Marche: un itinerario tra le botteghe della Regione

Riceviamo e pubblichiamo
La lunga tradizione del “saper fare” marchigiano disseminata tra i piccoli borghi storici del territorio.

La Regione Marche è una terra ricchissima di antiche tradizioni artigiane e di mestieri, testimoniate dalla grande quantità di botteghe disseminate nei piccoli borghi storici del territorio. Tra torri e campanili, vicoli e piazzette, è ancora oggi possibile incontrare donne e uomini che hanno scelto di intraprendere un’attività artigianale contando soprattutto sulla propria abilità e creatività, spesso mescolando il sapere antico, l’esperienza e il “saper fare”, con il design e il gusto dei giorni nostri

Ph. Ignacio Maria Coccia
Per chiunque volesse conoscere l’antica arte delle paiarole, i cesti realizzati con paglia di frumento, vimini e vari tipi di canne palustri, Acquaviva Picena, in provincia di Ascoli Piceno, è il borgo giusto dove recarsi. Si tratta di un’arte tutta al femminile, detenuta dalle cosiddette Paraiolane, le poche lavoratrici ormai rimaste capaci di creare meravigliose ceste richieste in tutte le più grandi città italiane. Dagli anni Settanta, poi, la loro produzione si è anche arricchita di bamboline e personaggi del presepe realizzati con gli sfogli del mais. Nel 2000, all’interno della Rocca medievale, come tributo a un mestiere divenuto ormai distintivo, è nato il Museo-Laboratorio della Paiarola, che attraverso una ricca raccolta di cesti, utensili da cucina e bamboline, rappresenta una preziosa testimonianza del passato artigianale della zona. 
È sempre femminile la tradizione del merletto a tombolo, per la quale il borgo di Offida (AP) è conosciuto in tutto il mondo. Si tratta di un’arte tanto radicata nella cultura del luogo, che un monumento dedicato alle merlettaie di Offida sorge come riconoscimento all’inizio del paese. Si suppone che il merletto a tombolo sia stato importato nel 1300, ma è in realtà nel 1700 che la lavorazione si diffuse in tutto il borgo quando in ogni casa del paese veniva impiegata per tessere vestiti, tovaglie, tende e molte tipologie di tessuti che ancora oggi ritroviamo nelle abitazioni di Offida. 
Sempre nell’ascolano il borgo di  Force vanta una fiorente tradizione di ramai viva ancora oggi e documentata nel Museo Ramai a Palazzo Canestrari, dove si possono vedere, e anche realizzare attraverso laboratori, gli oggetti d’uso e lavoro quotidiano che si producevano con il rame.  Sull’origine della lavorazione del rame, avviata probabilmente in zona dai monaci farfensi, c’è una leggenda che narra di uno zingaro Boro, molto abile in quest’arte che, persa la voce a causa dell’invidia di un altro zingaro, inizia a insegnare ai giovani come lavorarlo esprimendosi attraverso suoni incomprensibili, che hanno preso il nome di “baccajamento”, l’originale dialetto forcese spesso identificato come la lingua dei ramai.
Ph. Maurizio Paradisi
E ancora Montappone, in provincia di Fermo, è meritatamente riconosciuta come la capitale europea del cappello di paglia. Già nel Settecento, i mezzadri si raccoglievano nelle stalle per filare, tessere, intrecciare cesti, cappelli e scope di saggina, utilizzando la paglia. Con il passare dei secoli, il paese ha saputo affinare le tecniche di fabbricazione fino a creare una vera e propria industria del settore. Anche a Montappone, per non dimenticare questa splendida tradizione, è sorto il Museo del Cappello, che, attraverso proiezioni, fotografie, pannelli e macchinari d’epoca perfettamente funzionanti, ripropone e illustra tutte le fasi di lavorazione della paglia fino alla creazione del cappello.
