“Robiola di Roccaverano D.O.P.” : la Festa c’è

Riceviamo e pubblichiamo
Il gusto dell’Amicizia il sapore della Festa: Roccaverano (AT) XX Fiera Carrettesca 18 luglio 2021. Il Cavaliere della Robiola 2021 eletto tra i consumatori.

Palingenesi di un evento? E perché no!?!? Rinascita, rigenerazione, rinnovamento di una festa che compie il suo 20esimo compleanno. La Fiera Carrettesca, Festa della Robiola di Roccaverano D.O.P. vide la luce 21 anni fa ma, per ovvi motivi di pandemia, lo scorso anno non è andata in scena. Sarà dunque ancora più festa questo 18 luglio, con le dovute precauzioni certo, ma comunque un momento da non perdere per ritrovare tanti amici. Si, gli amici, ovvero tutti quegli estimatori che in oltre un anno di tempo hanno supportato la Robiola di Roccaverano D.O.P. con affetto, comprensione e acquisti.

Siete tutti invitati a partecipare perché, anche con le misure restrittive, non mancheranno sorprese e piacevoli attimi ricchi di buoni sapori. Nella cornice dell’incantevole borgo di Roccaverano, il più alto della Langa Astigiana, troverete i prodotti tipici di Langa e del Monferrato, tutti i produttori di Robiole con i loro formaggi e le specialità del Progetto Rob-In.
Vini, farine, dolci, zafferano, formaggi, salumi, miele e tanto altro in degustazione per il pubblico. E poi il concorso ONAF per decretare la Robiola migliore e il piatto, proprio con la Robiola come ingrediente, preparato dalla Pro Loco. Ci sarà la semplicità e la voglia di stare insieme e, importante, una bellissima novità.

foto Fabrizio Salce

A differenza degli altri anni della festa durante i quali è stato nominato un Cavaliere della Robiola, Edoardo Raspelli e Tessa Gelisio nelle ultime due edizioni, per questa 20esima Fiera/Festa ci sarà una postazione che i sostenitori del nostro formaggio potranno raggiungere e proporsi come Cavaliere. In poche parole il vero, o meglio i veri, Cavalieri della Robiola saranno i consumatori. Basterà farsi scattare una fotografia da un addetto e partecipare al contest. Non solo, sempre dal 18 luglio sulle pagine social del Consorzio di tutela della Robiola, Facebook e Instagram, si potrà utilizzare una particolare mascherina con la quale personalizzare la propria fotografia e postarla sulle stesse pagine. Pertanto anche chi non potrà godersi la festa dal vivo potrà comunque diventare Cavaliere della Robiola. Entro fine anno ci sarà così una teca con le nomine investiture.

foto Fabrizio Salce

Con questa iniziativa i produttori del celebre formaggio desiderano fortemente mettere in evidenza le persone che li hanno aiutati durante il lockdown, che amano oggi come ieri e che continueranno domani ad apprezzare il loro formaggio caprino.
«Abbiamo voglia di festa ma soprattutto di condividerla con voi. D’altronde l’Italia è il paese che a cavallo tra gli anni 50 e 60 aveva più feste infrasettimanali, ce ne siamo inventate di ogni genere, mamma, papà, innamorati, e allora diciamolo chiaramente che a noi fare festa piace: così come piace la Robiola di Roccaverano D.O.P. deliziosamente saporita e delicata. Non ci dilunghiamo oltre, vi aspettiamo il 18 luglio a Roccaverano. Grazie al Comune e alla Pro Loco di Roccaverano, all’Unione Montana e alla stampa che ancora una volta ci darà voce. Sarà una grande festa dedicata all’amicizia».

Scavalcando assaporando: il Pettirosso Robin e gli Scavalcamontagne

Riceviamo e pubblichiamo
Arte, spettacolo e sapori tra le gente, per la gente! Uno spettacolo itinerante che raggiunge a piedi le piccole comunità portando allegria professionalità e i prodotti tipici. Coinvolti 14 paesi tra alessandrino, astigiano e cuneese.

Avete mai scavalcato un muretto, un balconcino, una ringhiera? Noi, bambini di una volta, lo facevamo regolarmente, rincorrendo un pallone, giocando a guardie e ladri o più semplicemente per raggiungere un luogo che ai nostri occhi appariva “proibito”. Quante emozioni, quante corse sempre col fiato in gola e mai annoiati. E oggi? Oggi c’è ancora chi ama farlo scavalcando altezze ben più elevate come gli artisti “Scavalcamontagne”! Chi sono e che cosa hanno in comune con il Pettirosso e perché scavalcano?
Robin
, ovvero “Rob-In” significa “ROBiola e dINtorni” ed è il progetto promozionale di prodotti e territorio con a capofila il Consorzio di Tutela del formaggio Robiola di Roccaverano DOP.

Un affascinante territorio che comprende nove Comuni: Bubbio, Cartosio, Cossano Belbo, Loazzolo, Monastero Bormida, Rivalta Bormida, Roccaverano, San Marzano Oliveto e Vesime. Sei dei quali inclusi nel disciplinare di produzione della Robiola di Roccaverano DOP e altri tre in cui si collocano le aziende produttrici degli altri sapori locali che prendono parte al progetto. Aziende Agricole, Vinicole e di ricezione turistica specializzate nella produzione di Robiola di Roccaverano DOP, Vino, Vermouth Torino, Salumi, Cereali, Ceci, Nocciole, Miele, Zafferano, Dolci e accoglienza.
Gli “Scavalcamontagne” sono artisti professionisti che propongono una sorprendente espressione artistica, uno spettacolo dal vivo portato di paese in paese attraverso una tournée realizzata interamente a piedi, zaino in spalla. La pandemia ha cancellato moltissimi eventi dal vivo e per per le piccole comunità organizzare momenti spensierati è alquanto problematico: e allora perché non arrivare sulle piazze e recitare, cantare, ballare portando gioia e un pizzico di serenità?

