Gestire la paura in quarantena. Il video del funambolo torinese Andrea Loreni

Riceviamo e pubblichiamo
Pubblichiamo una interessante riflessione sulla paura raccontata da Andra Loreni, unico funambolo italiano a camminare a grandi altezze.

In questo momento di grande fatica e sconforto, di paura e dolore, Andrea Loreni, unico funambolo italiano a camminare a grandi altezze, ha voluto condividere una riflessione sulla paura; anzi, sull’accoglienza della paura, sentimento con cui Andrea-Loreni-3costantemente si relaziona da più di dieci anni ormai. Questo è il suo augurio.
Nel video le immagini di una splendida traversata fatta a Perugia nel 2017 e sotto le parole che accompagnano il video.
Da molti anni cammino su terreni incerti e convivo con il rischio. Dedico la maggior parte del mio tempo a prepararmi a questo, non solo per poter affrontare le mie camminate sui cavi alti, ma perché il rischio è parte dell’esistenza.
Eppure il cambiamento che stiamo vivendo, che ci è piombato addosso inaspettatamente, in maniera così rapida, mi ha scosso, mettendomi ancora una volta con molta veemenza di fronte alla precarietà delle cose. Lo sappiamo che tutto cambia, tutto si trasforma, eppure quando viviamo questo cambiamento in modo così estremo è come se riscoprissimo per la prima volta la transitorietà dell’esistenza, come se ci fossimo dimenticati che tutto ciò che c’è un giorno non ci sarà più, noi compresi.
Questo aspetto dell’esistenza ci spaventa, e forse è per questo che tendiamo a dimenticarlo.
Eppure se non siamo disposti a vivere la paura, il rischio, non potremo attraversare Andrea-Loreni-meditazionequesti tempi difficili, così come io non potrei attraversare i miei abissi sul cavo se non fossi disposto ad avere paura. Se non volessi avere paura non farei il primo passo, non accetterei il rischio e la sospensione: in una parola mi fermerei. Quindi invece di fuggire dalla paura, invece di fermarci e non vivere, invece di negare questo sentimento proviamo ad accogliere ciò che c’è.
La paura è un sentimento che ci appartiene, reprimerla o negarla equivale a reprimere o negare una parte di noi. Lasciamoci liberi di essere quello che siamo, in questo particolare momento anche e forse soprattutto degli essere spaventati, fragili, esposti. E come tali trattiamoci, come faremo con un figlio che piange, che è appena caduto per la prima volta e si è reso conto che ci si può fare male, prendiamoci cura di noi, con tenerezza e gentilezza.
In questi frangenti difficili trattiamoci bene, riconosciamo il valore intrinseco dentro ognuno di noi, riconosciamo che meritiamo tenerezza e gentilezza.
In questo modo potremo vivere il nostro presente con un po’ più di serenità e concederci qualche momento di pace, e soprattutto potremo da qui costruire un futuro al cui centro ci sarà la Cura e la Gentilezza, le cose di cui più abbiamo bisogno, i valori che questo momento di crisi ci può fare riscoprire.”

La paura non fa paura

di Jacopo Scafaro
Proponiamo una interessante riflessione del nostro redattore Jacopo Scafaro sulla paura.

