Antiche migrazioni medievali: si consolida il legame tra Sicilia e Piemonte

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Nel segno del legame tra Sicilia e Piemonte si consolida la Federazione Euro-mediterranea delle antiche migrazioni medievali.
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Nel susseguirsi degli incontri conoscitivi che preludono alla nascita della Federazione Euro-mediterranea sulle Antiche Migrazioni Medievali, l’ultimo, in ordine di tempo, si è svolto nel segno del legame tra Sicilia e Piemonte, nucleo originario della  rete divenuta ormai  internazionale.
Rappresentata nell’incontro una parte rilevante delle associazioni dell’Isola che aderiscono alla Federazione e delle città che formano il reticolo siciliano del Progetto: Piazza Armerina  e Sciacca (con i Presidenti dei Club per L’UNESCO delle due città, Anna Maria Di Rosa Placa e Lorenzo Salvagio), San Fratello (con Francesco Mangione del Museo Etno-Storico-Antropologico Ermenegildo Latteri), Corleone (con Calogero Ridulfo, Presidente dell’Associazione Culturale Palladium e dell’Accademia Internazionale di Lettere, Arti eScienze), Sperlinga (con lo studioso  Salvatore lo Pinzino) e Nicosia (con Patrizia Venuta, da tempo impegnata, in qualità di docente di lettere classiche del Liceo “Testa” in proficui progetti di valorizzazione della lingua galloitalica    locale).
Nel segno dell’auspicata fusione di intenti tra Sicilia e Piemonte è intervenuta Samantha Panza,  titolare della prestigiosa sartoria Principessa Valentina di Asti, che ha portato in riunione il suo ricordo della lunga collaborazione con il compianto Roberto Maestri e l’esperienza del Centro Studi da lei diretto nell’ambito delle rievocazioni storiche e dei progetti di implementazione turistica.

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L’incontro si è arricchito della presenza del Prof. Francesco Barone, docente di Storia Medievale all’Università degli studi di Catania, uno dei massimi esperti in Sicilia della storia degli Aleramici.
Con il Prof. Barone, che impreziosisce il comitato tecnico-scientifico, si è ripercorsa l’importante collaborazione nata nel 2018 con la videointervista nella cornice della Biblioteca Prampolini di Catania e proseguita, nell’ambito del ciclo di convegni del Maggio del 2019 in Sicilia, con la sua relazione su Simone aleramico tenuta a Piazza Armerina.
Intenso l’intervento di Fabrizio Di Salvo, Presidente della Euro-Mediterranea Federazione, su Salvatore Mangione, membro prezioso del Progetto, purtroppo scomparso e ricordato, alla presenza del figlio Francesco che ne ha raccolto l’eredità, per la sua grande preparazione storica e le doti umane poste al sevizio di innumerevoli iniziative culturali e di conservazione della lingua galloitalica di San Fratello.
 La coordinatrice della Federazione, Anna Maria Di Rosa Placa, ha poi anticipato un importante  webinar su “Galloitalico, Occitano e Francoprovenzale in Italia e in Europa” (nell’ambito del tema UNESCO “Le diversità linguistiche”) organizzato da una rete di Club per l’UNESCO di varie città, guidata dal Club di Piazza Armerina, da lei presieduto.
Nadia Ghizzi, nota nel Monferrato per essere stata per molti anni la segretaria e memoria storica del Circolo Marchesi del Monferrato, si occuperà di coordinare tutte le attività della Federazione Euro-Mediterranea per il nord Italia, insieme a Maurizio Calì, presidente di Italia Medievale.

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Del webinar, svoltosi con grande successo ed apprezzamento per la relazione del Presidente  Fabrizio Di Salvo.
Il particolare mix degli invitati alla videoconferenza ha dato origine ad una conversazione storica di alto profilo che si è snodata partendo dall’intervento del Presidente del Club Unesco di SciaccaLorenzo Salvagio, sulla dinastia degli Incisa e sul ruolo di Sciacca come importante caricatore del grano in epoca medievale, seguito da un confronto sugli antichi rapporti commerciali con Corleone.
Molti, insieme a questi, gli stimoli culturali della discussione che sono sfociati in una valutazione delle enormi potenzialità dei territori siciliani e delle iniziative per creare, attingendo alla cultura, un rilancio turistico nella delicatissima fase post-pandemia.
Un incontro che ha pienamente rappresentato il senso vero del Progetto: trasformare la rigorosa indagine storica in occasione concreta di sviluppo sostenibile dei territori.

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Foto 1: Castello di Pomaro (AL), personaggi Aleramici in scena durante le riprese del Docufilm “Aleramici in Sicilia, Viaggio in Europa alla scoperta delle radici di un popolo” prodotto e diretto da Di Salvo Fabrizio. Costumi Principessa Valentina by Samantha Panza – Fotografia by Marco Sala.
Foto 2: rievocazione storica – Palio dei Normanni – Piazza Armerina (Enna) – Fotografia by Giuseppe Arangio.
Foto 3: i relatori durante la video conferenza. Credit – Lavinia Garsia

Turismo di prossimità: si inizia dal Piemonte. Torino-Cuneo-Asti

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In "Viaggio per l’Italia ", 1° volume sono stati recensiti oltre 1000 luoghi d'interesse tra castelli, palazzi e monumenti. Circa 1300 luoghi di culto tra chiese, abbazie e santuari. Oltre 300 musei e teatri. 200 eventi, fiere e manifestazioni, 150 parchi e riserve, laghi e grotte, spalmati su 500 comuni delle 3 province piemontesi. La guida turistica è un condensato di curiosità, notizie storiche, enogastronomiche, indirizzi utili sull’asse Torino-Cuneo-Asti.

La primavera porta voglia di muoversi, di viaggiare, alla ricerca di angoli ancora sconosciuti.
Prende piede, anche per evidenti motivi sanitari e di misure imposte per contenere il diffondersi dell’epidemia, il turismo di prossimità e lo slow tourism, in borghi, paesi, nicchie di esperienze turistiche immerse nella cultura locale di un territorio. Per questo motivo “Gusto Italiano” ha deciso di iniziare dal Piemonte con una guida turistica che tiene conto anche dei piccoli borghi.
Il volume, scritto da Wilma Zanelli e Andrea Busso, ha recensito oltre 1000 luoghi d’interesse tra castelli, palazzi e monumenti. Circa 1300 luoghi di culto tra chiese, abbazie e santuari. Oltre 300 musei e teatri. 200 eventi, fiere e manifestazioni, 150 parchi e riserve, laghi e grotte, spalmati su 500 comuni delle 3 province piemontesi. La guida turistica è un condensato di curiosità, notizie storiche, enogastronomiche, indirizzi utili sull’asse Torino-Cuneo-Asti. “Viaggio per l’Italia” volume 1° Piemonte: Torino-Cuneo-Asti, è disponibile su Amazon in versione ebook, nelle prossime settimane sarà disponibile anche il paper book che sfiora le 700 pagine.
Buon viaggio.