Arrivarci non in auto o con altri mezzi, ma scavalcando colline e montagne: a piedi!!!. Un modo divertente per promuovere territori e sapori attraverso una cultura slow. Paese dopo paese, giorno dopo giorno, al termine di una lunga scarpinata tra campi e boschi; magari in compagnia di chi vuole seguirli non solo in scena ma anche in cammino.
Arrivano in paese, le scarpe di scena, i tacchi per le attrici, prendono il posto degli scarponi, si fanno belli scaldano le voci e provano le scene…e poi via sul palcoscenico della piazza per la gente della comunità. Dal vivo, con tanta voglia di regalare una serata diversa. Per gli abitanti delle località limitrofe al paese raggiunto c’è solo da aspettare che gli artisti scavalchino ancora e giungano sulle loro piazze e lo spettacolo c’è!!!

È un delizioso spettacolo comico-musicale, un florilegio di arie d’opera, classici del teatro di prosa, canzoni di musica leggera, simpatici sketch ideali per vivere un momento unico e poetico, adatto a qualsiasi tipologia di pubblico. In poche parole un’emozione da non perdere.
E Robin? I prodotti tipici e i loro sapori unici? Ecco il “trait  d’union” tra l’arte e il buon gusto.
Sono infatti previste nella prossima tournée dei nostri artisti “Scavalcamontagne” alcune delle località che fanno parte del progetto “Rob-In”. Tutto questo significa che, prima dello spettacolo dalle ore 20.00 alle ore 21.00 mentre gli artisti si preparano, si terranno le degustazioni dei prodotti del Pettirosso con l’intento, oltre a quello di deliziare il palato del pubblico, di continuare a proporre il progetto, i prodotti e le aziende ai consumatori finali, e presentare il “Rob-In” ad altre realtà agricole presenti sul territorio al fine di ampliare nel futuro prossimo l’elenco delle tipicità, dei produttori e dei punti vendita.

Tutti i prodotti di “Rob-In” saranno presenti alle degustazioni pre-spettacolo anche quelli le cui località di provenienza non hanno date della tournée nel loro paese, inoltre, per ogni serata, ci saranno sempre dal vivo in modo alternato i produttori della celebre Robiola di Roccaverano DOP con il loro prelibato formaggio caprino.
Il nome Scavalcamontagne è un omaggio alle piccole compagnie di giro del passato che recitavano in teatri periferici, su e giù per l’Italia, dovendo fin scavalcare le montagne, tanta era la strada percorsa per portare al pubblico i loro spettacoli.

Calendario tournée Rob-In Scavalcamontagne
24 Giugno: RIVALTA BORMIDA (AL) - Fosso del Pallone
25 Giugno: BISTAGNO (AL) - Cortile della Pro Loco adiacente Gipsoteca Monteverde
26 Giugno: MONASTERO BORMIDA (AT) - Cortile del Castello
27 Giugno: PONTI (AL) - Piazza del Comune
29 Giugno: BUBBIO (AT) - Giardino dei Sogni
30 Giugno: LOAZZOLO (AT) - Piazza XX Settembre
01 Luglio: CESSOLE (AT) - Campo Sportivo
02 Luglio: ROCCAVERANO (AT) - Piazza Barbero
03 Luglio: COSSANO BELBO (CN) - Stadio pallone elastico in Piazza Ecalleri
04 Luglio: CASTIGLIONE TINELLA (CN) - Piazza XX Settembre
06 Luglio: CORTEMILIA (CN)- Piazza Oscar Molinari
07 Luglio: BERGOLO (CN) - Teatro della Pietra
08 Luglio: MONESIGLIO (CN) - Piazza XX Settembre
09 Luglio: CASTELLETTO UZZONE (CN) - Piazza della Chiesa
Gli spettacoli andranno in scena alle ore 21.00
Le degustazioni a partire dalle ore 20.00

Una carezza per Pasqua dalla Robiola di Roccaverano D.O.P.

Riceviamo e pubblichiamo
Gli auguri di Pasqua da parte delle donne e degli uomini della Robiola di Roccaverano DOP e le iniziative del Consorzio.

Riposare la mente non pensare più a nulla per qualche minuto, poi riprendere il cammino della quotidianità; in un frangente storico in cui la virtualità sta prendendo il posto della realtà.
Forse anche la Pasqua, in fondo, è una meravigliosa miscela tra virtuale e reale: la Fede profonda per la principale solennità del cristianesimo e il vissuto; quel reale che anche quest’anno ci obbliga a restrizioni e rinunce proprio nelle giornate in cui tanto amiamo la compagnia delle persone care.
Le donne e gli uomini della Robiola di Roccaverano D.O.P. hanno il desiderio di augurare a voi tutti una Pasqua serena e armoniosa anche in questo anno di difficoltà. L’occasione è come il nostro formaggio, ghiotta, per ringraziare tutti i giornalisti della stampa e i comunicatori alternativi che in questi anni ci hanno dedicato il loro tempo con tantissimi scritti, pubblicazioni, post e recensioni.

Il progetto Rob-In che coinvolge anche altri prodotti tipici del nostro territorio è ancora attivo, con un pensiero profondo a Maurizio Bogliolo che ci ha prematuramente lasciato. Torneranno infatti le degustazioni delle specialità non appena i termini di legge lo consentiranno. Così come attivi sono i produttori del Consorzio di Tutela della Robiola di Roccaverano D.O.P. con la loro “Passione” per il proprio lavoro, per gli animali, per la cura delle colline di questa langa Astigiana che tanto piace ai visitatori. Appena si potrà venite anche voi a fare una gita fuori porta, raggiungeteci per scoprire il territorio e la produzione della celebre Robiola.
Attiva è la Scuola della Robiola di Roccaverano posizionata nella piazzetta del delizioso Comune di Roccaverano: quel punto d’incontro tra consumatori e produttori che in molte occasioni ha consentito ai consorziati di raccontare al pubblico il formaggio caprino e la loro vita in langa.

Una Pasqua giocherellona. Si, abbiamo pensato di proseguire sulla pagina Facebook del Consorzio con il gioco “Caccia alla Robiola”. L’utente potrà collegarsi e giocare segnalando le rivendite dove abitualmente acquista il nostro prodotto, ma anche citare quelle che ne sono sprovviste, in modo tale da aiutarci a rendere sempre più capillare la presenza della Robiola sul mercato.
Un premio decisamente gustoso! In cambio potrà scaricare un pregiato ricettario con ben 30 ricette, tra dolci e salate, studiate per le occasioni speciali e per la cucina di tutti i giorni: la quotidianità. Ricette che riprendono la tradizione con uno sguardo attento alle tendenze contemporanee, piatti speciali che hanno come ingrediente la Robiola di Roccaverano D.O.P. e, per alcune, gli altri prodotti del progetto Rob-In.

