Il Consorzio di Tutela Roero sceglie l’artista braidese Feny Parasole per vestire le bottiglie istituzionali del Roero Docg Bianco e Rosso.
Sin dalla sua fondazione, nel 2014, il Consorzio di Tutela Roero ha come obiettivo la promozione della Docg del Roero Bianco e Rosso e del suo territorio. Proprio per questo motivo è stato scelto di affidare l’ideazione delle prime etichette istituzionali della Docg all’artista braidese Feny Parasole, nata e cresciuta nel Roero, capace quindi di trasmetterne l’essenza nelle sue creazioni. Insignita del Premio alla Carriera a Montecitorio nel 2018 e inserita nell’Atlante dell’Arte Contemporanea De Agostini, Feny Parasole è un’artista di fama internazionale.
L’artista ha optato per una tecnica mista: la base è ad inchiostro, sulla quale ha lavorato con il tratto grafico e con gli acquerelli. Per la realizzazione grafica, responsabile del progetto è Barbara Facchin dello studio torinese Labelcinque. I colori scelti richiamano quelli del territorio. Il bianco del tufo, tipico dei terreni del Roero nel quale la tradizione contadina usava scavare a mano cantine sotterranee per custodire i preziosi vini imbottigliati; l’azzurrodell’acqua del Golfo Padano – un mare interno che occupò l’area del Roero fino a circa due milioni di anni fa – e del fiume Tanaro, la cui cattura plasmò il territorio del Roero, il verde delle vigne e il giallo paglierino e il rosso rubino dei vini di questa terra. Il risultato sono opere uniche, come lo sono il Roero Docg Bianco e Rosso. «Per la realizzazione delle etichette istituzionaliabbiamo voluto una voce autentica, che vive ogni giorno il nostro territorio, elemento a cui l’identità dei nostri vini è legata indissolubilmente. –sottolinea il presidente del Consorzio Francesco Monchiero. – Abbiamo scelto un’artista dotata di una particolare sensibilità, che sa unire tecniche diverse proprio come il nostro vino è l’armonia risultante da più componenti: la vite, il territorio e l’uomo».
Nelle etichette del Roero Docg Bianco e Rosso i cuori sono soggetto e cornice. Essi rappresentano l’emozione semplice e profonda che scaturisce nel degustare i vini, capace di trasportarci in un viaggio sensoriale nel vigneto situato tra le colline, rappresentate dalle linee, luogo in cui tutto ha avuto origine. I cuori sono aperti a rappresentare un vino capace di suscitare emozioni in chi lo beve e la morbidezza delle loro forme si ispira a quella delle colline. Le etichette del Roero Docg Bianco Riserva e Rosso Riserva ritraggono un filare di vite che evoca un antico vigneto, alleggerito dalla dinamicità del vento che lo spettina.
Le etichette istituzionali saranno utilizzate per le attività di comunicazione e promozione collettiva. Fondato nel 2014, il Consorzio di Tutela Roero ha l’obiettivo di proteggere e promuovere il Roero Docg Bianco e Rosso attraverso la sinergia fra i produttori e i viticoltori del territorio. Fulcro delle attività del Consorzio, che ad oggi rappresenta 233 soci tra produttori e viticoltori, è la valorizzazione del territorio del Roero e del suo vino simbolo: quello del Roero è un paesaggio che nel tempo è stato trasformato e plasmato dalla presenza delle vigne tanto da essere incluso nella lista dei Paesaggi Culturali Patrimonio Unesco, nel 2014, assieme a Langhe e Monferrato.
Visite narrate® dagli antichi abitanti dei castelli: storia, leggende e tradizioni di una terra antichissima! Saranno protagonisti i Castelli di Monticello d’Alba, Magliano Alfieri, Monteu Roero, Sanfrè e il Mubatt di Ceresole d’Alba.
Narrar castelli e vini®: nei castelli di Langhe e Roero, visite narrate® dagli antichi abitanti dei castelli: storia, leggende e tradizioni di una terra antichissima! Al termine dei percorsi narrati di visita, spazio anche alle degustazioni di vini.
Domenica 18 ottobre 2020, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, con turni ogni ora circa, saranno protagonisti il Castello di Monticello d’Alba, il Castello di Serralunga d’Alba e il Castello di Magliano Alfieri. Domenica 25 ottobre 2020, invece, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, con turni ogni ora circa, toccherà al Castello di Monteu Roero, al Castello di Sanfrè, al Castello di Benevello e per l’occasione, anche il Museo della Battaglia di Ceresole d’Alba sarà visitabile attraverso il format della visita narrata®. Domenica 18 e 25 ottobre 2020, i castelli di Langhe e Roero rivivono i fasti del loro passato e aprono le porte dei loro preziosi saloni a una serie di visite molto particolari: per “Narrar castelli e vini®” saranno gli antichi abitanti, impersonati da animatori e guide turistiche in costume, a guidare le visite e narrare vicende storiche, leggende e curiosità legate ai “loro” castelli. Al termine dei percorsi narrati di visita, spazio alle degustazionidi vino: non potrebbe essere altrimenti, in un territorio come le Langhe e il Roero, celebri in tutto il mondo per il loro straordinario patrimonio vitivinicolo. Le degustazioni coinvolgono produttori locali e propongono il meglio del territorio.
“Narrar castelli e vini®”, quest’anno alla XX edizione, è organizzato da Turismo in Langa, con il contributo di Fondazione CRC, in collaborazione con la Barolo & Castles Foundation, Associazione Bel Monteu e con i proprietari dei manieri. La prenotazione è obbligatoria compilando il form presente sul sito. LE VISITE NARRATE® Vera protagonista dell’evento è la narrazione – e con essa tutte le suggestioni evocate dalla parola recitata: straordinariamente “viva” e realistica, permette al visitatore di diventare parte integrante della scena e interlocutore dei personaggi, in un’emozionante scoperta – o riscoperta – di storie e leggende. Non una semplice visita guidata, dunque, ma un evento dove il fil rouge è dato dal racconto: una visita narrata®. I visitatori sono infatti accompagnati alla scoperta degli edifici dagli stessi personaggi che vissero fra quegli ambienti, grazie alla finzione scenica a cura di narratori e guide turistiche che danno voce a figure storiche e leggendarie legate a tali castelli. La forza di Narrar Castelli è rappresentata dall’emozione che sa suscitare nel visitatore.
E il motore di tale emozione è dato dalla storia stessa di ciascun edificio e delle sue pertinenze, colta in un momento storico particolare e messa in luce a beneficio dei visitatori. I castelli, quasi richiamati alla vita, accolgono nuovamente fra le loro sale e nei loro giardini frotte di persone, come un tempo nobili e servitù, artisti, artigiani, postulanti. Un percorso quindi in grado di coinvolgere non solo gli adulti ma anche i bambini.
