Scoperta una nuova specie di insetto: il Dyscolus gobbii

 Riceviamo e pubblichiamo
La dedica a Mauro Gobbi, l'entomologo del MUSE che l'ha trovata sulle Ande ecuadoregne. Identificata una specie nuova per la scienza: il Dyscolus gobbii. Si tratta di un piccolo coleottero che vive in ambienti d’alta quota della Cordillera Andina. A scoprirlo è stato Mauro Gobbi, entomologo del MUSE, che ha ispirato il nome dell'insetto. E, riavvolgendo il nastro della storia, non è la prima volta che una nuova specie viene dedicata a uno scienziato del Museo delle Scienze di Trento.

È stata scoperta sulle Ande una nuova specie di coleottero, il Dyscolus gobbii, un piccolo insetto che abita uno dei luoghi più estremi e, apparentemente inospitali, della Terra. A scoprirlo, durante una recente spedizione scientifica, è stato Mauro Gobbi, entomologo e conservatore presso la Sezione di Zoologia degli Invertebrati e Idrobiologia del MUSE – Museo delle Scienze di Trento.
Una scoperta, non certo passata inosservata nel mondo scientifico, che il dottor Pierre Moret del Centre National de la Recherche Scientifique francese ha voluto onorare con un prestigioso riconoscimento: la nuova specie di coleottero è stata chiamata Dyscolus gobbii, un omaggio al cognome del ricercatore del MUSE che l’ha trovata.

Il nome scientifico di una specie è costituito da due epiteti: quello generico e quello specifico, il primo è scritto in maiuscolo, ad esempio Dyscolus, e il secondo minuscolo, in questo caso gobbii, entrambi in corsivo. Questa nomenclatura, detta binomiale, è stata sviluppata dal naturalista Carl Linnaeus (1707-1778) e ha posto le basi per la classificazione degli esseri viventi.
Il Dyscolus gobbii è un coleottero che appartiene alla famiglia dei Carabidi. È lungo circa 10-12 mm ed è presente nelle porzioni più umide del superpáramo, l’habitat posto alle quote più elevate della Cordillera Andina, una sorta di tundra alpina.
Gli esemplari, impiegati per descrivere le caratteristiche morfologiche della specie nuova e per le analisi genetiche funzionali al confronto con altre specie simili, sono stati raccolti da Mauro Gobbi, in collaborazione con Pierre Moret, a quote comprese tra 4200 e 4400 metri di altitudine.
Ed è proprio dall’analisi del loro DNA che è stato possibile confermare che si trattava di una specie nuova per la scienza.

foto Pierre Moret

Non è solo un riconoscimento importante alla mia carriera scientifica, ma anche all’attività di ricerca che facciamo, come MUSE, in ambienti estremi d’alta quota del mondo – racconta Mauro Gobbi, che nel 2017 ha preso parte alla campagna di ricerca tra i ghiacciai dei vulcani andini -. Una spedizione scientifica internazionale volta a investigare la biodiversità presente negli ambienti d’alta quota delle Ande dell’Ecuador, col fine di comprendere gli effetti dei cambiamenti climatici sulle comunità di insetti delle aree montane tropicali”.
In passato già famosi naturalisti-esploratori come Alexander von Humboldt (1768-1859) ed Edward Whymper (1840-1911) furono attratti dalla biodiversità di insetti e piante presenti negli ambienti d’alta quota delle Ande. Ma la difficoltà fisica per raggiungere e lavorare in tali aree, difficilmente accessibili e poste a quote superiori i 4000 metri, li rende tutt’oggi in gran parte inesplorati.
Il livello di conoscenza della biodiversità presente sul nostro pianeta è ben lontano dall’essere esaustivo, soprattutto per le zone più remote”, conferma Gobbi, che ha condiviso, con il team internazionale impegnato nella spedizione, l’esperienza acquisita in anni di studi e censimenti sulle comunità di insetti in ambienti d’alta quota presenti sulle Alpi, i Pirenei e nel Nord Europa. “Insetti come i Carabidi – prosegue l’entomologo del MUSEsono ampiamente impiegati come ‘sentinella’ dello stato di salute degli ambienti; sono quindi ottimi bioindicatori in grado di fornire dati funzionali all’impiego di modelli matematici utili alla comprensione degli effetti dei cambiamenti climatici sulla biodiversità”.

foto Pierre Moret

Annualmente, precisa Gobbi, vengono scoperte nuove specie, soprattutto per quanto riguarda gli Insetti. Ma descrivere correttamente e dare il nome a una nuova specie è una grande responsabilità scientifica, nonché motivo di grande orgoglio per uno scienziato. L’etimologia dei nomi che vengono dati alle specie nuove ne può ripercorre le caratteristiche morfologiche (Elaphe longissima), le proprietà intellettuali (Homo sapiens), può ricordare un mito greco (Parnassius apollo), può essere semplicemente strano o divertente (Vini vidivici). In tutti i casi deve però essere conforme a un codice che si chiama Codice Internazionale di Nomenclatura Zoologica e la descrizione deve essere pubblicata su una rivista scientifica di rilevanza internazionale. Questo è il caso di Dyscolus gobbii la cui descrizione, effettuata da Pierre Moret, è stata pubblicata il 15 maggio 2020 sulla rivista European Journal of Taxonomy: https://europeanjournaloftaxonomy.eu/index.php/ejt/issue/view/827.

foto Pierre Moret

Non si tratta, però, dell’unico caso di specie nuova che è stata dedicata a uno scienziato del MUSE.
In passato ci sono stati altri riconoscimenti: il Crostaceo Branchiopode Chirocephalus marchesoni dedicato al direttore dell’allora Museo di Storia Naturale di Trento, Vittorio Marchesoni, l’Eterottero Miride Dimorphocoris tomasii dedicato al direttore emerito del Museo Tridentino di Scienze Naturali Gino Tomasi, e più recentemente il Dittero Chironomide Chaetocladius lencioniae dedicato a Valeria Lencioni, responsabile della Sezione di Zoologia degli Invertebrati del MUSE e la Diatomea Eunotia cantonatii dedicata a Marco Cantonati, responsabile della Sezione di Limnologia e Algologia. del MUSE.