Laboratori pilota di arteterapia in Piemonte

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Per il progetto europeo DEEP ACTS contro la violenza di genere dal 22 ottobre 2020 al 31 maggio 2021 si terranni a Oglianico (TO) nella Comunità terapeutica “Fragole Celesti” i laboratori pilota.

Organizzazioni di Italia, Portogallo e Italia si sono unite nella realizzazione del progetto DEEP ACTS, finanziato dal programma europeo Rights, Equality and Citizenship, che si pone come obiettivo principale la prevenzione della violenza di genere attraverso la sistematizzazione e la diffusione di strumenti e metodi basati su educazione emotiva e arteterapia.

Dal 22 ottobre 2020 iniziano a Oglianico (TO) i laboratori pilota che nell’arco di 8 mesi e per un totale di 21 giornate coinvolgeranno sei donne e due operatori di Fermata d’Autobus, associazione piemontese capofila del progetto, presso la sua comunità terapeutica “Fragole Celesti”, struttura riservata a donne comorbili vittime di abuso, violenza e maltrattamento.
L’obiettivo finale di questi laboratori pilota è quello di testare, e in seguito diffondere, le linee guida prodotte e le esperienze sino a qui acquisite dal gruppo di lavoro sull’utilizzo di metodi innovativi e di specifici strumenti che prevedono l’uso dell’arteterapia nel supporto alle vittime di violenza.

Si metteranno in pratica tecniche dell’arteterapia e della foto-arteterapia ritenute utili nella prevenzione dei principali rischi psicosociali correlati alle esperienze di stress e/o burnout insite nel trattamento di vittime di abuso.
Gli obiettivi specifici saranno:
– prendere contatto con l’esperienza del trauma dell’abuso in un contesto protetto e attraverso la mediazione della produzione creativa;
– elaborazione del dolore beneficiando della funzione di protezione e contenimento peculiare del gruppo, che genera una holding di aiuto e sostegno nella ricostruzione del sé;
– pervenire all’espressione oggettuale del dolore e della vergogna del trauma attraverso un percorso soft, acquisendo uno stile espressivo proprio;
– offrire opportunità per esprimere emozioni: le realizzazioni oggettuali divengono un mezzo di sostegno dell’io, e aiutano lo sviluppo dell’identità e il rispetto del sé;
– offrire uno spazio di mutuo sostegno e sinergia nel gruppo di donne.
L’obiettivo finale, al termine del progetto, è quello di diffondere ed offrire metodi innovativi e specifici strumenti di lavoro a professionisti e organizzazioni che operano in tale settore.

IL PROGETTO DEEP ACTS
DevelopingEmotionalEducation Pathways and Art Centered Therapy Services against gender violence Sviluppo di percorsi di educazione emotiva e servizi incentrati sull’arteterapia contro la violenza di genere.
Da giugno 2020 a giugno 2022 in Italia, Portogallo, Spagna e online con meetings, workshop, conferenze, spettacoli, video, mostre ed eventi.
I partner del progetto sono:
- Fermata d’Autobus (capofila con sede a Torino), associazione italiana che ha come proprio campo di intervento la doppia diagnosi - disturbo psichico associato a dipendenza patologica – enel proprio circuito di cura una comunità terapeutica, “Fragole Celesti”, per donne comorbili vittime di abuso, violenza e maltrattamento e di arte terapia: www.fermatadautobus.net;
- Cooperativa RUMBOS (Mairena del Aljarafe, Provincia di Siviglia, Spagna), specializzata nell’Educazione Emozionale:www.rumbos.org;
- Nuovo Comitato Il Nobel per i Disabili (Gubbio, Italia), fondato da Franca Rame e Dario Fo:www.comitatonobeldisabili.it;
- Compagnia Teatrale portoghese ASTA (Covilhã, Portogallo):www.aasta.info;
 - Associazione Nuovi Linguaggi (Loreto, Italia):www.nuovilinguaggi.net.
L'obiettivo primario del progetto “DEEP ACTS - DevelopingEmotionalEducation Pathways and Art Centered Therapy Services against gender violence” è quello di offrire metodi innovativi e strumenti di lavoro specifici, che prevedono l'uso dell'arteterapia e dell'educazione emozionale,ai professionisti e alle organizzazioni che operano nella prevenzione della violenza di genere.
I principali risultati attesi consistono nella protezione e nel supporto delle categorie a rischio con servizi che rispondano alle loro specifiche esigenze, una maggiore capacità delle parti e dei professionisti interessati di affrontare e agire anche attraverso una cooperazione rafforzata multidisciplinare e la prevenzione attraverso una ampia attività di sensibilizzazione.
Il progetto si articola nel biennio 2020-2022 in Italia, Portogallo e Spagna con meetings, workshop, conferenze, spettacoli, video, mostre ed eventi. AIM - Association of InterculturalMediators si occuperà di tradurre e disseminare gli output del progetto in Romania.
In particolare sono in programmaattività di ricerca, formazione e produzione di curriculum e linee guida finalizzati a costituire strumenti e metodologie di riferimento utili a organizzazioni e professionisti che intendano usare educazione emozionale e arteterapia nei propri interventi a favore di vittime di violenza in tutta Europa.Al termine del progetto sono previste tre conferenze (in Italia, Spagna e Portogallo), la produzione di un video-documentario e di una pubblicazione che conterrà la storia del progetto, i risultati delle ricerche e le linee guida operative da mettere a disposizione.
Riassumendo, i principali eventi previsti in Italia, Portogallo e Spagna sono:
- workshop e laboratori pilota sperimentali di Arteterapia per vittime di violenza, Oglianico (TO)
- workshop e laboratori pilota sperimentali di Educazione Emozionale per vittime di violenza, Siviglia
- Festival dell’Outsider Art a Bologna (2-5 ottobre 2020) e Torino (marzo 2021)
- Mostra e Galleria Virtuale dell’Outsider Art, giugno 2021 a Torino
- Tournée teatrale tra febbraio e aprile 2022 in Italia, Portogallo e Spagna
- Show-Conference finale tra febbraio e aprile 2022 in Italia, Portogallo e Spagna
- Presentazione del docufilm DEEP ACTS.
L’Overall project manager è Nazzareno Vasapollo, professionista esperto nell’ideazione e nella gestione di progetti transnazionali finanziati da programmi UE. Già valutatore per conto di agenzie dell’Unione Europea, negli ultimi anni ha portato i propri progetti a riconoscimenti internazionali come lo European Language Label e il Premio UNESCO Confuciofinanziato dalla Repubblica Popolare Cinese.