I CASTELLI PROTAGONISTI
“Narrar castelli” offre un viaggio a ritroso nel tempo per permettere ai visitatori di scoprire eventi e aneddoti memorabili, oltre a gustare la ricchezza della produzione enogastronomica del territorio.
Protagonisti indiscussi i castelli di Monticello d’Alba, Serralunga d’Alba, Magliano Alfieri, Monteu Roero, Sanfrè, Benevello e per l’occasione anche il Museo della Battaglia di Ceresole d’Alba sarà visitabile attraverso il format della visita narrata®.
DOMENICA 18 OTTOBRE 2020
Castello di Monticello d’AlbaCastello di Monticello d’Alba, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18(partenze ogni ora circa): una delle più imponenti e meglio conservate costruzioni medievali della zona, grazie anche al fatto che dal 1376 a oggi è di proprietà della stessa famiglia, i Roero di Monticello, che ne hanno fatto la loro abituale residenza. Ma dietro all’aspetto di “elegante dimora di campagna” si svelano storie a metà tra la storia e la leggenda. Ad interrompere il puntiglioso lavoro di restauro da parte dell’Architetto Rangone di Montelupo, ci saranno direttamente la Marchesa Paola Del Carretto di Gorzegno ed il Conte Francesco Gennaro Roero, in visita per valutare il progetto di rinnovamento del maniero. Al termine della visita sarà possibile degustare vini di produttori locali. Contributo per la visita narrata: gratuito per bambini fino a 10 anni, 8 euro per i ragazzi dagli 11 ai 18 anni e 10 euro per gli adulti. Possessori abbonamento Musei Torino Piemonte Card 8 euro.
Castello di Serralunga d’Alba
Castello di Serralunga d’Alba, alle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 (partenze ogni ora circa): il Castello di Serralunga d’Alba, di proprietà statale, afferente al Polo Museale del Piemonte, si presenterà ai visitatori che, oltre ad ammirare gli ambienti dell’unico esemplare di donjon in territorio italiano, avranno la possibilità di degustare pregiati vini del territorio e di ascoltare affascinanti novelle estratte dal Decameron di Boccaccio, scritto intorno al 1350, ma suggestivamente attuale. Al termine della visita sarà possibile degustare vini di produttori locali. Contributo per la visita narrata: gratuito per bambini fino a 10 anni, 8 euro per i ragazzi dagli 11 ai 18 anni e 10 euro per gli adulti. Possessori abbonamento Musei Torino Piemonte Card 8 euro. La prenotazione per la visita al Castello di Serralunga d’Alba dovrà essere prenotata inviando una mail a info@castellodiserralunga.it o telefonando al numero +390173613358.
Castello di Magliano AlfieriCastello di Magliano Alfieri, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 (partenze ogni ora circa): un’ affascinante giornata per respirare l’atmosfera di epoche passate, tra le mura del maniero di Magliano Alfieri. Le visite narrate permetteranno di scoprire la storia della famiglia Alfieri di Sostegno e di ammirare il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari – Cultura del Gesso. Al termine della visita sarà possibile degustare vini di produttori locali. Contributo per la visita narrata: gratuito per bambini fino a 10 anni, 8 euro per i ragazzi dagli 11 ai 18 anni e 10 euro per gli adulti. Possessori abbonamento Musei Torino Piemonte Card 8 euro. La prenotazione per la visita al Castello di Magliano Alfieri dovrà essere prenotata inviando una mail info@barolofoundation.it o telefonando al numero +390173386697.
DOMENICA 25 OTTOBRE 2020
Castello di Monteu Roero
Castello di Monteu Roero, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18(partenze ogni ora circa): circondato dalle profonde e caratteristiche “rocche”, formazioni geologiche contraddistinte da guglie e dirupi, il castello di Monteu Roero sorge sull’elevato colle che diede il nome al paese (“Monte Acuto” in origine). La visita permetterà ai visitatori di immergersi nell’atmosfera antica e suggestiva del castello, ambientandola negli anni ricchi di litigi interni nella famiglia dei Roero, l’ultimo dei quali, nel 1663, portò alla completa ristrutturazione della cappella gentilizia da parte di Michele Roero di Monteu, incontrando l’ostilità del conte Galeazzo Roero. Al termine della visita sarà possibile degustare vini dei produttori di Monteu Roero. Contributo per la visita narrata: gratuito per bambini fino a 10 anni, 8 euro per i ragazzi dagli 11 ai 18 anni e 10 euro per gli adulti. Possessori abbonamento Musei Torino Piemonte Card 8 euro.
Castello di Sanfrè
Castello di Sanfrè, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 (partenze ogni 45 minuti circa): a pochi km da Bra e da Carmagnola, il castello, originario del sec. XI, venne distrutto dal Barbarossa, per poi essere acquistato a fine XIII sec. dalla famiglia Isnardi de Castello, nobili e banchieri astigiani. Sarà la suocera del defunto Tommaso Isnardi, Faustina Spinola Malabaila, a guidarci attraverso il giardino fino al salone dove venivano ospitati i Duchi di Savoia con alcova, stucchi e affreschi di fine ‘500. Al termine della visita sarà possibile degustare vini dei produttori locali. Contributo per la visita narrata: gratuito per bambini fino a 10 anni, 8 euro per i ragazzi dagli 11 ai 18 anni e 10 euro per gli adulti. Possessori abbonamento Musei Torino Piemonte Card 8 euro.
Castello di Benevello
Castello di Benevello, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 (partenze ogni 45 minuti circa): imponente maniero situato nel centro storico di Benevello, venne commissionato ai fratelli Simonino e Pietro dai Marchesi Falletti. Nel 1881 venne acquistato dal Beato Fàa di Bruno, il quale lo trasformò in un collegio per le ragazze povere di Langa. Al termine della visita sarà possibile degustare vini dei produttori locali. Contributo per la visita narrata: gratuito per bambini fino a 10 anni, 8 euro per i ragazzi dagli 11 ai 18 anni e 10 euro per gli adulti. Possessori abbonamento Musei Torino Piemonte Card 8 euro.
Museo della Battaglia di Ceresole d’Alba Museo della Battaglia di Ceresole d’Alba, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 La nostra avventura si svolge a Ceresole d’Alba nel 1544. Il Piemonte è attraversato dagli eserciti spagnoli e francesi che si contendono il predominio sull’Italia del nord. Francesco di Borbone, conte di Enghien, e Alfonso d’Avalos si affrontano in uno scontro cruento, con gli italiani che militano in entrambi gli schieramenti. La vittoria dei francesi sconvolgerà la vita quotidiana degli abitanti del borgo. La visita narrata per il Museo della Battaglia di Ceresole d’Alba è gratuita! Per ulteriori informazioni cliccate qui.
INFORMAZIONI Turismo in Langa Corso Torino, 4 – Alba 0173-364030 – SMS 331.9231050 info@turismoinlanga.it – www.turismoinlanga.it
Dal 13 al 22 novembre l’Italia si tinge di Roero Bianco e Rosso per promuovere un territorio piemontese tutto da scoprire.
