Serie Rai con Fabrizio Gifuni, Margherita Buy, Toni Servillo, Fausto Russo Alesi, Gabriel Montesi e Daniela Marra. Prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, con Simone Gattoni per Kavac Film in coproduzione con Arte France, in collaborazione con Rai Fiction.
Fabrizio Gifuni (Aldo Moro) photo Anna Camerlingo
Svelata la prima foto ufficiale di ESTERNO NOTTE di Marco Bellocchio. Le riprese sono in corso a Roma. ESTERNO NOTTE è una serie RAI prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, con Simone Gattoni per Kavac Film in coproduzione con Arte France, in collaborazione con Rai Fiction. Nel cast Fabrizio Gifuni nei panni di Aldo Moro. Accanto a lui, Margherita Buy, Toni Servillo, Fausto Russo Alesi, Gabriel Montesi e Daniela Marra. ESTERNO NOTTE è scritta da Marco Bellocchio, Stefano Bises, Ludovica Rampoldi, Davide Serino. Il distributore internazionale è Fremantle.
Terminate a Venezia e in Polesine le riprese della fiction RAI ‘Non mi lasciare’, una coproduzione Rai Fiction - PayperMoon Italia con Vittoria Puccini, Alessandro Roia e Sarah Felberbaum, per la regia di Ciro Visco.
Sono terminate a Venezia e in Polesine le riprese di ‘Non mi lasciare’, la nuova serie Rai coprodotta da Rai Fiction e PayperMoon Italia e diretta da Ciro Visco (Doc-Nelle tue mani e Gomorra-La serie), che vede come protagonista Vittoria Puccini nel ruolo del vicequestore Elena Zonin. Tra gli altri interpreti, Alessandro Roia e Sarah Felberbaum.
foto Jacopo Brogioni
La serie è creata da Leonardo Fasoli e Maddalena Ravagli, già autori di serie di successo come Gomorra e Zero Zero Zero, che firmano anche il soggetto di serie e le sceneggiature, insieme a Ivano Fachin, Giovanni Galassi e Tommaso Matano. Elena Zonin è una poliziotta, vive a Roma dove si occupa di crimini informatici e, in particolare, di reati contro l’infanzia e segue con una passione che rasenta l’ossessione le indagini che riguardano la scomparsa di minori. Un nuovo caso, legato a un’indagine su cui sta lavorando da tempo, la porta a Venezia, la città della sua giovinezza, da cui è fuggita vent’anni prima. Qui ritroverà Daniele, il suo grande amore di allora diventato vice questore di polizia, e Giulia, la sua migliore amica che Daniele ha sposato. L’inchiesta li vedrà lavorare fianco a fianco e con loro attraverseremo Venezia tra le sue meraviglie, gli antichi palazzi, le piccole calli sconosciute, la laguna. E la caccia ai criminali li porterà anche nel Polesine, tra le nebbie, alla scoperta di segreti nascosti per anni che ora dovranno tornare alla luce. Il passato e il presente tornano ad intrecciarsi, si riaprono vecchie ferite mentre si cerca di superare quello che è stato e di guardare al futuro. PayperMoon concretizza con questa serie la sua forte ambizione internazionale: la scelta di Venezia come location e coprotagonista della storia e il thriller appassionante e mozzafiato affidato alla scrittura di due tra gli autori più in auge del momento, ne fanno infatti un prodotto dal respiro internazionale, seppur radicato nella sua forte dimensione local, e rivolto anche al mercato estero. La distribuzione internazionale della serie è affidata al distributore Federation International.
Vittorio, Sofia e Ada: tre esistenze travolte dalla nudità finita online.
