Birra dell’Eremo: dalla Guida alle Birre d’Italia 2021 l’ambita “chiocciola”

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Birra dell’Eremo inserita nella selezione della Guida alle Birre d'Italia 2021 targata Slow Food. Il birrificio è l'unico in Umbria ad aver ottenuto l’ambita “chiocciola”.

Le soddisfazioni non mancano a Birra dell’Eremo, da sempre inserito nella “Guida alle Birre d’Italia” che ottiene in questo 2021 la famosa “chiocciola”, ambito Presidio Slow Food.

Giunta alla settima edizione, la Guida si conferma infatti come uno dei migliori testi del settore birrario nazionale: come lei nessuno sa raccontare, in modo preciso ed approfondito, il mondo della birra artigianale italiana.
In una nuova veste grafica e con nuovi premi, quest’anno è stata pubblicata un’edizione imperdibile per appassionati e neofiti alla ricerca della giusta birra da gustare. Un gruppo composto da oltre 100 esperti, ha selezionato 387 birrifici italiani e le loro produzioni, e proprio Birra dell’Eremo è l’unica e la prima in Umbria ad aver ottenuto la “chiocciola” che indica i birrifici eccellenti e slow riconosciuti per qualità e costanza produttiva, oltre che per il ruolo di riferimento nel settore nazionale e per l’attenzione al territorio e all’ambiente.
Oltre a questo prestigioso traguardo, il birrificio umbro ha anche ottenuto l’attribuzione di tre riconoscimenti di rilievo per Selva Sour: “Birra Slow” e per le nuove creazioni in lattina, Aria e Zoe: “Birra Imperdibile”.

Per Birra dell’Eremo questa è un’importante conferma del duro lavoro svolto in questi anni; entrare a far parte di un importante progetto editoriale che da questo 2020, oltre ad aver assunto una nuova veste grafica, e ad aver istituito nuovi premi, permette di conoscere anche le piccole e preziose realtà nel panorama brassicolo italiano. Questi riconoscimenti sono l’ulteriore conferma che la strada intrapresa anni fa dai titolari Enrico e Geltrude, è quella giusta: passione, impegno costante, spiccato spirito di innovazione, sono questi gli ingredienti che stanno rendendo unico e vincente questo ​autentico birrificio artigianale e saranno sicuramente forieri di tanti altri importanti trionfi.
Ad Maiora Birra dell’Eremo!

“Come si cambia in un mondo che cambia?”

Riceviamo e pubblichiamo
Alle domande sul mondo che cambia le risposte date nella diretta Facebook da Giorgio Rivetti, Massimo Bottura e Carlo Petrini.

Tre pionieri del settore, Giorgio Rivetti, patron di Cantina Contratto e La Spinetta, lo unnamedchef 3 stelle Michelin Massimo Bottura, patron di Osteria Francescana nonché primo ristorante al mondo nella lista dei The World’s 50 Best Restaurants nel 2016 e 2018, e Carlo Petrini fondatore di Slow Food hanno risposto alla domanda “Come si cambia in un mondo che cambia?”.

La sostenibilità in agricoltura, tema caldo sulla sfida forse più urgente e complessa per la comunità globale, sarà un tema importante anche post pandemia o subentreranno alle priorità?

Giorgio Rivetti: “Prima della pandemia questo era il focus, oggi ancora di più: quello che è successo è un effetto anche di un uso spregiudicato dell’ambiente, dobbiamo cambiare tantissimo e rivedere tutto, l’ambiente sarà il nuovo focus. Altrimenti non avremo imparato nulla dall’esperienza Coronavirus”.
Carlo Petrini: “Il legame tra ambiente e salute è sempre stato saldo, il cibo è interconnesso. Bisogna creare un clima di ascolto e solidarietà per pensare alla ripresa”.
Massimo Bottura: “Gli chef devono diventare gli ambasciatori dei produttori e del cambiamento. Dobbiamo imparare a non sprecare, a guardare il cibo e i cosiddetti “avanzi” con occhi diversi, quelli della possibilità. Per questo è nato Kitchen Quarantine, ho deciso di usare i social per regalare una cena condivisa con le persone care a chiunque”.

