Michael Bublé: il 23 e 24 settembre ad Assago (Mi) porta il suo tour mondiale. Uniche date in Italia

rubrica a cura di Fabrizio Capra
Micheal Bublé con il suo tour europeo sarà in Italia nel mese di settembre, due sole date, il 23 e il 24, al Mediolanum Forum di Assago.

tour londraMichael Bublé ha in programma una serie di concerti in Europa nel corso del suo tour mondiale partito a febbraio da Tampa, Florida e che lo vedrà ritornare in Italia nel prossimo mese di settembre per due appuntamenti live a Milano.
Bublé è tornato sul palco dopo una lunga assenza per alcuni concerti a Dublino, Londra e Sidney dove ha cantato per oltre 150mila fan.
Ha già completato cinque tour mondiali esauriti, vinto quattro Grammy Award e venduto oltre 60 milioni di dischi nel corso della sua straordinaria carriera.
michael bubleIl Sydney Morning Herald commenta: “Questo è un uomo che tiene il pubblico nel palmo della sua mano. Le sue incredibili doti vocali hanno strabiliato.
Bublé si è messo all’opera per legare le sue tonsille d’oro ad alcune delle canzoni più iconiche della storia pop.” così ha scritto il Dayly Telegraph.
Michael Bublé sarà al Mediolanum Forum di Assago (Mi) per due concerti (inizio ore 21) nei giorni lunedì 23 settembre e martedì 24 settembre 2019.
Biglietti su Ticketone, gli organizzatori, D’Alessandro e Galli, annunciano una disponibilità limitata.

Sopresse e salumi al naturale: le sei aziende premiate da Le Fattorie dei Sapori Veneti

Riceviamo e pubblichiamo
Sei sono le aziende venete premiate Le Fattorie dei Sapori Veneti per la produzione di “salumi di fattoria al naturale”. Si tratta di salami e sopresse ottenuti in fattoria, all’interno della quale si alleva il maiale, si lavorano le sue carni con la sola aggiunta di pepe e sale e si stagionano i salumi. “Prodotto della Tradizione Rurale Veneta - Sezione Salumi” è l’ambito riconoscimento.

