Intimissimi presenta i reggiseni a fascia, il supporto che non si vede

Riceviamo e pubblichiamo
La stagione calda è alle porte e arriva l’esigenza di trasformare il sostegno che abitualmente ogni donna utilizza in qualcosa di invisibile.

Intimissimi, che da sempre esalta la donna in tutta la sua femminilità, propone una vasta gamma di reggiseni a fascia per valorizzare ogni tipo di décolleté.
Tanti e diversi i modelli proposti, studiati alla perfezione per garantire sostegno senza costringere, essere funzionali, versatili e pratici allo stesso tempo.
Grazie alle differenti scollature, questa categoria di reggiseni si adatta ad ogni tipo di seno.
Ci sono le fasce graduate e senza ferretto, come il Gioia Fascia e il Daila, quelle preformate imbottite e non graduate come il Laura e il Giada, a cuore come Anna e Monica.

GIOIA

La novità? Aumentano le nuance: non più solo i classici colori ma una palette di beige che si amplia.
Accanto ai soliti colori come bianco, nero e seta, tre nuovi skin tone detti “nude”: miele, beige medio e beige scuro.
Si fa spazio alle esigenze più specifiche di ogni donna, come quella di avere un supporto che sia realmente invisibile e che si fonda con la carnagione specifica di ognuna, aderendo alle diverse forme e confondendosi con esse proprio come una seconda pelle.
Una chiave di “svolta”, un modo di concepire l’intimo femminile in maniera più funzionale ma con un look dalle linee pulite ed eleganti.
https://www.intimissimi.com/it/donna/reggiseni/

Sabato 27 luglio: #freenipplesday. Senza reggiseno sotto l’abito ma considerate

di Fabrizio Capra
Sabato 27 luglio sarà #freenipplesday, un modo per manifestare e affermare il diritto di non indossare un reggiseno senza per questo essere presi meno sul serio.

Nipple-Day-Carola-RacketeMi pongo una domanda: saremo mai capaci un giorno di osservare la figura femminile senza umiliarla e violentarla moralmente? Senza spendere parole che vanno a ledere la dignità femminile?
A volte mi viene da pensare che a parole si è fatto molto per dare spazi e ruoli importanti alla donna, a collocarla in un ruolo importante del tessuto sociale ma, mentalmente, siamo rimasti fermi al medioevo.
L’ultimo fatto scatenante è collegato a Carola Rackete, la capitana della Sea Whatch 3,  che, recandosi in Procura, è stata fotografata con una maglietta nera e senza reggiseno e, qualcuno, che forse non ha altro a cui pensare o a cui appigliarsi, ne ha fatto quasi una ragion di stato dimenticando cosa c’è realmente dietro la vicenda della “capitana”.
Credo che, approvando o meno ciò che ha fatto per portare in salvo dei migranti che rischiavano di morire (ognuno nel rispetto altrui è libero di esprimere la propria opinione), non possiamo scendere a tali bassezze nascondendo di fatto quella che è la realtà: sono più importanti due capezzoli che puntano sotto la maglietta oppure quanto sta succedendo intorno a noi a livello politico, sociale, economico, ecc.
Giulia Trivero e Nicoletta Nobile, due attrici dell’Ert – Laboratorio permanente per l’attore, sull’onda di quanto è successo, promuovono il #freenipplesday per sabato 27 luglio, una giornata in cui si vuole affermare il diritto di non indossare un reggiseno senza per questo essere presi meno sul serio.
Così scrivono su facebook nel lanciare questa iniziativa: “Nel momento in cui il dibattito politico viene oscurato per l’ennesima volta, e la delegittimazione degli argomenti viene perpetrata tramite l’umiliazione e la censura del corpo femminile, proponiamo una giornata in cui affermare il diritto di non indossare un reggiseno senza per questo essere presi meno sul serio. Sabato 27 luglio promuoviamo il #freenipplesday a cui tutti potranno unirsi senza distinzione di sesso e genere. Sì, cari uomini, in quel giorno anche voi potrete sentirvi liberi di non indossare quello stretto e scomodo strumento e tuttavia potervi esprimere senza essere giudicati. Rivendichiamo la necessità di un dibattito fondato su argomenti concreti e contestualmente denunciamo l’ennesimo atto di prevaricazione sul corpo femminile”.
Una protesta che puà essere manifestata nel trascorrere della vita quotidiana, dove ogni donna può esprimersi ma è ammessa anche la possibilità di creare eventi per manifestare e, soprattutto, dibattere sull’argomento e sempre sotto #freenipplesday.
Quello a cui mirano Giulia e Nicoletta è semplicemente cogliere una piccola occasione per riflettere sulla cattiva informazione e sulla complessità di vivere in Italia da donna.
C’è chi si è detto favorevole, c’è chi si è detto contrario, c’è chi evidenzia i propri dubbi e perplessità e c’è chi approva: intanto se ne parla.
Come partecipare sabato 27 luglio? Basta, per un giorno, non indossare il reggiseno sotto l’abito, dove si vuole.
E mi raccomando per una volta non trasformiamo quello che può essere veramente un segnale importante in un selfie a caccia di like o in un momento per esprimere i soliti pecorecci commenti maschili. Non perdiamo un’occasione.
#freenipplesday