L’ultimo libro di Giuseppe Vezzoni, in libreria

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“Tra falci di luna e cembali nell’anima” è il sentiero del tempo che l’autore ha provato a tracciare in forma poetica, anche ricorrendo al dialetto versiliese. Nel viaggio di una esistenza settantennale ha richiamato immagini e ricordi del suo avvertire il territorio delle valli del Cardoso e del Mulina.

L’ultimo libro di Giuseppe Vezzoni è una raccolta di poesie Tra falci di luna e cembali nell’anima ed è acquistabile presso il sito Youcanprint o le più importanti librerie online.
«È il sentiero del tempo che l’autore ha provato a tracciare in forma poetica, anche ricorrendo al dialetto versiliese. Nel viaggio di una esistenza settantennale ha richiamato immagini e ricordi del suo avvertire il territorio delle valli del Cardoso e del Mulina. Ha dato espressione figurativa a interiorizzazioni che finiscono per essere declinate in nicchie morfologiche dell’ Alta Versilia. Il libro Tra falci di luna e cembali nell’anima sono personali momenti di ascolto, moti interiori a cui Vezzoni è andato incontro e che ha conservato con la scrittura in quella pluridecennale discrezione emozionale che, protraendosi ancora, rischiava di andare perduta se non fosse stata raccolta in un libro. È dunque un tentativo di declinare il territorio fisico ed emozionale con una rigenerazione di momenti di vita che sono diventati l’humus di questa terra di mezzo che diviene l’appartenenza quando si fa profonda e intreccia l’immanente nel trascendente e viceversa, allorché il paesaggio si fonde con il respiro dell’anima e il senso di libertà. Un libro che testimonia il profondo legame con il territorio dell’Alta Versilia ».

Domani il Teatro di Roma in scena sul web: Lucia Mascino legge Pierluigi Cappello

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foto di Guimar
#TDRONLINE: il Teatro di Roma va in scena sul web. Domani venerdì 24 aprile (ore 16) su tutti i canali social del Teatro di Roma Lucia Mascino legge i versi di Pierluigi Cappello, il poeta friulano scultore della parola. TdR aderisce alla campagna #iorestoacasa e al programma #laculturaincasa di Roma Capitale.