C’è qualcosa che accomuna gli adolescenti di ogni epoca e luogo: la linea d’ombra, quel momento preciso in cui si cambia nell’intimo, da un giorno all’altro e per sempre. In arrivo dal 20 aprile, in esclusiva su RaiPlay, “Nudes”, adattamento italiano dell’omonimo teen drama norvegese, una serie antologica che racconta questa linea d’ombra e quanto sia pericoloso oltrepassarla nel modo sbagliato. Una produzione Bim Produzione in collaborazione con Rai Fiction, prodotta da Riccardo Russo, per la regia di Laura Luchetti, con Nicolas Maupas, Fotinì Peluso e Anna Agio. Dieci episodi che raccontano le storie di tre teenager che si ritrovano a fare i conti con la divulgazione online di loro immagini private, svelando le insidie dei social media. C’è chi pubblica e chi viene pubblicato, vittime e carnefici. Vittorio, Sofia e Ada sono tre facce diverse della stessa medaglia. Tre esistenze travolte dalla nudità finita online, unite da uno stesso dramma che si snoda tra le strade rassicuranti della provincia bolognese. La serie affronta per la prima volta il tema del revenge porn attraverso il punto di vista dei giovani protagonisti con sguardo realistico e moderno, con l’obiettivo di narrare le conseguenze – spesso devastanti – di un gesto fatto con superficialità e senza consapevolezza, come può accadere in un’età acerba come l’adolescenza.
Greta Scarano, Simone Liberati e Claudia Pandolfi tra i protagonisti della nuova serie di Giacomo Bendotti per la regia di Gianluca Maria Tavarelli.
Simone Liberati e Greta Scarano
Sono state diffuse le prime immagini della nuova serie “Chiamami ancora amore” di Giacomo Bendotti per la regia di Gianluca Maria Tavarelli con Greta Scarano, Simone Liberati e con la partecipazione di Claudia Pandolfi. Una produzione INDIGO in collaborazione con RAI FICTION in associazione con ABOUT PREMIUM CONTENT. Opera realizzata con il patrocinio del Comune di Bracciano e con il patrocinio della Città di Anguilla Sabazia. Anna e Enrico si sono molto amati. E poi si sono molto odiati. Dopo undici anni di matrimonio e un figlio, si separano.
Claudia Pandolfi
La loro separazione diventa ben presto una guerra distruttiva, col risultato che i servizi sociali sono costretti a intervenire per valutare la loro capacità genitoriale. Com’è possibile che una coppia che è stata così complice e affiatata non riesca a risparmiarsi umiliazioni e vendette? Come può un amore così grande sfociare in un odio tanto cieco? Toccherà a un assistente sociale andare in fondo alla loro storia, ripercorrendola dall’inizio e svelando uno a uno i loro segreti, fino a scoprire il vero motivo dello scontro.
Al termine le riprese del tv movie coprodotto da Rai Fiction e Mad Entertainment con Sergio Castellitto, Max Tortora, Antonia Truppo e con la partecipazione di Massimo Ghini per la regia di Volfango De Biasi.
Set Crazy for Football Matti per il calcio Volfango De Biasi e Sergio Castellitto
Il regista Volfango De Biasi torna dietro la macchina da presa per raccontare la storia di un gruppo di pazienti psichiatrici che, insieme al loro psichiatra fuori dalle regole, trovano nella passione per il calcio e per la maglia azzurra una nuova forma di cura al dolore. Questa favola è ispirata a una storia vera, raccontata da Volfango De Biasi nel documentario “Crazy for football”, vincitore del David Di Donatello nel 2016. Il tv movie, prodotto da Rai Fiction e Mad Entertainment con il supporto della FIGC, racconta lo sviluppo di quella prima esperienza terapeutica e l’impresa di organizzare il primo mondiale di calcio a cinque per pazienti affetti da disturbi psichiatrici: dai provini per la formazione della squadra alla competizione sui campi di calcio. Un film tv sul calcio che guarisce e sulla guarigione del calcio, come gli eroi struggenti di questa avventura sportiva e umana ci insegnano.