Dolomiti del Brenta: con il Solea Boutique il bonus vacanze raddoppia

Riceviamo e pubblichiamo
Un doppio bonus vacanze tra le Dolomiti del Brenta. Al Solea Boutique & Spa Hotel di Fai della Paganella (TN) le esperienze sono su misura ed anche i vantaggi. Prenotando entro il 30 giugno 2020 una vacanza di una settimana, ci sono sconti fino a 500 euro, cumulabili con il bonus del Governo.

Al cospetto delle Dolomiti del Brenta, gli ampi spazi e le esperienze su misura del Solea Boutique & Spa Hotel di Fai della Paganella (TN) sono ancora più vantaggiosi per APT - Lago di Molveno (2)coppie, famiglie e viaggiatori che non vedono l’ora di fare le valigie ed immergersi nel regno del Parco Naturale Adamello-Brenta.
Prenotando entro il 30 giugno 2020 un soggiorno di una settimana, da vivere dal 7 giugno – il giorno della riapertura – fino all’8 dicembre 2020, gli ospiti accedono ad uno sconto speciale che va dal valore di 500 euro per la famiglia, di 300 euro per la coppia e di 150 euro per le persone che viaggiano da sole.
Uno sconto cumulabile con il “bonus vacanze” concesso dal Governo.
Nella struttura, che da sempre concepisce le vacanze come rigenerazione nell’universo Solea Boutique & Spa Hotel (18)dolomitico di madre natura, il giardino è solo l’anteprima delle 41 spaziose camere e suite di design.
Il ristorante propone piatti prelibati che riescono a sprigionare in modo inedito i sapori del Trentino.
Grazie agli ambienti ampi e luminosi e agli spazi all’aperto, ma anche alle attenzioni riservate ad ogni ospite – come è tipico del Boutique Hotel-, sarà semplice rispettare le distanze sociali.
E partire alla scoperta di boschi, laghetti alpini, malghe ad alta quota, scenografiche APT Dolomiti Paganella - Paganella Bike - Credit Manfred Strombergcascate, dedicandosi ad escursioni tra le vette ed emozionanti tour in bicicletta e in e-bike.
Il programma del Solea Boutique & Spa Hotel prevede ogni giorno attività fra le meraviglie delle Dolomiti del Brenta, avventure sulle vie ferrate o con il rafting, passeggiate sull’Altipiano della Paganella e salite sulla cima a 2.125 metri.
Prezzi (da scontare con i bonus) a partire da 689 euro a persona per una settimana.

Solea Boutique & Spa Hotel
Via Cesare Battisti 11 – Fai della Paganella (TN)
Tel. 0461581065
Email: info@hotelsolea.com
Sito web: www.hotelsolea.com

Domenica il MUSE protagonista a Stazione Radio al Montura Sunday Live

Riceviamo e pubblichiamo
Domenica 10 maggio 2020, alle ore 16, “Esploriamo la Digital Earth”. Che cosa s'intende per Digital Earth? Ma soprattutto, siamo pronti a ripartire dopo il lockdown con una visione più sostenibile? Scienza, cultura e formazione non si sono fermati di fronte all’emergenza sanitaria, ma hanno trovato spazio sul web, fornendo strumenti e spunti per immaginare nuove prospettive.

Domenica 10 maggio ​alle 16 ​il ​MUSE – Museo delle Scienze di Trento​, con il suo direttore ​Michele Lanzinger e la responsabile dell’Area educativa ​Katia Danieli​, sarà MUSE Trentoospite del format ​”Montura Sunday Live“​, gli appuntamenti Live Streaming di Stazione Radio, progetto radiofonico e di rigenerazione culturale che ha dato nuova vita all’ex sottostazione elettrica di Milano Centrale.
Titolo dell’incontro, a cui è possibile partecipare iscrivendosi a questo link ​https://bit.ly/msl-digital-earth​, è ​”Digital Earth“​, concetto ideato dall’ex vicepresidente americano Al Gore per descrivere una rappresentazione virtuale della Terra georeferenziata e collegata agli archivi di conoscenza digitale del mondo.
Scienza, cultura e formazione – spiegano i promotori – ci hanno raggiunti anche durante il lockdown, fornendoci tramite la Rete strumenti per restare mentalmente vivi e regalandoci nuove prospettive su un mondo all’improvviso più incerto. Nel live streaming di domenica parleremo di quanto accaduto e di ciò che può cambiare se ci concentriamo su uno sviluppo sostenibile e sugli strumenti che le Scienze ci mettono a disposizione“.
Una diretta streaming con le voci di chi, con la tecnologia, costruisce da anni un futuro divenuto all’improvviso più presente​: gli esperti di MUSE, Università di Padova, Edizioni Centro Studi Erickson, i testimonial del Montura Sunday Live e Paola Bonini, responsabile della formazione di Stazione Radio, ​per confrontarsi su accessibilità, sostenibilità e digitalizzazione a supporto della diffusione della scienza in un periodo più che mai complesso​.