#TdrOnline continua a tracciare le tappe di un viaggio lirico nella parola poetica, affidata alle voci e ai volti di attrici e attori italiani, che venerdì 24 aprile (ore Mascino_InciampareNellaPoesia16) avrà per protagonista Lucia Mascino che, sui canali social del Teatro di Roma (Facebook, Instagram, YouTube), riscopre i versi di Pierluigi Cappello, uno dei poeti contemporanei italiani più amati, con le letture tratte dalla raccolta Un prato in pendio.
Lucia Mascino ha iniziato giorni fa a dare voce alle parole del poeta friulano dal suo account Instagram, ora sul palco online del Teatro di Roma – aderendo alla campagna #iorestoacasa e al programma #laculturaincasa – per esplorare l’universo creativo, fra vita e produzione letteraria, di alcune tra le poesie della raccolta di Pierluigi Cappello, dove si trovano tutti i versi che ha scritto dal 1992 al UnPratoInPendio2017, anno in cui è venuto a mancare. Da PioveNel mese di MaggioFotografiaUn prato in pendio, quanto ci vuole, Piangere non è un sussulto di scapole a Oceano Indiano, per assonanza al progetto del Teatro India, fino a I vostri nomi, dedicata al padre del poeta, che ha trascorso gli ultimi anni in una casa di riposo, con un pensiero che rimanda a tutti i nomi venuti a mancare in questi giorni di emergenza Covid – 19.
Scomparso nel 2017 all’età di cinquant’anni e privato dell’uso delle gambe a causa di un incidente quando aveva sedici anni, Pierluigi Cappello è stato un poeta fragile ma libero. I suoi versi agganciano questi tempi di isolamento, riscoprendo la poesia che torna ‘azione’ per orientarci tra movimento e immobilità, stasi e viaggio. E chi meglio del poeta friulano ha saputo, nello stare fermo, raccontare lo spazio. “Anni fa ho conosciuto Pierluigi Cappello. Leggendo le sue poesie ho sempre pensato che avrei voluto abbracciare il suo parlare – racconta Lucia Mascino – So che è difficile, quasi impossibile, leggere le poesie ad altri. A leggerle tra sé e sé sono canto, a voce alta diventano semplice dire. Eppure, in questo momento mi è venuto in mente proprio lui, Pierluigi Cappello. Lui che ha saputo dare spazio, profondità e aria al suo pensiero; per dirla in un modo più dritto, lui che ha saputo correre e volare nonostante la sua immobilità. Quella voce nuda (gli rubo il titolo che lui stesso ha dato a una lectio magistralis che tenne anni fa all’Università di Udine) è stata capace di stare nel presente e di diventare grande. Grande senza spingere, grande come l’aria che si sposta e lascia spazio, grande attraverso un lungo lavoro di ricerca sulle Mascino_InciampareNellaPoesia_foto di Guimar.2arole per trovare una semplicità quasi arcaica. Le parole, come dice Pierluigi, sono materia fatta di suono e silenzio e proprio in questa materia mi sono rifugiata, in questo momento in cui tutto si è fermato e in cui dobbiamo trovare una nuova forma di stare”. L’appuntamento sarà introdotto da una lettera scritta appositamente per l’occasione dalla regista Francesca Archibugi, in ricordo di Pierluigi Cappello a cui ha dedicato il documentario Parole Povere nel 2013.
Un altro compositore di versi liberi e gesti nobili in movimento, che nelle forme della coreografia esprime creatività vorticosa e incessante, è Alessandro Sciarroni, tra gli artisti italiani di più ampio successo internazionale e Leone d’oro alla carriera a Biennale Danza 2019, che sarà protagonista venerdì 24 (ore 17.10) della rubrica Persone condotta da Daria Deflorin per Radio India. La stazione radiofonica live di Oceano Indiano che continua a riempire ogni silenzio del tardo pomeriggio, tutti i giorni dalle 17 alle 20, in diretta streaming su www.spreaker.com e in podcast anche su spotify e sui canali social del Teatro di Roma.

“Parole affamate di parole”: la nuova raccolta di poesie di Stefania Rabuffetti

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Le illustrazioni dell’artista madrileno José Molina nella nuova raccolta di poesie di Stefania Rabuffetti “Parole affamate di parole”.

Stefania Rabuffetti_4_altaParole affamate di parole è la nuova raccolta di poesie di Stefania Rabuffetti, illustrata da José Molina. Il volume, in uscita a metà novembre per Manni Editori, sarà presentato a Bookcity di Milano sabato 16 novembre in un incontro dal titolo Il desiderio indefinibile della poesia (Circolo Filologico Milanese, via Clerici 10, ore 15.30).
Copertina_parole affamate di paroleParteciperanno lo scrittore Renato Minore, l’attrice e conduttrice televisiva Barbara De Rossi, che leggerà alcuni estratti dalla raccolta, e l’artista José Molina. Coordina Massimo Arcangeli.
Si tratta di un’antologia drammaticamente intima, sviluppata attraverso 10 sezioni tematiche – anima/corpo, io/tu, amore/odio, luce/buio, ragione/follia, verità/bugia, realtà/sogno, voce/silenzi, male/bene, vita/morte – ciascuna delle quali è introdotta da tavole illustrate dall’artista madrileno.

