RP Event a Sanremo: testi e outfit

di Roberta Pelizer e Jacopo Scafaro 
Seconda serata del Festival della Canzone Italiana a Sanremo e seconda recensione del Direttore editoriale e del 
caporedattore. Non si sono risparmiati...

Eccoci qua! Un pò ritardo rispetto a ieri, ma non potevano non farvi partecipi della nostra recensione della seconda serata del Festival.
Una puntata intesa che ha regalato numerosi spunti per il nostro articolo, ovviamente aspettiamo anche i vostri giudizi.

Cominciamo.

Sangiovanni “Farfalle”

Testo: sicuramente il testo è bello, peccato che per capirlo ci voglia l’udito di Clark Kent. Arrangiamento molto bello, da disco anni 90. Sarà un’altra successo, grazie al suo pubblico. 
Outfit: un bel completo rosa cangiante oversize e naturalmente con l’orlo troppo lungo, abbinato ad un paio di scarpe che non c’azzeccano proprio niente sembra un po’ disordinato questo outfit.

Giovanni Truppi “Tuo padre, mia madre, Lucia”
Testo: Giovanni chi? Sarò sincero non lo conoscevo, anche se voci di corridoio dicono siamo molto famoso in Francia…
Il testo racconta una storia, ma per il resto alzi la mano chi il giorno dopo la canticchia.. 

Outfit: per non sbagliarsi a fatto che indossare un paio di pantaloni e una canotta presi sicuramente a caso dentro all’armadio di qualcuno che non li indossava dagli anni 90. Decisamente non da prima serata.

Le Vibrazioni “Tantissimo”
Testo: senza arte e senza infamia fanno quello che sanno fare meglio, un pezzo da “Le Vibrazioni”, che a Sanremo fa sempre la sua figura. Meriterebbero un premio speciale per aver ricordato Stefano D’Orazio, che in pochi in tv fanno. 
Outfit: tutti quanti in total look con qualche lustrini e chiodo qua e là un po’ rock con un pantalone anni 70, bene ma non benissimo.

Emma “Ogni volta è così”
Testo: è Emma che porta un pezzo di Emma. Vedremo con i prossimi ascolti se cambia il giudizio. 
Outfit: ha abbinato spacco, calze a rete e zeppe e dulcis in fundo una bella collana brillante, un dettaglio carino le maniche a sbuffo.

Matteo Romano “Virale”
Testo: Voce potente, per un ragazzo che ha già un seguito importante su TikTok. Piacerà sicuramente ai più sensibili di quel social. Bisogna capire gli altri. 
Outfit: si presenta in giacca doppio petto e pantalone un po’ da acqua in casa però nel complesso cool perché per la sua età ci sta.

Iva Zanicchi “Voglio amarti”
Testo: Anche noi vogliamo amarti, Iva. Figurati. Torna a Sanremo la donna che di Festival ne ha vinti più di tutte. Si tenta l’effetto Orietta dell’anno scorso.
Outfit: con le sue ormai classiche tuniche, collo coperto e mantella sbrilluccicosa, per una signora age’ ci sta. Brava!

Ditonellapiaga con Rettore “Chimica”
Testo: Avevano annunciato che si sarebbero divertite e che avrebbero fatto divertire: così hanno fatto. Il pezzo è a cavallo tra i ’70 e gli ’80, dentro ci sono i giochi di parole della Rettore – «chimica chi chi chi chi chi chimica» – ma pure il verso migliore di questo Festival: «Non mi importa del pudore, delle suore me ne sbatto totalmente». Se Papa Francesco dovesse tornare in un negozio di dischi, non sarà sicuramente per comprare il loro. 
Outfit: con due bellissimi tailleur, belle loro e molto azzeccato il gioco del bianco e nero , la coppia spacca sotto tutti i punti di vista.

Elisa “O forse sei tu”
Testo: torna a Sanremo dopoA 21 anni dalla sua prima, unica e trionfale partecipazione.Già dall’inizio si capisce che il pezzo è candidato per la vittoria, lascerà comunque il segno. Basta ascoltare il ritornello due volte per capirlo. Inizia come un racconto di fantasia,  e poi diventa colonna sonora di una scena madre del cinema italiano. 
Outfit: eterea in un abito bianco coordinato da mantello , molto semplice ma d’effetto, il make-up forse era da rivedere un po’ meglio.

Fabrizio Moro “Sei tu”
Testo: Sarò ripetitivo ma è Fabrizio Moro, che canta un brano d’amore di Fabrizio Moro.
Outfit: in total black di velluto con Reverse in raso risulta elegante ma forse un po’ scontato ma meglio così perché carnevale e’ più avanti.

Tananai “Sesso occasionale”
Testo: E’ il tipico pezzo dell’adolescente moderno  («Baby ritorna da me e metti via quella pistola, baby ma dai cosa c’è, quell’altra non mi è mai piaciuta»). Però funziona, l’ascolteremo parecchio volte. 
Outfit: che si può dire? Completo allacciato in vita e scarpe da ginnastica , colori soft ma decisamente femminili. Direi un po’ confuso.

Irama “Ovunque sarai”
Testo: ci riprova dopo il quinto posto dell’anno scorso, senza nessuna esibizione caos covid. Canzone romantica: «Se sarò in terra mi alzerai, se farà freddo brucerai».Dove l’abbiamo già sentita? 
Outfit: ha vinto la fiera dell’ antiquariato con il centrino della nonna come capo spalla o chissà cosa volesse sostituire, abbinato agli anfibi ed un pantalone nero, ma anche no!

Aka 7even “Perfetta così”
Testo: dovrebbe leggere la Pettinelli il testo che accusa LDA di banalità: «Sei perfetta così, nei tuoi difetti, nelle imperfezioni, baby giuro che tu sei perfetta così». Altro d’aggiungere? Al suo pubblico piacerà, ad altri non so. 
Outfit: ha dato una botta di Colore con un completo arancio che però tutto sommato non stonava più di tanto, peccato per gli anfibi che proprio non c’entravano nulla con tutto il resto.

Highsnob e Hu “Abbi cura di te”
Testo: Chi? 
Francamente dopo averla sentita una volta, me la sono già scordata. Vedremo nei giorni successivi. 

Outfit: rispettivamente in nero e bianco entrambi oversize hanno cercato di dare un senso alla coppia peccato per le scarpe di lui che sembrano rubate da un altro guardaroba.