foto Matteo De Stefano. Archivio MUSE (64)_alta

foto Matteo De Stefano

Temi su cui ​MUSE e ​Montura ​viaggiano in parallelo, condividendo lo stesso spirito sin dall’apertura del museo. Una collaborazione che si è sviluppata e consolidata negli anni, su più fronti (dalla fornitura di divise per le guide e i ricercatori del museo alla partecipazione a mostre e festival, fino ai progetti di solidarietà), sempre nell’ottica di coltivare ​una visione culturale e valoriale vocata alla montagna​, alla sostenibilità, alla cooperazione, alla ricerca di nuovi modi di vivere e di vedere il mondo, rendendolo migliore.
Il MUSE, in questa direzione, aderisce all’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), è referente della comunicazione a livello provinciale per l’Agenda 2030 e redige ogni anno un bilancio di sostenibilità, rendicontando le azioni sulla base dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU.
Domenica, ​Michele Lanzinger​, direttore ​del MUSE e tra i coordinatori del gruppo di lavoro tematico sulla sostenibilità di ICOM Italia, parlerà di Musei tra sviluppo sostenibile e nuove emergenze mentre la responsabile dell’Area educativa ​Katia Danieli entrerà nel merito dei progetti digitali messi in campo dal ​MUSE per #iorestoacasa​. Accanto a loro, a ragionare insieme sul tema della ​”Digital Earth“​, ci saranno ​Massimo De Marchi ​(Università di Padova), ​Dario Ianes (Edizioni Centro Studi Erickson), Paola Bonini (Stazione Radio) e ​Sergio Caramel ​(atleta Montura). A condurre il confronto i giornalisti Daniela Faggion​ e ​Maurizio Guagnetti​.
L’appuntamento è disponibile attraverso il link che dà accesso alla room virtuale https://bit.ly/msl-digital-earth e in crossposting Facebook dalle pagine di Stazione Radio, Montura, MUSE, Università di Padova ed Edizioni Centro Studi Erickson.
Il format “Montura Sunday Live” | ​https://www.montura.it/
Il Montura Sunday Live nasce libero nella più lunga clausura che la maggior parte di noi Sfera NOOA, MUSEricordi. Nasce al motto di Outdoor Inside, come spazio aperto di chi deve restare in casa. Nasce per gioco per parlare di cose serie: responsabilità sociale, ecologia, sostenibilità. Nasce strutturato per lasciare libere le idee, in particolare quella del progetto Stazione Radio che lo produce e lo porta a spasso per la Rete.
Stazione Radio | ​http://stazioneradio.eu/noi/
Progetto radiofonico ma non solo, nasce per trasformare l’ex sottostazione elettrica di Milano Centrale, chiusa da molti anni, in un luogo di suoni, storie e comunità. Posta fra i binari della ferrovia e le acque del Naviglio Martesana, diventa una casa di produzione radio e podcast, un generatore di iniziative sul vivere sostenibile, un luogo dove incontrarsi e formarsi e da cui partire per intraprendere un percorso lento che da Milano porta sino alle Alpi.

Un video su Simonino da Trento: un caso di 545 anni fa…

Riceviamo e pubblichiamo
Martedì 7 aprile sul canale YouTube della Fondazione Museo Storico del Trentino verrà raccontata la storia di Simonino da Trento, un caso del 1475.
Martedì 7 aprile 2020
ore 15.00 – Canale YouTube della FMST
ore 21.00 e 22.30 – History Lab

Trento, 23 marzo 1475, giovedì santo. Simone, un bambino di circa due anni, scomparve misteriosamente tra i vicoli dell’antica città alpina. Il giorno di Pasqua il suo Un-video-sul-caso-di-Simonino-da-Trento_fullwidthcorpo senza vita venne ritrovato nei pressi della casa della piccola comunità ebraica locale. Ritenuti responsabili del rapimento e dell’omicidio del bambino, gli ebrei furono subito incarcerati, processati e, sulla base di confessioni estorte con la tortura, condannati a morte. L’accusa si fondava sulla credenza, o leggenda, che gli ebrei compissero sacrifici rituali di fanciulli cristiani. Il piccolo Simone (detto il ‘Simonino’) fu subito considerato un martire al centro di un culto intenso. La venerazione, sostenuta dalla diffusione di immagini sacre e partecipate processioni, attraversò i secoli. Solo negli anni sessanta del Novecento ci fu un processo di revisione che portò all’abolizione del culto.
Quella del Simonino è una vicenda straordinaria perché attraversa i secoli e ha lasciato grande traccia nell’arte e sulla stampa. Ma c’è di più. Si tratta, potremmo dire, di una fake news ante litteram, costruita ad arte all’interno di uno spregiudicato downloadprogetto di costruzione del nemico.
Il video “L’invenzione del colpevole: il caso del Simonino da Trento” sarà trasmesso sul canale YouTube della Fondazione Museo storico del Trentino martedì 7 aprile 2020 alle ore 15 nell’ambito del progetto di didattica online Storia.Edu. Alle ore 21 e alle 22.30 sarà invece proposto su History Lab, canale di storia e memoria della Fondazione Museo storico del Trentino in onda sul 602 del digitale terrestre e in streaming su hl.museostorico.it.
Con gli interventi di Emanuele Curzel, Valentina Perini, Domenica Primerano e Diego Quaglioni. Un video a cura di Matteo GentiliniAlice Manfredi e Michele Toss. Una produzione Fondazione Museo storico del Trentino, in collaborazione con Museo Diocesano Tridentino.

