Rose 2019
Il nome di questo vino rimanda ai meravigliosi fiori presenti a Tenuta Valleselle che riempiono l’ambiente di colore e di profumo come il vino stesso. Profumi di ciliegia e marasca, seguiti da accenni floreali, rendono questo vino fresco ed elegante. Sapido ed equilibrato in bocca, si abbina a pesce, carni bianche e pasta.

Rosso Verona Prealta Rossa 2018
Il Prealta Rossa è prodotto da uve Corvina, Merlot e Cabernet Sauvignon da vendemmia tardiva che comporta un leggero appassimento dei grappoli con conseguente concentrazione di zuccheri, polifenoli e composti aromatici. Vino dal colore rosso brillante, al naso è la frutta a primeggiare, in particolare la confettura di ciliegia e mirtillo, il tutto impreziosito da leggere note speziate di pepe nero, liquirizia e vaniglia. Al palato si presenta pieno ed avvolgente, buona la persistenza e con finale elegante che richiama a note di confettura. Ideale con risotti, carni rosse e formaggi stagionati.

Rosso Puglia Rossofreddo 2018
Un vino che nasce per dare il meglio di sé nelle calde giornate estive: un Rosso Salento Igp da servire a una temperatura di 10 gradi che nasce con l'intenzione di dimostrare come anche in estate si possano bere anche vini rossi. Di colore rosso brillante, il “Rossofreddo” al naso si presenta con un ampio spettro olfattivo, dove spiccano aromi floreali e fruttati arricchiti da una lieve nota balsamica, mentre al palato risulta morbido, vellutato, con un finale fresco e avvolgente. L’abbinamento è ideale con aperitivi, primi piatti, carni bianche e formaggi.

Primitivo di Manduria Imperio LXXIV
Il prodotto di punta della produzione pugliese di Tinazzi, premiato per due volte di fila da Wine Spectator con 91 punti con le annate 2011 e 2013. Il nome “Imperio” deriva da un conferitore storico di un antico vigneto ad alberello locato tra S.Giorgio Jonico e Carosino in Puglia dove la famosa varietà di uva del Primitivo di Manduria è coltivata da molti anni. Questo rosso intenso con riflessi granati presenta un complesso panorama olfattivo, dove spiccano frutta rossa matura, spezie, lievi note di cacao e una vena balsamica. Buona persistenza e armonia tra note di frutta secca e tannini morbidi con finale tostato. Ideale se accompagnato a primi piatti robusti, carni arrosto e grigliate, selvaggina e formaggi di media stagionatura.
TINAZZI - I Tinazzi, nell'antica tradizione veronese, erano recipienti simili a botti dove si metteva l'uva pigiata a fermentare: una famiglia legata al vino persino nell'origine del nome. Non può che cominciare con questo curioso aneddoto la storia di Tinazzi, che inizia alla fine degli anni Sessanta a Cavaion Veronese (Vr), grazie all’impegno e alla passione di Eugenio Tinazzi. GianAndrea Tinazzi, figlio del fondatore, all’epoca ancora diciottenne, segue subito il padre nella conduzione dell’impresa e allarga progressivamente gli orizzonti dell’azienda sia in termini di produzione che di mercati. Animato da uno spirito vivace, intraprendente e proattivo, trasforma negli anni l’azienda di famiglia da una realtà locale, che vende vini veneti DOC a piccole realtà del lago di Garda, all’attuale importante Gruppo esteso tra Veneto e Puglia, regione di grande carattere e dalle crescenti potenzialità qualitative, in cui i Tinazzi sono presenti dal 2001. Sotto la sua guida il gruppo produce vini d’alta qualità, venduti in oltre 30 Paesi nel Mondo. Un'intuizione che ha portato l'azienda a diventare una delle più interessanti realtà della viticoltura italiana, con oltre 100 ettari di vigneti di proprietà e un'ampia proposta di iniziative legate alla cultura contadina e all'accoglienza. Gli importanti premi internazionali, come i riconoscimenti di rinomate riviste come Wine Spectator, Wine Enthusiast e Decanter sono solo l'ultimo tassello della storia dei vini.

