Torino: la cucina di Casa Savoia nel libro di Marisa e Manuel Torello. Lunedì 10 a Palazzo Cisterna

Riceviamo e pubblichiamo
Palazzo Cisterna a Torino, sede della Città Metropolitana, ospiterà, lunedì 10 giugno, Marisa Torello che presenterà il libro scritto con la collaborazione del figlio Manuel “Convivio da Re – La cucina dei rimasugli”, un viaggio tra le ricette di Casa Savoia e della nobiltà europea.

Convivio-da-re.1jpgSi svolge lunedì 10 giugno alle ore 17 a Palazzo Cisterna l’ultimo appuntamento, prima della pausa estiva, curato dall’associazione Amici della Cultura nella sede aulica della Città metropolitana di Torino.
Sarà Marisa Torello ad intrattenere il pubblico con la presentazione del suo libro, scritto con la collaborazione del figlio Manuel, “Convivio da Re – La cucina dei rimasugli”. Un viaggio tra le ricette ottocentesche di Casa Savoia e della nobiltà europea.
Dopo il successo dell’incontro sull’erbario dei Certosini di Collegno, la scrittrice torinese torna a Palazzo Cisterna su invito degli Amici della Cultura per affrontare il tema della cucina che è arte e sapienza, ma anche specchio della quotidianità. Dagli ottocenteschi manoscritti inediti di alcuni cuochi di Casa Savoia l’autrice raccoglie le ricette create per convivi cui presero parte protagonisti della storia.
Convivio-da-reUn tentativo, riuscito, di riportare sulle nostre tavole sapori antichi che sarebbe un peccato dimenticare. Un tema, quello gastronomico, affrontato anche in un’altra pubblicazione di Marisa e Manuel Torello dal titolo “Tra ij brich e ‘l Pò, la cucina di un’epoca”.
L’interesse storico e culturale di Marisa Torello, nata Vaccarino, non si limita però solo alla gastronomia e alla botanica, infatti da tempo, come volontaria, si offre di inventariare gli archivi storici di piccoli Comuni e di molte parrocchie piemontesi, ritrovando spesso dei documenti ritenuti scomparsi che rivelano vicende sconosciute o dimenticate della storia del nostro territorio.
Grazie al supporto del figlio Manuel ha così potuto far conoscere questi aspetti inediti con alcune pubblicazioni quali la storia di Collegno, di Castagneto Po, di Vallo Torinese, di Robassomero, di Agliè e di alcune antiche chiese, alcune delle quali accompagnate da mostre.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti in sala.

Torino: sabato 18 maggio quinto appuntamento con le visite a Palazzo dal Pozzo della Cisterna

Riceviamo e pubblichiamo
Palazzo dal Pozzo della Cisterna a Torino è la sede della Città metropolitana e sabato 18 maggio, alle ore 10, è visitabile con un percorso guidato alla scoperta di questo meraviglioso edificio intriso di storia. Sarà l’Accademia Scrima Torino il gruppo storico che accompagnerà i visitatori in questo viaggio tra il presente e il passato nel palazzo che fu del ramo Duchi d’Aosta dei Savoia.

Scrima1Proseguono le visite guidate a Palazzo dal Pozzo della Cisterna. Il quinto appuntamento dell’anno è previsto per le ore 10 di sabato 18 maggio nella sede aulica della Città metropolitana (via Maria Vittoria 12).
Il tour sarà animato come di consuetudine da un gruppo storico iscritto all’Albo della Provincia di Torino. Ad accogliere ed intrattenere il pubblico nel cortile d’onore dell’antica dimora dei Savoia, ramo Duchi d’Aosta, sabato 18 maggio sarà l’Accademia Scrima Torino. L’associazione fondata nell’aprile del 1995, è la succursale piemontese dell’Istituto di Ricerca e Studi dell’Accademia di Scherma Tradizionale di Bologna. L’associazione ha come scopo lo studio teorico e pratico e la diffusione delle tecniche di combattimento a mano nuda e all’arma bianca, tanto civili quanto militari, praticate in Italia nelle diverse epoche storiche, ad eccezione di quelle nate a puro scopo sportivo e di quelle di origine orientale. Per saperne di più: www.scrimatorino.it.
Scrima3La visita è come sempre gratuita e aperta ai cittadini previa prenotazione, ma un invito speciale è stato rivolto a tutti i componenti del gruppo Flickr “La Città metropolitana di Torino vista da voi” che da tempo condividono attraverso i loro scatti, il proprio personale racconto per immagini del territorio metropolitano.
Informazioni e prenotazioni: 0118612644 dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 13; email: urp@cittametropolitana.torino.it.
Il complesso è anche visitabile, sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì per scolaresche, associazioni e gruppi di cittadini.