Set Crazy for Football Matti per il calcio Gruppo con il regista
“Crazy for Football – Matti per il calcio” è diretto da Volfango De Biasi, che firma soggetto e sceneggiatura con Filippo Bologna, Tiziana Martini e Francesco Trento. La fotografia è di Roberto Forza. Nel cast Sergio Castellitto interpreta lo psichiatra che guida con coraggio i suoi pazienti oltre le barriere dell’ospedale e dei farmaci. Al fianco del protagonista ci sono Antonia Truppo, nel film sua preziosa assistente, e Max Tortora, l’allenatore che con piglio pragmatico riesce a dare ai ragazzi la motivazione e la forza per mettere in gioco la loro vita. Lo psichiatra che invece non crede alla terapia basata sul gioco del calcio, seguendo approcci terapeutici più tradizionali, è interpretato da Massimo Ghini. Le riprese si sono svolte a Roma per una durata di 6 settimane. Il Tv movie è prodotto per la Mad Entertainment da Maria Carolina Terzi, Luciano e Carlo Stella.
Volfango De Biasi (foto dalla pagina Facebook)
Volfango De Biasi - Dopo la laurea in Lettere moderne alla Sapienza - Università di Roma (tesi sugli archetipi junghiani nel cinema noir), studia recitazione fra Parigi e Los Angeles. Inizia la propria carriera nel mondo del cinema dirigendo un segmento del film a episodi “Esercizi di stile”, del 1996, intitolato “Senza uscita”. Dopo aver diretto alcuni cortometraggi, video musicali e documentari tra cui “Matti per il calcio” nel 2004, nel 2007 dirige il film con Nicolas Vaporidis e Cristiana Capotondi, “Come tu mi vuoi”. Nel 2008 scrive e dirige il documentario “Solo amore”. Nel 2009, dirige nuovamente Nicolas Vaporidis nel film “Iago”. Nel 2010 è sceneggiatore del pluripremiato “Venti sigarette”. Nel 2012 scrive “Colpi di fulmine” e nel 2013 “Colpi di fortuna” per la regia di Neri Parenti, entrambi vincitori del Biglietto d'oro. Tra il 2014 e il 2016 scrive e dirige una trilogia natalizia: “Un Natale stupefacente”, “Natale col boss”, candidato al Nastro d'argento per la migliore commedia 2015 e “Natale a Londra - Dio salvi la Regina” tutti conLillo & Greg. Nel 2016 presenta alla Festa del Cinema di Roma “Crazy for Football” e con lo stesso vince il David di Donatello e la Menzione Speciale al Nastro d'argento per il miglior documentario 2017. Nel 2018 scrive e dirige “Nessuno come noi” tratto dal romanzo di Luca Bianchini. Nel 2019 scrive e dirige “L'agenzia dei bugiardi” e nel 2020 dirige “Una famiglia mostruosa”. Nel 2004 De Biasi ha anche lavorato come attore nel film “Movimenti” e nel 2016 nel mockumentary“Grazie al Klaus”. Ha insegnato sceneggiatura presso l'università La Sapienza e l'Istituto Europeo di Design.
Dall’alleanza europea tra Rai (Italia), France Télévision (Francia) e ZDF (Germania) una grande coproduzione. “Sopravvissuti” annunciato al Mia – Mercato Internazionale Audiovisivo, riprese iniziate da Genova lo scorso 21 ottobre. La serie è diretta da Carmine Elia con un cast italiano e internazionale.
Sono partite da Genova il 21 ottobre 2020 le riprese della serie Sopravvissuti, una coproduzione internazionale RAI Fiction, France Télévisions, ZDF Rodeo Drive, Cinétévé. Un nuovo progetto dell’Alleanza tra i tre grandi servizi pubblici dell’Europa continentale finalizzata alla creazione di serie televisive che possano competere con la grande produzione globale. L’inizio delle riprese è stato annunciato a Roma nell’ambito della sesta edizione del MIA – Mercato Internazionale Audiovisivo.
Francesco Nardella e Lino Guanciale
Sopravvissuti è un mistery-drama in dodici episodi da 50 minuti, diretto da Carmine Elia (Mare fuori, La porta rossa) e interpretato da Lino Guanciale, Luca Biagini, Barbora Bobulova, Stéfi Celma, Vincenzo Ferrera, Florian Fitz, Giacomo Giorgio, Pia Lanciotti, Sophie Pfenningstorf, Elena Radonicich, Fausto Maria Sciarappa, Camilla Semino Favro, Alessio Vassallo e Adèle Wismes.