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Carlo Petrini

La natura si sta riprendendo i suoi spazi ma il messaggio potrebbe risultare pericoloso, per tutelare l’ambiente bisogna fermare tutto?
Carlo Petrini: “Il peso sull’ambiente di una produzione intensiva è noto, bisogna usare il buon senso”.
Giorgio Rivetti: “In passato nelle Langhe si è usata la manodopera a basso costo, soprattutto immigrati da altri Paesi: anche questo è un modello non sostenibile. Bisogna puntare sull’integrazione. Noi produttori di Barolo e Barbaresco godiamo di una filiera corta dove abbiamo una certa marginalità e possiamo puntare sul biologico. Il discorso è diverso per l’agricoltura dove grandi broker comprano al ribasso facendo il prezzo con un uso massiccio di diserbanti. Bisogna avere un approccio più rispettoso ed essere meno impattanti”.
Massimo Bottura: “Food For Soul, l’organizzazione non-profit che ho fondato insieme a mia moglie Lara per ridurre lo spreco alimentare e incoraggiare l’inclusione sociale, sostiene una rete internazionale di mense comunitarie, i Refettori, proprio per questo. Da una chiacchierata con il direttore del The Guardian e Carlo Petrini si parlava di dati: produciamo cibo per 12 miliardi di persone ma siamo solo 7 miliardi e di questi 800 milioni di persone sono denutriti. Sprechiamo mediamente il 30% del cibo con punte del 65% in Arabia Saudia e del 55% in Brasile. Non è sostenibile, oltre ad essere un oltraggio”.

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Giorgio Rivetti

Le cose stanno migliorando o meno? Ovvero un approccio sostenibile ha più costi anche solo di rivedere il modo di lavorare? Ora siamo in crisi, non c’è la paura che si faccia marcia indietro?
Giorgio Rivetti: “I giovani hanno attenzione diversa per l’ambiente, quindi il cambiamento è in atto e tutta la popolazione è più ricettiva al tema, l’uso dei diserbanti negli ultimi anni si è ridotto molto. Per cambiare ci vuole una certa marginalità però: si spende circa il 30-40% in più come costi di produzione per rispettare il biologico”.
Massimo Bottura: “Sono state molto importanti le ultime leggi antispreco in Francia e Italia ma bisogna partire dal quotidiano. Cucinare bene o male è questione di educazione, è necessario lo stesso tempo. Bisogna comprare meglio e di stagione, con il risparmio puntare quindi alla qualità degli ingredienti. Noi chef dobbiamo essere da esempio per tutti, abbiamo i riflettori puntati addosso ed è nostro dovere puntare sulla sostenibilità”.
Carlo Petrini: “Deve esserci contesto politico ed economico adatto. Bisogna far convergere il denaro sui contadini, vessati da prezzi imposti e rafforzare un rapporto diretto con i ristoratori, i mercati della terra e la distribuzione, anche a livello locale”.

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Massimo Bottura

Ora i ristoranti sono chiusi e tanti sono al collasso, forse è necessaria una nuova alleanza tra produttori e ristoratori, una mano a un settore che sta crollando?
Massimo Bottura: “Osteria Francescana sta diventando, anche all’estero, ambasciatrice dell’agricoltura locale. I miei cuochi a Los Angeles si riforniscono al mercato di Santa Monica, e quando siamo per eventi a New York ci riforniamo al mercato di Union Square, scegliendo prodotti di stagione: bisogna dare una mano agli agricoltori locali per sopravvivere e per dare la forza di coltivare primizie che la GDO non può fornire”.
Giorgio Rivetti: “La soluzione è dare fiducia: quando avete venduto ci pagate, oggi nessun ristorante si può permettere di avere milioni di euro in cantina”.

Il link per chi volesse rivedere la diretta https://www.facebook.com/LaSpinetta.Italy/videos/1121412548192610/

Insieme per il Mugello 2020: un pranzo per la ricostruzione

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La Toscana fa squadra con un pranzo nei box del Circuito del Mugello per raccogliere fondi per la ricostruzione della zona del Mugello colpita dal terremoto del dicembre scorso.”Insieme per il Mugello”.