E allora ecco che i giocatori potranno sbizzarrirsi con la torta di mele con Robiola, oppure con il risotto con polvere di barbabietola, tè affumicato e Robiola per le altre… bisogna giocare! Le ricette sono a cura di Paola Uberti.
Ci sarà un altro premio, un’ottima Robiola da ritirare alla scuola della Roccaverano: una gita fuori porta e il nostro formaggio. Non giocare sarebbe un peccato, giocare un peccato di gola!!!
Auguri sinceri di Buona Pasqua
.

Robiola di Roccaverano DOP o “Roccaverano DOP” ???

Riceviamo e pubblichiamo
Prosegue il dibattito sulla denominazione della notissima robiola… e intanto nel 2020 la produzione è cresciuta.

Nel tragico anno appena trascorso, tragico per sanità, economia e stato sociale, la Robiola di Roccaverano DOP ha vissuto a fasi alternate passando dal timore di vedere anni di lavoro del proprio mondo, uomini e donne, andare in fumo, fino al constatare con soddisfazione l’aumento della produzione.

foto Manuel Cazzola

Andiamo con ordine. La paura del primo lockdown, quando con il fermo dei ristoranti e dei mercati rionali, buona parte delle forme di formaggio sono rimaste invendute nei caseifici; poi la scelta di affrontare la situazione rivolgendosi direttamente ai consumatori con un messaggio chiaro e veritiero sul momento negativo. È stato infatti in quel preciso istante che il Consorzio di Tutela ha deciso di chiedere un aiuto ai consumatori che hanno risposto in modo esemplare con grande affetto e di questo gliene siamo ancora grati.
Si sono attivati in centinaia, chi singolarmente, chi organizzando gruppi d’acquisto ma tutti con l’intento di non farsi mancare un prodotto di primissima qualità. Parallelamente il Consorzio e i singoli produttori non hanno perso tempo nell’organizzarsi con le vendite on line, porta a porta, con l’ausilio del nuovo sito internet garantendo le consegne a chi richiedeva il formaggio.
Una scelta che ha portato i suoi frutti, sicuramente inaspettati ma non fortuiti e di sicuro  tangibili, veritieri come l’affetto che circonda il nostro prodotto e ci rende orgogliosi e riconoscenti.
Le vendite sono così tornate in poco tempo ad essere ai livelli del prelockdown e la domanda aumentata. Con la domanda anche la produzione ha avuto un ritocco al rialzo passando dalle 490.389 forme – pari a 148.128 Kg di formaggio –del 2019 alle 506.254 – pari a 151 tonnellate di prodotto – del 2020 con un aumento del 3,4% circa.

foto Manuel Cazzola

Una buona notizia che non rappresenta solo una piccola luce nell’oscurità della pandemia ma che può tramutarsi in un ottimo stimolo per i produttori attuali e per gli eventuali futuri, continuando a realizzare un prodotto artigianale simbolo di un territorio che necessita attenzione e continua promozione per le sue peculiarità straordinarie. Oltre al dato positivo sull’aumento delle forme in questi giorni al Consorzio si discute per rivedere alcuni passaggi del disciplinare di produzione. Il tema portante è: continuare a chiamarla “Robiola di Roccaverano DOP” o denominarla con un termine più netto e preciso come “Roccaverano DOP”?
È necessario prendere atto che i tempi cambiano, cambia il modo di comunicare, cambiano i consumatori e l’identificazione di un prodotto è indiscutibilmente sempre più doverosa per evitare facili e dannose confusioni.
Non si dimentichi che un tempo la Robiola era il frutto del lavoro di chi aveva qualche capra e poco latte, si realizzava un prodotto, senza ricetta alcuna, che serviva più che altro al sostentamento famigliare; poi venne il tempo del Caseificio Sociale che produceva Robiole principalmente con latte vaccino (fino all’85% del contenuto così come il disciplinare del 1979 permetteva di fare). Con la scomparsa del Caseificio Sociale e la contemporanea rinascita delle produzioni aziendali, si tornò alle origini, all’utilizzo del latte di capra. In quel documento erano marcate alcune imperfezioni che sono state riviste e corrette con il disciplinare del 2000.
Intanto sono trascorsi gli anni, oltre quaranta dal riconoscimento della denominazione e più di 20 dall’acquisizione della DOP e oggi la Robiola di Roccaverano DOP come e con quale latte la si produce? E il termine Robiola cosa significa realmente? È ancora idoneo?

Abbiamo consultato la famosa enciclopedia Treccani e sul suo sito on line e alla voce Robiola (robiòla in Vocabolario – Treccani) abbiamo riscontrato quanto segue: robiòla s. f. [dal nome della cittadina di  Robbio nella Lomellina, in provincia di Pavia]. – Formaggio, chiamato anche robiolina, di pasta molle, non fermentato e poco stagionato, specialità della Valsàssina, preparato con latte intero di vacca e posto in commercio in inverno, in forme quadrate o tonde di vario peso. La r. di Roccaverano (prodotta nelle province di Alessandria e Asti) contiene, oltre a latte vaccino, latte ovino e caprino. ◆ Il dim. masch. robiolino indica invece un formaggio molle di fabbricazione lombarda o piemontese, in forme cilindriche di 50-100 grammi, di latte di vacca solo o misto con quello di pecora o di capra, da consumarsi fresco.
Qualcosa dunque non è compatibile con la Roccaverano DOP di oggi visto che la si produce ormai con latte crudo di capra in purezza (negli ultimi 10 anni le forme miste hanno significato meno dell’1% della produzione totale), siero o latte innesto autoctono non esterno all’azienda di produzione, animali al pascolo durante i mesi preposti (da marzo a novembre), nessun OGM e alimentazione animale prodotta sul territorio per almeno per l’80%.