Mi piego ma non mi spezzo
mi fletto ma non mi incrino
mi inchino ma non mi umilio
inciampo ma non mi scheggio.

image002Il vissuto dell’autrice è fatto di contrazioni e distensioni, di redenzione e baratro, amore e repulsione. Un inesauribile vaso di Pandora che José Molina ha plasmato in immagini.
La scrittura, quindi, come specchio dell’anima, ma anche come costante ricerca di senso e volontà di giungere a un livello superiore di consapevolezza di sé, del mondo e delle relazioni che vi si instaurano.

image004Stefania Rabuffetti è nata a Roma, dove tuttora vive. Per dieci anni ha lavorato in RAI come redattrice di vari programmi televisivi, dal varietà alle rubriche culturali. Nel 2007, si avvicina alla poesia che diventa ben presto un modo per affrancarsi dalle difficoltà personali: una terapia contro la depressione, l’apatia e il senso di alienazione. Con Manni ha pubblicato Il perimetro dell’anima (2009), vincitore del “Premio Minturnae 2010” (sezione giovani), Libertà vigilata (2011), Vietati gli specchi (2016) e Cartoline dall’universo (2017).

jose molina carlo marrazzo

José Molina è un artista, illustratore e grafico di origine madrilena. Attualmente vive e lavora in Italia.
Le sue opere sono state esposte in prestigiosi contesti come il Museo della Scienza e della Tecnologia, la Fondazione Mudima e la Triennale a Milano; la Real Academia de España a Roma e la Reggia di Caserta per citarne solo alcuni.
(foto di Carlo Marrazzo)

“Libera poesia tra le mura”: il 9 agosto il Grand Tour delle Marche a Serra Sant’Abbondio

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Il 9 agosto, a Serra Sant’Abbondio, il Grand Tour delle Marche omaggia il “libero stile” della poesia. Poeti al di fuori dei circuiti convenzionali, pietanze di ancestrale memoria e musica d’autore, per un’inedita serata… “tra le mura”!

serra dal serroneÈ il colmo dell’estate per l’anno che il MIBACT ha dedicato al turismo lento ed il Grand Tour delle Marche propone una tappa del tutto inconsueta, al di fuori della ressa, dell’incandescente clima della costa, dei ritmi frenetici della movida.
La sera del 9 agosto a Serra Sant’Abbondio (PU) è il momento di “Libera poesia tra le mura”, un evento ambientato nella serenità e nella frescura dell’Appennino pesarese, a due passi dalla confinante Umbria.
Porta SantaPromosso dall’Amministrazione Comunale, l’evento rinnova la tradizione dell’ottava rima appenninica ed è una delle iniziative “di nicchia” del Grand Tour delle Marche, il circuito di eventi esperienziali proposto da Tipicità e da Anci Marche, con la partnership strategica di Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking.
L’ottava rima appenninica fa riferimento all’antica e popolare abilità di coniare rime improvvisate da parte di contadini, pastori, boscaioli, carbonai e minatori, in “teatri” rappresentati dai luoghi di lavoro, dai campi, dai boschi o anche… dall’osteria del paese!
IMG_0079Nella serata del 9 agosto, questa ancestrale e magica arte popolare viene celebrata attraverso i componimenti di autori “non convenzionali” e non professionisti, che declameranno le proprie rime nel suggestivo anfiteatro naturale rappresentato dalle mura dello storico borgo-castello di Serra Sant’Abbondio, località nota anche per il celeberrimo Monastero di Fonte Avellana, presso il quale è estremamente piacevole “perdersi”, tra misticismo e antica sapienza, nella farmacia camaldolese, nello scriptorium oppure nello storico refettorio, tuttora aperto a pellegrini e visitatori.
Porta SantaL’iniziativa rappresenta inoltre l’occasione per assaggiare la tradizionale ricetta delle “pencianelle”, anche in forma rivisitata ed in abbinamento alle locali birre artigianali, nonché ai vini dei vitigni marchigiani. Ad accompagnare le “rime”, anche le note del Premio Internazionale della Fisarmonica di Castelfidardo.
Tutte le informazioni sull’iniziativa e sulle attrattive del territorio sono fruibili sulla piattaforma www.tipicitaexperience.it e sulla app di Tipicità.
Informazioni: 0734277893, segreteria@tipicita.it