Da sempre il cibo è convivialità, domenica sarà anche un modo per esprimere la solidarietà alla terra del Mugello, colpita dal terremoto del dicembre scorso.
L’appuntamento è per domenica 26 gennaio 2020 presso l’Autodromo del Mugello locandina_definitiva_menu (1)dove è in programma l’iniziativa “Insieme per il Mugello”, organizzata da Slow Food Mugello.
La Toscana fa squadra e si schiera sulla griglia di partenza con questi numeri:  14 cuochi, 30 ragazzi dell’alberghiero Chino Chini, più di 30 aziende produttrici coinvolte, oltre 100 volontari.
Il pranzo sarà allestito nei box con un menu di prodotti del Mugello realizzati grazie ad una brigata di chef provenienti da tutta la Toscana che fanno capo sia all’Alleanza Slow Food, sia all’Associazione dei cuochi toscani, con il supporto della scuola alberghiera Chino Chini di Borgo San Lorenzo. L’evento ha il patrocinio di Vetrina Toscana il progetto di Regione e Unioncamere Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano i prodotti del territorio.
L’intero incasso, al netto delle spese sostenute, verrà versato sui conti correnti delle Proloco di Barberino Mugello e Scarperia: in accordo con i sindaci di questi comuni, i fondi raccolti saranno impiegati in progetti specifici.
Il programma prevede anche dalle 10:00 alle 18:00 un mercato di produttori con aziende agricole mugellane, con la presenza di produttori dalle Marche e dalla Lunigiana imagescon presidi Slow Food.
Alle 12:30 pranzo nei box con il menu di territorio: zuppa di cereali e legumi, lasagne al ragù, uno spiedino di carne con patate, spezzatino, acqua vino e dolce. Alle 16:00 asta di beneficenza con opere d’arte e prodotti donati da privati e aziende del territorio, per finire una merenda con prodotti locali preparata all’esterno dei box su truck. Oltre al pranzo sono state organizzate attività di intrattenimento ludiche-ricreative- sportive per grandi e piccini per tutti i gusti insieme a società e associazioni sportive del territorio.
Il contributo del pranzo è 25€ per adulti e 10€ per bambini di età tra I 5 e 10 anni.
Il pranzo sarà su prenotazione fino ad esaurimento posti, è possibile prenotare i biglietti su http://insiemeperilmugello.eventbrite.it
L’evento è stato patrocinato dai comuni di: Barberino Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Firenzuola,  Marradi, Palazzuolo, Scarperia e San Piero, Vaglia, Vicchio, Unione Città Metropolitana di Firenze, Comune   di Firenze, Consiglio Regionale della Toscana, Vetrina Toscana, Protezione Civile Mugello e si avvale del contribuito di Banco Fiorentino, Unione Regionale Cuochi Toscani, Mugello Circuit. Si ringrazia, tra gli altri, Il Consorzio per la tutela dell’Olio Extravergine di Oliva Toscano IGP
#ilMugellononsiarrende per info: slowfoodmugello@gmail.com

Bra (Cn): dal 20 al 23 settembre c’è Cheese 2019, l’evento imperdibile per gli appasionati di formaggio

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Dal 20 al 23 settembre a Bra (Cn) torna l’appuntameno con Cheese. Gli eventi, le conferenze, le mostre e gli spazi del mercato che rendono Cheese 2019 un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati del formaggio.