Castelfidardo, in provincia di Ancona, è invece la patria della  fisarmonica, grazie all’ingegno di Paolo Soprani che, nel 1863 intuì le potenzialità dell’organetto e lo adattò ai gusti e agli stili musicali della zona e del periodo. A questa antica tradizione è dedicato il Museo Internazionale della Fisarmonica (apertura da verificare sul sito) che, ubicato nel piano seminterrato del Palazzo Comunale, rappresenta un efficiente mezzo didattico per seguire le fasi evolutive dello strumento musicale e per conoscere tutti i personaggi che tramandano il mestiere artigiano. 
La lavorazione della carta, con l’invenzione di una particolare tecnica di filigrana, invece, è una tradizione consolidata a Fabriano (AN), ed è proprio grazie ad essa che la città è stata nominata una delle due città creative dell'UNESCO in Italia. L’invenzione fu introdotta dai mastri cartai fabrianesi nella seconda metà del XIII secolo e ancora oggi Fabriano resta uno dei pochi luoghi al mondo dove la carta viene prodotta a mano, testimonianza della volontà di non recidere i legami con la tradizione. Per saperne di più bisognerà visitare il museo dedicato ospitato all’interno del convento di San Domenico
Sono numerose le tecniche relative alla lavorazione della pietra diffuse nelle Marche, e le cave d'arenaria, già note in epoca romana, sono la fonte della pietra lavorata dai noti marmisti e scalpellini di S. Ippolito (PU). Tradizione attestata già nel 1300, è nel 1400 che nascono vere e proprie dinastie di scalpellini che continuano a lavorare in zona fino agli inizi del ventesimo secolo. Il paese stesso di S. Ippolito è ricco di decorazioni architettoniche e fregi, che ne impreziosiscono gli angoli più suggestivi. Quasi ogni casa è una piccola installazione, decorata con nicchie, immagini, portali, mensole e cornici. 
E ancora, per conoscere un’altra  affascinante usanza artigiana marchigiana, a Fratte Rosa, in provincia di Pesaro Urbino, bisognerà visitare le molte botteghe e laboratori specializzati nella produzione di terrecotte. Grazie alla ricchezza di argilla dei territori circostanti, il paese vanta una ricchissima tradizione di oggetti in terracotta, per lo più contenitori per la cottura e la conservazione del cibo dalle forme tradizionali, realizzati al tornio e caratterizzati da forme e finiture semplici, senza decori e orpelli, e da smaltature realizzate con ossidi naturali che conferiscono la tipica colorazione nero melanzana o marrone rossiccio. 
Infine, in tutto il territorio marchigiano si è diffusa nel corso del tempo, una lunga tradizione legata all'artigianato della ceramica che ha via via acquisito particolarità tecniche e culturali. Partendo dal sud delle Marche troviamo Ascoli Piceno, centro di un’antica tradizione ceramica a partire già dalla fine del XIV secolo con fabbriche di maiolicari specializzati nella decorazione su smalto, tradizione che si è sviluppata soprattutto negli ultimi tre secoli e che oggi è raccontata nel Museo di Arte Ceramica allestito nella duecentesca chiesa di San Tommaso. Un altro importante centro di produzione è Urbania, l’antica Casteldurante della maiolica, prodotta dagli abili maiolicari del luogo che, favoriti dalla corte Roveresca, poterono giovarsi della collaborazione di pittori famosi, dando vita così al genere dell’Istoriato. Poi Urbino, dove visitare la collezione conservata nel Palazzo Ducale con opere delle officine di Patalnazzi e Nicola da Urbino. Infine, Pesaro uno dei centri nazionali della grande tradizione della ceramica, grazie alle raffinate decorazioni a raffaellesche del XVI secolo e alle novità introdotte dalla fabbrica Casali e Callegari, operante dal 1763 al 1815. Il prestigioso passato della città è ampiamente documentato nella sezione Ceramiche dei Musei Civici