Roero Wine Week, la settimana dedicata al Roero DOCG coordinata dal Consorzio di Tutela del Roero, si terrà quest’anno dal 13 al 22 novembre, nel periodo della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. L’evento vedrà coinvolti ristoratori ed enoteche in tutta Italia e, per la prima volta, creerà uno stretto legame con un altro prodotto simbolo del territorio piemontese, il Tartufo Bianco d’Alba.
Saranno 57 i produttori di Roero DOCG Bianco e Rosso che hanno scelto di partecipare all’iniziativa, facendosi parte attiva nella promozione del territorio del Roero e dei suoi vini unici, a dimostrazione della grande capacità di fare squadra di questa zona vinicola. Attraverso la degustazione al calice di Roero DOCG Bianco e Rosso in tutti i ristoranti e le enoteche aderenti sul territorio nazionale, Roero Wine Week permetterà al pubblico di affacciarsi sulla ricca e variegata proposta di questo territorio collinare Patrimonio Unesco.
I locali potranno inoltre realizzare una serata a tema con il produttore, in cui i clienti avranno la possibilità di approfondire la conoscenza della storia del Roero e della cantina guidati nella degustazione dei vini. Il tutto sarà accompagnato da un piatto a base di Tartufo Bianco d’Alba, espressione di una ben marcata collaborazione enogastronomica locale. Roero Wine Week offrirà anche la possibilità di scoprire l’area del Roero, in provincia di Cuneo, territorio ricco di storia, dove uomo e natura vivono in armonia. Per due week end, sabato 14 e domenica 15 novembre e sabato 21 e domenica 22 novembre le 57 cantine partecipanti apriranno le loro porte per visite e degustazioni su prenotazione.
Durante il periodo di Roero Wine Week, inoltre, tutti i clienti dei locali aderenti che hanno partecipato all’iniziativa potranno usufruire di uno sconto per l’accesso al Museo Wine Experience di Mondodelvino a Priocca, il Museo Arti e Mestieri di un Tempo di Cisterna d’Asti e la Mostra Outside-Inside che si tiene all’interno del Castello di Monticello d’Alba. Per informazioni: Consorzio Tutela del Roero info@consorziodelroero.it; www.consorziodelroero.it; Tel 3450121788
Cinque serate organizzate sulle tappe della Strada Romantica delle Langhe e del Roero. Escursioni notturne e animazioni teatrali. 4, 7, 11, 14 e 18 agosto 2020.
Cinque serate d’estate, organizzate da Turismo in Langa, con il sostegno della Strada Romantica delle Langhe e del Roero, della Fondazione CRC e con il patrocinio dell’Ecomuseodelle Rocche del Roero: martedì 4 agosto a Neive, venerdì 7 agosto a Vezza d’Alba, martedì 11 agosto a Camerana, venerdì 14 agosto a Murazzano e martedì 18 agosto a Sinio, alle 21:00 per scoprire e apprezzare con passeggiate in notturna le colline. Ogni appuntamento tocca una delle tappe panoramiche della “Strada Romantica”: i partecipanti sono attesi alle ore 20:45 (partenza alle 21:00) nella piazza principale o in altro luogo previsto dall’organizzazione e, muniti di torcia a pile e scarpe comode, dovranno percorrere un tratto di strada tra le vie del borgo e tra i suggestivi vigneti delle colline di Langa e Roero, patrimonio UNESCO.
Vezza d’Alba
Per via delle norme anti-Covid quest’anno non sarà possibile realizzare la consueta animazione sulla tappa romantica (meta intermedia della passeggiata) e la degustazione finale di prodotti locali; tuttavia, al termine del percorso, gli spettatori potranno assistere ad una coinvolgente performance realizzata dal giovane attore albese Paolo Tibaldi. Ogni appuntamento sarà composto, infatti, da una serie di narrazioni/favole, nella forma della vijà (veglia notturna di tradizione popolare), apparentemente scomparsa, talvolta coinvolgendo la lingua stessa che ha permesso di tessere il tessuto sociale di Langhe e Roero: il piemontese. Le serate saranno collegate tra loro da un tema, per aiutare i partecipanti ad immergersi completamente nell’atmosfera che li circonda. Blu, Rosso, Giallo, Verde, Nero e Bianco: ogni colore ha una storia, un’origine proprio presso la natura. Il pubblico percorrerà così una Strada Romantica nella suggestiva natura collinare abbandonandosi all’ascolto di antiche favole animate alternate a divertissement sul significato dei colori.
Neive
NEIVE – martedì 4 agosto Si inizierà a Neive martedì 4 agosto, alle 21.00 con “C’era una volta…Blu”. Al termine della passeggiata si assisterà allo spettacolo legato al colore della serata realizzato da Paolo Tibaldi. Il ritrovo sarà in Piazza Italia, da dove si partirà per una camminata che si snoda tra le verdi colline e il centro storico di un paese di origini romane della Langa. Il percorso è facile e di media lunghezza. VEZZA D’ALBA – venerdì 7 agosto La seconda tappa vedrà protagonista Vezza d’Alba, venerdì 7 agosto alle 21.00 con “C’era una volta…Rosso”. Al termine della passeggiata si svolgerà il consueto spettacolo. Il ritrovo sarà presso il Centro Sportivo di Borgonuovo, in via Salerio 19, da dove si partirà alla volta delle celebri Rocche, tipiche del panorama roerino. Il percorso è facile e di media lunghezza.
Camerana
CAMERANA – martedì 11 agosto L’iniziativa proseguirà poi tra le colline di Camerana, martedì 11 agosto alle 21.00 con “C’era una volta…Giallo”. Il ritrovo sarà presso la Torre Medievale (Borgata Villa) e seguirà una passeggiata durante la quale sarà possibile immergersi nei rigogliosi boschi dell’Alta Langa. Al termine è in programma una performance che vede come protagoniste alcune favole locali collegate al colore della serata. Il percorso sarà di media lunghezza e media difficoltà. MURAZZANO – venerdì 14 agosto La quarta tappa avrà luogo a Murazzano, venerdì 14 agosto alle 21.00 con “C’era una volta… Verde”. Il ritrovo sarà in Piazza Umberto I e il percorso, di media difficoltà e lunghezza, si snoderà tra le colline dell’Alta Langa e gli eleganti edifici siti nel paese. Al termine è previsto, come per le altre tappe, uno spettacolo inerente alle favole contadine locali.
Sinio
SINIO – martedì 18 agosto Per concludere la sessione dei “Notturni sulla Strada Romantica 2020”, martedì 18 agosto a Sinio verrà proposta “C’era una volta…Nero e Bianco”. Si partirà dal Campo Sportivo (Str. Carlo Coccio, Loc. Fontanette) alla volta delle colline e dei caratteristici vigneti di Dolcetto e Barolo. Al termine è prevista l’interpretazione di scene narrate dell’attore Paolo Tibaldi. Il percorso è di difficoltà e lunghezza medio/elevata. Il costo di partecipazione ai Notturni sulla Strada Romantica è di 6 euro a persona (gratuito sotto i 10 anni), animazione compresa.