bra cheese 5Dal 20 al 23 settembre torna a Bra (Cn) Cheese, la manifestazione internazionale dedicata ai formaggi a latte crudo organizzata da Città di Bra e Slow Food, con il sostegno della Regione Piemonte.
L’edizione 2017 – che ha festeggiato i vent’anni dell’evento – ha segnato un record storico di pubblico, con 300mila visitatori ad affollare le strade del centro storico di questa cittadina famosa per essere il luogo dove è nato Slow Food e dove tuttora ha sede il suo quartier generale.
La grande attrazione resta il Mercato italiano e internazionale con oltre 300 espositori e la Via degli affinatori, i quali sempre di più riconoscono in Cheese il loro evento di riferimento. Tra gli spazi dislocati nelle diverse zone, tutti raggiungibili a piedi, c’è una nuova area dedicata ai produttori fermier, parola francese che indica le piccole aziende agricole a conduzione familiare, che allevano al pascolo i propri animali e ne trasformano il latte a crudo, senza fermenti selezionati.
bra cheese 4Proprio sull’utilizzo dei fermenti comprati già pronti e non prodotti in azienda si concentra il messaggio di Cheese 2019, che promuove il concetto di “naturale”, allargando il discorso anche ai salumi senza nitriti e nitrati e ai pani, anch’essi presenti in una piccola area del mercato.
Con l’intento di diffondere le buone pratiche per fare a meno dei fermenti industriali tra i produttori di formaggio a latte crudo, Slow Food ha organizzato due appuntamenti di formazione sulla caseificazione con i fermenti autoprodotti, rivolti agli addetti ai lavori, in programma il giorno prima dell’inizio della manifestazione, giovedì 19 settembre.
L’ormai famosa Gran sala dei Formaggi e l’Enoteca tornano anche quest’anno, sotto i portici della centrale via Garibaldi, con oltre 100 referenze di formaggi da Francia, Spagna, Portogallo, Regno Unito, Irlanda e da altri Paesi, con i formaggi dei Presìdi internazionali e italiani, da abbinare alle circa 600 etichette selezionate dalla Banca del Vino e sapientemente illustrate da sommelier.
Il percorso ludico interattivo L’erba che vorrei è dedicato a tutti coloro che sono curiosi di saperne di più: dalle erbe al benessere animale, dai “latti” ai mestieri, tante tappe per mostrare quanto sia articolata la filiera casearia e le principali differenze fra i formaggi naturali a latte crudo e le produzioni industriali.
bra cheese 1Debutta a Cheese la Fucina Pizza Pane e Pasticceria, uno spazio didattico sulle connessioni tra impasti lievitati e latticini, realizzato in collaborazione con Agugiaro&Figna Molini, con dodici appuntamenti dedicati all’arte bianca.
Oltre alle altre regioni italiane che scelgono Cheese come palcoscenico per raccontare territori, comunità, tecniche e tradizioni casearie, importante è la partecipazione della Regione Piemonte, che nello spazio Terre Alte porta alla ribalta il tema delle aree collinari e montane, dove è possibile praticare un’agricoltura e un turismo diversi, che producono reddito senza distruggere le risorse dell’ambiente e del paesaggio, anzi valorizzandole.
Come sempre a Cheese ci saranno anche le Cucine di strada e i Food truck, la Piazza della Birra e i Chioschi regionali, la Piazza del Gelato e molto altro… per essere aggiornati sul programma e acquistare gli eventi su prenotazione basta cliccare: https://cheese.slowfood.it

Cheese è organizzato con il sostegno di Regione Piemonte, il contributo dell’Unione Europea, di Fondazione CRT e Fondazione CRC e gli Official Partner: Agugiaro&Figna Molini, BBBell, Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop e della Ricotta di Bufala Campana Dop, CR Bra, Egea, Lurisia, Parmigiano Reggiano, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy, Reale Mutua.
Slow Food è una rete globale di comunità locali, fondata nel 1989 per contrastare la scomparsa delle tradizioni alimentari locali e il diffondersi della cultura del fast food. Da allora, Slow Food è diventato un movimento globale che coinvolge milioni di persone in oltre 160 paesi e che lavora affinché tutti possano avere accesso a un cibo buono, pulito e giusto. Slow Food con la sua struttura e i suoi organismi rappresentativi guida l’intero movimento.

Slow Food lancia la campagna “Slow Bees” in concomitanza con la Giornata mondiale delle api

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Lunedì, 20 maggio, si celebra la Giornata mondiale delle api e Slow Food coglie l’occasione per lanciare la campagna Slow Bees. Sono ben 230mila europei che hanno chiesto di salvarle. La campagna internazionale ha come obiettivo difendere gli impollinatori e assicurare maggiore eco e visibilità alle minacce che colpiscono le api, gli altri insetti impollinatori, le piante e la biodiversità.