Fuga dalla folla: otto mete italiane tutte da scoprire quest’estate secondo Volagratis.com

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Gli italiani per questa estate scelgono di rimanere nel Bel Paese: secondo Volagratis.com le prenotazioni domestiche hanno superato il 68%, contro il 27% del 2019. Per una vera e propria fuga dalla folla, Volagratis.com ha selezionato 8 destinazioni italiane, tra mare, montagna e città. Per chi invece vuole varcare i confini, Volagratis.com ha creato uno speciale algoritmo (Travel Safe Algorithm) che individua le destinazioni europee più belle e più sicure da scoprire nei prossimi mesi.

Per i viaggiatori questa del 2020 sarà un’estate insolita e in molti sceglieranno di rimanere all’interno dei confini italiani per andare alla scoperta delle tante meraviglie del Bel Paese.
A rivelarlo sono i dati raccolti da Volagratis.com, dai quali emerge che le prenotazioni domestiche quest’anno hanno superato il 68%; un dato ancora più significativo se paragonato a quello del 2019, quando avevano raggiunto appena il 27%.

Per venire incontro ai viaggiatori che ancora non hanno prenotato e vogliono trascorrere le loro vacanze lontani dalla folla, Volagratis.com ha selezionato otto destinazioni italiane spesso solo sfiorate dai classici itinerari turistici o immerse nella natura e tutte da vivere, che sia solo per un weekend o per un’intera settimana: dalle montagne del Trentino fino a quelle della Sila, passando per Alghero e Caserta.

Per un weekend in montagna: Trento, Trentino-Alto Adige
Immersa tra le Alpi, la provincia di Trento è ricca di percorsi naturalistici, tutti diversi per difficoltà, panorami e tematiche. Il sentiero che collega il Rifugio Maranza a Cima La Marzola, per esempio, regala una vista splendida sulla città e sulla Valle dell’Adige, mentre il Sentiero dei cento scalini sul Monte Celva, adatto anche ai bambini, è un vero e proprio percorso storico tra forti, osservatori e fuciliere delle Prima Guerra Mondiale.
Soggiorno di 3 notti in hotel a Trento a partire da 250 euro (camera doppia) ad agosto.

Per un weekend al lago: Lago Maggiore, tra Lombardia e Piemonte
Il Lago Maggiore riunisce in sé storia, arte e natura. Le sue sponde sono ricche di dimore storiche come Palazzo Borromeo, castelli come la Rocca di Angera, affascinanti luoghi di culto come l’Eremo di Santa Caterina, ma anche preziose aree preistoriche diventate patrimonio UNESCO. Chi vuole dedicarsi alla natura, invece, può raggiungere i parchi e le aree protette oppure esplorare la zona a bordo di un kayak, per un fine settimana più dinamico.
Soggiorno di 2 notti in hotel sul Lago Maggiore a partire da 180 euro (camera doppia) a settembre.

Per un weekend in città: Caserta, Campania
Nota per ospitare la Reggia Borbonica da molti definita la “Versailles d’Italia”, Caserta è una gemma del sud, ricca di arte e di storia nel quale perdersi e meravigliarsi passo dopo passo:  dal borgo medievale di Casertavecchia fino all’Abbazia di San Pietro ad Montes.
Soggiorno di 2 notti in hotel a Caserta a partire da 147 euro (camera doppia) ad agosto.

Per un weekend tra mare e cultura: Alghero, Sardegna
Capoluogo della Riviera del Corallo, Alghero è una città che rivela una cultura ricchissima, di cui sono testimonianza la necropoli di Anghelu Ruju e la villa romana di Santa Imbenia. Senza dimenticare il mare limpido della Sardegna: da non perdere la falesia di Capo Caccio e le Grotte di Nettuno, famose per le loro piscine e formazioni calcaree.
Soggiorno di 3 notti in hotel ad Alghero a partire da 220 euro (camera doppia) ad agosto

Per cinque giorni tra lago e arte: Lago Trasimeno, Umbria
Il territorio del Lago Trasimeno, con i suoi parchi e i suoi piccoli borghi, mette d’accordo gli amanti della natura e quelli dell’arte che vogliono trascorrere qualche giorno lontano dalla folla. Il Parco Regionale ospita sentieri da percorrere in bicicletta o a piedi e aree perfette per il birdwatching come l’Oasi La Valle, mentre la zona circostante è costellata di chiese, palazzi e castelli, tra cui la suggestiva Rocca del Leone.
Soggiorno di 4 notti in hotel a Perugia a partire da 200 euro (camera doppia) a settembre.

Per cinque giorni in montagna: La Sila, Calabria
Il Parco Nazionale della Sila è tra le aree naturali più importanti del Paese: qui ci si può dedicare al birdwatching, per ammirare dal vivo falchi migratori e barbagianni, si può andare alla scoperta dei canyon scavati dall’acqua dei torrenti o seguire i numerosi sentieri in mountain bike o a cavallo. Per un viaggio nel tempo, invece, si può salire a bordo del trenino storico del Parco.
Soggiorno di 4 notti in hotel a Crotone a partire da 360 euro (camera doppia) a settembre.

Per una settimana tra sport e natura: Isola d’Elba, Toscana
Protagonista del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, l’Isolad’Elba è la destinazione ideale per chi vuole trascorrere una settimana in mezzo alla natura. Gli amanti dello sport possono fare trekking lungo le pendici del Monte Capanne e poi ammirare l’isola dall’alto in parapendio, scoprire le sue coste con il kayak o immergersi nelle profondità marine. Chi è alla ricerca del relax, invece, può stendersi al sole sulla spiaggia di La Biodola o di Cavoli, la più lunga dell’isola. Per assicurarsi una gita in un luogo incontaminato e lontano dalla folla c’è inoltre l’Isoladi Pianosa, raggiungibile dall’Isolad’Elba ma solo con visite guidate a numero chiuso.
Volo e soggiorno di 7 notti all’Isola d’Elba a partire da 540 euro/persona a settembre.