Sin dall’infanzia veniamo bombardati con ogni tipo di informazione, abbiamo accettato delle verità non tanto perché ci abbiamo riflettuto se sceglierle oppure no, ma WhatsApp Image 2020-03-06 at 22.12.38 (1)solamente perché “era giusto così”.
Certo che il tempo in cui viviamo non è per nulla semplice: pieno di pericoli e di situazioni nuove e impreviste.
Alle volte le notizie e i titoli dei quotidiani ci spaventano per la realtà che raccontano, ecco allora che, molto spesso, capita di provare una sgradevole sensazione, una specie di “energia”, e ci ritroviamo a domandarci: “se ci trovassimo noi in quella situazione, cosa faremmo?!”, fortunatamente molti hanno scoperto che soffermarsi  per qualche istante a pensare a WhatsApp Image 2020-03-06 at 22.12.37tutti i differenti modi in cui potremmo “cavarcela”, serve a far sparire quella sgradevole sensazione.
La paura è biologicamente parte dell’uomo, ma è collegata anche con fattori riguardanti la nostra personalità e la fiducia che riponiamo nelle nostre capacità, che possono modificare da individuo a individuo l’approccio nell’affrontarla, e con fattori riguardanti l’ambiente (psicologico e sociale, non solo fisico) che ci fanno sentire più o meno a nostro agio… quanti di noi, anche da piccoli, hanno avuto paura del buio oppure di un luogo ben definito: una stanza, un corridoio ecc.
Paure, ansia e impotenza sono legate fortemente, in un circolo vizioso che porta alla WhatsApp Image 2020-03-06 at 22.12.38paralisi: più mi sento impotente più ho paura fino a quando non riesco più a reagire. Se ci lasciamo sopraffare dalla paura e dall’ansia, potremo arrivare a percepire disagio e addirittura a compromettere la nostra serenità.
La Paura invece va considerata per quello che è: una nostra alleata, ci mette in allerta affinché possiamo prepararci ed essere pronti a reagire a situazioni e pericoli, inoltre ci spinge ad utilizzare al meglio le nostre risorse, poiché ci “attiva”, ci carica di energia per affrontare ciò che ci spaventa (un esame di scuola, il colloquio con il capo…).
Le paure sono messaggeri del nostro “lato in ombra”, dell’inconscio, e servono a WhatsApp Image 2020-03-06 at 22.12.37 (1)compensare gli eccessi di una mente che è diventata troppo razionale. Vogliamo controllarci, analizzarci, sapere tutto, guidare il nostro destino. Persi in questa illusione spesso recitiamo il ruolo delle persone forti e sicure, ma poi arriva all’improvviso uno spavento… E lì ci accorgiamo di essere anche fragili e deboli. Le paure fanno cadere le maschere che spesso indossiamo quotidianamente. I grandi uomini e le grandi donne sono tali solo se riescono ad avvicinarsi alla loro insicurezza: il rischio peggiore è di diventare unilaterali, di farsi guidare solo da una mente razionale, perdendo ogni sfaccettatura differente.
Nessuna pianta può vivere in un perpetuo giorno, la notte è altrettanto fondamentale. Le paure ci ricordano che non siamo noi i protagonisti: c’è un lato nascosto che ci può guidare meglio di quanto facciamo. Se impariamo a essere meno decisionisti, orgogliosi e perfezionisti, recuperiamo il lato mancante dell’inconscio e la paura diminuisce e sfuma.
Stare con le paure significa riconoscere l’amico nascosto che ci protegge. Dobbiamo WhatsApp Image 2020-03-06 at 22.12.40ricordarci che le paure sono protettive, sono la grande madre del sonno. Quando eravamo piccoli ci cantavano la ninna nanna per farci incontrare il buio senza che lo temessimo… Una persona che confida solo nella luce del razionalismo non può andare da nessuna parte: troppa luce acceca. Quando ci accorgiamo che possiamo aver paura e che la vita è fragile, allora siamo in grado di diventare uomini completi: noi e l’inconscio, noi e la nostra ombra camminiamo mano nella mano.
Immagina la paura come una macchina del tempo capace di riportarti all’infanzia. Puoi essere un adulto serio e sicuro di sé, ma quando arriva uno spavento ti ritrovi nei panni del bambino indifeso.
E non è un caso che i timori ti riportino lì: quelle che proviamo da “adulti” sono molto WhatsApp Image 2020-03-06 at 22.12.39spesso una rielaborazione delle paure infantili o addirittura ancestrali. Possiamo rendercene conto in due territori analoghi: i sogni, nei quali il tempo viene annullato e tornano timori che pensavamo superati, e le fiabe che, attraverso immagini e metafore, raccontano proprio la natura “eterna” e atemporale delle paure custodite nel nostro inconscio.
Perdersi nel bosco e incontrare figure terribili come il lupo, la strega o l’orco sono simboli universali che ci guidano nel viaggio verso noi stessi, nel viaggio della la vita, la nostra.