Torino: mercoledì 17 aprile a Palazzo Madama conferenza sugli “Intrighi matrimoniali tra Torino e Parigi”

a cura della Redazione

palazzo madamaMercoledì 17 aprile ore 17.30, a Palazzo Madama, Torino, Antonella Amatuzzi terrà una conferenza su “Intrighi matrimoniali tra Torino e Parigi: la corrispondenza del vescovo Albert Bailly con le Madame Reali”.
Le Madame Reali intrecciarono una rete di relazioni diplomatiche ufficiose in tutta Europa: a Parigi, il padre barnabita Albert Bailly (1605-1691) intrattenne con la Corte di Torino una fitta corrispondenza attraverso cui informava degli avvenimenti politici e culturali della capitale francese e degli eventi internazionali. La lettura di alcune delle circa 1000 lettere conservate all’Archivio di Stato di Torino fa emergere sfaccettature nascoste delle personalità delle duchesse di Savoia ed evidenzia il ruolo di Bailly nel cercare di ‘combinare’ matrimoni adeguati per i figli di Cristina, Carlo Emanuele e Margherita Iolanda. Il sacerdote savoiardo Albert matrimoni realiBailly fu segretario del duca di Savoia e a partire dal 1641 risiedette a Parigi, città che abbandonò solo per brevi impegni come predicatore. Nel 1657 per ricompensarlo dei servizi resi alla dinastia sabauda, Madama Reale lo propose come vescovo di Aosta, sede di cui prese possesso nel marzo 1659.

Antonella Amatuzzi è professore associato di lingua francese all’Università di Torino. Specialista della storia della lingua francese del Cinque e Seicento, si è a lungo occupata delle relazioni linguistico-culturali tra gli antichi Stati Sabaudi e la Francia. Ha effettuato lo studio storico, filologico e linguistico di alcune corrispondenze diplomatiche franco-savoiarde del XVI° e XVII° secolo, e ha partecipato all’edizione critica di quella di Monsignor Albert Bailly, agente ufficioso della Corte di Savoia a Parigi, diventato in seguito vescovo di Aosta. Dal 2011 è membro della Académie de Savoie.

BIGLIETTI: Costo della singola conferenza: € 5; ridotto € 3 (insegnanti, studenti, Abbonati Musei). Info e prenotazioni: t. 0114429629;  madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Torino: sabato 13 aprile a Palazzo Cisterna visita, Bibliotour e presentazione del Fondo Valdo Fusi

Riceviamo e pubblichiamo

Savoia_Carignano (1)Sarà il gruppo storico “Savoia Carignano” di Buttigliera Alta ad animare la visita di Palazzo Dal Pozzo della Cisterna, sede aulica della Città metropolitana di Torino, prevista per sabato 13 aprile alle ore 10 in via Maria Vittoria 12 a Torino.
Il gruppo è stato costituito nel 2010, con l’intento di rievocare le fasi salienti della storia della casata, a partire dal fondatore, il principe Tommaso di Carignano, ricostruendo avvenimenti e personaggi fino all’Unità d’Italia. Particolare rilievo viene dato alla rievocazione di alcune figure femminili che ebbero un ruolo importante nel periodo del Risorgimento, ponendo a confronto nei loro salotti intellettuali, patrioti, artisti e militari, contribuendo così a formare la classe dirigente della nuova Italia.
Torino Palazzo CisternaL’ingresso è come sempre gratuito con prenotazione ai numeri 0118612644, 0118617100 o scrivendo a urp@cittametropolitana.torino.it.
Sempre alle ore 10 di sabato la Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte Giuseppe Grosso, che ha sede a Palazzo Cisterna, aderisce al Bibliotour Piemonte e organizza un tour guidato alla scoperta dell’immenso patrimonio culturale composto da incunaboli, cinquecentine, seicentine e Fondi di particolare importanza tra cui il fondo Carlo Ignazio Giulio, il fondo Giorgio Ermanno Anselmi e il fondo Marino Parenti.
Durante il Bibliotour sarà possibile visitare, per la prima volta, la sala che conserva il Fondo Valdo Fusi, recentemente inventariato dalla Città metropolitana, che, sabato alle 11, verrà presentato ufficialmente alla cittadinanza seguendo le ultime volontà testamentarie della vedova Fusi, Edoarda Biglio.
La visita del Bibliotour è gratuita con prenotazione al numero verde:800 329 329.