Torino: venerdì 12 aprile al MEF “Canti del Caos”, primo contest dedicato alle parole in versi

a cura della Redazione

Alessandro-Burbank-foto-Loris-SpecieVenerdì 12 aprile, ore 21.30, al MEF – Museo Ettore Fico, via Cigna 114, Torino la poesia diventa arte nel primo “contest” dedicato alle parole in versi: “Canti del Caos”.
Canti del Caos. Poetry as Performing Art” porta la poesia in uno dei templi dell’arte contemporanea per dimostrare che la poesia è arte. Attraverso il poetry slam negli spazi inconsueti del MEF, sei fra i migliori poeti under 30 provenienti da tutta Italia si sfideranno a colpi di versi. Il vincitore sarà decretato dal pubblico e solo lui potrà accedere alla fase successiva e intraprendere così un percorso per arrivare a trasformare la poesia in performing art.
Canti del Caos è ideato da Alessandro Burbank, progettato da Beatrice Spampinato e Paolo Zammitti e promosso dall’associazione Amalgama. Il progetto è realizzato con il sostegno della Compagnia di San Paolo, nell’ambito del Bando ORA!X Strade per creativi under 30.
Canti del Caos è un dialogo tra uno spazio simbolo dell’arte contemporanea e la comunità che si identifica nella poesia performativa, per la diffusione di un messaggio tanto semplice quanto chiaro, ma non affatto scontato: la poesia performativa è arte contemporanea.
Alessandro-BurbankIl progetto si divide in tre fasi. Si parte venerdì 12 aprile con il poetry slam al MEF, una competizione in cui ogni partecipante recita poesie scritte di suo pugno e le sottopone al giudizio del pubblico. Sul palco, i sei migliori poeti under 30 selezionati in tutta Italia per una sfida in due manche: nella prima reciteranno una poesia ispirata alla trasformazione dell’ex stabilimento industriale SICME in MEF, in quanto luogo di cultura e di sperimentazione artistica; nella seconda manche una poesia senza vincolo di tematica. Al termine delle due manche i due poeti che avranno ottenuto il punteggio più alto si sfideranno in finale. Il vincitore sarà decretato dal pubblico e inizierà una collaborazione della durata di quattro mesi, da aprile a luglio, con Alessandro Burbank. La residenza artistica in programma da Off Topic sarà coadiuvata dal regista teatrale Girolamo Lucania e dal digital artist Rajan Craveri che esploreranno le possibilità della poesia orale: sonorità, gestualità, stile, intrattenimento, interattività, interdisciplinarietà.
BURBANKIl progetto si concluderà venerdì 20 settembre al MEF con una performance poetica di Alessandro Burbank che avrà a tutti gli effetti il valore di una performance d’arte.
“Canti del Caos”, la performance, prende spunto dall’omonimo libro di Antonio Moresco: l’autore descrive il processo creativo di uno scrittore nella fase di ideazione di una narrazione e allo stesso modo Alessandro Burbank intende esplorare le possibilità della poesia, sfatandone i luoghi comuni attraverso la costruzione di un mondo assurdo ed originale. “Canti del Caos” riflette sul ruolo attivo/passivo, critico/acritico del pubblico, che verrà invitato a prendere parte al destino della performance stessa. Il risultato sarà una performance interattiva, multimediale e site specific.

I POETI
I sei poeti under 30 sono stati selezionati in tutta Italia attraverso la rete dei poetry slam della LIPS - Lega Italiana Poetry Slam.
Emanuele Ingrosso, milanese, è campione ligure e vicecampione nazionale LIPS 2018.
Nicolas Cunial è un poeta, performer, scrittore e slammer di lunga data, tra i più apprezzati in Italia: ha pubblicato tre libri di poesia, è tra i fondatore della LIPS e ne è stato anche vicepresidente dal 2014 al 2016.
Eugenia Giancaspro, oltre a far parte del collettivo CASPAR - Campania Slam Poetry, ha studiato "Linguistica per la sordità e disturbi del linguaggio" che la porta ad utilizzare la lingua dei segni negli spettacoli di poetry slam.
Gianmarco Tricarico è stato finalista al Poverarte Festival di Bologna 2017 nella sezione poesia orale, si è esibito al Miami Festival (2014) e allo Zelig di Milano (2019) ed è inoltre co-ideatore di Poetry Slam McDrive, il primo poetry slam a svolgersi alle due di notte nel parcheggio di un McDonald's.
Matteo Di Genova è stato, nel 2017, finalista nazionale di Poetry Slam LIPS e vincitore della sezione poesia orale di Poverarte e del Premio Alberto Dubito di poesia con musica, gira l'Italia con i suoi spettacoli "Dixit" che hanno raccolto oltre 40 repliche.
Eugenia Galli, infine, scrive versi soprattutto per la musica ed è stata tra i finalisti del Premio Alberto Dubito nel 2016 e 2018.