Verona: il gusto del Natale, pandoro e vino della Valpolicella

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Sotto la Loggia Fra’ Giocondo, Piazza dei Signori, a Verona, il 20 dicembre tradizionale taglio del pandoro gigante Melegatti e il Recioto Valpolicella “Il Narcisista” della cantina Buglioni per festeggiare l’arrivo del Natale. Buglioni promuove golose iniziative per la città: dal Kitchen Lab di Capodanno al brindisi in onore della tradizione.

loggia fra giocondoUn brindisi per festeggiare l’arrivo del Natale con due dei prodotti più celebri della tradizione veronese, sotto la Loggia Fra’ Giocondo, in Piazza dei Signori. Il 20 dicembre i Mercatini di Natale di Verona testimonieranno il taglio del pandoro gigante offerto da Melegatti, accompagnato, com’è tradizione, dal Recioto della Valpolicella Classico Doc, Il Narcisista, della cantina Buglioni. Un tipico abbinamento veronese immancabile a Natale, che i turisti in visita nella città patrimonio dell’UNESCO avranno modo di apprezzare grazie a questa iniziativa.
L’appuntamento è alle ore 17.00.
Sempre sulla scia di feste all’insegna della condivisione e della convivialità, la Locanda Buglioni locanda Salettadel Bugiardo, ristorante gourmand immerso nei vigneti di San Pietro in Cariano della cantina Buglioni, ha previsto per il Capodanno un’originale proposta: Kitchen Lab, un’esperienza coinvolgente dove ogni partecipante potrà scegliere il proprio ruolo, dal mescitore all’aiuto cuoco, dal fochista al gastronomo, oppure semplicemente buongustaio. Un menù raffinato con una selezione di vini della cantina che vanno dal Molì, rosato frizzante sur lie da uve molinara, al Lussurioso, Amarone della Valpolicella Classico DOCG.
Inoltre, nelle tre Osterie del Bugiardo, di Verona, Negrar e Villafranca, la Cantina Buglioni propone, per il Natale, un ricco menù della tradizione a base di carne, mentre a Natale BuglioniPiscaria, il ristorante – pescheria con cucina di mare ideato per far scoprire le molte possibilità di abbinamento tra il pesce e i vini rossi della cantina, la cucina di mare è protagonista delle tavole di Natale e Capodanno. Le prenotazioni sono aperte.
In tutti i locali sono acquistabili i cesti di Natale gourmet, raffinate cassette di legno che abbinano ai prodotti gastronomici della tradizione della Valpolicella, e non solo, i vini originali e autentici della cantina.

Per info e prenotazioni:
Osteria del Bugiardo - Corso Porta Borssari 17/A Verona - 045591869 bugiardoverona@buglioni.it
Piscaria - Corso Sant’Anastasia, 42 Verona - 0454950663 piscaria@buglioni.it
Locanda del Bugiardo - Via Cariano 24/A Località Cariano, San Pietro in Cariano VR - ingresso da Pescantina - 0456801725 locanda@buglioni.it
Website: www.buglioni.it

Natale 2019: regalare emozioni con l’Amarone dell’azienda Tedeschi

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Regalando per Natale vini Tedeschi si regala un’emozione. Il Capitel Monte Olmi è l’omaggio ideale per gli intenditori, il Marne 180 si abbina alla perfezione ai menù delle feste.

monte olmiIl tempo del Natale si avvicina, portando con sé la gioia delle feste. Per parenti e amici è il momento di ritrovarsi intorno alla tavola in un clima di condivisione e piacere. In questa occasione speciale cosa c’è di meglio di un dono in grado di esaltare gli aromi e i sapori tipici dei menù natalizi?
Tedeschi, storica azienda vinicola della Valpolicella che vanta ben quattro secoli di esperienza, propone due delle sue prestigiose etichette per celebrare il periodo di festa: il Capitel Monte Olmi, Amarone della Valpolicella DOCG Classico Riserva e il Marne 180Amarone della Valpolicella DOCG.
Il primo – Capitel Monte Olmi – è il regalo perfetto per i wine lover e per chi ama soprattutto i vini strutturati con una buona prospettiva d’invecchiamento: dall’intenso color rubino, presenta aromi di ciliegia, lampone e ribes rosso amalgamati con distintive note balsamiche. Una struttura robusta ed elegante, che ben si abbina a selvaggina, carni rosse e formaggi stagionati.
amaroneIl secondo – Marne 180 – è il vino della condivisione: rosso intenso dalle sfumature ambrate, presenta toni di vaniglia e di etereo, legati al periodo di maturazione in botte, oltre a sfumature di frutta dolce come ribes, mirtillo e ciliegia. La sua struttura rotonda e calda lo rende perfetto per accompagnare i primi piatti che vedono protagonista il sugo di carne; per il pranzo di Natale questo vino ben si abbina al brasato di manzo con purè, un matrimonio di sapori e profumi che ne esalta alla perfezione le caratteristiche distintive.
Un dono prezioso quindi che sarà apprezzato da tutti i wine lover e gli appassionati dell’eccellenza.