Schenk Italian Wineries per l’emergenza sanitaria di Trento, Bolzano e Treviso

Riceviamo e pubblichiamo
L’azienda di Ora (Bz) dona 45mila euro per l’emergenza sanitaria di Trento, Bolzano e Treviso. Simoni (AD SchenkItalianWineries): “Vogliamo supportare il territorio in cui viviamo e lavoriamo e contribuire a fermare l’epidemia. Insieme si può”.

L’amico si riconosce nel momento del bisogno ed è con questo spirito di sostegno e Daniele Simoni_Amministratore Delegato_Schenk Italian Wineries1vicinanza a chi lotta ogni giorno negli ospedali per combattere l’epidemia Covid-19, che SchenkitalianWineries ha deciso di devolvere 45 mila euro per l’acquisto di materiale sanitario a supporto dello straordinario lavoro che stanno facendo medici, infermieri e tutti gli operatori degli ospedali di Trento, Bolzano e Treviso. Non vogliamo far mancare il nostro aiuto al territorio in cui viviamo e lavoriamo e vogliamo dare il nostro contributo alla lotta per fermare questa epidemia. Insieme si può”.
Con queste parole Daniele Simoni, amministratore delegato di Schenk Italian Wineries, comunica la decisione dell’azienda di aderire all’iniziativa #sosteniamounospedale Gruppo Wise, Azienda Il Bacio Della Luna (Vidor Tv )per Schenkattraverso la donazione di 45mila euro a supporto dell’acquisto di dispositivi di protezione individuale per gli operatori sanitari, nonché attrezzature medicali per potenziare le terapie intensive degli ospedali di Trento, Bolzano e Treviso, a cui andranno 15 mila ciascuno.
Una donazione che si rivolge nello specifico ai territori del Trentino Alto Adige, dove Schenk Italia Wineries ha la propria sede, e del Veneto dove a Vidor il gruppo è presente con l’azienda Bacio della Luna.
Come operatori del settore vitivinicolo conosciamo bene lo sforzo che serve oggi per mantenere attiva la produzione e assicurare al contempo la massima tutela ai nostri lavoratori – conclude Simoni. – Per questo non vogliamo far mancare il nostro aiuto a chi necessita velocemente di apparecchiature e strumenti per svolgere al meglio il proprio ruolo di custode della salute pubblica”.

Schenk Italian Wineries ha sede a Ora (BZ). Nel 1952 a Reggio Emilia è stata fondata la prima cantina del gruppo in Italia, nel 1960 l’azienda ha trasferito la propria sede a Ora (BZ), dove è nata la prima cantina legata al territorio di produzione: questo è stato il Schenk-Italian-Wineriesprimo passo verso il progetto “ItalianWineries”, che ha visto l’azienda, storicamente dedicata alla lavorazione del vino sfuso e all’imbottigliamento, diventare produttore, dapprima con lo sviluppo di marchi “territoriali” grazie a importanti collaborazioni con produttori locali di alto livello nelle regioni italiane più vocate alla coltivazione dell’uva come l’Alto Adige, la Toscana, il Veneto, la Sicilia, il Piemonte, la Puglia e l’Abruzzo; poi, con l’acquisizione delle cantine ‘Bacio della Luna’ a Vidor – Valdobbiadene (Treviso) e ‘Lunadoro’ a Valiano di Montepulciano (Siena).

Trento: MUSE e Bosco dei Poeti “Cantico”, podcast per la Giornata della Poesia e delle Foreste

Riceviamo e pubblichiamo
 In occasione della Giornata Internazionale della Poesia e delle Foreste, MUSE e Bosco dei Poeti presentano il podcast Cantico. Il MUSE per #iorestoacasa sabato 21 marzo 2020, 10.00 - 12.00 e 16.00 – 18.00. Ventidue poeti per 220minuti di poesia: un'originale rassegna radiofonica che abbraccia la primavera e gioca sulla forza espressiva dell'arte e della natura.
"È difficile tornare illesi dal bosco dopo che si è sentito il canto degli uccelli" (Alda Merini)

Il podcast, che rientra nelle iniziative di #iorestoacasa e del nuovo filone di proposte radiofoniche di MUSE on air, si ispira a uno dei tanti eventi museali sospesi a seguito MUSE Trentodelle misure di contrasto alla diffusione del Coronavirus. Nella sua forma originale, “Cantico” avrebbe presentato una rassegna di poesia, un’installazione artistica, una “poetry slam”, un convegno e un info point sul contrasto al bracconaggio degli uccelli canori. Tutte iniziative pensate per il 21 marzo, equinozio di primavera, Giornata Internazionale delle Foreste e della Poesia.
Si è deciso di trasferire l’iniziativa sul web, con un format tutto da ascoltare.
La convinzione che in questo complicato momento il mondo della cultura debba mostrarsi più vicino che mai alle comunità di cui è linfa vitale ed elemento di identificazione e civiltà, ha avuto infatti il sopravvento.