Murazzano
La prenotazione è obbligatoria, per gestire al meglio le distanze e il rispetto delle norme anti Covid-19. In caso di forte maltempo la passeggiata sarà annullata o rimandata. Per dettagli e informazioni sull’evento contattare Turismo in Langa allo 0173364030 oppure 391617043, servizi@turismoinlanga.it.
Il 27 e 28 gennaio nella capitale delle Langhe, Alba (Cn), sono attesi buyer e giornalisti provenienti da oltre trenta paesi del mondo. Due giorni di degustazioni nel Palazzo Moste e Congressi. Duecentosei produttori presenteranno le nuove annate di Barolo, Barbaresco, Roero e delle altre DOCG e DOC di Langhe e Roero.
È tutto pronto per Grandi Langhe 2020, la due giorni di degustazione delle nuove annate di Docg e Doc di Langhe e Roero in programma il 27 e il 28 gennaio ad Alba. Da quest’anno, il primo appuntamento nell’eno-calendario delle anteprime del vino in Italia diventa annuale e vedrà 206 aziende espositrici impegnate a presentare i propri vini a buyers, ristoratori, enotecari, sommeliers e giornalisti, tutti operatori professionali provenienti da oltre 30 Paesi europei ed extra europei.
Il focus di questa edizione è sugli importatori: Grandi Langhe 2020 accoglie quasi 50 buyer da tutta l’Europa, interessati a introdurre nel loro portfolio vini di Langhe e Roero. Arriveranno da Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Polonia, Lituania, Repubblica Ceca, Bulgaria, Romania, Russia, Inghilterra, Spagna e Austria.
In cabina di regia ci sono il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e il Consorzio Tutela Roero, coadiuvati da Regione Piemonte, Ente Turismo Langhe Monferrato e Roero e Ubi Banca. Grandi Langhe sarà in un’unica location, il Palazzo Mostre e Congressi. Più di 1500 le etichette in degustazione: quest’anno si potranno assaggiare le nuove annate di Barolo 2016, Barbaresco 2017 e Roero 2017, e delle altre denominazioni di Langhe e Roero.
Gli spazi espositivi saranno suddivisi in base ai Comuni di provenienza delle cantine. Un’occasione per cogliere a fondo il valore delle Menzioni Geografiche Aggiuntive (MeGA) di Barolo, Barbaresco, Roero, Dogliani e Diano e di conoscere gli altri vini del territorio. Alle MeGA saranno anche dedicati dei seminari di approfondimento, condotti da Alessandro Masnaghetti con lezioni in italiano e in inglese.
Non solo: di Menzioni Geografiche Aggiuntive si parlerà anche oltreoceano il 4-5 febbraio, quando il Consorzio presenterà le nuove annate a New York al primo Barolo & Barbaresco World Opening – BBWO con oltre 200 produttori nel cuore di Manhattan.
Anche nel 2020, Grandi Langhe si allea e segue a ruota Nebbiolo Prima, l’anteprima organizzata dall’Albeisa (Unione Produttori Vini Albesi presieduta da Marina Marcarino) per la stampa specializzata, in modo da facilitare la partecipazione della stampa estera a entrambe le manifestazioni.
Gli orari della manifestazione: 10,00-17,00. È possibile accreditarsi direttamente sul sito www.grandilanghe.com. L’ingresso è gratuito e riservato agli operatori professionali.
Il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani in numeri
521 aziende vitivinicole associate
10 mila gli ettari di vigneti delle denominazioni tutelate così suddivisi: Barolo 2149 ettari; Barbaresco 763; Dogliani 846; Diano d’Alba 236; Barbera d’Alba 1610; Nebbiolo d’Alba 949; Dolcetto d’Alba 1092; Langhe 1905 ettari (di cui 606 Langhe Nebbiolo)
60 milioni di bottiglie
10 denominazioni tutelate (Barolo, Barbaresco, Dogliani, Dolcetto di Diano d’Alba, Barbera d’Alba, Langhe, Dolcetto d’Alba, Nebbiolo d’Alba, Verduno Pelaverga, Alba)
II Consorzio del Roero in numeri
310 aziende vitivinicole associate
1300 ettari di vigneti
7 milioni di bottiglie
2 denominazioni tutelate (Roero e Roero Arneis)
L’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è coinvolto in molte iniziative per la valorizzazione del distretto gastronomico e turistico delle colline Unesco di Langhe Monferrato e Roero.
Il 24 novembre scorso si è conclusa l’89ª edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, ma non è mai cessata l’attività dell’EnteFiera del Tartufo Bianco d’Alba. Sono tantissime infatti le iniziative che vedono coinvolta l’organizzazione albese nella diffusione dell’eccellenza enogastronomica delle colline di Langhe Monferrato e Roero.
Dopo l’evento “La Nocciola In Tavola” a Benevello, che ha visto protagonista la Nocciola insieme al Tartufo Bianco d’Alba, lo scorso 3 dicembre l’Ente Fiera ha partecipato ad una tavola rotonda dal titolo: “Shopping ed enogastronomia: un binomio perfetto” che si è tenuta a Milano allo Shopping Tourist Forum – il forum italiano organizzato a Palazzo Castiglioni da Confturismo-Confcommercio. Il Direttore dell’Ente Fiera del Tartufo Stefano Mosca ha portato l’esempio virtuoso del distretto albese nel collegamento fra turismo e shopping e nel coinvolgimento sinergico degli operatori di tutta la vastissima filiera nella promozione del territorio. In particolare è stato importante sottolineare che il rapporto fra turismo e commercio, sempre più sfaccettato e complesso, è oggi una opportunità da cogliere per offrire ai turisti una esperienza indimenticabile e un servizio sempre più qualificante.
Nell’ambito delle iniziative previste dal Protocollo d’Intesa per la valorizzazione del Tartufo Bianco d’Alba e della Fontina DOP, sabato 7 dicembre l’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba è stata protagonista al Forte di Bard, durante il “Modon d’or” Concorso Nazionale Fontina d’Alpage finalizzato alla valorizzazione del prodotto simbolo della Valle d’Aosta. Il territorio albese, rappresentato dal Presidente dell’Ente Turismo Langhe Monferrato Roero Luigi Barbero e dal Direttore dell’Ente Fiera Stefano Mosca, ha fatto parte della giuria d’eccellenza per l’assegnazione del Modon d’Or alle tre Fontine Dop. Nella stessa giornata è stata inaugurata la mostra “La Penultima Cena e altre storie” organizzata dal collettivo Anotherview e allestita presso le scuderie del Forte di Bard, che resterà aperta fino al 6 gennaio 2020. Il Protocollo di intesa prevedeva infatti oltre alle iniziative di valorizzazione dei due prodotti di eccellenza (la Fontina DOP e il Tartufo Bianco d’Alba), anche iniziative culturali e di promozione turistica. Nella stessa giornata è stato inoltre presentato il breve video realizzato dalla Regione Valle d’Aosta per la promozione congiunta del Tartufo Bianco d’Alba e della Fontina DOP e dei rispettivi territori di origine.