Collage-api-Credit-Pixabay-4Il 20 maggio, in occasione della Giornata mondiale delle api, Slow Food lancia la campagna internazionale “Slow Bees”. Obiettivi dell’iniziativa: difendere gli impollinatori e assicurare maggiore eco e visibilità alle minacce che colpiscono le api, gli altri insetti impollinatori, le piante e la biodiversità.
Circa il 75% delle coltivazioni alimentari dipende dall’impollinazione animale. Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), oggi le colonie di api sono soggette a livelli di estinzione che sono da 100 a 1000 volte più elevati del normale. La responsabilità? Dell’uomo e dall’uso e abuso di pesticidi in agricoltura.
Per far fronte a questi dati allarmanti, in occasione della Giornata mondiale delle api, attivisti, comunità e Condotte Slow Food pianteranno arbusti o alberi biologici da fiore per offrire alle api un nutrimento privo di pesticidi. Una mobilitazione lanciata a livello globale tra tutta la rete della Chiocciola e non solo: chiunque può partecipare, piantando fiori e alberi biologici e condividendo il lavoro fatto sui propri canali social usando gli hashtag #onetreeforahive, #plantoneforpollinators e #slowtreesforbees.
20 maggio giornata api«Siamo convinti che parlare e far conoscere il mondo di api e impollinatori sia il segreto per osservare, conoscere, misurare e proteggere la biodiversità, mettendo in primo piano le conoscenze tradizionali riguardanti le pratiche agricole sostenibili. Non possono esserci impollinatori sani senza un numero sufficiente di fiori biologici per tutto il periodo vegetativo: ecco perché è fondamentale agire adesso!» commentano gli apicoltori Jennifer Holmes (Florida), Terry Oxford (California) e Guido Cortese (Italia), coordinatori delle attività di Slow Food per la Giornata mondiale delle api.
Simbolicamente, il 20 maggio alcuni rappresentanti di Stati membri dell’Unione Europea si incontreranno per discutere l’attuazione degli standard per la valutazione della tossicità, ovvero il Bee Guidance Document elaborato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) già nel 2013, e che comprende anche la proposta di protocolli più adeguati e cautelativi  in caso di valutazione dell’autorizzazione di nuove molecole. Questi infatti non sono ancora stati adottati in tutta Europa e si persevera con le farse pseudo-precauzionali, per l’ostinata opposizione degli Stati membri dell’Ue e delle filiere agrochimiche.
Per completezza di informazioni, aggiungiamo che l’Efsa ha applicato appieno le nuove norme solo nella valutazione dei tre neonicotinoidi (imidacloprid, clothianidin e thiamethoxam), vietati in Unione Europea nel 2018. Finora, i governi nazionali europei non hanno applicato le linee guida dell’Efsa in tutte le altre decisioni riguardanti i pesticidi.
Collage-api-Credit-Pixabay-1Per questo Slow Food chiede che queste linee guide vengano adottate al più presto e fa parte di una coalizione di organizzazioni della società civile che chiedono a chi detiene il potere di salvare le api e una maggiore trasparenza nel processo di valutazione del rischio. Qualche giorno fa si è svolta in diverse città europee un’azione congiunta: apicoltori e organizzazioni ambientaliste hanno consegnato una petizione firmata da più di 230.000 europei ai ministri nazionali dell’Agricoltura in 7 capitali europee, chiedendo di migliorare il modo in cui l’Unione testa i nuovi pesticidi. Il gruppo locale di apicoltori e attivisti Slow Food ha rivolto tali richieste al ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Marco Centinaio chiedendo al governo italiano di proteggere davvero le api dai pesticidi tossici.
Slow Food teme che, in assenza di regole precise, continuino a essere usati molti pesticidi letali per le api e che altri vengano messi in commercio, rendendo inutili i tanto celebrati divieti europei sui neonicotinoidi dell’anno scorso. Slow Food sa bene che, per salvare le api, l’Unione Europea deve bandire tutti i pesticidi letali per questi insetti, non solo tre oggi vietati.

Sigep a Rimini. Mercato della terra e Storie fantastiche al Castello di Padernello

a cura della Redazione
i consigli della scorsa settimana
Sabato 12 e domenica 13 gennaio 2019 – Genova  - FESTIVAL DELLA CRIMILOGIA
Venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 gennaio 2019 – Vicenza – ITINERANDO
sigepSIGEP: A RIMINI IN FIERA
quando: da sabato 19 a mercoledì 23 gennaio 2019
dove: Rimini Fiera, via Emilia, 155
orario: 9.30 – 18; 23 gennaio: 9.30 - 15; dalle 15 alle 17 ingresso con prenotazione ticket online
ingresso: 55 € per chi non sia in possesso di biglietto invito o riduzione; on line 49 €
prenotazioni: online sul sito
informazioni: 0541744555
sito: www.sigep.it
sintesi: il Sigep è il Salone Internazionale di gelateria, pasticceria e panificazione artigianale abbinato al mondo del caffè. Quella del 2019 è un’edizione straordinaria per festeggiare i 40 anni di questa manifestazione. Tutti i settori merceologici sono rappresentati al Sigep attraverso una rassegna straordinaria che anticipa tendenze ed innovazioni delle 5 filiere in quanto a materie prime, ingredienti, impianti e attrezzature, arredamento e servizi.