Lino Guanciale
Al centro della storia la Arianna, una barca a vela con dodici passeggeri che salpa per una traversata oceanica. Dopo pochi giorni di navigazione, a causa di una violenta tempesta, l’imbarcazione scompare dai radar. Un anno dopo, viene ritrovato il relitto con a bordo, ancora vive, solo sette persone. Che cosa è successo agli altri? Quale segreto nascondono i superstiti? Ogni episodio segue le complesse vicende legate al ritorno dei naufraghi, alternate con il terribile periodo trascorso alla deriva per scoprire, passo passo, il segreto del loro viaggio.
Barbora Bobulova
Sopravvissuti è un soggetto originale scritto da Viola Rispoli, Max Bacchini, Sofia Bruschetta, Ivano Fachin, Giovanni Galassi, Tommaso Matano. Da un’idea di Sofia Bruschetta, Ivano Fachin, Giovanni Galassi, Tommaso Matano. Le riprese della serie dureranno 23 settimane e si svolgeranno tra Genova e Roma. Francesco Nardella, Vicedirettore di RAI Fiction: «Sopravvissuti rappresenta un ulteriore traguardo nella fruttuosa collaborazione tra RAI, France Télévisions e ZDF. Una serie ideata da quattro giovani autori – Giovanni Galassi, Tommaso Matano, Sofia Bruschetta e Ivano Fachin – formatisi al Master di Sceneggiatura RAI di Perugia, che per concept e impianto drammaturgico si presta alla naturale collaborazione tra i Paesi dell’Alleanza. Una storia universale – quella di un Nostos, un ritorno a casa – che, con il linguaggio e i meccanismi del mistery drama, indaga nel profondo dell’animo umano e delle sue relazioni per raccontare cosa siamo disposti a fare per continuare a vivere. Siamo orgogliosi di cominciare questa nuova avventura coproduttiva che ci vede ancora una volta al fianco dei nostri partner internazionali, insieme a Rodeo Drive e Cinétévé, e che segna un altro passo nel percorso di internazionalizzazione della fiction italiana».
Nathalie Biancolli, SVP International Fiction, Coproductions, and Acquisitions, France Télévisions: «Per France Télévisions le fiction vengono realizzate e sviluppate nelle loro varie sfaccettature per essere il più vicino possibile alla contemporaneità. Per questo è per noi un grande piacere far parte di questo progetto così importante realizzato in seno all’Alleanza tra France Télévisions, RAI, ZDF e insieme a Rodeo Drive e Cinétévé. Sopravvissuti unisce vari aspetti della nostra mission: la promozione di giovani sceneggiatori e il coinvolgimento dei nostri talenti sul mercato internazionale». Simone Emmelius, SVP International Fiction, Coproduction and Acquisition, ZDF: «Sopravvissuti è una serie emozionante che unisce diversi talenti europei davanti e dietro la macchina da presa. Nell’ambito dell’Alleanza europea con RAI e France Télévisions, questa serie rappresenta un’altra prova del valore aggiunto generato dalla collaborazione tra scrittori italiani di talento, brillanti attori francesi, italiani e tedeschi, uniti dall’impegno delle società di produzione Rodeo Drive e Cinétévé. Per i temi e l’ambientazione su cui si fonda, Sopravvissuti rappresenta – e si rivolge a un pubblico moderno e cosmopolita che raggiungiamo principalmente con le nostre piattaforme digitali ZDFneo e Mediathek».
“I Topi” è serie in sei puntate scritta, diretta e interpretata da Antonio Albanese. Dal 3 aprile è in esclusiva sui RaiPlay mentre dal 18 aprile sarà in onda su Rai3.
Antonio Albanese torna nel ruolo di autore, regista e attore ad animare il personaggio di Sebastiano, che ha portato con successo su Rai3 il racconto della mafia in chiave comica.