Bollicine e vini rosa d'Italia 2019 premiatiLe Fattorie dei Sapori Veneti hanno premiato anche quest’anno sei aziende della regione assegnando ai loro “salumi di fattoria al naturale” l’ambito riconoscimento di “Prodotto della Tradizione Rurale Veneta – Sezione Salumi”. Si tratta di salami e sopresse ottenuti in fattoria, all’interno della quale si alleva il maiale, si lavorano le sue carni con la sola aggiunta di pepe e sale e si stagionano i salumi.
Il riconoscimento è stato assegnato in occasione della manifestazione “Bollicine e Vini Rosa d’Italia” a Mogliano Veneto (16 giugno), che, oltre a ospitare 100 cantine italiane, associa anche le specialità della salumeria tradizionale di fattoria. La consegna è avvenuta nel corso dell’assaggio commentato da Piero Sardo, Presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità, nella prestigiosa Sala consiliare del Comune di Mogliano Veneto alla presenza delle autorità e di tanti appassionati.
Ecco le fattorie premiate:
CA’ BASTIAN – Via dei Tuono, 8 S. Gaetano Montebelluna (TV)
DE MENEGHI PIERLUIGI – Via Fonfa 22/A Spresiano (TV)
DAI ROSSI di Zandonà Alfonsina – Via Gabriele Dannunzio 11 Maser (TV)
VIO DARIO E PIETRO Soc. Agr. – Via Diaz 77 Meolo (VE)
BERGAMIN Soc. Agr. di Bergamin Alberto Fabio Thomas – Via Schiavonesca 14
Montebelluna (TV)
PASTRELLO Az. Agr. – Via Zingarelle, 13 Rustega Camposampiero (PD).
Salumi e sopresse sale e pepeIl test di valutazione della qualità dei “Salumi Sale e pepe di Fattoria del Veneto”, giunto alla seconda edizione, si è tenuto a Roncade (TV), presso il Ristorante Perché, il 19 febbraio e il 7 maggio scorsi, e ha visto la partecipazione di 16 produttori in rappresentanza delle diverse province. La valutazione è stata fatta su campioni anonimi, ogni giudice ha proposto un voto per ogni carattere esaminato, seguendo i parametri ONAS (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi).
Per le originali prove di assaggio, oltre ai riconfermati giurati tecnici di straordinaria competenza Franco De Pieri (titolare del negozio di specialità alimentari “Latte e… formaggi, salumi e piaceri alimentari”), Luigi Bottacin (macellaio e produttore di salumi artigianali a Treviso), Ivan Bozzato (Salumificio Roncadese), Simone Maculan (esperto di vini e appassionato di salumi), Gino Bortoletto e Antonio Zamboni (Slow Food Treviso), hanno partecipato i giornalisti Luigi Mariani, Mario Fontana, Gigi Bignotti, Alessandro Ragazzo, Flavio Birri, Brando Fioravanzi, Omar Lapecia, Paolo Pilla, Alessandra Prizzon, Aldo Trivellato, Mimmo Vita e il tecnologo alimentare Jean Grimaldi.
«I salumi di fattoria all’assaggio sono nettamente distinguibili dalle produzioni dei grandi salumifici –  sostiene Franco De Pieri, presidente della giuria – Le caratteristiche organolettiche riconducono alle sensazioni della produzione tradizionale “contadina”, anche se le mutate condizioni di allevamento e dei locali di stagionatura richiedono ulteriore impegno e formazione degli addetti, per consolidare i pregi e ridurre al minimo le difettosità, possibili lavorando al naturale».
logo«Oggi, con piccoli impianti meccanizzati, si possono lavorare giornalmente anche nelle aziende agricole quantità di prodotto superiori a quelle di un tempo –  precisa Luigi Bottacin, esperto macellaio – a cui non segue, però, sempre un’adeguata capacità di gestire correttamente la fase di prima asciugatura. È in questo breve periodo che si decide in gran parte la qualità finale delle nostre sopresse e dei nostri salami».
Nel corso della manifestazione di Mogliano Veneto, meritato apprezzamento dal pubblico è stato riscosso dal Panino d’autore, preparato con la sopressa di fattoria e dei piccoli pani speciali in tre gusti (curcuma, spinaci e cereali) del panificio Bosco.
Ora sono in preparazione i numerosi e interessanti appuntamenti di settembre:
17 e 18 settembre, Concorso Formaggi, yogurt, ricotte di fattoria del Veneto alla Fiera dell’Agricoltura di Istrana;
dal 20 al 23 settembre, Cheese 2019 a Bra (Cn);
dal 25 al 29 settembre, 1° concorso nazionale dei formaggi di fattoria al Caseus Veneti.
salumi venetiIl progetto Le Fattorie dei Sapori Veneti raggruppa 26 imprese agroalimentari venete e 2 operatori della ristorazione, e ha l’obiettivo di valorizzare i prodotti al naturale, sinceri e genuini; associarli al produttore, entità umana oltre che produttiva ed economica; proporre prodotti di pregio complementari o alternativi alle produzioni standardizzate industriali. Da oggi, la comunità delle Fattorie ha anche un sito, www.fattoriedeisaporiveneti.it, dove è possibile trovare i dettagli del progetto e tutte le informazioni sui prodotti offerti e dove trovarli.