Amadeus: con i soliti dettagli luccicanti. Lo aveva detto che quest’anno avrebbe brillato, non solo con i glitter ma anche con i colori. Per la seconda serata sfoggia una giacca con Reverse tempestati che sembra lo facciano quasi cadere in avanti , con il secondo completo non si smentisce.

Lorena Casarini: ha scelto cinque abiti lunghi di Griffes differenti, che ha saputo valorizzare grazie al fisico asciutto nulla di particolarmente entusiasmante tranne il pezzo tigrato vintage di Roberto Cavalli.

Checco Zalone: senza infamia e senza lode con un bel lupetto schiaffato sotto alla giacca rigorosamente nera e con un completo un po’ da ragazzino ha fatto il suo senza rubare la scena i big ed esaltando le sue qualità da comico.

RP Event a Sanremo: testi e outfit

di Roberta Pelizer e Jacopo Scafaro 
Il Direttore Editoriale e Capo Redattore ci racconteranno le cinque serate del festival in modo originale, andando a descrivere gli outfit e testi dei cantanti in gara. 

In tanti nel corso degli anni hanno raccontato il Festival di Sanremo, perché volente o non fa parte della cultura italiana, e tutti direttamente o indirettamente lo seguiamo e commentiamo con amici e parenti.

Perciò ci siamo detti, perché non lo facciamo anche noi, ma alla nostra maniera? Ovvero raccontando i testi e gli outfit. Ci siamo divertiti molto, ma ovviamente aspettiamo i vostri commenti.

Jacopo si è occupato dei testi, Roberta degli outift. Perciò partiamo..

Achille Lauro fera. Harlem Gospel Choir “Domenica” Testo: Quarta partecipazione di fila per Achille Lauro nel 2022 (super ospite o in gara). Del pezzo ricorderemo il ritornello. Orecchiabile, ma nulla di poi. Ci rivediamo a Sanremo 2023. Outfit: Aspettavamo con curiosità questa star e Achille Lauro sale sul palco per inscenando il suo battesimo pagano. Lo ha fatto senza gli effetti speciali a cui ci aveva abituati lo scorso anno e durante tutte le sue esibizioni ma solo con indosso un paio di pantaloni in pelle Gucci e gioielli Bulgari.

Yuman “Ora e qui” Testo: Voce potente, su un tipico pezzo sanremese. Nulla di più. Ci fermiamo qua Outfit: va bene che il nero è sempre una garanzia, va bene anche che l’oversize è di moda,però un tocco di colore lo avrebbe potuto aggiungere al look, magari giocando meglio con il sottogiacca.

Noemi “Ti amo ma non lo so dire” Testo: Noemi a Sanremo, è come il panettone a Natale, immancabile. La canzone non della “solita” Noemi. Farà parlare di se, in positivo. Outfit: abbastanza carina nel suo abito nude firmato Alberta Ferretti, e con gioielli Bvlgari, la cantante ha portato un più di sensualità per presentare il suo pezzo.

Gianni Morandi “Apri tutte le porte” Testo: torna a Sanremo in gara dopo 22 anni e si vede che è emozionato. Jovanotti gli cuce un pezzo perfetto, che ricorda molto gli anni 60, ma che se ascoltato bene, è un inno a non arrendersi davanti alle difficoltà della vita. La canzone diverte lui e fa divertire anche noi. Se siete tristi o non trovate appuntamento dallo psicologo ascoltate il ritornello: «Stai andando forte, apri tutte le porte!», aiuterà. Per me una delle papabili alla vittoria finale. Outfit: indossa uno smoking Giorgio Armani, composto con giacca fantasia dai rever a scialle, pantaloni neri e papillon. Morandi riesce a essere sempre elegante e allo stesso tempo attuale.

La Rappresentante di Lista “Ciao ciao” Testo: sarà il tormentone radiofonico post Festival. Il ritornello ti entra in testa e difficilmente ne uscirà. «Con le mani, con le mani, con le mani, ciao ciao. Con i piedi, con i piedi, con i piedi, ciao ciao». La cantiamo già tutti, dai. Outfit: sono cool, sono divertenti e originali, il duo a Sanremo 2022 con uno stile ben studiato. Mi sono piaciuti con i loro outfit composti da giacche oversize e super zeppe hanno fatto la differenza.

Michele Bravi “Inverno dei fiori” Testo: Michele va a Sanremo e fa Michele Bravi. Una canzone quasi triste che parte dolcemente, con una vena di sofferenza, arrivando al ritornello che colpisce. È una canzone bella, servirà ancora qualche ascolto per capire in che posizione finirà. Outfit: si è presentato con fiori tridimensionali sulle braccia, top in lurex e maxi anfibi . Senza dubbio originali i dettagli, bello il mix di capi e il contrasto tra pelle e tessuto per un gusto ben definito.

Massimo Ranieri “Lettera al di là del mare” Testo: Un bravo che ricorda un pezzo di un’opera lirica, teatrale.Sicuramente non arrivare in cima alla classifica, ma raccoglierà consensi e premi dalla giuria di qualità e dall’ orchestra. Poi ragazzi è Massimo Ranieri con la sua voce, cosa c’è raggiungere? Outfit: arriva a Sanremo 2022 con un abito da sera scuro, sempre un po’ il solito. Nero tutto nero è un spento, magari si poteva smorzare con una cravatta colorata.

Mahmood e Blanco “Brividi” Testo: metti insieme Mahmood e Blanco e già porta l’interesse alle stelle. Non sentendo la canzone gli davano già tutti vincitori, cosa che confermiamo al primo ascolto. Ovviamente aspettando Elisa… Outfit: hanno scelto rispettivamente un lungo mantello su shirt in seta trasparente un po’ inglese, un completo composto da blazer e pantaloni oversize su canotta bianca. I due cantanti sono senza dubbio i più cool di questa serata, del resto già alla presentazione hanno dimostrato carattere.

Ana Mena “Duecentomila ore” Testo: ci aspettavamo tutti una tipica ballata da tormentone estivo, ed invece.. canta un pezzo scritto e musicato da Rocco Hunt. Basta questo. Se non arriva ultima ha già vinto. Outfit: la giovane cantante indossa un mini abito ricoperto di placche geometriche e cristalli in rosso tono su tono, non contenta ci abbina pure degli stivaloni che direi essere davvero eccessivi.

Rkomi “Insuperabile” Testo: anche se sei Rkomi a Sanremo puoi far capire che si può fare bella musica ed originale senza avere l’ugola di Albano. Il ritornello spacca di brutto, come l’assolo di chitarra. Il successo di Taxi Driver, sarà replicato. Outfit: l’outfit da motociclista però non ci azzecca tanto, troppo di tutto e tutto assieme. Decisamente eccessivo.