La terza edizione dei Foodcommunity Awards, evento organizzato da foodcommunity.it, testata giornalistica del Gruppo LC Publishing, ha premiato lunedì 9 dicembre a Milano 38 eccellenze imprenditoriali nel mondo del food & beverage e della ristorazione che si sono particolarmente contraddistinte, nell’ultimo anno, per la crescita del business. La manifestazione ha visto la partecipazione di alcuni tra i principali protagonisti della filiera del gusto, chef e imprenditori che con il loro lavoro, oltre ad aumentare la reputazione della cucina di alto livello in Italia e all’estero, hanno creato valore per il territorio. La presidente dell’Ente Fiera Liliana Allena, accompagnata dal direttore Stefano Mosca, a nome dell’intero territorio hanno ricevuto il prestigioso premio “Best Practice Business del Territorioperl’incontro tra cultura, territorio e gastronomia – connubio tra pubblico e privato – esempio di promozione sostenibile che genera una crescita costante dell’indotto della regione.”
Sabato 14 dicembre, infine, insieme alla Regione Piemonte e alla Città di Alba e in occasione del 70° anniversario del conferimento della medaglia d’oro al Valor Militare, si terrà l’assegnazione del Tartufo dell’Anno alla senatrice Liliana Segre. Appuntamento alle ore 12 al Teatro Sociale “G. Busca” di Alba.
Aperte le iscrizioni per Grandi Langhe 2020. Il 27 e 28 gennaio ad Alba si degustano le nuove annate delle DOCG e DOC di Langa e Roero. L’evento dedicato agli operatori di settore e firmato dai Consorzi di Tutela si prepara alla quinta edizione.
Sono aperte le iscrizioni per partecipare a Grandi Langhe 2020, la due giorni di degustazione delle nuove annate di Docg e Doc di Langhe e Roero in programma il 27 e il 28 gennaio ad Alba. Da questa edizione, la quinta, l’evento diventa annuale e sarà sempre a fine gennaio, diventando di fatto il primo appuntamento nell’eno-calendario delle anteprime del vino in Italia. In regia due Consorzi di tutela: il Consorzio del Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e il Consorzio Tutela Roero.
Dal 2013, Grandi Langhe è un evento riservato agli operatori professionali: l’edizione 2019 ha registrato oltre 2000 ingressi di buyers, ristoratori, enotecari, sommeliers, da oltre 30 paesi europei ed extra europei. Parteciperanno 200 cantine con oltre 1500 etichette in degustazione. Quest’anno si potranno assaggiare le nuove annate di Barolo 2016, Barbaresco 2017 e Roero 2017, e delle altre denominazioni di Langhe e Roero. «Grandi Langhe è un evento imperdibile ed essere i primi sul calendario delle degustazioni ci porta indubbiamente dei vantaggi. Spostare la manifestazione a fine gennaio e renderla annuale sono state senz’altro scelte vincenti» ha dichiarato il Presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani Matteo Ascheri.
«Nel 2020 poi, dopo aver ‘giocato in casa’ con Grandi Langhe, presenteremo le nuove annate di Barolo e Barbaresco a New York. Con il Barolo & Barbaresco World Opening – BBWO porteremo infatti 200 produttori nel cuore di Manhattan per una grande degustazione dedicata alle Menzioni Geografiche Aggiuntive».
«La grande forza del nostro territorio risiede anche nella capacità dei Consorzi di fare squadra come accade per Grandi Langhe. Come Consorzio del Roero, il nostro focus per il 2020 sarà l’Italia: il 5-6 aprile i nostri produttori saranno alla Reggia di Venaria per i Roero Days», ha aggiunto il Presidente del Consorzio Tutela Roero Francesco Monchiero. Anche nel 2020, Grandi Langhe si allea e segue a ruota Nebbiolo Prima, l’anteprima organizzata dall’Albeisa – Unione Produttori Vini Albesi per la stampa specializzata, «facilitando la partecipazione della stampa estera ad entrambe le manifestazioni» ricorda il direttore del Consorzio Barolo Barbaresco Andrea Ferrero.
Grandi Langhe sarà in un’unica location, il Palazzo Mostre e Congressi, e gli spazi espositivi saranno suddivisi in base ai Comuni di provenienza delle cantine. Un’occasione per cogliere a fondo il valore delle Menzioni Geografiche Aggiuntive (MeGA) di Barolo, Barbaresco, Roero, Dogliani e Diano e di conoscere gli altri vini del territorio. Alle MeGA saranno anche dedicati dei seminari di approfondimento, condotti da Alessandro Masnaghetti.
È possibile accreditarsi direttamente sul sito www.grandilanghe.com. L’ingresso è riservato agli operatori professionali.
Oggi per la rubrica curata da La Capra Enoica si parla di Arneis, un fantastico vino delle terre piemontesi, in particolare del Roero in provincia di Cuneo.
Amo sulla tavola,
quando si conversa,
la luce di una bottiglia
di intelligente vino. per il vino di questa settimana sono andato a scomodare il grande Pablo Neruda che con Ode al Vino dedicò a questo splendido prodotto della terra una splendida e lunghissima poesia da cui ne ho estrapolato un piccolissimo passaggio, così come da fantastiche uve viene estratto l’Arneis, pura poesia enoica.
PILLOLE DI STORIA Si tratta di un vitigno coltivato fin dal Quattrocento nel Roero, terra piemontese nell’attuale provincia di Cuneo e per secoli era il sinonimo, insieme al Moscato, di vino bianco, le cui uve venivano sia vinificate sia trasformate in Vermut.
Un nome che poteva assomigliare all’attuale Arneis fu il Renesium, coltivato nel comune di Canale: era il 1478 ed è vergato su un documento dei conti di Roero.
Fu nel 1810 che per la prima volta fece la sua apparizione il nome Arneis, questa volta in un inventario dei vini del Castello di Monticello di proprietà, sempre, dei conti di Roero.
All’epoca veniva vinificato dolce e secondo alcune testimonianze l’Arneis veniva vinificato anche dalle cantine di Cinzano
Però il vitigno Arneis non era facile domarlo e le rese non erano sostanziose: queste caratteristiche, a inizio Novecento, lo portarono quasi all’estinzione unitamente all’avanzare della filossera e la crisi portata dalla seconda guerra mondiale. Vigneti di Arneis estirpati per lasciare spazio al più prolifico Chardonnay.
A fine anni ’60 del Novecento qualcuno intraprese la strada del recupero di questo vitigno e negli anni ’70 del secolo scorso, fortunatamente, si ritorno a ripiantare e vinificare Arneis, grazie, soprattutto, alla volontà dei viticoltori del Roero che credevano – e credono ancora – in questo vino.