Salsomaggiore: dal 26 al 30 giugno è Festival Beat… annunciati i primi nomi

rubrica a cura di Fabrizio Capra

festival beat 1Esposizioni vintage, pool parties, dischi da collezione, musica rigorosamente alternativa, un pubblico coloratissimo, per la stragrande maggioranza straniero e in perfetto stile sixties, un’attitudine DIY e un entusiasmo che non lascia spazio al compromesso.
Dal 26 al 30 giugno torna per la sua ventisettesima edizione il Festival Beat di Salsomaggiore, tra i più longevi e psichedelici della penisola e al mondo, nato prima di Facebook, di MySpace e dei forum sul web. Nato nel 1993 e, da allora, fedele a se stesso.
Annunciati i primi nomi con le prevendite che partiranno a fine marzo.
FLAMIN’ GROOVIES plays TEENAGE HEAD (special guest ROY LONEY).Direttamente dagli USA, un grande nome della storia del rock’n’roll per un’unica data italiana, accompagnati da un special guest di tutto rispetto, ROY LONEY, assente dalle fila dei FG dal 1971. Riproporranno dal vivo e per intero la loro pietra miliare “Teenage Head” ma anche i grandi classici del repertorio.
festival beat salsomaggioreGUADALUPE PLATA nascono nel sud della Spagna a inizio 2006 e il loro particolarissimo sound gli permette di raggiungere un pubblico ampio e vario quanto lo spettro delle loro influenze, trasformandoli in breve tempo in una delle band più richieste da club e festival nazionali.
Appassionati di Delta Blues, Screamin’ Jay Hawkins, John Lee Hooker ma anche Ennio Morricone & Black Keys o di LP di Gun Club, Tito & Tarantula o Gallon Drunk.
Non potevano mancare a fronte delle grandi richieste THE KAISERS, dalla Scozia, per la prima volta in Italia per un’unica data, freschi di pubblicazione del capolavoro “Ruff’N’rare” uscito per la Soundflat.
E ultimi, ma non per importanza, THE DARTS, una “all girls band” texana-californiana, garage-psych. The Darts è quella che si può anche definire una “all stars band”, visto che le quattro ragazze terribili arrivano da importanti esperienze come Love Me Nots, Outta Sites e molte altre e stanno per rilasciare il nuovo album con la Alternative Tentacles di Jello Biafra, loro grande fan che le ha volute sul palco per il suo 60° compleanno.
festival beat 3Cinque giorni in cui i riflettori sono puntati non solo sulla musica ma sulla cultura, sul folklore, sul passato, presente e futuro del sixties-sound sempre attento alle nuove sonorità ed evoluzioni del genere in un contesto pittoresco e creativo, tra expo vintage, auto d’epoca, la celebre corsa in maschera “Mad Beatle Boots Race” (vera e propria gara cui è tassativo indossare un paio di Beatle Boots, stivaletti icona tipici del movimento garage-beat cari alla Swinging London, beatlesiani nel taglio e scomodissimi nella performance), pool parties pomeridiani e mostre, stand di produzioni editoriali e discografiche indipendenti. E tra un tuffo in piscina e una birra, negli anni è stato possibile incontrare leggende del garage e dintorni, di ieri e di oggi, dai Sonics agli Undertones, Fuzztones e The Bellrays, The Scientists e The Mummies, Allah Las, Ron Gallo, Bee Bee Sea e moltissimi altri, perdendosi nei warm up e dj set che accompagnano le danze per tutto il giorno e si chiudono a notte fonda.
Non c’è da stupirsi dunque che il festival, promosso dall’associazione BUS1, sia ormai un punto di riferimento costante per appassionati da ogni parte del mondo, laddove gli stranieri rappresentano l’80% del pubblico di affezionati che, per cinque giorni, cambiano il volto di Salsomaggiore trasformandolo in un villaggio dall’atmosfera senza tempo, colorato e decisamente esterofilo. 

IL FESTIVAL
festival beat 2Omaggiare i favolosi ’50 e ’60 e l’epoca beat non è un’operazione nostalgica che guarda esclusivamente al passato, ma un modo per tramandare e aggiornare una cultura, un movimento di stimolante vitalità artistica. Ecco cos’è il Festival Beat, una manifestazione artistico-musicale che si pone l’obiettivo di ritrarre un’epoca storica che ancora oggi testimonia e ripropone un fenomeno culturale che, a partire dagli anni ’50, ha contaminato tutte le arti conosciute segnando indelebilmente la fine del secolo scorso. E l’inizio di quello successivo. Nato nel 1993, è l’esempio più longevo di manifestazione sul tema in Italia e in Europa e porta sul palco quanto di meglio si possa trovare sulla scena sixties e le sue diverse forme di evoluzione musicale.
La promozione del Festival ha seguito le evoluzioni dei canali di comunicazione, passando quindi dalle fanzine alle riviste di settore, dalla produzione di materiale fisico (tuttora distribuito negli altri principali festival europei del genere) e adattandosi alla rete e ai social network. Presenta nel 2019 la sua ventisettesima edizione accompagnata per la prima volta dalle prevendite online, presto disponibili.
Informazioni: www.festivalbeat.net

Casale Monferrato: appuntamento venerdì 22 febbraio con Books&Blues e Jimi Hendrix