foto Manuel Cazzola

Identificare al meglio il prodotto per non essere confusi con le tante Robiole che in Italia si producono, moltissime ormai anche a marchio GDO, tutte indubbiamente buone ma con caratteristiche che nulla hanno a che vedere con la Robiola di Roccaverano DOP che esprime una sua definita unicità. La Roccaverano è la Roccaverano e non va confusa. Confusa a livello mediatico, è ancora successo di recente su di una rivista nazionale, ma soprattutto non va confusa da parte di quel consumatore che desidera assaporarne le sue caratteristiche che la rendono uno dei formaggi più apprezzati d’Italia.
Identificare con un nome chiaro, privo di doppi sensi, un prodotto e una terra significa dare valore ad entrambe, pensiamo ad altre produzioni casearie come l’Asiago, il Gorgonzola, il Ragusano e per rimanere in Piemonte si faccia riferimento al Castelmagno, al Murazzano e ne si potrebbero citare altri.
L’eventuale modifica al disciplinare non andrebbe a toccare il metodo di lavorazione e, anzi, con la proibizione di utilizzare anche gli NBT – i nuovi OGM – si vuole rafforzare e ribadire quel principio di precauzione che ha fatto già scegliere di proibire gli OGM, come previsto dall’attuale disciplinare, e che ha fatto diventare il nostro formaggio all’avanguardia di una decina di DOP italiane che hanno indicato come le biotecnologie invasive non servano per continuare a produrre un prodotto genuino, buono e rispettoso della biodiversità del lavoro contadino.

foto Manuel Cazzola

Le potenziali modifiche del disciplinare andrebbero poi a sanare la zona di produzione del Comune di Cartosio, oggi interessato solo in parte, eliminando così un’altra piccola confusione ed inserendolo completamente il comune della Valle Erro nella zona di produzione.
In poche parole escludendo il termine Robiola si darebbe una maggiore valenza al formaggio e si andrebbe ad evidenziare che non parliamo di forme quadrate, di latte vaccino, di robiole prodotte in più zone del bel Paese in svariate modalità: dalla più artigianale fino alla sfera industriale.
La Roccaverano DOP ha un solo metodo di produzione che rispetta il disciplinare in tutta la filiera produttiva, è fatta unicamente con latte di capra, è rotonda, assolutamente artigianale ed apprezzata dai grandi gourmet sia fresca che stagionata.

Non siamo certo noi i giudici dei tempi che cambiano ma non possiamo non prenderne atto e comportarci di conseguenza: oggi i mezzi di comunicazione sono tanti e differenti, le nuove tecnologie, le piattaforme digitali, i social, il linguaggio del mondo giovanile si esprime con altri termini, altre forme, altre velocità. Quel mondo che altro non è che i consumatori dei prossimi anni.
La Roccaverano DOP, ovvero quel delizioso formaggio piemontese che è espressione autentica di un territorio e che miscela perfettamente la serietà dei produttori con il vero piacere per il palato.
ROCCAVERANO DOP? Parliamone.

Sono la Robiola di Roccaverano DOP e vi ringrazio

Riceviamo e pubblichiamo
La Robiola di Roccaverano “scrive” e “racconta”… e ringrazia.

Amiche e amici, consumatrici e consumatori, organi d’informazione e Istituzioni: oggi mi sento in dovere di ringraziarvi tutte e tutti. Chi vi scrive è la Robiola di forme-robiolaRoccaverano DOP, sono quel tipico formaggio di capra piemontese che a cavallo tra il mese di marzo e il mese di aprile si è permesso di chiedervi aiuto! L’ho fatto perché ero in seria difficoltà perché con i ristoranti, i mercatini rionali, altre realtà commerciali chiuse i miei abituali estimatori non riuscivano più a trovarmi. L’ho fatto perché mi ero smarrita per via degli eventi che ci hanno coinvolto. Mi sono donata gratuitamente e l’ho fatto perché i miei produttori, famiglie che gestiscono piccole aziende agricole, non sapevano cosa fare del buon latte che giornalmente le nostre caprette ci offrono. C’è un detto che recita: “chiedere è lecito, rispondere è cortesia!”, ma io voglio aggiungere: “ringraziare è doveroso!”.
Ringraziare tutte quelle persone che si sono attivate per acquistarmi direttamente dalle aziende, ringraziare tutti coloro che hanno attivato gruppi d’acquisto in decine e decine di località. È doveroso che io dica grazie alla stampa che ha parlato di me in tutta Italia, sul web, sui giornali, in radio e in televisione. Devo dire grazie alle Istituzioni e alle donne e agli uomini che mi producono e che non si sono persi d’animo e hanno continuato a lavorare sapendo che ad un piccolo gesto sarebbe stato corrisposto un grandissimo gesto di affetto e di amicizia.
Ma non potevamo sapere cosa sarebbe accaduto veramente. Grazie a tutti voi si è andati ben oltre a qualsiasi aspettativa, a qualsiasi previsione, al punto che, non lo nego, capretteho difficoltà a raccontare l’esperienza vissuta, a descrivere le testimonianze di sostegno che sono arrivate. Migliaia di telefonate al Consorzio prima e ai produttori dopo, ordini e richieste da privati e rivenditori, chi poche forme, chi quantitativi decisamente importanti, siete stati unici, straordinari e di una bontà d’animo indescrivibile. Negozianti di altri settori che hanno raccolto le richieste di amici e parenti stilando lunghi elenchi di compratori, così come hanno fatto i semplici appassionati, e poi amministratori di condomini, ristoratori con i locali chiusi, Amministrazioni Comunali e Sindaci e in particolare l’organizzazione e i maestri dell’Onaf che mi ha caldamente sostenuto; di quanto è accaduto con il vostro sostegno ne parlerò ancora per molto, molto tempo, statene certi.
Mi avete aiutato in un momento drammatico per tutti noi e tutti voi dimostrando che per un prodotto di qualità, se amato dai consumatori,siano proprio gli stessi consumatori che non vogliono che muoia. Io ho rischiato di sparire e grazie a voi, tutti indistintamente, sono viva e buona come sempre!!!
Ma la vita va avanti e dobbiamo cercare di tornare alla normalità
, insieme, e prima possibile.
Io ci sono, continuate a cercarmi dai vostri rivenditori di fiducia, negozi grandi e piccini, nei market, sui mercati rionali, chiedete di me e se non mi trovate segnalatecelo: i miei allevatoreproduttori e il Consorzio faranno tutto il possibile finché mi raggiungiate sempre e comodamente. Io ci sono e voglio continuare ad esserci per deliziare i vostri palati, per essere fonte di lavoro per tante famiglie e ancora elemento di tutela di un territorio bellissimo.
Cercatemi anche su Facebook alla mia pagina www.facebook.com/robioladiroccaverano e divertitevi con la “Caccia alla Robiola” segnalate agli altri dove mi trovate e dove vorreste trovarmi. Anche il progetto Rob-In di cui vi ho parlato di recente procede nel suo intento in abbinamento con altre squisitezze territoriali che presto, appena le disposizioni di legge lo consentiranno, saranno con me per la vostra voglia di cose buone.
Sostegno e solidarietà, una comunicazione che si è rivelata come “caso mediatico” con decine di testate nazionali e locali che hanno parlato di me; ecco perché oggi ringrazio, lo faccio con queste poche righe e l’ho fatto ancora donandomi al C.I.S.A di Nizza Monferrato e alla Comunità Piccolo Principe di Costigliole d’Asti.
Il Consorzio di Tutela della Robiola di Roccaverano DOP rende noto che sono state robiola di roccaverano - 2donate 120 Robiole al C.I.S.A e 13 alla Comunità: quest’ultima segnalata dal sindaco Enrico Cavallero in occasione dell’incontro organizzato grazie alla collaborazione con il Consorzio del Barbera d’Asti e vini del Monferrato. Inoltre con piacere ricorda che il 15 maggio è stata la data del primo compleanno della “Scuola della Roccaverano”. Tanti auguri.
Non vi rubo altri momenti preziosi, cercatemi ancora e ancora…
Sono la Robiola di Roccaverano DOP e vi RINGRAZIO!!!