Dargen D’Amico “Dove si balla” Testo: alzi la mano chi non ha “ballato” su questo pezzo. «andiamo dove si balla, fottitene e balla», più che un invito è un inno a divertirsi con spensieratezza. Piacerà a tutti, nessuno escluso. Outfit: linee originali, colori a contrasto e una silhouette ricercata caratterizzano il divertente look di Dargen D’amico. Belli i dettagli della giacca con rever a cascata e cut sui polsini.

Giusy Ferreri “Miele” Testo: diciamolo francamente Giusy ci ha conquistato con i tormentoni estivi. La canzone sfocia in ritmi etnici. Non è brutta, ma ti preferiamo in versione estiva. Outfit: moderno e da interpretare Giusy Ferreri a mio avviso non ci ha proprio azzeccato . Bisogna ammettere che magari l’intenzione c’era ma i decori suo punto vita sono sempre molto pericolosi se non si ha una silhouette più che perfetta.

Concludiamo con il commento all’outfit dei presentatori:

Amadeus: ha scelto uno smoking con rever a lancia blu, decorato con righe verticali di paillettes. Forse un po’ più sobrio rispetto ad altre sue mise ma strideva un filo.

Ornella Muti: sfoggia un abito ricoperto di cristalli con decoro in argento sotto il seno. A firmare l’abito custom made il designer napoletano Francesco Scognamiglio. Look carino ma non particolarmente interessante, migliora invece con la seconda uscita. Il secondo outfit prevede un abito nero dall’ampia scollatura che lascia le spalle scoperte e con maxi spacco e direi meno luce ma più gusto.

Fiorello: arriva con indosso uno chicchissimo completo Giorgio Armani. Il conduttore azzecca il look puntando sull’eleganza senza tempo del nero e smorza il completo formale indossando una camicia in lurex senza cravatta, un bel dettaglio che fa la differenza, bravo Fiore.

Che ve ne pare?! Aspettiamo i vostri commenti e ci vediamo domani con la seconda puntata.

Canta anche tu Sanremo!

La Rosa della Duchessa: DAPHNÉ Sanremo ricorda Maria Brignole Sale

Riceviamo e pubblichiamo
Esiste una regione dove la creatività diventa il mezzo per trasmettere un messaggio e svelare storie a molti sconosciute. Questa regione è la Liguria, dove la Maison Sanremese DAPHNÉ, eccellenza tessile artigiana e la maestria degli ibridatori di fiori hanno dato vita alla Rosa Duchessa di Galliera, per ricordare Maria Brignole Sale; nobildonna dell'800, che ha lasciato un segno indelebile nella storia, con le sue opere filantropiche in Italia e in Francia, la donna che ha unito Italia e Francia attraverso cultura e moda.

A 210 anni dalla nascita della Duchessa, icona di moda e di stile, la Capsule Collection a lei dedicata si fa portavoce di un messaggio di etica e sostenibilità, capi di alta sartoria, dove la mano dell’artigiano si antepone a quella della produzione in serie per ottenere pezzi unici, oltre le logiche del fast fashion, rivolgendo un’attenzione particolare all’ambiente, alle fibre pregiate, alle lavorazioni artigianali, e alle stampe botaniche che ritraggono la flora del nostro territorio, mai scelta a caso ma ricercata con cura anche negli accessori.
Maria Brignole Sale fu una delle prime donne a rifiutare l’uso del corsetto, dalle sfarzose mise del periodo romantico fino all’ariosa eleganza della Belle Époque, la Duchessa ci offre un’originale lettura delle trasformazioni avvenute nella società e, di conseguenza, anche dell’emancipazione del ruolo della donna nell’allora sistema, attraverso opere a sostegno dei più bisognosi e iniziative che valorizzassero le eccellenza. Ne sono un esempio l’Ospedale Galliera di Genova e il Museo Galliera di Parigi, luoghi simbolo in cui la Rosa è stata piantata, per rafforzare il legame storico tra Italia e Francia.

La Rosa Duchessa di Galliera è leggermente profumata, dal fascino antico e dai petali opulenti come la pastosità della trama del velluto, è un connubio tra moda e floricoltura, caratteristica fortemente voluta dalla Maison Daphné per ricordare Genova, culla di molte eccellenze artigiane, tra cui la tessitura, ancora prima di Como e Lione.
T-Shirt Galliera – 49.00€
Innovative T-Shirt in cotone organico Made in Italy, leggere, morbide e confortevoli, una Limited Edition ispirata ai fiori della Riviera. La stampa diretta su tessuto ne preserva i colori.
Foulard Rosa Duchessa di Galliera – 75.00€ – 150.00€
La casa di moda DAPHNÉ Sanremo è legata alla figura di Maria Brignole Sale – Duchessa di Galliera. La rosa “Duchessa di Galliera” è stata creata per ricordare Maria Brignole Sale in occasione del bicentenario della sua nascita, ed è stata realizzata dal Maestro ibridatore Antonio Marchese. I petali delicatamente profumati, tipici della rosa centifolia, mutano di colore dal rosso al rosa ricordando la pastosità del velluto genovese. Materiale: twill di seta. Caratteristiche: stampato e rifinito a mano. Dimensione 50X50 cm / 75×75 cm.
Parfum Duchessa di Galliera – 49.00€
Fragranza ispirata da un profumo francese d’epoca. Il profumiere della Maison DAPHNÉ, partendo dalla preziosa alchimia ritrovata in un antico flacone, ha riportato l’antica fragranza ai giorni nostri. Accordi fioriti e cipriati, è rosa il senso della femminilità elegante ed autentica, un bouquet sofisticato e chic.
Mascherina – 25.00€
Mascherina traspirante e antigoccia, realizzate con tessuto certificato antibatterico.

Domenica Rai: Linea Verde a Sanremo e Di là dal fiume e tra gli alberi

Riceviamo e pubblichiamo
Domani, 16 maggio, tra i programmi Rai : Linea Verde ci porta a Sanremo. Nuovo appuntamento con Di là dal fiume e tra gli alberi quando a “filmare” sono gli animali e poi Gaeta.