All’Arneis è stata riconosciuta dapprima la DOC (1989) e successivamente la DOCG (2004).
I RICORDI
Il mio ricordo risale ai primi anni ’80 (1982 o 1983) quando a un corso di aggiornamento organizzato dalla Regione Piemonte in quel di Pradleves (Cn) in Valle Grana (non molto distante da Castelmagno) uno dei partecipanti al corso mise sul tavolo (dove si pranzava) una bottiglia di vino bianco senza etichetta. Assaggiato si rimase estasiati: si trattava di un sublime Arneis che il padre di questa persone vinificava, allora, esclusivamente a uso personale senza sapere che da li a poco il culto dell’Arneis sarebbe rapidamente esploso.
Ancora oggi, davanti a una buona bottiglia di Arneis, non riesco a dire di no.
ORIGINE DEL NOME Il nome sembrerebbe derivare da un gergo dialettale cuneese dove “arnese” è riferito a un qualcosa da poco – cosuccia, carabattola – perché questo vitigno veniva coltivato all’ombra di viti ben più pregiate che rispondevano al nome di Nebbiolo. Arneis viene accostato anche alle persone che si rivelano scontrose, irregolari, scomode, insomma persone da poco.
Un riferimento storico sul nome lo farebbe derivare a un antico vitigno coltivato sul bric Arneiso o Reneiso che era situato nei pressi di Canale nella regione del feudo di Crispino di Arneis o, come era detto in francese, Crispin d’Arnes.
PENSIERO… MEDITATIVO
E passiamo alla mia conclusione dissacratoria anche se al cospetto di un vino che adoro mi diventa difficile.
Come si può ben immaginare chi lo descrive, anche questa volta, è passato prima dal fruttivendolo… agrumi (e viene aggiunto “ci sono tutti”, quindi limone, arance, mandarini, mandaranci, pompelmi, cedro, bergamotto…?) ma non mancano le mandorle e le pere (quelle proprio no, non possono mancare). Però qualcuno ci ha sentito dentro pesca e albicocca. La chicca è quando si esaltano le “note sottili di erbe aromatiche, fiori bianchi, zagara e anice o liquirizia” e allora ti pare di calarti in un romanzo di Sciascia o Camilleri che ti raccontano l’ambiente in cui si svolgono i fatti con dovizia di particolari lunghi alcune pagine… bastava che scrivessero bevetevi un bicchiere di Arneis, semplice.
Ma il colpo di scena è “Note minerali a corredo”… a corredo di che? Devo sposarmi un Arneis?
Qualcuno tra i vari fiori ci mette anche i sentori di ginestra e camomilla così il panorama floreale è completo e anche la fioraia è contenta.
Però quello che mi ha colpito è colui che afferma “Non è uno Chardonnay”… arguto è un Arneis… però specifica immediatamente dopo “ma assomiglia più al Pinot Bianco come stile e corpo…”.
Vabbè, beviamoci sopra.
AFORISMA DELLA SETTIMANA La vita è troppo breve per bere vini mediocri.Johann Wolfgang von Goethe
Riceviamo e pubblichiamo
foto di Davide Carletti per Ente Fiera del Tartufo
Si attende in autunno l’89ª edizione dell’evento enogastronomico internazionale e in “Equlibrio perfetto” torna la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba”. Dal 5 ottobre al 24 novembre la città di Alba accoglie la Fiera di questo dono della terra, eccellente incontro tra esperienze enogastronomiche e sensoriali.
Uno è comune nelle nostre case, l’altro è l’alimento più prezioso della tradizione italiana, simbolo dell’eccellenza gastronomica mondiale. Uovo e Tartufo Bianco d’Alba, insieme, rappresentano l’equilibrio perfetto del gusto,un binomio eccezionale esplorato nelle sue potenzialità e in ogni sfaccettatura da cuochi, appassionati di cucina e chef stellati.
Parte da questa suggestione l’89a Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, appuntamento d’autunno atteso tutto l’anno, richiamo per una moltitudine crescente di appassionati italiani e stranieri, celebrazione di un territorio che è una delle mete del turismo enogastronomico più apprezzate del mondo. Dal 5 ottobre al 24 novembre la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba propone una lunga incursione nel mondo e nel fascino del Tubermagnatum Pico, gioiello che si trova nelle colline di Langhe Roero e Monferrato, patrimonio dell’umanità Unesco e simbolo di esperienze collettive che racchiudono la ristorazione, l’ospitalità e l’autentico modo di vivere italiano. Un programma ricchissimo di appuntamenti e approfondimenti dedicati ai gourmand e agli enoturisti più esigenti, offre ai visitatori la possibilità di conoscere da vicino, annusare, toccare, assaggiare gli elementi della cultura materiale del Piemonte attraverso degustazioni, esperienze sensoriali elaboratori. Come avviene per l’uovo e il tartufo è l’equilibrio a caratterizzare la grande Fiera albese, un evento capace di soddisfare le curiosità dei neofiti e le esigenze degli appassionati, che accoglie chi approccia per la prima volta il mondo del tartufo come l’intenditore che ricerca il miglior abbinamento con i grandi vini del territorio; lo stesso bilanciamento stimola la creatività dei molti chef stellati che partono dagli ingredienti della tradizione per offrire una ristorazione di ricerca e alimenta la straordinaria cucina delle più autentiche osterie. La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba rappresenta un mondo che da contadino si è fatto imprenditore e che concilia la crescita economica con la tutela del territorio: il Tartufo Bianco d’Alba, fungo ipogeo spontaneo, non coltivabile, misterioso figlio di un terreno sano e simbolo della sostenibilità. Dal punto di vista naturalistico il Tartufo Bianco d’Alba è al centro di un sistema ambientale complesso, sensibile alle alterazioni e allo sfruttamento del territorio. Da alcuni anni la Fiera si fa promotrice con il Centro Nazionale Studi Tartufo di un’attività di ripristino di tartufaie naturali, di conseguenza ogni servizio a pagamento dal biglietto d’ingresso all’analisi sensoriale del tartufo, prevederà una percentuale destinata alla tutela dell’ambiente tartufigeno.
Ieri, oggi e domani. Equilibrio perfetto La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba ogni anno cerca il proprio rinnovamento a partire dalla tradizione: un appuntamento che parte dalla proposta enogastronomica per diventare esperienza a tutto tondo. Il fulcro della Fiera resta il Mercato Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, aperto ogni sabato e domenica dal 5 ottobre al 24 novembre (più l’apertura straordinaria del 1° novembre). Un luogo unico, inebriato dai 120 profumi del Tubermagnatum Pico, in cui acquistare tartufi certificati sotto l’occhio vigile dei giudici del Centro Nazionale Studi Tartufo, ma soprattutto conoscere ed incontrare i trifulau, testimoni di un mondo fatto di terra, di ricerca nelle notti di luna e di sintonia assoluta tra gli uomini e i propri cani. Alle spalle del Mercato Mondiale è situato lo spazio dedicato all’Alba Truffle Show, luogo d’elezione per gli show cooking, i laboratori, le Analisi Sensoriali del Tartufo, le Wine Tasting Experience®. Il mondo della cultura del cibo si racconta durante gli imperdibili Foodies Moments, dove il Tartufo Bianco d’Alba incontra la cucina d’autore. Guidati dai più celebri chef del territorio e da alcuni fra i più prestigiosi ristoranti italiani, i Foodies Moments sono una vetrina sul gesto creativo che anima le migliori cucine del Paese nella creazione di piatti in cui il Tartufo Bianco d’Alba è protagonista.