La Roccaverano (DOP) chiede una mano e chiedere aiuto non è mai sbagliato

Riceviamo e pubblichiamo
Dopo tante iniziative e successi la Robiola di Roccaverano, in questo particolare momento, chiede aiuto.

Perché non dirlo? Perché non farlo? Abbiamo bisogno d’aiuto. Abbiamo sempre comunicato con orgoglio i nostri successi, l’alta qualità del nostro formaggio, il crescente Aindice di gradimento da parte dei consumatori, la soddisfazione dei 40 anni della DOP, gli eventi e i convegni, la feste e le manifestazioni. Abbiamo raccontato la vita e il lavoro delle nostre piccole aziende agricole a carattere famigliare, la filiera della Robiola DOP, il suo severo disciplinare di produzione; insomma abbiamo parlato di noi nei momenti di sole e allora perché non farlo oggi che il sole è stato oscurato?
Dal progetto Rob-In e al suo sguardo verso il futuro, di cui abbiamo fatto menzione qualche settimana fa, all’attuale situazione produttiva e commerciale venutasi a creare con l’evolversi del Corona Virus, sono doverose alcune precisazioni: la situazione è molto, molto complicata. Come per tutti i prodotti italiani popolari sì, ma di alta gamma, anche per la Robiola di Roccaverano DOP è in atto una forte flessione delle vendite: moltissimo il prodotto invenduto giacente nei caseifici.
Si tenga presente che La Robiola di Roccaverano DOP è un formaggio molto apprezzato e ambito dal mondo della ristorazione gourmet che attualmente, come da disposizioni governative, è completamente bloccata; non solo, anche molti mercati rionali e di paese e molte piccole realtà commerciali sono in stand-by e questo comporta che sia prevalentemente la grande distribuzione ad avere una commercializzazione attiva con la robiola di roccaverano doprelativa differenziazione di prodotti proposti al pubblico. Come se non bastasse la limitazione degli spostamenti delle persone ai propri comuni di residenza rende impossibile raggiungere alcuni rivenditori storici della nostra Robiola.
I produttori del celebre formaggio caprino sono in grave difficoltà, si stanno rivolgendo anche loro alla GDO per ampliare le rete vendita, lavorano sulle mense, sul porta a porta e vi ricordano che tramite il sito del Consorzio di Tutela si possono avere tutti gli estremi per il reperimento del prodotto:consultatelo per favore!!! www.robioladiroccaverano.com
Parallelamente si stanno orientando sulla realizzazione, con lo stesso latte – le capre vanno munte regolarmente con o senza Virus – di formaggi con una conservazione che si protrae maggiormente nel tempo garantendo sempre l’elevata qualità del prodotto.
Lo diciamo chiaramente: abbiamo bisogno di tutti. Rivenditori, consumatori, comunicatori, istituzioni, abbiamo bisogno di vendere le Robiole di Roccaverano DOP per salvare il lavoro delle famiglie, il territorio e la Robiola stessa. Se smettiamo di produrla adesso, poi, alla ripresa, riprenderemo?
È certamente la nostra più profonda volontà e appena l’emergenza sarà passata robiola di roccaverano - 2proveremo a farci trovare ancora ovunque come sempre, ma il rischio è decisamente elevato. Amici, consumatori, estimatori dei prodotti tipici di qualità cercateci e richiedeteci nei vostri punti vendita abituali.
La Robiola di Roccaverano è un’eccellenza casearia DOP da 40 anni e deve rimanere sulle vostre tavole.
Verrà il giorno in cui percorreremo una strada, non importa quale, e ci accorgeremo che tutto questo è finito per sempre e che vivrà soltanto più nel ricordo, e allora la memoria, con straordinaria lucidità ci riporterà a questi giorni, fantasticando e sognando, leggendo un libro, bevendo un bicchiere di vino, abbracciando un amore, con la consapevolezza che chiedere aiuto non è mai sbagliato.

300 Robiole di Roccaverano DOP in donazione

Riceviamo e pubblichiamo
Il Consorzio di Tutela della Robiola di Roccaverano DOP ha deciso di donare trecento Robiole all’Ospedale di Acqui Terme e alle case di riposo del territorio per testimoniare la vicinanza dei piccoli produttori a chi è in prima linea.