Linea Verde: Sanremo, mite con grinta
Alla scoperta di Sanremo oltre il Festival. “Linea Verde” di domenica16 maggio, alle 12.20 su Rai1, arriva nella città ligure tre mesi dopo l’usuale clamore mediatico – che la pandemia non ha comunque indebolito – e ne coglie aspetti che appartengono alla quotidianità del lavoro, delle attività produttive, dell’istruzione, del tempo libero. Ne esce un quadro che offre l’immagine di una comunità vera, leale, di una gentilezza sui generis nella sua durezza marinara e nella sua proverbiale spigolosità ligure: espressioni di verità sedimentate in secoli di storia. Beppe Convertini e Ingrid Muccitelli indagano questa Sanremo mite, ma con la grinta di chi ha sempre dovuto strappare la propria sopravvivenza ad una terra difficile. Peppone, invece, in questa puntata si trasferisce nella Valle Argentina – precisamente a Realdo, un borgo di 11 abitanti, e Triora, la città delle streghe, dove nel 1587 ebbe luogo il primo processo ufficiale dell’Inquisizione in Italia, e dell’omonimo pane di farina e crusca. Questo viaggio andrà sulle tracce della cultura occitana che vede proprio a nord di Sanremo la sua estrema propaggine orientale guardando verso Francia e Spagna. Parlando di prodotti tipici come olive taggiasche, zucchine trombetta, basilico, formaggi da spalmare come il famoso bruss, la prima tappa non poteva che essere il nuovo mercato Annonario di Sanremo che due anni fa è stato completamente ristrutturato: primo passo di un mercato che prevede in un prossimo futuro l’apertura di ristoranti tipici, punti di finger food, luoghi di sosta e di ristoro anche culturale, infatti è già attivo un servizio di book crossing, naturalmente gratuito. Poi nel cuore antico della città, nella Pigna, il quartiere nato sulla collina che degrada verso il mare. Qui già dall’anno Mille la popolazione si rifugiava per sfuggire alle incursioni dei saraceni, e in particolare furono 28 le famiglie che vi si stabilirono formando il primo nucleo di Sanremo che poi nel Medioevo crebbe per importanza e dimensioni. Oggi La Pigna è al centro di un progetto di riqualificazione paragonabile a quello che a Lisbona, in Portogallo, ha interessato il quartiere di Alfama, una delle mete turistiche più visitate al mondo. Ingrid Muccitelli ricorderà poi la prelibatezza di un prodotto unico: il gambero rosso di Sanremo, pescato soltanto in questo specchio di mare a cinque miglia dalla costa e a 700 metri di profondità. Si approda all’Istituto alberghiero Ruffini – Aicardi, autentico fiore all’occhiello della didattica italiana superiore: un istituto doppio, costituito da una vera e propria azienda florovivaistica e orticola statale, direttamente connessa alla sua declinazione gastronomica nella scuola alberghiera e di cucina di Arma di Taggia. Una scuola che non solo offre sul campo delle concrete possibilità occupazionali, ma che addirittura ne moltiplica le prospettive. E saranno proprio i giovani chef prossimi al diploma ad assicurare alla trasmissione una parata di piatti tra tradizioni rivisitate e inedite fantasie a base di fiori eduli. Ma non prima di aver assistito all’Asta dei Fiori, momento cruciale dell’attività distributiva di cui oggi la città è sempre più protagonista, e alla preparazione degli squisiti Baci di Sanremo, il dolce tipico. 

Di là dal fiume e tra gli alberi: “Animals with Cameras” e a seguire “Gaeta, fantasmi sul mare”
Quando a “filmare” sono gli animali: accade in “Animals with Cameras” in onda domenica 16 maggio alle 21.15 su Rai5 per la nuova stagione di “Di là dal fiume e tra gli alberi”. Alcuni esperti hanno costruito videocamere abbastanza piccole da permettere di entrare per la prima volta in un mondo segreto: dai suricati alti 30 centimetri ai ghepardi, che in corsa sfiorano i 100 chilometri orari; dalle otarie che s’immergono in apnea agli scimpanzé che si costruiscono un giaciglio. Nella serie, in tre episodi, le telecamere su misura, montate su animali selvatici, permettono di entrare in mondi di solito fuori portata, rivelando comportamenti mai visti prima: cuccioli di suricato appena nati ripresi per la prima volta nella loro tana sotterranea, pinguini a caccia nell’Oceano Atlantico e famiglie di scimpanzé che rivelano le loro abitudini segrete sulla cima degli alberi. A seguire il documentario in prima visione “Gaeta, fantasmi sul mare”. Gaeta, per molti, è stata una condanna. Inflitta a chi, sotto le armi, non filava dritto e finiva così nei gelidi cameroni del Castello Angioino, che incombe sul golfo. In certi giorni di tramontana si staglia spettrale, come se ospitasse ancora i due criminali nazisti, Herbert Kappler e Walter Reder, e tutti i fantasmi delle loro vittime. Sulle sue rive, fatte di luce, si confondono miti ed ombre umane. Ulisse ed Enea aleggiano ancora, sui sogni indomabili di Goliarda Sapienza, addormentata sugli scogli, nelle pause della sua scrittura. Anticonformista viscerale, a partire da quel nome che suonava come un ossimoro, Goliarda si tuffava in queste acque anche d’inverno, per dilatarsi le coronarie. Sarebbe stata la perfetta protagonista di un film di Antonio Pietrangeli, se il regista non fosse annegato in queste acque, cercando l’ultima inquadratura. Una fine da eroe classico, come quelli che amava. 

Sabato Rai: “Il Caffè di RaiUno”, Sanremo, Molise e l’Elba

Riceviamo e pubblichiamo

Domani, sabato 6 marzo, tra i programmi Rai Pino Strabioli e Roberta Ammendola ci offrono “Il Caffè di RaiUno”. “Linea Verde Life” fa tappa a Sanremo. “Lineabianca” va alla scoperta del Molise. Tappa all’Isola d’Elba per “Il Provinciale”.

“Il Caffè di RaiUno” tra cultura, musica, libri, arte e attualità con Roberta Ammendola e Pino Strabioli
Sabato 6 marzo
alle 6 su Rai1 torna “Il Caffè di RaiUno” tra cultura, musica, libri, arte e attualità. Tra gli ospiti di Pino Strabioli e Roberta Ammendola, il giornalista Vladimiro Polchi, autore del libro “Nessuno è imperfetto. La rivincita dei diversi. Storie vere per imparare a volerti bene “. Con la cantante Silvia Mezzanotte, invece, si parlerà del suo nuovo singolo “Poesia per una rosa” e si ripercorrerà la sua trentennale carriera. Infine, un talk interamente dedicato al Festival di Sanremo 2021 con filmati, aneddoti, curiosità. A commentarlo il critico tv Davide Maggio.