SIGEP, Salone Internazionale Gelateria, Pasticceria, Panificazione Artigianali e Caffè, alla sua 40esima edizione, è una rassegna straordinaria dedicata esclusivamente ai professionisti che anticipa tendenze ed innovazioni delle 5 filiere in esposizione. 129.000 mq della miglior offerta internazionale in quanto a materie prime, ingredienti, tecnologie e attrezzature, arredamento e servizi. È uno show che premia le eccellenze mondiali, presenta nuovi format, sviluppa il networking globale e fa crescere il business di imprese e professionisti. Leader indiscussa nel lancio di tendenze, format di locali, eventi e competizioni all’insegna dell’eccellenza mondiale; appuntamento irrinunciabile per la presentazione dei nuovi prodotti e delle innovazioni tecnologiche; fulcro degli incontri di tutti i componenti delle filiere: esercenti, catena distributiva, aziende produttrici, associazioni di categoria, media; attrattiva per grandi investitori extra settore; media privilegiato della aziende del settore per comunicare tutto l’anno con il proprio mercato. Segno distintivo di Sigep è il ricco palinsesto, parte integrante dell’offerta fieristica, che si articola in: Sigep International Business, eventi volti al business internazionale; Sigep Next, eventi volti alla valorizzazione delle innovazioni; Sigep Academy, eventi dedicati alla formazione professionale; Sigep Associations, incontri associativi di industria ed artigiani; Sigep Corporate Social Responsability, eventi riguardati la responsabilità sociale d‘impresa; Sigep Awards, competizioni nazionali ed internazionali.
(fonte sito Sigep)

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Foto di Virginio Gilberti

IL MERCATO DELLA TERRA AL CASTELLO DI PADERNELLO (BS)
quando: dal 20 gennaio ogni terza domenica del mese (a luglio sabato sera)
dove: Castello di Padernello – Borgo San Giacomo, Via Cavour 1
orario: 9,30-18,30; luglio 18,30-23,00
ingresso: libero
sito: http://www.slowfood.it/lombardia/il-mercato-della-terra-di-padernello/  - www.castellodipadernello.it
sintesi: l’esperienza del buono, del pulito e del giusto: il progetto Slow Food salvaguarda biodiversità e cultura alimentare locale. Un’occasione anche per informarsi e dialogare sulle sfide e i nuovi progetti, per creare un’economia locale giusta e solidale, per ascoltare le proposte, le idee. Una realtà dove sentirsi protagonisti per la qualità della propria vita.

Non un luogo qualunque, non un mercato qualunque. Il luogo è quello di un bellissimo e vero castello medievale, con un ponte levatoio ancora funzionante che, maestoso, emerge dall’acqua del suo fossato: si tratta del Castello di Padernello, a Borgo San Giacomo, nella Bassa Bresciana. Uno spazio in cui il tempo sembra essersi fermato e in cui la vocazione agricola è ancora quella predominante. Il Mercato è quello della Terra, un progetto Slow Food che si basa sulla costruzione di alleanze sul territorio. E i prodotti venduti corrispondono a criteri qualitativi ben precisi. Buono, pulito e giusto: questi i tre aggettivi che riflettono l’obiettivo di valorizzare i prodotti e salvaguardare la storia e la cultura alimentare di una comunità, nonché il paesaggio e il territorio. I produttori mostrano infatti direttamente ai consumatori come oggi sia semplice abbracciare un’idea di spesa più consapevole, che si allontani dalle logiche della Grande Distribuzione. Un mercato a chilometro zero, nato undici anni fa come luogo di scambio del cibo sano, sostegno e vigore dell’economia locale. A un primo gruppo, storico, di prodotti della Bassa Bresciana, si sono poi aggiunti produttori provenienti da territori confinanti e non, ampliando così l’offerta dei prodotti offerti e arricchendo il mercato. L’idea è infatti quella che, salvaguardando l’identità del cibo del territorio e l’agricoltura di prossimità, si possa stimolare la biodiversità della produzioni agricole. Il Mercato della Terra si tiene sempre la terza domenica del mese, ad eccezione del mese di luglio che cade di sabato sera. I giorni in cui la nuova edizione avrà luogo, sono: il 20 gennaio 2019, il 17 febbraio, il 17 marzo, il 14 aprile, il 19 maggio, il 16 giugno, il 20 luglio, quando avrà luogo una speciale edizione serale, il 15 settembre, il 20 ottobre, il 17 novembre, il 15 dicembre. Gli appuntamenti si rinnovano di mese in mese, portando a ogni nuovo incontro delle novità. Non solo un mercato, ma un’esperienza che promuove una filosofia genuina. Il mercato è poi anche l’occasione giusta per effettuare una visita guidata e scoprire gli ambienti ricchi di storia e di arte del Castello di Padernello.
(fonte Ella Studio)