Poche parole, tanta speranza! È questo fondamentalmente il concetto che accompagna la decisione del Consorzio di Tutela della Robiola di Roccaverano DOP di donare r2trecento Robiole all’Ospedale “Mons. Galliano” di Acqui Terme e alle case di riposo del territorio. L’unità ospedaliera con il suo personale è in prima linea per contrastare l’avanzata del Coronavirus/Covid-19.
In questo frangente storico che ci ha assaliti senza avvisare, che ci ha avvolto in timori che non conoscevamo, che ha stravolto le nostre abitudini, anche un piccolo gesto ha la sua valenza. Le Robiole di Roccaverano DOP vengono prodotte da piccole realtà agricole, da famiglie, e quelle trecento forme, anche se non sono molte, siamo certi che regaleranno un sorriso. Per le donne e gli uomini del Consorzio rappresentano un abbraccio alla propria terra e un sospiro di speranza.
È un gesto che mostra quanto il nostro territorio sia al fianco dell’ospedale di riferimento. Sono convinto che da questa dura prova usciremo più forti di prima. La solidarietà messa in campo rappresenta un’autentica ventata di speranza in questo momento difficile per r1tutti”. Queste le parole del primo cittadino di Acqui Terme Lorenzo Lucchini.
Sono trascorsi soltanto 18 giorni da quando vi abbiamo comunicato il Progetto “Rob-In”, una iniziativa dedicata proprio allo sviluppo territoriale che si dovrà sviluppare con i prodotti, i produttori e gli eventi di questa porzione di terra piemontese. Un progetto in cui si crede molto anche se in queste due settimane la situazione è mutata; ma di sicuro non è cambiata la nostra voglia di continuare a lavorare come sempre realizzando un formaggio buono e sano. La piccola donazione è la conferma di quanto il Consorzio crede nel futuro e nella gente.
Il mondo della Robiola di Roccaverano DOP è al fianco del personale sanitario di tutti gli ospedali del nostro paese e ringrazia profondamente tutti coloro che stanno lavorando per garantirci un futuro.

La Robiola di Roccaverano DOP e il Pettirosso “Robin”

Riceviamo e pubblichiamo
Nuovo progetto che accomuna la Robiola di Roccaverano e altri prodotti del territorio, progetto che nasce sotto il nome Robin… ROBiola e dINtorni.

Il Pettirosso, “Robin” (robin in lingua inglese significa pettirosso), è quell’incantevole creatura colorata dal carattere vivace e dal canto melodioso. Alla sua figura sono legate Modelstorie e leggende, versi poetici e detti popolari. Simbolo di resistenza dei mesi più freddi affonda le sue origini nella lontana mitologia passando per Gesù Cristo e arrivando alle note di Chopin. Eleganza e armonia, ma anche forza e risolutezza, tenacia e temerarietà.
Robin è oggi il simbolo di “Rob-In” ovvero: “ROBiola e dINtorni” il nuovo progetto di promozione di prodotti e di territorio con a capofila il Consorzio di Tutela del formaggio Robiola di Roccaverano DOP. Un’iniziativa che profuma di positività in un frangente in cui la serenità quotidiana, purtroppo, sembra venire a meno.
Un territorio geografico che comprende 9 Comuni: Bubbio, Cartosio, Cossano Belbo, Loazzolo, Monastero Bormida, Rivalta Bormida, Roccaverano, San Marzano Oliveto e Vesime. Località delle Province di Asti, Alessandria e Cuneo, 6 delle quali incluse nel WEB_MC_Robiola_FRN_2493disciplinare di produzione della Robiola di Roccaverano DOP e altre 3 in cui si collocano le aziende produttrici degli altri sapori locali che prendono parte al progetto.
Rob-In” infatti include15 realtà: 12 Aderenti e 3 Partner in ATS. Parliamo di Aziende Agricole, Vinicole e di ricezione turistica specializzate nella produzione di Robiola di Roccaverano DOP, Vino, Vermouth Torino, Salumi, Cereali, Ceci, Nocciole, Miele, Zafferano e Dolci. Tutti prodotti che si contraddistinguono per la loro filiera corta di produzione oltre che per l’alta qualità e la territorialità. Il Progetto “Rob-In” verrà spalmato su una durata di 24 mesi.
In questi mesi la finalità del Pettirosso sarà quella di promuovere una terra che in buona parte coincide con il territorio della “Unione Montana Langa Astigiana Val Bormida” e della “Langa Astigiana tra Monferrato, Appennino Ligure e Alpi”, un comprensorio molto vasto ma morfologicamente e dal punto di vista paesaggistico decisamente simile e unito e con un’alta vocazione agricola.
Un territorio e i suoi sapori. La promozione, oltre che per la Robiola di Roccaverano DOP, sarà operativa per una serie di prodotti delle Aziende locali, prodotti con regimi di qualità DOP, DOCG, IGP e Biologico, ampliando così l’assortimento offerto in loco a WEB_MC_Robiola_FRN_2543turisti e residenti. Tutti i prodotti facenti parte del paniere del Pettirosso saranno acquistabili a Roccaverano presso l’Albergo del Bramante e, al contempo, verranno sviluppate iniziative di vario genere.
Per esempio sarà attivo un Qr Code dinamico posizionato nei percorsi di trekking, nelle piste ciclabili, nelle zone calde dei Comuni delle Aziende: piazze dei mercati, sedi comunali, ecc. Sarà disponibile un sito internet www.rob-in.it sul quale si troveranno i percorsi, le aziende, i prodotti, il materiale fotografico e video, nonché le date degli eventi collaterali. Eventi come le degustazioni presso la Scuola della Roccaverano, presso le Aziende, presso il Bramante. Le partecipazioni dei prodotti del paniere del Pettirosso alle manifestazioni di settore più significative come, per esempio, il Salone del Gusto di WEB_MC_Robiola_FRN_2583Torino.
Saranno 24 mesi di lavoro con il quale ci auspichiamo tutti di rafforzare il miglioramento del benessere della popolazione locale e dello sviluppo territoriale. Si lavorerà al fine di ottenere una riduzione della frammentazione dell’offerta turistica mediante un’adeguata coordinazione dell’immagine del territorio; cercando di rafforzare e promuovere l’identità locale ad un pubblico italiano e straniero sempre più vasto.
Siamo a disposizione per l’invio di materiale di approfondimento del progetto in questione così come saremo tempestivi nel comunicare tutte le iniziative legate al WEB_MC_Robiola_FRN_2606Pettirosso. Gli uomini e le donne del mondo della Robiola di Roccaverano DOP sono orgogliosi e orgogliose di essere il motore di questa iniziativa e ringraziano tutti per l’affetto e l’attenzionededicata al compartocon costanza da molto tempo.
Le prime date da mettere in agenda per quanto riguarda le degustazioni saranno segnalate sulla pagina Facebook del Consorzio, che vi invitiamo a seguire, e sul sito internet www.rob-in.it
Il primo evento in programma invece sarà Domenica 10 maggio a Roccaverano (P.za Barbero).