Valpolicella & Pizza: sapori d’autunno in Cantina Monte Zovo

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Finale di gusto per la stagione di eventi dell’azienda agricola di Caprino Veronese (Vr). Venerdì 11 ottobre Valpolicella Superiore Monte Zovo e pizza contemporanea di Renato Bosco.

montezovoIl connubio di vino e pizza ritorna protagonista da Monte Zovo per l’evento che conclude il calendario del 2019. Dopo il successo delle precedenti edizioni, venerdì 11 ottobre dalle ore 20.00 la tenuta di Caprino Veronese (VR) organizzerà la serata di degustazione Valpolicella & Pizza. A caratterizzare l’evento sarà l’abbinamento tra il Valpolicella Superiore Monte Zovo, assieme agli altri Rossi di produzione dell’azienda agricola, e gli impasti di Renato Bosco, tra i massimi esponenti nell’arte della lievitazione e dal 2015 ambasciatore della Cucina Italiana nel mondo. Il menu firmato dallo chef, conosciuto Montezovo-Valpolicella_new_f989a13977299df6c256e449d35350cdanche come #pizzaricercatore, proporrà pizze dai sapori decisi, accompagnate da una selezione di vini Rossi della cantina Monte Zovo, che sapranno bilanciare i gusti dei condimenti.
Tre le variazioni di lievitati in degustazione durante la serata. Aprirà il Pane con Pasta Madre Viva e la Focaccia Soffice ai pomodorini, entrambi accompagnati da Olio EVO Monte Zovo. Seguirà la pizza DoppioCrunch® servita con quattro diversi condimenti e ingredienti: Monte Veronese fresco, porchetta, funghi shiitake; mozzarella fiordilatte della Lessinia, radicchio Verona, pancetta stufata; crema di sedano rapa, zucca, porro, scaglie di mandorla; crema di broccolo, verza, speck.
Per finire un momento dolce con dessert dedicato.
La serata di degustazione, accompagnata da musica dal vivo, include un assaggio per ciascuna delle sei varianti di pizza, servite con due calici a persona al prezzo di 30 euro o di 25,50 euro per chi prenota entro il 6 ottobre. La carta vini della cantina Monte Zovo completerà la degustazione con un’ampia scelta di vini al calice o in bottiglia. Inoltre, per festeggiare l’ultimo appuntamento del calendario eventi ritrattoRenatoAlice-4598-Modifica-786x10242019 di Monte Zovo, all’arrivo in cantina gli ospiti riceveranno un biglietto omaggio. Nel corso della serata saranno estratti i cinque fortunati che riceveranno dei premi a sorpresa.
L’evento si terrà anche in caso di maltempo.
La prenotazione è obbligatoria ai numeri 0457281301 o 3938969534
mail: ospitalita@montezovo.com
Info: www.visitmontezovo.com

MONTE ZOVO
Produttore di vini di Verona, Cottini Vini esprime il meglio delle denominazioni DOC dai 140 ettari di vigneti di proprietà in Valpolicella, Bardolino e Chiaretto, Lugana. I Valori di Famiglia, Eccellenza e Sostenibilità sono interpretati dai vini, veri ambasciatori dell’azienda. Vini che valorizzano le Tradizioni locali, con grande qualità e con rispetto per la viticoltura del territorio, e Vini innovativi, che raccontano di creatività e talento.

Amarone: un gran vino della Valpolicella e il suo incontro con un microonde

La Capra Enoica (Fabrizio Capra)
Terzo articolo della nuova serie e si parla di Amarone. Anche se recente getta le sue basi nella storia.

uve amarone… Oste vile su dammi da bere
Quel vino tuo amaro
Io
io bevo…
Scomodo questa volta un maestro del liscio, Franco Bagutti (Calice amaro) per introdurre un vino assaggiato una volta sola e che riserva un mio ricordo particolare per il quale, gli esperti, sarebbero pronti a mettersi le mani nei capelli.
Il vino è il mitico Amarone.