Antonio Albanese
La prima stagione si è chiusa con l’improvvisa e rocambolesca fuga di Sebastiano e zio Vincenzo aiutati dal fidato U Stuorto. I tre, dopo un lungo viaggio, sono arrivati al mare, ma per non essere raggiunti dalla Polizia che affannosamente li insegue devono rientrare al più presto nella rete di cunicoli.
Nicola Rignanese e Antonio Albanese
La seconda stagione riparte proprio da qui, dall’avventurosa ricerca di un nuovo rifugio sotterraneo. E sin da subito è chiaro a tutti che non sarà semplice.
Lontani dall’amata famiglia, rimasta a vivere nella storica bifamiliare alla periferia di Milano piantonata giorno e notte dai poliziotti, i nostri latitanti dovranno superare molti ostacoli: dalla convivenza forzata con “colleghi” intolleranti al russare dello zio Vincenzo all’incontro con una spumeggiante drag queen.
Michela de Rossi e Lorenza Indovina
Dopo tante delusioni riusciranno nell’impresa. Sebastiano potrà quindi riprendere il controllo della sua famiglia: dissuaderà – e non con le buone – un ignaro corteggiatore a stare lontano da sua moglie Betta, diventata vedova per copertura; informato che sua figlia è in dolce attesa, agirà in incognito costringendo l’aristocratico fidanzato a sposarla. Infine, il suo più caro amico U Stuorto lo sorprenderà fino a sconvolgerlo!
I TOPI
seconda stagione
scritta, diretta e interpretata da Antonio Albanese
con Nicola Rignanese, Lorenza Indovina, Michela De Rossi, Andrea Colombo, Clelia Piscitello, Tony Sperandeo
Una coproduzione Rai Fiction-Wildside,
prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Mieli per Wildside, parte di Fremantle
in collaborazione con Direzione Produzione Tv - Centro Produzione Rai di Torino
La seconda stagione de I TOPI, composta da 6 puntate, è disponibile in esclusiva su RaiPlay dal 3 aprile e andrà in onda su Rai3 dal 18 Aprile.
Antonio Albanese – regista
Nella seconda stagione abbiamo in primo piano la vita privata dei personaggi principali. La narrazione è incentrata sull'approfondimento dei caratteri in un contesto ricco di nuove figure inquietanti e ridicole allo stesso tempo. Ed è così che la comicità continua ad essere lo strumento rivelatore della bestialità e dell'ignoranza delle realtà mafiose ma anche di una profonda inconsapevolezza che permea il nostro tessuto sociale e della conseguente inadeguatezza degli strumenti di contrasto.
I Topi sopravvivono, nonostante tutto, e anche nonostante loro stessi.
Eleonora Andreatta – direttore di Rai Fiction
Dopo il successo della prima stagione di Topi, una serie da 30’ ideata, diretta e interpretata da Antonio Albanese, Rai Fiction insieme a Wildside ha aderito con entusiasmo all’idea di creare per Rai 3 e Rai Play una seconda serie che affronta in modo comico e dissacrante il tema della mafia.
Un esperimento che continua nel segno paradossale e sulfureo di Antonio Albanese e spero possa portare un sorriso in questi giorni duri e difficili. Il pubblico ha accolto l’idea di Antonio Albanese di rovesciare la prospettiva sulla mafia, scardinare certi cliché e sprofondarla in un sottomondo dove i criminali vivono segregati, prigionieri delle loro paure e della loro ignoranza, condannati a mettere in scena la caricatura di se stessi. Abbiamo amato il coraggio e la provocazione irresistibile di un autore/attore che conferma la qualità dissacrante che può raggiungere la comicità e dunque la sua irriverente verità. Tornano con lui, con Sebastiano Parrini, i personaggi che conosciamo con un cast di altissimo profilo. E altri se ne aggiungono, in un gioco tra sotto e sopra che, rispetto alla prima serie, abbiamo voluto rafforzare con una nuova densità di intrecci e di approfondimento dei legami famigliari, Carmen che resta incinta, Sebastiano roso dalla gelosia per Betta, e costretto a un’operazione. Ed è un motivo di grande soddisfazione aver svolto tutta la lavorazione nel CPTV di Torino che ancora una volta ha dimostrato l’eccellenza dei nostri colleghi, delle sue maestranze, a tutti i livelli, e un’encomiabile capacità di collaborazione.