Il viaggio di “Linea verde life” fa tappa a Sanremo con Marcello Masi e Daniela Ferolla
Linea Verde Life”, sabato 6 marzo alle 12.25 su Rai1 sarà in Liguria, a SanremoMarcello Masi e Daniela Ferolla raccontano la bellezza, le eccellenze e gli angoli meno conosciuti della città dei fiori e della musica. Dal patrimonio botanico custodito nei giardini di Villa Ormond, agli scorci più suggestivi della pista ciclopedonale che attraversa il Parco costiero della Riviera dei Fiori, fino alla rinascita della Pigna, il quartiere storico della città. Anche in questa puntata spazio a ricerca e sperimentazione: protagonisti i fiori, buoni anche da mangiare, e le nuove tecnologie applicate alla tutela dell’ambiente marino e dei cetacei che popolano le acque al largo della città. Balenottere, capodogli e delfini sono, infatti, gli animali che si potranno conoscere meglio in questo viaggio.
Si andrà anche alla scoperta di borghi affascinanti, delle storie di chi li abita e li mantiene vivi, e infine spazio alla cucina con le focacce e le torte salate tipiche della tradizione gastronomica, i famosi baci di Sanremo, mentre Federica de Denaro preparerà un primo piatto a base di olive taggiasche e prodotti del territorio. 

Il viaggio di “Lineabianca” alla scoperta del Molise con Massimiliano Ossini e Giulia Capocchi
Il prossimo appuntamento di “Lineabianca”, in onda sabato 6 marzo, alle 14.00 su Rai1, con Massimiliano Ossini e Giulia Capocchi, sarà un viaggio nell’alto Molise alla ricerca delle eccellenze che rendono unica questa regione. Ad inizio puntata Ossini e Lino Zani saranno a quota 2050 metri sul livello del mare in vetta al monte Miletto, la più alta cima dei Monti del Maltese. 
L’alto Sannio e i suoi pascoli, una risorsa millenaria al servizio di nuove frontiere di allevamento: a Pescopennataro, la storia di Fabio, maestro di sci e grande appassionato di cavalli, che da anni si dedica all’allevamento di una pregiata razza, con un mercato internazionale in pieno sviluppo.
Una superficie di 264 ettari, una fitta rete di sentieri naturalistici che ne permettono una fruibilità a 360 gradi, una straordinaria ricchezza in flora e fauna: a Vastogirardi, nella Riserva Statale Naturale di Montedimezzo, con i Carabinieri Forestali del Reparto Biodiversità d’Isernia, le attività di recupero, i monitoraggi sanitari e la reintroduzione, ove possibile, della fauna selvatica in difficoltà. Un processo produttivo nel quale il latte viene lavorato esclusivamente crudo, esaltato e trasformato grazie al solo utilizzo del siero, senza l’aggiunta di fermenti, coadiuvanti o conservanti: a Capracotta, la secolare tradizione di una famiglia locale che, da ben 10 generazioni, esprime la migliore arte casearia dell’Alto Molise. Le campane, le ostie, i mostaccioli reali, la continua ricerca della perfezione, l’utilizzo di materie prime di indiscussa qualità: ad Agnone, nel cuore dell’Appennino Molisano, in una piccola azienda artigianale fondata nel 1976, la sapiente lavorazione della cioccolata. Una natura incontaminata, la bellezza delle montagne, panorami selvaggi a perdita d’occhio: a Prato Gentile, ciaspolando nel bosco, alla scoperta di un territorio poco conosciuto, con il progetto “Giardino della Flora Appenninica”, meraviglioso orto naturale per la tutela e la conservazione della flora autoctona. E infine il più importante luogo di culto dello stato sannitico: in località Calcatello, il fascino del sito archeologico di Pietrabbondante, fondato nel IV secolo a C.  

Tutte le anime dell’Elba a “Il provinciale”. Conduce Federico Quaranta
È la terza isola più grande d’Italia e in molti la definiscono “un piccolo continente” a sé stante. L’isola d’Elba, con tutte le sue anime, è al centro dell’appuntamento con “Il provinciale”, condotto da Federico Quaranta, in onda sabato 6 marzo alle 17.10 su Rai2. Si parte con una pesca notturna e le reti da recuperare con le prime luci del sole. Poi l’anima montanara: si sale oltre i 1000 metri del Monte Capanne. La scoperta dell’anima verde e sentieristica sarà uno dei passaggi più sorprendenti, con l’aiuto degli asinelli che sono una delle icone “sostenibili” per scoprire l’isola. Non potrebbe mancare un passaggio in miniera per raccontare l’anima di ferro, uno dei tratti maggiormente identitari dell’Elba. E poi, il vino: un sommelier esperto come Federico Quaranta non poteva certo perdersi un calice che porta con sé più di 2000 anni di storia. Obiettivo, inoltre, su un personaggio che sull’isola fu esiliato, Napoleone. Pare che l’Imperatore fosse alquanto mammone, una curiosità da condividere, in occasione del bicentenario della sua morte. Spazio anche all’anima dialettale, linguistica e musicale dell’isola e si finisce con una nuotata in pieno inverno. 

Daphné 2021: a Sanremo il servizio fotografico della nuova campagna

Riceviamo e pubblichiamo
foto
Lorenzo di Lucchio

Sanremo e la Riviera dei fiori negli scatti della nuova campagna DAPHNÉ 2021 e Ottobre Rosa a favore del mese della prevenzione Campagna Nastro Rosa della LILT.

DAPHNÉ con il suo ‘Made in Riviera’ dalle radici puramente Liguri, sfida la crisi e riparte dal territorio con originali capsule collection ispirate alle eccellenze gastronomiche, alle bellezze naturali e ai personaggi che hanno avuto un legame con la Liguria. Un’azienda familiare che
ha fatto delle tradizioni e dell’artigianato temi da proteggere e preservare per far sì che in Riviera non si trovino solo catene di negozi globalizzati, ma boutique che abbiano una forte identità culturale e rendano riconoscibile il nome di Sanremo nel mondo.

Proprio per questa ragione DAPHNÉ, per la sua nuova collezione Primavera Estate 2021 “Bouquet Garden” ha scelto di fare della propria Città una “passerella naturale”, immortalandola con una serie di set fotografici nei punti più belli e panoramici di Sanremo.
Quello di ottobre è stato il secondo servizio fotografico svolto in una bellissima giornata di sole che ha permesso di ritrarre la testimonial della collezione l’influencer Katia Ferrante, in location ideali come la passeggiata Imperatrice, il Casinò, la Chiesa Russa, la statua di Garibaldi, il porto e la fontana dello Zampillo.
Una collezione che porta con sé un messaggio importante per DAPHNÉ, che considera la Riviera il “giardino d’Italia” e l’Italia il “giardino d’Europa” in cui abbiamo la grande fortuna di vivere ogni giorno e che spesso sottovalutiamo.