Per celebrare l’uovo, ingrediente alla base dei piatti tradizionali, simbolo di un saper fare tramandato come lascito culturale che ha reso Langhe, Monferrato e Roero il distretto gastronomico più importante d’Italia, una delle novità di questa 89a edizione è rappresentata dagli Atelier della pasta fresca. Quattro straordinari appuntamenti (alle ore 15 in sala Alba Truffle Show) firmati da due maestri d’eccezione come Walter Ferretto (Il CascinaleNuovo di Isola d’Asti) e (Guido Ristorante Villa Contessa Rosa di Serralunga d’Alba) per imparare i segreti di piatti come i tajarin e gli agnolotti al plin, che proprio nell’abbinamento con il Tartufo Bianco d’Alba trovano l’equilibrio perfetto.
Anche Davide Oldani, grande ristoratore e ambasciatore della cucina italiana nel mondo, sarà uno dei protagonisti della Fiera e metterà l’accento sul senso del conoscere profondamente un prodotto, il suo territorio, le sue caratteristiche ed esigenze. Per questo, e per il grande amore per il Tartufo Bianco d’Alba, Oldaniha personalmente progettato un nuovissimo affetta tartufi che sarà presentato in anteprima assoluta proprio all’Alba Truffle Show domenica 13 ottobre alle ore 11. Con il coinvolgimento di Limoges, cittadina francese famosa nel mondo per le sue ceramiche e, come Alba, parte del network delle Creative Cities Unesco, nel 2019 arriva a compimento il progetto che vede il coinvolgimento di grandi aziende nella realizzazione del “Set per il Tartufo Bianco d’Alba”. Sarà infatti la prestigiosa Maison Raynaud, storicacasa produttrice di raffinati servizi tavola di Limoges, a realizzare la “Pepita”, prezioso oggetto per svelare al meglio il profumo, l’aroma e la freschezza del tartufo bianco d’Alba. Sempre nell’ambito delle collaborazioni con le Città Creative Unesco saranno prodotti a Fabriano, il distretto italiano della carta, i sacchetti numerati nei quali vengono consegnati i tartufi certificati acquistati al Mercato Mondiale.
Anche per questa edizione sarà l’Alba Truffle Show il luogo in cui scoprire gusti e profumi provenienti dalle altre Regioni italiane che saranno ospiti d’eccezione alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba.
La Fiera coinvolge tutta la città, e in un programma che propone molti entusiamanti appuntamenti, Piazza Risorgimento sarà lo scenario privilegiato del Salotto dei Gusti e dei Profumi,esposizione permanente che celebra le eccellenze del territorio piemontese e italiano con assaggi, degustazioni, workshop e laboratori didattici. Dal Palio degli asini al coinvolgente Baccanale dei Borghi, grazie all’instancabile lavoro dei Borghi di Alba e della Giostra delle Cento Torri, nel periodo della Fiera del Tartufo le tradizioni medievali della città diventano un appuntamento da non perdere non solo per tutta la cittadinanza, ma anche per un appassionato pubblico nazionale ed internazionale. Il luogo di divertimento dedicato ai più piccoli è il padiglione dell’Alba Truffle Bimbi: guidati da esperti educatori, i bambini e le loro famiglie sono condotti in attività, laboratori e giochi attraverso cui scoprire natura, territorio, cucina, antiche tradizioni e molto altro.
Tornano anche in questa edizione, le attese Ultimate Truffle Dinner, due charity dinner in Sala Beppe Fenoglio per gustare il meglio della gastronomia mondiale cucinata straordinariamente a quattro mani da importanti cuochi del territorio: il ricavato sarà destinato al progetto Breathe the Truffle la campagna di crowdfunding per salvaguardare l’ambiente naturale del Tartufo Bianco d’Alba. Le Ultimate Truffle Dinner sono aperte al pubblico e a tutti coloro che sapranno approfittare di questa prestigiosa opportunità per vivere emozioni da sogno nel territorio albese.
Nuovi appuntamenti della 89a Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba sono le Cene Insolite, momenti per scoprire luoghi storici e culturalidella Città di Alba in occasioni fuori dall’ordinario, gustando cene d’eccellenza cucinate da cuochi stellati provenienti da tutta Italia. Quattrovenerdì distribuiti tra ottobre e novembre dedicati ad un pubblico ristretto di curiosi e appassionati gourmet che, prima della cena, potranno partecipare ad una speciale visita guidata in spazi affascinanti come il Palazzo Banca d’Alba (dove cucinerà Cristina Bowerman), il palco che si affaccia su due sale del Teatro Sociale di Alba (con i Fratelli Cerea), il Centro Studi Beppe Fenoglio (con Christian e Manuel Costardi) e il Palazzo Comunale di Alba (con Philippe Léveillé). Un’altra novità esce dai confini di Langhe, Roero e Monferrato per raggiungere la Valle Cervo, nelle colline biellesi, dove si trova La Bürsch, dimora del XVII secolo recentemente riportata in vita grazie ad un progetto innovativo. È lì che venerdì 8 novembre Martino Ruggieri, head chef del ristorante “Pavillon Ledoyen” tre stelle Michelin di Parigi, cucinerà insieme allo chef stellato Eugenio Boer del ristorante milanese “Bu:R” in una dimensione intima e meravigliosamente domestica offrendo agli ospiti un incredibile fine settimana nel quale vivere in modo inconsueto una esperienza unica con cena, pernottamento e colazione insieme a due grandi chef. Gradito ritorno – il 16 e 17 novembre parallelamente agli eventi della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba – per “Asti Palazzi del Gusto. I Mille Profumi del Monferrato” dopo il fortunato esordio dello scorso anno.
L’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba, evento internazionale che giunge quest’anno alla XX edizione, avrà come sempre un’attenzione particolare al sociale devolvendo il ricavato della vendita all’asta in progetti di beneficenza in Italia e nel mondo. Il connubio tra alta gastronomia e cultura si integra perfettamente con il design e con l’arte contemporanea, dialoga con la letteratura e con la musica regalando ai visitatori la possibilità di vivere un’esperienza culturale completa all’ombra delle cento torri.