Mario Gianani – Amministratore Delegato Wildside
Con "Topi" Antonio ci fornisce uno sguardo sul mondo criminale unico, divertente e crudele, lontano da ogni tentazione di mitizzazione del modello e proprio per questo ancora più realistico.
Antonio è un grande interprete e utilizza la comicità per raccontare la società anche nei suoi anfratti più nascosti.
Siamo grati alla Rai per aver creduto nella serie incoraggiando una creatività libera di sperimentare in termini di linguaggio e di rappresentazione.
In anteprima esclusiva al cinema come evento speciale i primi due episodi della nuova serie “L’amica geniale – Storia del nuovo cognome”, una serie di Saverio Costanzo tratta dal Best Seller di Elena Ferrante edito da Edizioni E/O. Vengono presentati in anteprima nelle sale italiane solo il 27, 28 e 29 gennaio gli episodi 1 e 2 della serie, in onda su Rai1 dal 10 febbraio. Una produzione The Apartment e Wildside, parte di Fremantle e Fandango in collaborazione con Rai Fiction e con HBO Entertainment in co-produzione con Umedia.
Arrivano al cinema in anteprima esclusiva come evento speciale solo il 27, 28 e 29 gennaio (elenco delle sale su www.nexodigital.it) i primi due episodi della nuova stagione de L’AMICA GENIALE. Storia del nuovo cognome, la serie di Saverio Costanzo, tratta dal best seller di Elena Ferrante, edito da Edizioni E/O, in onda su Rai1 dal 10 febbraio. Un appuntamento unico per far vivere ai fan in anteprima sul grande schermo e condividere con tutti gli altri appassionati i nuovi episodi della saga che ha conquistato oltre dieci milioni di lettori in tutto il mondo.
Gli eventi del secondo libro de L’amica geniale riprendono esattamente dal punto in cui è terminata la prima stagione. Lila (Gaia Girace) ed Elena (Margherita Mazzucco) hanno sedici anni e si sentono in un vicolo cieco. Lila si è appena sposata ma, nell’assumere il cognome del marito, ha l’impressione di aver perso sé stessa. Elena è ormai una studentessa modello ma, proprio durante il banchetto di nozze dell’amica, ha capito che non sta bene né nel rione né fuori. Nel corso di una vacanza a Ischia le due amiche ritrovano Nino Sarratore (Francesco Serpico), vecchia conoscenza d’infanzia diventato ormai studente universitario di belle speranze. L’incontro, apparentemente casuale, cambierà per sempre la natura del loro legame, proiettandole in due mondi completamente diversi. Lila diventa un’abile venditrice nell’elegante negozio di scarpe della potente famiglia Solara al centro di Napoli; Elena, invece, continua ostinatamente gli studi ed è disposta a partire per frequentare l’università a Pisa. Le vicende de L’amica geniale ci trascinano nella vitalissima giovinezza delle due ragazze, dentro il ritmo con cui si tallonano, si perdono, si ritrovano.
“L’AMICA GENIALE – STORIA DEL NUOVO COGNOME” (8 episodi da 50’) è prodotta da The Apartment e Wildside, parte di Fremantle, e da Fandango in collaborazione con Rai Fiction, in collaborazione con HBO Entertainment e in co-produzione con Umedia. La serie ha visto la partecipazione di 125 attori e migliaia di comparse, circa 8500 maggiorenni e 860 minorenni, e la realizzazione di circa 2.000 costumi tra realizzazioni originali e di repertorio.
L’evento al cinema, con la proiezione dei primi due episodi della serie, è distribuito in esclusiva da Nexo Digital solo il 27, 28 e 29 gennaio con i media partner Radio DEEJAY e MYmovies.it.