Per una settimana o dieci giorni tra mare e tradizione: Pantelleria, Sicilia
Nota anche come la “perla nera del Mediterraneo” per la sua origine vulcanica e i suoi paesaggi lunari, Pantelleria è ricca di tradizioni antichissime e di angoli di natura incontaminata. Tra terme naturali, grotte e calette nelle quali rilassarsi lontano dalla folla, l’isola ospita anche un castello medievale realizzato in pietra lavica e vitigni unici nel loro genere che donano vini dolcissimi come lo Zibibbo, vera eccellenza del territorio.
Volo e soggiorno di 7 notti a Pantelleria a partire da 512 euro/persona a settembre.

On the road Made in Italy: sei itinerari perfetti per l’estate 2020

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La voglia di partire e viaggiare per chi potrà farlo in questa strana estate caratterizzata dalla fine del lockdown è tantissima. Scoprire e riscoprire l’Italia on the road, in auto o in bici, è già una tendenza. Per offrire ulteriori spunti automobile.it ha tracciato sei itinerari da nord a sud italia per visitare la nostra penisola anche solo in un fine settimana partendo da alcune città italiane (Milano, Torino, Roma, Napoli e Bari). Per ognuno degli itinerari proposti è possibile trovare le relative immagini cliccando il link sotto il titolo della nota stampa. A disposizione una foto rappresentativa e una cartina che evidenzia i punti di interesse e le info utili. Nel testo per ogni giro turistico sono presentati i tempi di percorrenza, il consumo di benzina stimato e la distanza in km.
Palazzina di Caccia di Stupinigi

L’estate 2020 è ormai entrata nel vivo e tra alte temperature e primi bagni al mare è arrivato il momento di progettare le vacanze. Per quest’anno i dati sono molto chiari come risulta dall’indagine “Le abitudini degli automobilisti in viaggio” di automobile.it: l’83% degli italiani sceglierà di restare in patria e di partire (in auto-76,8%) alla scoperta delle bellezze italiane.

Rocca di Angera

Si afferma così la voglia di on the road Made in Italy e di un ritorno al turismo fatto di viaggi su piccole distanze verso destinazioni locali tutte da scoprire.
Ancora oggi però, come si evince dalla ricerca, un italiano su quattro è indeciso e dice di non aver scelto dove andare in vacanza. Inoltre, sembra che molti abbiano optato per abbandonare l’idea della “vacanza classica” e si dicano più propensi a piccole gite fuori porta: il 34,4% degli italiani se ne concederà 2-3 durante l’estate, il 21% partirà ogni 2 settimane mentre quasi l’11% sta pensando di viaggiare ogni weekend. 

Costiera Amalfitana

Per questo motivo automobile.it, sito di annunci di auto usate, nuove e Km 0, ha pensato a sei itinerari on the road da fare in giornata che possono diventare una fonte di ispirazione per vivere un’avventura sulle strade d’Italia da Nord a Sud, alla ricerca di antichi borghi perduti e natura incontaminata.  

#1. Piemonte in alta quota
202 km – media di benzina consumata 37 euro – tempo di percorrenza 3,34 ore
Il primo itinerario prevede un tour tra le montagne piemontesi dove, partendo da Ivrea e passando per Stupinigi, che ospita la bellissima Palazzina di Caccia sabauda, si arriva a toccare le cime del Sestriere per arrivare fino al Lago dei 7 colori, al confine con la Francia. Il viaggio perfetto per tutti gli amanti d’alta quota! 

#2. Borghi Medievali e Lago Maggiore 
92 km – media di benzina consumata 17 euro – tempo di percorrenza 2 ore
Spostandosi ad est: al confine tra Piemonte e Lombardia, le meraviglie da scoprire sono davvero tantissime. Questo itinerario parte da Milano, passa per Vigevano e Novara per poi  guidarci verso il Lago Maggiore, un gioiellino tra le Prealpi lombarde, dove è possibile visitare la Rocca di Angera e l’Eremo di Santa Caterina del Sasso. Una gita che gli appassionati d’arte non potranno farsi sfuggire!

#3. I colli bolognesi
122 km – media di benzina consumata 20 euro – tempo di percorrenza 2 ore
In auto o su una vespa special, il terzo itinerario porta dritti ad esplorare i colli bolognesi, tanto famosi quanto affascinanti: 122 km di borghi, paesini all’insegna dell’arte e tradizioni culinarie davvero gustose tra tortellini, tartufo bianco, gnocco fritto e… ottimo vino. Per gli amanti della buona tavola, le trattorie e gli agriturismi locali nascosti tra stradine tortuose, questo è senza dubbio l’itinerario perfetto.

#4.  Roma e i Castelli
22 km – media di benzina consumata 6,5 euro – tempo di percorrenza 40 minuti
Tra le destinazioni non poteva poi mancare il paradiso culinario laziale, ovvero i Castelli romani che, oltre al buon cibo offrono anche tanta storia. Questa è la zona dei borghi arroccati sui Colli Albani tra castelli e ville romane, che arriva sino alle sponde del lago di Albano e del lago di Nemi, ideali per escursioni e relax tra la natura.

#5.  La Costiera Amalfitana
106 km – media di benzina consumata 22 euro – tempo di percorrenza 2,30 ore
Famosa ed amata da italiani e non, la Costiera Amalfitana offre senza dubbio la strada panoramica più bella della nostra penisola. Da Napoli ci si mette in viaggio verso il mare della costiera alla volta di panorami mozzafiato e luoghi storici come Pompei ed Ercolano, passando poi per l’incredibile Reggia di Caserta, senza dimenticare di gustare i prodotti locali come gli scialatielli all’amalfitana e le alici di Cetara. 

#6. Il Salento 
118 km – media di benzina consumata 22 euro – tempo di percorrenza 2 ore
L’ultimo itinerario si chiude con l’immancabile Puglia e un tour alla volta di alcuni dei suoi luoghi più incontaminati. Si sale in auto a Bari per raggiungere città d’arte come Rutigliano, sino ad arrivare alle incantevoli spiagge di Polignano a Mare e al Parco nazionale dell’Alta Murgia, alla scoperta di spazi infiniti e colori della natura dove immergersi, fermarsi e respirare.

Sabato 27 giugno riparte Borgate dal Vivo 2020

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Il primo festival delle borgate e dei piccoli comuni alpini - selezionato tra gli 11 festival dell’iniziativaEstate all'italiana Festival. 30 eventi in 27 comuni tra Piemonte, Valle D'Aosta, Liguria, Lombardia dal 27 giugno al 6 settembre 2020. Tra i tanti ospiti: Niccolò Fabi in dialogo con Saverio Tommasi; un’anteprima di Francesco Montanari; il debutto di Quattro Donne di Chiara Buratti; Nicolò Govoni; Andrea Scanzi; Mauro Corona; Dario Ballantini; Guido Catalano; Mauro Berruto; Tommaso Ragno.