Un’idea originale della Maison Sanremese che ha deciso di coinvolgere imprese d’eccellenza liguri del settore floricolo, nautico, vinicolo e oleario perché lavorare in rete è il nuovo modo di fare impresa, anche grazie al sostegno di associazioni al femminile della Liguria, della Costa Azzurra e del principato di Monaco, che permettono di fare rete attraverso canali imprenditoriali di valore.

I prodotti DAPHNÉ sono richiesti, per la propria originalità, da hotel di lusso liguri e delle imprenditrici della Costa Azzurra, oltre ad essere fornitori del museo ‘Marmottan Monet’ di Parigi con la linea di foulard personalizzati dedicati a Monet, la Fondazione Grace di Monaco on le collezioni dedicate a S.A.S la Principessa Grace, ed il ‘Nobel Museum’ di Stoccolma con la collezione Orchidea dedicata ad Alfred Nobel.
Ma non è tutto, infatti proprio in sostegno alla Campagna Nastro Rosa LILT, Daphné ha dedicato la sua vetrina in Via Matteotti e gli scatti davanti alla Fontana dello Zampillo di Sanremo all’Ottobre Rosa in favore delle donne, per sensibilizzare tutti alla prevenzione contro il tumore al seno.

Mika: una canzone dedicata a Sanremo e dal 4 ottobre il nuovo album. Le date del tour

rubrica a cura di Fabrizio Capra
Mika prosegue a sfornare anticipazioni sul suo prossimo album, tante Tante anteprime musicali in vista del nuovo album My Name Is Michael Holbrook disponibile dal 4 ottobre. Nei giorni scorsi ha pubblicato una canzone dedicata a Sanremo.

Mika-1024x620Mika continua le anticipazioni sul suo nuovo album pubblicando un’altra canzone intitolata  SANREMO.
La canzone è proprio dedicata alla prima città che ho visitato in Italia, è una cartolina della mia infanzia. Parla delle vacanze che facevamo in famiglia, quando eravamo ospiti in Costa Azzurra da una zia che ci faceva un po’ pesare la nostra presenza. Allora mia mamma caricava sulla sua auto tutti noi bambini e le sue amiche e ci portava in gita a Sanremo, che costava meno ed era accogliente per una famiglia bohémien come la nostra. Dall’idea di evasione di quelle gite, è nata l’ispirazione di Sanremo. Questa canzone si può riferire a qualsiasi persona che cerchi compagnia, abbia bisogno di un attimo per stare bene, rilassarsi con un aperitivo in riva al mare, trovare nuova gioia. Sanremo è anche la prima città in cui abbia mai cantato in Italia, mi sono esibito al Festival una settimana prima che uscisse il mio primo album, per cui il legame è ancora più forte”.
In attesa di scoprire l’album per intero, sono già uscite la hit estiva Ice Cream, l’enigmatica e struggente Tiny Love e appunto Sanremo.
Sono già usciti i video delle prime due, mentre il video di Sanremo è stato girato due week-end fa sarà presto disponibile.
Di prossima pubblicazione sono Dear Jealousy e Tomorrow. Quest’ultima sarà il singolo ufficiale di lancio dell’album.
Frutto di due anni di scrittura tra le pareti domestiche tra Miami, Londra e la campagna toscana, My Name Is Michael Holbrook ci porterà a scoprire l’essenza dell’identità di Mika, a partire dal suo nome anagrafico, passando per i rapporti familiari e un bagaglio di piccole e grandi esperienze, tra momenti di leggerezza e struggenti episodi chiave della sua vita e della sua famiglia, come spiega Mika stesso: “Sono andato alla ricerca di chi avrei potuto essere, se non fossi stato Mika. Certi artisti si cimentano con un alter ego artistico, dal grandioso David Bowie con Ziggy Stardust, fino a Beyoncé con Sasha Fierce. Io ho fatto il contrario, sono andato a scoprire l’uomo dietro l’artista.
mikaL’eclettico protagonista di una straordinaria carriera artistica (che si è articolata in attività diverse come il design e la partecipazione e realizzazione di grandiosi show televisivi come Stasera CasaMika e X Factor in Italia e The Voice in Francia) ha deciso di riportare il focus totalmente sulla musica. A dodici anni dal debutto stellare di Life In Cartoon Motion che fu lanciato dalla hit colossale Grace Kelly, il nuovo progetto arriva dopo 4 album in studio, 1 album in concerto sinfonico, 1 raccolta antologica, 23 singoli e 4 DVD live che gli hanno fruttato certificazioni d’oro e di platino in 32 Paesi del mondo per oltre 10 milioni di dischi venduti.
La scorsa settimana Mika è iniziato il Tiny Love Tiny Tour, un tour teatrale nel Nord America con date sold out a New York, Los Angeles,. San Francisco, Montreal e Città del Messico. A Novembre porterà le nuove canzoni e i suoi straordinari successi in un tour a grande scala, con uno spettacolo in giro per l’Europa. Il Revelation Tour comincia a Londra il 10 Novembre, per proseguire in Spagna, Francia, Italia, Svizzera, Olanda, Belgio e Lussemburgo. Il tour italiano promosso da Barley Arts si articolerà in ben 12 tappe nelle grandi arene di altrettante città, un record per un artista internazionale di grosso calibro.
Domenica 24 Novembre 2019 – TORINO – Pala Alpitour
Martedì 26 Novembre 2019 – ANCONA – PalaPrometeo
Mercoledì 27 Novembre 2019 – ROMA – Palazzo dello Sport
Venerdì 29 Novembre 2019 – CASALECCHIO DI RENO (BOLOGNA) – Unipol Arena
Sabato 30 Novembre 2019 – MONTICHIARI (BRESCIA) – PalaGeorge
Lunedì 2 Dicembre 2019 – LIVORNO – Modigliani Forum
Martedì 3 Dicembre 2019 – ASSAGO (MILANO) – Mediolanum Forum
Sabato 1 Febbraio 2020 – PADOVA – Kioene Arena
Domenica 2 Febbraio 2020 – BOLZANO – PalaOnda
Mercoledì 5 Febbraio 2020 – NAPOLI – Teatro PalaPartenope
Venerdì 7 Febbraio 2020 – BARI – Palaflorio
Sabato 8 Febbraio 2020 – REGGIO CALABRIA – Palacalafiore
Il giro proseguirà nella primavera del 2020 negli Stati Uniti, in Canada, Sud America, Giappone, Cina e Korea.
Anche il titolo del tour si collega al mio percorso di ricerca identitaria e – per l’appunto – rivelazione che ho intrapreso in questa nuova avventura artistica. Sto preparando uno spettacolo ricco di sorprese, forte delle esperienze e del bagaglio acquisito con i miei spettacoli televisivi, ma riportando la musica al centro di tutto. In Italia, poi, per me sarà una emozione viaggiare da un estremo all’altro della penisola. Con Stasera CasaMika vi ho invitati tutti a fare festa a casa mia, stavolta sarò io a venire a casa vostra. Verrò bussando alla vostra porta, città per città. Spero mi accoglierete.
Le prevendite al pubblico di ogni data del tour italiano saranno aperte sui tre circuiti Vivaticket, Ticketmaster e Ticketone.