Io sono Mia – Serena Rossi nel ruolo di Mia Martini – photo Bepi Caroli
È una commossa Serena Rossi la strepitosa protagonista di “Io sono Mia”, il biopic dedicato a Mia Martini che nei giorni 14-15-16 gennaio verrà proiettato in circa 300 sale cinematografiche italiane per poi approdare sul piccolo schermo, trasmesso su Rai1 e online su RaiPlay, a febbraio dopo li Festival di Sanremo, prodotto da Eliseo Fiction in collaborazione con Rai Fiction.
Toccante, emozionante, coinvolgente, a tratti commovente: questi alcuni termini per sottolineare il frutto del lavoro di un grande team che ha saputo trasferire la figura della cantante calabrese in un biopic veramente bello, quasi due ore capaci di tenerti incollato alla poltrona.
La volontà di tutti era quella di non proporre una “imitazione” di Mia Martini ma di scandagliare la figura di questa grande artista, proponendone una lettura a tratti molto intima sotto ogni aspetto e questo è un risultato ampiamente ottenuto, un prodotto che fa rivivere Mia e le rende onore, quell’onore troppe volte calpestato di una donna forte che ha saputo sempre far fronte a tutto con grande determinazione. Si è voluto raccontare principalmente l’esclusione sociale e la violenza psicologica subita, prima di tutto da una donna, che era anche una artista come sottolineato dal direttore di Rai Fiction, Eleonora Andreatta.
Ma nel film si parla soprattutto di musica, di Mia Martini donna, della sua onestà e integrità per le quali ha lottato fino alla fine. Luca Barbareschi, produttore di “Io sono Mia”, ha rimarcato come la maldicenza sia un qualcosa di brutto e che, purtroppo, oggi i media tendono a far emergere più gli aspetti negativi delle notizie e Mia è stata una donna distrutta dalle maldicenze.
La sceneggiatrice Monica Rametta ha sottolineato come si volesse realizzare un racconto che emozionasse e restituisse l’immagine vera di una artista e di una donna, obiettivo, a nostro avviso, sicuramente centrato.
“Ho avuto paura di trovarmi di fronte a una montagna insormontabile”: così ha esordito il regista, Riccardo Donna ricordando come il desiderio era quello di realizzare una storia credibile e verosimile, sia nella trama sia nei personaggi e nelle scenografie.
La capacità è stata quella di ricostruire quel mondo, i molti volti di Mia, i cambi di look, materiali e strumentazioni dell’epoca.
Riccardo Donna ha chiuso ricordando che questo lavoro rappresenta un piccolo modo per chiedere scusa a Mia perché, prima, non si è mai fatto abbastanza per combattere le maldicenze scatenate contro di lei.
E quando il microfono passa a Serena Rossi in lei emozione e commozione traspaiono in modo evidente.
Io sono Mia – il regista Riccardo Donna con Serena Rossi sul set del film – photo Bepi Caroli
Serena sottolinea come è stato necessario provare a conoscere l’anima di Mia Martini per interpretare il suo personaggio e che il risultato è stato raggiunto con il coinvolgimento di tutto lo staff.
A volte la casualità è un segno del destino: le riprese sono iniziate il 14 maggio giorno in cui, quasi ventiquattro anni fa, fu ritrovato il corpo privo di vita di Mia Martini, “abbiamo iniziato dove lei ha finito”.
Entusiasta Loredana Bertè: per lei si è trattato di un colpo al cuore vedere Serena recitare Mimi perché è stata capace di interpretare quello che la sorella provava dentro.
“Impressionante come sembrava lei, mi è arrivata dritta al cuore”.
E a queste parole Serena Rossi si emoziona e commuove ancora di più abbracciata da una spontanea Loredana Bertè che ha altresì affermato che alla fine, delle sorelle, la “pazza” era proprio Mia.