Presentato il programma de La Notte Rosa, il Capodanno dell’estate in Romagna e Marche

Riceviamo e pubblichiamo
Il 5 luglio torna in tutta la Romagna e nel nord delle Marche “La Notte Rosa 2019”, il Capodanno dell’estate italiana! Previsti più di 400 eventi tra concerti e spettacoli musicali tra cui Francesco De Gregori, Giusy Ferreri, Baby K., Tiromancino, Stadio, Nomadi, Le Vibrazioni. The Kolors, Deejay On Stage, Federica Carta & Shade, Gene Gnocchi, Paolo Belli Big Band, Mirko Casadei & l’Orchestra Casadei. Il claim della 14ª edizione è “PINK R-EVOLUTION”

_DSF8720Per il 14esimo anno consecutivo la Romagna, e non solo, si tinge di rosa per il Capodanno dell’estate italiana! Venerdì 5 luglio le spiagge della Riviera insieme alle location più suggestive della Romagna e delle Marche ospiteranno contemporaneamente su oltre 110 km di litorale più di 400 eventi gratuiti, tra concerti e spettacoli musicali, nel corso de “LA NOTTE ROSA”, la più attesa festa estiva italiana che ogni anno invita i suoi ospiti a vivere con spensieratezza, leggerezza ed allegria e a trovare il lato rosa della vita.
Il programma de “La Notte Rosa” offre sempre un ricco calendario di appuntamenti che abbracciano concerti di musica pop, rock e jazz, feste animate per bambini, mostre d’arte e tanto altro.
LocandinaAnche in questa edizione 2019 sarà protagonista la musica con i concerti di artisti del calibro di FRANCESCO DE GREGORI in Piazzale Fellini a Rimini alle ore 21.30 per una data del suo tour DE GREGORI & ORCHESTRA – GREATEST HITS LIVE, GIUSY FERRERI che si esibirà a Marina di Ravenna sul palco di Piazza Dora Markus alle ore 22.00 e BABY K al Lido delle Nazioni di Comacchio (FE) in Piazza Italia alle ore 21.30. A Riccione dalle ore 22.00, si svolgerà l’anteprima di DEEJAY ON STAGE, il contest estivo di Radio Deejay dedicato alla scoperta dei nuovi talenti della musica italiana. A Misano Adriatico (RN) in Piazza della Repubblica ci saranno i THE KOLORSGENE GNOCCHI  va in scena a Pesaro con lo spettacolo “Sconcerto Rock” in Piazzale Della Libertà alle ore 21.15, PAOLO BELLI BIG BAND sono in concerto ai Giardini Don Guanella di Gatteo a Mare (FC) alle ore 21.30, gli STADIO si esibiscono sabato 6 luglio in Piazzale Capitaneria di Porto a Bellaria Igea Marina (RN) alle ore 22.00. A Cattolica (RN) il 5 luglio ci saranno FEDERICA CARTA & SHADE in Piazza Primo Maggio alle ore 22.00 e il 6 luglio TIROMANCINO, mentre il venerdì a San Mauro Mare (FC) MIRKO CASADEI & L’ORCHESTRA CASADEI porteranno in Parco Stefano Campana alle ore 21.30 il loro nuovo pop-folk. Non mancherà anche il tradizionale appuntamento di RADIO BRUNO ESTATE: la radio più popolare dell’Emilia Romagna inaugurerà il nuovo tour estivo da Piazza Andrea Costa a Cesenatico (RN) e porterà in scena NOMADI e LE VIBRAZIONI.
NOTTE ROSA-pink nightNon mancheranno momenti suggestivi come LA NOTTE ROSA AL CASTELLO di  FERRARA, appuntamenti dedicati a tutta la famiglia con LA NOTTE ROSA DEI BAMBINI a Bellaria Igea Marina (RN), e grandi eventi di cultura con l’inaugurazione il 6 luglio a Rimini della grande mostra “Revolutions” o l’anteprima, a San Marino, di un festival di rilevanza internazionale per il teatro come il SANTARCANGELO FESTIVAL in programma il 5 e 6 luglio a San Marino, che ospiterà il suggestivo spettacolo “Dragon, rest your head on the seadbed” dei madrileni PABLO ESBERT e FEDERICO VLADIMIR,  allestito con una piscina olimpica come palcoscenico.
“La Notte Rosa” è l’occasione in cui la Riviera Romagnola racconta al grande pubblico la sua vocazione di terra ospitale e accogliente, in grado di coinvolgere e stupire chi la frequenta. Un territorio sensibile ai cambiamenti, sempre all’avanguardia nel lanciare nuove tendenze, ma che valorizza anche le proprie tradizioni; capace di dare il meglio di sé, facendo sentire i suoi ospiti protagonisti della vacanza. Le luci, i colori, le magiche atmosfere di questa notte sono il meraviglioso scenario che avvolge tutti coloro il cui sogno è quello di star bene.
reportageOgni anno “La Notte Rosa” si contraddistingue per una nuova immagine coordinata, e quella di quest’anno è (a cura di Expansion Group) “Pink R-evolution”: a 30 anni dagli eventi storici che hanno segnato la volontà di superare i confini e di abbattere muri, l’obiettivo di questa edizione è proprio quello di riscoprire le relazioni e ritrovare il piacere di stare insieme, uniti anche nelle differenze.
Chiunque può partecipare a “La Notte Rosa” portando con sé la propria rivoluzione personale, culturale, musicale, artistica, etica e tecnologica, nel contesto di un’iniziativa che ogni anno si conferma l’esempio della forza dell’apertura, dell’ospitalità, della reciprocità, accettando e accogliendo tutti.
La Notte Rosa” di quest’anno è un inno alle piccole e grandi rivoluzioni di ogni giorno da portare a casa come souvenir immateriali che solo la Romagna sa lasciare.