I quadri di Lome (1)

quadro di Lome

E i 22 poeti di Cantico, sposando la nuova proposta, hanno recitato a “distanza” i loro componimenti. Ne è nato un originale podcast che, alle voci di poeti e potesse, alternerà notizie sulle operazioni di antibracconaggio dell’Arma dei Carabinieri e curiosità ornitologiche a cura dei mediatori del MUSE.
Un progetto culturale, supportato instancabilmente dall’artista Lome (Lorenzo Menguzzato) e dal Generale in Riserva dell’Arma dei Carabinieri Isidoro Furlan, che attraverso i linguaggi della poesia e della natura porta a riflettere sulla necessità della conservazione del patrimonio ambientale e della tutela della biodiversità, partendo dalla descrizione del fenomeno del bracconaggio all’avifauna migratoria e dalla preziosa azione di contrasto a questo odioso reato da parte dei reparti forestali dei Carabinieri.

Isidoro Furlan e Nadia Scappini

Isidoro Furlan e Nadia Scappini

Cantico – spiega il direttore del MUSE Michele Lanzingerè una produzione originale del museo derivata e che sostituisce uno dei tanti eventi che abbiamo dovuto sospendere per dare seguito alle disposizioni nazionali legate all’emergenza Coronavirus. Una sospensione di attività che stiamo attuando in piena consapevolezza e grande senso di civiltà. Ma non per questo dobbiamo fermarci. Dalle nostre case abbiamo così predisposto il nuovo progetto di podcast: un chiaro riferimento poetico agli uccelli canori e alle loro gabbiette, che se me lo permettete ricorda un po’ noi stessi, per far sì che il prima possibile la primavera 2020 sia libera dalla grave pandemia che ci colpisce e addolora”.
Il podcast, che andrà in onda sabato 21 marzo 2020, verrà trasmesso in due momenti, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18, sui canali social del museo. Buon ascolto.

I poeti e le poetesse che hanno aderito: Antonella Bragagna, Annamaria Ercilli, Laura Moser, Massimo Parolini, Giovanna Sartori De Vigili, Reinhard Christanell, Nadia Scappini, Mariano Bortolotti, Lia Cinà Bezzi, Luciano Daldoss, Luisa Gretter Adamoli, Giuliano Natali (diaolin), Lilia Slomp Ferrari, Corrado Zanol, Angelo Magro, Mariavittoria Keller, Micaela Bertoldi, Marangoni Annachiara, Riccarda Turrina, Alda Baglioni, Renato Sclaunich, Paolo Domenico Malvinni

«La Ciaspolada» 2020: la gara si correrà lungo le strade di Fondo (TN)

Riceviamo e pubblichiamo
Domenica 5 gennaio a Fondo (TN) si terrà la 47ª edizione de “La Ciaspolada” in un percorso lungo le strade del paese trentino.

16597Le temperature rigide di questi giorni sono esattamente ciò che attendevano gli organizzatori de La Ciaspolada per cominciare a produrre la neve sulla quale il 5 gennaio 2020 si disputerà la 47ª edizione della gara. Anche questa volta, per eliminare ogni tipo di incertezza, il percorso è stato deciso in maniera definitiva con largo anticipo, in modo da fornire delle garanzie a chi desidera iscriversi e la scelta è ricaduta su un tracciato quasi interamente urbano, già sperimentato con successo qualche anno fa. I concorrenti saranno quindi chiamati a sfidarsi lungo le strade di Fondo, in un contesto che valorizzerà i prodotti trentini, le tradizioni locali e gli 16609allestimenti previsti per il “Natale in tutti i sensi”, che ha già preso il via con le sue bancarelle e i suoi laboratori.
La partenza sarà allestita come sempre ai Pradiei, spazio ampio che offre la possibilità di dare vita ad una vera e propria “mass start”, poi i concorrenti si dirigeranno immediatamente verso il centro abitato, all’interno del quale si muoveranno correndo sulla neve fino alla conclusione dei propri sforzi. Dopo aver risalito via Mazzini, entreranno nel circuito, composto da via Roma, poi da via Segantini, dove 16604troveranno il vin brulé e i musicanti, da via Inama, che porterà i concorrenti a ridosso del mercatino di Natale, via Stefenelli, con il succo di mela caldo, il passaggio sopra al Palanaunia, dalla discesa verso via Clesio con gli assaggi di pane e marmellata e di mortandela, che si innesta in via Santa Lucia e in via Lampi, con le sue frittelle di mele, per tornare a lambire Piazza San Giovanni e ricominciare. I “bisonti” prenderanno il via alle ore 16,30 e potranno percorrere l’anello quante volte vorranno fino alle 18.15, fermandosi a piacere agli stand e degustandone le delizie. Gli agonisti, che invece potranno soddisfare il palato solo a gara conclusa, scatteranno alle 18.30 e saranno chiamati a completare il circuito per sei volte, totalizzando così all’arrivo circa sette chilometri. Si tratta di un percorso pieno di 16610saliscendi e quindi in grado di fare selezione anche fra i big.
Ci si può iscrivere fino a fine anno sfruttando le tariffe promozionali, che lieviteranno a partire dal 1° gennaio. Per assicurarsi un pettorale si può passare nella sede di Piazza San Giovanni a Fondo, ritirando subito il pacco gara, oppure ci si può procedere online su www.ciaspolada.it. Il costo per partecipare è di 15 euro (18 con noleggio delle ciaspole) per gli amatori e 30 euro (33 con il noleggio) per gli agonisti. Per quanto concerne le famiglie, con due iscrizioni a tariffa intera le successive scattano a tariffa agevolata, ovvero 7 euro a persona (10 con noleggio).
Organizzazione: novella@ciaspolada.it – www.ciaspolada.it

Trento: il cuore verde del Mercatino di Natale

Riceviamo e pubblichiamo
Trentino. Dal 23 novembre 2019 al 6 gennaio 2020 il Mercatino di Natale di Trento, amico dell’ambiente. Energia pulita, stoviglie compostabili e mobilità dolce. Viaggio nel tempo con i treni storici che portano al Mercatino. 