Geoff Westley: un disco di piano solo in uscita il 3 maggio

rubrica a cura di Fabrizio Capra

2. Geoff Westley_b_foto di Carlo Maradei

foto di Carlo Maradei

Il pianista, compositore e produttore Geoff Westley annuncia l’uscita del suo primo album di composizioni originali di piano solo, dal titolo “GEOFF WESTLEY – Piano Solo – Does what is says on the tin”, in uscita venerdì 3 maggio per l’etichetta Cuttlefish.
Geoff Westley – Piano Solo – Does what it says on the tin” è una raccolta di cinque composizioni originali interamente scritte ed eseguite da Westley al pianoforte.
L’album, registrato in Inghilterra presso la Menhuin Hall, sarà presentato con un concerto dal vivo mercoledì 8 maggio a Roma, presso l’Alexanderplatz Jazz Club.

3.Geoff Westley_b_foto di Lukasz Rajchert

foto di Lukasz Rajchert

«“Does what it says on the tin” – racconta Geoff Westley – è un’espressione molto utilizzata in Inghilterra sulle confezioni dei prodotti, come garanzia che il prodotto sia esattamente ciò che è indicato sulla confezione. “Geoff Westley – piano solo” è soltanto ciò che il titolo descrive: un disco di piano solo».
Negli anni 80’ Geoff Westley ha avviato una lunga collaborazione, come arrangiatore e produttore, con artisti italiani di primissimo piano. Westley è noto al pubblico italiano soprattutto per aver prodotto ed arrangiato due dischi storici della discografia di Lucio Battisti, “Una donna per amico” e “Una giornata uggiosa” e per aver arrangiato l’album di Claudio Baglioni “Strada facendo” e la famosissima “Avrai”. Westley è noto anche per le sue collaborazioni di successo con Renato Zero,  Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Lucio Dalla, Fabrizio de André, Fiorella Mannoia, Mango, Fabio Concato e molti altri.
Nel Festival di Sanremo del 2016 ha arrangiato e diretto Eros Ramazzotti, ospite speciale di quell’edizione.
Geoff Westley - Piano Solo_coverNel 2018 e nel 2019 è stato voluto da Claudio Baglioni come Direttore Musicale per la 68ª e la 69ª edizione del Festival della Canzone italiana di Sanremo.
Ha alle sue spalle una lunghissima e brillante carriera. Ha studiato Flauto, Piano e Composizione presso il Royal College of Music di Londra. All’età di 23 anni già dirigeva a Londra uno dei musical di maggior successo nella storia del genere: “Jesus Christ Superstar”. Fu successivamente chiamato ad assumere la direzione musicale dei Bee Gees, che ha accompagnato nei loro tour mondiali per 7 lunghi anni. Come pianista ed arrangiatore ha collaborato con Carpenters, Peter Gabriel, Phil Collins, Leo Sayer, Andrew Lloyd-Webber, Everly Bros, Vangelis, Gerry Goldsmith, Hans Zimmer, Marvin Hamlish e Henry Mancini. Come arrangiatore e direttore ha lavorato con le più importanti orchestre del mondo, tra le quali la London Symphony Orchestra, Royal Philharmonic Orchestra, Philharmonia, Pro Arte, London Chamber Orchestra, Orchestra del Teatro Regio di Parma, Brno Philharmonic, Budapest Symphony Orchestra e molte altre meravigliose orchestre in sessioni londinesi.
Quando non fa musica, Westley ama andare in barca a vela, fare lunghe passeggiate con i suoi cani nel Sussex e sui Pirenei e pilotare mongolfiere.

Zibba: “Cinghiali” il nuovo singolo. “La mia musica cambia con me”

rubrica a cura di Fabrizio Capra

ZibbaCinghiali è il nuovo singolo di Zibba, uscito lo scorso 15 marzo per la label Platonica.
A un anno di distanza dal suo ultimo disco “Le cose” e gli impegni come autore che l’hanno portato a essere protagonista anche nell’ultima edizione di Sanremo con il brano “Un po’ come la vita cantato da Patty Pravo e BrigaZibba ritorna con “Cinghiali”, un brano che anticipa il nuovo percorso del cantautore savonese.
“Cinghiali”  è una ballata romantica, una storia di vuoti e pieni, l’incontro di mondi diversi che si ritrovano simili nel silenzio. In questo nuovo brano si ritrovano le radici di Zibba, che ancora una volta fa della ricerca il punto focale del suo modo di fare musica.
L’artista è tornato sul palco da marzo con uno show in solo e uno in trio, composto dai due vecchi compagni di viaggio (Andrea Balestrieri e Stefano Riggi), per presentare il nuovo singolo e accompagnare l’uscita delle canzoni che verranno strada facendo: prossime date, da solo, 23 marzo Teatro San Nicolao – Vernante (CN) e 14 aprile Na Cosetta – Roma.
La mia musica cambia con me. Continua ad assomigliarmi anche quando io non assomiglio più a me. Sto scrivendo e producendo libero. E questo mi fa sentire a posto con il resto.”  
Zibba CinghialiIl brano esce accompagnato dal videoclip ufficiale diretto da Megan Stancanelli e interpretato da Rebecca Victoria Hymanson (cliccare qui per vederlo).
Amo lavorare con Zibba, la sua emotività, è sempre un’esperienza coinvolgente. Le sue canzoni trasmettono così tanto che non avrebbero nemmeno bisogno di un video ad accompagnarle, poter però dar colore alle sue parole è veramente una bellissima sfida. La cosa assurda di questo video è che Rebecca, la protagonista della storia, non era mai stata davanti ad una videocamera, ma è riuscita ad entrare in completa empatia con il personaggio che le avevamo dato. Simone Felici infine ha reso le atmosfere esattamente come le avevamo immaginate” afferma Megan Stancanelli.