Riceviamo e pubblichiamo

HENDRIX-FEBBRAIO2019 ristrettoVenerdì 22 febbraio, alle ore 21, alla Biblioteca Civica Giovanni Canna di Casale Monferrato si terrà un nuovo appuntamento con la rassegna “Books&Blues in Biblioteca”.
Tema della serata, a ingresso gratuito, sarà il mito di Jimi Hendrix. Parteciperanno Paolo Bonfanti, direttore artistico della rassegna che coordinerà l’appuntamento con interventi musicali e i due autori di “Hendrix ’68 – The Italian Experience”, Roberto Crema e Enzo Gentile.
Non esistono testimonianze video ed audio del tour che Jimi Hendrix tenne in Italia nel maggio del 1968 ma solo i ricordi vividi ed indelebili di chi ebbe la fortuna di ascoltare dal vivo colui che è stato definito “più grande chitarrista della storia del rock”.
HENDRIX-FEBBRAIO2019I ricordi, soprattutto quando appartengono ad una memoria collettiva di un’epoca, hanno la forza di trasmettere alle generazioni successive le emozioni, le sensazioni e le suggestioni preservate dalla memoria.
È questa la direzione seguita dal giornalista e storico musicale Enzo Gentile e da Roberto Crema, noto collezionista h recentemente dato alle stampe, per Jaca Book, “Hendrix ’68 – The Italian Experience”, pregevole volume monografico che ricostruisce e documenta quello storico tour che toccò Milano, Roma e Bologna.
Introdotto dalla bella prefazione firmata da Carlo Verdone che descrive la sua esperienza come “indelebile e indimenticabile”, il volume si dipana tra i racconti di alcuni musicisti presenti come Maurizio Vandelli, Fabio Treves, Dodi Battaglia, Ricky Gianco e il bluesman Roberto Ciotti, le testimonianze degli spettatori e quelle delle tre ragazze – una per notte, ovviamente – che si accompagnarono a Jimi Hendrix dopo i concerti, il tutto intercalato da articoli di giornale, foto inedite, memorabilia.
crema&gentileAd impreziosire il tutto alcuni contributi che contribuiscono a delineare il contesto sociale, politico e musicale non solo italiano ma anche internazionale.
Si tratta di un saggio di grande interesse non solo per la storia della musica, ma anche perché rappresenta un affresco intrigante capace di offrirci uno sguardo sull’Italia del dopo boom economico, dei contrasti politici di un decennio denso di inquietudini e problemi, e naturalmente della musica e del rock come indizi  di nuovi fermenti culturali in “emersione” grazie anche a programma radiofonici come quelli ideati e condotti da Renzo Arbore, dove irrompe la chitarra di Jimi Hendrix e la sua Experience.

Enzo Gentile
Enzo Gentile lavora nella musica come critico e storico dalla metà degli anni Settanta. Debutta alla radio, poi scrive per un centinaio di testate, firma una quindicina di libri, organizza mostre e manifestazioni, lavora con teatri, festival, istituzioni. Tra i giornali per cui ha scritto, Repubblica, il Mattino, Europeo, Epoca, Panorama, Linus, Diario, Ciak, Rolling Stone, Jam. Ha collaborato con RadioRai (Fuorigiri, Stereodrome, Caterpillar), Radio Popolare, Radio24 e a diversi programmi televisivi. Ha curato la direzione artistica di varie rassegne tra cui Suoni e Visioni, Music club, Naturalmente pianoforte. È docente al Master in comunicazione musicale dell’Università Cattolica di Milano; tra i volumi pubblicati Cover & Cover (Mazzotta), Dizionario del pop-rock (Baldini&Castoldi, Zanichelli), Arrivano i Beatles e Beatles a fumetti (Skira), Legata a un granello di sabbia (Melampo), Jimi santo subito (Shake), Lontani dagli occhi (Laurana). Milanese, nato sotto il segno dei Gemelli, giornalista professionista dal 1984, hendrixiano, motociclista, ha seguito oltre 6 mila concerti. E continua a farlo.

Geoff Westley: a marzo nuovo album per il direttore musicale del Festival di Sanremo

rubrica a cura di Fabrizio Capra
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foto di Carlo Maradei

Anche quest’anno il Festival della Canzone Italiana, giunto alla sua 69ª edizione, può vantare Geoff Westley come direttore musicale. Il compositore, arrangiatore e pianista inglese è stato riconfermato dal direttore artistico Claudio Baglioni, dopo il successo dello scorso anno.
Geoff Westley ha appena ultimato un album di piano solo, registrato a Londra presso la Henry Wood Hall.  L’album, che contiene esclusivamente composizioni originali scritte dallo stesso Westley, sarà pubblicato a marzo e successivamente seguirà un tour.
Geoff Westley è noto al pubblico italiano per aver prodotto ed arrangiato due dischi storici della discografia di Lucio Battisti, “Una donna per amico” ed “Una giornata uggiosa” e per aver arrangiato l’album di BaglioniStrada facendo” e la famosissima “Avrai”.