Le Aziende del Progetto ROBiola e dINtorni:
Albergo del Bramante di Roccaverano (AT)
Consorzio per la Tutela del formaggio Robiola di Roccaverano DOP
Az.Agr. Mario Torelli di Torelli Gianfranco (Vini e Vermouth Torino)
Azienda Agricola Elisa Mascetti (Vini, Ceci, Farro, Farine)
Agriturismo Luna di Miele di Ceretti Maria Paola (Miele e prodotti agroalimentari)
Azienda Agricola Giaminardi Gianluigi (Zafferano in pistilli)
Azienda Agricola di Negro Alessandro denominazione CASCINA MADOVITO (torta di Nocciole)
Azienda Agricola Forteto della Luja s.r.l. (Vini)
AgrimacelleriaPantalien di Azienda Agricola RahelMarjaBeglinger (Salumi)
Azienda Agricola Marconi (Robiola di Roccaverano DOP)
Società Cooperativa Agricola “La Masca” (Robiola di Roccaverano DOP)
Azienda Agricola Buttieroe Dotta di ButtieroAdelaide (Robiola di Roccaverano DOP)
Amaltea di SagliettiDaniela (Robiola di Roccaverano DOP)
Azienda Agricola Musolino Giuseppa (Robiola di Roccaverano DOP)
Azienda Agricola La VirandaSoc. Coop (Robiola di Roccaverano DOP)

Progetto - PSR 2014/2020 REGIONE PIEMONTE
Misura 16: Cooperazione art. 35 Reg. (UE) 1305/2013.
Sottomisura 16.4: Sostegno alla cooperazione di filiera, sia orizzontale che verticale, per la creazione e lo sviluppo di filierecorte e mercati locali e sostegno ad attività promozionali a raggio locale connesse allo sviluppo delle filiere corte e deimercati locali.
Operazione 16.4.1 - Cooperazione orizzontale e verticale per creazione, sviluppo e promozione di filiere corte e mercati locali.

Robiola di Roccaverano DOP: quando si gioca in casa! Presente a Canelli e Acqui Terme

a cura della Redazione
Il 2019 è l’anno in cui la Robiola di Roccaverano festeggia i suoi quarant’anni dal riconoscimento della DOP. Dopo un lungo “girovagare” la “Robiola” sarà presente a Canelli (At) e ad Acqui Terme (Al).

robiola di roccaverano - 2Sono trascorsi dieci mesi dall’inizio dell’anno, l’anno in cui abbiamo voluto festeggiare il  quarantennale del riconoscimento della DOP. Il 14 gennaio c’è stato il calcio d’inizio al Circolo dei Lettori a Torino e da quella data un calendario ricco di eventi, incontri, convegni, manifestazioni e degustazioni si è sviluppato regalandoci tante soddisfazioni.
Il costante aumento dell’apprezzamento del nostro formaggio da parte dei consumatori, la critica positiva degli addetti ai lavori, la consapevolezza di produrre un prodotto buono e sano – parole non dette da noi ma pronunciate dagli organi preposti ai controlli sanitari sugli animali e sulle Robiole – e le tante pubblicazioni che la stampa specializzata e non ci hanno riservato.
Un anno dall’atmosfera esaltante che obbliga a fare sempre meglio, a continuare a lavorare con impegno e serietà, ad essere contadini e imprenditori, produttori e divulgatori del proprio operato.
Sono ancora vivi i ricordi dei momenti più importanti di questa annata che ha ancora molto da offrire.
cremoso alla robiola di roccaverano dopDa Torino ad Asti, con il convegno “Dalla Molecola alla Tavola”; passando per Roccaverano con l’apertura della Scuola della Robiola di Roccaverano DOP e la grande Festa Carrettesca.
E poi gli eventi e le manifestazioni, tanti e tutti importanti: Vinitaly e Cheese, giusto per citare i più rinomati.
Un anno in cui è doveroso ringraziare tante persone: grazie ai consumatori e agli estimatori, che sono sempre in crescita, alle Istituzioni che hanno sostenuto le attività, ai Consorzi con cui si è collaborato, alle Fondazioni Bancarie, agli organizzatori dei eventi che hanno scelto la Robiola di Roccaverano DOP  al loro fianco, ai giornalisti e ai blogger che hanno parlato della Robiola di Roccaverano DOP e a tutti coloro che ci lavorano intorno.
Questo formaggio si produce in dieci Comuni della Provincia di Asti e in  nove Comuni in Provincia di Alessandria, motivo per cui non potevano essere che due eventi “Casalinghi” a completare l’anno dei festeggiamenti. La “Robiola” con grande piacere sarà presente a Canelli, città astigiana, nel contesto della Fiera regionale del Tartufo, antica Fiera di San Martin che andrà in scena il 9 e il 10 Novembre.
gli gnocchi con la robiola di roccaverano dopIn questa manifestazione il Consorzio di Tutela della Roccaverano per tutto il giorno 10 novembre proporrà le degustazioni del celebre formaggio caprino.
Sarà poi la volta dell’alessandrino e più precisamente ad Acqui Terme dove saremo la presenza è in occasione della quindicesima Mostra Regionale del Tartufo e quarantesimo anniversario della Robiola di Roccaverano DOP denominata “Acqui e Sapori”.
La Mostra è calendarizzata per i giorni 22/23/24 Novembre.
Proprio in apertura, il giorno 22 novembre alle ore 17.00 a  Palazzo Robellini, verrà riproposto l’incontro “Dalla Molecola alla Tavola” al fine di ricordare al pubblico quelle che sono le doti, qualitative e salutistiche, della Roccaverano DOP.
Vi prenderanno parte: Lorenzo LUCCHINI (Sindaco di Acqui Terme) – Saluto del Primo Cittadino; Fabrizio GARBARINO (Presidente Consorzio Roccaverano) – Introduzione e moderazione; Dott.ssa Maria Grazia BLENGIO (Responsabile Scientifica Consorzio Roccaverano); Dott.ssa Paola NANO (Slow Food); Dott. Mario NEGRO (Asl Alessandria); Dott. Vittorio DESSIMONE (Asl Alessandria); Filippo MOBRICI (Presidente Consorzio robiola di roccaverano - 1Barbera d’Asti e Vini del Monferrato); Elio SICCARDI (Delegato Organizzazione Assaggiatori Formaggio) ed è stato invitato anche l’assessore regionale all’agricoltura Marco PROTOPAPA.
Il pomeriggio di concluderà con una degustazione di Robiole di Roccaverano DOP nell’Enoteca Regionale di Acqui Terme.
Entrambe le manifestazioni piemontesi propongono un ricco calendario di appuntamenti ideali per il palato e per il divertimento, sia per gli adulti che per i bambini. Consigliamo vivamente di prendere visione dei programmi presso i siti on line preposti.
http://www.canellieventi.it/
https://turismo.comuneacqui.it/acqui-e-sapori-2019/
Si chiude così – giocando in casa – questo 2019 che rimarrà indelebile nella storia, nel mondo della Robiola di Roccaverano DOP, dei suoi uomini e delle sue donne.