Il 27 giugno, con un evento trasmesso in diretta dalla sacra di San Michele, monumento simbolo del Piemonte, riparte Borgate dal Vivo che, in un momento storico particolarmente complesso, ha scelto come titolo della V edizione un verso iconico di Dante: “A riveder le stelle”.
L’evento sarà trasmesso in tutto il mondo anche sul sito web www.italiafestival.it. Borgate dal Vivo, infatti,è stato selezionato tra gli 11 festival di “Estate all’italiana Festival’, un tour dei principali Festival italiani che verranno presentati nel mondo, grazie alla collaborazione tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – con la sua rete di Ambasciate e Consolati – e l’Associazione Italia Festival: una vetrina internazionale dei festival italiani di grande tradizione ed eccellenza di diversi territori del Paese, che saranno disponibili online gratuitamente, previa registrazione al sito web: www.italiafestival.it. L’iniziativa è promossa dal Ministero nel quadro delle misure a sostegno delle imprese culturali e creative e di rilancio internazionale dell’Italia, incentrato sulla profonda vocazione del Paese alla cultura, allo spettacolo e alla bellezza.

Sacra di San Michele – foto Federico Milesi

Borgate dal Vivo è il primo festival delle borgate e dei piccoli comuni alpini, che porta grandi eventi di spettacolo – tra teatro, musica, letteratura, cinema e circo – sull’arco alpino occidentale. Sin dalla sua nascita, Borgate dal Vivo si prende cura dei luoghi periferici proponendo bellezza e ha come scopo l’innovazione sociale e culturale di zone lontane dai grandi centri urbani, valorizzando lo straordinario patrimonio naturalistico e architettonico dei piccoli borghi, tra i quali Oulx, Avigliana, Venaus, Borgata Celle di Caprie in provincia di Torino; Borgo Viatosto in provincia di Asti; Valtournenche in provincia di Aosta e Madesimo in provincia di Sondrio. L’emergenza sanitaria ha rimesso in gioco il settore dello spettacolo dal vivo, ma la rassegna favorisce da sempre l’incontro non caotico in luoghi accoglienti e magici, nei quali il pubblico potrà assistere agli spettacoliin totale sicurezza.       
Borgate dal Vivo è anche il festival più grande d’Italia per estensione e durata: quasi tre mesi di appuntamenti, dal 27 giugno al 6 settembre 2020, per 30 eventi in 27 diversi comuni tra Liguria, Piemonte e Valle D’Aosta.

Cesana – foto di Edoardo Pivi

A rivedere le stelle” è un’espressione di riapertura, ripartenza, rinascita. Un ritorno alla vita insieme, nel rispetto rigoroso delle norme che richiederanno il mantenimento del distanziamento sociale minimo. Per questa ragione, la prima serata del festival sarà trasmessa gratuitamente in diretta sul canale Facebook di Borgate dal Vivo e sarà l’unico evento del calendario del festival senza pubblico, in attesa di poter tornare alle modalità solite, sempre nel massimo rispetto delle direttive. Protagonisti della serata saranno la violinista Elisabetta Bosio e l’attore Saulo Lucci. Per riprendere il payoff della quinta edizione del festival, Saulo Lucci declamerà l’ultimo canto dell’Inferno di Dante, che termina proprio con il verso “A riveder le stelle”. A seguire, Elisabetta Bosio eseguirà musiche di Elizabeth Lounge Project, ovvero suoi brani originali, e ci sarà anche spazio per un omaggio al Maestro Ezio Bosso. 

Niccolò Fabi – foto Chiara Mirelli

Tra i tanti ospiti in programma per la V edizione: Niccolò Fabi (venerdì 24 luglio a Bussoleno, TO), incontrerà Saverio Tommasi per un dialogo sui diritti umani. La sua canzone “Io sono l’altro” – da “Tradizione e tradimento” pubblicato a ottobre 2019 – è la vincitrice per il 2020 del Premio Amnesty International Italia.  Sarà un incontro tra musica e parole durante il quale racconterà la sua esperienza a fianco di Medici con l’Africa CUAMM e Associazione Nazionale Italiana Cantanti, realtà con cui da sempre collabora attivamente. E poi: l’anteprima di un nuovo monologo di Francesco Montanari (sabato 25 luglio ad Avigliana, TO) ispirato ai “Menecmi” di Plauto: due fratelli gemelli, separati alla nascita, che si rincontrano dopo lunghe peripezie dando origine ad una serie di scambi di persone e dunque di equivoci; il debutto di Quattro Donne, ultimo spettacolo di Chiara Buratti (mercoledì 5 agosto ad Asti), incentrato sulle figure di quattro donne molto diverse da loro, ma unite da una sensibilità fuori dal comune; lo scrittore e attivista Nicolò Govoni, Premio CIDU per i Diritti Umani 2020, che da anni dedica la sua vita al sostegno e alla tutela dei diritti dei minori, presenterà in anteprima il suo ultimo libro in uscita a settembre per Trigono Edizioni (sabato 22 agosto ad Oulx, TO); Andrea Scanzi con il suo spettacolo su Giorgio Gaber; e ancora Mauro Corona; Dario Ballantini; Guido Catalano; Mauro Berruto.

Lago Maen – Valtournanche
foto di Enrico Romanzi

Non mancheranno produzioni originali, come un evento su Dracula di Bram Stoker con la straordinaria voce di Tommaso Ragno. Confermato anche il consueto appuntamento sui cambiamenti climatici con Luca Mercalli, uno dei temi centrali del festival Borgate dal Vivo.
La serata di apertura del 27 giugno promuoverà una raccolta fondi a sostegno della Sacra di San Michele, messa in seria difficoltà, come molti altri luoghi, dalla chiusura prolungata degli ultimi mesi.

Borgate dal Vivo è un progetto di Associazione Revejo.
Realizzato con il sostegno di Regione Piemonte, Fondazione CRT, Fondazione CRC e “Comuni in Rete”.
Sponsor: Fondazione Time2, Novacoop.
Il programma è disponibile sul sito www.borgatedalvivo.it
I biglietti degli eventi a pagamento saranno in vendita sui circuiti Vivaticket e Piemonteticket a partire dall’inizio del mese di luglio.
Per gli eventi gratuiti sarà necessario prenotarsi sul sito www.borgatedalvivo.it, in ragione degli accessi contingentati e per permettere la fruizione in totale sicurezza. Sarà possibile prenotarsi anche via Facebook, sulle varie pagine dei singoli eventi.
info@borgatedalvivo.it - www.borgatedalvivo.it

“Notte Rossa Barbera”: alla riscoperta della vera “piola” piemontese tra Torino, Langhe e Astigiano

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Il prossimo 7 marzo 2020 un appuntamento da non perdere per gli amanti delle tradizioni culinarie e delle locande tipiche regionali con “Notte Rossa Barbera”.