La Fondazione CRC organizza una serie di iniziative e mostre legate a grandi maestri dell’arte: dal 21 al 23 settembre si terrà “Il Congresso di Alba: 1956-2019. Per un rinnovamento imaginista del mondo” con tre giorni di conferenze, incontri, workshop e performance a cura del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea. Nel corso dell’evento sarà esposta nella Chiesa di San Domenicol’opera collettiva “Senza titolo” a firma di Pinot Gallizio, AsgerJorn, Constant, Piero Simondo, JanKotik, Pier Giorgio Galliziodal 22 di settembre fino al 10 novembre. Pochi giorni dopo, dal 18 novembre e fino al 5 dicembre, la meravigliosa Chiesa di San Domenico ospiterà“Leonardo Da Vinci: the Genius” esposizione della Tavola Lucana attribuita al Da Vinci nei 500 anni dalla morte del più grande artista e scienziato italiano.
Dall’arte si passa alla letteratura con l’imperdibile appuntamento – venerdì 11 ottobre alle ore 18.00 alTeatro Sociale G.Buscadi Alba – con lo scrittore giapponese Haruki Murakami, vincitore del Premio Lattes Grinzane 2019 per la sezione La Quercia, protagonista dell’ormai tradizionale lectio magistralis che suggella il legame fra il premio dedicato allo scrittore, pittore ed editore Mario Lattes, e la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. E poi musica con la rassegna Classica: i concerti della domenica mattina, con la direzione artistica di Giuseppe Nova e Jeff Silberschlag di Alba Music Festival. A partire dal 6 ottobre, nella Chiesa di San Giuseppe, otto appuntamenti musicali scandiscono le domeniche di Fiera e rappresentano uno spazio di piacere e di cultura capace di coinvolgere un pubblico internazionale.
Prenderà il via il 12 ottobre Jazz&Co. rassegna dell’autunno albese, organizzata da Milleunanota, con quattro appuntamenti dedicati al jazz indipendente e di ricerca. Per il settimo anno la bellissima Chiesa di San Giuseppe sarà dedicata ai profumi e ai colori del nostro territorio assaporando vari generi di musica contemporanea.
Riceviamo e pubblichiamo
le foto del servizio sono di D. Carletti
La Primavera nelle colline piemontesi ha il profumo e il sapore dei grandi vini di Langhe, Roero e Monferrato. Come ogni anno Alba – Città Creativa Unesco per la Gastronomia – ospita Vinum, una meravigliosa occasione, tra la fine di aprile e l’inizio di maggio, per degustare i celebri vini del territorio insieme a straordinarie proposte dal mondo del vino nazionale. Vinum– 43ª Fiera Nazionale dei vini di Langhe Roero e Monferrato è la più grande enoteca a cielo aperto d’Italia, appuntamento capace di coniugare cultura street e proposta di alta qualità per lasciarsi conquistare dalle eccellenze enogastronomiche in un coinvolgente e goloso itinerario alla scoperta del centro storico di Alba e delle colline decretate Patrimonio dell’Umanità Unesco, considerate tra le mete imperdibili da Lonely PlanetBest in Travel 2019. Da giovedì 25 a domenica 28 aprile, mercoledì 1° maggio e nuovamente sabato 4 e domenica 5 maggioVinum si snoda lungo le vie del centro di Alba, in un susseguirsi di scorci affascinanti. I grandi vini rossi delle Langhe come il Barolo, il Barbaresco, il Nebbiolo, i bianchi delle Langhe, i vini del Monferrato, il Roero, il Roero Arneis, il Gavi, il Brachetto d’Acqui, il Dolcetto, l’Asti Spumante secco e dolce, il Moscato d’Asti e l’Alta Langa senza dimenticare i Vermouth, le grappe e i distillati del Piemonte sono al centro delle degustazioni proposte dalle 10.30 alle 20.00 presso i banchi di assaggio nel centro storico della città delle cento torri e sono guidate e curate da esperti sommelier AIS – Associazione Italiana Sommelier della Regione Piemonte. Le degustazioni, con circa 800 etichette di oltre 400 produttori, sono accessibili attraverso l’acquisto di un carnet e presentate in abbinamento ideale allo Street Food ëd Langa, cibo di strada di eccellente carattere e qualità. 10 punti ristoro dislocati nel centro cittadino offriranno oltre 50 ricette preparate utilizzando i principali presidi territoriali: dal peperone IGP ai formaggi DOP del Piemonte passando per la carne fassona piemontese e le nocciole IGP fino alla Pera Madernassa di Guarene e del Roero. Lo Street Food ëd Langa, servito in monoporzioni, permetterà di degustare le prelibatezze della nostra terra passeggiando per la città e sorseggiando un calice di vino.
La formula di Vinum completa l’esperienza enogastronomica con una serie di interessanti laboratori e convegnisul mondo del vino e dei prodotti d’eccellenza. Saranno 7 i workshop sui formaggi DOP del Piemonte e i vini del territorio grazie all’intervento dell’ONAF – Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggio e di esperti sommelier: un’esperienza in cui la conoscenza diventa piacere. La Sala Beppe Fenoglio – già al centro delle esperienze enogastromiche della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba – ospita gli appuntamenti diVinum Incontra, novità particolarmente apprezzata nella precedente edizione di Vinum, con occasioni di approfondimento e presentazioni letterarie per conoscere la storia e la cultura della tradizione vitivinicola. Nel Cortile della Maddalena si ripete un esperimento molto riuscito: coniugare il mondo del vino con quello dei bambini. Per tutta la durata della manifestazione Vinum Bimbi è l’area in cui i più piccoli possono scoprire il valore del vino attraverso il gioco. I balocchi di legno, realizzati artigianalmente a km 0 dal Parco Didattico “Le colline di Giuca” presentano in modo innovativo il più antico modo di divertirsi.
Un gradito ritorno anche per VINUMINCANTINA Food&Wine Experiencel’esperienza esclusiva ideata per soddisfare le esigenze degli enoturisti e dei gourmet. Con VINUMINCANTINA si ha la possibilità di visitare alcune tra le più importanti cantine di Langhe, Roero e Monferrato selezionate da grandi chef che, al termine del tour, prepareranno uno speciale aperitivo abbinato al vino dell’azienda ospitante. L’esperienza è completa di un servizio navetta con andata e ritorno da Alba dalle ore 16.30 alle 20.00 circa. Nei giorni di Vinum, inoltre, sarà possibile partecipare ad aperitivi musicali, visite guidate della città, mostre e appuntamenti dedicati a tutta la famiglia. La manifestazione è inserita all’interno del ricco calendario della Primavera di Alba, il grande contenitore di eventi che avvengono dalla fine di marzo all’inizio dell’estate nella capitale delle Langhe.
La 43a Fiera Nazionale dei vini di Langhe Roero e Monferrato VINUM è a cura dall’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, che ogni anno organizza la prestigiosa kermesse dedicata al “Tuber magnatum Pico”. Quest’anno la 89ª edizione della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba si terrà dal 5 ottobre al 24 novembre 2019.