CHEESE 2019:  La Robiola di Roccaverano DOP…c’è

Riceviamo e pubblichiamo 
La Robiola di Roccaverano DOP sarà presente alla XII Edizione di CHEESE 2019 a Bra (Cn) dal 20 al 23 settembre. Previste degustazioni guidate e dolci a base di Robiola DOP.

robiola di roccaverano dopLo avevano annunciato il 14 gennaio presso il Circolo dei Lettori di Torino che sarebbe stato un anno ricco di appuntamenti per la Robiola di Roccaverano DOP; i 40 anni di riconoscimento della Denominazione d’Origine devono essere festeggiati nel migliore dei modi. E così, dopo l’evento torinese, l’incontro del mese di marzo ad Asti – “Robiola di Roccaverano D.O.P. – dalla molecola alla tavola” una storia tra tradizione e innovazione, l’apertura a maggio della “Scuola della Roccaverano”, la grande Fiera Carretesca, Festa della Roccaverano del mese di giugno con l’investitura a Cavaliera della Robiola di Tessa Gelisio, e tanti altri momenti di incontri commemorativi eccoci a settembre presenti a Bra (CN) a Cheese 2019.
Cheese, ovvero “il più bell’evento al mondo dedicato ai formaggi a latte crudo e alle forme del latte” come ama definirlo Slow Food, andrà in scena da venerdì 20 a lunedì 23 settembre.
Il Consorzio di Tutela della Robiola di Roccaverano sarà presente in due distinte postazioni: in Via Cavour all’angolo con la Piazza Carlo Alberto, Piazza del Mercato Italiano, presso gli spazi dell’Onaf Nazionale, e in Piazza Spreitenbach nell’ambito dello stand della Regione Piemonte e Asso Piemonte.
Nel primo punto, in Via Cavour, si potrà prendere parte alle degustazioni di Robiola di Roccaverano DOP guidate dai Maestri dell’Onaf –Organizzazione Nazionale degli Assaggiatori di Formaggio, inoltre la Robiola sarà protagonista come ingrediente di sfiziosi dolci. Venerdì 20 alle 12.30 e alle 17.30 il Ristorante Madonna della Neve di Cessole (AT) proporrà il “Cremoso alla Roccaverano Dop”. Sabato 21 alle 12.30 e alle 17.30 l’Albergo Osteria del Bramante di Roccaverano (AT) preparerà della piccola pasticceria con la Robiola DOP. Domenica 22 alle 17.30 sarà la volta dell’Osteria Perigolosi di Monastero Bormida (AT) e la sua cheesecake alla Roccaverano. Si terminerà lunedì 23 alle 12.30 con l’Agriturismo Tre colline in Langa di Bubbio (AT) e la mousse di Roccaverano, moscato e limone.
Nel secondo punto, in Piazza Spreitenbach, sarà possibile acquistare durante tutte le giornate di manifestazione la Roccaverano DOP direttamente dai produttori. Il giorno 22 alle ore 12.30 ci sarà un incontro, un vero e proprio “Focus”, sui 40 anni della DOP. Interverranno il Presidente del Consorzio Fabrizio Garbarino, il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, l’Onorevole Federico Fornaro della Commissione Agricoltura, Simone Barbero assessore alle attività produttive del Comune di Roccaverano, il Presidente di Asso Piemonte Evanzio Fiandino, il Presidente di Piemonte Land of Perfection Filippo Mobrici, la dott.ssa Gerbie Salvatore Vullo con la sua ultima fatica letteraria dedicata al mondo agricolo piemontese. Vullo ha un’esperienza ventennale presso l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte. Per quanto riguarda questo momento segnaliamo il link della pagina ufficiale del sito di Cheese 2019 https://cheese.slowfood.it/event/i-40-anni-del-consorzio-di-tutela-formaggio-robiola-di-roccaverano-dop/
robiola csDella Robiola di Roccaverano DOP è doveroso ricordare si produce con latte crudo intero di capra delle razze Roccaverano e Camosciata Alpine e i loro incroci. Per l’alimentazione del bestiame, tenuto obbligatoriamente al pascolo da marzo a novembre, è vietato l’utilizzo di mangimi OGM. L’alimentazione di tutti gli animali deve provenire dal territorio di produzione per almeno l’80%.
Fresca o stagionata la Robiola di Roccaverano DOP si caratterizza da una pasta bianca e morbida mentre il suo sapore può variare dal delicato fino al deciso. La forma ha un diametro compreso tra i 10 e i 13 cm e lo scalzo dai 2,5 ai 4 cm. Il peso varia dai 250 ai 400 grammi circa.
Settembre, e più precisamente sabato 28, vedrà poi il formaggio impegnato con un altro appuntamento importante: la seconda edizione di “Ovada incontra il Piemonte”, nella location di Casa Wallacea 15 minuti dall’uscita dell’autostrada A26 di Ovada e a due minuti dal paese di Cremolino. Trattasi di una tenuta vinicola con 13 ettari di vigne biodinamiche e terreni boschivi. “Ovada incontra il Piemonte” è’ un progetto nato dall’amore per il territorio che vede come protagonisti i vini dell’Ovadese e dei suoi dintorni. La Robiola di Roccaverano DOP è tra i partner dell’evento.