Per gli amanti delle tradizione culinarie e delle locande tipiche regionali, sabato 7 marzo torna in Piemonte “NOTTE ROSSA BARBERA“, l’evento per far riscoprire, in chiave “pop” e moderna,  l’autentica “piola” piemontese e la tradizione Notte Rossa Barbera1della “merenda sinoira”, il classico e popolare momento di condivisione a tavola made in Piemonte, di tradizione contadina e poi esteso alla città, antesignano dell’odierno “apericena”.
Organizzata in occasione del progetto “Sotto il cielo di Fred” (storico contest musicale in omaggio a Fred Buscaglione, che si concluderà come ogni anno con la consegna del Premio Buscaglione al miglior gruppo o cantante emergente), la sesta edizione di “Notte Rossa Barbera” coinvolgerà 45 “piole” del territorio piemontese (da Torino ad Alba e Bra fino a coinvolgere, per la prima volta quest’anno, anche Asti e Nizza Monferrato) e 7 tra i principali produttori di Barbera del territorio, il vitigno forse più rappresentativo della tradizione contadina, che proporranno in degustazione le loro migliori etichette.
Durante la cena del 7 marzo, le piole offriranno uno speciale “Menù Buscaglione” realizzato ad hoc per la serata, con i piatti più significativi della tradizione gastronomica sabauda, a un prezzo – in pieno stile merenda sinoira – decisamente popolare (15 euro).
Non solo cibo e vino, ma anche musica e intrattenimento: ogni piola ospiterà infatti Notte Rossa Barbera2due concerti dal vivo di altrettanti gruppi emergenti, in una maratona musicale itinerante che coinvolgerà più di 40 giovani artisti in arrivo da tutta la Penisola, selezionati fra i 480 iscritti al Premio Buscaglione.
Tra un vitello tonnato, un piatto di acciughe al bagnet verd, uno di agnolotti del plin e un quartino di buon Barbera, Notte Rossa Barbera vuole essere una “sagra diffusa” per far riscoprire luoghi, sapori e tradizioni del Piemonte più autentico a un pubblico di ogni età, a cominciare dai più giovani, e, nello stesso tempo offrire un’importante opportunità ai giovani cantanti e musicisti emergenti in un connubio tra cucina, musica e cultura e in un’atmosfera di convivialità, condivisione e degustazioni di sapori.
Per maggiori informazioni www.sottoicielodifred.it – info@sottoilcielodifred.it

Piole e Osterie
E poi arrivarono i neon, i banconi lucidissimi, i vestiti alla moda… Quando sia avvenuto, di preciso, è difficile dirlo. Le piole, rustici ambienti tipici della civiltà subalpina, cominciarono a farsi più rare. Oggi ne sopravvivono alcune. In quegli anni '50 in cui si muove Fred Buscaglione, però, di piole ce n'erano ancora tante. Figlie dell'incontro tra campagna e città, le piole erano un punto di ritrovo e al loro interno era possibile bere, giocare a carte, mangiare, riunirsi nel pomeriggio con tutta la famiglia per la merenda sinoira. L'oste conosceva tutti, e la sua piola era il crocevia di una vera e propria comunità. Seppur scevri da adagiamenti identitari o particolaristici, nell'epoca del trionfo dei non-luoghi ci interessa riscoprire l'idea di piola come generatore di legami sociali, per recuperare dal passato alcuni elementi di saggezza popolare quanto mai utili per il presente.
La Merenda Sinoira
L’antica tradizione contadina della “merenda sinoira" era la base della ristorazione popolare. Un pasto pomeridiano che, per l'abbondanza, tende a sostituire la cena, per questo "sinoira". Un momento imprescindibile della giornata di chi, giunta quasi l’ora di sera, non vuole distaccarsi dalla compagnia di amici e si lascia amabilmente rapire da un pasto lento, guarnito da sapori e allegre discussioni. La merenda sinoira si accompagnava sempre con la barbera. Il Menù Buscaglione vi propone una rivisitazione di questa tradizione.

Il Piemonte del vino va in scena alla Milano Wine Week

Riceviamo e pubblichiamo
Le grandi Denominazioni piemontesi fanno squadra ed incontrano i media ed i wine lover milanesi, con due appuntamenti all’insegna della qualità.

paesaggio piemonte_2Piemonte Land of Perfection sbarca alla Milano Wine Week (6-13 ottobre), portando con sé l’immenso patrimonio enologico della nostra regione.
Una partecipazione unitaria che testimonia la volontà dei tredici Consorzi di tutela rappresentati da Piemonte Land di offrire un’immagine univoca del vino piemontese.
Il primo appuntamento è per giovedì 10 ottobre, quando, dalle ore 19:00, il Brian&Barry Building (via Durini, 28) ospiterà ‘Piemonte Wine Experience’.
grappolo rossoLungo i piani del palazzo affacciato su Piazza San Babila, troveranno spazio ben ventinove tipologie di vini piemontesi.
Bianchi e rossi, giovani ed invecchiati, spumanti ed aromatici: il Piemonte da bere mostrerà i suoi tanti volti, diversi ma legati dall’enorme qualità e identità territoriale che ciascuno di essi porta con sé.
A partire dalle ore 21:30 la Terrazza 12, posta all’ultimo piano del palazzo, aprirà le sue porte ad un esclusive party, dove gli invitati potranno degustare delle etichette appositamente selezionate per rendere omaggio alla grande capacità evolutiva delle Denominazioni rappresentate da Piemonte Land.
Venerdì 11, a partire dalle ore 14:00, nelle sale di Palazzo Bovara (C.so Venezia 51) si terrà la masterclass ‘Solo Bianco – I grandi vini bianchi del Piemonte”.
Un appuntamento questo che si inserisce in un più ampio percorso promozionale volto a focalizzare l’attenzione sui vitigni a bacca bianca.
grappolo biancoQui quattordici etichette a base Arneis, Cortese, Erbaluce, Nascetta e Timorasso, saranno le protagoniste di una degustazione rivolta alla stampa ed ai wine lover.
Partendo dalla vendemmia 2018, gli ospiti presenti compiranno un viaggio indietro nel tempo, scoprendo l’evoluzione organolettica che questi vini sono in grado di offrire.
La partecipazione di Piemonte Land alla Milano Wine Week si inserisce in quel processo di costruzione di un’identità comune iniziato nel 2011. Pur mantenendo le reciproche differenze, i Consorzi piemontesi, primi in Italia, hanno deciso infatti di sviluppare strategie promozionali unitarie, in grado di affermare una sola immagine del Piemonte vitivinicolo – dichiara Filippo Mobrici, Presidente di Piemonte Land of Perfection – Consapevoli di ciò, paesaggio piemontele due iniziative in programma rispondono all’esigenza di offrire una prospettiva quanto più ampia possibile del nostro patrimonio enoico. Sebbene la nostra regione sia famosa soprattutto per i suoi grandi vini rossi, è importante che i consumatori ed i media sappiano che con essi non si esaurisce affatto la nostra proposta. È così che, partendo dai vini bianchi ai quali dedicheremo un’apposita masterclass, abbiamo voluto dare il giusto risalto a tutte le tipologie che distinguono il Piemonte enoico nel mondo, tra cui meritano certamente una menzione i vini aromatici e gli spumanti di qualità. Invitopertanto tutti gli appassionati meneghini  – conclude il Presidente Mobrici – a vivere insieme a noi un’esperienza enoica unica e irripetibile”.