“Canti del Caos. Poetry as Performing Art” è realizzato in collaborazione con MEF – Museo Ettore Fico, LIPS – Lega Italiana Poetry Slam, Atti Impuri Poetry Slam, Off Topic, TYC – Torino Youth Centre, Cubo Teatro, The Goodness Factory, Pineapple Graphic Studio. La direzione artistica e la conduzione del primo appuntamento, il poetry slam del 12 aprile, sono affidate ad Arsenio Bravuomo e Alessandra Racca, organizzatori di Atti Impuri Poetry Slam, nonché coordinatori per il Piemonte della LIPS – Lega Italiana Poetry Slam.   L’ingresso è libero.

 

Novi Ligure: week end intenso con “La Torre di Carta”

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la torre di cartaProsegue la manifestazione culturale “La Torre di Carta”, fiera del libro e degli illustratori organizzata dal Comune di Novi Ligure in collaborazione con l’associazione culturale Librialsole. Sono previsti tre incontri per il prossimo week end: venerdì 29 marzoIl profumo del cay”, sabato 30 marzo Ernesto Galli della Loggia con “Speranze d’Italia. Illusioni e realtà nella storia dell’Italia unita”; infine domenica 31 marzo un importante evento poetico che coinvolge voci molto importanti della poesia italiana.
Si parte venerdì 29 marzo, alle ore 18, con l’autore Domenico Del Coco che presenta “Il profumo del cay” (Lupieditore 2018) presso la Libreria Mondadori in via Girardengo, 37. Dialoga con l’autore Marzia Persi.
La Torre di Carta - Galli della LoggiaIl giorno seguente, sabato 30 marzo alle ore 17.30, presso il Salone di Rappresentanza di Palazzo Pallavicini, Via Giacometti 22, Ernesto Galli della Loggia parlerà di “Speranze d’Italia. Illusioni e realtà nella storia dell’Italia unita” (Il Mulino 2018). Dialoga con l’autore l’Assessore alla Cultura Cecilia Bergaglio.
Infine, in concomitanza con gli eventi che in tutto il mondo vengono organizzati per la Giornata Mondiale della Poesia di giovedì 21 marzo, domenica 31 marzo alle ore 17, sempre presso il Salone di Rappresentanza di Palazzo Pallavicini in Via Giacometti 22, un importante evento poetico. Saranno coinvolte voci molto importanti della poesia italiana, alcune delle quali attive nella nostra zona: Giancarlo Pontiggia, Tiziano Broggiato e Mauro Ferrari, ai quali si alterneranno Aldino Leoni (Presidente della Biennale di Poesia di Alessandria), Enrico Marià (giornalista molto noto, direttore di Panorama) ed Emanuele Spano (insegnante e direttore della sezione Collezione Letteraria di Puntoacapo). Tutti i poeti, di cui sono appena uscite le più recenti raccolte, leggeranno testi editi e inediti e dialogheranno con il pubblico, aprendo il proprio “laboratorio poetico”. La presentazione è affidata al bravissimo Davide Ferreri.
Inoltre l’incontro è valido come Aggiornamento Docenti.
Evento realizzato in collaborazione con Comune di Novi Ligure, La Torre di carta, Biennale di poesia di Alessandria, Liceo Amaldi di Novi Ligure, Puntoacapo Editrice e Novinterzapagina.