Mercatini di natale piazza fieraRosso come i fiocchi e le candele decorate, oro come le stelle e le luminarie appese sulle vie, bianco come i cristalli di neve e le ghirlande. Ma il Mercatino di Natale di Trento è soprattutto verde, amico dell’ambiente e attento alla sostenibilità. Questa sensibilità si traduce in iniziative concrete sul territorio, che vanno dalla mobilità dolce all’energia pulita, dall’utilizzo di stoviglie compostabili alla carta eco-certificata.
Aperto dal 23 novembre 2019 fino al 6 gennaio 2020,il Mercatino di Natale di Trento si raggiungeanche con gli speciali treni d’epoca, per un viaggio nella storia.

Il Mercatino amico dell’ambiente
Si accendono venerdì 23 novembre 2019 i riflettori sul Mercatino di Natale di Trento che anche quest’anno strizza l’occhio all’ambiente e all’ecosostenibilità. Numerose sono le iniziative concrete a favore del territorio, a cominciare dall’energia elettrica Mercatini di Nataleinteramente prodotta da fonte rinnovabile. l fornitore elettrico Dolomiti Energia S.p.A. produce infatti energia dalle centrali idroelettriche delle Dolomiti e offre energia pulita al 100%, con origine garantita dal Gestore dei Servizi Energetici. Durante tutta la durata del Mercatino viene effettuata naturalmente la raccolta differenziata dei rifiuti e vengono utilizzate solo stoviglie lavabili o compostabili. Nello specifico piatti e posate dovranno riportare obbligatoriamente ilmarchio C.I.C. del Consorzio Italiano Compostatori, mentre tazze e bicchieridovranno essere esclusivamente lavabili e infrangibili. A questo proposito c’è anche chi metterà a disposizione piatti “di pane” realizzati con l’impasto tradizionale, perfettamente commestibili, ideali per accompagnare le gustose pietanze. Infine shopper,brochure e mappe del Mercatino di Natale di Trento sono realizzate in cartaeco-certificata (a marchio FCI) a basso impatto ambientale.

A tutto treno
Dal treno classico a quello storico, passando per il trenino di Natale! Anche dal punto di vista della mobilità, il Mercatino di Natale e la città di Trento mostrano un’attenzione tutta particolare alla sostenibilità e all’ambiente. Trento si può comodamente raggiungere in treno, sono numerosi infatti i collegamenti diretti da Monaco di Baviera, Bolzano, Verona, Venezia, Roma e Napoli. Inoltre il centro storico dista appena cinque minuti a piedi dalla stazione. Una volta a Trento, le maggiori attrazioni della città si possono facilmente scoprire a piedi, mentre per le zone più periferiche si può usufruire Mercatino di Natale di Trento - A. Russolo (2a)della efficiente rete di servizio pubblico, autobus e navette. Anche quest’anno sarà presente il simpatico trenino di Natale che girerà dalla centrale piazza Duomo fino agli angoli più suggestivi del centro storico, attraverso le diverse fermate dislocate nella città. Il trenino sarà naturalmente a disposizione dei visitatori, in particolare dei più piccoli che potranno così ricaricare le energie da una piazza all’altra. Visto il successo dello scorso anno, tornano anche per questa edizione i treni storici speciali riservati ai visitatori del Mercatino, organizzati dall’Associazione Ferrovie Turistiche Italiane in collaborazione con Fondazione FS Italiane. Locomotore elettrico d’epoca e carrozze degli anni ’50 e ’60 partiranno da Lecco, Bergamo e Brescia domenica 24 novembre; da Milano, Treviglio e Brescia domenica 1 e domenica 8 dicembre 2019 (info www.ferrovieturistiche.it). Un viaggio nella storiache riporterà indietro nel tempo i visitatori che sceglieranno questo mezzo e permetterà di godersi con tranquillità il panorama lungo il tragitto.

Vacanza con la Trentino Guest Card
Chi sta pianificando la propria vacanza al Mercatino di Natale di Trento, potrà contare sulla preziosa Trentino Guest Card, che permette l’entrata gratuita o agevolata in più di 60 musei,20 castellie oltre40 attrazioni. È possibile inoltre utilizzare liberamente i mezzi pubblici urbani ed extraurbani, treni compresi, nel territorio Trentino per tutta la vacanza. Per la vacanza si può scegliere il pacchetto “Il Mercatino di Natale di Trento. Un’esperienza indimenticabile per la tua famiglia!. L’offerta comprende:2  pernottamenti con prima colazione, 1 merenda gustosa per tutta la famiglia al Mercatino di Natale, visita guidata al Castello del Buonconsiglio e alla città di Trento, degustazione di Trentodoc a Palazzo Roccabruna per mamma e papà, Trentino Guest Card. Pacchetto a partire da 298 euro per una famiglia composta da 2 adulti e 2 bambini fino ai 12 anni.
Informazioni tecniche
Il Mercatino di Natale di Trento si sviluppa sulle due piazze storiche della città: Piazza Fiera e Piazza Cesare Battisti,dal 23 novembre 2019 al 6 gennaio 2020. È aperto da domenica a giovedì dalle 10.00 alle 19.30; venerdì e sabato dalle 10.00 alle 20.30. Sabato 14 dicembre 2019 e sabato 4 gennaio 2020 è aperto dalle 10 alle 23; il 26 dicembre 2019, l’1 e il 6 gennaio 2020 dalle 10.00 alle 19.30.Chiuso il giorno di Natale. L’ingresso è gratuito. Tutte le informazioni su www.mercatinodinatale.tn.it e nelle pagine Facebook@mercatinodinataletrento, Instagram@nataletrento e Twitter @trentofiere; #nataletrento#MercatinodiNataleTrento #ioilluminotrento.
Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi - Tel. 0461 216000 - www.discovertrento.it