L’apporto di Loredana, di Olivia (altra sorella) e di Alba (la migliore amica) è risultato determinante per la realizzazione di questo lavoro perché, parole della Bertè, “solo io e Alba sapevamo certe cose e Serena ha saputo farle sue” e rivolgendosi all’attrice “sei stata bravissima, una Serena Rossi strepitosa. Mimi sarebbe fiera di te”… e altro momento di commozione per Serena.
Al cinema (14-15-16 gennaio) o a febbraio sulla Rai “Io sono Mia” è assolutamente da non perdere.
SINOSSI
Ci sono artisti che hanno saputo, come pochi, esprimere lo spirito del tempo in cui vivevano e anzi, talvolta, anticiparne il corso.
Tra questi c’è Mia Martini.
Un’artista dalla voce unica, un’esperienza umana scandita da grandi successi e da un privato denso di emozioni, sempre in bilico tra crisi esistenziali e traguardi professionali.
Per Mia Martini la consacrazione arriva nel 1972 con il brano "Piccolo Uomo", che vince il Festivalbar e, l'anno dopo, bissa con il capolavoro "Minuetto", in assoluto il suo 45 giri più venduto.
Il 1974 è un anno fondamentale per Mia Martini che è considerata dalla critica europea la cantante dell'anno: i suoi dischi escono in vari paesi del mondo e registra i suoi successi in francese, tedesco e spagnolo, ottenendo consensi significativi anche all'estero. In particolare,in Francia dove viene paragonata a Edith Piaf.
Una vita intensa e una personalità sincera e autentica, che ha saputo tenere testa a pregiudizi emarginanti e che non ha voluto scendere a compromessi, pagando a duro prezzo le proprie scelte artistiche e personali.
Questa è la sua storia e il racconto del pregiudizio che ha deviato il corso della sua vita.
IO SONO MIA – IL FILM SU MIA MARTINI
una produzione Eliseo Fiction in collaborazione con Rai Fiction
distribuzione Nexo DigitalCAST ARTISTICO
Mia Martini SERENA ROSSI
Andrea MAURIZIO LASTRICO
Sandra LUCIA MASCINO
Loredana Berté DAJANA RONCIONE
Alberigo Crocetta ANTONIO GERARDI
Alba NINA TORRESI
Toni DANIELE MARIANI
Manager di Mia FRANCESCA TURRINI
Roberto Galanti FABRIZIO CONIGLIO
Salvina GIOIA SPAZIANI
Giuseppe DUCCIO CAMERINI
Caporedattore SIMONE GANDOLFO
Charles Aznavour con CORRADO INVERNIZZI
Franco Califano e con EDOARDO PESCECAST TECNICO
Regia RICCARDO DONNA
Soggetto e Sceneggiatura MONICA RAMETTA
Consulenza LOREDANA BERTÉ e OLIVIA BERTÉ
Suono presa diretta GIUSEPPE ANGELELLI
Scenografia LEONARDO CONTE e ALESSANDRA PANCONI
Costumi ENRICA BARBANO
Capo Truccatore VINCENZA LAMPARELLI
Capo Parrucchiere SERGIO GENNARI
Fotografia ALESSIO TORRESI GELSINI
Montaggio ALESSIO DOGLIONE
Collaborazione al Montaggio MÉLODIE CAUDAL
Musiche Originali Mattia Donna & La Femme Piège
Produzione artistica e riadattamento canzoni originali Mattia Donna & La Femme Piège
Edizioni musicali Universal Music Publishing Ricordi Srl / Casanova Multimedia S.p.A.
Aiuto Regia VINCENZO ROSA
Casting LOREDANA SCARAMELLA e STEFANO ODDI
Organizzazione Generale ANTONIO SCHIANO
Direttore di Produzione RITA LONIGRO
Story Editor GLADIS DI PIETRO e FRANCESCA GIANNI
Produttore creativo SAVERIO D’ERCOLE
Produttori esecutivi GIULIO CESTARI e CLAUDIO GAETA
Produttori Rai MARTA ACETO e LEONARDO FERRARA
Prodotto da LUCA BARBARESCHI