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Castello di Padernello – Foto di Virginio Gilberti

STORIE FANTASTICHE AL CASTELLO DI PADERNELLO
quando: domenica 13 gennaio, domenica 10 febbraio e domenica 10 marzo 2019
dove: Castello di Padernello – Borgo San Giacomo, Via Cavour 1
orario: 16,30
ingresso: 5 euro per gli adulti, 3 euro per i bambini
sito: www.castellodipadernello.it
informazioni: info@castellodipadernello.it  - Tel. 0309408766
sintesi: le leggende della Bassa Bresciana prendono vita nel quattrocentesco Castello di Padernello: dal 13 gennaio al 10 marzo 2019, per tre appuntamenti, un viaggio tra narrazione e mistero per tutte le famiglie. Storie e racconti fantastici.

Storie e racconti fantastici riprendono vita fra le mura del Castello di Padernello, una frazione di Borgo san Giacomo (BS). Anime erranti, spiriti lunari, eleganti signore e altri personaggi misteriosi, si aggirano negli imponenti ambienti del maniero quattrocentesco. Nell’epoca delle dame e dei cavalieri erranti, la preziosa tradizione orale è tramandata dalle persone più umili, custodi di storie e di racconti straordinari. Ed è proprio una donna della servitù ad abitare ancora le stanze del Castello e a narrare le innumerevoli storie della Bassa Bresciana. Un viaggio che accompagna l’intera famiglia fra misteri e arcani, arricchito dalla cornice affascinante dei luoghi del Castello: opere d’arte, soffitti affrescati e mobili di artigianato impreziosiscono la narrazione teatralizzata e permettono di immergersi a pieno in un mondo fantastico. “Storie e leggende – Narrazioni per famiglie” è un’iniziativa curata dall’attrice Sara Manduci sulla base delle leggende della Bassa Bresciana, accuratamente raccolte da Gian Mario Andrico e illustrate da Nadia Sayed Ali. Pertre appuntamenti, a partire dal 13 gennaio 2019, i bambini, accompagnati dai loro genitori, potranno rivivere in prima persona queste storie fantastiche e sentirsi protagonisti di leggende uniche al mondo. E, perché no, sperare che tra gli spiriti evocati dai racconti, si scorga anche quello della Dama Bianca, che secondo la famosa leggenda torna nel suo maniero ogni 10 anni con un segreto da svelare. “Storie e leggende – Narrazioni per famiglie” è un’esperienza consigliata ai bambini fra i 6 e i 13 anni. L’iniziativa è realizzata con il contributo della Fondazione Cariplo, nell’ambito del bando Cultura Sostenibile. Orari visite quotidiane al Castello: dal Martedì al Venerdì: 9.00-12.00 / 14.30–17.30; Sabato: 14.30–17.30; Domenica: 14.30–18.30. Ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.
(fonte Ella Studio)