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foto di Lukasz Rajchert

Ha alle sue spalle una lunghissima e brillante carriera. Ha studiato Flauto, Piano e Composizione presso il Royal College of Music di Londra. All’età di 23 anni già dirigeva a Londra uno dei musical di maggior successo nella storia del genere: “Jesus Christ Superstar”. Fu successivamente chiamato ad assumere la direzione musicale dei Bee Gees, che ha accompagnato nei loro tour mondiali per sette lunghi anni.  Come pianista ed arrangiatore ha collaborato con Carpenters, Peter Gabriel, Phil Collins, Leo Sayer, Andrew Lloyd-Webber, Everly Bros, Vangelis, Gerry Goldsmith, Hans Zimmer, Marvin Hamlish e Henry Mancini. All’età di 30 anni è iniziata una lunga collaborazione di successo con artisti italiani come arrangiatore e produttore, lavorando con Lucio Battisti, Claudio Baglioni, Mango, Renato Zero, Laura Pausini, Safina, Anna Oxa, Eros Ramazzotti, Fabio Concato, Lucio Dalla, Fabrizio de André, Fiorella Mannoia.

1. Geoff Westley_b_foto di Lukasz Rajchert

foto di Lukasz Rajchert

Nel 2008 ha vinto il Premio della Critica al Festival della Canzone italiana di Sanremo per il gruppo Frank Head con la canzone “ParaParà PaRaRa”.
Come arrangiatore e direttore ha lavorato con le più importanti orchestre del mondo.
Nel 2016 ha partecipato al Festival di Sanremo come arrangiatore e direttore per Eros Ramazzotti, ospite speciale di quell’edizione. Nel 2018 è stato voluto da Claudio Baglioni come Direttore Musicale per la 68/a edizione del Festival della Canzone italiana di Sanremo.
Quando non fa musica, Westley ama andare in barca a vela, fare lunghe passeggiate con i suoi cani in Sassonia e sui Pirenei e pilotare mongolfiere in Inghilterra.

Torino: mercoledì alla Gam incontro sulla “cornice” con gli Amici della Biblioteca d’Arte

a cura della Redazione

cornice amici biblioteca arteMercoledì 23 gennaio, alle 18, a Torino, nella Sala Uno GAM (Galleria d’Arte Moderna– Via Magenta, 31) l’Associazione “Amici della Biblioteca d’Arte”, nell’ambito del ciclo “Vivere di (storia dell’) arte. Professioni, temi, strumenti” organizzano la conferenza dal titolo “La cornice come ornamento e decorazione”.
Sono previsti gli interventi di Orso Maria Piavento che parlerà di “Decorazioni barocche per altari rinascimentali” e di Aurora Laurenti che interverrà su “Funzione e modelli delle cornici rococò”.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.
Per informazioni:  amicibibliogam@gmail.com
Qual è la rete di oggetti di cui si occupa uno storico dell’arte? Quali lenti inforca per leggere le opere? E quali strumenti si possono trovare nella sua cassetta degli attrezzi?
Oltre alle mostre e ai libri, l’Associazione Amici della Biblioteca d’Arte dedica un ciclo di incontri alla scoperta del mestiere dello storico dell’arte: Vivere di (storia dell’) arte. Professioni, temi, strumenti è un confronto a due voci sugli oggetti e gli strumenti che servono per conoscere un’opera.
incontro mao amici bibliotecaL’incontro vede Orso Maria Piavento e Aurora Laurenti confrontarsi sul tema della cornice, non mero confine spaziale ma elemento indispensabile per la lettura di un fatto artistico. Capolavori delle arti decorative, le cornici possono svolgere funzioni specifiche in relazione al contesto ambientale in cui sono inserite, isolando un dipinto per metterlo in risalto sulla parete oppure inglobandolo, rendendolo parte di una decorazione unitaria.
Le cornici possono servire allo storico dell’arte per ampliare la serie di informazioni a disposizione su un dipinto, ma possono anche diventare esse stesse oggetto di studio, indicatori precisi di un gusto da osservare seguendone il mutare delle forme.
I due storici dell’arte caleranno il loro racconto in due contesti – gli ambienti chiesastici post tridentini e la decorazione d’interni rococò – in cui la stratificazione delle forme e la centralità delle arti decorative investirono le cornici di nuovi significati.
Orso Maria Piavento (1984) insegna Storia dell’arte nelle scuole superiori. Si è laureato all’Università di Pisa e alla Scuola Normale Superiore, dove ha conseguito il dottorato di ricerca, studiando la trasformazione e la conservazione delle pale d’altare rinascimentali in età barocca.
Aurora Laurenti (1985) ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia dell’arte presso l’Università di Torino ed è stata borsista della Fondazione 1563. La sua attività di ricerca verte attorno al rapporto tra le arti decorative e l’architettura d’interni tra il XVII° e il XVIII° secolo.