Il consorzio Piemonte Land of Perfection nasce nel 2011 per offrire ai 13 consorzi di tutela del vino piemontesi associati un tavolo di confronto continuativo, dove individuare operatività e strategie di valorizzazione comuni. Costituito con l’obiettivo di armonizzare la promozione dei vini, dell’eccellenza agroalimentare e delle bellezze di territori di produzione, Piemonte Land si fa veicolo di queste unicità in tutto il mondo. Il vino è infatti uno degli ambasciatori della nostra regione.Apprezzato per le sue caratteristiche uniche e la sua qualità, esso vanta un valore aggiunto che gli deriva dal profondo legame con i territori che lo producono. Attualmente il vino offre un contributo fondamentale all’economia piemontese, anche grazie al valore del turismo enogastronomico, ovunque in crescita. La superficie a vigneto in Piemonte è pari a circa44.200ettari che dalle province di Asti, Cuneo e Alessandria si estendono fino alla fascia pedemontana e montana. Oltre l’80% della produzione enologica piemontese è costituita da vini a denominazione d’origine, di cui 17 DOCG e 42 DOC, prodotti da una ventina di vitigni autoctoni storici. Un territorio, quello piemontese, il cui paesaggio è stato plasmato dalla mano dell’uomo e modellato dal lavoro a contatto con la terra, che ha permesso di creare paesaggi unici, riconosciuti Patrimonio dell’umanità UNESCO nel 2014. Luoghi capaci di rappresentare il vino al meglio grazie all’espressione dei vigneti e alla capacità di accogliere il turista e di trasportarlo in un viaggio alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche.

A Barolo e Costigliole d’Asti per Collisioni “Indigena Wine Festival” dal 4 all’11 maggio

Riceviamo e pubblichiamo

indigena 2Torna in Piemonte nel mese di maggio, Indigena, il nuovo wine festival che Ian D’Agata, il pluripremiato autore di Native Wine Grapes of Italy, ha inaugurato lo scorso anno per Collisioni grazie alla partnership con il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato.
Il Cortile del Castello di Barolo e il Castello di Costigliole d’Asti ospiteranno, nell’arco di quasi dieci giorni, un ricco programma di eventi, degustazioni, conferenze, masterclass, promozione e didattica di alto livello.

BING “Best Italian Native Grapes and Wines” 4-5 maggio, Barolo
Tante le novità della nuova edizione. Prima tra tutti, BING Wines, una nuova manifestazione organizzata in collaborazione con Associazione Piedmont Good Wines e Cia Cuneo per il 4 e 5 maggio. Per un weekend, le sale e il Cortile del Castello di Barolo, grazie a un allestimento ideato appositamente con una grande tensostruttura e stand di degustazione, ospiteranno i grandi vini prodotti da uve autoctone di aziende di eccellenza da tutta Italia, in degustazione per professionisti e per il pubblico. Il primo weekend di Maggio trasformerà l’antico borgo di Barolo, simbolo del vino italiano di qualità nel mondo, in un crocevia di diverse culture vinicole di eccellenza delle uve autoctone italiane, ospitando, rigorosamente su invito dello stesso D’Agata, alcuni tra i migliori produttori di vino del Paese, che hanno contribuito alla salvaguardia di un particolare vitigno e hanno dedicato il proprio lavoro nel portare alla massima espressione le uve autoctone della loro regione, trasformandole in grandi vini apprezzati in tutto il mondo.  Dalla Valle D’Aosta alla Puglia, dal Piemonte al Veneto alla Sicilia, il pubblico avrà l’occasione di incontrare di persona i produttori e assaggiare i loro grandi vini.
indigena 3Parallelamente, presso lo spazio Agrilab di Barolo, si terranno alcuni importanti seminari e degustazioni in cui produttori delle diverse Regioni italiane, in compagnia di esperti internazionali, avranno la possibilità di confrontarsi, raccontando in parallelo la passione e la tenacia che li hanno portati a dedicare parte della loro vita allo studio e alla produzione di vino da una particolare uva autoctona, portandola all’eccellenza.
Tra i tanti partecipanti ai dibattiti: Matteo Catania (della Gulfi in Sicilia; varietà Nero d’Avola); René Grosjean (della Grosjean in Valle d’Aosta: varietà Premetta, Cornalin, Mayolet); Antonio Tiberio (della Tiberio in Abruzzo: varietà Pecorino) e molti altri.

CORSO 3IC 6-8 maggio, Costigliole d’Asti
A fianco delle attività del festival, si ripete, dopo il grande successo della prima edizione, l’appuntamento promosso dal Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato presso il Castello di Costigliole D’Asti: il Corso 3iC (Italian and International Indigenous Center for wine and food studies), la nuova scuola per il wine&food ideata da Ian D’Agata. In programma dal 6 all’8 maggio, vedrà partecipare studenti da tutto il mondo al nuovo corso Piedmont Specialist che forma alla conoscenza delle uve autoctone, dei grandi vini e dei prodotti food d’eccellenza del Piemonte.
Dedicato a sommelier, importatori, giornalisti e professionisti del vino & food internazionali, il corso è a numero chiuso e su selezione e ha raggiunto in poco più di due settimane il numero massimo di partecipanti. Viste le numerose richieste, si sta già lavorando ad un nuovo appuntamento.