Archivio Valdo Fusi
Torino 01_valdo_fusi_gQuindici anni fa la Biblioteca di Storia e Cultura del Piemonte “Giuseppe Grosso” dell’allora Provincia di Torino – oggi Città metropolitana – riceveva in lascito dalla vedova, Edoarda Biglio, l’intero archivio personale di Valdo Fusi, donato insieme ai libri della biblioteca del grande organizzatore e narratore della Resistenza in Piemonte. La raccolta consta di circa 2000 volumi, di un insieme di incisioni e quadri a soggetto torinese e dell’importantissimo archivio che, in 54 faldoni, testimonia con documenti inediti l’attività di Fusi, dagli esordi nelle associazioni cattoliche degli anni ’30, alla lotta della Resistenza, alle vicende ossolane e svizzere, sino agli ultimi impegni letterari prima della morte, avvenuta nel 1975, e alla successiva opera di salvaguardia della memoria della vita di Valdo fatta dalla moglie. Nel 2016, la Città metropolitana di Torino, attraverso il lavoro degli appassionati dipendenti della Biblioteca che ha sede a palazzo Cisterna, ha provveduto a completare il riordino dell’archivio. La cerimonia di presentazione si terrà a Palazzo Cisterna (sala consiglieri) sabato 13 aprile alle 11. Dopo i saluti istituzionali della Città metropolitana di Torino, si susseguiranno alcuni interventi in tema coordinati da Carla Gatti, direttore della Comunicazione. Walter Canavesio, bibliotecario della “Giuseppe Grosso”, illustrerà l’attività di riordino del Fondo Fusi. Prenderanno poi la parola Pier Franco Quaglieni, direttore del Centro Pannunzio, Walter Crivellin, presidente del Centro studi Giorgio Catti, Luciano Boccalatte, direttore dell’Istituto della Resistenza di Torino, Sergio Soave, presidente dell’Istituto della Resistenza di Cuneo e del Poolo del ‘900, e Maria Teresa Dacquino, vicepresidente dell’Istituto per la storia della Resistenza di Alessandria. La presentazione dell’Archivio Fusi rientra nel programma di Archivissima, il Festival degli Archivi, che si terrà a Torino dal 12 al 15 aprile. Il programma è su www.archivissima.it. Nella stessa mattinata del 13 aprile, la sede aulica di Palazzo Cisterna ospiterà l’appuntamento mensile della visita guidata dell’antica residenza della famiglia dal Pozzo, a cui si affiancherà la tappa del “Bibliotour”, rivolto quel giorno in particolare ai giovani della fascia d’età 18-25, ai quali sarà illustrato anche l’archivio di Valdo Fusi.

Torino: a Palazzo Madama conferenza su Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours

a cura della Redazione

palazzo madamaMercoledì 10 aprile, alle ore 17.30, a Palazzo Madama, Torino, David Parrott, Elena Riva e Blythe Alice Raviola interverranno alla conferenza sul libro “Maria Giovanna Battista di Savoia Nemoursdi Robert Oresko.
Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours morì a Torino, in Palazzo Madama, nella notte fra il 15 e il 16 marzo del 1724, meno di un mese prima del suo ottantesimo compleanno. Fra le consorti di casa Savoia, fino alle due regine d’Italia, fu colei che visse più a lungo e con il più duraturo periodo di vedovanza. Fu anche l’ultima reggente di casa Savoia. La sua fama di tutrice nelle veci di suo figlio Vittorio Amedeo II, assai sottostimata dagli storici del Risorgimento, è stata rivalutata di recente, mentre la sua statura di mecenate dell’architettura e della pittura decorativa, ugualmente negletta, è emersa in tutto il suo rilievo più marcato sin dalla riapertura di Palazzo Madama, la sua residenza nella capitale subalpina.
Attraverso un’analisi precisa delle fonti dirette, una conoscenza della storia dinastica e un’attenzione per l’arte e l’iconologia, lo storico Robert Oresko (1947-2010) ha contribuito a riportare alla luce la figura di Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours nel ruolo di donna di governo e di protettrice delle arti.
maria giovanna battista di savoia nemoursIl volume Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours di Robert Oresko è stato pubblicato nel 2017 a cura di Blythe A. Raviola e Clelia Arnaldi di Balme, per i tipi di Umberto Allemandi Editore.

David Parrott è professore di Storia Moderna in Europa all’Università di Oxford ed è docente anche al New College. Ha insegnato e lavorato a Oxford dal 1992. David ha compiuto ricerche sulla storia della Francia del XVII secolo, pubblicando un libro sull’esercito francese nell’età del cardinale Richelieu, e ha studiato e scritto sulla guerra e l’organizzazione militare nell’Italia settentrionale e in Germania. È stato interessato per molti anni alla privatizzazione della forza militare nella prima Europa moderna e nel 2012 ha pubblicato The Business of War, uno studio sull’imprenditoria militare dal XVI al XVIII secolo. Attualmente sta scrivendo un libro sulla Francia alla metà del Seicento.
Elena Riva è professore associato di storia moderna e contemporanea presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e di Brescia. Ha scritto articoli e libri sul tema dell’aristocrazia e della cultura nobiliare nell’età moderna, con un particolare riferimento all’area geografica della Lombardia e dell’Impero. Negli ultimi anni si sta dedicando allo studio dei modelli cortigiani ‘al femminile’ nelle aree asburgiche e borboniche tra XIV e XIX secolo. È membro della segreteria scientifica di alcune importanti riviste di settore (Annali di storia moderna e contemporanea dell’Università Cattolica e Cheiron). Recentemente ha pubblicato Una reggente di successo. La politica internazionale di Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, in “Cheiron”, 1, 2017, pp. 47-99.
Blythe Alice Raviola insegna Metodologia dello studio della storia all’Università degli Studi di Milano. Ha all’attivo numerosi studi sulla storia sabauda e del Monferrato (Il Monferrato gonzaghesco, Firenze 2003), sui piccoli stati (L’Europa dei piccoli Stati, Roma 2008) e sulle corti padane: alcuni di essi si concentrano su figure femminili quali Anne d’Alençon, Margherita Paleologo, Catalina Micaela d’Asburgo e le Infante Margherita, Maria Apollonia e Francesca Caterina di Savoia. Con la collega Franca Varallo dirige la collana “Studi sabaudi” per i tipi dell’editore Carocci. Negli ultimi anni ha curato l’edizione de Le relazioni universali di Giovanni Botero (Torino 2015-17).

Costi: ingresso a ogni conferenza € 5 (€ 3 abbonati Musei Torino Piemonte).
Info e prenotazione: t.0114429629; madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Torino: sabato 30 marzo visita guidata a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna

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Torino Palazzo CisternaProseguono le visite guidate a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna. Il terzo appuntamento dell’anno è previsto per le ore 10 di sabato 30 marzo nella sede aulica della Città metropolitana di Torino (via Maria Vittoria 12 Torino).
Saranno gli stessi Maria Vittoria e Amedeo di Savoia, I° Duca d’Aosta, rappresentati dal gruppo storico “Principi dal Pozzo della Cisterna 1843-1870” di Reano, ad accogliere i visitatori e ad accompagnarli tra i magnifici ambienti aulici.
L’associazione Principi dal Pozzo trae spunto dal ramo di Torino dei Principi Dal Pozzo della Cisterna il cui capostipite, Giovanni Ludovico Dal Pozzo, visse intorno al 1578 nel feudo di Reano. Ludovico primo Presidente del Senato Subalpino trasformò il castello reanese in palazzo nobiliare ed ebbe dal Papa la facoltà di coniare monete.
Torino Maria Vittoria e Amedeo di SavoiaUltima erede delle sostanze della famiglia Dal Pozzo della Cisterna fu la Principessa Maria Vittoria, nata nel 1847 e andata in sposa nel 1867 al Principe Amedeo Di Savoia, Duca D’Aosta e poi Re di Spagna.
Durante la visita, il gruppo farà rivivere gli episodi salienti della breve vita di Maria Vittoria, che amava trascorrere periodi di villeggiatura nel maniero reanese.
Le prossime visite a Palazzo Cisterna, tutte gratuite, sono previste sabato 13 aprile, 18 maggio e 15 giugno.
Il complesso è anche visitabile, sempre su prenotazione, dal lunedì al venerdì per scolaresche, associazioni e gruppi di cittadini. Le visite si effettuano con un minimo di 10 adesioni.
Per informazioni e prenotazioni: 0118612644 dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 13 – email: urp@cittametropolitana.torino.it

Torino: “Andare per regge e residenze”, conferenza a Palazzo Madama

a cura della Redazione

Torino madame reali reggeMercoledì 6 marzo, nel Gran Salone dei Ricevimenti di Palazzo Madama a Torino, alle ore 17.30, si terrà la seconda conferenza del ciclo dedicato alla mostra “Madame Reali: cultura e potere da Parigi a Torino”.
Lo storico Andrea Merlotti tratterà l’argomento “Andare per regge e residenze”, a cura della casa editrice Il Mulino.
L’Italia è un paese di regge. Non c’è quasi città importante che non ne abbia almeno una. La stessa parola «reggia», in effetti, è una peculiarità italiana. A esse si aggiunge poi una lunga serie di residenze d’ogni genere, circostanti le città che un tempo furono capitali di Stati. Si pensi alla Corona di Delizie intorno a Torino, alle ville medicee nel territorio fiorentino o, ancora, alle residenze borboniche di Napoli e della Campania.
Andrea Merlotti ci conduce in un affascinante viaggio all’interno di splendidi palazzi e ville sontuose, spiegando prima di tutto il senso politico di tali palazzi e dell’arte che vi è custodita.
Venaria RealeQueste architetture, infatti, erano dei libri di pietra in cui i sovrani raccontavano a sudditi, ospiti e cortigiani le origini e il significato del proprio potere. Un viaggio nella storia, quindi, nel corso del quale Merlotti ci accompagnerà dalla Roma dei Papi a quella dei Savoia, dalla Firenze dei Medici alla Venezia di Napoleone, dalla Torino sabauda delle due Madame Reali, Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours, alla Napoli dei Borbone. Un viaggio che giunge sino ai nostri giorni, con le regge che, dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale, con l’avvento della Repubblica hanno assunto caratteri propri, in certi casi identitari, che mostrano come il loro ruolo di palazzi del potere sia capace di sopravvivere anche allo stesso potere che le ha generate.

Andrea Merlotti (Torino, 1968) è uno storico e dirige il Centro studi del Consorzio delle residenze reali sabaude alla Reggia di Venaria. Siede nel comitato scientifico del Centre de Recherche du Château de Versailles e del Centro Studi Piemontesi. È socio della Society for Court Studies di Londra e dello IULCE - Istituto Universitario la Corte in Europa di Madrid. Studioso delle regge e delle corti europee ha coordinato numerose ricerche su pratiche e cerimoniali curiali, i cui risultati sono stati editi in diversi volumi, fra cui La festa teatrale nel Settecento (con A. Colturato, Lucca, LIM, 2011); Le tavole dicorte (Roma, Bulzoni, 2013); Le cacce reali nell’Europa dei principi (Firenze, Olschki, 2017). Si occupa, inoltre, del ruolo europeo di Casa Savoia e della storia dei loro Stati. A tale tema ha dedicato oltre un centinaio d'articoli, la cura di diversi volumi (fra cui Stato sabaudo e Sacro Romano Impero, con M. Bellabarba, Bologna, il Mulino, 2014) e la recente Storia degli Stati sabaudi, 1416-1848(Brescia, Morcelliana, 2017), scritta con Paola Bianchi. Ha curato diverse mostre, fra cui la recente Dalle regge d'Italia. Tesori e simboli della regalità sabauda (con Silvia Ghisotti, Reggia di Venaria - Genova, Sagep, 2017). Di prossima uscita sono The Shroud at Court: History, Usages, Places and Imagesof a Dinastic Relic, curato con Paolo Cozzo e Andrea Nicolotti (Leida, Brill, 2019) e Paggi e paggerie nelle corti d'Italia (Firenze, Olschki, 2019). Sta lavorando a uno studio su Casa Savoia nella storia d'Italia.