Il 5 dicembre scorso l’Associazione Amici della Biblioteca d’Arte ha dato avvio alla sua attività con un ciclo di incontri che ha al centro la Biblioteca della Fondazione Torino Musei e il suo patrimonio di libri, documenti e fotografie, strumenti fondamentali per lo storico dell’arte nel suo rapporto con le opere. Le mostre, le ricerche, i libri fanno da filo conduttore delle conversazioni, con l’intento di aprirsi alla cittadinanza, facendo scoprire la Biblioteca e avvicinandola a un lavoro, quello dello storico dell’arte e del curatore, molto concreto e dentro la realtà quotidiana, più di quanto si possa pensare. 
I prossimi appuntamenti in programma:
Mercoledì 30 gennaio 2019
Esercizi di lettura. Libri, album, cataloghi
Presentazione del volume di Dieter Roth, Pages, a cura di Elena Volpato, FLAT 2018
Mercoledì 6 febbraio 2019
Come nascono le mostre. Ricerche, archivi, confronti
Presentazione della mostra Madame Reali: cultura e potere da Parigi a Torino. Cristina di Francia e Giovanna Battista di Savoia Nemours (1619-1724)
Intervengono: Clelia Arnaldi di Balme e Paola Ruffino con Alessandra Giovannini Luca
Mercoledì 13 febbraio 2019 presso Palazzo Madama
Vivere di (storia dell’) arte. Professioni, temi, strumenti
Gli oggetti d’arte dalle botteghe al museo
Giampaolo Distefano, Gli smalti medievali: uso e riuso
Luca Giacomelli, Le ceramiche ottocentesche di Palazzo Madama




Laura Pausini domani a Radio Italia Live per una puntata speciale

rubrica a cura di Fabrizio Capra

laura pausini_radio italia bLaura Pausini è la protagonista di una puntata speciale di Radio Italia Live, la trasmissione dedicata alla musica italiana e ai suoi protagonisti prodotta e realizzata da Radio Italia, che andrà in onda mercoledì 16 gennaio alle ore 21.10 su Radio Italia, Radio Italia Tv, in streaming sul sito radioitalia.it e su Real Time (canale 31 del digitale terrestre free).
Da oltre 25 anni Laura Pausini arriva dritta al cuore di tanti fan in tutto il mondo. È infatti l’artista italiana più premiata a livello internazionale, l’unica ad essersi aggiudicata ben 4 Latin Grammy Awards e 1 Grammy americano. Il suo ultimo album “Fatti sentire” è nella top 3 dei dischi più venduti in Italia del 2018. Il suo ultimo progetto discografico, la special edition “Fatti sentire ancora”, ha debuttato in dicembre al primo posto degli album più venduti (FIMI/GfK Italia).
Attualmente è in radio il nuovo singolo con Biagio Antonacci “Il coraggio di andare”, che ha anticipato l’annuncio di un grande tour in coppia negli Stadi delle due icone della musica pop, a partire dal 26 giugno 2019! Il tour è prodotto e organizzato da Friends & Partners, i biglietti sono disponibili in prevendita su Ticketone e nei punti vendita abituali.
Laura Pausini incanterà il pubblico di Radio Italia Live, dal VERTI MUSIC PLACE, proponendo alcuni dei suoi più grandi successi: E.Sta.A.Te; Frasi A Metà; un medley acustico di Limpido, Benvenuto, Un Progetto Di Vita In Comune e Strani Amori; Il Coraggio Di Andare; Simili; Fantastico; Invece No; Resta In Ascolto; Come Se Non Fosse Stato Mai Amore e La Soluzione.
Alla conduzione dell’affermato music-talk la speaker di Radio Italia Manola Moslehi che condividerà condividerà momenti esclusivi con l’artista, in viaggio verso lo studio, e la condurrà tra il pubblico per un’intervista prima dell’esibizione live. Manola sarà affiancata dalla speaker di Radio Italia Daniela Cappelletti che avrà il compito di stupire l’artista con simpatiche sorprese.