Lisòndria a Terra Madre: una cena per promuovere il territorio

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lisondria - magazziniozNel mese di settembre Torino ospiterà uno degli eventi gastronomici più importanti d’Italia, Terra Madre – Salone del Gusto 2018, organizzato da Slow Food insieme alla Regione Piemonte e alla Città di Torino,  giunto quest’anno alla sua 22esima edizione.
Uno degli appuntamenti in programma è “Lisòndria” organizzato dalla Condotta Slow Food di Alessandria, per Terra Madre Salone del Gusto, previsto per sabato 22 settembre a Torino, presso i MagazziniOz, Palazzo Costa Carrù della Trinità, via Giolitti n° 19/A.
L’iniziativa vuole essere una serata di promozione del nostro territorio e di restituzione del “cammino” che questa Condotta ha percorso negli ultimi anni; attraverso il piacere del gusto si vuole costruire una serata a tavola durante la quale proporre ai partecipanti piatti, vini e tradizioni di Alessandria e dintorni nonché diffondere i progetti e le iniziative realizzate grazie anche alle collaborazioni consolidate con istituzioni, enti, associazioni, aziende, attività e produttori con i quali Slow Food Alessandria ha condiviso l’obiettivo comune di rilancio e salvaguardia dell’alessandrino.

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Rabaton

L’Arca del Gusto di Slow Food porta con sé nuove piccole produzioni frutto del lavoro di recupero e salvaguardia della Condotta di Alessandria, il Salamino di Mandrogne, di vacca, e il Cavolo di San Giovanni, “San Giuanēii”, antica e precoce verza delle campagne di Casalcermelli, i protagonisti di una serata tutta alessandrina il cui menu’ “parlerà” anche dei vini del Premio Marengo Doc, importante e significativo concorso enologico, nonché del Festival del Raviolotto che rientra nella Fiera di San Baudolino, animata vetrina delle eccellenze agroalimentari della provincia di Alessandria, di C.C.I.A.AL, manifestazioni ormai tradizionali che conoscerà anche il pubblico di Terra Madre Salone del Gusto, proveniente dall’Italia ed anche dall’estero.

lisondria - raviolotto

Raviolotto

“Lisòndria” sarà ospitata dai MagazziniOz, un luogo di aggregazione sociale nel Centro di Torino dove pranzare e cenare con cibo di qualità in spazi accoglienti dove  incontrare amici, studiare e frequentare corsi e dove lavorano anche persone diversamente abili che trovano spazio per formarsi ed inserirsi. I MagazziniOz sono un progetto di Casa Oz, un luogo  a Torino che accoglie ogni giorno e per tutto il giorno bambini e giovani che affrontano la malattia, e le loro famiglie. Creare sinergie, dare valore alle differenze, sono valori che hanno ispirato l’attività della Condotta di Alessandria che porterà a Torino una realtà alessandrina molto simile ai MagazziniOz: La Ristorazione Sociale e “Ristorazione a sei stelle” del Centro Down.

lisondria - polenta di marengo

Polenta di Marengo

La serata sarà anche l’occasione per celebrare gli 850 anni di Alessandria, compleanno che vorremmo portare oltre le mura della Città, in un contesto di visibilità internazionale partendo dal valore e dal senso della nostra cittadinanza per preservare l’indentità del nostro territorio,  la qualità degli alimenti, i produttori locali e promuovere la difesa della nostra Terra Madre.
La tradizione alessandrina sarà raccontata anche dalle note di Chacho Marchelli ed Enzo G. Conti de “I Tre Martelli” che animeranno la serata con musica e canti popolari.
Per prenotazioni : ristorazione@magazzinioz.it – 011/0812816 oppure Slow Food Alessandria 3388879620 – slowfood.al@gmail.com
Costo della serata 35 euro, 32 euro per i Soci Slow Food.

Link dell’evento https://salonedelgusto.com/event/lisondria-piatti-vini-e-tradizioni-di-alessandria-e-dintorni/

Menù
Sformatino di bietola rossa di Castellazzo Bormida con crema di robiola e zafferano su bagnetto di portulaca
Salamino di Mandrogne crudo e scottato, sancrò di Cavolo di San Giovanni “San Giuanēii”, bagnetto rosso cotto
Rabaton della Fraschetta
Sua Maestà il Raviolotto:
Raviolo al tocco “a culo nudo”
Agnolotto alessandrino di stufato
Raviolo del Po d’anatra
Sorbetto al moscato secco
Merluzzo all’alessandrina
con crostini di polenta
Polenta di Marengo e piccola pasticceria secca
Bavarese di zucca e seirass
cialda di amaretti
crema di pomodori al Moscato Passito della Valle Bagnario di Strevi
Pane grosso di Tortona
Vini: “Premio Marengo DOC”
Timorasso
Barbera
Grignolino
Brachetto