Giovanni Truppi: “L’unica oltre l’amore” anticipazione dell’album “Poesia e civiltà” in uscita a marzo

rubrica a cura di Fabrizio Capra

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foto di Sabastiano Tomada

Cantautore ispirato, Giovanni Truppi è un polistrumentista e cantante che per stile e liriche rievoca i grandi del cantautorato italiano degli anni ’70.
La sua forma canzone è profonda, provocatoria, complessa, imprevedibile e mai banale così come ci dimostra questo primo brano “L’unica oltre l’amore”, inedito disponibile da venerdì 19 gennaio in tutti gli store digitali e che farà parte del nuovo album dal titolo “Poesia e civiltà”, primo lavoro in uscita il 22 marzo per Virgin Records (Universal Music Italia).
A volte sento il bisogno di fare il punto con me stesso su chi sono e quali siano le cose più importanti per me – racconta Giovanni Truppi – Tra tante risposte passeggere, la sola che rimane sempre è quella di cui parlo in questa canzone e cioè che l’empatia nei confronti dei più deboli è l’unico motivo per cui valga la pena, per gli uomini, di unirsi o dividersi tra loro”.
giovannitruppi_lunicaoltrelamore_m“Il concetto di identità, da quella religiosa a quella di genere, è un tema centrale in questi anni di individualismo e atomizzazione sociale e questa è una canzone sull’identità –
precisa TruppiL’identità è anche, a mio avviso, la prima e l’ultima cosa con cui si confronta ogni artista nel suo lavoro ed anche per questo motivo sono felice che questo sia il primo brano di ‘Poesia e civiltà’ a vedere la luce e cominciare a raccontare questo disco. ‘L’unica (cosa) oltre l’amore’ è infatti una presa di posizione politica e romantica, poetica e civile”.
Pochi giorni dopo la pubblicazione, Truppi porterà il nuovo album in giro per le principali città italiane. Il tour, organizzato da Ponderosa Music&Art, prenderà il via il 4 aprile da Terni e proseguirà nelle principali città italiane fino a maggio.
Questo il calendario completo:
4 Aprile – Terni – Sala dell’Orologio DATA ZERO
5 Aprile – Caserta – Smav Factory
6 Aprile – Bari – Casa delle Arti
11 Aprile – Roma – Monk
12 Aprile – Pisa – Lumiere
13 Aprile – Bologna – Locomotiv
17 Aprile – Milano – Santeria Social Club
20 Aprile – Prato – Capanno Blackout
9 Maggio – Torino – Hiroshima MonAmour

Giovanni Truppi è nato a Napoli nel 1981.Tra il 2010 e il 2017 ha pubblicato quattro dischi di inediti: “C’è un me dentro di me” (CinicoDisincanto/CNI 2009), “Il mondo è come te lo metti in testa”(I Miracoli-Jabajabamusic/Audioglobe 2013), “Giovanni Truppi” (Woodworm/Audioglobe 2015) e “Solopiano” (Woodworm/Audioglobe 2017) e tra il 2013 e il 2017 è stato protagonista di un tour di circa 300 date, con la sua band e da solo.

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foto di Sabastiano Tomada

Nel corso del 2014 ha progettato e costruito un proprio pianoforte ottenuto modificando un piano verticale: il risultato è uno strumento dalle dimensioni inferiori allo standard, smontabile, ed elettrificato tramite una serie di pick-up che permettono di amplificarlo.
Truppi ha collaborato con lo scrittore Antonio Moresco per la scrittura della canzone “Lettera a Papa Francesco” ed ha partecipato come chitarrista alle registrazioni dell’ultimo disco del cantautore Stefano “Edda” Rampoldi“Graziosa Utopia” (Woodworm/Audioglobe 2017).
Nel 2017 ha ricevuto il Premio Nuovo Imaie per la migliore interpretazione al Premio Tenco.
Lo scorso anno Truppi è stato candidato ai Nastri D’Argento per la migliore canzone originale per “Amori che non sanno stare al mondo”, brano composto per l’omonimo film di Francesca Comencini (Fandango 2017). Truppi ha inoltre scritto “La Domenica”, brano che fa parte della colonna sonora e del testo dello spettacolo teatrale “Il cielo non è un fondale” della compagnia Deflorian/Tagliarini.