FESTIVAL INDIGENA 9-11 maggio, Barolo
Torna a Barolo il Festival Indigena che, dopo una prima edizione ricca di appuntamenti con ospiti, esperti e produttori internazionali, torna quest’anno grazie alla partnership con Associazione Made in Piedmont, ancor più ricca di contenuti e appuntamenti.
Il 9 maggio è in programma il convegno sulle Uve e i Terroir con ospiti d’eccezione: Jean-Claude Berrouet, enologo consulente di Petrus; Steven Spurrier, decano del giornalismo vinicolo mondiale; Julien Trimbach, assistant winemaker presso la sua azienda di famiglia, la celebre Trimbach; Bernard Hervet, già direttore di due delle più famose maison di Borgogna, Faiveley e Bouchard Père et Fils e Lorenzo Landi, enologo consulente di molte aziende italiane e una lunga esperienza con diversi vitigni autoctoni italiani. Dopo la conferenza Hervet guiderà una degustazione dedicata ai vini di Borgogna e di Chateauneuf du Pape, Trimbach una verticale dei suoi Riesling, Fréderic Emile and Geisberg Couvent de Ribeauvillé, tra i più grandi vini bianchi del mondo, e Steven Spurrier un orizzontale di grandi Metodo Classico inglesi. Il tutto avverrà in abbinamento a vini piemontesi, in uno scambio che è innanzitutto convivialità, condivisione e conoscenza.
indigenaLa giornata si concluderà con un momento dedicato ai prodotti food d’eccellenza del Piemonte: lo chef statunitense Christopher Bates, proprietario del gruppo di ristoranti F.L.X. nei Finger Lakes, sarà ospite dell’evento per studiare i prodotti del territorio e elaborare una cena interamente a base di prodotti locali, ma con il suo tocco internazionale. Una importante vetrina internazionale per i prodotti locali di qualità, che saranno portati ancora una volta all’attenzione di ospiti internazionali d’eccezione, per proseguire e arricchire un percorso di sviluppo e valorizzazione internazionale dell’enogastronomia italiana e piemontese. Tre giorni di degustazioni, che culmineranno, sabato 11 maggio, con una giornata interamente dedicata al “padrone di casa”: il Barolo, nelle differenti espressioni del suo territorio e dei Comuni della denominazione. Un programma assolutamente unico, dedicato alle uve autoctone italiane coltivate non solo nel nostro Paese ma in tutto il mondo, con masterclass, dibattiti, una giornata dedicata ai crus di Barolo e conferenze di altissimo livello. Il giorno successivo, domenica 12 maggio, tornerà il celebre appuntamento con l’Asta del Barolo che coinvolge diversi produttori locali.

Per informazioni e per accrediti agli eventi aperti al pubblico scrivere a: info@indigenawine.com

Non chiamatela Robiola. Domenica 19 maggio apre la scuola della Roccaverano

Riceviamo e pubblichiamo

robioleContinua il tour degli appuntamenti dedicati alla Robiola di Roccaverano DOP per i festeggiamenti del quarantennale del riconoscimento europeo “DOP”. Nel mese di marzo infatti è stato tagliato il nastro dei40 anni da quando il nostro compianto Presidente della Repubblica Sandro Pertini appose la sua firma sul decreto di riconoscimento quale prodotto ad origine. Dopo il successo di Torino presso il Circolo dei Lettori del 14 gennaio con il Talk Showi primi 40 anni della DOP della Robiola di Roccaverano” e l’evento di sabato 23 marzo ad Asti nella prestigiosa cornice di Palazzo Mazzetti, “Robiola di Roccaverano D.O.P. – dalla molecola alla tavola” una storia tra tradizione e innovazione, è arrivato, come da copione, il momento della terza tappa del percorso.
Domenica 19 maggio alle ore 15.00 verrà inaugurata “La Scuola della Roccaverano”. Nella piazza centrale di Roccaverano, il borgo più alto della Langa astigiana con suoi 800 metri, impreziosita dalla torre e i resti del castello dei Marchesi del Carretto (sec. XII – XIII) e dalla chiesa di Santa Maria Annunziata splendido esempio di stile rinascimentale, proprio all’interno della vecchia scuola prenderà vita il primo showroom dedicato al celebre formaggio caprino.
robiola 1La scuola della Roccaverano non sarà soltanto un luogo dove acquistare il formaggio ma un vero sito gastronomico culturale, dove apprendere al meglio lo stile produttivo dei produttori consorziati al Consorzio di Tutela (ad oggi 17). La Scuola della Roccaverano sarà un punto dove verranno organizzate le visite presso le aziende agricole per vedere da vicino come nasce il formaggio, come si produce l’alimentazione animale, come si allevano le capre, come si lavora nei caseifici.
Sarà il punto in cui i produttori nelle giornate festive e quelle ordinate si alterneranno dando così la possibilità ai visitatori di entrare nel mondo della Robiola attraverso tutti i suoi protagonisti. Un luogo dove imparare e degustare, approfondire e naturalmente acquistare. Alla Roccaverano verranno presto affiancati altri prodotti del territorio perché chiunque raggiunga Roccaverano possa portarsi a casa i sapori di questo meraviglioso lembo di Piemonte. Gli organizzatori vi aspettano in tanti per vivere con un momento che avrà tutto il gusto di un prodotto buono e sano dalla storia secolare. robiola di roccaverano dopDelle sue origini infatti si hanno notizie che risalgono ai Celti nel periodo in cui l’antico popolo si stabilì nell’attuale Liguria dando vita alla produzione di un formaggio simile a quello di oggi. La Roccaverano DOP si produce con latte crudo intero di capra delle razze Roccaverano e Camosciata Alpine e i loro incroci. Per l’alimentazione del bestiame è vietato l’utilizzo di mangimi OGM. L’alimentazione di tutti gli animali deve provenire dal territorio di produzione per almeno l’80% mentre la produzione casearia si sviluppa su un’area compresa tra 10 comuni della provincia di Asti e 9 comuni della provincia di Alessandria.
La Roccaverano dopo essere stata presente alla 53esima edizione del Vinitaly di Verona all’interno del padiglione della Regione Piemonte, sarà presente anche ad Alba per l’edizione 2019 di Vinum nei giorni 1 – 4 – 5 maggio.

Domenica 19 maggio 2019 ore 15.00 “La Scuola della Roccaverano”
Non chiamatela Robiola chiamatela ROCCAVERANO
Si ringraziano: Comune e Pro Loco di Roccaverano e la Fondazionn CR Asti.