Palazzo Madama – Gran Salone dei Ricevimenti
Mercoledì 6 marzo 2019, ore 17,30  Andare per regge e residenze con Andrea Merlotti, Centro Studi Consorzio La Venaria Reale
Costi: ingresso a ogni conferenza € 5;  € 3 per insegnati, studenti, Abbonati Musei
Pagamento il giorno della conferenza presso la biglietteria; Ingresso fino a esaurimento posti con prenotazione obbligatoria
Info e prenotazione: tel 0114429629; madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

Prossimi appuntamenti:

20 marzo 2019 ore 17.30 Un ghetto tardivo. Torino, 1679-1848
Relatore: Luciano Allegra, storico, già Università degli Studi di Torino

4 aprile 2019 ore 17.30 Ridere delle corti al tempo del Re Sole
Relatore: Giovanni Ricci, Università di Ferrara, a cura di Il Mulino

10 aprile 2019 ore 17.30 Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours di Robert Oresko
Relatori: Blythe Alice Raviola, Università degli Studi di Milano; David Parrott, Università di Oxford

17 aprile 2019 ore 17.30 Intrighi matrimoniali tra Torino e Parigi: la corrispondenza di Albert Bailly con le Madame Reali
Relatore: Antonella Amatuzzi, professore associato di Lingua francese Università degli Studi di Torino

 

Torino: sabato 16 febbraio anteprima carnevalesca a Palazzo Cisterna

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Ventaglio_Argento palazzo cisterna 16 febbraioUna visita a tema carnevalesco, quella che si svolgerà a Palazzo Cisterna, a Torino, sabato 16 febbraio con inizio alle ore 10,00, animata da Ventaglio d’Argento.
Sarà compito del gruppo storico di Pianezza accogliere ed intrattenere il pubblico raccontando come il Carnevale veniva festeggiato alla corte dei Savoia nel ‘700. Spazio dunque alle narrazioni delle feste in costume, degli sfarzosi addobbi e dei grandiosi spettacoli pirotecnici che erano soliti chiudere i festeggiamenti a simboleggiare la forza purificatrice del fuoco prima dell’avvento della Quaresima. Verranno inoltre narrate le antiche origini delle maschere torinesi: Gianduia e Giacometta.
Le visite del sabato a Palazzo Dal Pozzo della Cisterna sono gratuite con prenotazione al numero 0118612644, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 13, oppure al numero 0118617100 il lunedì e il giovedì dalle 9,30 alle 17, il martedì, il mercoledì e il venerdì dalle 9,30 alle 13. Per prenotare la visita si può anche inviare una mail all’indirizzo urp@cittametropolitana.torino.it. Le visite si effettuano con un minimo di dieci adesioni.
Le prossime visite sono previste sabato 30 marzo, 13 aprile, 18 maggio e 15 giugno.
Ventaglio d’Argento rievoca l’epoca risorgimentale con danze e brevi intermezzi recitati ed è nato ufficialmente nel 2000, per diffondere e promuovere la cultura storica del territorio attraverso la danza, la recitazione e i costumi dei secoli che vanno dal XVIII al XX. Grazie ad una precisa ricostruzione di scenari danzanti e a una rigorosa attenzione ai dettagli della moda dell’epoca, l’ambizione del gruppo è quella di far vivere e rivivere agli spettatori momenti di storia piemontese, coinvolgendoli in scene da salotto e feste danzanti. Le esibizioni del gruppo sono il frutto di un lavoro capillare di ricerca e di documentazione su usi, costumi, coreografie, regole dell’etichetta sociale e del “bon ton” del ‘700, dell’800 e del primo Novecento.