Trentino: grappa e teatro con La notte degli alambicchi accesi

Riceviamo e pubblichiamo
Trentino. A pochi chilometri dal Mercatino di Natale di Trento, il Natale della Valle dei Laghi. Dal 6 all’8 dicembre 2019:. Si accendano gli alambicchi! Ogni sabato e domenica, dal 30 novembre al 22 dicembre 2019,il borgo di Santa Massenza ospita “Vite di luce”. 

Ritorna l’appuntamento tanto atteso con il Mercatino di Natale di Trento che, dal 23 novembre 2019 al 6 gennaio 2020, anima le piazze della città con oltre 90 casette con il meglio dell’artigianato di montagna e le specialità gastronomiche della regione.
Ad appena una quindicina di chilometri da Trento si trova la Valle dei Laghi, con borghi suggestivi, come quello di Santa Massenza che nel periodo delle feste richiama i visitatori con il profumo della tradizione e dell’arte antica della distilleria.

Gli alambicchi accendono il Natale
Si accendono i riflettori sulle distillerie storiche del borgo di Santa Massenza nella Valle dei Laghi. Proprio qui, infatti, durante il weekend del 6-8 dicembre 2019, si terrà Notte Alambicchi - foto P. Geminiani_PGTN0879l’evento “La notte degli alambicchi accesi”, uno spettacolo teatrale itinerante dedicato all’arte della distillazione artigianale della grappa trentina.
Partendo dalla tradizione del passato e dalle numerose famiglie di distillatori che lavoravano nel paese, il racconto allargherà gli orizzonti al presente e agli scenari futuri di questa importante attività, che ancora oggi continua a suscitare fascino e passione.
Sarà l’occasione per conoscere i procedimenti scientifici e simbolici indispensabili per ottenere la separazione della materia leggera da quella pesante, e tutte le evoluzioni necessarie per arrivare all’elevazione della qualità che permette di ottenere un prodotto eccellente. Lo spettatore, dotato di audioguida, sarà condotto lungo le vie del paese per assisterea scene sulla fisica dell’alambicco e a performance videovirtuali, a canti lirici poetici e a brindisi naturalmente a base di grappa.

Avvento con Vite di luce
Non solo grappa. Ogni sabato e domenica, dal 30 novembre al 22 dicembre 2019, l’atmosfera dell’Avvento avvolge il piccolo borgo di Santa Massenza grazie al ricco programma “Vite di luce”.
I mercatini artigianali mettono in mostra prodotti rigorosamente fatti e confezionati a mano, selezionati per offrire il meglio dell’home made; inoltre spettacoli itineranti, musicali e appuntamenti culturali riscaldano gli animi dei visitatori. Ampio spazio è dedicato ai bambini, con numerosi laboratori creativi e attività divertenti, tra cui anche la corsa non competitiva “Rin…corri Babbo Natale”; mentre gli adulti troveranno le distillerie aperte per una visita e magari qualche buon assaggio di grappa.

Santa Massenza, culla della grappa artigianale
A quindici minuti da Trento, si apre la Valle dei Laghi, una zona dove l’acqua domina il Alambicchi - M. Miori, P. Aldrighettipaesaggio. Il clima gradevole tutto l’anno favorisce un paesaggio mutevole, scandito dalla vegetazione alpina che gradualmente lasciaposto a quella mediterranea, in un’alternanza di piccolirilievi, distese di frutteti e viti, boschi, profili dolomitici in lontananza, laghetti e castelli. Qui si trova il piccolo borgo di Santa Massenza, località considerata la culla della grappa artigianale, dove l’arte distillatoria è una tradizione centenaria. Fino agli anni Ottanta erano ben tredici le distillerie in un paesino di poche centinaia di abitanti, oggi sono cinque e producono grappe di eccellente qualità. Durante l’inverno, al piacevole tepore degli alambicchi in rame, si possono seguire tutte le fasi della lavorazione della grappa e soprattutto farsi raccontare dai maestri distillatori storie e leggende che hanno popolato questo borgo. In tempi lontani, infatti, le distillerie alimentavano giorno e notte le caldaie con legno di pino, ricco di resina adatta a generare una fiamma lunga, mentre il distillatore controllava la “cotta” e attendeva il profumo e le prime gocce di grappa. Nelle distillerie che ancora oggi portano avanti la tradizione si può trovare un’ampia scelta di grappe classiche, ricavate da vinacce locali e trentine, grappe con infusione d’erbe, liquori a base di grappa e distillati di frutta.