PILLOLE DI STORIA
amarone vecchie bottiglieVi immaginate parlare di un vino senza accennare agli antichi romani: impossibile. Anche l’Amarone non si sottrae a questa legge: di Vino Amaro se ne parlava ai tempi di Catullo (49 a.C.): “calice amariores” (chissà se Bagutti è stato ispirato da Catullo).
Nei primi anni del V secolo è Cassiodoro che cerca l’Acinatico della Valpolicella da portare alla mensa dell’ostrogoto Teodorico: nel 1900 si ipotizza che questo vino sia un “recchiotto amaro”. In questo vino che Cassiodoro cerca ci si ritrova il Rètico di Augusto mentre nel 1543 del Sarayna che parla di vini della Valpolicella “neri, dolci, racenti e maturi”.
Ci sarebbe tanto da scrivere sulla storia ma non voglio dilungarmi e annoiarvi.
Evidenzio solo alcuni passaggi come l’Editto di Rotari che stabiliva pene severe per chi arrecava danno alla vite e multe salate per chi rubava i grappoli.
Scipione Maffei in epoca illuminista propone, in un testo, la dizione “amaro” per indicare il vino “d’una grazia particolare prodotto in Valpolicella”.
I primi esemplari di Amarone in bottiglia – senza etichetta e riservate a parenti e amici – risalgono all’inizio del Novecento.
Il termine Amarone nasce nel 1936, dalla Cantina sociale Valpolicella, per indicare il Recioto Amaro o Recioto Secco; la prima etichetta che porta il nome Amarone è del 1938 ma la commercializzazione prese il via solo nel 1953 da parte della cantina Bolla.

I RICORDI
amarone vignetiIl ricordo dell’Amarone risale ai primi anni 2000, a una fredda sera invernale, in un locale di Alessandria. Eravano veramente quattro gatti… e una Capra.
Si passa il tempo a parlare, mangiucchiare, assaggiare qualche vino fin quando al titolare si accende una lampadina e spara: “devo avere ancora una bottiglia di Amarone”.
Nel gruppetto composto da intenditori di vini – alcuni in termini di qualità altri in termini di quantità – si accesero gli occhi.
Il titolare sparisce e torna con una bottiglia dicendo peccato che è fredda: a quel punto uno dei pochi presenti balza fuori con una uscita certamente non da intenditore di vino: passiamola pochi minuti nel microonde.
Le facce degli altri presenti erano ondivaghe tra il “ma dici sul serio?” e il “ma non sei del tutto a posto?”. Purtroppo l’oste prese sul serio quella proposta e lo ficcò realmente per pochi minuti nel microonde ed, forse, è per quello che di quella bevuta di Amarone i ricordi si fermarono al momento in cui lo sportello dell’elettrodomestico si chiuse.

ORIGINE DEL NOME
amarone etichetta storicaL’Amarone nasce da un errore: Adelino Lucchese, cantiniere della Cantina Sociale di Negrar dove si produceva un Recioto Amaro (un passito piuttosto dolce). Una botte, probabilmente, fermentò un po’ più del dovuto e quando il cantiniere l’assaggiò gli venne da esclamare “Ma questo non è amaro, è amarone”. Raccontato al presidente della cantina quel vino venne etichettato come Amarone Extra.
Ma come tutte le mezze verità e le mezze leggende in tanti rivendicano la paternità dell’Amarone raccontando storie simili, alcune che gettano le loro radici in tempi molto più lontani.
Sta di fatto che l’origine del nome per tutti è la stessa.

PENSIERO… MEDITATIVO
Naturalmente sono andato a leggermi qualche descrizione scritta da esperti: pensavate che non lo facessi.
Intanto devo affermare che tutti hanno le idee chiare nel dire che l’Amarone ha sentori di frutta, sulla quale però devono mettersi d’accordo.
amaroneC’è chi vi ha trovato la frutta secca, altri note di ciliegia nera, altri ancori, addirittura, frutta passita ma c’è chi fa riferimento alla frutta matura, alla confettura di amarena, lamponi e prugna. Uno concorda con l’amarena ma la percepisce sotto spirito. Hanno sentito l’anice, la liquirizia. Chi il muschio e chi le spezie (uno un po’ più generico altri hanno specificato cannella, cardamomo, noce moscata e tabacco).
Insomma un frutteto intero dentro a una bottiglia.
Però il passaggio che mi è piaciuto di più afferma: “In bocca è denso, si espande caldo e molto morbido, non verticale e nemmeno mai molto affilato, ma piuttosto con un frutto rotondo e sapidità buona”… e non aggiungo altro se non… capperi, come faccio a buttarlo giù?

AFORISMA DELLA SETTIMANA
Il vino è simile all’uomo: non si saprà mai fino a che punto lo si può stimare o disprezzare, amare e odiare, né di quante azioni sublimi o atti delittuosi è capace. Charles Baudelaire