Il programma in continuo aggiornamento della 14ª edizione de “La Notte Rosa”. www.lanotterosa.it
LA-NOTTE-ROSA-PROGRAMMA

LA NOTTE ROSA 2019
Qualche numero…
400 eventi su tutta la Riviera 
140 artisti impegnati 43 tra concerti e spettacoli musicali
130 Km di costa coinvolti dalla Riviera di Comacchio a Pesaro
16 località coinvolte
2 milioni e mezzo di lampadine rosa su tutta la Riviera 
900000 i gadget a tema prodotti 
200 eventi enogastronomici in programma (tra cene di gala, degustazioni e le tipiche rustide)
1 milione di piadine cotte, di cui almeno 30.000 di colore rosa
2 tonnellate e mezzo di pesce tra saraghine, sarde, sardoni, cozze e spiedini e specialità come brodetto e “garagol”
15550 bandiere Notte Rosa
270000 visitatori unici del sito ufficiale nell’arco di un anno
Oltre 100000 interazioni sui social 
8000 esercizi commerciali coinvolti tra ristoranti, bar, caffetterie, pizzerie, trattorie, enoteche e negozi 
Più di 5000 strutture turistiche traalberghi, campeggi, villaggi turistici e stabilimenti balneari
15 parchi divertimento, 6 dei quali acquatici 
175 locali da ballo tra discoteche, dancing e disco bar

Cantiano (Pu): 4 e 5 maggio per il Grand Tour delle Marche “Tipicità” c’è La Piazza del Gusto

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DSCF6541 CANTIANO foto archivio

foto archivio

Tappa assai golosa per il Grand Tour delle Marche nel primo week end di maggio, con un’intera cittadina che si trasforma proponendo un’esperienza dai sapori autentici.
A Cantiano (PU), il 4 ed il 5 maggio è il momento de “La Piazza del Gusto”, un tributo alle assolute unicità gastronomiche di questo territorio, con il pane di Chiaserna e l’Amarena di Cantiano, insieme a tante altre eccellenze che qui sono di casa.
Avvolto dal rassicurante abbraccio del monte Catria, nel territorio a cavallo tra Marche e Umbria che fu dominio dei Montefeltro Duchi d’Urbino e già attraversato in epoca romana dalla consolare “Flaminia”, Cantiano è un luogo di saggezza antica, dove molti “forestieri” approdano attratti dall’alta qualità della vita del borgo e dalle secolari faggete che lo circondano.

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foto archivio

L’Amministrazione comunale ha deciso di credere fermamente nel potere attrattivo del paese, lanciando la vendita delle case non utilizzate alla simbolica cifra di un euro, per stimolare il ripopolamento e dare nuova linfa all’economia locale. Subito tantissime, più di trecento, le richieste arrivate da tutto il mondo.
Tra menù di territorio, passeggiate e mercatini, La Piazza del Gusto è una sintesi perfetta delle ricchezze che questa terra baciata dagli elementi è in grado di offrire agli ospiti.

CANTIANO Pane di Chiaserna foto L.Soriani

foto L. Soriani

Il pane di Chiaserna, prodotto con acqua di sorgente e “lievito madre”, utilizza anche grani antichi estremamente gustosi e funzionali ad un’equilibrata alimentazione. Il rispetto della semplicità e della tradizione nella panificazione, con una fermentazione in tutta calma, lo rendono leggero e fragrante, anche nel tempo. Non a caso, domenica 5 maggio, è in programma l’inaugurazione di uno spazio espositivo dedicato al “Mulino a pietra”, a completamento del progetto “Filiera corta del Pane di Chiaserna“.
L’Amarena di Cantiano, a sua volta, è un frutto prezioso e rinomato a livello internazionale. In questo territorio, il visciolo o amarena cresce spontaneamente. Agli albori del ‘900, due imprenditori iniziarono a commercializzare lo sciroppo di visciole, denominato appunto “Amarena di Cantiano”, che ebbe un tale successo da essere conosciuto in tutta Italia come simbolo di raffinatezza gastronomica, apprezzato anche dalla Real Casa Savoia.

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foto archivio

Con la Piazza del Gusto ci sarà la possibilità di assaggiare anche il tartufo estivo, la birra agricola del Catria, così come la tradizionale polenta alla carbonara, insieme ai salumi ed alle prelibate carni bovine ed equine da allevamenti allo stato brado.
La Piazza del Gusto è la seconda tappa del Grand Tour delle Marche 2019, promosso da ANCI e Tipicità, con la project partnership di Banca Mediolanum e Mediolanum Private Banking. Tutte le informazioni per conoscere le attrattive dei dintorni e le attività inserite nel programma della manifestazione, sulla piattaforma www.tipicitaexperience.it.