La magia del Mercatino di Natale di Trento
Gli eventi di Santa Massenza fanno da cornice al grande appuntamento del Mercatino di Natale di Trento, che dal 23 novembre 2019 al 6 gennaio 2020 riscalderà la città di
Trento di una magica atmosfera natalizia.

Particolare 5a Mercatino di Natale di Trento - Romano Magrone

ph Romano Magrone

Oltre novanta casette di legno, con il meglio dell’artigianato locale e le specialità della gastronomia regionale, animano le storiche piazza Fiera e piazza Battisti, mentre il grande albero di Natale domina Piazza Duomo. Piazza Santa Maria Maggiore ospiterà le attrazioni per le famiglie e i bambini, tra cui la casa di Babbo Natale, con la slitta magica e i folletti che intrattengono i bimbi, numerosi laboratori didattici e ricreativi.
Le innovative luminarie metteranno in luce la città, da girare anche con il comodo trenino del Natale che mette in collegamento il centro storico con le piazze più defilate. Un’occasione per visitare l’elegante città di Trento, alla ricerca delle tracce che la storia ha lasciato nel tempo.

Informazioni tecniche
Il Mercatino di Natale di Trento si sviluppa sulle due piazze storiche della città: Piazza Fiera e Piazza Cesare Battisti,dal 23 novembre 2019 al 6 gennaio 2020. È aperto da Vite di luce Santa Massenza Trentodomenica a giovedì dalle 10.00 alle 19.30; venerdì e sabato dalle 10.00 alle 20.30. Sabato 14 dicembre 2019 e sabato 4 gennaio 2020 è aperto dalle 10 alle 23; il 26 dicembre 2019, l’1 e il6 gennaio 2020 dalle 10.00 alle 19.30.Chiuso il giorno di Natale. L’ingresso è gratuito.
Tutte le informazioni su www.mercatinodinatale.tn.it e nelle pagine Facebook@mercatinodinataletrento, Instagram@nataletrento e Twitter @trentofiere; #nataletrento#MercatinodiNataleTrento #ioilluminotrento.
Info: APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi – Tel. 0461 216000 – www.discovertrento.it

«Mese Montagna» al via fra pochi giorni al Teatro Valle dei Laghi di Vezzano (Tn)

Riceviamo e pubblichiamo
Sarà Tamara Lunger la prima protagonista del «Mese Montagna» in programma al Teatro Valle dei Laghi di Vezzano (Tn) dall’8 al 29 novembre. Sette incontri con dieci personaggi.

header_1000x288Con l’inizio del mese di novembre si apre ufficialmente il periodo dell’anno che la Valle dei Laghi dal 2005 dedica all’alpinismo e all’esplorazione. Da venerdì 8 a venerdì 29 «Mese Montagna» proporrà sette incontri con dieci personaggi che sono stati capaci di legare il proprio nome a qualche piccola o grande impresa in alta quota o in ambienti selvaggi ed inospitali, ma terribilmente affascinanti. Tutti gli ospiti della rassegna sono stati protagonisti di storie che sembrano fatte apposta per essere raccontate, capaci di guadagnare risonanza nazionale o addirittura internazionale.

tamara lunger

Tamara Lunger

La prima protagonista a salire sul palco del rinnovato Teatro Valle dei Laghi di Vezzano sarà Tamara Lunger, un’atleta che ha spaziato fra diverse discipline prima di essere  catturata dal fascino irresistibile dell’alpinismo himalayano. Galeotto fu l’incontro con Simone Moro, che ha condiviso con lei imprese talvolta compiute, altre solo sfiorate. L’alpinista bolzanina aprirà la rassegna venerdì prossimo, 8 novembre, alle ore 20.45.
Mercoledì 13 l’attenzione si sposterà su un regista, Pietro Bagnara, che presenterà due documentari dedicati all’arrampicata e al Trentino, venerdì 15 toccherà alla coppia composta da Franco Perlotto e Fausto De Stefani, due alpinisti impegnati sul fronte della solidarietà, mercoledì 20 spazio a Maurizio Belli e Fulvio Giovannini, recenti protagonisti di una lunga traversata dell’Alaska, venerdì 22 il palco sarà tutto di Angelika Rainer, climber doc, campionessa di arrampicata sportiva e su ghiaccio, mercoledì 27 di Marco Furlani e Alessandro Gogna, chiamati a presentare il proprio libro dedicato alla storia dell’alpinismo in Valle dei Laghi, mentre a chiudere l’edizione 2019 sarà nientemeno che Reinhold Messner.

reinhold messner

Reinhold Messner

Tutte le serate prenderanno il via alle ore 20.45 e saranno ospitate dal Teatro Valle dei Laghi. I biglietti sono acquistabili sul sito www.primiallaprima.it e presso il circuito delle Casse Rurali Trentine. La loro vendita sarà anche attiva a partire dalle 18.30 fino ad esaurimento posti nelle giornate degli eventi presso il Teatro. Quelli per gli appuntamenti del mercoledì costano 5 euro, quelli per i quattro venerdì 7 euro. È disponibile anche l’abbonamento alle nove serate al costo di 35 euro.
Anche quest’anno la manifestazione, organizzata dall’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi e dal Comune di Vallelaghi, raccoglierà fondi per l’Associazione no profit “Oskar for Langtang”, contribuendo così alla ricostruzione di strutture mediche, logistiche e di ricovero per gli abitanti di quella zona martoriata dal terremoto del 2015.
Per il programma completo cliccare qui Mese Montagna 2019