CREDITI
Brano
Prodotto da Zibba.
Registrato (strumenti acustici) dal Principe al Bombastic Recording Studio di Imperia.
Mixato da Simone Sproccati al Crono Sound Factory di Vimodrone (MI).
Masterizzato da Andrea “Bernie” De Bernardi (Eleven Mastering Studio).
Video
Diretto da Megan Stancanelli.
DOP Simone Felici.
Attrice: Rebecca Victoria Hymanson.

BIO
Zibba. Cantautore, arriva al grande pubblico grazie ai Premi della Critica al Festival di Sanremo 2014. Nel corso degli anni vince alcuni tra i premi più prestigiosi della musica Italiana come la Targa Tenco per il miglior album in assoluto (“Come il suono dei passi sulla neve”, 2012), il Premio Bindi e l’Artista che non C’era nel 2011, gli On Stage Awards 2015 e molti altri riconoscimenti del mondo indipendente e cantautorale. Autore per Warner Chappell, Zibba firma canzoni per Eugenio Finardi, Cristiano De André, Patty Pravo, Michele Bravi, Emma, Zero Assoluto, Max Pezzali, Moreno, Marco Masini, Raige, Giulia Luzi, Elodie, Alexia, Le Deva e collabora con artisti come Jack Savoretti, Jovanotti, Tiziano Ferro, Alex Britti e molti altri. Autore di una raccolta di dialoghi dal titolo “Me l’ha detto Frank Zappa”, divenuto poi uno spettacolo con la regia di Sergio Sgrilli, è anche attore nella prima stagione di All’ombra dell’ultimo sole scritto da Massimo Cotto. Il 20 maggio 2016 esce Universo, il singolo prodotto da Andrea Mariano dei Negramaro. A febbraio 2017 Zibba partecipa al 67° Festival di Sanremo come autore con i brani “Togliamoci la voglia” cantato da Raige e Giulia Luzi e con “Spostato di un secondo” cantato da Marco Masini. Esce il 27 ottobre 2017 “Quello che vuoi”, il singolo che preannuncia il nuovo lavoro in studio LE COSE, pubblicato a febbraio 2018. È direttore artistico dell’etichetta Platonica e produttore di alcune realtà indipendenti (tra cui Seawards, Frances Alina) e dal 2017 direttore artistico del Premio Bindi. A febbraio 2019 Zibba partecipa come autore al 69° Festival di Sanremo con il brano “Un po’ come la vita” cantato da Patty Pravo e Briga. Il 15 marzo 2019 è uscito il nuovo singolo “Cinghiali”.

Alessandria: giovedì serata dedicata a Fabrizio De Andrè con Enzo Gentile e Le Quattro Chitarre di Genova

di Fabrizio Capra

acsal quattro chitarreSettantanove anni fa oggi nasceva Fabrizio De Andrè, una persona di cui serbo ancora piccoli ma intensi ricordi che rivivono in me ogni qualvolta (sovente) ascolto una sua canzone o, come è capitato di recente, rivederlo in qualche documentario trasmesso dalle tv nazionali, buon ultimo quello trasmesso dalla RAI alcune settimane fa in occasione dei vent’anni dalla sua prematura scomparsa (11 gennaio 1999) quando fu mandato in onda uno stralcio della sua partecipazione alla Rassegna della Canzone d’Autore – Club Tenco a Sanremo nel 1984 quando ricevette, insieme a Mauro Pagani, due targhe per Creuza De Mä… ebbene in sala, quella sera, posso fieramente affermare che c’ero anch’io e che poco prima con lui e Paolo Conte ci trovavamo (io in mezzo a loro) al bancone del bar del Teatro Ariston a chiacchierare di musica e canzoni.
Pertanto mi ha fatto particolarmente piacere, oggi, ricevere l’informazione che acsal 21 feb faberAlessandria dedicherà a Faber una serata, e che serata!
Giovedì 21 febbraio, dalle ore 19, l’Associazione Cultura e Sviluppo che ha sede nella piazza che porta il nome dell’indimenticabile artista genovese (e che la stessa associazione fu promotrice di questa intitolazione) presenta la “Serata De Andrè”.
Fabrizio De Andrè ha rispecchiato con le sue canzoni una parte importante della nostra società e della storia della nostra Italia, raccontando l’avventura umana dei più umili, ha fotografato il nostro tempo, ne ha espresso gli ideali e le sfumature della vita quotidiana con esemplare capacità di sintesi, spirito di denuncia e un’efficacia poetica tale da raccogliere i massimi riconoscimenti pubblici.
Nella prima parte dell’incontro (dalle 19 alle 20,30) verrà presentato il libro Amico Faber, nel quale l’autore Enzo Gentile coinvolge e chiama a testimonianza centotrenta amici di De André, collaboratori, partner di musica e non solo: figure note o del tutto sconosciute alle cronache che lo hanno accompagnato nella lunga parabola artistica o nei più significativi passaggi della sua esistenza.
fabrizio de andreIl lavoro lascia affiorare aneddoti, rivelazioni, momenti d’intimità che mettono a fuoco il messaggio e definiscono l’uomo: un viaggio che va dalla Genova degli esordi agli ultimi giorni, inseguendo la trama dei ricordi, dei pensieri, delle tracce più autentiche di un artista immenso.
Nella seconda parte (dalle ore 21) il gruppo musicale “Le Quattro Chitarre di Genova” offrirà al pubblico il concerto Come l’amore rosso, con le canzoni più significative del repertorio di Fabrizio De André, costruito in 35 anni di carriera, a partire dalle prime e celeberrime La canzone di Marinella, La città vecchia, Via Del Campo, passando alle note di Andrea, Fiume Sand Creek, per attivare nel finale a Creuza de mä.

GIOVEDI 21 FEBBRAIO 2019
ore 19.00- 22,30 (con pausa buffet alle 20,30)
SERATA DE ANDRÉ
interverranno
ENZO GENTILE - giornalista, conduttore radiofonico, consulente per dischi, cinema e teatro, curatore di mostre e manifestazioni, docente
LE QUATTRO CHITARRE DI GENOVA -Pasquale Dieni (chitarra ritmica, seconda voce, narratore), Aldo Ascolese (voce solista, chitarra, armonica a bocca), Gianluca Origone (chitarra solista e arrangiamenti), Gianni Amore (chitarra e arrangiamenti)